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Voci di Moda N.48 - Marzo-Aprile 2022

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ANNI

Editore: Sergio Manzoni - Periodico quadrimestrale - Registrazione Tribunale di Milano n.29 del 16/01/2006 - Numero 48 (Anno 17) Marzo/Aprile 2022

Strepitoso share

per i nostri format televisivi!

Gli occhi della pace

Cultura alimentare

MELZO

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www.farmaciaborsamelzo.it


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TEL. 02 9551229

Officina Dell’occhiale


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Numero 48 (Anno 17) - Marzo/Aprile 2022

Gli occhi della pace

L’opinione di Angela Magnani

Cultura alimentare

Voci di Moda in TV

Il Salotto di Tiziana

Intervista a Yassine Laskad

Questa rivista la potrete sfogliare anche su

vocidimoda

Invito alla lettura

Editore Sergio Manzoni

Via Mazzini 10/b - 20066 Melzo (Mi)

sergmanz@tiscali.it

Direzione e Redazione

Via Mazzini 10/b - 20066 Melzo (Mi)

vocidimoda@tiscali.it

Direttore Responsabile Angela Magnani

Direttore Editoriale Sergio Manzoni

Consulente Musicale Marcello Bertoni

Progetto grafico Drive Promotion Design

Art Director Eleonora Valtolina

Fotografo Emanuele Bonetti

Pubblicità Pubblilust

Via Mazzini 10/b - 20066 Melzo (Mi)

Tel. 02-95738004 348-2664836

Periodico quadrimestrale

Registrazione Tribunale di Milano n. 29 del 16/01/2006

Tutti i diritti sono riservati. É vietata la riproduzione, anche parziale, di

testi, documenti, fotografie e disegni, se non dietro l’autorizzazione

dell’Editore. Testi e fotografie, qualora non espressamente richiesto

all’atto dell’invio, non vengono restituiti.

Distribuzione gratuita in esercizi commerciali e pubblici, associazioni

e privati. Altri punti di distribuzione a cura dell’Editore.

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vocidimoda


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Editoriale

Gli occhi

della pace

Come il Covid19 due anni fa ha colpito

il mondo in modo inaspettato, anche la

guerra in Ucraina ci ha visti quest’anno tutti

sgomenti di fronte a tanta violenza e atrocità.

Ci ha ricordato quanto la pace è un

bene prezioso che interessa tutti, e, come

la libertà, non deve mai essere data per

scontata, perché il male, rappresentato in

ogni forma, umana e non, è sempre presente

e, come un piccolissimo fuocherello,

cova sotto la cenere. La cenere dell’indifferenza,

la cenere dell’ignoranza, la cenere

del potere. A questo proposito è d’obbligo

citare una storica frase di Gandhi, “il giorno

in cui il potere dell’amore supererà l’amore

del potere il mondo potrà scoprire la

pace”.

