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Voci di Moda - N.45 Maggio 2021

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ANNI

Editore: Sergio Manzoni - Periodico quadrimestrale - Registrazione Tribunale di Milano n.29 del 16/01/2006 - Numero 45 (Anno 16) Maggio 2021

Ottimo share per

Voci di Moda in TV!

Quattro Passi in Città

Intervista a Raffaello Balzo

MELZO

www.gglass.it

FOTO GILBERTO COLUSSI


MELZO ( MI ) - Via Sant’Alessandro 24

TEL. 02 9551229

Officina Dell’occhiale


OMMARIO

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Numero 45 (Anno 16) - Maggio 2021

Quattro Passi in Città

L’opinione di Angela Magnani

La salute? Ora è a portata di chip!

Ottimo share per Voci di Moda in TV

La dieta mediterranea

Intervista a Raffaello Balzo

Questa rivista la potrete sfogliare anche su

vocidimoda

Nuovi artisti

Editore Sergio Manzoni

Via Mazzini 10/b - 20066 Melzo (Mi)

sergmanz@tiscali.it

Direzione e Redazione

Via Mazzini 10/b - 20066 Melzo (Mi)

vocidimoda@tiscali.it

Direttore Responsabile Angela Magnani

Direttore Editoriale Sergio Manzoni

Consulente Musicale Marcello Bertoni

Progetto grafico Drive Promotion Design

Art Director Eleonora Valtolina

Fotografo Emanuele Bonetti

Pubblicità Pubblilust

Via Mazzini 10/b - 20066 Melzo (Mi)

Tel. 02-95738004 348-2664836

Periodico quadrimestrale

Registrazione Tribunale di Milano n. 29 del 16/01/2006

Tutti i diritti sono riservati. É vietata la riproduzione, anche parziale, di

testi, documenti, fotografie e disegni, se non dietro l’autorizzazione

dell’Editore. Testi e fotografie, qualora non espressamente richiesto

all’atto dell’invio, non vengono restituiti.

Distribuzione gratuita in esercizi commerciali e pubblici, associazioni

e privati. Altri punti di distribuzione a cura dell’Editore.

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vocidimoda



Editoriale

C’è solamente il tempo

per amare

In questo anno di pandemia abbiamo ingerito dai canali comunicativi

quali televisione, social, giornali ed altro, notizie e nozioni,

ci hanno impartito lezioni, fornito dati e tabelle. Anch’io

come tutti voi ho ingerito tutto questo, ma qualcosa proprio

non l’ho digerito. Ho assimilato i pareri di molti, esperti e non,

ma ho imparato nel tempo a selezionare le opinioni, a farle mie

oppure a contestarle. Perché molti concetti che ogni giorno da

più parti ci arrivano spesse volte sono dettati dalla convenienza,

economica o d’immagine, di chi ci propina questi stessi concetti.

Così il “terrorismo” di molti opinionisti o addetti ai lavori,

nasce dal vantaggio di avere il plauso di certe istituzioni o personaggi,

che magari aprono canali interessanti alla loro carriera.

Ho apprezzato invece chi, pur rischiando il posto o il lavoro, ha

sempre detto la verità. Personalmente una cosa ho imparato da

un anno a questa parte, che non c’è voce migliore di quella che

ci offre la natura, camminando fra prati e boschi, ascoltando il

suono del vento fra i cespugli, che ci consiglia di far volare oltre

il nostro pensiero. Lo sguardo spaventato di un leprotto, che ci

suggerisce di fuggire alla paura, di pensare che solo ritornando

a vivere dando il giusto peso alla vita possiamo riprendere quei

valori che i nostri nonni e i nostri genitori ci hanno insegnato,

valori quali la giustizia, il rispetto, l’educazione, l’attenzione ai

più deboli e a coloro che la società ha messo ai margini, ai tantissimi

nuovi poveri, che con tanta dignità ogni giorno si svegliano

col sorriso, sperando in una giornata migliore.

Questi valori e la fede, che ritengo un elemento essenziale nella

vita di ogni essere umano, mi spingono a rifiutare i falsi predicatori

che spesso incontro nella mia vita. La pandemia inoltre,

sperando finisca presto, non ci restituirà di sicuro i parenti e gli

amici che sono periti a causa di questo terribile virus, purtroppo

non ci restituirà più il caro Ermanno, da anni componente

della nostra famiglia

di “Voci di Moda”, ma

ci deve aver insegnato

qualcosa, anche da questa

terribile esperienza

dobbiamo esser bravi a

digerirne gli enzimi più

positivi, e cioè la consapevolezza

che la vita

va vissuta con impegno

e coraggio sempre, che

dobbiamo lottare ogni

giorno per l’obiettivo

che ci siamo posti, che

non dobbiamo mai dimenticare

il valore prezioso

dell’“amicizia”,

quella vera, quella che ci

aiuta nei momenti di difficoltà,

senza pretendere

nulla in cambio. Perché

molte volte quello che pensavi essere un amico era in realtà solo

un opportunista, ed invece quella persona semplice,umile e taciturna,

giorno dopo giorno, senza dar spettacolo, è diventato

magari uno spettacolo di amico!!

