Jaguar Magazine DESIGN – Italian
Im Mittelpunkt der Jaguar Magazine Ausgabe 01-2016 steht DESIGN: Das Themenspektrum reicht von einem formvollendeten Jaguar über innovative Architektur bis hin zu kunstvollen Produkten, die von der Natur inspiriert wurden.
Im Mittelpunkt der Jaguar Magazine Ausgabe 01-2016 steht DESIGN: Das Themenspektrum reicht von einem formvollendeten Jaguar über innovative Architektur bis hin zu kunstvollen Produkten, die von der Natur inspiriert wurden.
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Analogico & digitale:<br />
ECCO COME IL POTENZIALE UMANO E<br />
L’ALTA TECNOLOGIA VANNO<br />
DI PARI PASSO IN JAGUAR PER CREARE<br />
AUTOMOBILI GRANDIOSE<br />
SPECIALE<br />
<strong>DESIGN</strong><br />
INOLTRE: la scena artistica di Miami in forte espansione, la crescente gamma <strong>Jaguar</strong> come non l’avete<br />
mai vista e uno sguardo alle stelle nascenti del design, dalla moda all’architettura e oltre
AWARD-WINNING<br />
SOUND, WHEREVER<br />
YOU ARE
Image courtesy of Home Theater of Long Island<br />
Whether you enjoy your music collection in your home or in<br />
your car, Meridian systems provide you with the ultimate sound<br />
reproduction for a truly authentic listening experience.<br />
Recently awarded the accolade of ‘Best In-Car Audio System’<br />
by AUTOMOBILE magazine, we are proud to be the sole audio<br />
partner for both <strong>Jaguar</strong> and Land Rover.<br />
Performance and simplicity are at the heart of everything we do.<br />
If you’re looking for audio perfection <strong>–</strong> then look no further.<br />
meridian-audio.com
THE JAGUAR COLLECTION 2016<br />
READY WHEN<br />
YOU ARE<br />
Wherever you’re going and whatever you’re doing the <strong>Jaguar</strong> Collection offers a range<br />
of stylish, comfortable and adaptable clothing to fit.<br />
For this season we’ve injected a bold splash of colour and modern <strong>Jaguar</strong> branding to<br />
make up a selection of clothes that includes new jackets, scarves and hats as well as<br />
accessories and gifts that are both cool and practical.<br />
And, we’re all about family. We’ve introduced an even bigger selection of items<br />
designed especially for the children. As well as the ubiquitous t-shirt we’ve got drivers<br />
jackets, hoodies, backpacks, lunchboxes and more besides.<br />
The <strong>Jaguar</strong> Collection. Ready to go.<br />
For more information visit your local <strong>Jaguar</strong> Retailer.<br />
<strong>Jaguar</strong>.com<br />
THE ART OF PERFORMANCE
RUSH<br />
Più trazione<br />
Dal momento che <strong>Jaguar</strong> adesso offre<br />
versioni a trazione integrale in tutta la<br />
sua gamma, dalla XE alla F-PACE,<br />
abbiamo pensato che fosse il momento<br />
ideale per portare la nostra flotta a<br />
spasso sulle strade più impegnative del<br />
Regno Unito. A pagina 58 troverete il<br />
nostro esclusivo servizio fotografico<br />
sulle nuove vetture di serie messe alla<br />
prova, oltre ad assistere ad un test di<br />
prova con la primissima SVR di casa<br />
<strong>Jaguar</strong>, l’ultima F-TYPE<br />
AWD. Iscrivetevi e venite a scoprire di più online su jaguar.com<br />
IMMAGINI: Greg Pajo<br />
SPECIALE <strong>DESIGN</strong> j 5
INDICE<br />
<strong>DESIGN</strong> è talvolta un termine abusato. I più smaniosi premettono la sua forma più estesa<br />
di ‘designer’ a qualsivoglia prodotto o luogo, a suggerire un indistinto tocco speciale, proprio come i<br />
fittizi ‘designer goods’, che, caduti nelle mani sbagliate, sono diventati meri stereotipi di marketing. In fin<br />
dei conti, tutto è frutto di progettazione, ma non tutto di un buon design. Questo speciale celebra progettazioni<br />
più mirate, dalle superbe <strong>Jaguar</strong>, note da sempre per le loro eleganti forme, all’architettura<br />
innovativa e originale, dai prodotti ispirati alla natura atti a migliorare la qualità della vita ad un<br />
resoconto di viaggio dalla città del design indiscutibilmente più avvincente del mondo. Per accontentare<br />
tutti, in questo speciale affrontiamo inoltre argomenti tecnologici riguardo alla riduzione delle emissioni<br />
e all’imminente lancio del marchio nell’universo proiettato al futuro della Formula E, dedicata alle<br />
competizioni con veicoli spinti da motori elettrici. Nessun<br />
numero di J-<strong>Magazine</strong> sarebbe completo se non fosse<br />
corredato da splendide immagini relative ai nuovi arrivati<br />
della gamma <strong>Jaguar</strong>; in questo speciale potrete ammirare<br />
vetture come fossero immagini di<br />
arte figurativa, immortalate in<br />
studio e riprese in spettacolare<br />
azione. Infine, il test di guida ad<br />
alta velocità condotto sulla gamma<br />
a trazione integrale mostra come<br />
l’avvenenza da sola non sia nulla<br />
18<br />
senza personalità, come sempre<br />
d’altronde. In questo caso parliamo<br />
di prestazioni, rendimento e<br />
funzionalità incisive.<br />
66<br />
34<br />
HANNO PARTECIPATO<br />
Greg Pajo vive tra Austin in Texas e Londra,<br />
ma è molto più con i piedi per terra di quanto<br />
questa presentazione possa lasciare trasparire.<br />
Il carnet dei suoi clienti è molto ben fornito;<br />
per questo numero di J-<strong>Magazine</strong> ha realizzato<br />
lo stupefacente servizio sull’AWD. Visto il suo<br />
stile di vita frenetico,<br />
l’oggetto che vorrebbe<br />
venisse presto progettato è<br />
una macchina per il<br />
teletrasporto o un<br />
apparecchio che eviti la<br />
formazione di pieghe sui<br />
vestiti durante i suoi viaggi<br />
Ben Barry se ne intende di automobili<br />
ad alte prestazioni poiché guida e scrive<br />
i testi su tali vetture per rinomate riviste<br />
quali CAR o AutoWeek. Ciò ha fatto di lui<br />
l’autore perfetto per il nostro ambizioso<br />
servizio sull’AWD. Vorrebbe che venisse<br />
progettata una app<br />
per la lettura del passaporto<br />
sul suo smartphone<br />
in modo da<br />
avere una cosa in<br />
meno da perdere o<br />
danneggiare durante i<br />
suoi viaggi di lavoro<br />
Trent McMinn è un australiano<br />
insediato a Londra che realizza fotoritratti<br />
per Monocle, l’edizione inglese di Vogue e<br />
Wired Japan. Per la nostra storia di<br />
copertina ha ripreso i designer e gli<br />
ingegneri di punta, fautori dell’eccellenza<br />
delle vetture <strong>Jaguar</strong>.<br />
Vorrebbe che venisse<br />
progettato un qualcosa<br />
che gli permettesse di<br />
trasportare tutta la sua<br />
apparecchiatura<br />
fotografica senza<br />
rompersi la schiena!<br />
6 j SPECIALE <strong>DESIGN</strong>
16<br />
50<br />
58<br />
08 Si accendono i motori<br />
In linea con il nostro tema del design, abbiamo passato<br />
in rassegna alcuni dei nuovi prodotti e dei nuovi spazi<br />
meglio progettati dei nostri tempi oltre ad aggiungere<br />
alcune novità <strong>Jaguar</strong> provenienti da tutto il mondo<br />
16 Automobilismo: la <strong>Jaguar</strong> entra in Formula E<br />
J-<strong>Magazine</strong> intervista in esclusiva James Barclay, Team<br />
principal <strong>Jaguar</strong>, con il quale abbiamo parlato degli<br />
avvincenti progetti sulle vetture da competizione elettriche<br />
18 I sogni diventano realtà<br />
Grazie alla loro collaborazione, i designer e gli ingegneri<br />
riescono a svolgere l’arduo compito di rendere le<br />
<strong>Jaguar</strong> belle e funzionali. Abbiamo fatto luce su di loro<br />
nella nostra storia di copertina da 16 pagine<br />
34 Viaggi: Miami Nice<br />
Abbiamo visitato la soleggiata città a sud della Florida<br />
che sta rapidamente diventando il centro più importante<br />
dell’arte e del design in America<br />
42 Infografica: il potere del design<br />
Il design non solo rende gli oggetti più allettanti, ma ha<br />
un impatto positivo anche nei settori dell’economia, della<br />
salute e della sicurezza<br />
44 Star mondiali del design<br />
Abbiamo acceso i riflettori su alcuni personaggi di<br />
spicco, dal product design all’architettura, che stanno<br />
cambiando il mondo<br />
50 Campagne pubblicitarie classiche<br />
J-<strong>Magazine</strong> desidera farvi da guida nel passato di alcune delle<br />
campagne pubblicitarie classiche più eleganti di casa <strong>Jaguar</strong><br />
44<br />
56 Vi presentiamo l’uomo che ha<br />
salvato la <strong>Jaguar</strong><br />
Abbiamo incontrato il riflessivo ed umile Ratan Tata, l’uomo<br />
che senza dubbio ha salvato il marchio<br />
58 Prova su strada: trazione integrale<br />
& F-TYPE SVR<br />
Sulle migliori strade libere del Galles abbiamo messo alla<br />
prova la nuova gamma di vetture <strong>Jaguar</strong> a trazione integrale,<br />
inclusa la prima vettura sportiva SVR del marchio alquanto<br />
speciale<br />
66 Bio-ispirazione<br />
La necessità di evolversi per sopravvivere ha indotto la<br />
natura a mettere in atto molti sistemi e processi<br />
stupefacenti. In questo servizio presentiamo alcuni progetti<br />
realizzati dall’uomo ispirati alla natura stessa<br />
72 La potenza del futuro<br />
Ecco come <strong>Jaguar</strong> sta riducendo le emissioni su tutti i<br />
fronti, dai motori a benzina e diesel alle future vetture ibride<br />
ed elettriche<br />
74 Io e la mia <strong>Jaguar</strong><br />
In tema con l’argomento di questo numero, presentiamo due<br />
proprietari di <strong>Jaguar</strong> con una vena decisamente artistica<br />
77 Ultima pagina: uno sguardo dietro le quinte<br />
Qui scoprirete perché i servizi fotografici nel profondo<br />
Galles sono complessi ed è meraviglioso assistere ai designer<br />
mentre realizzano i loro schizzi...<br />
SPECIALE <strong>DESIGN</strong> j 7
Si accendono<br />
i motori<br />
L’estate è alle porte ed è ora di esplorare luoghi<br />
inediti, GUIDARE AUTOMOBILI EMOZIONANTI,<br />
VECCHIE E NUOVE, prendere carta e penna<br />
e scrivere una lettera che durerà per sempre<br />
o comprare un regalo speciale per far nascere<br />
un sorriso sulle labbra di una persona cara<br />
EUROPA<br />
GLI INTERNI<br />
PARETI MAGICHE BELGIO<br />
Se siete incerti su quale colore utilizzare per<br />
imbiancare le pareti o sul disegno della<br />
carta da parati per decorare casa vostra,<br />
potrebbe interessarvi un genere completamente<br />
nuovo: rivestimenti murali in 3D. Non<br />
solo hanno un forte impatto estetico, ma<br />
presentano anche diversi aspetti pratici<br />
poiché ricoprono superfici irregolari ed<br />
hanno un ottimo effetto insonorizzante. Già<br />
diventati un diktat nei ristoranti all’insegna<br />
del design, stanno conquistando il mercato<br />
dell’arredamento delle case. 295 € al m 2<br />
arte-international.com<br />
L’ESPERIENZA<br />
THE ART OF PERFORMANCE<br />
TOUR<br />
<strong>Jaguar</strong> dà il via all’anno nuovo<br />
offrendo una gamma di incredibili<br />
esperienze al volante. Guide su<br />
pista, competizioni sul nostro nuovissimo<br />
circuito Smart Cone o in<br />
perlustrazione tra le strade della<br />
vostra città: è l’occasione per<br />
vivere in prima persona la potenza<br />
e la performance di una <strong>Jaguar</strong>.<br />
Se desiderate provare l’ebbrezza<br />
di guidare con un istruttutore<br />
professionista, troverete presto<br />
informazioni sul sito jaguar.com<br />
LA SORPRESA<br />
SCATOLE INTELLIGENTI<br />
LONDRA<br />
La designer di accessori inglese Anya<br />
Hindmarch ha creato una serie di scatole<br />
da regalo con la sua inconfondibile firma.<br />
Le sue “Wow Boxes” sono in parte scatole<br />
di lusso dei ricordi fatte su misura, in parte<br />
set da regalo confezionati per 11 diverse<br />
occasioni a tema, dall’addio al nubilato<br />
alla crisi di mezza età. Ogni scatola viene<br />
riempita con il rispettivo e stravagante<br />
contenuto. È una rarità, uno spiritoso<br />
dono di lusso. A partire da 193 €<br />
anyahindmarch.com<br />
8 j SPECIALE <strong>DESIGN</strong>
IL SOGGIORNO<br />
COTTON HOUSE HOTEL<br />
BARCELLONA<br />
Gli alti soffitti e il design<br />
classico d’epoca offrono<br />
l’ambientazione perfetta per<br />
riposarsi dopo una giornata<br />
di sightseeing. Prenotate un<br />
tavolo per il pranzo sulla<br />
terrazza appartata, rilassatevi<br />
nelle camere da letto<br />
elegantemente rifinite,<br />
dopodiché sarete pronti per<br />
un cocktail a bordo piscina<br />
sul tetto dell’albergo. 295 €<br />
hotelcottonhouse.com<br />
LA COLLABORAZIONE<br />
MONTBLANC x MARC NEWSON SVIZZERA<br />
Il marchio di accessori Montblanc non ha mai stretto collaborazioni<br />
nei suoi 110 anni di storia. L’attesa è valsa la pena poiché per la prima<br />
volta ha collaborato con il famosissimo designer Marc Newson, noto<br />
per i suoi orologi, articoli di arredamento e addirittura aeroplani.<br />
La collezione M combina il caratteristico stile fluido e l’amore per<br />
i dettagli di Marc Newson con la maestria riconoscibile al<br />
tatto di Montblanc. Le preziose penne realizzate in<br />
resina sono disponibili in cinque differenti modelli:<br />
stilografica, roller, a sfera, screenwriter<br />
e artfineliner. A partire da 345 €<br />
montblanc.com<br />
IN PISTA<br />
LE CLASSICHE DALLA CORSA<br />
Nel 2016 la <strong>Jaguar</strong> ritorna alle gare classiche su<br />
circuiti quali Le Mans a luglio e Nürburgring e<br />
Oulton Park ad agosto. La serie monomarca<br />
<strong>Jaguar</strong> Classic Challenge è riservata a veicoli<br />
<strong>Jaguar</strong> pre-1966 e celebra le famose vittorie del<br />
marchio a Le Mans e su altri circuiti. Chi desidera<br />
iscriversi, troverà maggiori informazioni sul sito<br />
dell’Historic Sports Car Club:<br />
hscc.org.uk/jaguar-classic-challenge<br />
SPECIALE <strong>DESIGN</strong> j 9
Relax<br />
Rilassatevi in Italia,<br />
vestitevi come in<br />
Svezia e leggete a<br />
Londra senza alcuna<br />
distrazione (o state<br />
pensando ancora<br />
alle <strong>Jaguar</strong>?)<br />
EUROPE<br />
JW MARRIOTT VENEZIA, ITALIA<br />
Il modo migliore per vedere Venezia durante l’alta stagione è<br />
scegliere un albergo situato su un’isola privata in laguna e un<br />
servizio aggiuntivo di navetta che vi porti a visitare i luoghi.<br />
Una volta arrivati, troverete anche una piscina con uno sbalorditivo<br />
panorama sull’acqua. Fantastico. 360 € jwvenice.com<br />
BOMBER LEGGERO UOMO SVEZIA<br />
Questo bomber oliva satinato di Acne Studios<br />
si può combinare con qualsiasi altro capo di<br />
abbigliamento. 500 € liberty.co.uk<br />
LOOK AND FEEL<br />
LA RUSSIA STA CHIAMANDO<br />
<strong>Jaguar</strong>, insieme al suo marchio<br />
consociato Land Rover, ha costruito<br />
un nuovo centro interattivo a Mosca<br />
in Russia dove il pubblico ha la<br />
possibilità di prendere lezioni per<br />
migliorare le proprie abilità di guida<br />
o di fare un giro su un circuito ad<br />
anello di due chilometri. jaguar.ru<br />
LIBRERIA DEL FUTURO<br />
LONDRA, INGHILTERRA<br />
In un’era segnata da vendite online<br />
e consegne a tempi da record,<br />
è interessante trovare ancora<br />
qualcuno che desidera<br />
riscoprire la vecchia libreria in<br />
mattoni e cemento. L’elegante<br />
design di ‘Libreria’ nella Hanbury<br />
Street a Londra rappresenta<br />
una reazione alla moderna<br />
ossessione per gli algoritmi e le<br />
distrazioni digitali. Qui si sostengono<br />
gli editori indipendenti<br />
piuttosto che i bestseller già<br />
fortemente pubblicizzati ed è<br />
inoltre severamente vietato<br />
l’uso dei telefoni cellulari. Silenzio,<br />
per favore... libreria.io<br />
LA STORIA<br />
DELLO STILE<br />
Se siete interessati<br />
alla storia del design<br />
<strong>Jaguar</strong>, vi consigliamo<br />
questo corpulento tomo<br />
da 512 pagine. 110 €<br />
porterpress.co.uk<br />
10 j SPECIALE <strong>DESIGN</strong>
AMERICA<br />
(Un)plug and play<br />
Scoprite un nuovo Messico, stampate in 3D<br />
(a prezzi accessibili), indossate i nuovi<br />
occhiali da sole... e poi meditate con stile<br />
GLI OCCHIALI<br />
DA SOLE<br />
L’azienda specializzata in<br />
occhiali da sole<br />
Ray-Ban ha combinato due<br />
delle sue forme classiche,<br />
Clubmaster e Round,<br />
per creare Clubround. Un<br />
occhiale versatile<br />
per un grande pubblico,<br />
rétro ma con un<br />
tocco moderno. 173 €<br />
ray-ban.com<br />
IL RIFUGIO FANTASCIENTIFICO MESSICO Dietro l’avvincente hotel Mar<br />
Adentro Cabos sulla costa messicana di Baja California c’è l’architetto Miguel<br />
Angel Aragonés. Il design dove predomina il bianco in prossimità dell’oceano<br />
crea un’atmosfera eterea; attraverso i tablet, gli ospiti possono personalizzare la<br />
loro stanza e ordinare il servizio in camera. maradentrocabos.com<br />
LA STAMPA 3D FATTA IN CASA<br />
Il 2016 è stato consacrato l’anno<br />
di svolta della stampa in 3D. Il suo<br />
meraviglioso potenziale diventa<br />
sufficientemente accessibile<br />
anche per l’uso privato. Il marchio<br />
fotografico americano Polaroid,<br />
noto per la brillante semplicità<br />
delle sue macchine fotografiche<br />
istantanee, offre la stampante<br />
ModelSmart 250S con la quale si<br />
possono stampare oggetti in<br />
legno o plastica in soli tre clic. È<br />
dotata di appena 10 impostazioni<br />
all’insegna della semplicità d’uso,<br />
laddove le altre stampanti ne<br />
presentano centinaia. 1.860 €<br />
polaroid.com<br />
NUOVE ENERGIE<br />
GLI INVINCIBILI ORLANDO, USA La seconda edizione degli “Invictus Games”, l’evento<br />
sportivo dedicato agli atleti militari disabili sponsorizzato da <strong>Jaguar</strong>, si è tenuta<br />
a maggio 2016 ad Orlando in Florida ed ha ottenuto un enorme successo. Nella foto,<br />
alcuni atleti del team inglese con il Principe Harry invictusgamesfoundation.org<br />
LA CAPSULA PER LA<br />
MEDITAZIONE PERSONALE<br />
La Headspace App offre sessioni<br />
giornaliere di meditazione e suggerimenti<br />
per la consapevolezza di sé a<br />
più di sei milioni di utenti. In collaborazione<br />
con l’architetto Oyler Wu,<br />
è stata ideata una struttura per la<br />
meditazione interamente in legno<br />
con interni ergonomici. Inizialmente<br />
queste capsule verranno<br />
impiegate in luoghi pubblici<br />
ma sicuramente<br />
arriverà presto anche<br />
la versione casalinga o<br />
da ufficio per gli amanti<br />
della meditazione.<br />
headspace.com<br />
12 j SPECIALE <strong>DESIGN</strong>
JAGUAR ACCESSORIES<br />
PERFORMANCE<br />
PERSONALISED<br />
<strong>Jaguar</strong> Approved Accessories let you put your personal touch on the new <strong>Jaguar</strong> F-PACE <strong>–</strong><br />
the Performance Crossover without performance compromise.<br />
Brought to life by the same team that engineered your vehicle, all <strong>Jaguar</strong> Approved<br />
Accessories are conceived with your F- PACE in mind. Beautifully styled and infinitely<br />
practical, they are designed to perfectly complement your car and lifestyle.<br />
When it comes to long-term performance and durability the same high standards apply.<br />
That’s why we rigorously test all of our accessories in extreme conditions. This brutal testing<br />
inspires the confidence that allows us to offer a comprehensive warranty on all <strong>Jaguar</strong><br />
Approved Accessories, giving you the peace of mind to enjoy the road, your way.<br />
For more information visit accessories.jaguar.com or your local <strong>Jaguar</strong> Retailer.<br />
THE ART OF PERFORMANCE<br />
Vehicle Shown: <strong>Jaguar</strong> F-PACE in <strong>Italian</strong> Racing Red, fitted with the following optional accessories <strong>–</strong> Roof Cross Bars, Roof Sport Box.<br />
Roof rails and cross bars are required for F-PACE roof mounted accessories. Roof rails are factory-fit and must be ordered at time of vehicle order.
