PORTAVOCE DI SAN LEOPOLDO MANDIC - giugno 2018
Portavoce di san Leopoldo Mandic (Dal 1961, a Padova, la rivista del santuario di padre Leopoldo, francescano cappuccino, il santo della misericordia e dell'ecumenismo spirirituale)
Portavoce di san Leopoldo Mandic (Dal 1961, a Padova, la rivista del santuario di padre Leopoldo, francescano cappuccino, il santo della misericordia e dell'ecumenismo spirirituale)
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Portavoce<br />
N. 5 - GIUGNO <strong>2018</strong><br />
di san Leopoldo Mandić<br />
Mensile - anno 58 - n. 5 - Poste Italiane s.p.a. - Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD<br />
SOCIETÀ<br />
& SOLIDARIETÀ<br />
QUANDO IL “GIOCO”<br />
<strong>DI</strong>VENTA MALATTIA<br />
3 GIUGNO<br />
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NUOVI MIRACOLI<br />
EUCARISTICI
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Portavoce<br />
di san Leopoldo Mandić<br />
Periodico di cultura religiosa<br />
dell’Associazione «Amici di San Leopoldo»<br />
Direzione, Redazione, Amministrazione<br />
Associazione «Amici di San Leopoldo»<br />
Santuario san Leopoldo Mandić<br />
Piazzale Santa Croce, 44 - 35123 Padova<br />
Sito internet<br />
www.leopoldomandic.it<br />
Direttore e Redattore<br />
Giovanni Lazzara<br />
Dir. Responsabile<br />
Luciano Pastorello<br />
Hanno collaborato a questo numero<br />
Aurelio Blasotti, Flaviano G. Gusella,<br />
Pierluigi Simonato, Robert Cheaib, Mariano<br />
Steffan, Ivano Cavallaro, Gioacchino Lanzillo,<br />
Giovanni Spagnolo, Gianfranco Tinello<br />
e Fabio Camillo<br />
Impaginazione<br />
Barbara Callegarin<br />
Stampa<br />
Stampe Violato - Bagnoli di Sopra (PD)<br />
Editore<br />
Associazione «Amici di san Leopoldo»<br />
Spedizione in abbonamento postale<br />
Pubblicazione registrata presso il Tribunale<br />
di Padova il 18 ottobre 1961, n. 209 e al R.O.C.,<br />
n. 13870. Con approvazione ecclesiastica<br />
e dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini<br />
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Nel rispetto del D.L. n. 196/2003 Portavoce di san<br />
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dell’interessato e sono utilizzati esclusivamente per<br />
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Angelo Gatto, santuario della Madonna<br />
dell’Olmo, Thiene, VI (foto E. Boscolo)<br />
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Fra Flaviano Giovanni Gusella<br />
Santuario san Leopoldo Mandić<br />
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Questa testata non fruisce di contributi statali<br />
Chiuso in prestampa il 16 aprile <strong>2018</strong><br />
e consegnato a Poste Italiane<br />
tra il 14 e il 18 maggio <strong>2018</strong>
Sommario<br />
N. 5 GIUGNO <strong>2018</strong> ANNO 58<br />
3<br />
8<br />
10<br />
14<br />
17<br />
21<br />
24<br />
30<br />
32<br />
36<br />
Editoriali<br />
«QUI C’È GESÙ!» / AI LETTORI / di Giovanni Lazzara<br />
<strong>SAN</strong> <strong>LEOPOLDO</strong> A CAVA DE’ TIRRENI / LA VOCE DEL <strong>SAN</strong>TUARIO / di Flaviano G. Gusella<br />
Società & solidarietà<br />
