AGRITURISMO & BEAUTY FARMAntico Benesseredove si respira il senso profondo dello stare bene.Via Treviglio 2058 - Fara Gera d'Adda (BG)INFO E PRENOTAZIONI:0363/391601 - info@anticobenessere.it10
Cultura alimentare:come la società influenza ciò che mangiamo“Non c’è amore più sincero dell’amore per il cibo” diceva GeorgeBernard Shaw. E noi italiani non avremmo mai potutodargli torto.Il mangiare bene, infatti, fa da sempre parte della nostra cultura;la cucina italiana è famosa ed imitata in tutto il mondoe - a discapito dell’affermazione dello stesso Shaw secondocui “le cose più belle della vita o sono immorali o sono illegalio fanno ingrassare” - sa essere anche estremamente salubre.Insomma, la dieta mediterranea sa cogliere il meglio dei duemondi, utilizzando alimenti al contempo gustosi e salutari.Purtroppo però anche in questo ambito ci stiamo lasciandoinfluenzare, importando cattive abitudini e perdendo giornodopo giorno le nostre.Ma come si sviluppano le abitudini alimentari?I genitori compiono delle scelte in cucina per i propri figli sinda quando questi sono neonati e lo fanno su base di ciò cheritengono più sano o per qualche ragione migliore. Così deigenitori vegetariani, ad esempio, tenderanno a proporre alproprio figlio una dieta vegetariana.Le opinioni su quali alimenti siano migliori, però sono forgiatecome ogni altra cosa dalla società e di conseguenza influenzanoil tipo di nutrizione che scegliamo di avere e di trasmettereai nostri figli.I bambini osservano ed apprendono i comportamenti alimentaridagli altri, in primo luogo a casa. Per questa ragione è fondamentaleche i genitori diano il buon esempio, evitando di imporresemplicemente regole ma impegnandosi anche ad esseredei modelli. Riuscire a creare le giuste abitudini alimentari neibambini è importante per la loro salute perché, nella maggiorparte dei casi, tenderanno a mantenerle per sempre.Come abbiamo già detto però, la cultura e la mentalità collettivahanno un ruolo basilare nel determinare il tipo di alimentazioneche una persona sceglie di avere o approvare.Purtroppo la società in cui viviamo sembra essere disposta achiudere un occhio sulla qualità, mettendo invece al primo postola comodità e, soprattutto, i prezzi bassi.Emblema di questo sono i fast food che hanno ormai colonizzatoil mondo occidentale, Italia compresa, e che hanno contribuitoin maniera rilevante ad aggravare il problema dell’obesità.Questa patologia, però, non è influenzata unicamente da cosasi mangia, ma anche dalle circostanze in cui si mangia (chedeterminano spesso quanto si mangia). Viene facilmente sottovalutatoquanto certe abitudini apparentemente innocue possanoinfluire sulla nutrizione, eppure occorre fare attenzione.Oggi come oggi molte attività a cui scegliamo di dedicarci nelnostro tempo libero sono al pc, al cellulare o alla TV (guardarefilm o serie tv in streaming, stare sui social network…).Trascorrere molto tempo davanti agli schermi sembra portarepiù facilmente ad abbuffarsi o a mangiare in modo disordinatoe malsano. A tutto ciò si aggiungono le strategie di marketingche moltospesso riescono afarci apprezzare edesiderare un prodottoanche quandoquesto non puòche danneggiarela nostra salute.Così parecchi junkfood ipercalorici,poco nutrienti ecarichi di sostanzeartificiali diventanoqualcosa che vogliamoassolutamentecomprare,provare e - perchéno? - fotografare.Su Instagram ormai si fa a gara a chi posta il piatto più appetitosoe stuzzicante, senza badare certo ai valori nutritivi. Quindilargo spazio al fritto, al grasso, all’ipercalorico e così via!Insomma, il marketing sfrutta l’influenza che la società ha sullenostre abitudini per cambiarle e trasformarle in ciò che al mercatoè più utile, incurante degli effetti che questo può averesulla nostra salute - per non parlare di quella dei più piccoli.Ma se i social network riescono ad avere una certa ascendenzasugli utenti per via delle trovate pubblicitarie e commerciali, neriescono ad avere anche per via dei modelli irraggiungibili eirrealizzabili che offrono.I ragazzi, specie quelli molto giovani, si fanno facilmentecondizionare dagli ideali estetici che gli vengono inculcati equando questi sono assurdi ed impossibili da raggiungere generanofrustrazione e sfociano nel dismorfismo.Miriadi di foto di ragazze dal fisico sinuoso o di ragazzi muscolosie slanciati portano a credere che non esistano altri tipidi corpo che siano considerabili come belli, incoraggiandodunque a rispecchiare quegli standard e ad attuare abitudinialimentari malsane. Ed ecco che, in un modo diverso, la societàsi dimostra ancora un fattore determinante nella costituzionedelle nostre abitudini alimentari.In conclusione, non dovremmo sottovalutare l’influenza chela cultura di massa può avere sulla nostra nutrizione, ma piuttostotornare ad avere una dieta meno fondata sulla modae più focalizzata sui benefici per l’organismo. È importanteeducare all’alimentazione, così da poter compiere certe sceltesui cibi in modo consapevole, non trascurando le gravi conseguenzea cui i disturbi del comportamento alimentare possonoportare. L’Italia è sempre stata la prima della classe inquesto, non se ne dovrebbe dimenticare.Martina Cogni11