Chiudo con una frase di Mark Twain che io adoro… ”La vita è così

breve che non c’è tempo per i litigi, per il rancore e per la guerra.

C’è solamente il tempo per amare e dura solamente un istante.”

di Sergio Manzoni

CONSULENTI e ASSICURATORI

MONTI ROBERTO, MONTI MARCO - Agenti Generali di Melzo

SUBAGENZIE:

GORGONZOLA Responsabile Monti Marco

Via Matteotti, 31 - Tel./fax 02.9510190

mail: info@unipolsaimelzo.it

SETTALA

Responsabile Monti Roberto

Via Trieste, 30 - Tel./fax 02.95770332

mail: info@unipolsaimelzo.it

INZAGO

Responsabile Benini Giuliano

Piazza della Chiesa, 4 - Tel./fax 02.9548929

mail: inzago@unipolsaimelzo.it

VIGNATE Responsabile Cavagnoli Massimiliano

Via L. Da Vinci, 20 - Tel./fax 02.95360626

mail: vignate@unipolsaimelzo.it

Viale Olanda 7 - MELZO

Tel. 02.95710778 / Fax 02.95737185

mail: info@unipolsaimelzo.it

PEC: saimelzo@sicurezzapostale.it

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Q RO

UATT

passi

in

Città

Uno degli speciali molto seguiti della trasmissione tv

VOCI DI MODA eventi & cultura in onda dal 2016

su LOMBARDIA TV (canale 99) e LODI CREMA TV

(CANALE 111) è sicuramente Quattro Passi in Città,

uno sguardo ai Comuni del territorio e non, dal punto

di vista storico, culturale e sociale, un modo semplice

ma professionale per far conoscere e promuovere le città

che di volta in volta decidiamo di visitare. Tutto ciò ci è

possibile dopo diversi anni di

esperienza televisiva, nei quali

abbiamo intervistato e ripreso

oltre 500 persone, conosciute

o meno, sempre nel rispetto

dei valori in cui crediamo. In

attesa di far “quattro passi”

prossimamente a Pianello Val

Tidone in provincia di Piacenza

e poi a Ferrara, la nostra

troupe ha fatto tappa nel mese

di aprile a Melzo, un accogliente

Comune in provincia

di Milano, che con i suoi oltre

18.000 abitanti, ha un’importante

bagaglio storico e culturale. Sotto la regia attenta

di Marcello Bertoni, che cura insieme alla produzione

tutto il montaggio, lavoro certosino che avviene presso il

suo Studio One, lo staff di Voci di Moda ha confezionato

due interessanti puntate su Melzo. Speciale condotto

da Sergio Manzoni, coadiuvato brillantemente da

Elisa Manzoni ed Amira Rimoldi, ripreso e fotogra-

PALAZZO TRIVUZIO

FOTO BONETTI

Il Sindaco di Melzo ANTONIO FUSE’

TORRE CIVICA

Interno PALAZZO TRIVULZIO

6

STEFANO CHIODA (al centro) titolare CONCESSIONARIA FIAT CHIODA

fato da un rodato team di operatori, tra i quali il nostro

Emanuele Bonetti, che ha seguito tutta la parte storica

delle puntate. Determinante il contributo di Davide Re,

del Centro Studi “Guglielmo Gentili”, associazione che


MELZO

promuove studi e ricerche riguardanti la storia

della città di Melzo e del territorio lombardo

compreso tra il Lambro e l’Adda.

Abbiamo avuto l’onore di intervistare il

Sindaco Antonio Fusè presso il suo ufficio,

sempre nel rispetto del Protocollo Covid

19, a seguire uno spazio sociale importante

abbiamo voluto dedicare alla Croce Bianca

di Melzo, che da moltissimi anni offre il suo

servizio sul territorio e, grazie al Presidente

Antonio Camerlengo, in rappresentanza

di tutti i numerosi volontari, abbiamo preso

coscienza dell’indispensabile attività che svolgono

con le loro ambulanze.

Interno TORRE CIVICA

Il conduttore SERGIO MANZONI

Per rappresentare la parte produttiva del Comune abbiamo

scelto Chioda, la storica Concessionaria Fiat che

dal 1968 si occupa della vendita di automobili e di veicoli

commerciali, e con il titolare Stefano

Chioda abbiamo fatto una breve ma esaustiva

intervista. Spazio importante quello

che abbiamo dedicato alla storia di Melzo,

passando per Piazza Risorgimento, grazie

alla gentile concessione dell’Amministrazione

Comunale, che ringraziamo di

cuore, siamo entrati a Palazzo Trivulzio,

dove ne abbiamo ammirato le bellezze

artistiche e gli affreschi, salendo infine

sino all’ultimo piano della torre, dove

abbiamo fatto delle interessanti scoperte

che potrete rivedere nei canali Voci di

Moda su YouTube e Vimeo. Passando poi per Piazza

della Vittoria e Piazza Repubblica siamo giunti in Piazza

Vittorio Emanuele II, dove, oltre al municipio e alla fontana,

abbiamo ammirato la Torre Civica del XV secolo. Al

suo interno abbiamo “respirato” la storia e, salendo attra-

Il conduttore con ELISA MANZONI

ANTONIO CAMERLENGO (Pres. Croce Bianca Melzo)

