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Carte bollate - Polizia Penitenziaria

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lavoro<br />

È<br />

un caldo pomeriggio di luglio<br />

quando incontro Lorenzo Lento,<br />

volontario che da dieci anni insegna<br />

al carcere di Bollate presso la<br />

Cisco System Academy. Al primo piano<br />

dell’area trattamentale, una porta di vetro<br />

fumé, in fondo al corridoio delle aule<br />

scolastiche, delimita i locali dove si svolgono<br />

corsi di informatica. Ma dire corsi<br />

di informatica è decisamente sminuente.<br />

Infatti, qui si insegna a utilizzare tecnologie<br />

per la costruzione di installazioni<br />

supporto reti. Superata la porta, dove<br />

un cartello avverte che è ammesso solo<br />

chi è autorizzato, si vedono due locali<br />

uno di fronte all’altro. A destra banchi<br />

e PC, dove si tengono le lezioni teoriche,<br />

a sinistra router e switch, dove sembra<br />

chi è milanese forse conosce il<br />

Ciringuito, in zona San Siro.<br />

È da qualche anno che siamo<br />

“fuori circolazione” e speriamo<br />

ci sia ancora. Nel tempo si è trasformato<br />

da una semplice baracca delle angurie<br />

a posto di ritrovo dei giovani. Un<br />

posto informale dove si può stare nelle<br />

sere d’estate a conversare tranquillamente<br />

consumando qualche bibita o un<br />

gelato alla ricerca di refrigerio e relax.<br />

È così che è venuta l’idea del “piccolo<br />

bar del fresco” sistemato nell’area verde<br />

dei colloqui qui a Bollate. E così ci<br />

piacerebbe che restasse e si sviluppasse<br />

ancora di più.<br />

L’area colloqui estiva di Bollate credo sia<br />

un’opportunità unica per un carcere. È<br />

ampia, da un lato confina con il roseto<br />

e la serra di Cascina Bollate. Ombrelloni,<br />

gazebo, tavoli e sedie da giardino.<br />

Quando ci si siede nell’ora a disposizione<br />

con i propri familiari, sembra di<br />

essere nel prato di un lido lacustre.<br />

Manca la… piscina e fino a quest’anno<br />

mancava anche un bar. Non la piscina,<br />

ma oggi c’è il Ciringuito di Bollate. Chi<br />

fa colloqui sa benissimo qual è la differenza<br />

fra la stagione calda e quella fred-<br />

20 carteBollate<br />

ciSco SYSteM acadeMY – Da dieci anni importanti risultati rieducativi<br />

Dalla California<br />

per insegnare<br />

remi n’diaye<br />

di essere in un CED aziendale. È questo<br />

il luogo dove da dieci anni si sperimenta<br />

una scuola di questo genere all’interno<br />

di un carcere.<br />

Grazie alla Cisco System Inc. in collaborazione<br />

con la II Casa di Reclusione<br />

di Milano Bollate, la fondazione Adecco,<br />

la fondazione IBM e SIAM, fu ideato<br />

nel 2002 questo progetto per il futuro<br />

reinserimento sociale e lavorativo dei<br />

detenuti.<br />

Tutto quello che vi è contenuto, dai<br />

computer ai router, è frutto di donazioni<br />

e la rete che li collega è stata realizzata<br />

interamente dai detenuti.<br />

Questo è l’unico luogo, se si fa eccezione<br />

degli uffici degli educatori e dell’amministrazione<br />

del carcere, dove è pos-<br />

sibile collegarsi ad internet. Questo è<br />

indispensabile perché i corsi, che sono<br />

fatti a moduli, sono studiati, preparati<br />

e aggiornati a San José, California,<br />

nella sede centrale della Cisco da dove,<br />

tramite un portale gratuito, comunicano<br />

con milioni di scuole Cisco System<br />

Academy sparse nel mondo.<br />

Cisco Systems è il leader mondiale del<br />

mercato di tutte le tecnologie di comunicazione<br />

e sicurezza su internet, in un<br />

settore che sempre più richiede tecnici<br />

certificati all’installazione delle apparecchiature.<br />

Cisco, oltre a fornire le apparecchiature<br />

hardware, si occupa di preparare i tecnici<br />

che installeranno gli apparati.<br />

Il macro obiettivo che questo progetto si<br />

prefigge, è quello di preparare i detenuti<br />

al mondo del lavoro dando loro una certificazione,<br />

valida a livello internazionale,<br />

a testimonianza della raggiunta professionalità<br />

nel campo del networking. I<br />

detenuti vengono dapprima selezionati,<br />

locali – Colloqui più piacevoli con il nuovo baretto all’<br />

Il ciringuito fresco come<br />

da negli incontri parentali. D’inverno<br />

ammassati in stanzoni con un’acustica<br />

rimbombante e, siccome non si sente<br />

quello che dice chi sta dall’altre parte<br />

del tavolino, tutti alzano la voce e gli incontri<br />

si trasformano quasi in un’ora di<br />

supplizio. Difficile mantenere un poco<br />

di privacy. D’estate, invece, i colloqui<br />

sono nell’area verde, sotto un ombrellone<br />

si respira aria fresca, tutti stanno<br />

più rilassati, sembra di non essere in<br />

un carcere, se non fosse per il muro di<br />

cinta che comunque è un po’ distante.<br />

È consuetudine che tutti i detenuti portino<br />

qualcosa da consumare: torte, pizze,<br />

focacce, bibite fresche, caffè, sono<br />

le cose consentite dal regolamento.<br />

Già, ma spesso i tempi di attesa, dalla<br />

chiamata in reparto all’uscita nell’area<br />

verde, possono essere lunghi. Spesso<br />

trascorre più di un’ora e se la temperatura<br />

esterna è elevata quello che era<br />

fresco diventa caldo. Da qui l’idea di<br />

poter offrire un servizio bar. L’effetto è<br />

strabiliante. Il locale oggi adibito a bar<br />

già esisteva ed era stato sistemato nel<br />

2011. Allora solo un frigo con qualche<br />

gelato. Ma oggi un salto di qualità: bibite<br />

fresche, panini, gelati, caffè e frutta<br />

fresca. Tutto rigorosamente biologico,<br />

grazie alla gestione della “Cooperativa<br />

Casa del Fresco”, che già fornisce settimanalmente<br />

ai detenuti prodotti ortofrutticoli<br />

biologici.<br />

L’iniziativa presa dai detenuti è stata<br />

sviluppata proprio per facilitare l’affettività<br />

e i rapporti con i familiari. L’idea<br />

è di rendere quell’ora di colloquio, 60<br />

minuti di estraniazione dal luogo dove<br />

effettivamente si è. Lì si possono ordinare<br />

consumazioni al bar, si possono<br />

comprare piante delle serre di “Cascina<br />

Bollate” che opera all’interno del<br />

carcere, ci sono volontari di Telefono

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