ASIA<br />
KOREAN FRIED CHICKEN<br />
Probabilmente conoscete la catena di ristorazione<br />
KFC, ma in questo caso ci stiamo riferendo al pollo<br />
fritto alla coreana, una squisita prelibatezza croccante<br />
messa a punto in Corea che si sta diffondendo in tutto<br />
il mondo. Il ristorante Fuku all’East Village di New<br />
York è un ottimo indirizzo. fuku.momofuku.com<br />
AMANEMU, GIAPPONE<br />
Nell’idilliaco Parco Nazionale<br />
di Ise-Shima è stato<br />
inaugurato l’ultimo Aman<br />
Resort, noto per le sue<br />
tradizioni gastronomiche e<br />
culturali e accessibile dalla<br />
rete ferroviaria giapponese<br />
ad alta velocità. A partire<br />
da 850 € aman.com<br />
Verde di lusso<br />
Perdetevi nella natura della Tasmania,<br />
camminate lungo i sentieri dei pellegrini<br />
giapponesi, guidate sulla strada più<br />
emozionante della Cina, assaggiate il<br />
fantastico pollo alla coreana e sorseggiate<br />
il caratteristico caffè australiano<br />
PUMPHOUSE POINT TASMANIA<br />
Immerso nella natura della Tasmania<br />
centrale, alla fine di un pontile lungo<br />
250 metri nel Lake St Clair, troviamo<br />
questo hotel unico, ricavato in<br />
una vecchia stazione idroelettrica.<br />
Rilassamento incluso. 245 €<br />
pumphousepoint.com.au<br />
PER GLI AMANTI DEL CAFFÈ<br />
Ci piace l’approccio<br />
dell’australiano Mark Folker,<br />
amante del caffè: ha appena<br />
inventato la “Trinity ONE”, una<br />
macchina per fare il caffè che<br />
combina in un design del tutto<br />
particolare tre tecniche, ovvero<br />
aeropress, dripper a cono e<br />
braccetto. 203 € trinitycoffee.co<br />
VIE DI FUGA EPICHE<br />
LA XJ MIGLIORA IL COMFORT IN CINA<br />
La spettacolare autostrada Yaxi Skyroad da 240 km presenta novità<br />
mondiali: il primo tunnel a doppia spirale e la strada in pendenza<br />
continua più lunga. Una meta perfetta per gli ingegneri della <strong>Jaguar</strong> che<br />
hanno studiato il comfort dei passeggeri in queste condizioni.<br />
14 j SPECIALE <strong>DESIGN</strong>
AUTOMOBILISMO<br />
QUALCHE DATO SULLA FORMULA E...<br />
Con la Formula E le vetture sfileranno in<br />
alcune delle maggiori città del mondo.<br />
Nelle ultime due stagioni, Pechino, Città<br />
del Messico, Londra, Parigi e Mosca hanno<br />
fatto da sfondo emblematico a questo<br />
spettacolare evento sportivo<br />
DUE VETTURE PER OGNI CORSA<br />
Nella Formula 1 le automobili da corsa non<br />
dispongono di sufficiente carburante per<br />
completare l’intera gara; è il caso anche<br />
delle batterie nella Formula E, dove<br />
attualmente i team sostituiscono l’intera<br />
vettura a metà gara, ma…<br />
POTENZIARE LA BATTERIA<br />
… è in progetto lo sviluppo di batterie<br />
con una durata maggiore. A partire dal<br />
2018, nella Formula E verrà impiegata una<br />
sola autovettura per ogni gara, un buon<br />
segno anche per le automobili<br />
elettriche di serie<br />
FAN BOOST<br />
Nell’ambito della Formula E, i fan hanno<br />
l’insolita opportunità di spingere il pedale<br />
sull’acceleratore dei loro beniamini. Prima<br />
di una competizione, i fan e gli appassionati<br />
possono votare il loro pilota preferito<br />
attraverso i social media. Ai primi tre<br />
classificati, viene concesso un joker che gli<br />
permette di superare in gara il limite di<br />
potenza. La nostra raccomandazione:<br />
votate <strong>Jaguar</strong>! Per ulteriori informazioni<br />
fiaformulae.com<br />
E-ROE<br />
JAGUAR HA ANNUNCIATO IL SUO RITORNO<br />
IN PISTA IN TUTTI I CAMPIONATI DI FORMULA E<br />
DEDICATI ALLE MONOPOSTO ELETTRICHE<br />
CON ENTUSIASMANTI PROGETTI PER IL<br />
FUTURO. J-MAGAZINE HA INTERVISTATO IN<br />
ESCLUSIVA JAMES BARCLAY, TEAM<br />
PRINCIPAL, PER SCOPRIRE I MOTIVI DI QUESTA<br />
DECISIONE E I PROSSIMI SVILUPPI…<br />
TESTI: Guy Bird<br />
16 j SPECIALE <strong>DESIGN</strong>
L’entusiasmo di James Barclay, Team principal<br />
della <strong>Jaguar</strong>, è tangibile: “Il futuro sarà ricco di<br />
emozioni. L’elettrificazione fa parte della strategia<br />
aziendale e con la nostra entrata in Formula E non<br />
facciamo altro che confermarlo. Il know-how e<br />
l’esperienza del nostro team di Ricerca e Sviluppo saranno<br />
essenziali per la buona riuscita di questo programma.<br />
Inoltre, ci supporterà come partner tecnico il leggendario<br />
team automobilistico Williams con il quale abbiamo già<br />
collaborato nel 2010 al prototipo C-X75. All’avanguardia<br />
nelle tecnologie elettriche, fornirà il gruppo batteria per<br />
tutte le vetture di Formula E. Tuttavia, si tratta di un<br />
programma di gara <strong>Jaguar</strong>, questo è fondamentale poiché<br />
siamo responsabili del nostro destino”.<br />
Barclay fa riferimento all’imminente ritorno della <strong>Jaguar</strong><br />
sulle piste del campionato mondiale di Formula E il<br />
prossimo autunno, una serie automobilistica alla sua terza<br />
stagione ideata dalla Federazione Internazionale<br />
dell’Automobile (FIA), lo stesso organo direttivo dello<br />
sport automobilistico che sovrintende la Formula 1. Ma<br />
perché <strong>Jaguar</strong> si sta facendo coinvolgere in questo<br />
progetto e perché proprio adesso? Barclay prosegue:<br />
“Desideriamo creare una consapevolezza dei veicoli spinti<br />
da motori elettrici e delle loro prestazioni nonché costruire<br />
una piattaforma per sviluppare le tecnologie di elettrificazione.<br />
La prossima generazione di veicoli elettrici<br />
offrirà una gamma di caratteristiche che andranno a<br />
soddisfare la maggior parte dei requisiti degli acquirenti e<br />
riuscirà a percorrere lo stesso chilometraggio delle vetture<br />
a carburante. Siamo di fronte ad una svolta dal punto di<br />
vista psicologico. Molti paesi dell’Unione Europea, Regno<br />
Unito incluso, e degli Stati Uniti hanno stabilito di cessare<br />
la costruzione di motori a combustione interna entro il<br />
2050. Ci troviamo quindi di fronte alla fine di un’era,<br />
quella nuova è già alle porte. Gli ingegneri di pista sono<br />
elettrizzati riguardo all’enorme potenziale dei motori<br />
elettrici in termini di prestazioni e strategia. Questi veicoli<br />
diventeranno molto veloci. Il clou di questo campionato<br />
sta nel fatto che le corse si terranno nel cuore delle più<br />
grandi città del mondo di fronte a spettatori che solitamente<br />
non verrebbero in contatto con l’automobilismo.<br />
Siamo convinti che le gare saranno un richiamo non solo<br />
per i tradizionali amanti dei motori, ma attireranno un<br />
nuovo pubblico interessato ai temi della tecnologia e della<br />
sostenibilità”.<br />
Barclay aggiunge: “Il bello è che le gare non faranno altro<br />
che migliorare. Grazie a diverse strategie di motori elettrici<br />
e di riduttori, verranno alla luce i punti forti e deboli<br />
delle vetture in termini di prestazioni e ciò renderà avvincenti<br />
le gare ed i sorpassi. L’accelerazione lineare dei<br />
veicoli elettrici è già rapida e con i prossimi sviluppi tecnologici<br />
queste vetture faranno un enorme passo avanti in<br />
termini di prestazioni”.<br />
La sua conclusione: “In tutta la sua storia, <strong>Jaguar</strong> si è<br />
sempre cimentata in pista per migliorare le sue caratteristiche.<br />
La C-Type è stata la prima a montare i freni a disco,<br />
mentre le strutture in alluminio e l’aerodinamica delle<br />
vetture da competizione D-Type sono state applicate anche<br />
alle versioni da strada. Avremmo potuto scegliere altre<br />
categorie automobilistiche ma in ultima analisi la Formula<br />
E ha fornito prove schiaccianti a favore del suo enorme<br />
potenziale”.<br />
SPECIALE <strong>DESIGN</strong> j 17
PERSONAGGI<br />
I sogni<br />
diventano realtà<br />
IL MARCHIO JAGUAR È INTRINSECAMENTE CONNESSO CON LE<br />
MERAVIGLIE DEL <strong>DESIGN</strong> MA I <strong>DESIGN</strong>ER HANNO BISOGNO DEGLI<br />
INGEGNERI PER TRASFORMARE I LORO SCHIZZI IN AUTO VETTURE<br />
IL CUI FUNZIONAMENTO SIA DIRETTAMENTE PROPORZIONALE<br />
ALL’ELEGANZA DELLE LORO FORME. IN QUESTA EDIZIONE J-MAGAZINE<br />
PRESENTA ALCUNE FIGURE CHIAVE ALL’INTERNO DELL’AZIENDA...<br />
INTERVISTE: Guy Bird / FOTORITRATTI: Trent McMinn / IMMAGINI AUTOVETTURE: Amos Fricke<br />
18 j SPECIALE <strong>DESIGN</strong>
NERO SU BIANCO<br />
È così che nasce ogni<br />
<strong>Jaguar</strong>. Questo schizzo<br />
della F-TYPE è stato<br />
realizzato per J-<strong>Magazine</strong><br />
in pochi minuti da Wayne<br />
Burgess, Production<br />
Design Studio director<br />
SPECIALE <strong>DESIGN</strong> j 19
LA VEDUTA D‘INSIEME<br />
PERSONAGGI<br />
IAN CALLUM, 61<br />
Funzione: Design Director<br />
Tempo libero: Mi diverto a disegnare<br />
continuamente altre cose, barche, grandi<br />
yacht e orologi per esempio. E quando non<br />
sto disegnando, mi piace prendere in mano<br />
la chiave inglese e riparare macchine. Ho<br />
rimesso in sesto una <strong>Jaguar</strong> MkII e sto<br />
pensando di mettere mano al modello più<br />
puro della E-Type<br />
Q<br />
uando parlo con i designer di altre<br />
aziende automobilistiche, percepisco<br />
nettamente la frustrazione che<br />
provano quando i punti critici di una macchina<br />
danno veramente del filo da torcere (le parti<br />
fondamentali della struttura di un’automobile<br />
che non possono essere rimosse). Penso che da<br />
noi il rapporto tra esterni, design ed engineering<br />
sia più uno scambio reciproco. Per la F-PACE<br />
siamo partiti da zero, anche mentalmente, con un<br />
foglio di carta bianco. Avevamo un’opportunità<br />
più unica che rara di fare ciò che volevamo.<br />
Potendo scegliere la lunghezza della F-PACE,<br />
abbiamo potuto giocare con una linea del tetto<br />
più lunga per dare una sensazione di velocità,<br />
enfatizzata ancora di più dall’alettone posteriore,<br />
e con un vetro posteriore il più inclinato possibile.<br />
Siamo riusciti in questo intento grazie ad una<br />
parte posteriore e a sedili più lunghi. Abbiamo<br />
avuto mano libera per determinare le dimensioni<br />
del bagagliaio e di conseguenza la sua funzione e<br />
il suo stile. Se fosse stato più corto, non saremmo<br />
riusciti a creare questa atmosfera di lusso.<br />
20 j SPECIALE <strong>DESIGN</strong>
Le proporzioni devono essere<br />
perfette: scambio di vedute tra<br />
Ian Callum e Kevin Stride<br />
sull’assetto delle vetture <strong>Jaguar</strong>,<br />
come questo modello in scala di<br />
architettura leggera in alluminio<br />
PHOTOGRAPHY: LKJDÄLKJDF KJLÄKJ ÖÄÖK ; DFÄÖLKJÄLKDJ ÖÄDFÖÄ (2)<br />
KEVIN STRIDE, 46<br />
Funzione: Vehicle Line director<br />
Tempo libero: Mi piace andare<br />
in mountain-bike su sentieri<br />
impervi e prevalentemente<br />
scoscesi. Voglio ripetere la<br />
Megavalanche e scendere dal<br />
ghiacciaio dell’Alpe d’Huez con<br />
i miei ragazzi quando<br />
compiranno 16 anni, ma non<br />
l’ho ancora detto alla loro<br />
mamma…<br />
È<br />
da quando avevo sette anni che volevo<br />
diventare un designer della <strong>Jaguar</strong>, ma<br />
crescendo mi resi conto di essere più<br />
portato a fare l’ingegnere. Ian ci ha fornito un<br />
orientamento fantastico e ha insegnato a noi<br />
ingegneri gli ingredienti essenziali per progettare<br />
una <strong>Jaguar</strong>. Sta tutto nelle proporzioni, in particolare<br />
dal punto di riferimento di seduta alle ruote<br />
anteriori. Quindi, prima di iniziare a disegnare<br />
qualsiasi forma, Ian si preoccupa di calibrare le<br />
dimensioni. Se si riduce tutto all’osso, si può dire<br />
che tutto ciò che si trova nella parte anteriore al di<br />
là della paratia, la sezione che separa il vano<br />
motore dall’abitacolo (v. modello in scala<br />
dell’architettura della F-PACE a sinistra), è una<br />
questione di stile e proporzioni.<br />
Il primo aspetto che abbiamo curato sulla F-PACE<br />
è stato quello di ridefinire gli elementi delle<br />
sospensioni di decimi di millimetri, un intervento<br />
che altera l’altezza del cofano e permette di<br />
plasmare una caratteristica linea ininterrotta<br />
sul fianco.<br />
Un altro aspetto importante sono state le<br />
specifiche generali e tecniche del fanale posteriore.<br />
Volevamo che fosse il più sottile possibile,<br />
come richiamo al design della F-TYPE, per dare<br />
profondità alla zona intorno alla luce di retromarcia.<br />
A causa della legge vigente, abbiamo dovuto<br />
desistere poiché avevamo bisogno di una luce<br />
visibile da più direzioni e così abbiamo subito<br />
creato un modello di fanaleria con luci funzionanti.<br />
Con un software di simulazione ottica ci<br />
siamo fatti un’idea degli apparecchi di illuminazione<br />
all’80%, ma è con questo modello che<br />
abbiamo scoperto tanti altri aspetti, come le parti<br />
in ombra. Io sono in grado di captare solo un paio<br />
di cose che non vanno, mentre i designer ne<br />
notano 50! Di conseguenza abbiamo modificato la<br />
tecnologia delle luci bianche rettangolari di retromarcia,<br />
cambiando il tipo di LED impiegato,<br />
poiché le componenti elettroniche di quest’ultimo<br />
erano effettivamente più compatte. Sono questi<br />
tutti i dettagli tecnici che permettono ai designer<br />
di sviluppare la loro visione.<br />
SPECIALE <strong>DESIGN</strong> j 21
PERSONAGGI<br />
GLI INTERNI<br />
DAVE WALKER, 51<br />
Funzione: Chief Engineer,<br />
Vehicle Concept & Package<br />
Tempo libero: Amo<br />
passeggiare e fare<br />
campeggio con i miei<br />
ragazzi. Mi piacciono anche<br />
i videogiochi, il mio preferito<br />
è Team Fortress 2<br />
Spesso le persone pensano che gli<br />
ingegneri si occupino solamente<br />
di numeri e di fisica per progettare<br />
un’autovettura, ma per farlo bene<br />
bisogna capire la sua essenza e il suo<br />
modo di esprimersi, altrimenti si finisce<br />
per creare qualcosa di puramente logico<br />
e distaccato, mentre <strong>Jaguar</strong> è emozione<br />
pura. Penso che il modo in cui abbiamo<br />
realizzato il bagagliaio della F-PACE<br />
rappresenti un ottimo esempio. Un<br />
ingegnere fanatico farebbe di tutto per<br />
ricavare più spazio nel portabagagli, lo<br />
metterebbe addirittura sottovuoto se<br />
fosse necessario, ma in questo modo<br />
perderebbe la sua forma. Noi invece<br />
abbiamo cercato di rendere il bagagliaio<br />
più lineare e utilizzabile: in questo modo<br />
si ha l’impressione di poter collocare<br />
facilmente al suo interno anche oggetti<br />
più grossi. Si perde probabilmente un<br />
mezzo litro di volume ma il risultato<br />
finale è di gran lunga migliore. Abbiamo<br />
lavorato molto sulla posizione di guida,<br />
alzando la parte frontale del sedile ed<br />
abbassando lo schienale di due gradi<br />
circa rispetto allo standard. Possono<br />
sembrare quisquilie, in realtà trasformano<br />
completamente la vettura.<br />
Abbiamo fatto testare due alternative ad<br />
esperti di dinamica di guida che si sono<br />
mostrati entusiasti del cambiamento.<br />
Sono state effettuate molte altre<br />
modifiche, ma in sostanza il sedile è più<br />
inclinato e le ginocchia leggermente più<br />
in alto. È la posizione di guida tipica<br />
delle macchine sportive e vi sprona a<br />
entrare in quest’ordine d’idee. Siamo<br />
addirittura ricorsi ad uno dei cani dei<br />
miei ingegneri, il Golden Retriever Roly,<br />
per valutare la fruibilità del bagagliaio<br />
per i quattrozampe. Abbiamo effettuato<br />
una misurazione digitale di Roly in<br />
posizione eretta e da seduto, perché non<br />
so se lo sapete ma i cani sono più alti<br />
quando sono seduti.<br />
SPESSO LE PERSONE PENSANO CHE GLI INGEGNERI SI<br />
OCCUPINO SOLAMENTE DI NUMERI, MA PER<br />
FARLO BENE DEVONO CAPIRE L’ESSENZA DELLA VETTURA<br />
DAVE WALKER, CHIEF ENGINEER, VEHICLE CONCEPT & PACKAGE<br />
22 j SPECIALE <strong>DESIGN</strong>
IL GURU<br />
DELL’INFOTAINMENT<br />
Alister Whelan<br />
parla di interni<br />
con Dave<br />
Walker nel<br />
Design Centre<br />
ALISTER WHELAN, 40<br />
Funzione: Head of Interior<br />
Design<br />
Tempo libero: Mi hanno<br />
regalato una piccola Fuji X-T1<br />
con corpo in lega di magnesio.<br />
È una fotocamera<br />
compatta ma ha molti obiettivi<br />
ed ha ravvivato la mia<br />