verso una antica scala circolare abbiamo

raggiunto la sommità, dove le campane

ci hanno riportato all’attualità, e fra un

rintocco e l’altro abbiamo chiuso lo speciale

su Melzo, ammirandone dall’alto

il panorama. Due puntate che hanno

avuto uno share altissimo, moltissime

anche le visioni in streaming su www.lombardiatv.com.

Soddisfatti dal risultato ottenuto continuiamo le nostre

puntate di VOCI DI MODA eventi & cultura, in attesa di

partire per altri “Quattro Passi in Città.”

Campanile TORRE CIVICA

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L’opinione di...

Angela Magnani

Sono state aperte le porte

ma non i portoni

Stiamo arrivando davvero alla fine dell’incubo Coronavirus?

Questa è la domanda più gettonata degli ultimi tempi e

con essa va a braccetto il quesito in merito alle riaperture.

L’ultimo Decreto Legge emanato dal Governo Draghi tratta

proprio questo scottante tema che ha creato non poche perplessità

nei cittadini. Si è tornati a mangiare al ristorante sia

a pranzo che a cena, anche se solo all’aperto, si ha di nuovo

la possibilità di andare nei locali, al cinema e i ragazzi sono

tornati a sedersi al proprio banco perché secondo Draghi,

quello delle riaperture, è un “rischio ragionato”, ma è davvero

così? In molti sono scettici in merito a questa decisione

basata, per i più, su una scelta politica che fa leva sulla lenta

diminuzione dell’incidenza e che prova a rispondere al disagio

economico e sociale del Paese piuttosto che una scelta

basata su dati scientifici.

Una grande fetta di popolazione è convinta che pochi rispetteranno

le norme del distanziamento e dell’uso della

mascherina anche all’esterno e, visti gli ultimi episodi di Milano

dopo la vittoria interista dello scudetto, ho anche io le

mie perplessità. Le immagini di Piazza Duomo stracolma di

gente hanno fatto male al cuore e la possibilità che queste

azioni scellerate avranno ripercussioni su tutti noi mi toglie

il sonno.

Abbiamo sacrificato più di un anno delle nostre vite per il

bene comune, abbiamo messo in stand-by la nostra vita

rinunciando a gesti

semplici come un saluto

affettuoso o una

stretta di mano, abbiamo perso persone care e ci siamo rifugiati

in quattro mura, a volte davvero troppo piccole, per

buttare tutto all’aria così?

Le riaperture ce le siamo meritate ma dobbiamo essere in

grado di essere ancora rispettosi verso noi stessi e verso il

prossimo per poter scongiurare un nuovo lockdown.

Non dobbiamo dimenticare che non ne siamo usciti, gli errori

susseguitesi nell’ambito vaccini e la mala-informazione

non hanno contribuito all’avvicinarsi della fine e per questo

dobbiamo portare ancora un po’ di pazienza. La serenità,

sia economica che psicologica, di cui tutti abbiamo bisogno

arriverà secondo gli esperti tra luglio, per i più ottimisti, e

settembre.

Ricordiamoci che si sono aperte porte ma non portoni, dobbiamo

riprenderci la nostra quotidianità un pezzettino alla

volta e senza strafare, il mostro, infatti, non è ancora stato

del tutto sconfitto. Mi rifaccio quindi a voi cari lettori, cerchiamo

di usare la testa e metterci una mano sulla coscienza

perché, seppur di sacrifici ne abbiamo già fatti molti, questo,

se tutti ci impegnassimo, potrebbe davvero essere l’ultimo.

Angela Magnani

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Piccoli Passi

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La salute? Ora è a portata di chip!

Ecco come un chip potrebbe rivoluzionare la medicina

Ci pensate mai? Gli anni che stiamo vivendo verranno raccontati

nei libri di storia. Un giorno si parlerà di come il progresso

scientifico e tecnologico abbiano potuto sconfiggere

una pandemia che ha messo l’intero mondo in ginocchio. La

farmacia, l’ingegneria biomedica e le biotecnologie stanno ricoprendo

un ruolo fondamentale nella lotta al Covid-19 e i

loro passi da gigante sono riportati su tutti i giornali.

Dunque nel 2021, tra i tanti nuovi traguardi della medicina e

dell’industria farmaceutica, poteva forse mancare un colpo di

genio di Elon Musk intento a trovare per l’ennesima volta un

modo per salvare l’umanità? Ovviamente no.

Di nuovo l’ideatore di Tesla ha saputo far parlare di lui, questa

volta attraverso il progetto di un chip impiantato nel cervello

che possa permettere di comunicare solo con la forza del

pensiero.