Non possiamo rimanere indifferenti di

fronte agli eccidi, non esiste in nessun regolamento

di guerra che donne e bambini

possano essere falciati mentre scappano dalle loro case, col

terrore negli occhi, disarmate, unica arma nelle loro mani una

gabbietta con il gatto, preso al volo prima di fuggire. Purtroppo

ognuno di noi può fare poco per fermare i mandanti di

questi massacri, possiamo urlare il nostro dissenso o, come

sto facendo io, scrivere articoli per sensibilizzare l’opinione

pubblica. Possiamo fare invece molto aiutando questi veri profughi

della guerra con la solidarietà, accogliendoli e tendendo

loro la mano, cercando di ridar loro una speranza, quella di

ritornare presto nella loro terra a ricostruire

ciò che è stato distrutto, ma soprattutto

ridar loro la speranza di poter vivere liberi

in un mondo di pace, quella pace che in

questi giorni più di ogni cosa ci piace. Perché

nel 2022 parlare di guerra fa ancora

molto paura, ricordiamo cosa disse Albert

Einstein, “io non so con quali armi sarà

combattuta la terza guerra mondiale, ma so

che la quarta sarà combattuta con pietre e

bastoni”. Combattiamo tutti, ogni giorno,

per una società migliore, iniziamo a guardare

il nostro prossimo con gli occhi della

pace, ognuno nel suo piccolo può essere

un tassello di quell’enorme mosaico che è

la vita, quella vita che senza motivo è stata

invasa, bombardata ed annullata. Di fronte

alla guerra sfoderiamo le armi della fede,

personalmente penso che i re della guerra

possano essere vinti solo dalla Regina della

Pace, quella madre che oltre 2000 anni fa ha accolto in un

sudario il cadavere del figlio, senza colpa umiliato e massacrato,

proprio come tanti cittadini ucraini. Mai come quest’anno

ha un senso la colomba che vola col ramo d’ulivo nel becco,

mai come quest’anno la Santa Pasqua è una gemma preziosa,

un’occasione per guardarci allo specchio e vedere, con tutta

sincerità, se gli occhi che ci guardano sono occhi di pace.

Sergio Manzoni

CONSULENTI e ASSICURATORI

MONTI ROBERTO, MONTI MARCO - Agenti Generali di Melzo

SUBAGENZIE:

GORGONZOLA Responsabile Monti Marco

Via Matteotti, 31 - Tel./fax 02.9510190

mail: info@unipolsaimelzo.it

SETTALA

Responsabile Monti Roberto

Via Trieste, 30 - Tel./fax 02.95770332

mail: info@unipolsaimelzo.it

INZAGO

Responsabile Benini Giuliano

Piazza della Chiesa, 4 - Tel./fax 02.9548929

mail: inzago@unipolsaimelzo.it

VIGNATE Responsabile Cavagnoli Massimiliano

Via L. Da Vinci, 20 - Tel./fax 02.95360626

mail: vignate@unipolsaimelzo.it

Viale Olanda 7 - MELZO

Tel. 02.95710778 / Fax 02.95737185

mail: info@unipolsaimelzo.it

PEC: saimelzo@sicurezzapostale.it

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L’opinione di...

Angela Magnani

Avere trent’anni:

analisi di una generazione

tutt’altro che realizzata

Avere trent’anni oggi significa non sapere esattamente cosa

ci aspetta in futuro. Avere trent’anni oggi significa aver voglia

ed energia per poter conquistare i propri sogni ma, molte

volte, non avere le possibilità per farlo. Avere trent’anni

oggi significa aver visto fermarsi il mondo quando ancora ne

avevamo ventotto e tutto ci sembrava così lontano e risvegliarci

oggi, trentenni, con poche sicurezze e tante paure. Il

mondo del lavoro negli ultimi anni non è altro che un susseguirsi

di “Le faremo sapere”, “La assumiamo ma…”, “Cerchiamo

persone qualificate con almeno tre anni di esperienza

ma solo sotto i ventisei anni”, “Tutto ciò che le possiamo

offrire è uno stage…”.

Essere giovani oggi è tutto fuorché facile, la serenità di chi ha

avuto la fortuna di vivere gli anni d’oro dell’economia italiana

è un sogno per noi Millenials, la nostra generazione altro

non è che un frullatore di aspettative deluse e obiettivi da

raggiungere. Siamo gli invisibili per la politica, i bamboccioni

per gli altri stati, gli svogliati per le precedenti generazioni e

gli eterni ragazzini per i nostri genitori. Siamo la via di mezzo

per le generazioni a noi successive, siamo gli sfigati che

hanno fatto l’università quando il futuro ora è tutto social,

siamo…

Tutti ci incasellano ma chi si è mai davvero preoccupato di

ascoltarci, di capirci e di aiutarci?

Più mi guardo intorno

più vedo una generazione abbandonata a sé che ha ancora

troppa voglia di farcela per mollare la valigia dei propri

desideri in un angolo buio di casa. Vedo ragazzi e ragazze

scendere a compromessi per poter costruire un futuro, vedo

famiglie crearsi e altri che preferiscono una strada diversa. Alcuni

dicono che i trenta sono i nuovi venti, che a trent’anni

si ha il mondo in mano e che è la decade più divertente della

vita, forse, chi lo dice, ha avuto trent’anni ai tempi d’oro, o

forse, se li ricorda con molta nostalgia che si sa, a volte porta

a rendere i ricordi più dolci. Essere trentenni oggi è tutt’altro

che una passeggiata in riva al mare con un bel tramonto e la

brezza che ti scompiglia i capelli, lo paragonerei più a un viaggio

sulle montagne russe con l’adrenalina a mille e la paura

che ti fa tremare le gambe. Intanto il tempo scorre, le prime

rughe compaiono, le domande aumentano e la sensazione di

inadeguatezza dilaga a macchia d’olio ma, al tempo stesso,

cresce la nostra voglia di farcela, di realizzarci, di essere felici

e perché no completi.