QUANDO IL “GIOCO” <strong>DI</strong>VENTA MALATTIA / di Giovanni Lazzara<br />
IL GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO OGGI. PIÙ <strong>DI</strong> UN VIZIO / di Pierluigi Simonato<br />
Fede & vita<br />
ESTASI ED ESODO. L’AMORE NELLA COPPIA / di Robert Cheaib<br />
LA SALUTE E LA SALVEZZA SONO NELLE MANI <strong>DI</strong> <strong>DI</strong>O / di Mariano Steffan<br />
NUOVI MIRACOLI EUCARISTICI / di Giovanni Lazzara<br />
San Leopoldo ieri e oggi<br />
DA GESÙ ALLE BRACCIA <strong>DI</strong> MARIA. GLI SCRITTI DELL’ANNO 1927 /<br />
TRENT’ANNI CON <strong>SAN</strong> <strong>LEOPOLDO</strong> (1911-1941) / di Ivano Cavallaro<br />
LA RELIQUIA <strong>DI</strong> <strong>SAN</strong> <strong>LEOPOLDO</strong> IN CAMPANIA / di Gioacchino Lanzillo<br />
Spiritualità<br />
ELISABETTA CARRER. LA CROCE E LA LUCE / TESTIMONI DELLO SPIRITO /<br />
di Giovanni Spagnolo<br />
10 17 36<br />
4<br />
6<br />
34<br />
39<br />
Rubriche<br />
LA FOTO RACCONTA / foto di Emanuele Boscolo<br />
LETTERE A <strong>PORTAVOCE</strong> / di Aurelio Blasotti<br />
VITA DEL <strong>SAN</strong>TUARIO / a cura della Redazione<br />
CALENDARIO LITURGICO / di Gianfranco Tinello<br />
GIUGNO <strong>2018</strong> | <strong>PORTAVOCE</strong> | 5
<strong>SAN</strong> <strong>LEOPOLDO</strong> IERI E OGGI<br />
Da Gesù alle braccia di Maria<br />
Gli scritti dell’anno 1927<br />
La conoscenza del dialetto<br />
veneto da parte di san<br />
Leopoldo (cosa spiegabile<br />
per l’infanzia trascorsa a<br />
Castelnuovo di Cattaro, sul<br />
litorale adriatico della Dalmazia per<br />
molti secoli soggetto alla Serenissima,<br />
quindi in area di influenza veneziana<br />
anche se politicamente già<br />
austriaca) è testimoniata in particolare<br />
da due note espressioni del suo<br />
linguaggio: «parona benedeta», in riferimento<br />
alla Vergine Madre, e il ripetuto<br />
«tosi, tosi» con cui era solito<br />
rivolgersi ai confratelli più giovani.<br />
Nell’uso dialettale veneto della<br />
prima metà del Novecento c’era, però,<br />
anche un’altra espressione che,<br />
in modo piuttosto inatteso, precede<br />
immediatamente la già citata frase<br />
latina (rivolta a Maria e tratta dal<br />
notissimo inno Ave, maris stella):<br />
«Monstra te esse matrem». Un appassionato<br />
rivolgersi alla Madre di Dio<br />
che, posta sul retro di una immaginetta<br />
raffigurante Gesù nell’orto<br />
degli Ulivi (come abbiamo giù avuto<br />
occasione di vedere), è indicativo di<br />
un lungo tunnel di sofferenza anche<br />
per padre Leopoldo.<br />
«GESÙ MIO, MISERICOR<strong>DI</strong>A!»<br />
La terza espressione dialettale veneta,<br />
che comunque qui vogliamo<br />
segnalare, è quel «Gesù mio, misericordia!»<br />
(si noti il punto esclamativo<br />
finale) che nelle campagne<br />
venete di allora si pronunciava nei<br />
momenti di sofferenza suprema. Parole<br />
interessanti anche dal punto di<br />
vista semplicemente linguistico, dal<br />
Trent’anni con san Leopoldo (1911-1941)<br />
Il cammino spirituale del santo confessore<br />
documentato dai suoi scritti in latino<br />
d i I v a n o C a v a l l a r o<br />
momento che qui (in dialetto, come<br />