Inquietante? Forse, ma le intenzioni di Musk sono chiare ed

ambiziose: impiantare l’intelligenza artificiale nei cervelli umani

al fine di curare diverse patologie neurologiche (ad esempio

Alzheimer e Parkinson). Questi chip, infatti, sarebbero in grado

di leggere e scrivere l’attività cerebrale rendendo dunque

possibile il superamento di qualsiasi disturbo a carico del sistema

nervoso, tra cui le paralisi.

Se pensate che si tratti solo dell’ennesimo progetto utopico

vi state sbagliando, infatti questi chip sono già stati prodotti

dalla Neuralink di Musk e in fase di test; un esperimento ha

dimostrato come l’impianto di uno di questi nel cervello di

una scimmia le abbia reso possibile giocare ad un videogioco

solamente attraverso il pensiero.

Dunque esisterebbero dei minuscoli componenti elettronici

capaci di pilotare un corpo con la sola forza del pensiero. Scenario

tanto straordinario quanto agghiacciante, eppure per

niente remoto se ci si basa sulle parole dello stesso Musk:

“Neuralink sta lavorando

a stretto

contatto con la

Food and Drug

Administration

per garantire che

gli impianti dei

chip siano sicuri.

Se le cose andranno

come speriamo,

potremmo

essere in grado di

effettuare i primi

test sugli esseri

umani più tardi nel

corso dell’anno”.

Questa nuova invenzione

ha, come

sempre, diviso a metà la comunità scientifica e dato origine,

nel dibattito etico, a due fazioni: una pro e una contro.

A favore si sono schierati i tanti che hanno posto il focus

sull’enorme opportunità di restituire una vita normale a chi,

affetto da patologie neurologiche senza possibilità di guarigione,

sembrava ormai aver perso la speranza.

Per i pazienti paralitici, per esempio, questo piccolo chip rappresenterebbe

la possibilità di riacquistare le funzioni motorie

e porre fine alla propria condizione di disabilità, un orizzonte

finora ritenuto irraggiungibile dalla scienza. Insieme a questi

potrebbero avere nuove possibilità di guarigione anche i pazienti

affetti da malattie neurodegenerative, ancora ritenute

incurabili. Insomma, sembrerebbe davvero un miracolo!

Del resto, però, la medaglia ha sempre due facce e lo hanno

fatto notare i “contrari” che, prima di cantare vittoria ed

ergere statue in onore di Elon Musk, hanno riflettuto

anche sulle potenziali ripercussioni negative che una

tale tecnologia potrebbe avere.

Il principale pericolo, secondo gli scettici - sebbene

si tratti solo di speculazioni - potrebbe essere quello

dell’hackeraggio del chip che rischierebbe di permettere

ad un individuo di controllare la mente di un altro,

con conseguenze catastrofiche.

Allora dove sta la ragione? Chi vince il dibattito? Come

sempre non esistono risposte certe a queste domande.

La scienza e la tecnologia sono strumenti che solo l’uomo

può decidere come usare; il progresso tecnologico

potrebbe evolversi in tanti modi, potrebbe portare il genere

umano a nuovi traguardi o potrebbe spingerlo verso

un abisso senza ritorno, ma come disse Karl Popper,

“il futuro è aperto e dipende da noi tutti”.

Martina Cogni

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Ottimo lo sh

Da quasi 6 anni siamo sempre in onda con la nostra trasmissione

e nemmeno le restrizioni e la pandemia ci hanno bloccato,

grazie al nostro validissimo staff, che, nel pieno rispetto

del Protocollo Covid-19, ha prodotto puntate molto apprezzate,

visto l’altissimo numero di persone che da Roma in su ci

seguono con affetto, solo in Lombardia oltre 300.000 spettatori

vedono sempre VOCI DI MODA eventi & cultura,

oltre ai nostri fedeli telespettatori del Piemonte, della Liguria,

del Veneto, dell’Emilia Romagna e del Lazio. La situazione

sanitaria non ci ha permesso di registrare dal nostro salotto,

allestito presso gli M8 Studios di Cernusco sul Naviglio (Milano),

location meravigliosa che speriamo presto di riutilizzare.

Quindi abbiamo registrato e stiamo registrando seguitissime

puntate in esterna, visitando luoghi di importanza storica e

culturale, coinvolgendo i nostri numerosi ospiti in un’atmosfera

rilassante ma sempre professionale. Nasce così anche il

nostro nuovo “speciale”, che abbiamo denominato “Quattro

Passi in Città“, che periodicamente si inserisce fra le

puntate classiche del format, e che vuole farvi conoscere

da vicino luoghi e realtà che di volta in volta selezioniamo.