passione per la fotografia.<br />
Ho una figlia ed è lei il mio<br />
soggetto preferito<br />
Lo spazio che creiamo all’interno<br />
della vettura è importante sia per<br />
i designer che per gli esperti degli<br />
esterni. Si tratta di trovare il giusto<br />
equilibrio tra l’analisi dei parametri e la<br />
percezione di qualità, spazio e fruibilità.<br />
Una delle cose di cui vado fiero nella<br />
F-PACE è come abbiamo mantenuto<br />
quella sensazione di guida sportiva. In<br />
tutta la storia del marchio, non è mai<br />
stata costruita una vettura così pratica;<br />
sapevamo che i consumatori apprezzavano<br />
la posizione di guida dominante<br />
dei SUV ma volevamo mantenere il<br />
carattere di una <strong>Jaguar</strong>. Così abbiamo<br />
collocato queste sezioni laterali sul<br />
fianco della console centrale, abbassato<br />
il profilo del cosiddetto ‘Riva hoop’ sul<br />
fondo del parabrezza e della linea di<br />
cintura delle portiere per avere la<br />
sensazione di essere avvolti all’interno<br />
della vettura.<br />
PETER VIRK, 37<br />
Funzione: Director of<br />
Connected Technologies &<br />
Apps<br />
Tempo libero: Ho fatto del<br />
mio lavoro il mio hobby.<br />
Vivo in una casa totalmente<br />
connessa alla rete e qui<br />
faccio molti esperimenti.<br />
Vado in bicicletta per<br />
rinfrescarmi le idee e per<br />
farmene venire di nuove. Ho<br />
due gemelli cosicché la mia<br />
famiglia occupa la maggior<br />
parte del mio tempo<br />
Tre anni fa il mio dipartimento non<br />
esisteva. Le esigenze dei clienti<br />
stanno cambiando e quindi<br />
abbiamo aperto le porte delle nostre<br />
autovetture all’elettronica di consumo.<br />
Attualmente lavorano 28 persone solo<br />
sulle applicazioni, all’infotainment sono in<br />
totale 400-500. Il mio team integra<br />
l’esperienza degli utenti, ciò che noi<br />
chiamiamo InControl app, una suite di<br />
servizi e applicazioni in HTML5 installati<br />
sul vostro telefono e proiettati sullo<br />
schermo della vettura.<br />
Per rispondere alle nuove esigenze, si è<br />
ingrandito lo schermo centrale di infotainment<br />
con un progetto di hardware da 10,2<br />
pollici rispetto agli iniziali 7. Dopodiché,<br />
con l’aiuto del team di design, rendiamo la<br />
grafica più fluida armonizzandola con gli<br />
interni della vettura. Non è più uno<br />
schermo di navigazione: adesso è dotato<br />
di audio, si può guardare la televisione, vi<br />
comunica le previsioni del tempo e legge<br />
articoli di giornale, senza distrazioni,<br />
mentre voi siete impegnati nella guida.<br />
Vogliamo creare un sistema ibrido da<br />
utilizzare online e offline perché talvolta<br />
si perde la connessione quando si guida.<br />
Qualora non ci sia rete, il sistema ad<br />
esempio vi chiederà se desiderate sentire<br />
una canzone particolare dal vostro cellulare<br />
o da Spotify. La stessa cosa avverrà<br />
per il sistema di navigazione: possiamo<br />
salvare tutti i vostri dati e renderli<br />
disponibili in qualsiasi momento.<br />
SPECIALE <strong>DESIGN</strong> j 23
PERSONAGGI<br />
SIOBHAN HUGHES, 47<br />
Funzione: Chief Designer, Colour & Materials<br />
Tempo libero: Sto studiando economia<br />
all’Università ma trovo il tempo per leggere,<br />
andare in bici e giocare a badminton<br />
IL MIO SOGNO È<br />
SEMPRE STATO<br />
QUELLO DI<br />
DIVENTARE UN<br />
<strong>DESIGN</strong>ER DI<br />
AUTOMOBILI, MA<br />
PER ME ERA<br />
IMPORTANTE<br />
ANCHE CAPIRE<br />
COME FUNZIONANO<br />
MARK WHITE,<br />
CHIEF ENGINEER<br />
ADVANCED BODY<br />
IL PUNTO DI VISTA:<br />
COLORE & MATERIALI<br />
I<br />
l mio curriculum rappresenta<br />
un’eccezione in questo lavoro.<br />
Solitamente è necessaria una laurea<br />
in discipline artistiche invece io, prima<br />
di entrare nel dipartimento ‘Colour and<br />
Materials’, lavoravo come apprendista<br />
scultrice di argilla. Ho imparato a dare<br />
valore alla forma in 3D e a rispettare le<br />
proprietà intrinseche e i limiti dei<br />
materiali. Il mio obiettivo è quello di<br />
integrare maggiormente le strategie sui<br />
colori e le rifiniture all’interno del<br />
processo prima che i designer inizino a<br />
fare i loro schizzi. Vengono selezionati<br />
materiali adatti al veicolo e al cliente<br />
specifico. Dopodiché i designer li<br />
integrano nelle tematiche di design e, a<br />
loro volta, passano questa informazione<br />
al reparto che si occupa delle geometrie.<br />
In altre parole, il colore e i materiali si<br />
trovano in cima al processo di design.<br />
Alcuni campioni di pelle<br />
dell’ampia collezione di Siobhan<br />
24 j SPECIALE <strong>DESIGN</strong>
LA VISIONE ESTERNA<br />
WAYNE BURGESS, 47<br />
Funzione: Production Design<br />
Studio Director<br />
Tempo libero: Sono chitarrista<br />
della rock band ‘Scattering<br />
Ashes’ che quest’anno<br />
suonerà al Download Festival.<br />
Il nostro stile è piuttosto dark<br />
senza essere troppo aggressivo.<br />
Ho un debole per gli<br />
aeroplani e, con i miei due<br />
gemelli, assisto spesso ad<br />
esibizioni aeree.<br />
È<br />
importante trovare personaggi<br />
come il mio collega e amico Mark<br />
White con cui condivido la mia<br />
passione. Manca poco al suo pensionamento<br />
e mi mancherà. Quando mi<br />
accingo alla verifica dei minimi dettagli<br />
per accertarmi che la stampa dei singoli<br />
pannelli laterali sia fattibile, chiamo di<br />
solito Mark e gli chiedo come possiamo<br />
procedere. Questa fase può durare anche<br />
tre mesi. Le forme ondulate, le curve<br />
strette e i lisci pannelli esterni vengono<br />
realizzati al tavolo delle trattative con il<br />
team di Mark per poi fornire ciò che ci<br />
siamo preposti.<br />
Nelle <strong>Jaguar</strong> di oggigiorno, la maggior<br />
sfida è rappresentata dalla larghezza dei<br />
profili di cintura con pannelli laterali in<br />
alluminio; più sono profondi, più è difficile<br />
produrli perché l’alluminio si può<br />
allungare fino ad un certo punto. Il<br />
paraurti posteriore nella F-TYPE, dal un<br />
punto di vista di stampa, ha la forma più<br />
vantaggiosa perché è semplicemente<br />
avvolto.<br />
L’alettone della F-TYPE doveva<br />
essere scolpito accuratamente<br />
per renderlo producibile e al<br />
contempo avvenente<br />
Un altro aspetto interessante è stato la<br />
forma a conchiglia del cofano della<br />
F-TYPE che ci ha permesso di abbassare<br />
la linea del cofano e del paraurti soddisfacendo<br />
al contempo i requisiti relativi<br />
alla tutela dei pedoni. In poche parole, è<br />
possibile abbassare i paraurti se, in caso<br />
di collisione, si riesce a far sollevare<br />
l’intero cofano, inclusi i passaruota e i<br />
paraurti, per mezzo di una piccola scarica<br />
pirotecnica al fine di proteggere ed allontare<br />
un pedone dalle parti più dure e<br />
pericolose della vettura. Con una superficie<br />
che non si solleva si ha una differenza<br />
di altezza di circa 70 mm, che è lo spartiacque<br />
tra una macchina sportiva ed una<br />
berlina. Una differenza enorme.<br />
MARK WHITE, 56<br />
Funzione: Chief Engineer,<br />
Advanced Body<br />
Tempo libero: Ascolto<br />
musica rock, dai Led<br />
Zeppelin ai Deep Purple,<br />
dai Foo Fighters a Skunk<br />
Anansie<br />
I<br />
l mio primo compito quando iniziai<br />
a lavorare alla <strong>Jaguar</strong> fu di tagliare<br />
il tetto alla XJ-S alla fine deli anni<br />
Ottanta. Le vendite aumentarono da 20<br />
a 130 a settimana e da allora ho realizzato<br />
ogni convertibile, dalla XK alla<br />
F-TYPE. Da ragazzo ho sempre sognato<br />
di diventare un designer di automobili,<br />
ma per me era veramente importante<br />
sapere anche come funzionavano le<br />
macchine, dall’aerodinamica agli<br />
esterni. La fattibilità del design è il mio<br />
forte. Se si conoscono le caratteristiche<br />
dell’alluminio, si è in grado di progettare<br />
qualsiasi cosa, bisogna solo considerare<br />
fino a che punto lo si può<br />
avvolgere per ottenere una forma particolare.<br />
Il fatto che Malcolm Sayer, il<br />
leggendario esperto di aerodinamica di<br />
casa <strong>Jaguar</strong>, provenisse dall’industria<br />
aeronautica e avesse già un’enorme<br />
esperienza nel campo dell’alluminio,<br />
gli ha permesso di capire fino in fondo<br />
questo materiale, cosa impossibile per<br />
altri provenienti dall’industria metallurgica<br />
o automobilistica. Ho studiato<br />
tutti i contorni delle C- e D-Type e della<br />
XJ13. È stato uno degli eroi della mia<br />
gioventù.<br />
Si tratta di catturare l’essenza del<br />
design, trasferire la fluidità dell’intento<br />
del designer in uno stampo fattibile.<br />
Abbiamo sviluppato nuove leghe, più<br />
facilmente plasmabili, per realizzare<br />
forme più complesse. Desideriamo<br />
andare oltre i limiti dei materiali che<br />
stiamo affrontando. Il nostro obiettivo<br />
è quello di proteggere la superficie di<br />
classe A: come suddividere i pannelli,<br />
che aspetto avranno, sarà sufficiente<br />
una monoscocca o abbiamo bisogno di<br />
un paraurti posteriore separato. Questa<br />
decisione dipende dalla geometria della<br />
superficie di cui disponiamo.<br />
SPECIALE <strong>DESIGN</strong> j 25
26 j SPECIALE <strong>DESIGN</strong>
PER LA F-PACE SIAMO PARTITI DA ZERO, ANCHE<br />
MENTALMENTE, CON UN FOGLIO DI CARTA BIANCO<br />
IAN CALLUM, <strong>DESIGN</strong> DIRECTOR<br />
SPECIALE <strong>DESIGN</strong> j 27
JAGUAR ADESSO PRESENTA<br />
UNA GAMMA SENSAZIONALE<br />
E BEN DEFINITA CON CINQUE<br />
MODELLI DI PUNTA, LA<br />
PIÙ AMPIA NELLA STORIA<br />
DEL MARCHIO
DA NOI, IL RAPPORTO TRA<br />
<strong>DESIGN</strong> E ENGINEERING<br />
È UNO SCAMBIO RECIPROCO<br />
IAN CALLUM, <strong>DESIGN</strong> DIRECTOR<br />
F-TYPE SVR<br />
“Il modello originale in argilla presentava una linea di cintura diritta, quasi<br />
verticale, fino all’angolo. Non eravamo letteralmente in grado di produrla<br />
perché esulava dalle leggi della fisica. L’unico modo per avvolgere questo<br />
angolo sporgente era di fasciare progressivamente questo bordo dalla<br />
verticale sulla linea centrale rispettivamente con un angolo di 15 gradi. In<br />
questo modo l’angolo risulta più aperto, il raggio più ampio e si mantiene<br />
un’estetica grandiosa che non perde definizione”<br />
MARK WHITE, CHIEF ENGINEER, ADVANCED BODY
XF<br />
“Siamo già così abituati a utilizzare Google che ci aspettiamo che<br />
tutto funzioni allo stesso modo. Ed è così che abbiamo impostato<br />
il nostro nuovo sistema di infotainment grazie al quale potete<br />
cercare un negozio in base al nome o al codice postale, anche<br />
facendo errori di spelling. Sono diversi terabyte di dati da inserire<br />
all’interno dell’autovettura, ma con l’approccio Cloud è possibile. È<br />
necessario un sistema ibrido, con il minimo di informazioni di<br />
navigazione nella vettura e la ‘cloud’ per le informazioni sul traffico<br />
e tant’altro. In questo modo, se si perde la connessione, potrete<br />
ancora raggiungere la vostra meta“<br />
PETER VIRK, DIRECTOR OF CONNECTED TECHNOLOGIES & APPS<br />
XE<br />
“La calandra verticale, il profilo puro del cofano e i fari sotto il sopracciglio minaccioso<br />
sono elementi fondamentali del fascino che caratterizza la parte anteriore<br />
della XE e che avrebbe potuto essere compromesso a causa dei requisiti di<br />
sicurezza. Ma lavorando pedissequamente millimetro dopo millimetro, analizzando<br />
i requisiti per la tutela dei pedoni e in seguito a numerose simulazioni al computer,<br />
siamo riusciti a raggiungere la visione di design che ci eravamo preposti nonché<br />
ad ottenere le cinque stelle di punta nella valutazione della sicurezza Euro NCAP”<br />
WAYNE BURGESS, PRODUCTION <strong>DESIGN</strong> STUDIO DIRECTOR
“Se si guarda la F-PACE si nota che le ruote<br />
sporgono in avanti, contrariamente alla maggior<br />
parte dei SUV simili alle autovetture: in parole<br />
povere, hanno troppo cofano e troppa sporgenza.<br />
È una sottigliezza, si tratta solo di 25 millimetri<br />
che fanno tuttavia un’enorme differenza“<br />
IAN CALLUM, <strong>DESIGN</strong> DIRECTOR<br />
F-PACE
XJ<br />
“Per la XJ abbiamo iniziato con la creazione di<br />
un’architettura d’interni molto semplice che ci ha permesso<br />
di impreziosirla con più libertà. Il segreto risiede proprio<br />
in questo, ovvero mantenere più semplici possibili<br />
l’architettura, il senso di base della linea e la struttura”<br />
IAN CALLUM, <strong>DESIGN</strong> DIRECTOR
VIAGGI<br />
Miami Nice<br />
STA DIVENTANDO RAPIDAMENTE LA NUOVA<br />
CAPITALE CULTURALE AMERICANA<br />
DELL’ARTE, DELL’ARCHITETTURA E DEL<br />
<strong>DESIGN</strong>; MIAMI È LA CITTÀ GIUSTA PER IL<br />
NOSTRO SPECIALE SUL <strong>DESIGN</strong>. LASCIATE<br />
CHE J-MAGAZINE VI FACCIA DA GUIDA…<br />
TESTI E IMMAGINI: Shiraz Randeria<br />
34 j SPECIALE <strong>DESIGN</strong>
VOLO AD ALTA QUOTA<br />
Il cielo di Miami attraverso l’insolita<br />
lente del Fly’s Eye Dome di<br />
Buckminster Fuller nel Design<br />
District. Questa cupola geodetica,<br />
che costituisce l’entrata al parcheggio<br />
sotterraneo, fu costruita nel<br />
2014 utilizzando il design di Fuller e<br />
tecnologie di cui lui non poteva<br />
ancora disporre negli anni Settanta<br />
SPECIALE <strong>DESIGN</strong> j 35
VIAGGI<br />
MIAMI HA FATTO PARLARE DI SÉ IN PASSATO A CAUSA DELLE SUE LOTTE<br />
INTESTINE, MA ULTIMAMENTE SI È RISCOPERTA ED È DIVENTATA<br />
UNA CITTÀ MONDIALE DI ARTE E <strong>DESIGN</strong> IN RAPIDISSIMA ESPANSIONE<br />
APRYL THORNTON, HOSTESS,<br />
BASEMENT, EDITION HOTEL<br />
“Miami è la sorella calda e sensuale di<br />
New York. In passato era considerata<br />
meta per i turisti che dagli stati settentrionali<br />
più freddi venivano a svernare qui al<br />
sole; adesso è diventata un’eccitante<br />
destinazione per tutto l’anno, anche<br />
durante i mesi estivi più caldi”<br />
36 j SPECIALE <strong>DESIGN</strong>
<strong>DESIGN</strong><br />
DISTRICT<br />
Su questa pagina:<br />
Fly’s Eye Dome di<br />
Buckminster Fuller.<br />
A sinistra: la<br />
scultura dell’artista<br />
francese Xavier<br />
Veilhan di Le<br />
Corbusier a Palm<br />
Court. In basso a<br />
sinistra: la pista di<br />
pattinaggio illuminata<br />
al neon<br />
nell’Edition Hotel<br />
In passato la città di Miami ha fatto parlare di sé per le sue<br />
lotte intestine. Agli inizi degli anni Ottanta, ai tempi in cui<br />
imperversavano le faide legate alla cocaina (si pensi alla serie<br />
televisiva cult “Miami Vice” con i detective Sonny e Rico), la<br />
città era la capitale mondiale degli omicidi. Ha goduto inoltre<br />
di un’eccellente reputazione come località di villeggiatura<br />
prediletta dai nordamericani. Ultimamente tuttavia, le bande<br />
della droga sono state messe al bando e la città è rigenerata,<br />
diventando una città mondiale in rapidissima espansione nei<br />
campi di arte e design. A stimolare questa crescita è stata<br />
sicuramente la prestigiosa fiera d’arte Art Basel Miami Beach, iniziata<br />
nel 2002, che ha rappresentato il catalizzatore internazionale<br />
del cambiamento. “Art Basel ha avuto un impatto indiscutibile sulla<br />
scena artistica e culturale di Miami. Per una settimana all’anno, gli<br />
occhi del mondo dell’arte contemporanea sono puntati sui nostri<br />
artisti e sulle nostre istituzioni culturali”, spiega Brandi Reddick,<br />
curatrice del programma “Miami-Dade County Art in Public Places”.<br />
Il suo importante ruolo all’interno dell’amministrazione locale non<br />
solo le permette di sovrintendere le strategie curatoriali e gli orientamenti<br />
delle assegnazioni di progetti artistici pubblici, ma anche di<br />
rapportare le attuali tendenze artistiche al contesto storico. “Non<br />
bisogna dimenticare che a Miami esisteva già un fiorente panorama<br />
artistico prima dell’arrivo della fiera. Il nostro programma artistico<br />
pubblico è stato istituito nel 1973 ed è uno dei più antichi e più vasti<br />
SPECIALE <strong>DESIGN</strong> j 37
VIAGGI<br />
“QUI A MIAMI IMPERA UNA VENA<br />
NASCOSTA DI STILI EUROPEI E<br />
SUDAMERICANI CHE IMPEDISCONO<br />