nel latino classico) il termine «misericordia»<br />
si manifesta come una<br />
espressione di dolore e d’infelicità<br />
anche acuta, senza alcun riferimento<br />
a situazioni di colpevolezza, richiamate<br />
invece dalla stessa parola<br />
usata in italiano.<br />
Già abbiamo ricordato che il<br />
prof. Paolo Sambin dell’Università<br />
di Padova, presiedendo il convegno<br />
leopoldiano dell’autunno 1992,<br />
raccomandava la ricerca delle fonti<br />
bibliche della e nella spiritualità del<br />
santo cappuccino. In questo caso,<br />
per capire un termine che, sia nel<br />
dialetto veneto del tempo sia nel latino<br />
d’epoca classica, parla di «sofferenza»<br />
escludendo ogni riferimento<br />
al concetto di «colpa», la fonte biblica<br />
andrebbe molto probabilmente<br />
indicata in quel “cuore” del comandamento<br />
nuovo di Gesù: «Io vi ho<br />
amato» (Giovanni 15,12). Quasi un comandamento<br />
che il Figlio di Dio “impone”<br />
a se stesso, prima ancora di<br />
raccomandare a noi di ricordarcene.<br />
IL “CUORE” DELLA SPIRITUALITÀ<br />
LEOPOL<strong>DI</strong>ANA<br />
In questo passo evangelico sembra<br />
esserci anche il “cuore” della spiri-<br />
tualità leopoldiana, nel suo duplice<br />
aspetto di ecumenismo gradualmente<br />
portato fino all’universalità<br />
e di un’amministrazione del sacramento<br />
della penitenza in cui (caso<br />
più unico che raro) padre Leopoldo<br />
non voleva saperne di mettersi in<br />
ascolto di una “lista della spesa” dei<br />
peccati (subito interrompendo il penitente<br />
abituato a ben diverso tipo<br />
di confessione, magari fin dalla sua<br />
infanzia).<br />
Come faceva, poi, il santo cappuccino<br />
ad avvertire come più importante<br />
l’amore di Dio verso di noi<br />
(al posto del nostro sempre faticoso<br />
cammino verso di Lui) anche in un<br />
momento di vera infelicità, per lui,<br />
come quello seguito all’interruzione<br />
della desiderata (e inseguita per<br />
tutta la vita) esperienza fiumana?<br />
(inviato a Fiume, padre Leopoldo<br />
venne richiamato a Padova poche<br />
settimane dopo, ndr).<br />
Lo scritto dell’8 settembre 1927<br />
(ricorrenza liturgica della Natività<br />
di Maria) può fornire una risposta<br />
in maniera tanto evidente quanto<br />
sorprendente: attribuendo cioè alla<br />
Madre di Dio quanto un autorevolissimo<br />
testo evangelico metteva,<br />
invece, in relazione esplicita con<br />
30 | <strong>PORTAVOCE</strong> | GIUGNO <strong>2018</strong>
Tavola di G. Bizzotto<br />
la missione e l’essenza stessa del<br />
Salvatore: «Dalla sua pienezza tutti<br />
abbiamo ricevuto: grazia su grazia»<br />
(Giovanni 1,16).<br />
Vediamo un’espressione non solo<br />
analoga, ma quasi identica con<br />
la quale (in una situazione di grande<br />
sofferenza che spinge quasi il<br />
«bambino» Leopoldo a gettarsi fra le<br />
braccia della mamma, invocandone<br />
l’aiuto) viene avvertita la presenza<br />
consolatrice di Maria: «Ego frater<br />
Leopoldus Mandić Zarević credo et<br />
teneo Virginem Beatissimam Mariam,<br />
eoquod Corredemptrix humani generis,<br />
esse fontem moralem totius gratiae,<br />
nam ex plenitudine ejus omnes<br />
