Voci di Moda N.48 - Marzo-Aprile 2022
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L’opinione di...
Angela Magnani
Avere trent’anni:
analisi di una generazione
tutt’altro che realizzata
Avere trent’anni oggi significa non sapere esattamente cosa
ci aspetta in futuro. Avere trent’anni oggi significa aver voglia
ed energia per poter conquistare i propri sogni ma, molte
volte, non avere le possibilità per farlo. Avere trent’anni
oggi significa aver visto fermarsi il mondo quando ancora ne
avevamo ventotto e tutto ci sembrava così lontano e risvegliarci
oggi, trentenni, con poche sicurezze e tante paure. Il
mondo del lavoro negli ultimi anni non è altro che un susseguirsi
di “Le faremo sapere”, “La assumiamo ma…”, “Cerchiamo
persone qualificate con almeno tre anni di esperienza
ma solo sotto i ventisei anni”, “Tutto ciò che le possiamo
offrire è uno stage…”.
Essere giovani oggi è tutto fuorché facile, la serenità di chi ha
avuto la fortuna di vivere gli anni d’oro dell’economia italiana
è un sogno per noi Millenials, la nostra generazione altro
non è che un frullatore di aspettative deluse e obiettivi da
raggiungere. Siamo gli invisibili per la politica, i bamboccioni
per gli altri stati, gli svogliati per le precedenti generazioni e
gli eterni ragazzini per i nostri genitori. Siamo la via di mezzo
per le generazioni a noi successive, siamo gli sfigati che
hanno fatto l’università quando il futuro ora è tutto social,
siamo…
Tutti ci incasellano ma chi si è mai davvero preoccupato di
ascoltarci, di capirci e di aiutarci?
Più mi guardo intorno
più vedo una generazione abbandonata a sé che ha ancora
troppa voglia di farcela per mollare la valigia dei propri
desideri in un angolo buio di casa. Vedo ragazzi e ragazze
scendere a compromessi per poter costruire un futuro, vedo
famiglie crearsi e altri che preferiscono una strada diversa. Alcuni
dicono che i trenta sono i nuovi venti, che a trent’anni
si ha il mondo in mano e che è la decade più divertente della
vita, forse, chi lo dice, ha avuto trent’anni ai tempi d’oro, o
forse, se li ricorda con molta nostalgia che si sa, a volte porta
a rendere i ricordi più dolci. Essere trentenni oggi è tutt’altro
che una passeggiata in riva al mare con un bel tramonto e la
brezza che ti scompiglia i capelli, lo paragonerei più a un viaggio
sulle montagne russe con l’adrenalina a mille e la paura
che ti fa tremare le gambe. Intanto il tempo scorre, le prime
rughe compaiono, le domande aumentano e la sensazione di
inadeguatezza dilaga a macchia d’olio ma, al tempo stesso,
cresce la nostra voglia di farcela, di realizzarci, di essere felici
e perché no completi.
Avere trent’anni, citando Concita De Gregorio, è come essere
un soldato di una guerra invisibile ma si sa, il lieto fine
appartiene alle favole, ma al termine di ogni guerra c’è pur
sempre un armistizio.
Angela Magnani
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