Avere trent’anni, citando Concita De Gregorio, è come essere

un soldato di una guerra invisibile ma si sa, il lieto fine

appartiene alle favole, ma al termine di ogni guerra c’è pur

sempre un armistizio.

Angela Magnani

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dove si respira il senso profondo dello stare bene.

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Cultura alimentare:

come la società influenza ciò che mangiamo

“Non c’è amore più sincero dell’amore per il cibo” diceva George

Bernard Shaw. E noi italiani non avremmo mai potuto

dargli torto.

Il mangiare bene, infatti, fa da sempre parte della nostra cultura;

la cucina italiana è famosa ed imitata in tutto il mondo

e - a discapito dell’affermazione dello stesso Shaw secondo

cui “le cose più belle della vita o sono immorali o sono illegali

o fanno ingrassare” - sa essere anche estremamente salubre.

Insomma, la dieta mediterranea sa cogliere il meglio dei due

mondi, utilizzando alimenti al contempo gustosi e salutari.

Purtroppo però anche in questo ambito ci stiamo lasciando

influenzare, importando cattive abitudini e perdendo giorno

dopo giorno le nostre.

Ma come si sviluppano le abitudini alimentari?

I genitori compiono delle scelte in cucina per i propri figli sin

da quando questi sono neonati e lo fanno su base di ciò che

ritengono più sano o per qualche ragione migliore. Così dei

genitori vegetariani, ad esempio, tenderanno a proporre al

proprio figlio una dieta vegetariana.

Le opinioni su quali alimenti siano migliori, però sono forgiate

come ogni altra cosa dalla società e di conseguenza influenzano

il tipo di nutrizione che scegliamo di avere e di trasmettere

ai nostri figli.

I bambini osservano ed apprendono i comportamenti alimentari

dagli altri, in primo luogo a casa. Per questa ragione è fondamentale

che i genitori diano il buon esempio, evitando di imporre

semplicemente regole ma impegnandosi anche ad essere

dei modelli. Riuscire a creare le giuste abitudini alimentari nei

bambini è importante per la loro salute perché, nella maggior

parte dei casi, tenderanno a mantenerle per sempre.

Come abbiamo già detto però, la cultura e la mentalità collettiva

hanno un ruolo basilare nel determinare il tipo di alimentazione

che una persona sceglie di avere o approvare.

Purtroppo la società in cui viviamo sembra essere disposta a

chiudere un occhio sulla qualità, mettendo invece al primo posto

la comodità e, soprattutto, i prezzi bassi.

Emblema di questo sono i fast food che hanno ormai colonizzato

il mondo occidentale, Italia compresa, e che hanno contribuito

in maniera rilevante ad aggravare il problema dell’obesità.

Questa patologia, però, non è influenzata unicamente da cosa

si mangia, ma anche dalle circostanze in cui si mangia (che

determinano spesso quanto si mangia). Viene facilmente sottovalutato

quanto certe abitudini apparentemente innocue possano

influire sulla nutrizione, eppure occorre fare attenzione.

Oggi come oggi molte attività a cui scegliamo di dedicarci nel

nostro tempo libero sono al pc, al cellulare o alla TV (guardare

film o serie tv in streaming, stare sui social network…).

Trascorrere molto tempo davanti agli schermi sembra portare

più facilmente ad abbuffarsi o a mangiare in modo disordinato

e malsano. A tutto ciò si aggiungono le strategie di marketing

che molto

spesso riescono a

farci apprezzare e

desiderare un prodotto

anche quando

questo non può

che danneggiare

la nostra salute.

Così parecchi junk

food ipercalorici,

poco nutrienti e

carichi di sostanze

artificiali diventano

qualcosa che vogliamo

assolutamente

comprare,

provare e - perché

no? - fotografare.

Su Instagram ormai si fa a gara a chi posta il piatto più appetitoso

e stuzzicante, senza badare certo ai valori nutritivi. Quindi

largo spazio al fritto, al grasso, all’ipercalorico e così via!