nos accipimus» («Io, frate Leopoldo<br />
Mandić Zarević [cognome della<br />
propria madre terrena, intenzionalmente<br />
qui ricordato, per tracciare<br />
un ponte fra le due madri] credo<br />
e ritengo con forza che la Vergine<br />
Beatissima Maria, in quanto Corredentrice<br />
del genere umano, è la<br />
fonte morale di tutta la grazia: infatti<br />
è dalla sua pienezza che tutti<br />
abbiamo ricevuto e continuiamo a<br />
ricevere» (si noti il verbo finale del<br />
testo latino al tempo presente).<br />
Questo confidare a Maria il proprio<br />
dolore (ogni sofferenza notoriamente<br />
si attenua per il solo fatto<br />
di essere comunicata) è già intravedere<br />
una soluzione al problema, un<br />
accendersi di una piccola-grande<br />
luce in fondo al tunnel.<br />
MANO TESA AI CRISTIANI ORIENTALI<br />
Il testo latino, infatti, prosegue in<br />
termini che mostrano il pieno abbandono<br />
del santo cappuccino tra<br />
le braccia di Maria, perché fosse lei<br />
il suo legame con i fratelli lontani:<br />
un legame che nessun’altra vicenda<br />
umana può troncare e interrompere.<br />
Il testimone, per così dire, dell’aspirazione<br />
sempre più profonda<br />
alla salvezza universale (e quel primo<br />
passo verso di essa costituito<br />
dalla “mano tesa” ai lontani Orientali)<br />
passa dalle mani di Leopoldo a<br />
quelle di “mamma Maria”. Leopoldo<br />
non cercherà più di essere lui un<br />
ponte con i lontani, ma si metterà<br />
quasi in adorazione di un “ponte”<br />
ben più robusto e indistruttibile: la<br />
Vergine che riceve dal Figlio morente<br />
una missione di “universalità” (cf.<br />
Giovanni 19,25-30). Tanto che un<br />
biblista attento come Lutero non<br />
rende il mulier latino del versetto<br />
26 come Frau [femminilità solo<br />
umana], ma come Weib [femminilità,<br />
estesa anche al mondo animale],<br />
sulla scia di san Paolo che prevede<br />
una salvezza anche per il Creato (cf.<br />
Romani 8,19-22).<br />
E come conclusione della sua<br />
ormai quadriennale “notte dello<br />
spirito”, padre Leopoldo si pone<br />
«pro Ejus adimplenda missione circa<br />
populos orientales» («davanti/in<br />
attesa [questo è uno dei significati<br />
essenziali della particella latina pro,<br />
ricordava ai suoi studenti il prof.<br />
Traina dell’Università prima di Padova<br />
e poi di Bologna] che si realizzi<br />
la sua [di Maria] missione verso<br />
i popoli orientali»). Si veda come il<br />
santo confessore qui eviti perfino il<br />
termine consueto di «lontani» (dissidentes)<br />
per un più affettuoso «popoli»:<br />
parola che toglie ogni possibile<br />
lontananza o difficoltà, una volta<br />
sottratto il “compito unificatore” alle<br />
piccole mani del figlio Leopoldo<br />
per affidarlo alle grandi mani (e al<br />
grande cuore) di Maria. Quasi un’eco<br />
del detto di san Bernardo: «Tutto<br />
ci viene attraverso Maria». Alla lettera:<br />
«Nihil nos Deus habere voluit nisi<br />
per Mariae manus transiret» («Dio<br />
ha voluto che noi non ottenessimo<br />
nulla che prima non fosse passato<br />
per le mani di Maria»). P<br />
Cf. Battel R.-Lazzara G., a cura, Dall’intimo<br />