ALLE OPERE DECORATIVE DI<br />
RISULTARE SOPRA LE RIGHE”<br />
della nazione. La sua collezione consiste di oltre 700 opere<br />
collocate in tutta la contea e realizzate da artisti<br />
rico nosciuti a livello internazionale e stabilitisi a Miami”,<br />
afferma la curatrice. Miami viene celebrata non solo per le<br />
arti figurative: la fiera Design Miami si svolge dal 2005 e la<br />
città vanta numerose manifestazioni durante tutto l’anno,<br />
che includono una fiera internazionale del libro, un festival<br />
cinematografico e la rinomata kermesse Winter Music<br />
Conference per la musica e i DJ del genere dance elettronico.<br />
Considerata la vicinanza di Miami a Cuba e al Sud<br />
America, si sente parlare spagnolo ovunque e l’ingresso di<br />
denaro dai paesi latinoamericani ha innescato un boom<br />
immobiliare ben visibile di torri ad uso residenziale, hotel<br />
e luoghi pubblici dedicati all’arte. A questo proposito,<br />
Brandi Reddick riconosce che l’amministrazione ha messo<br />
in atto una politica lungimirante: “Per più di un decennio,<br />
le strutture culturali come l’Adrienne Arsht Center for the<br />
Performing Arts, il Pérez Art Museum Miami, il Frost<br />
Museum of Science e il South Miami-Dade Cultural Arts<br />
Center hanno usufruito del programma di investimenti<br />
della capitale della contea”. Grazie a questi nuovi luoghi<br />
dedicati all’arte e ai nuovi edifici pubblici, odierni punti di<br />
riferimento della città, Miami ha l’opportunità di diventare<br />
il punto architettonico nevralgico del continente.<br />
Già patria della più grande collezione mondiale di edifici<br />
art déco, è una città che sta letteralmente esplodendo<br />
grazie a nuovi progetti di famosi architetti, come il Pérez<br />
Art Museum Miami di Herzog & de Meuron, il centro della<br />
New World Symphony di Frank Gehry e opere di Buckminster<br />
Fuller, Zaha Hadid, Isay Weinfeld, Bjarke Ingels e lo<br />
studio architettonico locale rm Arquitectonica. È una città<br />
nella quale persino i moderni parcheggi per autovetture<br />
avanzano pretese artistiche. Ne è testimone l’elegante<br />
autosilo in calcestruzzo di Herzog & de Meuron nella 1111<br />
Lincoln Road che presenta una boutique piazzata al centro<br />
del 5° piano, oltre ad alcuni attici. Dall’altra parte della<br />
città, nel Design District, troverete una massiccia<br />
installazione artistica di John Baldessari su uno<br />
sma gliante autosilo tassellato in metallo consistente in<br />
un’ampia striscia di 18 edifici che dal 2007 costituiscono la<br />
visione a lungo termine del loro progettista, Craig Robins.<br />
È l’apice della rigenerazione commerciale urbana che<br />
trasforma sgraditi capannoni in centri rappresentativi per<br />
Hermès, Tom Ford e Bulgari con una generosa spolverata<br />
di fantastica arte resa pubblica. Quando l’anno prossimo<br />
verrà terminata la terza ed ultima fase costruttiva,<br />
38 j SPECIALE <strong>DESIGN</strong>
DOVE L’ARTE E L’ARCHITETTURA SI FONDONO<br />
Il quartiere di Wynwood (in alto & in basso a destra) è noto per<br />
la sua arte di strada, i suoi bar e le sue gallerie. A sinistra:<br />
l’autosilo in 1111 Lincoln Road progettato da Herzog & de Meuron<br />
AMANDA FRAGA, BEVERAGE MANAGER,<br />
MICHAEL’S GENUINE FOOD & DRINK<br />
“Ci troviamo nel Design District dal 2007 e<br />
abbiamo rivestito un ruolo pioneristico a Miami<br />
con una cultura alimentare “dal forcone alla<br />
forchetta”. In Florida quasi tutto l’anno è tempo<br />
di raccolta; la nostra cucina inoltre è caratterizzata<br />
da numerose influenze gastronomiche<br />
internazionali. Consigliamo di visitare anche<br />
Brickell, che offre molti nuovi ristoranti, e<br />
Wynwood per prendere una birra o un caffè”.<br />
apriranno le porte 160 negozi e gallerie d’arte. Craig<br />
Robins ha inoltre ribadito come l’arte pubblica in mostra si<br />
combini con le offerte commerciali, donando al complesso<br />
un carattere culturale di vasta portata. A suo parere<br />
questa è proprio la chiave del retaggio visivo di Miami:<br />
“Da molto tempo la città ospita grandi collezionisti, tra cui<br />
Ella Cisneros, Carlos e Rosa de la Cruz nonché Norman e<br />
Irma Braman che hanno scelto Miami come loro patria per<br />
la qualità di vita che la città offre o per far convergere qui i<br />
loro interessi commerciali”.<br />
“Queste collezioni private, che sono state accumulate per<br />
lunghi decenni, hanno iniziato ad essere condivise molto<br />
generosamente nei nostri musei locali e in collezioni di<br />
maggiore importanza, come la Cruz Collection nel Design<br />
District di Miami. Questa predominante influenza privata<br />
è in parte ciò che ha incoraggiato Sam Keller di Art Basel a<br />
eleggere Miami come seconda sede di questo insigne<br />
evento. E sappiamo che, agli occhi dell’opinione pubblica,<br />
l’arrivo di Art Basel ha fatto salire alla ribalta Miami come<br />
centro di arte e design”.<br />
Se Miami è il punto in cui il Nord America incontra il Sud<br />
America, allora il suo epicentro si può trovare a<br />
Mid-Beach, un quartiere nuovo di zecca alquanto fuori<br />
moda in passato. Il distretto Faena abbraccia sei isolati in<br />
prossimità dell’Oceano Atlantico e rappresenta<br />
un’ambiziosa impresa architettata dall’albergatore argentino<br />
Alan Faena. Questo nuovo distretto comprende otto<br />
edifici: un autosilo completamente automatizzato che<br />
funziona come un gigantesco distributore automatico; un<br />
esclusivo centro commerciale; il Faena Forum, un centro<br />
di spettacoli e arte progettato da Rem Koolhaas e dal suo<br />
studio OMA; tre torri ad uso residenziale; la guesthouse<br />
Casa Claridge’s, l’unico edificio di reminescenza coloniale<br />
spagnola rimanente; e il Faena Hotel, simbolo della città,<br />
che ha inglobato l’ex Saxony Hotel. L’area è ancora ampiamente<br />
in costruzione, gli hotel e la prima torre residenziale<br />
firmata Foster + Partners sono gli unici edifici finora<br />
SPECIALE <strong>DESIGN</strong> j 39
VIAGGI<br />
ARTE SULL‘ACQUA In alto: Il Pérez Art Museum Miami,<br />
inaugurato nel 2013 e anch’esso progettato da Herzog &<br />
de Meuron, punta l’attenzione sull’arte contemporanea delle<br />
Americhe, dell’Europa e dell’Africa. In basso: Brandi Reddick,<br />
curatrice del Miami-Dade County Art in Public Places, ha<br />
contribuito a promuovere l’arte nella città<br />
completati. “Abbiamo creato questo ambiente unico nel<br />
suo genere, fresco e contemporaneo, per offrire al pubblico<br />
un’esperienza dinamica in termini di arte, design, natura,<br />
tecnologia e servizi”, commenta Alan Faena. Schiva le<br />
parole “lusso” e “progettista”: si considera più un direttore<br />
artistico urbano in una città in cui sia gli spettatori che i<br />
membri del cast rivestono il ruolo del pubblico. E<br />
aggiunge: “L’intero universo Faena è un palcoscenico sul<br />
quale ogni spazio trova il suo posto grazie ad una delicata<br />
coreografia di sogni ed azioni che si fondono”. Un esempio<br />
che testimonia la sua attenzione per la raffinata teatralità<br />
si ritrova nei giardini dell’hotel, dominati dalla gigantesca<br />
opera d’arte di Damien Hirst “Finiti ma non dimenticati”,<br />
un vero scheletro di dinosauro ricostruito e ricoperto di<br />
foglia d’oro all’interno di una teca in vetro. Sembra esagerato,<br />
un atto di tracotanza a bordo piscina, ma questo<br />
dinosauro estinto simboleggia “in carne e ossa” la città di<br />
Miami, in modo bizzarro e tuttavia perfetto, senza assolutamente<br />
apparire altezzoso. È bello, è moderno e fa onore<br />
alle glorie dei tempi passati. Le stanze e le suite degli ospiti<br />
all’interno dell’hotel sono state progettate dal regista<br />
australiano Baz Luhrmann e da sua moglie Catherine<br />
40 j SPECIALE <strong>DESIGN</strong>
“ESISTE UN EQUILIBRIO TRA ARTE<br />
NELLE AREE PUBBLICHE, GRANDI<br />
AFFARI E CONSIDERAZIONI COM-<br />
MERCIALI E IL BISOGNO DI PROMUO-<br />
VERE IL TALENTO LOCALE, I NUOVI<br />
QUARTIERI E LE NUOVE COMUNITÀ”<br />
Martin, costumista e produttrice cinematografica. Ma il<br />
tutto è all’insegna della sobrietà. Se si spostasse l’intero<br />
hotel sulla West Coast apparirebbe ostentato, ma qui a<br />
Miami impera una vena nascosta di stili europei e sudamericani<br />
che impediscono alle opere decorative di risultare<br />
sopra le righe. Un altro esempio è la hall dell’hotel, soprannominata<br />
“la Cattedrale”, che accoglie otto grandi affreschi<br />
di Juan Gatti raffiguranti le virtù, tra cui la conoscenza, la<br />
pace, l’amore e la forza. L’area non sembra una hall, non ci<br />
sono banchi, solo divanetti imbottiti al centro; non si viene<br />
quindi subito catapultati nel mondo degli affari frenetici con<br />
la reception e il portiere, i computer, le pile di carta e di<br />
valigie. Di primo acchito si pensa veramente ad un’opera<br />
d’arte. Alla fine di quest’anno, Art Basel 2016 sfilerà in città<br />
e per questa data l’intero distretto verrà terminato; sarà<br />
affascinante vedere come gli intensi sforzi di Alan Faena<br />
affronteranno la prova pratica e come il pubblico utilizzerà<br />
ed interagirà con questo quartiere.<br />
Lo stesso si può dire di molti altri distretti di Miami. L’Art<br />
Deco District di South Beach, con i suoi famosi profili<br />
curvilinei dalle tonalità pastello, continua a prosperare<br />
grazie alle leggi sulla tutela dei beni pubblici. Solo qualche<br />
isolato a sud del Design District si trova Wynwood che trabocca<br />
di gallerie situate in edifici bassi, studi di artisti e tatuatori<br />
nonché bar e che durante il fine settimana si riempie di turisti<br />
bramosi di ammirare l’arte di strada e i graffiti.<br />
Brandi Reddick non vede l’ora di assistere ai prossimi sviluppi:<br />
“C’è molto movimento nel distretto di Little Haiti/Little River.<br />
Le gallerie come Spinello Projects, Gallery Diet, Emerson<br />
Dorsch e ArtCenter South Florida hanno recentemente aperto<br />
nuovi spazi. Alcuni degli artisti maggiormente noti di Miami,<br />
come Edouard Duval-Carrié, Carlos Betancourt, Agustina<br />
Woodgate e Bhakti Baxter, lavorano in atelier situati qui.<br />
L’aspetto più importante è che queste gallerie e questi artisti<br />
stanno acquistando i loro immobili, un importante investimento<br />
finanziario per il futuro”.<br />
Probabilmente quest’ultimo punto di vista è la chiave<br />
dell’attuale successo di Miami: una città in cui il mondo del<br />
commercio e quello dell’arte convivono a tutti i livelli. Il risultato<br />
è un equilibrio di arte in luoghi pubblici, grandi affari e<br />
considerazioni commerciali nonché la necessità di promuovere<br />
il talento nostrano, nuovi quartieri e nuove comunità. E in<br />
questo senso, la Miami di oggi è veramente lo “stato<br />
dell’arte”.<br />
DOVE PERNOTTARE<br />
FAENA HOTEL MIAMI BEACH <strong>–</strong> Il Faena Hotel di<br />
Miami fa parte di un gruppo di edifici ed è<br />
argomento di conversazione a livello internazionale.<br />
Dalle opere d’arte di Damien Hirst (in basso)<br />
ad un locale per cabaret e ad un menu<br />
d’eccellenza, è ideato per competere con i migliori<br />
alberghi in tutto il mondo<br />
ALOFT MIAMI BRICKELL <strong>–</strong> È un albergo semplice<br />
ma interessante, situato vicino al centro<br />
THE MIAMI BEACH EDITION <strong>–</strong> L’albergo di Ian<br />
Schrager si rivolge soprattutto ai giovani, con un<br />
salone mozzafiato completamente bianco, piste<br />
da bowling e da pattinaggio, un nightclub e<br />
accesso diretto alla spiaggia<br />
COSA VISITARE<br />
PÉREZ ART MUSEUM <strong>–</strong> Un fantastico museo<br />
d’arte accessibile con la metropolitana sopraelevata<br />
gratuita<br />
WYNWOOD DISTRICT <strong>–</strong> Un paradiso d’arte<br />
di strada colmo di piccole gallerie, atelier di artisti<br />
e bar<br />
HAITI/LITTLE RIVER <strong>–</strong> Patria emergente di interessanti<br />
artisti con grandi e nuove gallerie e atelier<br />
DOVE MANGIARE E BERE<br />
MICHAEL’S GENUINE FOOD & DRINK <strong>–</strong><br />
Per eccellenti e fresche pietanze “dal forcone<br />
alla forchetta”<br />
SPECIALE <strong>DESIGN</strong> j 41
Il potere del design<br />
prima e dopo<br />
Dall’economia, allo sport, fino alla salute e alla sicurezza: le nostre ricerche<br />
sono andate a scoprire come il (buon) design ha cambiato il mondo<br />
Infografica: PETER STADDEN Ricerca: CARMEN SAFDARI & GUY BIRD<br />
1 CULTURA:<br />
MIAMI <strong>DESIGN</strong><br />
DISTRICT<br />
(stima 2007)<br />
2<br />
In passato il quartiere di<br />
Miami denominato oggi<br />
Design District era una zona<br />
periferica nota solo per una<br />
manciata di negozi di mobili.<br />
Oggi è diventata una fiorente<br />
meta per gli amanti dell’arte<br />
PRIMA<br />
0<br />
Gallerie d’arte,<br />
bar e negozi<br />
di moda<br />
DOPO<br />
160<br />
Gallerie d’arte,<br />
bar e negozi<br />
di moda<br />
ECONOMIA:<br />
APPLE<br />
(1997, l’anno della svolta)<br />
Il 1997 ha segnato il ritorno di Steve Jobs come amministratore<br />
delegato alla Apple e la nomina di Jonathan Ive come Senior<br />
Vice President del gruppo di design industriale. Mentre tutto il<br />
mondo stava acquistando iMac, iPod, iPhone e iPad, il tasso di<br />
capitalizzazione di mercato dell’azienda ha guardato in avanti<br />
STEVE JOBS<br />
JONATHAN IVE<br />
586<br />
miliardi<br />
di dollari<br />
2016<br />
1<br />
miliardo<br />
di dollari<br />
1998 2016<br />
1987<br />
1997<br />
42 j SPECIALE <strong>DESIGN</strong>
1<br />
3 SPORT:<br />
RACCHETTE DA<br />
TENNIS PIÙ GRANDI<br />
(fine anni Settanta)<br />
4<br />
Il legno ha lasciato il<br />
posto a materiali sintetici<br />
nella costruzione delle<br />
racchette. In questo modo<br />
sono diventate più grandi<br />
e più leggere, inducendo<br />
un miglioramento del<br />
topspin, della velocità e<br />
dell’abilità nel gioco<br />
SALUTE:<br />
DEFIBRILLATORE SEMIAUTOMATICO (DAE)<br />
(1990*)<br />
Percentuali di<br />
sopravvivenza<br />
per arresti cardiaci<br />
avvenuti in ambiente<br />
extraospedaliero<br />
Con DAE<br />
50%<br />
*I defibrillatori portatili<br />
furono progettati negli<br />
anni Sessanta ma il loro<br />
utilizzo si diffuse solo<br />
più tardi. Entro il 1990<br />
divennero parte integrante<br />
dell’equipaggiamento<br />
su tutte le ambulanze<br />
di intervento primario<br />
del Regno Unito<br />
Senza DAE<br />
14 %<br />
Fino alla fine<br />
degli anni Settanta<br />
23 x 68<br />
cm<br />
200 giri/minuto<br />
topspin<br />
5 TURISMO:<br />
GUGGENHEIM MUSEUM BILBAO<br />
6<br />
(inaugurato nel 1997)<br />
Questa città nel nord della Spagna era una meta turistica di minor entità finché il<br />
Comune e alcuni sponsor locali non decisero di investire in uno stupefacente museo<br />
d’arte progettato dall’architetto di fama mondiale Frank Gehry. La sua metamorfosi<br />
economica è stata tanto sorprendente che fu coniata l’espressione “effetto Bilbao”<br />
= 25.000 visitatori<br />
INCOLUMITÀ:<br />
CINTURE DI<br />
SICUREZZA (primo<br />
ancoraggio a 3 punti<br />
diventato standard nel 1959)<br />
Fino al<br />
75%<br />
di rischi di incidenti<br />
mortali in meno per i<br />
passeggeri seduti sui sedili<br />
POSTERIORI<br />
. 000 g<br />
ir<br />
i/minuto<br />
+500%<br />
to p spi n<br />
dopo gli anni Settanta<br />
25 x 68<br />
cm<br />
APERTO!<br />
1992 - 100.000<br />
1997 - 300.000<br />
1milione di vite<br />
salvate dal 1959<br />
2006 - 1 milione<br />
Fino al<br />
50%<br />
di rischi di incidenti<br />
mortali in meno per i<br />
passeggeri seduti sui sedili<br />
ANTERIORI<br />
SPECIALE <strong>DESIGN</strong> j 43
CULTURA<br />
Star del design<br />
DA VISIONARI<br />
DELL’ARCHITETTURA A<br />
PUNTI DI RIFERIMENTO<br />
NEL PRODUCT, DIGITAL<br />
E GRAPHIC <strong>DESIGN</strong>:<br />
J-MAGAZINE PRESENTA<br />
SETTE <strong>DESIGN</strong>ER CHE<br />
CON LA LORO ORIGINA-<br />
LITÀ STANNO CAM-<br />
BIANDO IL MONDO<br />
TESTI: Johnny Tucker<br />
SPECIALISTA D’INTERNI: LEE BROOM<br />
Lee Broom è un concentrato di energia, progetta e<br />
produce i suoi prodotti per interni nel suo studio<br />
situato nel cuore di Shoreditch a Londra. Per capire con<br />