Insomma, il marketing sfrutta l’influenza che la società ha sulle

nostre abitudini per cambiarle e trasformarle in ciò che al mercato

è più utile, incurante degli effetti che questo può avere

sulla nostra salute - per non parlare di quella dei più piccoli.

Ma se i social network riescono ad avere una certa ascendenza

sugli utenti per via delle trovate pubblicitarie e commerciali, ne

riescono ad avere anche per via dei modelli irraggiungibili e

irrealizzabili che offrono.

I ragazzi, specie quelli molto giovani, si fanno facilmente

condizionare dagli ideali estetici che gli vengono inculcati e

quando questi sono assurdi ed impossibili da raggiungere generano

frustrazione e sfociano nel dismorfismo.

Miriadi di foto di ragazze dal fisico sinuoso o di ragazzi muscolosi

e slanciati portano a credere che non esistano altri tipi

di corpo che siano considerabili come belli, incoraggiando

dunque a rispecchiare quegli standard e ad attuare abitudini

alimentari malsane. Ed ecco che, in un modo diverso, la società

si dimostra ancora un fattore determinante nella costituzione

delle nostre abitudini alimentari.

In conclusione, non dovremmo sottovalutare l’influenza che

la cultura di massa può avere sulla nostra nutrizione, ma piuttosto

tornare ad avere una dieta meno fondata sulla moda

e più focalizzata sui benefici per l’organismo. È importante

educare all’alimentazione, così da poter compiere certe scelte

sui cibi in modo consapevole, non trascurando le gravi conseguenze

a cui i disturbi del comportamento alimentare possono

portare. L’Italia è sempre stata la prima della classe in

questo, non se ne dovrebbe dimenticare.

Martina Cogni

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Oltre 1 milione d

Una grande soddisfazione gli ultimi dati di ascolto di VOCI

DI MODA eventi & cultura, format televisivo giunto

all’ottavo anno di produzione che da mesi ha superato le

100 puntate. Oltre un milione i telespettatori che seguono

il dinamico programma prodotto da Sergio Manzoni e

Marcello Bertoni, rispettivamente conduttore e regista, al

vertice di uno staff di lavoro sempre più affiatato, con Elisa

Manzoni, che con disinvoltura e bravura affianca il conduttore,

Massimo Adriani, aiuto regista e cameraman, e i due

fotografi Emanuele Bonetti e Gilberto Colussi, quest’ultimo

anche grande esperto di riprese aeree.

Share che crescerà ancora, in quanto dopo lo switch off

iniziato lo scorso 8 marzo, LOMBARDIA TV, passata al Canale

80, sarà visibile in tutto il territorio italiano sul Canale

Nazionale 221 premendo il tasto rosso del telecomando.

Come sempre la trasmissione è visibile anche in streaming

in tempo reale tramite il sito www.lombardiatv.com

Sempre più apprezzati i servizi esterni, girati in Lombardia e

regioni limitrofe, nei quali vengono intervistati personaggi

interessanti e mostrate locations particolari, cercando di valorizzare

sempre il territorio e le tradizioni.

Costante la presenza all’interno del format di uno spazio

Venerdì

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i telespettatori!

dedicato alla solidarietà, con particolare attenzione alla disabilità.

La produzione, impegnata anche in altri format,

ringrazia i telespettatori e gli inserzionisti e con grande

entusiasmo sta lavorando per creare contenuti e messaggi

sempre più importanti, cercando di arrivare nelle case e

negli smartphone con contenuti morali importanti, sempre

all’insegna della semplicità.

Ricordiamo che le puntate le potete anche rivedere nei canali

Voci di Moda su YouTube e Vimeo e potete anche seguire

le nostre pagine Instagram e Facebook di Voci di Moda.

ore 20.00

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Ultimi mesi


Continuano i grandi ascolti per il dinamico e piacevole format

tv IL SALOTTO DI TIZIANA, che ogni sabato sera ci

tiene compagnia alle ore 20 su LOMBARDIA TV (Canale

80), visibile ora anche in tutto il territorio nazionale sul

Canale Nazionale 221 premendo il tasto rosso del telecomando.