del mio povero cuore. Lettere e altri scritti<br />
di san Leopoldo Mandić, Edizioni San Leopoldo,<br />
Padova 2015, pp. 330-332.<br />
Ivano Cavallaro, È Dio che ama. E ama a<br />
uno a uno. L’ecumenismo spirituale negli<br />
scritti latini di san Leopoldo Mandić , Edizioni<br />
San Leopoldo 2017.<br />
Le opere si possono richiedere presso il<br />
negozio di articoli religiosi del santuario.<br />
GIUGNO <strong>2018</strong> | <strong>PORTAVOCE</strong> | 31
<strong>SAN</strong> LEOPOLO IERI E OGGI<br />
La reliquia di san Leopoldo<br />
in Campania<br />
A Cava de’ Tirreni, nei<br />
giorni 9-11 marzo <strong>2018</strong>,<br />
in occasione dell’iniziativa<br />
quaresimale “24 ore per<br />
il Signore”<br />
d i G i o a c c h i n o<br />
L a n z i l l o , p a r r o c o<br />
Anche l’Arcidiocesi di Amalfi<br />
e Cava de’ Tirreni, lo scorso<br />
9 e 10 marzo, ha aderito<br />
all’iniziativa “24 ore per<br />
il Signore”, promossa dal<br />
Pontificio consiglio per la promozione<br />
della nuova evangelizzazione, ormai<br />
giunta alla sua quinta edizione.<br />
Sede scelta dell’importante momento<br />
di preghiera è stata la parrocchia<br />
di Sant’Alfonso della Forania di<br />
Cava centro, che per 24 ore è rimasta<br />
aperta, offrendo ai fedeli la possibilità<br />
di accostarsi al sacramento<br />
della Riconciliazione e di adorare<br />
Gesù nell’Eucarestia. Una meravigliosa<br />
esperienza di grazia che ha<br />
visto impegnati decine di sacerdoti,<br />
sia diocesani che religiosi (in modo<br />
particolare i padri Cappuccini del<br />
convento San Felice), e ha permesso<br />
a centinaia di fedeli di incontrarsi<br />
con la misericordia di Dio.<br />
Il tutto si è svolto alla presenza<br />
di un ospite d’eccezione, colui che<br />
papa Francesco ha elevato a modello<br />
di confessore e ha voluto come<br />
testimone – insieme a san Pio<br />
di Pietrelcina – del Giubileo della<br />
Sopra, un momento della celebrazione<br />
eucaristica di domenica 11 marzo<br />
presieduta dal vescovo<br />
In alto, una veduta di Cava de’ Tirreni<br />
A sinistra, la reliquia del santo esposta<br />
alla venerazione dei fedeli<br />
Misericordia: san Leopoldo Mandić.<br />
Un’insigne reliquia del braccio<br />
destro del santo cappuccino ci è<br />
giunta da Padova, accompagnata<br />
da padre Flaviano Giovanni Gusella,<br />
rettore dell’omonimo santuario, e<br />
accolta dal Vicario generale mons.<br />
Osvaldo Masullo insieme al parroco<br />
don Gioacchino Lanzillo con la<br />
sua comunità. Il programma della<br />
32 | <strong>PORTAVOCE</strong> | GIUGNO <strong>2018</strong>
peregrinatio della reliquia di San<br />
Leopoldo è stato molto intenso e<br />
ben organizzato. La visita agli ammalati,<br />
le confessioni di tantissimi<br />
adulti e giovani, il momento di preghiera<br />
con i bambini del catechismo,<br />
le adorazioni eucaristiche. Le sante<br />
messe hanno accompagnato ogni<br />
singolo fedele alla riscoperta di un<br />
sacramento rarefatto come quello<br />
della Confessione.<br />
Abbiamo chiesto ai padri Cappuc<br />
cini di Padova la presenza e la<br />
possibilità della peregrinatio della<br />