I due produttori della trasmissione, SERGIO MANZONI e

MARCELLO BERTONI, il primo conduttore ed il secondo

valido regista, che, dal suo Studio One, monta le puntate

con dedizione e precisione, si avvalgono anche di collaboratori

indispensabili per l’ottima riuscita del format. Molto

apprezzate le nostre inviate ELISA MANZONI ed AMIRA

RIMOLDI, ormai conosciutissima ELENA CRISTOFARO,

con la sua rubrica “In giro per...” Determinante il contributo

dell’aiuto regista e cameraman MASSIMO ADRIANI, del

fotografo e cameraman EMANUELE BONETTI e di BODY

PLANET di Brembate (Bergamo) che cura il make-up.

Venerdì ore 19.30

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are in Tv!

Sperando di poter ripartire presto ad organizzare eventi

di moda e spettacolo, attività che svolgiamo da oltre 25

anni e di ripartire presto anche con il nostro Concorso

Canoro VOCI DI MODA continuate a seguirci sulle reti

di LOMBARDIA TV (canale 99) e LODI CREMA TV (canale

111). Ci potete vedere anche in streaming su www.

lombardiatv.com

Le puntate le potete poi rivedere nei canali Voci di

Moda su YouTube e Vimeo. Seguiteci anche attraverso

le nostre pagine Instagram e Facebook.

Sabato ore 18.00

13


NUOVA APERTURA

Abiti da cerimonia,

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Lo staff di

®

9 a Edizione

se volete prenotare

una Selezione in piazze,

teatri o ristoranti

inviate una richiesta a

vocidimoda@tiscali.it

appena i protocolli

Covid-19 ce lo permetteranno,

siamo pronti a ripartire!

dà il benvenuto al nuovo

DIRETTORE RESPONSABILE

ANGELA MAGNANI

e le augura lunga permanenza

e buon lavoro!

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Siero liposomiale,

l’unico siero che ricostruisce

l’Acido Jaluronico nel derma

con un semplice massaggio

Il siero SansTime ® , al contrario di tutti gli altri

prodotti Anti-Age esistenti in commercio, non

contiene Acido Jaluronico, ma i suoi precursori:

acido glucuronico e N-Acetyl glucosamina.

Sono queste le due molecole che introdotte

all’interno con un veicolo naturale diventeranno,

attraverso un processo biochimico, Acido Jaluronico.

Acido Jaluronico vero, quello naturale, poiché

prodotto attraverso un processo fisiologico. Dopo

20/25 giorni, avrà inizio quell’idratazione profonda

essenziale per la distensione delle rughe di superficie,

ma già dalla prima settimana di utilizzo si

noteranno importanti benefici sulle zone trattate.

Modo d’uso

Applicare SansTime ® , prevalentemente di sera,

sulle zone interessate del viso e del collo, massaggiare

delicatamente fino ad assorbimento completo.

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La dieta

EDITERRANEA

MIl termine dieta, deriva dal greco “dìaita” e significa stile di vita.

E’ quindi espressione del legame tra l’uomo e il suo territorio.

Prende il nome di Dieta mediterranea l’insieme delle abitudini alimentari

dei popoli che si affaciano sul bacino mediterraneo, che si sono

consolidate nei secoli e sono rimaste pressoché immutate fino al boom

economico degli anni ’50.

La scoperta della Dieta mediterranea, a livello mondiale, è da attribuire

al Medico Nutrizionista Ancel Keys che sbarcato a Salerno nel 1945,

al seguito della quinta armata dell’esercito americano, si accorse che le

malattie cardiovascolari, diffuse nel suo Paese, qui erano molto limitate.

In particolare, tra la popolazione del Cilento risultava molto bassa

l’incidenza delle cosiddette malattie del benessere: ovvero tutte quelle

patologie legate all’abbondanza del cibo (malattie metaboliche, tumori,

patologie dell’apparato gastrointestinale).

Queste osservazioni furono alla base di un programma di ricerche che

prese in esame le abitudini alimentari di 12.000 soggetti tra Giappone,

Stati Uniti, Yugoslavia, Olanda, Grecia, Finlandia e Italia.

I risultati emersi dimostrarono che quanto più l’alimentazione dei soggetti

analizzati si discostava dagli schemi mediterranei, maggiore era

l’incidenza delle suddette patologie.

Negli anni ‘70 del ‘900, ebbe così inizio un ampio programma di medicina

preventiva, basato proprio sugli studi condotti da Ancel Keys. Da qui

il successo internazionale e la popolarità di questa dieta.

Nel Novembre 2010, la Dieta mediterranea è stata riconosciuta dall’U-

NESCO “Patrimonio culturale immateriale dell’umanità”, con le seguenti

motivazioni: “ La Dieta mediterranea è molto più che un semplice elenco

di alimenti. Essa promuove l’interazione sociale, poiché il pasto in comune

è alla base dei costumi sociali e delle festività condivise da una data

comunità, e ha dato luogo a un notevole corpus di conoscenze, canzoni,

massime, racconti e leggende. La Dieta si fonda nel rispetto per il territorio

e la biodiversità, e garantisce la conservazione e lo sviluppo delle attività

tradizionali e dei mestieri collegati alla pesca e all’agricoltura nelle

comunità del Mediterraneo.”