La conduttrice ufficiale Tiziana Saccomando,

coadiuvata da Sergio Manzoni, sotto la regia attenta di

Marcello Bertoni, è riuscita a creare una frizzante ora di

televisione, con ospiti sempre molto interessanti e con le

seguitissime pillole di moda e di cucina. Sempre attese infatti

le ricette fornite dalla rubrica “L’Assessore in Cucina”

e sempre apprezzate le variegate locations che il format televisivo

propone. Bellissima la voce di Noemi D’Agostino

e molto gradito l’intreccio del programma, nel quale uno

spazio importante è quello dedicato alla solidarietà. Puntata

importante a questo proposito quella in cui IL SALOTTO DI

TIZIANA ha donato diverse biciclette a Fortunato Pogna,

responsabile di ”Casa di Enzino – Comunità Exodus” di

Sonico in Val Camonica, struttura dedicata agli adulti con

problemi di tossicodipendenza e alcoldipendenza.

Quindi un plauso a tutto lo staff di questo azzeccato format

tv, che ancora una volta dimostra quanto la professionalità,

la passione ed il cuore sono elementi vincenti in questo settore

della comunicazione.

TIZIANA SACCOMANDO

E SERGIO MANZONI

NOEMI D'AGOSTINO

"ASSESSORE IN CUCINA" - TIZIANA CON SIMONE E MARTA

SOLIDARIETÀ PER IL POPOLO UCRAINO

UN AIUTO PER LA "CASA DI ENZINO"

Sabato ore 20.00

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IL PIACERE DEL BENESSERE

"Ho scelto di stare bene, ogni giorno."

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Il Gatto e la Volpe

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iL maRtedì

RistoRante - PizzeRia - biRReRia

Conosciutissimo ed apprezzato locale di Melzo, con

due ampie sale climatizzate, all’insegna dell’ottima cucina, che

comprende carne e pesce. Ricchissima la lista delle pizze, apprezzate

per la bontà e la digeribilità. Gestito da 25 anni da

Gino Corvino con le figlie e la collaborazione di Mary

Meazzini, è spesso frequentato da molta gente dello spettacolo,

che, insieme alla vastissima clientela, ne apprezzano,

oltre che all’ottimo cibo, anche l’accoglienza e la cordialità.

A conferma della validità del locale, importante e di prestigio la

partecipazione al programma “Cotto e Mangiato” con Tessa Gelisio e

lo chef Andrea Mainardi

GRande

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IL GATTO E LA VOLPE

è anche BIRRERIA !!!

Prima o dopo

il cinema vieni

a gustare le nostre

birre in bottiglia

e alla spina…

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L’intervista di...

Elisa Manzoni

YASSINE LASKAD

…la mia vita in un film!

Attore, regista e sceneggiatore. A soli 20 anni Yassine è già tutto questo!

Ma soprattutto è una persona semplice ed umile. Vive e lavora a

Lavagna di Comazzo (LO) e nel suo tempo libero si dedica alla sua più

grande passione, nata quando era piccolo…fare film amatoriali! Seguitissimo

su suoi canali social ha già realizzato tre progetti: il lungometraggio

“The Heist” e due cortometraggi “Fear” e “It”, quest’ultimo,

in uscita prossimamente, è una sua visione personale del famoso

libro di Stephen King.

Quale tra i tuoi lavori sei più fiero di aver fatto?

Sicuramente “The Heist” perché è il primo prodotto che ho fatto e da lì

è iniziato tutto. Sono molto fiero di questo lungometraggio perché se non

l'avessi fatto tutto ciò non sarebbe successo. Paradossalmente, anche se non

è ancora uscito, ti dico “It” perché è la prima volta in cui faccio tutto da solo

e sono al centro di tutto senza far fare niente ad altri. Sono io al 100% che

gestisco tutto, editando, scrivendo e facendo il regista.

Mi interessa molto anche il lavoro che fai con gli attori. Analizzate insieme

i personaggi? Fate il lavoro di analisi, ovvero quello che non si vede

del personaggio ma che l'autore/regista comunque devono sapere?

Io tendo a spiegare in generale com'è fatto il personaggio in base al carattere,

però do sempre un po’ di carta bianca, una sorta di libero arbitrio in cui gli

attori possono crearsi il carattere, le mimiche facciali e il modo di parlare. Non

entro al 100%, voglio far lavorare anche la fantasia degli attori.

