Voci di Moda numero 37

L'intervista
Eddy il domatore di maiali, ovvero
"del maiale non si butta via niente"
Eddy, al secolo Edoardo Mirabella, è uno dei personaggi più amati di Colorado Cafè. Con il suo stile travolgente che comprende
uno humor semplice, di grande impatto, con risate dinamiche e prolungate è diventato uno dei beniamini del format comico
di Italia Uno. Lo abbiamo conosciuto prima di una delle sue spettacolari serate e ci ha piacevolmente travolto con l'intervista
che ora leggerete.
Come hai cominciato la tua avventura nel mondo dello spettacolo?
Ho sempre saputo che avrei fatto qualcosa nel mondo dello spettacolo,
anche semplicemente come attore stipendiato. Ero continuamente
un personaggio diverso, mi ricordo che da bambino facevo il
vagabondo con in spalla il bastoncino a cui era attaccato il sacchetto
di stoffa con dentro tutto. Scappavo sempre da casa. Arrivavo a
50m e poi tornavo indietro. Finito il gioco, come tutti i bambini degli
anni '80, guardavo la tv alle ore 17. Andava in onda Dolce Remì.
Mi innamorai totalmente di lui, della sua avventura, girare il mondo
con il suo spettacolo. Ormai ero completamente Remì, mi ero
immedesimato , ballavo cantavo facevo il giocoliere (senza sapere
giocolare con gli attrezzi della giocoleria e senza metodo e tecnica).
Ci ho giocato per anni, e come lui, prendevo tutti i cani randagi.
Ci facevamo lunghe passeggiate nelle campagne giocando con la
fantasia e trasformandola in realtà. Dal 1980 fino al 1985 ho abitato
a Pozzuoli, terra di terremoti. Vicino ai famosi Campi Flegrei e il vulcano
Solfatara. Dopo anni di scosse, ero diventato molto sensibile:
avvisavo l'arrivo del terremoto prima degli altri perchè ero molto
attento ai cani. E cosi scappavo prima di tutti. Mia madre stanca
del terremoto e delle mie fughe decise di trasferirsi in Lombardia, a
Cologno Monzese, sede di uno dei poli televisivi più famosi d'Italia.
Triste e contento nello stesso tempo (ma più triste che contento),
lasciare l'infanzia e tutte quelle belle passeggiate non fu facile. Poi
un giorno con mia mamma, trovammo un cartello: Scuola di Mimo.
Fù una folgorazione. Non ho più smesso dall'eta di 11 anni. Da quel
momento ho comiciato a far divertire la gente, amici e persone
sconosciute. Parlavano completamente un'altra lingua, il milanesepugliese:
un dialetto miscuglio di vari dialetti. Ed eravamo convinti
di parlare il milanese! Da lì altri nuovi personaggi da imitare e creare
comicità. E la storia continua...
La tua è una comicità piacevole, d'impatto, e molto surreale.
Come nasce una tua gag o un tuo monologo?
La mia comicità è molto semplice ed è per questo motivo che diventa
piacevole. Tocca sempre le note del demenziale. Un attore naif, una
intuizione, vari tentativi, improvvisazioni e arrangiamenti, e rodaggi e
prove su prove, finalmente fa nascere un pezzo da 2 minuti comico e
piacevole, molto ricco di movimento, dinamico. La differenza fra me
e un cabarettista è che quest'ultimo è molto statico. Io, fra il mimo,
la giocoleria, la danza, non riesco a stare fermo. Mi piace creare piccoli
eventi unici. Vi confesso anche che mi piace fare delle magie
con l'aiuto dell'improvvisazione e fare cose che non si potranno più
ripetere,e che solo il pubblico presente in quel momento potrà vedere.
Improvviso su tutto: dal suono delle campane, al passaggio di una
formica. Ho un radar come i pipistrelli, non mi sfugge nulla, è li che
nascono gli atti unici.
Il Domantore di maiali, nasce tanti anni fa. Mio cugino, conoscendo
la mia precedente passione nel picchiare polli in lattice mi regalò il
maialino per far giocare i cani.
Mi sono messo a giocare con questo maialino e come sempre, giocando
e improvvisando e sbagliando, finchè ti rompi le scatole ,che fai? Lo
prendi e lo lanci. Lo butti via. È lì che è nato questo stile: è il giocoliere
che non ha la pazienza di raccogliere un milione di volte le palle che ti
cadono provando. Quel famoso lancio fu uno di quei momenti unici,
ma essendo molto veritiero si ripete fino a oggi. Quando una cosa non
fa ridere rischia di rovinare la gag: invece lancia un maiale addosso al
pubblico.. sicuramente qualcuno riderà. A Colorado è nato il domatore
grazie agli autori; abbiamo unito i miei movimenti a un costume da
domatore contemporaneo, e poi il personaggio balla, canta, fa magie
e aggiungi Fiorella Mannoia che ha regalato una canzone quella che
dice... la vita è perfetta... che sia benedetta... ha fatto da colla allo
sketch
Prossimi progetti?
Come sempre mille idee e a provarle tutte passa il tempo molto
veloce. Creare e dare vita alle idee è bellissimo...
Nel settore della tv sono in cerca del piccolo dettaglio del diversivo
sul personaggio del domatore, una chiave spiazzante che mi stupisca
in primis. Ho come riserva un mio personaggio di battaglia, il
mimo bastardo, anche lui nato da tante improvisazioni. È un mimo
che gioca al gioco dei mimi, il pubblico deve indovinare, coinvolge
molto il pubblico, si sfoga tanto, appena sento che si sono stancati,
il mimo parla e svela il risultato, lì si crea imbarazzo perchè tutti
sanno che i mimi non parlano.
Come intitoliamo questa intervista?
Eddy il domatore di maiali, ovvero "del maiale non si butta via niente."
di Fabio Villa
Un pensiero alla grande famiglia di "Colorado Cafe'"
Un saluto alla grande famiglia di Colorado. Come ormai tutti sappiamo,
dietro a un trasmissione ci sono persone che permettono la
realizzazione del programma, per niente facile. Un grande impegno
una squadra unita che si conosce da molti anni. Un clima positivo, di
divertimento ma anche voglia di far ridere veramente.
Grazie per avermi dato fiducia in questi anni
Com'è nato il personaggio del Domatore di maiali che ha entusiasmato
nell'edizione di Colorado di quest'anno?
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