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PORTAVOCE DI SAN LEOPOLDO MANDIC - giugno 2018

Portavoce di san Leopoldo Mandic (Dal 1961, a Padova, la rivista del santuario di padre Leopoldo, francescano cappuccino, il santo della misericordia e dell'ecumenismo spirirituale)

Portavoce di san Leopoldo Mandic (Dal 1961, a Padova, la rivista del santuario di padre Leopoldo, francescano cappuccino, il santo della misericordia e dell'ecumenismo spirirituale)

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Portavoce<br />

N. 5 - GIUGNO <strong>2018</strong><br />

di san Leopoldo Mandić<br />

Mensile - anno 58 - n. 5 - Poste Italiane s.p.a. - Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD<br />

SOCIETÀ<br />

& SOLIDARIETÀ<br />

QUANDO IL “GIOCO”<br />

<strong>DI</strong>VENTA MALATTIA<br />

3 GIUGNO<br />

CORPUS DOMINI<br />

NUOVI MIRACOLI<br />

EUCARISTICI


PER RICEVERE LA RIVISTA<br />

UN ANNO = 9 NUMERI, CON CALENDARIO<br />

Quota associativa<br />

Italia € 20<br />

Europa € 30<br />

Altri Paesi USD 38<br />

sostenitore da € 50<br />

Portavoce<br />

di san Leopoldo Mandić<br />

Periodico di cultura religiosa<br />

dell’Associazione «Amici di San Leopoldo»<br />

Direzione, Redazione, Amministrazione<br />

Associazione «Amici di San Leopoldo»<br />

Santuario san Leopoldo Mandić<br />

Piazzale Santa Croce, 44 - 35123 Padova<br />

Sito internet<br />

www.leopoldomandic.it<br />

Direttore e Redattore<br />

Giovanni Lazzara<br />

Dir. Responsabile<br />

Luciano Pastorello<br />

Hanno collaborato a questo numero<br />

Aurelio Blasotti, Flaviano G. Gusella,<br />

Pierluigi Simonato, Robert Cheaib, Mariano<br />

Steffan, Ivano Cavallaro, Gioacchino Lanzillo,<br />

Giovanni Spagnolo, Gianfranco Tinello<br />

e Fabio Camillo<br />

Impaginazione<br />

Barbara Callegarin<br />

Stampa<br />

Stampe Violato - Bagnoli di Sopra (PD)<br />

Editore<br />

Associazione «Amici di san Leopoldo»<br />

Spedizione in abbonamento postale<br />

Pubblicazione registrata presso il Tribunale<br />

di Padova il 18 ottobre 1961, n. 209 e al R.O.C.,<br />

n. 13870. Con approvazione ecclesiastica<br />

e dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini<br />

Garanzia di riservatezza<br />

Nel rispetto del D.L. n. 196/2003 Portavoce di san<br />

Leopoldo Mandić garantisce che i dati personali<br />

relativi agli associati sono custoditi nel proprio<br />

archivio elettronico con le opportune misure di<br />

sicurezza. Tali dati sono trattati conformemente<br />

alla normativa vigente, non possono essere<br />

ceduti ad altri soggetti senza espresso consenso<br />

dell’interessato e sono utilizzati esclusivamente per<br />

l’invio della Rivista e iniziative connesse<br />

In copertina: San Leopoldo, mosaico di<br />

Angelo Gatto, santuario della Madonna<br />

dell’Olmo, Thiene, VI (foto E. Boscolo)<br />

Le foto, ove non espressamente indicato, hanno valore<br />

puramente illustrativo<br />

■ versamento su conto corrente postale<br />

n. 68943901, intestato a<br />

«Associazione Amici di San Leopoldo»<br />

■ versamento on-line sul c.c.p. n. 68943901<br />

riservato ai titolari di un conto Bancoposta<br />

o di una carta Postepay,<br />

al sito https: //bancopostaonline.poste.it<br />

■ bonifico intestato a<br />

«Associazione Amici di San Leopoldo»<br />

IBAN: IT07 V076 0112 1000 0006 8943 901<br />

BIC(SWIFT): BPPIITRRXXX<br />

Solo per i Paesi che non usano Euro:<br />

IBAN: IT07 V076 0112 1000 0006 8943 901<br />

BIC(SWIFT): POSOIT22XXX<br />

■ assegno non trasferibile intestato a: «Provincia Veneta dei Frati<br />

Minori Cappuccini» e inviato a: Santuario san Leopoldo Mandić,<br />

piazzale S. Croce, 44 - 35123 Padova<br />

L’associazione, che dà diritto di ricevere la rivista, può decorrere<br />

da qualsiasi mese dell’anno. Il cambio di indirizzo è gratuito:<br />

segnalatecelo al più presto per lettera o email<br />

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Invia una email a:<br />

Redazione: direttore@leopoldomandic.it<br />

Santuario: info@leopoldomandic.it<br />

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Redazione e santuario: 049 8802727<br />