Spesso tu lavori con lo stesso cast, segno che c’è una reciproca fiducia

fra te e gli attori. Con quale attore ti piacerebbe collaborare?

Sicuramente con un attore bravissimo con cui già faccio video cioè il mio

migliore amico Daniele Calise. Con lui lavorerò sempre, fino alla fine. E poi

Ryan Reynolds perché ha un modo di fare comicità che mi fa impazzire e io e

lui siamo un pochino simili di carattere.

La sala come collettivo di una comunità. In una realtà come la nostra

in cui le sale cinematografiche risentono sia della concorrenza delle

nuove piattaforme, come Netflix, sia della tragedia socio-economica,

come pensi che la sala possa tornare a costruire una comunità quindi

per te quanto è importante continuare ad andare al cinema e vivere

di cinema ?

Sono dell'idea che ormai siamo arrivati ad un punto in cui con il passare

degli anni tutte queste piattaforme saranno sempre più in sviluppo e si andrà

meno al cinema ma penso che uscire di casa, entrare in una sala cinematografica

ed incontrare altra gente è una cosa che ti appaga tantissimo. E’

un’altra emozione.

Ho notato che il tema

della paura è un filo conduttore

dei tuoi progetti.

Quanto è importante per te?

Cos’è per te la paura?

(ride) La mia paura più grande quando ero piccolo erano i clown. Fa ridere

ora il fatto di essermi appassionato proprio ad “It”. È una cosa implicita perché,

quelli che mi conoscono, sanno che sono un ragazzo molto paranoico

con ansie e paure. Non è una cosa che scelgo io di fare ma è il cervello che

me lo dice. Io sono convinto che il 90% delle paure che viviamo quotidianamente

non sono vere. Credo che le vere paure siano altre, quelle che purtroppo

capiamo veramente nei momenti in cui stiamo male, come morire di fame

o aver paura di perdere i propri cari.

Da dove trai spunto per i tuoi soggetti cinematografici e narrativi che

poi reinterpreti con il tuo stile?

Sono uno a cui piace molto fare omaggi ad opere che mi sono piaciute, ad

esempio libri, videogiochi e anche film che mi hanno segnato da quando son

piccolo e mi hanno trasmesso un’emozione. Prendo spunto da molte cose e

anche da quello che ho passato; infatti in “Fear” ci sono molti riferimenti in

cui dico cose che purtroppo, nel bene o nel male ho passato. E’ un modo per

raccontarmi, traggo ispirazione dalla mia vita ma anche da opere che non

c'entrano niente col mondo del cinema.

Preferisci fare l'attore o la tua passione rimane quella della scrittura?

Domanda bellissima ma molto difficile. Amo più fare l'attore perché si, scrivere

è bellissimo, sei da solo con le tue visioni, ma fare l'attore è un momento

stupendo. In quel preciso istante non sei te stesso e nella giornata puoi essere

un’altra persona totalmente diversa da te. In “Fear” ho interpretato un personaggio

pazzo, fuori di testa che è l’opposto di quello che sono io.

Chi è Yassine Laskad?

Sono un ragazzo che ha ancora tante cose da imparare e molta strada da

percorrere. Credo che nella vita bisogna sempre avere una passione ma soprattutto

un sogno da seguire. Lavoro come chiunque altro e quello che

guadagno lo spendo per questo scopo.

imyaass

Yassine Laskad

Yassine Laskad

Elisa Manzoni

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per chiusura

attività

ULTIMI MESI

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Invito alla lettura

CIRCE-MADELINE MILLER

Cari lettori il romanzo di cui voglio parlarvi oggi ha per me un valore particolare in quanto racchiude in sé ciò

che sin da ragazzina ha appassionato la mia mente e incuriosito la mia anima: La mitologia greca. Dai giorni

della mia infanzia, infatti, i miti greci hanno fatto parte delle mie giornate

e mi hanno

permesso di solcare le acque con Ulisse, di volare con Icaro e di superare

con Ercole tutte le prove a cui veniva sottoposto. Proprio per questo non ho

potuto che restare affascinata dalla volontà di Madeline Miller di raccontare

la maga narrata da Omero, sotto una nuova luce. Ci sembra di sapere

tutto della storia di Circe, colei che ama Odisseo e trasforma i suoi compa-

gni in maiali, eppure, esistono un prima e un dopo nella vita di questa fi-

gura, che ne fanno uno dei personaggi femminili più fascinosi e complessi

della tradizione classica e la Miller ce la racconta con un’attenzione particolare

alla complessa psiche di questo personaggio che, agli occhi di

molti, altro non che è che la figlia di Elios.

