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L’intervista di...
Elisa Manzoni
Raffaello Balzo...
bello, poliedrico e iper creativo!
Raffaello Balzo, attore, modello e ora anche fotografo di
personaggi televisivi, di importanti attori e di Miss Italia.
Originario di Udine, ha fatto della sua vita una comunicazione
vera e propria, recitando con personaggi di grande
spessore, interpretando ruoli primari nel cinema, in varie
serie televisive, fiction e soap opera. Mi ha gentilmente
concesso questa intervista, rispondendo in modo spontaneo
e sincero alle seguenti domande.
1) Partiamo dal tuo passato: dagli esordi come “Il più bello
d'Italia”, “Carramba boy” e la serie tv “Compagni di scuola”,
la tua carriera ha decollato in modo significativo. Hai
recitato in importanti film, soap opera e serie tv. Quali rimarranno
sempre nel tuo cuore?
Ho cominciato il tutto vincendo “Il più bello d'Italia” nel 1999,
concorso che all'epoca era molto famoso, ma che adesso, come
anche Miss Italia, un po' di meno, ed è stato quello il trampolino
importante. Mi ha fatto capire che potevo avere qualcosa in più
degli altri e che valeva la pena rischiare di fare qualcosa, di mollare
tutto, di mollare il lavoro che avevo come programmatore
di computer e andare a cercare fortuna altrove. A differenza di
oggi, con social ed altre possibilità che si hanno, per avere informazioni
su questo mondo andavo ancora sulle Pagine Gialle.
Sono arrivato al programma di Raffaella Carrà come “Carramba
Boy”, è una stata una bella palestra e girando il programma a
Roma ho avuto la possibilità di conoscere un paio di impresari
del cinema che mi hanno fatto capire che oltre alla moda, potevo
tentare anche la strada della televisione e del cinema, grazie
al mio aspetto estetico. Stessa cosa me la disse Raffaella Carrà.
Da qui, ho cominciato a fare dei provini e finita “Carramba
che sorpresa!” è arrivata la prima fiction che era "Compagni di
scuola" e in seguito è arrivato “Un posto al sole”, poi “Elisa di
Rivombrosa”, “Provaci ancora prof”, “R.I.S”, “Matrimonio alle
Bahamas”, ne ho fatti veramente tanti, per chiudere con “Centovetrine”.
Il programma della Carrà e Roma mi hanno fatto
decollare, se fossi rimasto a Milano, con tutto il rispetto per la
metropoli lombarda, che di cinematografico aveva sicuramente
meno, non avrei intrapreso la carriera del cinema e magari avrei
continuato a fare quella del modello.
2) Anno 2006, partecipi alla quarta edizione
del reality “L’Isola dei famosi”,
condotta da Simona Ventura. Cosa ti è
rimasto di questa esperienza? Che cosa
è cambiato secondo te in questo mondo?
Dell’esperienza “Isola” mi è rimasta un po' di
amarezza, devo essere sincero, perché essendo
preso da tante cose, a due settimane dalla
fine del programma ho mollato. In quel momento
mi sembrava la scelta migliore. L’ho
trovato un po’ noioso, dal momento che la
giornata non passava mai. Così mi ero costruito
una clessidra e cercavo di svegliarmi il
più tardi possibile la mattina e vedendo dove
buttava il sole della clessidra, mi segnavo più
o meno gli orari. È un ricordo bello, non posso
dire di no. Se dovesse ricapitarmi e dovessero
chiedermi di rifarlo, accetterei subito.
diversa, quella del
fotografo. Parlaci di
questo nuovo Raffaello
e perché hai deciso di cambiare prospettiva.
Ho sempre avuto la passione della fotografia che mi è stata
trasmessa da mio padre. Ho accantonato la mia carriera precedente
perché la fotografia ora, è il mio interesse principale. Ho
sempre fatto scatti, soprattutto a persone che conoscevo, come
alcune mie ex fidanzate che facevano le attrici. Le foto piacevano
molto, allora così da un "gioco" è diventato un lavoro vero e
proprio. Ho fatto tantissime copertine, continuo a farne e sono
molto contento di questo.
4) Parliamo ora del futuro: hai qualche progetto? A quali
stai lavorando principalmente?
Per quanto riguarda il futuro, data l’attuale situazione, sconvolta,
in positivo e in negativo dal digitale e dai social, penso
probabilmente di staccarmi da questo ambiente. Appartengo
alla generazione 1.0 che è l’analogica, periodo in cui si guardavano
i film o su Canale 5 e Rai 1 o tramite videocassetta e
dvd. Oggi, invece, con l’avvento del digitale è cambiato tutto, ci
sono piattaforme come Netflix, ci sono i social e tanti programmi,
la gente così può scegliere, non essendoci più il monopolio.
Di conseguenza i produttori italiani che potevano permettersi
di fare dei prodotti di qualità non eccelsa, venivano comunque
visti. Adesso, praticamente è impossibile. Un produttore non riesce
ad andare avanti, perché se prima faceva un film decente
era sicuro che poteva rientrare delle sue spese, adesso anche
con un film veramente bello non ha la certezza di recuperare i
soldi a meno che non ci siano Film Commission di mezzo. Io mi
vedrò praticamente fuori dall’ambiente dello spettacolo. Attualmente
ho dei progetti molto grossi ed importanti che mi stanno
impegnando dieci/dodici ore al giorno ma che non voglio dirti
per scaramanzia, perché sì, Raffello Balzo è anche una persona
scaramantica.
5) In poche parole come definiresti oggi Raffaello Balzo?
Mi piacciono molto le sfide, mi piace molto ricominciare, partire
da zero e portare avanti un progetto, poi magari quando arrivo
alla fine dello stesso, mi stanco, devo chiuderlo, devo venderlo,
magari darlo ad altri e poi ricominciare e farne un altro. Sono
iper creativo.
Elisa Manzoni
3) Spostiamoci ora alla realtà, al presente.
La tua carriera ha preso una strada
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