Fax 049 8802465<br />

Scrivi per posta a:<br />

Direttore Portavoce di san Leopoldo M.<br />

Santuario san Leopoldo Mandić<br />

Piazzale S. Croce, 44 - 35123 Padova<br />

Rettore del santuario<br />

Fra Flaviano Giovanni Gusella<br />

Santuario san Leopoldo Mandić<br />

Piazzale S. Croce, 44 - 35123 Padova<br />

Questa testata non fruisce di contributi statali<br />

Chiuso in prestampa il 16 aprile <strong>2018</strong><br />

e consegnato a Poste Italiane<br />

tra il 14 e il 18 maggio <strong>2018</strong>


Sommario<br />

N. 5 GIUGNO <strong>2018</strong> ANNO 58<br />

3<br />

8<br />

10<br />

14<br />

17<br />

21<br />

24<br />

30<br />

32<br />

36<br />

Editoriali<br />

«QUI C’È GESÙ!» / AI LETTORI / di Giovanni Lazzara<br />

<strong>SAN</strong> <strong>LEOPOLDO</strong> A CAVA DE’ TIRRENI / LA VOCE DEL <strong>SAN</strong>TUARIO / di Flaviano G. Gusella<br />

Società & solidarietà<br />

QUANDO IL “GIOCO” <strong>DI</strong>VENTA MALATTIA / di Giovanni Lazzara<br />

IL GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO OGGI. PIÙ <strong>DI</strong> UN VIZIO / di Pierluigi Simonato<br />

Fede & vita<br />

ESTASI ED ESODO. L’AMORE NELLA COPPIA / di Robert Cheaib<br />

LA SALUTE E LA SALVEZZA SONO NELLE MANI <strong>DI</strong> <strong>DI</strong>O / di Mariano Steffan<br />

NUOVI MIRACOLI EUCARISTICI / di Giovanni Lazzara<br />

San Leopoldo ieri e oggi<br />

DA GESÙ ALLE BRACCIA <strong>DI</strong> MARIA. GLI SCRITTI DELL’ANNO 1927 /<br />

TRENT’ANNI CON <strong>SAN</strong> <strong>LEOPOLDO</strong> (1911-1941) / di Ivano Cavallaro<br />

LA RELIQUIA <strong>DI</strong> <strong>SAN</strong> <strong>LEOPOLDO</strong> IN CAMPANIA / di Gioacchino Lanzillo<br />