La Dieta mediterranea è incentrata soprattutto sulla corretta scelta degli

alimenti, mentre l’aspetto calorico gioca un ruolo di secondo piano. La

sobrietà e la moderazione delle porzioni rappresentano comunque un

elemento imprescindibile per la corretta applicazione di questa dieta.

Gli alimenti protagonisti della Dieta mediterranea sono: cereali integrali,

olio d’oliva, pane, vino, legumi, ortaggi e frutta. A questi, in moderata

quantità, si possono unire latticini, uova, pesce e carne. Essi forniscono

un’alimentazione valida, equilibrata, adatta a qualsiasi età e in grado di

prevenire molte malattie.

Un aspetto fondamentale alla base della Dieta mediterranea è un’adeguata

attività fisica, importante per bruciare calorie, scaricare tensione e

stress, migliorando l’umore e il benessere psicologico.

Il modello alimentare mediterraneo, oltre ad essere salutare per le

persone, lo è anche

per l’ambiente.

Si stima in media che

per ottenere 100 calorie,

la Dieta mediterranea

provochi un impatto

ambientale di circa il 60 %

inferiore rispetto ad una alimentazione

di tipo nordeuropeo o nordamericano,

basata in misura maggiore su carni e grassi animali, piuttosto che

su vegetali e cereali.

I benefici ambientali della Dieta mediterranea possono essere così riassunti:

• Impiego di risorse naturali: la Dieta mediterranea prevede un elevato

consumo di cereali, frutta, verdura e legumi, la cui produzione richiede

un impiego di risorse naturali (suolo, acqua) e di emissioni di gas

serra meno intensivo rispetto ad un modello alimentare basato perlopiù

sul consumo di carni e grassi animali.

• Stagionalità: la Dieta mediterranea prevede il consumo degli alimenti

rispettando la stagionalità degli stessi.

• Biodiversità: la Dieta mediterranea rispetta il territorio e la biodiversità.

• Frugalità: la Dieta mediterranea prevede porzioni moderate e consumo

di alimenti integrali e freschi, poco trasformati

Come già sottolineato dall’UNESCO, il modello alimentare mediterraneo

apporta dei benefici anche a livello sociale ed economico:

• Salute: la Dieta mediterranea, insieme all’attività fisica, aiuta a prevenire

le malattie del benessere.

• Consapevolezza: la Dieta mediterranea promuove una maggiore consapevolezza

alimentare e legame col territorio, la conoscenza della

stagionalità, biodiversità e naturalità degli alimenti.

• Convivialità: la Dieta mediterranea promuove l’interazione sociale. I

pasti comuni sono la pietra angolare delle feste e delle nostre tradizioni

sociali.

• Identità: la Dieta mediterranea è espressione dell’intero sistema storico

e culturale del Mediterraneo. È una tradizione alimentare millenaria

che si tramanda di generazione in generazione.

• Spesa sanitaria e spesa delle famiglie: una maggiore aderenza al

modello mediterraneo migliorerebbe lo stato di salute generale della

popolazione, che si tradurrebbe in una diminuzione della spesa sanitaria

nazionale e delle famiglie.

• Valorizzazione territori: la diffusione del modello alimentare mediterraneo

valorizzerebbe l’offerta agro-eno-gastronomica dei nostri territori.

Considerando gli effetti positivi sulla sfera sociale, economica ed ambientale,

si può considerare la Dieta mediterranea come un modello

alimentare sostenibile.

Dott.ssa Erica clauDia Giuliani BioloGa nutrizionista

inzaGo - Via Besana 16 cell: 338 6746298 - 3386575589

ericaclaudia.giuliani@gmail.com

17


Il Gatto e la Volpe

CHiUso

iL maRtedì

RistoRante - PizzeRia

Conosciutissimo ed apprezzato locale di Melzo, con

due ampie sale climatizzate, all’insegna dell’ottima cucina, che

comprende carne e pesce. Ricchissima la lista delle pizze, apprezzate

per la bontà e la digeribilità. Gestito da 25 anni da

Gino Corvino con le figlie e la collaborazione di Mary

Meazzini, è spesso frequentato da molta gente dello spettacolo,

che, insieme alla vastissima clientela, ne apprezzano,

oltre che all’ottimo cibo, anche l’accoglienza e la cordialità.

A conferma della validità del locale, importante e di prestigio la

partecipazione al programma “Cotto e Mangiato” con Tessa Gelisio e

lo chef Andrea Mainardi

18

18

Via XXIV Maggio, 6 MELZO (MI) - Tel. 02 9550671

www.pizzeriailgattoelavolpe.it

ginocorvino@virgilio.it


L’intervista di...

Elisa Manzoni

Raffaello Balzo...

bello, poliedrico e iper creativo!

Raffaello Balzo, attore, modello e ora anche fotografo di

personaggi televisivi, di importanti attori e di Miss Italia.