reliquia di san Leopoldo perché<br />
questo santo è un’icona attuale: un<br />
sacerdote grande nel donarsi all’altro,<br />
nell’immolarsi ogni giorno nel<br />
silenzio, nella riservatezza, nell’umiltà<br />
della sua celletta confessionale<br />
dove, in pochi metri quadrati,<br />
sono avvenuti straordinari prodigi<br />
di grazia. Questo evento, vissuto<br />
presso la parrocchia di Sant’Alfonso,<br />
ci ha fatto comprendere che le anime<br />
si conquistano per attrazione;<br />
attrae l’amore, la bontà, la carità.<br />
San Leopoldo è la prova evidente<br />
che da grandi si è “grandi” se si<br />
resta “piccoli”. Tutta la sua “statura”<br />
si può racchiudere nell’umiltà<br />
dei suoi 52 anni di vita sacerdotale,<br />
trascorsi nel silenzio e nel nascondimento<br />
di una celletta confessionale.<br />
Disponibile ad accogliere e pronto a<br />
scomparire per lasciar posto al vero<br />
Pastore, egli è stato quel cuore di<br />
padre che tutti desiderano incontrare<br />
nel confessionale.<br />
A conclusione della peregrinatio,<br />
domenica 11 marzo alle ore 19, al<br />
termine della Santa Messa presieduta<br />
dall’arcivescovo mons. Orazio<br />
Soricelli, il parroco, anche a nome<br />
dei parroci di Cava de’ Tirreni e dei<br />
tanti fedeli, ha ringraziato padre<br />
Flaviano Gusella per il garbo umano<br />
e spirituale con il quale ci ha fatti innamorare<br />
della straordinaria altezza<br />
caritatevole di padre Leopoldo. P<br />
(Ha collaborato Teresa Carotenuto)<br />
LA PAROLA DEL VESCOVO<br />
«Carissimi, la presenza della reliquia di san Leopoldo, grande santo<br />
confessore e zelante ministro della misericordia, nel tempo Quaresimale<br />
e nei giorni indicati da papa Francesco per vivere la bella iniziativa<br />
delle “24 ore per il Signore”, è un forte stimolo non solo per conoscere<br />
questa bella figura di sacerdote, ma anche per contemplare la grandezza<br />
della misericordia del Signore e per riscoprire il sacramento della<br />
Riconciliazione. Ho appreso con molto piacere che numerose persone<br />
hanno venerato la reliquie del santo confessore e si sono accostate<br />
devotamente al sacramento della Confessione. Carissimi fratelli e sorelle,<br />
mentre esprimiamo la nostra immensa gratitudine al Signore per la sua<br />
infinita misericordia che ci offre perdono e speranza, e ci incoraggia nel<br />
cammino della vita, chiediamo l’intercessione di san Leopoldo perché<br />
ci ottenga il dono di presbiteri santi, disponibili e misericordiosi. San<br />
Leopoldo ci ottenga di accostarci al sacramento della Riconciliazione,<br />
spesso, con fede, con serietà e con fiducia. Mi auguro vivamente che<br />
questa peregrinatio costituisca un evento significativo per la nostra città».<br />
(dall’omelia di mons. Orazio Soricelli, vescovo di Amalfi e Cava de’ Tirreni, 11.3.<strong>2018</strong>)<br />
GIUGNO <strong>2018</strong> | <strong>PORTAVOCE</strong> | 33
VITA DEL <strong>SAN</strong>TUARIO<br />
Per la pubblicazione, inviate la foto<br />
del vostro pellegrinaggio di gruppo a:<br />
web@leopoldomandic.it<br />
Dal 14 marzo all’8 aprile <strong>2018</strong> hanno<br />
