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I Cavalieri dell'arte sfogliabile

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degli anni sessanta e si mantenne con la pittura, soprattutto con ritratti e<br />

schizzi estemporanei. Nel ’64 intanto con la mia famiglia ci eravamo trasferiti<br />

a Roma, dove mamma e papà avevano trovato lavoro entrambi come chef e<br />

per noi ragazzi sembrò più agevole frequentare l’università senza essere<br />

costretti a fare la spola Tra Catania o Palermo o Siracusa. Ed è qui che<br />

rincontriamo Rudy, stabilitosi in un vicolo di Trastevere. Da lì si recava a<br />

Piazza Navona e entrò a far parte stabile degli artisti che tutte le sere<br />

ritraevano i passanti ed esponevano le sue opere. Stranamente è proprio in<br />

questo ambiente che il nostro artista conobbe il successo sia economico che<br />

artistico. Molto gli venne dalle caricature. La gente si soffermava a guardare<br />

divertita e volentieri si accomodava per farsi ritrarre. Fu molto apprezzato ed<br />

incoraggiato anceh dai colleghi e forse trovò in alcuni di loro qeulle menti<br />

simili che era andato a cercare altrove. Rudy amava esprimersi anche nell<br />

piccole dimensioni e molti dei suoi quadretti sono dei capolavori di espressione<br />

altamente poetica, coloristica amorosa, e soprattutto testimoniano un tenero<br />

sentimento verso siti e luoghi che Rudy nutriva verso la sua città natia. Dei<br />

suoi quadri esposti alla Biennale a Venezia, non ne è rimasta alcuna traccia ne<br />

documenti di questa sua partecipazione. Mentre per una delle sue esposizioni a<br />

Via Margutta, in occasione della Mostra dei Cento Pittori, il suo nome compare<br />

nell’edizione del giornalino 1970.<br />

Teresa Spada<br />

366 Casa Editrice Fondazione Costanza – Publishing House Costanza Foundation

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