Voci di Moda numero 37

Editoriale
La gioventù
(dai sessant’anni in su)
L’idea di scrivere questo editoriale mi è venuta dopo aver visto un film
e l’ultimo Festival di Sanremo. Il film è “Ore 15.17 Attacco al treno”
di Clint Eastwood, regista che, giunto alla soglia dei 90 anni, anziché
prendersi il meritato riposo decide di mettersi ad esplorare nuovi linguaggi
cinematografici con piglio deciso ed una verve narrativa notevole
, cui si deve aggiungere un’analisi introspettiva sui personaggi e
sugli attori come raramente si è visto nei registi contemporanei. Del
Festival di Sanremo, invece, mi è piaciuta la piena maturità artistica di
Claudio Baglioni che con le sue 67 primavere ci ha regalato un Festival
di altri tempi che, più ancora dei precedenti conduttori , ha riportato
la musica al centro dell’universo Sanremese. In particolare i duetti con i
mostri sacri della musica italiana, dove i nostri allegri sessantenni (Pausini
esclusa visto che era la più giovane tra i super ospiti) hanno dato
un bel distacco a confronto con gli artisti più giovani. Se poi vogliamo
guardarci in giro, nel panorama artistico, cinematografico e musicale,
sono in parecchi che, superate le 60 primavere, decidono di ritornare
in pista sfoderando nuove energie. Tutti i grandi gruppi Rock degli
anni 70 (dai Deep Purple ai Led Zeppellin, dai Pink Floyd ai Rolling
Stones... e la lista è ancora lunga) hanno sfoderato con la “terza età”
alcuni dei dischi e performance live migliori.
Nel nostro paese per festeggiare i suoi 60 anni il Komandante Vasco
Rossi si è regalato l’evento di Modena Park (record assoluto di pubblico
pagante!) e, un regista come Pupi Avati, all’alba degli 88 anni
continua a presentare Film (L’ultimo è “il Ragazzo d’oro” del 2014/15)
accolti con grande successo di pubblico, critica e riconoscimenti in tutte
le parti del mondo.
Cosa spinge una persona dopo i 60 anni ad esplorare nuove vie? Questa
domanda non vale solo per gli artisti, ma vale per ognuno di noi.
Per molti la pensione è un miraggio, ma per altri si pone davanti all’improvviso
e per chi ha sempre avuto un ritmo costante nella vita , questo
stop improvviso può rappresentare un momento di vero panico. Il
pensiero che l’esperienza accumulata in tutta una vita di lavoro debba
essere messa nel dimenticatoio può diventare insostenibile e portare a
momenti di depressione. Ecco quindi la voglia di mettersi nuovamente
in gioco, di mettersi a disposizione di chi ha bisogno, di aiutare qualche
giovane talento (in qualsiasi campo) a trovare la sua strada. Infine,
cosa più importante di tutte, fare quelle cose che la vita, con i suoi
obblighi e le sue diecimila
difficoltà non ti permette
mai di fare e che ti costringe
a mettere in stand–by,
facendo passare davanti
lavoro, famiglia, figli, impegni
verso il prossimo e
te stesso. Una volta che
tutto questo è terminato,
pregando il cielo di essere
in buona salute, allora hai
davanti una vera e propria
autostrada completamente
sgombra dal traffico e
da percorrere a velocità di
crociera. L’energia ti viene
dalla consapevolezza che
non commetterai più gli
errori del passato e che
avrai un occhio più attento
per scegliere le persone giuste con cui affrontare questi nuovi progetti.
Di rivedere vie da cui sei passato anni prima e che volevi rivedere, e vie
in cui non sei mai stato e che volevi vedere a tutti i costi. Certo, l’età
ha un peso, e conterà nelle nostre scelte future. Non dobbiamo fare
l’errore di pensare che possiamo riuscire a mascherarla comportandoci
come i nostri figli ,vestendoci come loro o peggio come i nostri nipoti.
Semplicemente dobbiamo essere consapevoli del tempo che avanza
perché ognuno di noi ha il suo e non ci è dato di sapere quando finirà.
Dobbiamo cominciare a fare sempre meno progetti a lungo termine
ed abituarci a vivere più alla giornata cogliendo l’occasione di assaporare
a pieno ogni singolo momento della giornata con le persone
con cui avremo il piacere e la gioia di fare il nostro cammino. In fin dei
conti quello su cui ci dobbiamo concentrare è che il libro della nostra
vita sia scritto nel migliore modo possibile anche nell’ultima parte e
fino all’ultima riga. In pace, serenità ed armonia, che in fondo, è tutto
quello che noi cerchiamo.
di Fabio Villa
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