Scrivendo - Sara Ciardi, Grazia Ferretti

Non sto bene ma lotto.
Con la mia testa ci combatterò
e coopererò tutta la vita, è la mia forza,
la mia disperazione, la mia salvezza,
la mia esecutrice.
Io penso che siamo destinati a molto più
di questo mondo,
un cambiamento è possibile e inevitabile.
Mi sto auto elaborando un po’..
Faccio fatica nelle fasi di crescita,
quando ho iniziato a star male era alla fine del liceo
perchè era il punto in cui secondo la società
avrei dovuto buttarmi nel mondo adulto,
universitario, e mi sentivo male,
perchè non ero pronta.
Perchè io elaboro e cresco secondo i miei tempi
e non secondo quelli che mi impongono.
E ora la stessa cosa.
Il fatto che mi devo assumere la responsabilità
di una casa, di un lavoro, di uno stipendio,
sono bollata come l’ “adulta”
ma io non lo so se sono adulta o no,
io odio queste etichette e non riesco a “sbattermene”,
non so perchè, da qui sopraggiunge l’ansia
e tutto degenera.
Odio chi mi ha etichettato come omosessuale,
io sono una persona che prova amore per qualcuno,
per un’ anima un sorriso, una condivisione,
a prescindere da un fottuto biologico sesso.
Magari tra 3 anni troverò l’uomo della mia vita
e farò 10 figli. È importante classificare?
È importante cosa diventerò?
Se sarò una madre di famiglia o avrò una ragazza?
Sono un essere che si trova qui in questo istante
e che cerca il suo cammino.
Ora che sto scrivendo questo, piango
perchè mi sto liberando di un pensiero fermo,
ho davvero poche persone con cui parlare
e che che possano capire una cosa del genere.
E scrivere mi viene molto più facile,
di persona mi blocco, mi agito, divento maldestra.
Il che è assurdo, la vita dovrebbe essere dialogo.
Ciao, quando torni? Ti aspetto e festeggeremo insieme
il mio quarto di secolo sul pianeta Terra.
G.F.