visitato il nostro santuario circa 46 gruppi<br />
organizzati, per un totale di circa 2.840<br />
persone, provenienti da Fonzaso (BL),<br />
Orašje (Bosnia Erzegovina), Sebenico<br />
(Croazia), Siena, Padova, Sinalunga<br />
(SI), S. Giustina in Colle (PD), Cerano<br />
(NO), Villa del Conte (PD), Rosolina (RO),<br />
Zagabria (Croazia), Sesto al Reghena<br />
(PN), Maranello (MO), Salerno, Vienna<br />
(Austria), Debica (Polonia), Vittorio Veneto<br />
(TV), Camposampiero (PD), Caerano San<br />
Marco (TV), Spalato (Croazia), Pozega<br />
(Croazia), Stoccarda (Germania), Roma,<br />
Noale (VE), Virovitica (Croazia), Pozzonovo<br />
(PD), Bovolone (VR), San Benedetto<br />
del Tronto (AP), Reggio Emilia, Pavia,<br />
San Pietro Viminario (PD), San Giorgio<br />
delle Pertiche (PD) e inoltre da località<br />
di Germania, Slovenia, Croazia e Libano<br />
18.3.<strong>2018</strong>: ragazzini dell’iniziazione cristiana della parrocchia di Villa del<br />
Conte (PD)<br />
22.3.<strong>2018</strong>: alunni della scuola elementare paritaria “Clair” di Padova<br />
22.3.<strong>2018</strong>: religiosi francescani da Vittorio Veneto, Alessandria<br />
e altre città<br />
17.3.<strong>2018</strong>: bambini del catechismo della parrocchia<br />
di Santa Giustina in Colle (Padova)<br />
▶<br />
24.3.<strong>2018</strong>: prima confessione dei bambini di Villanova<br />
di Camposampiero (PD) con il parroco don Massimo<br />
34 | <strong>PORTAVOCE</strong> | GIUGNO <strong>2018</strong>
5.4.<strong>2018</strong>: il vescovo mons. Giuseppe Lazzarotto (già<br />
Nunzio apostolico in Israele e delegato apostolico in<br />
Palestina) tra i frati del santuario Giovanni, Flaviano<br />
e Roberto<br />
5.4.<strong>2018</strong>: novizie della Famiglia religiosa del Verbo<br />
Incarnato da Segni (Roma)<br />
7.4.<strong>2018</strong>: alunni della Scuola libera “Chesterton” da San<br />
Benedetto del Tronto (AP)<br />
8.4.<strong>2018</strong>: bambini del catechismo dalla parrocchia di San<br />
Giorgio delle Pertiche (PD) con il parroco don Lorenzo<br />
7.4.<strong>2018</strong>: bambini del<br />
catechismo da Bovolone (VR)<br />
con il parroco don Giorgio<br />
Giuseppina Destro, 97 anni, di Monselice<br />
(PD), ha conosciuto personalmente padre<br />
Leopoldo, confessandosi più volte da lui.<br />
Ancora oggi lo ricorda con devozione e lo<br />
prega, chiedendo la sua protezione.<br />
Si commuove ogni volta che riceve Portavoce,<br />
che legge con l’aiuto della figlia.<br />
GIUGNO <strong>2018</strong> | <strong>PORTAVOCE</strong> | 35
PER CONOSCERE <strong>SAN</strong> <strong>LEOPOLDO</strong><br />
ORARI<br />
DEL <strong>SAN</strong>TUARIO<br />
NOVITÀ<br />
Giovanni Lazzara (a cura)<br />
Per grazia ricevuta. San Leopoldo e i malati di<br />
tumore. Testimonianze<br />
pp. 48, € 2,00<br />
Come ha affrontato, san Leopoldo, le malattie che<br />
lo affligevano? La sua compassione e la sua potente<br />
intercessione in favore di tanti malati nel racconto<br />
di oltre trenta testimonianze<br />
BIOGRAFIE<br />
Pietro Bernardi<br />
Leopoldo Mandić . Santo della riconciliazione<br />
e dell’ecumenismo spirituale<br />
pp. 446, più di 60 foto e illustrazioni, € 18,00<br />