Spiritualità<br />

ELISABETTA CARRER. LA CROCE E LA LUCE / TESTIMONI DELLO SPIRITO /<br />

di Giovanni Spagnolo<br />

10 17 36<br />

4<br />

6<br />

34<br />

39<br />

Rubriche<br />

LA FOTO RACCONTA / foto di Emanuele Boscolo<br />

LETTERE A <strong>PORTAVOCE</strong> / di Aurelio Blasotti<br />

VITA DEL <strong>SAN</strong>TUARIO / a cura della Redazione<br />

CALENDARIO LITURGICO / di Gianfranco Tinello<br />

GIUGNO <strong>2018</strong> | <strong>PORTAVOCE</strong> | 5


<strong>SAN</strong> <strong>LEOPOLDO</strong> IERI E OGGI<br />

Da Gesù alle braccia di Maria<br />

Gli scritti dell’anno 1927<br />

La conoscenza del dialetto<br />

veneto da parte di san<br />

Leopoldo (cosa spiegabile<br />

per l’infanzia trascorsa a<br />

Castelnuovo di Cattaro, sul<br />

litorale adriatico della Dalmazia per<br />

molti secoli soggetto alla Serenissima,<br />

quindi in area di influenza veneziana<br />

anche se politicamente già<br />

austriaca) è testimoniata in particolare<br />

da due note espressioni del suo<br />

linguaggio: «parona benedeta», in riferimento<br />

alla Vergine Madre, e il ripetuto<br />

«tosi, tosi» con cui era solito<br />

rivolgersi ai confratelli più giovani.<br />

Nell’uso dialettale veneto della<br />

prima metà del Novecento c’era, però,<br />

anche un’altra espressione che,<br />

in modo piuttosto inatteso, precede<br />

immediatamente la già citata frase<br />

latina (rivolta a Maria e tratta dal<br />

notissimo inno Ave, maris stella):<br />

«Monstra te esse matrem». Un appassionato<br />

rivolgersi alla Madre di Dio<br />

che, posta sul retro di una immaginetta<br />

raffigurante Gesù nell’orto<br />

degli Ulivi (come abbiamo giù avuto<br />

occasione di vedere), è indicativo di<br />

un lungo tunnel di sofferenza anche<br />

per padre Leopoldo.<br />

«GESÙ MIO, MISERICOR<strong>DI</strong>A!»<br />

La terza espressione dialettale veneta,<br />

che comunque qui vogliamo<br />

segnalare, è quel «Gesù mio, misericordia!»<br />

(si noti il punto esclamativo<br />

finale) che nelle campagne<br />

venete di allora si pronunciava nei<br />

momenti di sofferenza suprema. Parole<br />

interessanti anche dal punto di<br />

vista semplicemente linguistico, dal<br />

Trent’anni con san Leopoldo (1911-1941)<br />

Il cammino spirituale del santo confessore<br />

documentato dai suoi scritti in latino<br />

d i I v a n o C a v a l l a r o<br />

momento che qui (in dialetto, come<br />

nel latino classico) il termine «misericordia»<br />

si manifesta come una<br />

espressione di dolore e d’infelicità<br />

anche acuta, senza alcun riferimento<br />

a situazioni di colpevolezza, richiamate<br />

invece dalla stessa parola<br />

usata in italiano.<br />

Già abbiamo ricordato che il<br />

prof. Paolo Sambin dell’Università<br />

di Padova, presiedendo il convegno<br />

leopoldiano dell’autunno 1992,<br />

raccomandava la ricerca delle fonti<br />

bibliche della e nella spiritualità del<br />

santo cappuccino. In questo caso,<br />

per capire un termine che, sia nel<br />

dialetto veneto del tempo sia nel latino<br />

d’epoca classica, parla di «sofferenza»<br />

escludendo ogni riferimento<br />

al concetto di «colpa», la fonte biblica<br />

andrebbe molto probabilmente<br />

indicata in quel “cuore” del comandamento<br />

nuovo di Gesù: «Io vi ho<br />

amato» (Giovanni 15,12). Quasi un comandamento<br />

che il Figlio di Dio “impone”<br />

a se stesso, prima ancora di<br />

raccomandare a noi di ricordarcene.<br />

IL “CUORE” DELLA SPIRITUALITÀ<br />

LEOPOL<strong>DI</strong>ANA<br />

In questo passo evangelico sembra<br />

esserci anche il “cuore” della spiri-<br />

tualità leopoldiana, nel suo duplice<br />

aspetto di ecumenismo gradualmente<br />

portato fino all’universalità<br />

e di un’amministrazione del sacramento<br />

della penitenza in cui (caso<br />

più unico che raro) padre Leopoldo<br />

non voleva saperne di mettersi in<br />

ascolto di una “lista della spesa” dei<br />

peccati (subito interrompendo il penitente<br />

