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Voci di Moda - N.45 Maggio 2021

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La dieta

EDITERRANEA

MIl termine dieta, deriva dal greco “dìaita” e significa stile di vita.

E’ quindi espressione del legame tra l’uomo e il suo territorio.

Prende il nome di Dieta mediterranea l’insieme delle abitudini alimentari

dei popoli che si affaciano sul bacino mediterraneo, che si sono

consolidate nei secoli e sono rimaste pressoché immutate fino al boom

economico degli anni ’50.

La scoperta della Dieta mediterranea, a livello mondiale, è da attribuire

al Medico Nutrizionista Ancel Keys che sbarcato a Salerno nel 1945,

al seguito della quinta armata dell’esercito americano, si accorse che le

malattie cardiovascolari, diffuse nel suo Paese, qui erano molto limitate.

In particolare, tra la popolazione del Cilento risultava molto bassa

l’incidenza delle cosiddette malattie del benessere: ovvero tutte quelle

patologie legate all’abbondanza del cibo (malattie metaboliche, tumori,

patologie dell’apparato gastrointestinale).

Queste osservazioni furono alla base di un programma di ricerche che

prese in esame le abitudini alimentari di 12.000 soggetti tra Giappone,

Stati Uniti, Yugoslavia, Olanda, Grecia, Finlandia e Italia.

I risultati emersi dimostrarono che quanto più l’alimentazione dei soggetti

analizzati si discostava dagli schemi mediterranei, maggiore era

l’incidenza delle suddette patologie.

Negli anni ‘70 del ‘900, ebbe così inizio un ampio programma di medicina

preventiva, basato proprio sugli studi condotti da Ancel Keys. Da qui

il successo internazionale e la popolarità di questa dieta.

Nel Novembre 2010, la Dieta mediterranea è stata riconosciuta dall’U-

NESCO “Patrimonio culturale immateriale dell’umanità”, con le seguenti

motivazioni: “ La Dieta mediterranea è molto più che un semplice elenco

di alimenti. Essa promuove l’interazione sociale, poiché il pasto in comune

è alla base dei costumi sociali e delle festività condivise da una data

comunità, e ha dato luogo a un notevole corpus di conoscenze, canzoni,

massime, racconti e leggende. La Dieta si fonda nel rispetto per il territorio

e la biodiversità, e garantisce la conservazione e lo sviluppo delle attività

tradizionali e dei mestieri collegati alla pesca e all’agricoltura nelle

comunità del Mediterraneo.”

La Dieta mediterranea è incentrata soprattutto sulla corretta scelta degli

alimenti, mentre l’aspetto calorico gioca un ruolo di secondo piano. La

sobrietà e la moderazione delle porzioni rappresentano comunque un

elemento imprescindibile per la corretta applicazione di questa dieta.

Gli alimenti protagonisti della Dieta mediterranea sono: cereali integrali,

olio d’oliva, pane, vino, legumi, ortaggi e frutta. A questi, in moderata

quantità, si possono unire latticini, uova, pesce e carne. Essi forniscono

un’alimentazione valida, equilibrata, adatta a qualsiasi età e in grado di

prevenire molte malattie.

Un aspetto fondamentale alla base della Dieta mediterranea è un’adeguata

attività fisica, importante per bruciare calorie, scaricare tensione e

stress, migliorando l’umore e il benessere psicologico.

Il modello alimentare mediterraneo, oltre ad essere salutare per le

persone, lo è anche

per l’ambiente.

Si stima in media che

per ottenere 100 calorie,

la Dieta mediterranea

provochi un impatto

ambientale di circa il 60 %

inferiore rispetto ad una alimentazione

di tipo nordeuropeo o nordamericano,

basata in misura maggiore su carni e grassi animali, piuttosto che

su vegetali e cereali.

I benefici ambientali della Dieta mediterranea possono essere così riassunti:

• Impiego di risorse naturali: la Dieta mediterranea prevede un elevato

consumo di cereali, frutta, verdura e legumi, la cui produzione richiede

un impiego di risorse naturali (suolo, acqua) e di emissioni di gas

serra meno intensivo rispetto ad un modello alimentare basato perlopiù

sul consumo di carni e grassi animali.

• Stagionalità: la Dieta mediterranea prevede il consumo degli alimenti

rispettando la stagionalità degli stessi.

• Biodiversità: la Dieta mediterranea rispetta il territorio e la biodiversità.

• Frugalità: la Dieta mediterranea prevede porzioni moderate e consumo

di alimenti integrali e freschi, poco trasformati

Come già sottolineato dall’UNESCO, il modello alimentare mediterraneo

apporta dei benefici anche a livello sociale ed economico:

• Salute: la Dieta mediterranea, insieme all’attività fisica, aiuta a prevenire

le malattie del benessere.

• Consapevolezza: la Dieta mediterranea promuove una maggiore consapevolezza

alimentare e legame col territorio, la conoscenza della

stagionalità, biodiversità e naturalità degli alimenti.

• Convivialità: la Dieta mediterranea promuove l’interazione sociale. I

pasti comuni sono la pietra angolare delle feste e delle nostre tradizioni

sociali.

• Identità: la Dieta mediterranea è espressione dell’intero sistema storico

e culturale del Mediterraneo. È una tradizione alimentare millenaria

che si tramanda di generazione in generazione.

• Spesa sanitaria e spesa delle famiglie: una maggiore aderenza al

modello mediterraneo migliorerebbe lo stato di salute generale della

popolazione, che si tradurrebbe in una diminuzione della spesa sanitaria

nazionale e delle famiglie.

• Valorizzazione territori: la diffusione del modello alimentare mediterraneo

valorizzerebbe l’offerta agro-eno-gastronomica dei nostri territori.

Considerando gli effetti positivi sulla sfera sociale, economica ed ambientale,

si può considerare la Dieta mediterranea come un modello

alimentare sostenibile.

Dott.ssa Erica clauDia Giuliani BioloGa nutrizionista

inzaGo - Via Besana 16 cell: 338 6746298 - 3386575589

ericaclaudia.giuliani@gmail.com

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