chi si ha a che fare, basti pensare che l’anno scorso, durante<br />
la più importante fiera di design annuale a Milano, la<br />
maggior parte degli espositori ha optato per il lancio di<br />
poche novità, mentre lui ha rilevato una serie di negozi, li ha<br />
accorpati in uno solo ed ha creato la collezione “The Department<br />
Store” all’interno della quale lanciò nientepopodimeno<br />
che 20 nuovi prodotti. Fuori dal negozio, il suo taxi<br />
londinese privato parcheggiato ed un portiere in uniforme<br />
ad attendere gli ospiti.<br />
La sua tenacia è sorprendente. Ci sono voluti diversi mesi e<br />
un mucchio di frammenti per effettuare le prove su un cilindro<br />
in marmo di Carrara. Molti avrebbero desistito. Ciò che<br />
invece riuscì a creare con il suo costruttore, il tubo fluorescente<br />
chiamato proprio “Tube”, corrisponde esattamente a<br />
ciò che si era prefissato.<br />
Il senso estetico di Lee Broom si rifà spesso alle forme, ai<br />
colori e ai materiali degli anni Ottanta che possiedono una<br />
semplicità pacata ed elegante, dal marmo sopraccitato al<br />
cristallo con il quale sono state realizzate due delle sue più<br />
famose creazioni: i paralumi ricavati da vecchi decanter e le<br />
lampade che creano splendide ombre grazie ai loro intagli.<br />
In alto: le lampade in<br />
cristallo firmate Lee Broom<br />
con ombre create dagli<br />
intagli. A destra: Lee Broom<br />
e la sua serie di lampade<br />
che rievocano la forma della<br />
luna crescente. In basso:<br />
interni del ristorante Old<br />
Tom & English, Soho, Londra<br />
44 j SPECIALE <strong>DESIGN</strong>
LA SUPERCOPPIA DEL<br />
<strong>DESIGN</strong>: NERI & HU<br />
In cima a sinistra e a destra: l’hotel Waterhouse a<br />
South Bund, Shanghai. In alto: le sedute “Together”<br />
firmate Fritz Hansen<br />
Dal loro studio a Shanghai, Lyndon Neri e Rossana Hu<br />
lavorano a progetti di design che spaziano da mobili<br />
d’arredo, molti dei quali sono esposti nel loro negozio<br />
“Design Republic”, al mondo dell’architettura. Il loro viaggio è<br />
iniziato in California, presso l’Università di Berkeley, per poi<br />
spostarsi verso est, passando da Harvard e Princeton,<br />
arri vando a grandi studi di architettura sulla costa orientale<br />
fino a Shanghai, dove hanno fondato nel 2004 il loro studio<br />
“neri&hu”. Da questo “polo di caos contemporaneo”, come<br />
l’hanno ribattezzato, gettano il loro sguardo su tutto il mondo<br />
gestendo progetti dalle Filippine a Londra, dove hanno<br />
appena aperto un altro ufficio.<br />
Lo spettro dei loro precetti architettonici è ampio e spazia<br />
dall’Oxford International College a Changzhou in Cina a interi<br />
progetti per complessi di vendita al dettaglio, fino addirittura<br />
ad un camposanto. Hanno ricevuto molto plauso soprattutto<br />
per i loro hotel, in particolare per il Waterhouse hotel a Shanghai<br />
dove hanno risanato fino all’osso un vecchio edificio usato<br />
come deposito. Passando attraverso enormi porte in acciaio<br />
Corten, si giunge nella hall, un vastissimo spazio vuoto con<br />
alto soffitto e un bancone da reception in cemento,<br />
un’asserzione drastica presa in prestito dallo stile cool chic.<br />
Tutti i progetti di Neri & Hu, a<br />
prescindere dalla loro entità,<br />
sono caratterizzati da<br />
un’attenzione perfettamente<br />
equilibrata per i dettagli, la<br />
forma e l’amore per i materiali<br />
SPECIALE <strong>DESIGN</strong> j 45
CULTURA<br />
SPECIALISTA DI HOTEL <strong>DESIGN</strong>: ANDRÉ FU<br />
Provate a immaginare: un architetto si rende conto che<br />
il suo nome è sufficientemente rinomato per creare<br />
oggetti con un marchio omonimo. Inizierebbe quindi<br />
a produrre accessori, articoli per gli uffici o forse mobili<br />
d’arredo analoghi ai prodotti creati in occasione di un<br />
recente progetto. Ma André Fu ha intrapreso un percorso<br />
differente, lanciando Fargesia, un’eau de toilette e al<br />
contempo fragranza d’ambiente, racchiusa in un’elegante<br />
scatola di bambù.<br />
Con il suo aspetto giovanile, André Fu si è fatto un nome<br />
soprattutto nel mondo dell’hotel design. Se siete abituati a<br />
viaggiare all’insegna del lusso, è probabile che abbiate già<br />
pernottato in uno dei palazzi ideati da lui, tra cui The Upper<br />
House ad Hong Kong e il Fullerton Bay Hotel a Singapore. La<br />
sua invidiabile lista di clienti include alberghi-resort come<br />
Maybourne, Four Seasons, Shangri-La, Swire, Capella e Park<br />
Hyatt. Ha studiato inoltre ristoranti come il “Kioku” presso il<br />
Four Seasons di Seul e il “Motif” a Tokyo e arredato negozi<br />
per Louis Vuitton, agnès b e Lane Crawford, per citare solo<br />
alcuni esempi.<br />
Immagine principale:<br />
Salottino per il tè all’ingresso<br />
di “L’appartement”, Hong<br />
Kong, per Louis Vuitton In<br />
alto: la terrazza all’aperto<br />
“The Clifford Pier”, Fullerton<br />
Bay Hotel Singapore<br />
46 j SPECIALE <strong>DESIGN</strong>
L’iniziativa “One Laptop Per Child” ha ottenuto così tanto<br />
apprezzamento che è stata immortalata su una banconota ruandese<br />
SURFISTA SOCIALMENTE RESPONSABILE: YVES BÉHAR<br />
Lo stereotipo dei surfisti californiani è un tipo rilassato che di<br />
solito utilizza termini come “fico” o “fratello”. Yves Béhar invece<br />
no. È un discreto surfista e al contempo vive tutto ciò che fa,<br />
inclusi i suoi progetti di design, con l’intensità con cui cavalca le onde.<br />
A dire il vero, è molto più di un designer e secondo il suo credo i<br />
designer saranno i nuovi imprenditori.<br />
Nato in Svizzera, ha messo le sue radici a San Francisco dove ha influenzato<br />
profondamente la cultura delle start-up locali. Oltre ad ideare<br />
prodotti per Prada, Samsung, Swarovski, Kodak e SodaStream, è il<br />
responsabile creativo di Jawbone, azienda che produce braccialetti per<br />
le attività fisiche (ne indossa uno al polso). È fondatore di “fuseproject”,<br />
il cui nome è emblematico del suo approccio; si tratta di un<br />
grande studio di design corredato da una propria galleria con curatore.<br />
Trova anche il tempo per dedicarsi a progetti di forte responsabilità<br />
sociale, come l’iniziativa “One Laptop Per Child” che fornisce<br />
strumenti tecnologici ai bambini nei paesi in via di sviluppo. Il progetto<br />
pionieristico realizzato in Ruanda ha ottenuto così tanto successo da<br />
essere stato immortalato su una banconota del paese. All’estremo<br />
opposto delle sue attività vi è il suo più recente progetto, una collezio ne<br />
di orologi di lusso per Movado.<br />
In cima: a scuola le<br />
ragazze afgane si<br />
divertono a studiare<br />
con i laptop di Yves<br />
Béhar. In alto: un<br />
braccialetto per le<br />
attività fisiche firmato<br />
Jawbone, azienda<br />
presso la quale Yves<br />
Béhar (a sinistra) è<br />
responsabile creativo<br />
SPECIALE <strong>DESIGN</strong> j 47
CULTURA<br />
L’operato di Shawn<br />
Soh è affascinante e<br />
leggermente<br />
inquietante: è come<br />
se si assistesse ad un<br />
cortometraggio<br />
firmato David Lynch<br />
con Alexander<br />
McQueen come<br />
direttore creativo<br />
NATIVO DIGITALE: SHAWN SOH<br />
Shawn Soh è uno da tenere d’occhio. Al suo attivo<br />
non ha una mole enorme di opere e la lista dei<br />
suoi clienti non è lunga un chilometro, ma ha<br />
talento puro da vendere e ciò fa capire che andrà<br />
lontano. È una premonizione che si basa quasi esclusivamente<br />
sul progetto presentato in occasione della sua<br />
laurea presso il London’s Central Saint Martins art<br />
college nel 2015 in collaborazione con il regista Nathanael<br />
Brooks.<br />
“Digital Afterlife” è una videoinstallazione in cui Shawn<br />
ha montato una serie di immagini in bianco e nero di<br />
persone le cui sembianze mutano con l’applicazione di<br />
materiali ad effetto Morphing. Il risultato è di primo<br />
acchito affascinante e leggermente inquietante e fa<br />
pensare ad un cortometraggio diretto da un David<br />
Lynch dei tempi di “Eraserhead” con Alexander<br />
McQueen come direttore creativo.<br />
In alto: Shawn Soh. Foto principale, in alto e a destra:<br />
immagini tratte da “Digital Afterlife”, il video di Shawn Soh<br />
48 j SPECIALE <strong>DESIGN</strong>
Kristjana<br />
Williams nel suo<br />
studio e alcuni<br />
esempi dei suoi<br />
articolati collage<br />
DOVE IL GRAPHIC <strong>DESIGN</strong> INCONTRA L’ARTE: KRISTJANA S WILLIAMS<br />
La complessità delle opere realizzate<br />
da Kristjana S Williams è<br />
direttamente proporzionale solo<br />
alla loro bellezza. All’interno di questa<br />
collezione, che spazia da cartine a<br />
stampe artistiche fino a prodotti per<br />
interni, scorre una vena di variopinte<br />
incisioni vittoriane.<br />
Il suo modus operandi è tagliare e<br />
incollare; in questo modo crea collage<br />
di dettagliati mondi abitati da animali<br />
che riportano alla memoria un passato<br />
à la Jules Verne. Nata in Inghilterra,<br />
Kristjana si trasferì in Islanda alla<br />
tenera età di due anni. Ci fece poi<br />
ritorno e lavorò qui come geometra<br />
prima di scoprire la sua vocazione<br />
grafica e di iniziare gli studi presso<br />
l’ambita Central Saint Martins art<br />
school di Londra. Nel 2012 avviò la<br />
sua attività che sin d’allora ha suscitato<br />
grande interesse e ricevuto<br />
numerosi riconoscimenti. Le principali<br />
aziende del settore hanno ripreso ed<br />
emulato il suo stile e questo è un<br />
chiaro indicatore della popolarità del<br />
suo lavoro.<br />
La sua esuberanza cromatica è a suo<br />
dire una reazione alle tonalità di<br />
grigio della natura islandese e i suoi<br />
lavori sono stati descritti poeticamente<br />
in questo modo: “È come<br />
mangiare con gli occhi una scatola di<br />
originali e prelibati cioccolatini<br />
categoricamente fatti a mano”. Tra i<br />
suoi lavori più recenti troviamo un<br />
collage di 5 x 2,80 metri realizzato per<br />
il 32esimo piano del grattacielo “La<br />
Scheggia” a Londra ed un’opera per il<br />
Connaught Hotel a Mayfair, successivamente<br />
utilizzata per realizzare 160<br />
articoli con questo marchio, dai cartellini<br />
“Non disturbare”, al menù e agli<br />
ombrelli.<br />
SPECIALE <strong>DESIGN</strong> j 49
<strong>DESIGN</strong><br />
Performance<br />
ART<br />
1959<br />
DAGLI ANNI TRENTA DI ISPIRAZIONE ART DÉCO AGLI ANNI OTTANTA<br />
CHE HANNO VISTO LE VITTORIE DI LE MANS ED OLTRE: JAGUAR HA SEMPRE<br />
FIRMATO CAMPAGNE PUBBLICITARIE TRA LE PIÙ ELEGANTI DEL<br />
SETTORE PER PUBBLICIZZARE LE SUE AUTOVETTURE. SU J-MAGAZINE<br />
PASSIAMO IN RASSEGNA ALCUNE DELLE MIGLIORI<br />
TESTI: Guy Bird / IMMAGINI: Archivio classico <strong>Jaguar</strong> Land Rover<br />
50 j SPECIALE <strong>DESIGN</strong>
FATE CASO AI SEDILI ROSSI A sinistra: Dan Rubin ha immortalato la sportiva<br />
di lusso XK150 in questa elegante réclame americana del 1959. In basso:<br />
il sogno di tutti i ragazzi catturato in una splendida pubblicità per la XJ del 1973<br />
1973<br />
SPECIALE <strong>DESIGN</strong> j 51
<strong>DESIGN</strong><br />
Sin dall’inizio, prima che il marchio<br />
si trasformasse nel Giaguaro, il<br />
co-fondatore William Lyons ebbe<br />
un ottimo intuito per il buon<br />
design, il marketing e le vendite. Come<br />
riporta Nigel Thorley nel suo libro “Marketing<br />
the Marque”, Lyons era appassionato<br />
del movimento Art Déco divenuto popolare<br />
negli anni Venti e all’inizio degli anni<br />
Trenta e ciò si rispecchia chiaramente nelle<br />
prime campagne pubblicitarie dell’allora<br />
SS Cars, acronimo di Standard Swallow,<br />
Swallow Special e poi Swallow Sports. In<br />
realtà, le campagne pubblicitarie <strong>Jaguar</strong><br />
esulano dal mero scopo di volersi affermare<br />
come modello di settore e come<br />
marchio. Come riporta Nick Hull nel suo<br />
libro “<strong>Jaguar</strong> Design: A Story of Style” (che<br />
verrà presentato separatamente in questo<br />
numero a pag. 10), Lyons era molto legato a<br />
Bill e Bob Bett, direttori dell’agenzia<br />
pubblicitaria Nelson Advertising, che<br />
proposero il nome “<strong>Jaguar</strong>” per l’azienda.<br />
Lyons era infatti preoccupato che<br />
l’acronimo SS venisse associato negativamente<br />
all’organizzazione paramilitare<br />
tedesca già prima dello scoppio della<br />
seconda guerra mondiale. All’inizio scese<br />
ad un compromesso, battezzando il suo<br />
modello del 1935 “SS <strong>Jaguar</strong>”; nel 1945 il<br />
solo marchio <strong>Jaguar</strong> comparve come nuova<br />
ragione sociale. E il resto, come si dice, ha<br />
fatto storia...<br />
1936<br />
1961<br />
WILLIAM LYONS È STATO INFLUEN-<br />
ZATO DALL’ART DÉCO, COME SI PUÒ<br />
CHIARAMENTE OSSERVARE NELLE<br />
PRIME CAMPAGNE PUBBLICITARIE<br />
ARTE DA COPERTINA Il co-fondatore William Lyons coltivò ottimi rapporti con i<br />
mezzi di informazione e fece pubblicare periodicamente le sue campagne pubblicitarie<br />
sulla copertina della rivista britannica di automobilismo “The Autocar”,<br />
come la SS <strong>Jaguar</strong> su un numero del 1936 (a sinistra). “Grace, space, pace”: grazia,<br />
spa ziosità e velocità fu un famoso slogan utilizzato per diversi decenni, come in<br />
questo esempio del 1961 che presenta in ordine dall’alto al basso la MK2, la MK10 e<br />
la E-Type. A destra: questa pubblicità comparsa in America nel 1970 per la E-Type<br />
richiama il legame del suo marchio con il giaguaro.<br />
52 j SPECIALE <strong>DESIGN</strong>
1970<br />
SPECIALE <strong>DESIGN</strong> j 53
<strong>DESIGN</strong><br />
1972<br />
IL PEDIGREE DA CORSA<br />
fu utilizzato come normale approccio<br />
alle vendite di vetture da strada<br />
di casa <strong>Jaguar</strong>. In basso: questa<br />
pubblicità del 1985 per la XJ-S fa<br />
riferimento alla XJR-6 da<br />
competizione con un effetto di<br />
grande impatto (ed un testo<br />
straordinario). Nel 2007 (a destra)<br />
lo slogan per la XK affermava in<br />
modo diversamente ammiccante<br />
che le cose meravigliose<br />
richiedono un’attenzione<br />
immediata (“Gorgeous<br />
demands your attention”) 2007<br />
1985<br />
SICUREZZA DI SÉ E UMORISMO sono state componenti<br />
essenziali delle campagne pubblicitarie <strong>Jaguar</strong> dei primi anni<br />
Settanta, come dimostra questa pubblicità del 1972: “A meno<br />
che non siate seriamente interessati ad una XJ6, sconsigliamo<br />
vivamente di fare un test di prova. Non vorrete più salire su<br />
nessun’altra macchina”.<br />
MENTRE LE CAMPAGNE DEGLI ANNI SESSANTA ERANO MOLTO<br />
COMPOSTE, ALL’INIZIO DEGLI ANNI SETTANTA SI GIOCÒ CON UN<br />
CERTO SENSO DELL’UMORISMO PER CREARE GRANDI EFFETTI<br />
54 j SPECIALE <strong>DESIGN</strong>
2007<br />
2014<br />
JAGUAR<br />
PROSEGUE<br />
la sua elegante<br />
tradizione di prestigiose<br />
campagne<br />
pubblicitarie per<br />
l’attuale gamma di<br />
autovetture, come<br />
dimostra perfettamente<br />
questa<br />
scena del jetset<br />
londinese della<br />
recente campagna<br />
‘Alive’ che presenta<br />
la Coupé F-TYPE R<br />
SPECIALE <strong>DESIGN</strong> j 55
G ENTE<br />
Un eroe unico nel suo genere<br />
CI VUOLE FIDUCIA IN SÉ STESSI PER COSTRUIRE IN PERIODI DI<br />
CRISI DI FRONTE ALLA PEGGIOR RECESSIONE DI UN’INTERA GENERAZIONE,<br />
È INVECE CIÒ CHE HA FATTO RATAN TATA<br />
ACQUISTANDO, E SENZA DUBBIO SALVANDO, JAGUAR LAND ROVER<br />
TESTI: Gavin Green / IMMAGINI: Peter Hapak<br />
Il nome Tata è il marchio che spicca su<br />
più di un prodotto su due in India, dai<br />
mezzi pesanti alle utilitarie,<br />
dall’acqua minerale ai telefoni cellulari.<br />
La conglomerata abbraccia numerosi<br />
settori dell’economia indiana: prodotti<br />
chimici e costruzioni, industria mineraria<br />
e mezzi di informazione, refrigerazione<br />
ed energie rinnovabili, farmaci<br />
e difesa, alberghi e salute, telecomunicazione<br />
e IT.<br />
Nel Regno Unito, il contributo del<br />
gruppo Tata alla prosperità del paese a<br />
livello industriale è decisivo ma non<br />
così appariscente, tant’è che il nome<br />
non compare su alcun veicolo <strong>Jaguar</strong> o<br />