Nel libro viene descritta la storia di Circe, dalla sua nascita al suo esilio,

passando per la sua giovinezza, i suoi amori, i suoi dolori e le sue gioie.

È un romanzo che narra la crescita psicologica di una donna che nella

mitologia ha sempre rivestito un ruolo secondario mentre in queste righe

si prende tutto il palcoscenico. Circe è la protagonista indiscussa

di un’opera che vi farà riscoprire il mito secondo un’ottica nuova che

vi farà ricredere su molti aspetti, vi farà storcere il naso, battere il

cuore e trattenere il respiro. Nelle pagine scoprirete una donna piena

di paure e insicurezze che fa di esse il suo carburante per riscattarsi e

trovare il suo posto nel mondo.

PERSONE NORMALI- SALLY ROONEY

L’altro romanzo che mi sento di consigliarvi è Persone normali di Sally Rooney che mi ha conquistata da subito.

Ambientato in Irlanda, racconta la complessità delle relazioni tra due ragazzi dei nostri tempi che si trasformano

lentamente in giovani adulti. La prima cosa che mi ha colpito è la trama:

sono una a cui piacciono molto i romanzi di formazione con protagonisti

giovani, credo fortemente che la gioventù sia una fase della vita che me-

rita molta attenzione in letteratura e in questo romanzo potremmo rico-

noscere le nostre stesse storie o quelle dei nostri amici: le fragilità e le

paure e il timore di esprimere pienamente se stessi. Altra cosa che mi ha

convinto è la sua struttura narrativa. La Rooney ha scelto di raccontare

la storia dei due ragazzi con dei salti temporali di mesi e mesi da un

capitolo all’altro, in ogni capitolo troviamo flashback che ci racconta-

no i loro inizi e l’evolversi della relazione.

Infine la scrittura, Sally Rooney, definita dai più la miglior scrittrice

degli ultimi tempi, scrive in modo asciutto, essenziale. I suoi dialoghi

sono la cosa meglio riuscita, così veri e naturali da riuscire a farti

credere che quelle parole le avresti potute pronunciare anche tu.

Affronta temi universali in un linguaggio moderno, dinamico, spedito

e mai prosaico. Persone normali è un libro, per alcuni anche

di analisi personale, che ci racconta di quanto le solitudini che ci

portiamo dentro abbiano bisogno di essere condivise.

Angela Magnani

22



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1.0 70 cv Hybrid Euro 6d Listino 14.750€ (IPT e contributo PFU esclusi), promo 11.950€ oppure 9.950€ solo con fi nanziamento Contributo Prezzo di FCA Bank. - Es. Finanziamento: Anticipo 0€ - durata 84 mesi,

84 rate mensili di 162,50€ (incl. spese incasso SEPA 3,5€/rata) salvo arrotondamento ultima rata. Importo Totale del Credito 10.589,00€ (incluso spese istruttoria 325€, bolli 16€, Identicode 235€, Polizza

Pneumatici 58€). Interessi 2.768,31€. Spese invio rendiconto cartaceo 3€/anno. Importo Totale Dovuto 13.667,31€ - TAN fi sso 6,85% - TAEG 9,94% Offerta FCA Bank soggetta ad approvazione. Documenti

precontrattuali/assicurativi in Concessionaria e sul sito FCA Bank (Sez. Trasparenza). Il Dealer opera, non in esclusiva per FCA Bank, quale segnalatore di clienti interessati all’acquisto dei suoi prodotti con

strumenti fi nanziari. Messaggio pubblicitario con fi nalità promozionali. Immagini illustrative. Caratteristiche/colori possono differire da quanto rappresentato. Consumo di carburante ciclo

misto Panda 1.0 70 cv Hybrid Euro 6d (l/100 km): 5,5 - 5,2; emissioni CO 2

(g/km): 124-119. Valori omologati in base al ciclo misto WLTP aggiornati al 28/02/22 e indicati a fi ni comparativi.

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Chioda S.r.l.

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MELZO (MI) - Via A. Vespucci, 2/A

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