Scrivendo - Sara Ciardi, Grazia Ferretti

Benvenuti alla parata dell’individualismo
banditi: umanità e sentimentalismi,
scrollateveli di dosso
non vi serviranno.
“La sfilata dei blocchi di ghiaccio”
hanno occhi, braccia e bocca come noi,
ma non illudetevi,
siete fantasmi in trincee consolidate da tempo,
mentre voi dormivate un sonno di ingenuità,
quelle radici si sono radicate nel profondo di un deserto
in cui il nutrimento è l’aridità.
L’ epidemia del nuovo millennio
che non conosce ragione
se non un imperante egoismo di cui andare fieri,
il distintivo,
la qualifica più ambita,
da appuntare sul petto bagnato di sangue,
il vostro,
che regala loro un sadico sorriso
di realizzazione personale
felici della cieca vittoria che non conosce pietà,
bagnata dalle vostre lacrime,
la loro rugiada di rinascita.
Quel deserto è ormai sconfinato,
siamo i viandanti che vagano seguendo la propria ombra,
sfiduciati arranchiamo nella speranza della pioggia,
siamo gli ultimi,
i sopravvissuti,
coloro che non cedono ma continuano a mangiare polvere,
sperando diventi buona.
Noi, i malati,
gli emotivi da quarantena,
paladini dell’amore che fa paura,
che uccide,
schiavi del nostro insensato masochismo
inebriati di vita,
in bilico tra il battito del cuore e l’abisso più nero,
sfidiamo la razionalità,
il sensato,
ci buttiamo nel fosso consci della nostra fine
ma continueremo a farlo
continueremo a crederci
continueremo a metterci in gioco
perchè la vita non può definirsi tale
nell’immobilità della paura.
Sicuri di un vostro risveglio
vi aspetteremo al varco.
S.C.