Originario di Udine, ha fatto della sua vita una comunicazione

vera e propria, recitando con personaggi di grande

spessore, interpretando ruoli primari nel cinema, in varie

serie televisive, fiction e soap opera. Mi ha gentilmente

concesso questa intervista, rispondendo in modo spontaneo

e sincero alle seguenti domande.

1) Partiamo dal tuo passato: dagli esordi come “Il più bello

d'Italia”, “Carramba boy” e la serie tv “Compagni di scuola”,

la tua carriera ha decollato in modo significativo. Hai

recitato in importanti film, soap opera e serie tv. Quali rimarranno

sempre nel tuo cuore?

Ho cominciato il tutto vincendo “Il più bello d'Italia” nel 1999,

concorso che all'epoca era molto famoso, ma che adesso, come

anche Miss Italia, un po' di meno, ed è stato quello il trampolino

importante. Mi ha fatto capire che potevo avere qualcosa in più

degli altri e che valeva la pena rischiare di fare qualcosa, di mollare

tutto, di mollare il lavoro che avevo come programmatore

di computer e andare a cercare fortuna altrove. A differenza di

oggi, con social ed altre possibilità che si hanno, per avere informazioni

su questo mondo andavo ancora sulle Pagine Gialle.

Sono arrivato al programma di Raffaella Carrà come “Carramba

Boy”, è una stata una bella palestra e girando il programma a

Roma ho avuto la possibilità di conoscere un paio di impresari

del cinema che mi hanno fatto capire che oltre alla moda, potevo

tentare anche la strada della televisione e del cinema, grazie

al mio aspetto estetico. Stessa cosa me la disse Raffaella Carrà.

Da qui, ho cominciato a fare dei provini e finita “Carramba

che sorpresa!” è arrivata la prima fiction che era "Compagni di

scuola" e in seguito è arrivato “Un posto al sole”, poi “Elisa di

Rivombrosa”, “Provaci ancora prof”, “R.I.S”, “Matrimonio alle

Bahamas”, ne ho fatti veramente tanti, per chiudere con “Centovetrine”.

Il programma della Carrà e Roma mi hanno fatto

decollare, se fossi rimasto a Milano, con tutto il rispetto per la

metropoli lombarda, che di cinematografico aveva sicuramente

meno, non avrei intrapreso la carriera del cinema e magari avrei

continuato a fare quella del modello.

2) Anno 2006, partecipi alla quarta edizione

del reality “L’Isola dei famosi”,

condotta da Simona Ventura. Cosa ti è

rimasto di questa esperienza? Che cosa

è cambiato secondo te in questo mondo?

Dell’esperienza “Isola” mi è rimasta un po' di

amarezza, devo essere sincero, perché essendo

preso da tante cose, a due settimane dalla

fine del programma ho mollato. In quel momento

mi sembrava la scelta migliore. L’ho

trovato un po’ noioso, dal momento che la

giornata non passava mai. Così mi ero costruito

una clessidra e cercavo di svegliarmi il

più tardi possibile la mattina e vedendo dove

buttava il sole della clessidra, mi segnavo più

o meno gli orari. È un ricordo bello, non posso

dire di no. Se dovesse ricapitarmi e dovessero

chiedermi di rifarlo, accetterei subito.

diversa, quella del

fotografo. Parlaci di

questo nuovo Raffaello

e perché hai deciso di cambiare prospettiva.

Ho sempre avuto la passione della fotografia che mi è stata

trasmessa da mio padre. Ho accantonato la mia carriera precedente

perché la fotografia ora, è il mio interesse principale. Ho

sempre fatto scatti, soprattutto a persone che conoscevo, come

alcune mie ex fidanzate che facevano le attrici. Le foto piacevano

molto, allora così da un "gioco" è diventato un lavoro vero e

proprio. Ho fatto tantissime copertine, continuo a farne e sono

molto contento di questo.

4) Parliamo ora del futuro: hai qualche progetto? A quali

stai lavorando principalmente?

Per quanto riguarda il futuro, data l’attuale situazione, sconvolta,

in positivo e in negativo dal digitale e dai social, penso

probabilmente di staccarmi da questo ambiente. Appartengo

alla generazione 1.0 che è l’analogica, periodo in cui si guardavano

i film o su Canale 5 e Rai 1 o tramite videocassetta e

dvd. Oggi, invece, con l’avvento del digitale è cambiato tutto, ci

sono piattaforme come Netflix, ci sono i social e tanti programmi,

la gente così può scegliere, non essendoci più il monopolio.

Di conseguenza i produttori italiani che potevano permettersi

di fare dei prodotti di qualità non eccelsa, venivano comunque

visti. Adesso, praticamente è impossibile. Un produttore non riesce

ad andare avanti, perché se prima faceva un film decente

era sicuro che poteva rientrare delle sue spese, adesso anche

con un film veramente bello non ha la certezza di recuperare i

soldi a meno che non ci siano Film Commission di mezzo. Io mi

vedrò praticamente fuori dall’ambiente dello spettacolo. Attualmente

ho dei progetti molto grossi ed importanti che mi stanno

impegnando dieci/dodici ore al giorno ma che non voglio dirti

per scaramanzia, perché sì, Raffello Balzo è anche una persona

scaramantica.

