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A quelli che vogliono tenere la testa sotto la sabbia<br />
certamente darà fastidio. Ma il resto delle persone,<br />
che sono la maggioranza, ne potrà solo godere del<br />
film. C’è l’intrattenimento ma c’è anche un cinema<br />
per riflettere, lo dico senza nessuna forma di<br />
snobismo. Sono convinta che ci sia lo spazio per<br />
ogni genere di film compreso quello per il nostro,<br />
per capire un periodo storico e approfondire.<br />
Ha iniziato a studiare teatro all’Accademia<br />
Silvio D’Amico a Roma, è stato il suo punto di<br />
partenza?<br />
Sono arrivata a Roma diciottenne con la determinazione<br />
di studiare teatro. Ancora oggi, per me, il<br />
teatro è il centro del mio mondo. Uno dei miei desideri<br />
è quello di esibirmi al Piccolo Teatro di Milano<br />
e sono così ostinata che tenterò ancora migliaia<br />
di volte finché non sarà una realtà. Per me fare teatro<br />
dieci ore al giorno, sette giorni su sette è la vita.<br />
Credo che questo sia un tipo di lavoro che ti sceglie.<br />
Nonostante sia piena di fragilità e insicurezze<br />
so di essere determinatissima nell’aver scelto questo<br />
percorso, so quello che amo: dare vita ai miei personaggi,<br />
aderire a scritture meravigliose ed eterne.<br />
Ho studiato tantissimo e il teatro ha cambiato un<br />
po’ tutta la mia vita: è importante sottolineare che<br />
dietro ad ogni ruolo c’è uno studio e un bagaglio<br />
culturale.<br />
Il cinema è arrivato dopo.<br />
Si dopo il teatro. Non avevo nemmeno un agente,<br />
pensavo solo a studiare.<br />
La tv – nel suo caso – l’ha arricchita, grazie a<br />
delle scelte mirate.<br />
Ho scelto. Vengo da una famiglia semplice e non<br />
mi sono mai abbassata a fare delle cose che non<br />
sento mie. Mi sento libera da questo punto di vista.<br />
Magari ho detto no a progetti nei quali mi avrebbero<br />
strapagata ma preferisco così.<br />
Ha partecipato a Decameron con Daniele Luttazzi.<br />
Com’è da vicino?<br />
Si è costruito un personaggio ma è una persona<br />
semplice. Credo che per arrivare al suo livello devi<br />
avere dei grandi spigoli, dei vuoti enormi e dei pieni<br />
“pienissimi”. Bisogna avere voglia di crescere, di<br />
correre e di lottare. Ognuno indossa una propria<br />
maschera e per maschera intendo un linguaggio: è<br />
artista raro.<br />
Qual è il prossimo sogno nel cassetto da realizzare?<br />
Io spero sempre di misurarmi con ruoli interessanti.<br />
Mi piacerebbe uscire da questo stereotipo di<br />
brava ragazza, dare volto e anima anche ad un altro<br />
In guerra per amore, regia di Pierfrancesco<br />
Diliberto “Pif”. Con Pif, Miriam Leone, Andrea<br />
Di Stefano, Stella Egitto. Prodotto da<br />
Mario Gianani e Lorenzo Mieli. Una produzione<br />
Wildside con Rai Cinema. 01 Distribution.<br />
Uscita 27 ottobre 2016.<br />
SINOSSI New York, <strong>19</strong>43. Mentre gli Stati<br />
Uniti sono nel pieno della Seconda guerra,<br />
Arturo Giammarresi, un umile lavapiatti palermitano<br />
emigrato a new York, deve risolvere<br />
una difficile situazione sentimentale. Arturo<br />
ha una relazione clandestina con Flora, la<br />
bellissima nipote di Alfredo, il proprietario<br />
del ristorante per cui lavora. A ostacolare il<br />
loro amore è Carmelo: non un rivale qualunque,<br />
ma il figlio del potente boss Don Tano<br />
Piazza, il temuto e rispettato braccio destro<br />
di Lucky Luciano. Al rampollo di casa Piazza,<br />
lo Zio Alfredo ha promesso in sposa la<br />
bella nipote. E, nonostante le ritrosie della<br />
ragazza, non può e non vuole rimangiarsi la<br />
parola data. È una situazione disperata. Arturo<br />
e Flora sembrano destinati al peggio ma<br />
non tutto è perduto perché c’è qualcuno che<br />
può ancora opporsi a questo matrimonio: il<br />
padre di Flora. Sembra tutto risolto se non<br />
fosse per un piccolo inconveniente: l’uomo<br />
non abita a New York ma in uno sperduto<br />
paesino siciliano. Arturo, che è un giovane<br />
squattrinato, ha solo un modo per raggiungere<br />
l’isola: arruolarsi nell’esercito americano<br />
che sta preparando lo sbarco in Sicilia, l’evento<br />
che cambierà per sempre la storia della<br />
Sicilia, dell’Italia e della Mafia. E così, la<br />
notte del 10 luglio <strong>19</strong>43, tra i soldati statunitensi<br />
che arrivano all’isola c’è anche Arturo.<br />
Mentre gli alleati sono lì per liberare l’isola<br />
dai nazifascisti, il suo unico obiettivo è trovare<br />
il padre della ragazza e ottenere il suo<br />
sì. In Sicilia Arturo incontrerà il tenente Philip<br />
Catelli che porta con sé informazioni top secret.<br />
Fra i due nasce una sincera amicizia:<br />
Arturo aiuterà il tenente a fraternizzare con i<br />
siciliani e capirne i lati più contorti della loro<br />
lingua e della loro mentalità. Il tenente Catelli,<br />
invece, farà scoprire ad Arturo una verità<br />
sullo sbarco che doveva rimanere segreta:<br />
l’aiuto chiesto dai servizi militari americani a<br />
Cosa Nostra. Attraverso la romantica storia<br />
d’amore tra Arturo e Flora, il film racconta<br />
uno degli eventi simbolo della seconda guerra<br />
mondiale e l’origine dell’ascesa della mafia<br />
nel dopoguerra.<br />
lato di me. Quindi uscire dalla mia “confort zone”<br />
e dal ruolo rassicurante. Vorrei sporcarmi, imbruttirmi,<br />
essere sbagliata, iniziare a esplorare una dimensione<br />
diversa.<br />
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