NUOVA E<strong>DI</strong>ZIONE La biografia più completa<br />
e documentata di padre Leopoldo<br />
E<strong>DI</strong>ZIONI<br />
<strong>SAN</strong><br />
<strong>LEOPOLDO</strong><br />
APERTURA<br />
Chiesa: ore 6-12 / 15-19<br />
Cappella del santo<br />
ore 7-12 / 15-19<br />
PENITENZIERIA<br />
Festivo: ore 6.15-12 / 15-19<br />
Feriale: ore 7-12 / 15-19<br />
Il lunedì pomeriggio i frati<br />
sono impegnati in comunità,<br />
pertanto non sono disponibili<br />
per le confessioni<br />
<strong>SAN</strong>TE MESSE<br />
Festivo: ore 6.30, 7.45, 9, 10.15,<br />
11.30, 16, 18<br />
Sabato pomeriggio e vigilia delle feste<br />
sante messe festive ore 16, 18<br />
Feriale: ore 7, 8.30, 10, 18<br />
Pietro Brazzale<br />
Padre Leopoldo parla ancora<br />
pp. 148, € 9,00<br />
Vita, sofferenza, amicizia, matrimonio,<br />
lavoro, preghiera, eucaristia, Parola di Dio,<br />
Vergine Maria, provvidenza divina…<br />
nel pensiero di padre Leopoldo<br />
Ivano Cavallaro<br />
È Dio che ama e ama a uno a uno.<br />
L’ecumenismo spirituale negli scritti latini<br />
di san Leopoldo Mandić .<br />
pp. 152, € 5,00<br />
L’analisi degli scritti redatti in lingua latina evidenzia<br />
il desiderio della riconciliazione con i cristiani ortodossi,<br />
nutrito già in età giovanile, e la speranza della<br />
pacificazione universale<br />
Enrico Rubaltelli<br />
Dio è medico e medicina<br />
Sesta edizione, pp. 144, € 9,00<br />
La vita e il carisma del santo raccontati<br />
da un testimone particolare: il prof. Enrico Rubaltelli,<br />
che fu suo medico curante, penitente e amico<br />
Giovanni Lazzara<br />
Leopoldo Mandić . Il confessore che sognava<br />
l’unità dei cristiani<br />
pp. 156, € 4,00<br />
Il racconto della vita e il profilo spirituale del santo<br />
cappuccino. I tre miracoli attribuiti a san Leopoldo<br />
che gli valsero la beatificazione e la canonizzazione.<br />
I discorsi di Paolo VI e di Giovanni Paolo II<br />
PREGARE CON I FRATI<br />
Al mattino ore 6.20: celebrazioni<br />
delle lodi, meditazione e s. messa.<br />
Alla sera ore 19: recita del santo<br />
rosario e vespri (giovedì: adorazione<br />
eucaristica e vespri)<br />
PELLEGRINAGGI<br />
Per informazioni o prenotazioni,<br />
telefonare al numero 049 8802727<br />
(orario d’ufficio),<br />
email: info@leopoldomandic.it<br />
Chiediamo di indicare il numero<br />
dei pellegrini, la data e l’ora prevista<br />
dell’arrivo, la necessità di una<br />
presentazione del santuario,<br />
la vostra intenzione di partecipare<br />
a una funzione religiosa<br />
o di celebrare la santa messa<br />
con un sacerdote del vostro gruppo.<br />
Ricordiamo che il santuario<br />
rimane chiuso dalle 12 alle 15<br />
Per informazioni e ordini, rivolgersi al negozio di articoli religiosi<br />
del santuario: tel. 049 8802727 - info@leopoldomandic.it<br />
Il catalogo completo di libri, CD e DVD su www.leopoldomandic.it alla pagina<br />
«Rivista e libri»<br />
I<br />
IN CASO <strong>DI</strong> MANCATO RECAPITO, RINVIARE ALL’UFFICIO POSTALE <strong>DI</strong> PADOVA C.M.P., DETENTORE<br />
DEL CONTO, PER LA RESTITUZIONE AL MITTENTE CHE SI IMPEGNA A PAGARE LA RELATIVA TARIFFA