abituato a ben diverso tipo<br />

di confessione, magari fin dalla sua<br />

infanzia).<br />

Come faceva, poi, il santo cappuccino<br />

ad avvertire come più importante<br />

l’amore di Dio verso di noi<br />

(al posto del nostro sempre faticoso<br />

cammino verso di Lui) anche in un<br />

momento di vera infelicità, per lui,<br />

come quello seguito all’interruzione<br />

della desiderata (e inseguita per<br />

tutta la vita) esperienza fiumana?<br />

(inviato a Fiume, padre Leopoldo<br />

venne richiamato a Padova poche<br />

settimane dopo, ndr).<br />

Lo scritto dell’8 settembre 1927<br />

(ricorrenza liturgica della Natività<br />

di Maria) può fornire una risposta<br />

in maniera tanto evidente quanto<br />

sorprendente: attribuendo cioè alla<br />

Madre di Dio quanto un autorevolissimo<br />

testo evangelico metteva,<br />

invece, in relazione esplicita con<br />

30 | <strong>PORTAVOCE</strong> | GIUGNO <strong>2018</strong>


Tavola di G. Bizzotto<br />

la missione e l’essenza stessa del<br />

Salvatore: «Dalla sua pienezza tutti<br />

abbiamo ricevuto: grazia su grazia»<br />

(Giovanni 1,16).<br />

Vediamo un’espressione non solo<br />

analoga, ma quasi identica con<br />

la quale (in una situazione di grande<br />

sofferenza che spinge quasi il<br />

«bambino» Leopoldo a gettarsi fra le<br />

braccia della mamma, invocandone<br />

l’aiuto) viene avvertita la presenza<br />

consolatrice di Maria: «Ego frater<br />

Leopoldus Mandić Zarević credo et<br />

teneo Virginem Beatissimam Mariam,<br />

eoquod Corredemptrix humani generis,<br />

esse fontem moralem totius gratiae,<br />

nam ex plenitudine ejus omnes<br />

nos accipimus» («Io, frate Leopoldo<br />

Mandić Zarević [cognome della<br />

propria madre terrena, intenzionalmente<br />

qui ricordato, per tracciare<br />

un ponte fra le due madri] credo<br />

e ritengo con forza che la Vergine<br />

Beatissima Maria, in quanto Corredentrice<br />

del genere umano, è la<br />

fonte morale di tutta la grazia: infatti<br />

è dalla sua pienezza che tutti<br />

abbiamo ricevuto e continuiamo a<br />

ricevere» (si noti il verbo finale del<br />

testo latino al tempo presente).<br />

Questo confidare a Maria il proprio<br />

dolore (ogni sofferenza notoriamente<br />

si attenua per il solo fatto<br />

di essere comunicata) è già intravedere<br />

una soluzione al problema, un<br />

accendersi di una piccola-grande<br />

luce in fondo al tunnel.<br />

MANO TESA AI CRISTIANI ORIENTALI<br />

Il testo latino, infatti, prosegue in<br />

termini che mostrano il pieno abbandono<br />

del santo cappuccino tra<br />

le braccia di Maria, perché fosse lei<br />

il suo legame con i fratelli lontani:<br />

un legame che nessun’altra vicenda<br />

umana può troncare e interrompere.<br />

Il testimone, per così dire, dell’aspirazione<br />

sempre più profonda<br />

alla salvezza universale (e quel primo<br />

passo verso di essa costituito<br />

dalla “mano tesa” ai lontani Orientali)<br />

passa dalle mani di Leopoldo a<br />

quelle di “mamma Maria”. Leopoldo<br />

non cercherà più di essere lui un<br />

ponte con i lontani, ma si metterà<br />

quasi in adorazione di un “ponte”<br />

ben più robusto e indistruttibile: la<br />

Vergine che riceve dal Figlio morente<br />

una missione di “universalità” (cf.<br />

Giovanni 19,25-30). Tanto che un<br />

biblista attento come Lutero non<br />

rende il mulier latino del versetto<br />

26 come Frau [femminilità solo<br />

umana], ma come Weib [femminilità,<br />

estesa anche al mondo animale],<br />

sulla scia di san Paolo che prevede<br />

una salvezza anche per il Creato (cf.<br />

Romani 8,19-22).<br />

E come conclusione della sua<br />

ormai quadriennale “notte dello<br />

spirito”, padre Leopoldo si pone<br />

«pro Ejus adimplenda missione circa<br />

populos orientales» («davanti/in<br />

attesa [questo è uno dei significati<br />

essenziali della particella latina pro,<br />

ricordava ai suoi studenti il prof.<br />