Land Rover. Tuttavia, è stato proprio<br />
Ratan Tata, oggi presidente onorario<br />
del gruppo Tata, che più di chiunque<br />
altro ha guidato <strong>Jaguar</strong> Land Rover<br />
(JLR), il maggiore datore di lavoro e<br />
investitore del Regno Unito nonché<br />
maggior produttore di autovetture del<br />
paese, ai suoi più recenti e ragguardevoli<br />
successi.<br />
Alcuni anni fa, in un’intervista per la<br />
rivista Auto Express, Ralf Speth,<br />
amministratore delegato di JLR,<br />
affermò che “senza Ratan Tata, <strong>Jaguar</strong><br />
Land Rover non esisterebbe più”. Un<br />
uomo il cui nome in India è onnipresente<br />
ma che schiva le luci della ribalta<br />
e vive senza grandi sfarzi a Colaba,<br />
nella parte meridionale di Mumbai.<br />
La sua passione per le autovetture iniziò<br />
precocemente. “Venni a contatto con<br />
una <strong>Jaguar</strong> per la prima volta quando<br />
andavo ancora a scuola. Mio padre<br />
possedeva una XK120. Allora, non<br />
eravamo in grado di apprezzarne il<br />
valore, per noi era semplicimente una<br />
roadster a due posti che nostro padre<br />
utilizzava per non sentire il passare del<br />
tempo. Lo accompagnavo spesso nei<br />
suoi viaggi. Quando iniziai l’università,<br />
cercai di comprare un modello simile da<br />
un mio compagno. Feci un giro di prova<br />
ma, alla fine, non potei permettermela”.<br />
È stata proprio la passione per le<br />
macchine e la sua perspicacia ad identificare<br />
ottime opportunità di business<br />
che nel 2008 lo hanno spinto a<br />
comprare <strong>Jaguar</strong> Land Rover, all’epoca<br />
dalla Ford. Lui stesso ammette che è<br />
stato un po’ un gioco d’azzardo e con<br />
una certa schiettezza afferma che ci<br />
sono stati momenti in cui “non era<br />
molto sicuro” di poter ribaltare le sorti<br />
di questi due rinomati marchi.<br />
Poco dopo l’acquisto di JLR per 2,3<br />
miliardi di dollari, Lehman Brothers<br />
dichiarò il fallimento e si assistette alla<br />
peggiore recessione dei nostri tempi. Il<br />
momento non poteva essere peggiore<br />
per la conglomerata. “Certamente ci<br />
sono stati momenti in cui ci<br />
siamo chiesti cosa avessimo<br />
fatto, ma ero convinto di<br />
dover seguire il mio istinto.<br />
Sentivo che la recessione<br />
non sarebbe durata a lungo<br />
ed ero certo che le vendite<br />
sarebbero nuovamente riprese.<br />
Avevamo bisogno di più prodotti, novità<br />
straordinarie, solo così l’azienda<br />
avrebbe avuto l’opportunità di riprendersi<br />
e per questo motivo abbiamo<br />
investito”.<br />
Mentre la concorrenza tagliava i fondi<br />
per i nuovi modelli, Tata effettuò<br />
notevoli investimenti. Tramite finanziamenti<br />
prestati prevalentemente da<br />
banche indiane, JLR iniziò a sviluppare<br />
una serie di nuovi veicoli che ottennero<br />
un enorme successo a livello mondiale,<br />
tra cui l’ultima Range Rover con scocca<br />
in alluminio e la Range Rover Sport, la<br />
<strong>Jaguar</strong> F-TYPE e XE e la Range Rover<br />
Evoque, che è divenuta il modello<br />
venduto più rapidamente nella storia<br />
aziendale.<br />
“Durante la fase di recessione, incontrai<br />
i collaboratori diverse volte e dissi:<br />
“Lavoriamo insieme per ricostruire le<br />
glorie di questi due marchi!”. Tutto ciò<br />
che è successo da quel momento in poi<br />
fu il diretto risultato dello spirito dei<br />
collaboratori e del management di<br />
<strong>Jaguar</strong> Land Rover”.<br />
L’audacia di Tata ha messo a segno un<br />
colpo da maestro. Mentre il mondo si<br />
stava riprendendo lentamente dalla<br />
recessione, JLR era pronta a sfornare<br />
nuovi modelli. Negli ultimi sei anni il<br />
fatturato è triplicato, mentre le vendite<br />
e i collaboratori sono raddoppiati. Da<br />
poco JLR è diventata una delle case<br />
automobilistiche di fascia alta con il<br />
maggior tasso di crescita a livello<br />
“CIÒ CHE SUCCESSE DA QUEL<br />
MOMENTO IN POI, FU IL<br />
RISULTATO DELLO SPIRITO DEI<br />
COLLABORATORI”<br />
mondiale. L’anno scorso è stato aperto<br />
un nuovo stabilimento in Cina e per<br />
andare incontro alla domanda mondiale,<br />
JLR aprirà a breve fabbriche in<br />
Brasile e nella Repubblica slovacca, che<br />
andranno ad integrare quattro stabilimenti<br />
nel Regno Unito tra cui una<br />
fabbrica di motori a Wolverhampton.<br />
“È stata un’esperienza estremamente<br />
appagante e vado molto fiero di ciò che<br />
è successo. Nutro una profonda<br />
ammirazione per ciò che Ralf [Speth] e<br />
il suo team sono riusciti a realizzare. Ho<br />
avuto fiducia ed effettuato investimenti<br />
al momento giusto, ma l’ho fatto con<br />
56 j SPECIALE <strong>DESIGN</strong>
“SONO MOLTO FORTUNATO<br />
POICHÉ CREDO DI<br />
POTER FARE LA DIFFERENZA”<br />
molta titubanza perché qui [in India]<br />
bisognava ragionare su larga scala”.<br />
Ratan Tata sta lavorando attualmente<br />
all’interno di fondazioni di beneficienza<br />
ed è impegnato in diversi progetti a<br />
sfondo sociale, per lo più per Tata<br />
Trusts. “In questo momento il mio<br />
impegno è rivolto alla lotta alla<br />
denutrizione nelle donne e nei bambini;<br />
spero che tra 10 o 15 anni la prossima<br />
generazione di indiani sia più forte, dal<br />
punto di vista psichico e fisico”. Tata è<br />
un gruppo aziendale estremamente<br />
atipico; il 66% delle sue azioni infatti<br />
sono controllate da fondazioni caritatevoli.<br />
Gran parte dei profitti viene<br />
devoluta ad associazioni umanitarie e<br />
progetti rivolti alla riduzione della<br />
povertà, attivi nei settori della<br />
medicina, dell’educazione, dell’arte e<br />
della cultura. “I miei antenati hanno<br />
compiuto un gesto di larghe vedute. I<br />
fondatori hanno lasciato in eredità la<br />
loro azienda alle organizzazioni di<br />
beneficienza con l’intento di riconsegnare<br />
i profitti alla gente”.<br />
Ratan Tata è anche un convinto sostenitore<br />
della lotta contro il surriscaldamento<br />
globale. In concomitanza con<br />
l’ultima Conferenza sul clima tenutasi a<br />
dicembre a Parigi, si è unito ad altri<br />
pezzi grossi dell’industria e della tecnologia<br />
come Bill Gates, Mark Zuckerberg,<br />
Richard Branson e Jack Ma, per lanciare<br />
la “Breakthrough Energy Coalition”,<br />
un gruppo che si pone l’obiettivo primario<br />
di accelerare il più possibile i<br />
progressi nell’energia pulita. A questo<br />
proposito Tata afferma: “Sono lieto di<br />
avere contribuito a far crescere il<br />
gruppo in un ambiente [imprenditoriale]<br />
che talvolta mal si concilia con i<br />
valori etici. Siamo riusciti a preservare<br />
quei valori. Con il passare degli anni,<br />
sono diventato più attento al divario tra<br />
ricchi e poveri in termini di benessere e<br />
prosperità. Sotto sotto, c’è un bisogno<br />
impellente di cambiare le cose. Sono<br />
molto fortunato poiché credo di poter<br />
fare la differenza”.<br />
SPECIALE <strong>DESIGN</strong> j 57
TEST DI GRUPPO<br />
UN BEL QUINTETTO<br />
La F-TYPE SVR, l’auto<br />
sportiva più veloce di<br />
casa <strong>Jaguar</strong> prodotta<br />
in serie, è giustamente<br />
alla guida di questo<br />
test AWD di gruppo.<br />
Alle calcagna la XE, la<br />
XF, la F-PACE e la XJ<br />
Il servizio fotografico AWD & SVR è stato effettuato in un luogo sicuro e con conducenti esperti. Da non imitare. Rispettate sempre i limiti di velocità locali.<br />
58 j SPECIALE <strong>DESIGN</strong>
Un’esperienza<br />
avvincente<br />
HA TROVATO UNA LOCATION PERFETTA NEL NORD DEL GALLES PER<br />
TESTARE LE ECCELLENTI CARATTERISTICHE DELLA<br />
PRIMA GAMMA A TRAZIONE INTEGRALE DI CASA JAGUAR: SI PARTE<br />
DALLA F-PACE FINO AD ARRIVARE ALLA F-TYPE SVR…<br />
TESTI: Ben Barry / IMMAGINI: Greg Pajo<br />
SPECIALE <strong>DESIGN</strong> j 59
TEST DI GRUPPO<br />
LA TRAZIONE INTEGRALE RISULTA PIÙ SICURA<br />
NON SOLO IN CONDIZIONI INSIDIOSE, OFFRE<br />
MAGGIORE AFFIDABILITÀ CON QUALUNQUE TEMPO<br />
IN MISSIONE<br />
Le cinque poderose vetture<br />
a trazione integrale si sono<br />
cimentate sulle strade più<br />
tortuose ed affascinanti del<br />
Galles. A destra vediamo la<br />
XJ e la XF, sopra la F-TYPE<br />
R, la XE e la F-PACE<br />
60 j SPECIALE <strong>DESIGN</strong>
Il Galles è un paradiso per gli amanti della guida. Qui,<br />
nel Parco Nazionale Snowdonia nel nord della nazione,<br />
il traffico è sporadico, il panorama è sbalorditivo<br />
e le strade sono tra le migliori al mondo. Se si<br />
combinano le sue impegnative curve con condizioni<br />
climatiche imprevedibili, si ha la nazione perfetta per testare<br />
la trazione integrale (AWD), di cui adesso sono dotate la XE,<br />
la XF, la XJ, la F-PACE e la F-TYPE. Questi modelli passano in<br />
rassegna tutte le caratteristiche salienti, dagli efficienti<br />
motori diesel 2.0 alle alte prestazioni delle auto sportive a<br />
benzina. Abbiamo effettuato in prima persona una prova a<br />
campione su ogni modello per testarne i vantaggi. La berlina<br />
XJ è stata il primo modello nell’attuale flotta della <strong>Jaguar</strong> ad<br />
avere in dotazione AWD, dimostrandosi un confortevole<br />
compagno di viaggio nel lungo tragitto da Londra al nord del<br />
Galles. A velocità di crociera, non ci si rende nemmeno conto<br />
del fatto che l’AWD stia compiendo miracoli tecnologici ed è<br />
proprio questo l’obiettivo che si erano preposti gli ingegneri<br />
della <strong>Jaguar</strong>, che puntarono alla pura trazione posteriore<br />
delle auto sportive (RWD) con l’aggiunta della sicurezza<br />
offerta dall’AWD. Per questo motivo la XJ in fase di guida<br />
normale utilizza prevalentemente la trazione posteriore.<br />
Solo quando le strade si fanno più tortuose ed intricate o<br />
quando premete maggiormente sull’acceleratore su superfici<br />
con scarsa aderenza, il sistema impercettibilmente canalizza<br />
la potenza anche sull’avantreno. La vostra guida procederà<br />
indisturbatamente, invece di dover reagire ad uno slittamento<br />
delle ruote in circostanze estreme, rendendo la<br />
spa ziosa berlina di lusso ancora più raffinata.<br />
Arrivati sulle rive del lago di Bala in Galles per incontrare il<br />
resto del team ed iniziare i test su strada e il servizio fotografico,<br />
scorgiamo da lontano cime di montagne scoscese come<br />
spolverate di zucchero. Dopo che le vetture sono state<br />
lucidate e sono state stabilite le composizioni fotografiche,<br />
salto nella XE e vado in perlustrazione. La XE è la berlina<br />
compatta di fascia alta che ha fatto da apripista alla migliorata<br />
architettura leggera in alluminio di casa <strong>Jaguar</strong>; l’AWD<br />
è adesso disponibile sia nel modello diesel che benzina in<br />
base all’area di mercato in cui ci si trova. Analogamente al<br />
sistema della XJ, l’AWD varia in continuazione in base alle<br />
condizioni della strada; la XE, tuttavia, utilizza per il 90% la<br />
trazione RWD in condizioni normali e il software Intelligent<br />
Driveline Dynamics (IDD) per modificare costantemente la<br />
ripartizione della coppia su entrambi gli assi. La tecnologia<br />
IDD fu sviluppata all’inizio per conservare le caratteristiche<br />
sportive della F-TYPE con trazione integrale; ha la funzione<br />
di coordinare senza interruzioni le risposte provenienti<br />
dal motore, dalla scatola del cambio, dalla trazione e dal<br />
controllo della stabilità. Può passare da RWD a AWD in<br />
appena 165 millisecondi quando è ferma e quando è in<br />
movimento ce ne impiega addirittura 100. Non reagisce<br />
solamente agli slittamenti, bensì li previene grazie ai sensori<br />
che misurano le informazioni provenienti dall’accelleratore<br />
e dal volante. Quando lo slittamento è inevitabile, il sistema<br />
trasferisce preventivamente più del 90% della coppia dal<br />
retrotreno all’avantreno per garantire una trazione ottimale.<br />
Si tratta di una potente combinazione che dona maggiore<br />
compostezza alla rinomata agilità della XE senza stemperare<br />
il piacere di guida e che permette a questo modello di<br />
sprigionare tutta la sua potenza con disinvoltura. La XE ha i<br />
piedi per terra e una missione che assicura un alto tasso di<br />
intrattenimento. La XF si basa sulla formula della XE ed offre<br />
lo stesso sistema AWD, un’esperienza di guida in egual<br />
misura elettrizzante e confortevole nonché maggior spazio e<br />
maggior lusso. Siamo al volante dell’efficiente modello diesel<br />
2.0, un vigoroso motore da 180 cavalli che è molto reattivo<br />
sin dai bassi regimi.<br />
Anche in questo caso non vi accorgete nemmeno degli interventi<br />
del suo AWD; in curva potete schiacciare l’acceleratore<br />
maggiormente e molto prima. Risulta quindi più sicura non<br />
solo in condizioni insidiose, ma vi offre anche maggiore<br />
affidabilità con qualunque tempo. Come nella XE, anche<br />
l’AWD della XF rimane per il 90% in modalità RWD in<br />
condizioni normali. Ma c’è una cosa nel sistema IDD di<br />
SPECIALE <strong>DESIGN</strong> j 61
GUARDATE (E SENTITE) LA DIFFERENZA<br />
A sinistra: l’AWD della XE varia in continuazione,<br />
ma la vettura utilizza per il 90% la trazione RWD<br />
in condizioni normali. In basso: la XF offre AWD<br />
in molte varianti. A destra: la veduta sportiva<br />
dall’ampio posto di guida della XE<br />
<strong>Jaguar</strong> a cui i concorrenti non riescono a tenere testa: riconosce<br />
il momento in cui siete in procinto di perdere la trazione<br />
durante la guida e si prepara preventivamente a far<br />
convogliare più trazione sulle ruote anteriori, un vantaggio<br />
notevole sui tornanti veloci. Si abbassa anche il tempo di<br />
accelerazione da 0 a 100 km/h sulla maggior parte dei<br />
modelli, rendendo questa fase più sicura su una strada affollata<br />
poiché tutte le quattro ruote si ripartiscono la potenza.<br />
La F-PACE, l’ultima arrivata nella gamma <strong>Jaguar</strong>, rappresenta<br />
nuovi territori da esplorare per l’azienda, anche se è<br />
costruita sulla stessa base di alluminio e presenta il sistema<br />
AWD dei modelli XE e XF. Lo spirito <strong>Jaguar</strong> traspare sia nel<br />
sensazionale design sia nella guida. Si ha un’imponente<br />
veduta della strada anche se si è seduti relativamente in<br />
basso nell’abitacolo; tra le mani un minuto e maneggevole<br />
volante. I pneumatici anteriori scattano nelle curve con la<br />
precisione delle vetture sportive, lo sterzo è estremamente<br />
reattivo e molto ben ponderato; tutto questo avviene mentre<br />
le sospensioni compiono un gioco di equilibrio tra una raffinata<br />
maneggevolezza e un comfort flessuoso. Lo spazio<br />
posteriore è molto ampio e il vano di carico non ha pari nella<br />
sua classe, essendo spazioso, flessibile e facilmente accessibile<br />
dal suo ampio portellone posteriore. L’AWD è disponibile<br />
sulla F-PACE nelle varianti di motore a quattro e sei cilindri<br />
ed è uno standard sul nostro modello. Ancora una volta<br />
rimane intatta la sensazione dell’RWD, ma provate ad<br />
acce lerare lungo una lunga ed ampia curva e la potenza si<br />
sposterà in avanti senza nemmeno accorgersene, mettendo<br />
in evidenza la sua abile disinvoltura in queste circostanze. È<br />
un modo veloce, sicuro ed incredibilmente appagante di<br />
guidare su queste impegnative strade gallesi. La F-PACE<br />
presenta anche caratteristiche da fuori strada ma è importante<br />
sottolineare che il termine AWD non va confuso con la<br />
trazione a quattro ruote motrici (4WD). 4WD si usa specificatamente<br />
per i veri fuoristrada, ripartisce la potenza in<br />
parti uguali su tutte e quattro le ruote con rapporti di<br />
trasmissione molto bassi che possono essere selezionati dal<br />
conducente. L’AWD invece è un sistema raffinato e sofisticato<br />
che sposta attivamente la potenza tra avantreno e retrotreno<br />
nell’arco di millisecondi; questa sua capacità di adattamento<br />
si confà maggiormente alle velocità più alte affrontate dalle<br />
vetture su strada. Fermo restando ciò, la F-PACE coniuga<br />
una maggiore altezza dal suolo, AWD e Adaptive Surface<br />
Response, che adatta automaticamente le impostazioni di<br />
