I Cavalieri dell'arte sfogliabile

Per te
Con un dito sposto una nuvola,
disegno la Luna,
per illuminare i tuoi occhi nel buio.
Nonostante tutto ti penso
È tardi ma non riesco a dormire.
Nella mia testa echi lontani si alternano a un tic toc presente e incessante.
È tardi e penso a te come fosse ancora presto, come se all’improvviso tu potessi
entrare da quella porta e salutarmi.
Ti penso e mi arrabbio. Mi arrabbio perché ti penso.
Bevo un bicchier d’acqua per buttar giù il dolore, ma è acqua, non ha colore e,
quindi, non nasconde, non cancella.
Chiudo gli occhi, stringo forte le palpebre. Un arcobaleno fa capolino: dopo la
pioggia succede, anche perché si è fatto giorno e il sole batte sull’asfalto
bagnato. Mi guardo allo specchio, gli occhi arrossati. Per il sonno? Per le
lacrime? Non lo so!
Mi affaccio alla finestra, nel piazzale c’è una ragazza che accarezza il suo
neonato: una nuova vita.
La strad chiusa per lavori in corso è di nuovo aperta: stamattina passerò di là.
Una carezza per me
No, non voglio più rinunciare a una carezza. La luna accarezza il mare e il
nuovo gioco splende. Un timido vento accarezza le foglei di un albero e l’erba di
un prato. Ho visto una ragazza con in mano un girasole: oh, cosa c’era in
quegli occhi innamorati…
Ho scoperto una cosa: Io ci sono. Non so se è un bene ma è così. Ci sono quando
mi guardo allo specchio magari non mi piaccio, ma ci sono. Ci sono quando
esprimo il mio parere e se gli altri non la pensano come me, non importa
almeno sano che ci sono!
Distesa al sole, la brezza marina m’inebria: non voglio rinunciare nemmeno a
questo. Non voglio cercare una carezza: La voglio trovare. In un posto
348 Casa Editrice Fondazione Costanza – Publishing House Costanza Foundation