5) In poche parole come definiresti oggi Raffaello Balzo?

Mi piacciono molto le sfide, mi piace molto ricominciare, partire

da zero e portare avanti un progetto, poi magari quando arrivo

alla fine dello stesso, mi stanco, devo chiuderlo, devo venderlo,

magari darlo ad altri e poi ricominciare e farne un altro. Sono

iper creativo.

Elisa Manzoni

3) Spostiamoci ora alla realtà, al presente.

La tua carriera ha preso una strada

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Nuovi artisti

Nato a Lodi nel 1992. Autore di testi musicali, ho studiato chitarra fin dall’infanzia. La mia

passione per la musica mi ha portato a scrivere testi musicali. In relazione a questa sua attività,

nel 2017 ho iniziato a partecipare con i suoi testi a diversi concorsi e progetti letterari, ottenendo

svariati riconoscimenti, fino al più recente, comunicatomi all’inizio di quest’anno, che vede

il mio inserimento ufficiale come autore/poeta all’interno dell’Enciclopedia dei Poeti Italiani

Contemporanei 2021. Tra i vari concorsi e progetti a cui ho preso parte ci sono: Il Festival Il

Federiciano, i Premi Internazionali Salvatore Quasimodo, Maria Cumani Quasimodo, Il Premio

Cet Scuola Autori di Mogol con Mogol Presidente di giuria. Nel 2020 ho partecipato ad un progetto

con Alessandro Quasimodo, chiamato “Alessandro Quasimodo legge gli Autori Contemporanei”

realizzando un cd personale e sette video-poesie disponibili sul mio canale Youtube

“L.M.B. Autore”. Il progetto si chiama “Alessandro Quasimodo legge Luca Beretta”. Anche se

nei video vengono definite “poesie”, sono dei veri e propri testi musicali, pensati e scritti per essere

cantati. Ho ottenuto il privilegio di essere selezionato per questo progetto, di solito riservato

ai componimenti poetici, grazie al contenuto mai banale dei miei testi e al mio stile di scrittura.

Ho scritto anche alcune poesie e con due di esse ho partecipato a due concorsi: il Premio di Poesia

“La Panchina dei Versi” con la poesia “SIAMO GIOVANI” nel 2020. La poesia ha ottenuto

una Menzione di Merito ed è stata pubblicata all’interno del libro “Premio Internazionale La Panchina dei versi” e il Premio “Dedicato a…

Poesie per ricordare - Giornata Mondiale della Poesia” con la poesia “IO SCRIVO” nel 2021 ottenendo una Menzione di Merito (risultati finali

non ancora noti). Infine, sempre nel 2021 ho partecipato con il testo “La Grandezza di Essere Umili” al Tour Music Fest (The European Music

Contest), dove il mio testo ha da poco ottenuto l’idoneità artistica ed è approdato alla semifinale nazionale che si terrà nei prossimi mesi.

Per questo e molto altro, seguitemi sul mio profilo Instagram “l.m.b.autore” per rimanere sempre aggiornati.

Luca Beretta

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Non fate caso a me

Vivo di piccole cose e di valori,

Sorrido sempre alla vita perché

Dov'è nero io vedo mille colori.

Sento che non appartengo

A questo monado pieno di errori.

C'è tanta confusione,

Si parla di odio e non di amore

E la follia vince sulla ragione.

La bellezza che conta è quella esteriore,

È una gara al profilo migliore.

Vivo la vita a modo mio,

Senza il timore di pensare diversamente,

con il coraggio di andare controcorrente,

Questo sono io.

Vivo la vita a modo mio,

Senza il timore di sentirmi diverso,

Senza badare a qualche inutile pensiero avverso,

Questo sono io.

Non fate caso a me,

Vivo di sentimenti e di emozioni,

Cerco del buono anche dove non c'è,

Non mi stanco mai delle buone azioni.

Sento che non appartengo

A questo Mondo e ai suoi copioni.

NON FATE CASO A ME

Musica e testo di L. M. Beretta

C'è tanta confusione,

Con i rapporti privi di armonia,

Non c'è fiducia nelle persone.

Dominati dall'invidia e dalla gelosia,

Teniamo la nostra umanità sotto anestesia.

Vivo la vita a modo mio,

Senza il timore di pensare diversamente,

con il coraggio di andare controcorrente,

Questo sono io.

Vivo la vita a modo mio,

Senza il timore di sentirmi diverso,

Senza badare a qualche inutile pensiero avverso,

Questo sono io.

Distinguersi, per non confondersi.

Distinguersi, per non perdersi.

Vivo la vita a modo mio,

Senza il timore di pensare diversamente,

con il coraggio di andare controcorrente,

Questo sono io.

Vivo la vita a modo mio,

Senza il timore di sentirmi diverso,

Senza badare a qualche inutile pensiero avverso,

Questo sono io.

Sono io.



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