motore e freno ai vari tipi di terreno, per offrire alte prestazioni<br />
nella maggior parte delle situazioni. Per testare questa<br />
teoria, svoltiamo su un sentiero non asfaltato, sentiamo i<br />
pneumatici che aderiscono al terreno poco dopo essere<br />
entrati in contatto con una superficie fangosa. La vettura<br />
non fa una piega anche in presenza di profondi solchi e<br />
pietrisco caduto dal colle sopra di noi e guadagna stoicamente<br />
terreno laddove la maggior parte delle autovetture si<br />
sarebbero trovate in difficoltà. Dopo aver parcheggiato in<br />
cima al sentiero con la sensazione d’essere degli intrepidi<br />
esploratori, lanciamo lo sguardo su una strada meravigliosa<br />
che si stende verso l’orizzonte come fosse un sinuoso<br />
serpente che scivola sul paesaggio. Una strada che sembra<br />
fatta apposta per la vettura più sportiva di casa <strong>Jaguar</strong>:<br />
la F-TYPE.<br />
La F-TYPE R Coupé V8 è una due posti con motore Supercharged<br />
e 550 cavalli. Anche con il sistema RWD, è davvero<br />
veloce, mentre grazie all’AWD la R Coupé scheggia da 0 a<br />
100 km/h in soli 3,9 secondi. Le sue sbalorditive performance<br />
possono mettere in soggezione, ma è facile diventare<br />
un tutt’uno con lei. La posizione di guida è bassa e distesa ed<br />
ogni risposta è istantanea: il motore e il cambio, lo sterzo, i<br />
freni in carbo-ceramica. L’acustica dei quattro terminali di<br />
scarico è celestiale, tutte quelle fusa vellutate a basso regime<br />
e gli scoppiettii tonanti in accelerazione. Tutto ciò genera un<br />
legame tra l’autovettura e il conducente che si intensifica<br />
soprattutto nel momento in cui l’AWD affonda i suoi artigli<br />
nel terreno portando l’aderenza ai massimi livelli, sia che<br />
vogliate accelerare da fermi o sfrecciare su una strada<br />
deserta. Sembrava che <strong>Jaguar</strong> avesse trovato la soluzione<br />
ideale con la F-TYPE R AWD per godersi queste strade<br />
epiche, invece ha appena superato sé stessa con la nuova e<br />
sorprendente F-TYPE SVR AWD, la sua versione più veloce<br />
e più potente. L’abbiamo guidata, venite a scoprirla alla<br />
prossima pagina…<br />
62 j SPECIALE <strong>DESIGN</strong>
TEST DI GRUPPO<br />
ANCORA UNA VOLTA RIMANE INTATTA LA SENSAZIONE DELL’RWD,<br />
MA PROVATE AD ACCELERARE LUNGO UNA LUNGA ED AMPIA<br />
CURVA E LA POTENZA SI SPOSTERÀ IN AVANTI SENZA NEMMENO<br />
ACCORGERSENE, METTENDO IN EVIDENZA L’ABILE<br />
DISINVOLTURA DELLA F-PACE IN QUESTE CIRCOSTANZE<br />
SPECIALE <strong>DESIGN</strong> j 63
ANTEPRIMA SU STRADA<br />
La suprema F-TYPE<br />
ABBIAMO GUIDATO LA PRIMA JAGUAR CHE INDOSSA IL DISTINTIVO SVR<br />
La F-TYPE SVR è la vettura prodotta in serie più<br />
veloce e più potente che <strong>Jaguar</strong> abbia mai creato,<br />
l’espressione perfetta della tecnologia a trazione<br />
integrale (AWD) di casa <strong>Jaguar</strong>. Seduti sui suoi<br />
rinomati sedili sportivi bassi, non si può fare a<br />
meno di notare la differenza degli interni della SVR: il suo<br />
eccezionale motivo Lozenge Quilt in pelle nera corvina e le<br />
cuciture a contrasto, nonché il tessuto scamosciato per il<br />
quadro strumenti e la console centrale. Premendo sul<br />
pulsante di avviamento, il motore V8 da 575 cavalli<br />
ruggisce attraverso un sistema di scarico in titanio e Inconel<br />
alleggerito di incredibili 16 kg rispetto al sistema standard;<br />
il suo rombo è inconfondibile, come fossero tuoni<br />
imprigionati in una bottiglia. Il battito cardiaco aumenta<br />
già prima di partire.<br />
È tutto merito della divisione aziendale “Special Vehicle<br />
Operations” interna alla <strong>Jaguar</strong> Land Rover che si occupa di<br />
compiere sempre un passo oltre l’eccellenza. SVO ha utilizzato<br />
come punto di partenza la F-TYPE R e ha reso la F-TYPE<br />
SVR più veloce, più leggera, più coinvolgente da guidare e<br />
addirittura esteticamente più emozionante. Il risultato è una<br />
supercar da capogiro che si adatta a tutte le condizioni<br />
climatiche, accelera da 0 a 100 km/h in soli 3,5 secondi e,<br />
nel modello Coupé, raggiunge una velocità massima di 322<br />
km/h (314 nella Convertibile). I tratti distintivi di design<br />
sono un nuovo splitter anteriore con grandi prese d’aria,<br />
allettanti griglie sul cofano, uno spoiler posteriore rivisitato<br />
in fibra di carbonio e design unici per i cerchi in lega forgiata<br />
da 20 pollici. Non c’è nulla di superfluo: le prese d’aria<br />
ingrandite favoriscono il raffreddamento; lo spoiler<br />
automatico combina un sottoscocca liscio da automobile da<br />
corsa con il diffusore posteriore per migliorare le prestazioni<br />
aerodinamiche; le nuove leghe si sono alleggerite di 13,8 kg<br />
e sono avvolte in pneumatici fatti su misura, 10 mm più<br />
larghi rispetto alla F-TYPE R, che migliorano l’aderenza e la<br />
reattività. Sotto il vestito, il motore sovralimentato V8<br />
guadagna altri 25 cavalli, le sospensioni variabili sono più<br />
stabili per aumentare il controllo e il cambio automatico otto<br />
rapporti è ancora più incisivo. Sostanzialmente, è stato<br />
riprogettato il software Intelligent Driveline Dynamics<br />
(IDD) del sistema AWD per regalarvi un’esperienza ancora<br />
più dinamica.<br />
Impostate il cambio automatico Quickshift in modalità<br />
Drive, imboccate la strada e noterete come le sospensioni<br />
della SVR coniughino adesso le flessibili proprietà di adattamento<br />
della F-TYPE con un maggior controllo; anche la<br />
sensazione di stabilità trasmessa dal volante della SVR, e di<br />
conseguenza la deportanza, sono sensibilmente maggiori.<br />
Premete il piede sull’acceleratore, puntate a qualche curva e<br />
percepirete l’ulteriore determinazione proveniente dai<br />
pneumatici più larghi; sembra che la vettura sia incollata<br />
alla strada e così si instaura subito un clima di fiducia.<br />
Acce lerate e la SVR si inchina, i suoi pneumatici mostrano le<br />
massime prestazioni su strada, la vostra schiena viene<br />
premuta sul sedile, una reminescenza della trazione posteriore,<br />
mentre la rapida accelerazione svela il segreto della<br />
trazione integrale. Quando si esce dalle curve, si fa sentire<br />
l’incalzante motore V8; con una leggera pressione sulla<br />
levetta del cambio in alluminio si innescano cambi di marcia<br />
istantanei. Il volto del conducente si illumina nel momento<br />
64 j SPECIALE <strong>DESIGN</strong>
IL MASSIMO IN<br />
OGNI DETTAGLIO<br />
La F-TYPE SVR presenta<br />
caratteristiche esterne<br />
distintive, come lo spoiler<br />
rivisitato in fibra di<br />
carbonio, speciali cerchi<br />
in lega forgiata da 20<br />
pollici e il distintivo SVR<br />
in cui il motore V8 fa risuonare con effervescenza la sua<br />
colonna sonora dai toni più forti. La SVR è indubbiamente la<br />
F-TYPE più mirata, anche se ciò non va a discapito della sua<br />
fruibilità. Le valvole di scarico riducono il volume in crociera,<br />
i sedili elettrici regolabili in 14 posizioni avvolgono affettuosamente<br />
il conducente, il sistema di infotainment InControl<br />
con touchscreen è compatibile con tecnologie indossabili<br />
come l’Apple Watch. A prescindere dalle condizioni climatiche<br />
e dal vostro stile di guida, il sistema AWD vi guarderà sempre<br />
le spalle. <strong>Jaguar</strong> la definisce “the art of performance” e noi<br />
non possiamo far altro che confermarlo.<br />
IL RISULTATO È UNA SUPERCAR CHE SI ADATTA A TUTTE LE<br />
CONDIZIONI CLIMATICHE, ACCELERA DA 0 A 100 KM/H IN SOLI 3,5<br />
SECONDI E RAGGIUNGE UNA VELOCITÀ MASSIMA DI 314 KM/H<br />
SPECIALE <strong>DESIGN</strong> j 65
GALLERIA<br />
Bioispirazione<br />
MILIONI DI ANNI DI EVOLUZIONE HANNO GIÀ COSTITUITO UN IMPORTANTE<br />
RIFERIMENTO PER TROVARE SOLUZIONI AI PROBLEMI PROGETTUALI.<br />
IL <strong>DESIGN</strong> BIOMIMETICO, IN INGLESE “BIOMIMICRY”, TRAE ISPIRAZIONE<br />
DALLA NATURA O, PER MEGLIO DIRE, SEGUE LE SUE<br />
REGOLE. J-MAGAZINE PRESENTA CINQUE ESEMPI EDIFICANTI<br />
TESTI: Herbert Wright<br />
PADIGLIONI DI RICERCA<br />
DELL’UNIVERSITÀ DI STOCCARDA<br />
Gli studenti dell’Institute of Computational<br />
Design dell’Università di Stoccarda costruiscono<br />
ogni anno un padiglione leggero utilizzando le<br />
strutture biologiche come fonte di ispirazione. In<br />
passato, hanno fatto da modello gli esoscheletri<br />
degli astici e i coleotteri; il padiglione 2014/15<br />
(nella foto) ha tratto ispirazione dai nidi dei ragni<br />
palombari in cui vengono intrappolate bolle<br />
d’aria per permettergli di respirare sott’acqua,<br />
mentre il prossimo si baserá sui ricci di mare. Un<br />
progetto che ha dell’incredibile.<br />
66 j SPECIALE <strong>DESIGN</strong>
SPECIALE <strong>DESIGN</strong> j 67
IL TRENO PROIETTILE<br />
DI EIJI NAKATSU<br />
Il primo treno ad alta velocità è stato lo<br />
Shinkansen in Giappone che usciva dai<br />
tunnel ad una velocità di 320 km/h<br />
producendo un grande boato. La versione<br />
del 1997 è diventata un mito dell’ingegneria<br />
biomimetica. Eiji Nakatsu, responsabile<br />
dello sviluppo tecnico, modellò la punta<br />
dello Shinkansen lunga 15 metri ispirandosi<br />
al becco del martin pescatore, che<br />
penetra nell’acqua alla massima velocità<br />
senza far quasi increspare la superficie.<br />
68 j SPECIALE <strong>DESIGN</strong>
GALLERIA<br />
IL SOLAR TREE<br />
DI ROSS LOVEGROVE<br />
Ross Lovegrove è noto per i suoi<br />
progetti “a basso contenuto calorico” e<br />
trae ispirazione dalla natura. Durante<br />
la fase di sviluppo dei lampioni progettati<br />
per Artemide, ha emulato il modo<br />
in cui una pianta cresce in un vaso,<br />
incorporando la luce<br />
naturale come fonte<br />
di energia per<br />
mezzo di cellule<br />
fotovoltaiche. Il<br />
Solar Tree alto 5,5<br />
metri si illumina<br />
anche se il cielo è<br />
nuvoloso per<br />
un’intera settimana.<br />
SPECIALE <strong>DESIGN</strong> j 69
GALLERIA<br />
CHIP SYNAPSE DI IBM<br />
Più che la tradizionale elaborazione dei<br />
numeri dei computer, le reti neurali artificiali<br />
imitano il modo in cui funziona il nostro<br />
cervello che effettua operazioni di approssimazione,<br />
adattamento e apprendimento. Il<br />
microprocessore SyNAPSE a basso consumo<br />
di energia creato da IBM, Hewlett-Packard e<br />
HRL Laboratories, può processare reti neurali<br />
così come il cervello elabora i pensieri. IBM<br />
progetta di introdurre la<br />
tecnologia delle reti<br />
neurali in primis nei<br />
telefoni cellulari, utilizzando<br />
la sua architettura<br />
TrueNorth.<br />
70 j SPECIALE <strong>DESIGN</strong>
SUPERFICI IDROREPELLENTI<br />
DI NBD NANOTECHNOLOGIES<br />
Le iniziali della NBD Nano, azienda<br />
produttrice di materiali con sede in<br />
Massachusetts, stanno per “Namib Beetle<br />
Design” e fanno riferimento al coleottero<br />
delle nebbie del deserto del Namib<br />
dotato di aree idrorepellenti che catturano<br />
la condensa e la convogliano in<br />
bocca. Tra i loro progetti troviamo<br />
rivestimenti idrorepellenti destinati<br />
all’industria e ai consumatori nonché<br />
reti “raccogli-nebbia”.<br />
SPECIALE <strong>DESIGN</strong> j 71
2002<br />
JAGUAR XJ<br />
All’inizio del XXI<br />
secolo, la XJ ad alto<br />
contenuto di alluminio<br />
ha perso 200 kg nel<br />
nome dell’efficienza<br />
1948<br />
JAGUAR XK120<br />
Negli anni Quaranta <strong>Jaguar</strong><br />
fece della leggerezza una virtù,<br />
sperimentandola su questa<br />
roadster con carrozzeria in<br />
alluminio<br />
2010<br />
C-X75<br />
Oltre a sfrecciare nel film di<br />
007 “Spectre”, questo<br />
prototipo di supercar<br />
elettrica ha contribuito alla<br />
progettazione dei sistemi di<br />
propulsione del futuro<br />
LA POTENZA<br />
DEL FUTURO<br />
LA MISSIONE DI JAGUAR PER<br />
RIDURRE LE EMISSIONI PROCEDE<br />
A RITMO INCALZANTE. VI INVITIAMO<br />
A RIMANERE AL PASSO CON NOI<br />
TESTI: Stuart Birch<br />
2016<br />
FORMULA E<br />
Per accelerare i suoi progetti<br />
futuri di autovetture da strada<br />
elettriche, <strong>Jaguar</strong> scenderà in<br />
pista ad autunno in Formula E<br />
2014<br />
MOTORI INGENIUM<br />
La nuova grandiosa famiglia<br />
<strong>Jaguar</strong> di motori diesel e<br />
benzina lanciata con la XE<br />
offre alte prestazioni con<br />
bassi consumi di carburante e<br />
basse emissioni di CO 2<br />
In base ad una direttiva dell’Unione Europea, la produzione di<br />
motori a combustione dovrà cessare entro il 2050. L’industria<br />
automobilistica ha quindi un chiaro obiettivo a cui puntare. E siate<br />
certi che <strong>Jaguar</strong> ha già un piano, graduale come l’accelerazione dei<br />
suoi attuali motori, per modificare i metodi di propulsione delle sue<br />
autovetture e per diminuire notevolmente le emissioni, con l’obiettivo<br />
finale di eliminarle del tutto. La sfida, che rappresenta al contempo<br />
un’opportunità, è raggiungere questo obiettivo garantendo che ogni<br />
nuovo modello rimanga fedele al carattere di <strong>Jaguar</strong> in un mondo<br />
sempre più responsabile nei confronti dell’ambiente. Lo sviluppo del<br />
gruppo propulsore (motore e trasmissione) rimane il focus centrale<br />
ma di gran lunga non l’unico in termini di risparmio energetico, come<br />
spiega il Dr. Wolfgang Epple, direttore del reparto di ricerca e<br />
sviluppo presso <strong>Jaguar</strong>: “L’innovazione ambientale è uno degli<br />
elementi centrali della nostra strategia aziendale. Ci rendiamo conto<br />
che non possiamo concentrarci solamente su gruppi propulsori ibridi<br />
ed elettrici se vogliamo costruire vetture che consumino meno<br />
carburante, emettano meno CO 2 e siano più sostenibili”. Egli è<br />
72 j SPECIALE <strong>DESIGN</strong>
dell’idea che siano necessarie tecnologie innovative<br />
complementari per ottenere soluzioni essenziali integrate;<br />
queste comprendono la riduzione dell’attrito nei motori che<br />
causa uno spreco di energia, l’abbassamento del fabbisogno<br />
energetico a bordo per dotazioni quali i sistemi di riscaldamento<br />
e di ventilazione, il miglioramento delle componenti<br />
aerodinamiche e l’impiego di materiali leggeri come<br />
l’alluminio.<br />
<strong>Jaguar</strong> ha già dimostrato in passato il suo deciso approccio<br />
ai pesi leggeri, dalle prime XK120 lanciate già nel 1948,<br />
alla XJ con completa carrozzeria in alluminio nel 2002, che<br />
contribuì a disfarsi di 200 kg rispetto al modello precedente.<br />
Perdendo peso, le automobili hanno bisogno di<br />
meno carburante e producono meno<br />
emissioni. Da allora <strong>Jaguar</strong> ha continuato<br />
a perseguire questo approccio nei successivi<br />
modelli ed è senza alcun dubbio<br />
leader mondiale nella produzione di<br />
automobili ad alto contenuto di alluminio.<br />
Più di recente <strong>Jaguar</strong> ha intensificato<br />
nuovamente i suoi sforzi, come riporta il<br />
Dr. Epple: “Nel 2008 abbiamo avviato un<br />
programma di ricerca da svariati miliardi<br />
per affrontare di petto la sfida di ridurre<br />
sensibilmente l’impatto ambientale delle<br />
nostre autovetture premium, conservando<br />
al tempo stesso le caratteristiche di lusso,<br />
prestazioni, raffinatezza e comfort che si<br />
aspettano i nostri clienti”. I programmi di<br />
ricerca sui motori ibridi e puramente elettrici sono in corso<br />
e continua a ritmo incalzante lo sviluppo di tecnologie per<br />
la combustione interna. La XE e la XF montano gli ultimi<br />
motori Ingenium a quattro cilindri a benzina e diesel,<br />
fabbricati nell’avanzato stabilimento di produzione <strong>Jaguar</strong><br />
a Wolverhampton. Un ottimo esempio di come poter<br />
costruire meccanismi propulsori più piccoli che combinino<br />
motori ad alte prestazioni con basse emissioni di CO 2 e<br />
bassi consumi di carburante (la XE 1163 CV diesel con i<br />
suoi 99 g/km è stata la prima nel suo segmento al momento<br />
del lancio).<br />
Il miglioramento della trasmissione contribuisce in modo<br />
essenziale a questo processo poiché punta a raggiungere<br />
con cautela una maggior efficienza tramite la potenza di<br />
uscita senza perdere di vista il piacere di guida. <strong>Jaguar</strong> sta<br />
inoltre cercando soluzioni per risparmiare energia.<br />
“Stiamo effettuando ricerche su una serie di tecnologie;<br />
stiamo ad esempio testando come combinare la fibra di<br />
carbonio con il lino comune”, rivela il Dr. Epple. Il lino<br />
comune, utilizzato per la produzione di alimenti e capi di<br />
vestiario, rappresenta uno dei materiali alternativi messi<br />
sul banco di prova nell’ambito del progetto CARBIO, che<br />
vede la collaborazione di <strong>Jaguar</strong> con altre case automobilistiche.<br />
In questa sede vengono esaminati tutti i tipi di<br />
TECNOLOGIA<br />
“LA SFIDA, CHE<br />
RAPPRESENTA AL<br />
CONTEMPO<br />
UN’OPPORTUNITÀ,<br />
CONSISTE NEL GARAN-<br />
TIRE CHE OGNI NUOVO<br />
MODELLO RIMANGA<br />
FEDELE AL CARATTERE<br />
JAGUAR IN UN MONDO<br />
SEMPRE PIÙ RISPET-<br />
TOSO NEI CONFRONI<br />
DELL’AMBIENTE”<br />
struttura che possono essere impiegati nelle autovetture<br />
per ridurre peso, costi, impatto ambientale nonché rumorosità,<br />
vibrazioni e ruvidità (note anche come prestazioni<br />
NVH). In questo modo si potrà economizzare sul materiale<br />
insonorizzante che porterà a sua volta ad un’ulteriore<br />
riduzione del peso.<br />
Un’altra possibilità per ridurre le emissioni e il consumo di<br />
carburante sono i veicoli a propulsione ibrida, ovvero che<br />
montano una combinazione di motori a combustione<br />
interna ed elettrici. <strong>Jaguar</strong> sta già guardando al futuro<br />
poiché nel decennio a partire dal 2020 nuovi gruppi<br />
propulsori contribuiranno a dare un’ulteriore svolta al<br />
consumo di carburante e alla riduzione delle emissioni,<br />
mantenendo inalterati i valori del<br />
marchio grazie all’imprescindibile<br />
combinazione di performance, lusso,<br />
esterni e agilità. Tra queste novità<br />
troviamo la macchina a flusso radiale<br />
che fa parte di un altro comune<br />
progetto di ricerca i cui fondi provengono<br />
dal programma “Innovate UK”,<br />
sostenuto dal governo britannico.<br />
Mike Richardson, specialista tecnico<br />
di <strong>Jaguar</strong> Land Rover, racconta:<br />
“Queste macchine sono snelle, leggere<br />
e producono il doppio della potenza<br />
rispetto alle attuali tecnologie di<br />
produzione. Ci permetterebbero di<br />
produrre qualsiasi tipo di veicolo<br />
ibrido o elettrico”.<br />
La concept car <strong>Jaguar</strong> C-X75 del 2010, alla cui guida<br />
abbiamo visto il cattivo del film di James Bond del 2015<br />
“Spectre”, presenta su ogni ruota un proprio motore<br />
elettrico con una minuscola turbina a gas di Bladon che<br />
può raggiungere una distanza degna di nota di 900 chilometri.<br />
Questa concept car ha già dimostrato come l’azienda<br />
sia in grado di combinare le tecnologie sostenibili con il<br />
piacere di guida ad alte prestazioni, con emissioni di CO 2<br />
pari a soli 28 g/km e al contempo un’accelerazione da 0 a<br />
100 km/h in 3,4 secondi. Vento in poppa quindi nel 2016<br />
che vedrà la <strong>Jaguar</strong> nuovamente impegnata in pista in<br />
autunno nella Formula E, serie dedicata a veicoli spinti da<br />
motori elettrici (vi invitiamo a leggere il nostro speciale a<br />
pagina 16). Proprio qui ci si rende conto che il marchio<br />
intende seriamente sviluppare questa tecnologia e continuare<br />
a produrre veicoli a propulsione elettrica. Per concludere,<br />
Nick Rogers, group engineering director di <strong>Jaguar</strong><br />
Land Rover, afferma: “La Formula E ci offre un’occasione<br />
unica per sviluppare e testare ulteriormente le nostre<br />
avanzate tecnologie elettriche nelle condizioni più estreme<br />
in termini di prestazioni”.<br />
In altre parole, <strong>Jaguar</strong> si è già incamminata sul sentiero<br />
che porterà al gruppo propulsore del futuro e che promette<br />
tante emozioni, come il passato di questo marchio.<br />
SPECIALE <strong>DESIGN</strong> j 73
Io<br />
e la mia <strong>Jaguar</strong><br />
PER IL NOSTRO NUMERO SPECIALE SUL <strong>DESIGN</strong>, ABBIAMO SCELTO<br />
DUE PROPRIETARI DI JAGUAR DALLA VENA DECISAMENTE<br />
ARTISTICA E CI SIAMO FATTI RACCONTARE LA LORO STORIA<br />
La E-Type presenta la stessa incredibile avvenenza<br />
dei siti delle mie installazioni artistiche. Guido la<br />
macchina il più possibile, anche se in questo<br />
momento è in officina per qualche ritocchino, ma<br />
appena possibile mi rimetto in pista. È<br />
un’opera d’arte portatile che provoca<br />
reazioni nella gente. Anche se non ha<br />
l’aspetto di un’installazione artistica, con la<br />
E-Type generalmente si cattura l’attenzione,<br />
ma non avrei mai pensato di attirarne così<br />
tanta. Il 99,9% delle reazioni sono positive.<br />
Solamente nella fase di ideazione di questo progetto, le<br />
persone non riuscivano a capire come potessi “rovinare”<br />
un’auto così grandiosa. Alla fine anche i più scettici si sono<br />
ricreduti.<br />
C’è stato un solo istante in cui ho indugiato, ovvero quando<br />
ero in procinto di dare la prima pennellata. Penso sia<br />
“ANCHE SE NON SI TRATTA DI<br />
UN’INSTALLAZIONE ARTISTICA, CON<br />
UNA E-TYPE GENERALMENTE SI<br />
ATTIRA MOLTA ATTENZIONE SU<br />
DI SÉ, MA NON AVREI MAI PENSATO<br />
DI ATTRARNE COSÌ TANTA”<br />
normale non agire precipitosamente quando si tiene a<br />
qualcosa. La mia macchina ha un nome: ET. Non posso<br />
più immaginarmi una vita senza di lei: la sensazione del<br />
volante tra le mie mani, le splendide rifiniture interne e<br />
addirittura i graffi. È una parte di me. A volte le parlo... Se<br />
ET è acronimo di E-Type? In realtà sì. Stranamente me ne<br />
sono accorto in un secondo momento. Inizialmente volevo<br />
la targa “F-SL 2506”, dove SL sta per “Signature of Light”<br />
(firma di luce) e “2506” per il numero di specchi nelle mie<br />
installazioni. Ma non era disponibile e così ho optato per<br />
“F-ET 2506”. La mia dolce metà mi disse che non avrebbe<br />
mai messo piede su una macchina dipinta, ma quando<br />
terminai il mio progetto e vidi i suoi occhi spalancarsi<br />
meravigliati, fu il momento più emozionante. Se ho intenzione<br />
di vendere la macchina? Non ci ho mai pensato. Per<br />
le mie installazioni tuttavia ho<br />
NOME Alexander Luzius Ziermann<br />
Lavoro: artista<br />
Vive a Francoforte, Germania<br />
Modello: 1973 E-Type (Series III)<br />
Colore: variopinta (dipinta a mano)<br />
bisogno di fondi cospicui, sicché<br />
se qualcuno mi offrisse per ET<br />
qualche milione, ci farei un<br />
pensierino. Ma a prendere la<br />
decisione saremmo in due.<br />
74 j SPECIALE <strong>DESIGN</strong>
PERSONAGGI<br />
Ci trasferiamo spesso a causa del lavoro di mia<br />
moglie, da Boston alla Svizzera, ed ora a Londra.<br />
Ho sempre affiancato l’arte al mio lavoro di architetto,<br />
ma quando sono arrivato qui volevo avere<br />
una mia galleria nel nostro quartiere, Clapham. L’ho aperta<br />
da un anno e mezzo e si chiama “The Last Supper” (L’ultima<br />
cena) perché sono rimasto molto affascinato<br />
dall’architetto e artista Leonardo da Vinci<br />
nonché dal suo omonimo dipinto. All’inizio in<br />
galleria lavoravo solo io come artista, adesso<br />
siamo 20.<br />
Poco dopo esserci stabiliti a Londra, ho incontrato<br />
nuovamente un vecchio compagno di<br />
scuola amante degli oldtimer. Si lamentava del<br />
fatto che lavoravo troppo ed insistette perché<br />
uscissi con lui per trascorrere una serata a<br />
Greenwich dove una volta al mese si svolge<br />
“Park-it-in-the-Market”, un incontro di appassionati<br />
di oldtimer. Quando stavo uscendo, mia<br />
figlia, che adesso ha otto anni, mi disse scherzosamente<br />
di comprare una macchina per la<br />
famiglia già che ero lì. Alla fin fine è stato<br />
proprio quello che ho fatto. A quell’evento, la<br />
<strong>Jaguar</strong> era l’unica automobile in vendita e più ci<br />
giravo intorno, più mi guardava ammiccante.<br />
Non mi sarei mai sognato di diventare proprietario<br />
di una <strong>Jaguar</strong>, ma dopo avere incontrato il<br />
proprietario più volte nel corso di alcune settimane<br />
ed avere familiarizzato con la XJ6,<br />
l’abbiamo comprata. A Londra non la guidiamo<br />
molto, ma è bello uscire dalla città durante<br />
i fine settimana per fare un po’ di pratica.<br />
Un’estate siamo andati con lei in Svizzera,<br />
un’altra abbiamo visitato la parte settentrionale<br />
della Valle della Loira in Francia. È una gran<br />
turismo molto confortevole e raggiunge<br />
velocità sorprendenti in autostrada. Da quando<br />
ce l’ho, guido con più calma. La gente dice<br />
che mi dona”.<br />
NOME Andrew Wenrick<br />
Lavoro: gallerista, artista e architetto<br />
Vive a: Londra, Inghilterra<br />
Modello: 1984 XJ6 Sovereign<br />
4.2 (Series III)<br />
Colore: rosso mirtillo<br />
“NON MI SAREI MAI E POI<br />
MAI SOGNATO DI<br />
DIVENTARE PROPRIETARIO<br />
DI UNA JAGUAR, MA LA<br />
GENTE DICE CHE MI DONA”<br />
Andrew e Amélie, il suo bracco ungherese di sei mesi.<br />
È molto dolce ma altrettanto esuberante e<br />
di sicuro non le è permesso salire a bordo della XJ6<br />
SPECIALE <strong>DESIGN</strong> j 75
JAGUAR MAGAZINE<br />
SPECIALE <strong>DESIGN</strong><br />
Redazione<br />
Caporedattore Guy Bird<br />
Direttore creativo Michael Darling<br />
Caposervizio Antonya Kloetgen<br />
Direttore artistico Andreas Meiler<br />
Redattrice fotografica Martina Hemm<br />
Direttrice della pubblicazione Marie Bressem<br />
Responsabile della pubblicazione Thomas Saible<br />
Correzione bozze Elke Link<br />
Gestione traduzioni Elke Link<br />
Traduzione Laura Spinelli<br />
Testi:<br />
Ben Barry, Stuart Birch, Guy Bird,<br />
Gavin Green, Will Hersey, Shiraz Randeria,<br />
Johnny Tucker, Herbert Wright<br />
Ricerche:<br />
Carmen Safdari, Karam Ram<br />
Copertina:<br />
Schizzo di Wayne Burgess<br />
Immagini:<br />
Guy Bird, Amos Fricke, Peter Guenzel,<br />
Ramon Haindl, Trent McMinn, Shiraz Randeria,<br />
Peter Stadden, Greg Pajo<br />
I nostri ringraziamenti speciali vanno a<br />
Rebecca Allbright, Louise Allinson, James Barclay,<br />
David Barnwell, Mark Beamont, Mick Gidley, Barbara Brona,<br />
Wayne Burgess, Ian Callum, Chris Clarke, Marcelle Duncan,<br />
Juliet Fairbarn, Aimée Hancock, Adam Hatton, Siobhan Hughes,<br />
Guy Jones, Stuart Pittendrigh, Mahin Redlin,<br />
Judy Seale, Yulia Svidlo, Kevin Stride, Alex Tapley,<br />
Peter Virk, Ray Vitty, Dave Walker, Andrew Wenrick,<br />
Alister Whelan, Mark White, Alexander Luzius Ziermann<br />
R.I.P. Jon Morgan (addetto stampa senior <strong>Jaguar</strong>)<br />
Materiale pubblicitario<br />
Direttori commerciali pubblicità<br />
Vishal Raghuvanshi<br />
+44 (0)7810 353362 / vishal@metropolist.co.uk<br />
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Credits<br />
Pag. 5: Greg Pajo Pag. 6: Getty Images/<br />
Nopasorn Kowathanakul (1), Amos Fricke (1),<br />
Trent McMinn (1), Shiraz Randeria (1), Personal<br />
(3) Pag. 7: PR (2), <strong>Jaguar</strong> Heritage Archive (1),<br />
Greg Pajo (1) Pag. 8: PR (4) Pag. 9: PR (4),<br />
Getty Images/Visions Of Our Land (1) Pag. 10:<br />
PR (5) Pag. 12: PR (6) Pag. 14: PR (4), Aman<br />
(2) Pag. 16-17: PR Pag. 18-25: Trent McMinn<br />
Pag. 26-27: PR Pag. 28-33: Amos Fricke Pag.<br />
34-40: Shiraz Randeria Pag. 41: Todd Eberle<br />
(1), PR (1) Pag. 42-43: Peter Stadden Pag. 44:<br />
PR (2), Luke Hayes (1) Pag. 45: Derryck<br />
Menere (1), Pedro Pegenaute (1), PR (2) Pag.<br />
46: PR Pag. 47: PR Pag. 48: PR (3), Andy Tito<br />
Donohoe Pag. 49: PR (3), Leigh Keily Pag.<br />
50-54: <strong>Jaguar</strong> Heritage Archive Pag. 55:<br />
Archivio <strong>Jaguar</strong> Heritage (1), PR (1) Pag.<br />
56-57: Archivio Peter Hapak/Trunk Pag. Pag.<br />
58-65: Greg Pajo Pag. 66-67: ICD/ITKE<br />
University of Stuttgart Pag. 68: Getty Images/<br />
Werner Van Steen (1), Getty Images/Nopasorn<br />
Kowathanakul (1) Pag. 69: PR (1), Bart Kiggen<br />
(1) Pag. 70: Getty Images/Nick Veasey (1),<br />
Screenshot (1) Pag. 71: Getty Images/<br />
Medioimages/Photodisc (1), Getty Images/<br />
Michael & Patricia Fogden (1) Pag. 72: Archivio<br />
<strong>Jaguar</strong> Heritage (1), PR (4) Pag. 74: Ramon<br />
Haindl Pag. 75: Peter Guenzel Pag. 77:<br />
Marc Holstein (1), Greg Pajo (1), Guy Bird (2),<br />
Trent McMinn (2)<br />
Nota legale: Non è consentito ristampare in toto o in parte la presente pubblicazione, se non con la previa autorizzazione dell’editore. È stata riposta la dovuta<br />
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76 j SPECIALE <strong>DESIGN</strong>
ULTIMA PAGINA<br />
... uno sguardo dietro<br />
le quinte<br />
Hanno partecipato arte astratta, complessa<br />
logistica gallese e meravigliosi schizzi<br />
SOGNANDO LE E-TYPE<br />
è ciò che fa regolarmente l’artista<br />
Alexander Luzius Ziermann, uno<br />
dei proprietari <strong>Jaguar</strong> presentati<br />
in questo numero (a pag. 74).<br />
Nella foto sta ricreando questa<br />
sensazione sul palcoscenico del<br />
teatro lirico di Francoforte<br />
IL NORD DEL GALLES SPAZZATO DAL<br />
VENTO è caratterizzato da un paesaggio<br />
soggetto a rigide condizioni climatiche.<br />
Questa regione remota può rivelarsi insidiosa<br />
per chi la attraversa al volante, ma d’altro<br />
canto è un incredibile scenario mozzafiato per<br />
il nostro servizio fotografico sull’AWD.<br />
Ultima foto a sinistra: Alex Tapley (con la<br />
barba), assistente alla fotografia, e<br />
Chris Clarke (<strong>Jaguar</strong> Direct Marketing) con<br />
uno sguardo eroico. A sinistra: il fotografo<br />
Greg Pajo si mette al lavoro<br />
L’ARTE DEGLI SCHIZZI L’abilità<br />
dei designer <strong>Jaguar</strong> nel disegno<br />
è un dato di fatto, ma è sempre<br />
un diletto assistere alla creazione<br />
di mini-capolavori realizzati in<br />
pochi minuti con carta e penna<br />
da Ian Callum (a destra) e Wayne<br />
Burgess (all’estrema destra). È<br />
ciò che è successo durante il servizio<br />
fotografico per la nostra<br />
storia di copertina di 16 pagine “I<br />
sogni diventano realtà”<br />
SPECIALE <strong>DESIGN</strong> j 77
PROMOTION<br />
BECOME AN<br />
ICE-DRIVING MASTER<br />
IF YOU ’RE MISSING THE SNOW, NOW ’S<br />
THE PERFECT TIME TO BOOK A WINTER<br />
TRIP OF A LIFETIME, LEARNING TO<br />
DRIVE JAGUAR LAND ROVER’S<br />
STUNNINGLY CAPABLE RANGE<br />
IN DEEPEST SWEDEN<br />
Frozen for half the year, Arjeplog in Sweden is<br />
the perfect spot for <strong>Jaguar</strong> Land Rover’s<br />
engineers to test their vehicles to the limits.<br />
To make sure they can cope with the harshest<br />
environments on Earth. And now you can<br />
experience it too.<br />
Featured in issue three of J-<strong>Magazine</strong> (Ice Test),<br />
Arjeplog is the beautifully remote new location<br />
for <strong>Jaguar</strong> Land Rover’s 2017 customer ice drive<br />
experience. It’s where you can learn to drive<br />
some of the world’s most famous motor racing<br />
circuits recreated by carving their twists and<br />
turns into the metre-thick ice that covers the<br />
vast lakes that surround the town. The highly<br />
trained driving instructors you’ll meet will be<br />
with you every step of the way and in no time<br />
at all you’ll be dancing on ice, gliding around<br />
some of the most awe-inspiring corners<br />
imaginable and realising the true liberation<br />
of the cars’ potential.<br />
Numerous models will be at your disposal over<br />
the course of 2017’s ice drive, meaning you’ll<br />
have the chance to find one that really speaks<br />
your language.<br />
Guests will enjoy much more than just a great<br />
driving experience too. Staying in Arjeplog, a<br />
warm welcome and professional service goes<br />
without saying, while you’ll also have time to<br />
breathe in your epic Nordic surroundings with<br />
guidance from our local <strong>Jaguar</strong> Land Rover<br />
Experience team. More information will be<br />
available soon at jaguar.com/icedrivesweden
IN NO TIME AT ALL YOU’LL BE DANCING<br />
ON ICE, GLIDING AROUND SOME OF THE MOST<br />
AWE-INSPIRING CORNERS IMAGINABLE<br />
THE <strong>DESIGN</strong> ISSUE j 79