Traina dell’Università prima di Padova<br />

e poi di Bologna] che si realizzi<br />

la sua [di Maria] missione verso<br />

i popoli orientali»). Si veda come il<br />

santo confessore qui eviti perfino il<br />

termine consueto di «lontani» (dissidentes)<br />

per un più affettuoso «popoli»:<br />

parola che toglie ogni possibile<br />

lontananza o difficoltà, una volta<br />

sottratto il “compito unificatore” alle<br />

piccole mani del figlio Leopoldo<br />

per affidarlo alle grandi mani (e al<br />

grande cuore) di Maria. Quasi un’eco<br />

del detto di san Bernardo: «Tutto<br />

ci viene attraverso Maria». Alla lettera:<br />

«Nihil nos Deus habere voluit nisi<br />

per Mariae manus transiret» («Dio<br />

ha voluto che noi non ottenessimo<br />

nulla che prima non fosse passato<br />

per le mani di Maria»). P<br />

Cf. Battel R.-Lazzara G., a cura, Dall’intimo<br />

del mio povero cuore. Lettere e altri scritti<br />

di san Leopoldo Mandić, Edizioni San Leopoldo,<br />

Padova 2015, pp. 330-332.<br />

Ivano Cavallaro, È Dio che ama. E ama a<br />

uno a uno. L’ecumenismo spirituale negli<br />

scritti latini di san Leopoldo Mandić , Edizioni<br />

San Leopoldo 2017.<br />

Le opere si possono richiedere presso il<br />

negozio di articoli religiosi del santuario.<br />

GIUGNO <strong>2018</strong> | <strong>PORTAVOCE</strong> | 31


<strong>SAN</strong> LEOPOLO IERI E OGGI<br />

La reliquia di san Leopoldo<br />

in Campania<br />

A Cava de’ Tirreni, nei<br />

giorni 9-11 marzo <strong>2018</strong>,<br />

in occasione dell’iniziativa<br />

quaresimale “24 ore per<br />

il Signore”<br />

d i G i o a c c h i n o<br />

L a n z i l l o , p a r r o c o<br />

Anche l’Arcidiocesi di Amalfi<br />

e Cava de’ Tirreni, lo scorso<br />

9 e 10 marzo, ha aderito<br />

all’iniziativa “24 ore per<br />

il Signore”, promossa dal<br />

Pontificio consiglio per la promozione<br />

della nuova evangelizzazione, ormai<br />

giunta alla sua quinta edizione.<br />

Sede scelta dell’importante momento<br />

di preghiera è stata la parrocchia<br />

di Sant’Alfonso della Forania di<br />

Cava centro, che per 24 ore è rimasta<br />

aperta, offrendo ai fedeli la possibilità<br />

di accostarsi al sacramento<br />

della Riconciliazione e di adorare<br />

Gesù nell’Eucarestia. Una meravigliosa<br />

esperienza di grazia che ha<br />

visto impegnati decine di sacerdoti,<br />

sia diocesani che religiosi (in modo<br />

particolare i padri Cappuccini del<br />

convento San Felice), e ha permesso<br />

a centinaia di fedeli di incontrarsi<br />

con la misericordia di Dio.<br />

Il tutto si è svolto alla presenza<br />

di un ospite d’eccezione, colui che<br />

papa Francesco ha elevato a modello<br />

di confessore e ha voluto come<br />

testimone – insieme a san Pio<br />

di Pietrelcina – del Giubileo della<br />

Sopra, un momento della celebrazione<br />

eucaristica di domenica 11 marzo<br />

presieduta dal vescovo<br />

In alto, una veduta di Cava de’ Tirreni<br />

A sinistra, la reliquia del santo esposta<br />

alla venerazione dei fedeli<br />

Misericordia: san Leopoldo Mandić.<br />

Un’insigne reliquia del braccio<br />

destro del santo cappuccino ci è<br />

giunta da Padova, accompagnata<br />

da padre Flaviano Giovanni Gusella,<br />

rettore dell’omonimo santuario, e<br />

accolta dal Vicario generale mons.<br />

Osvaldo Masullo insieme al parroco<br />

don Gioacchino Lanzillo con la<br />

sua comunità. Il programma della<br />

32 | <strong>PORTAVOCE</strong> | GIUGNO <strong>2018</strong>


peregrinatio della reliquia di San<br />

Leopoldo è stato molto intenso e<br />

ben organizzato. La visita agli ammalati,<br />

le confessioni di tantissimi<br />

adulti e giovani, il momento di preghiera<br />

con i bambini del catechismo,<br />

le adorazioni eucaristiche. Le sante<br />

messe hanno accompagnato ogni<br />

singolo fedele alla riscoperta di un<br />

sacramento rarefatto come quello<br />

della Confessione.<br />

Abbiamo chiesto ai padri Cappuc<br />

cini di Padova la presenza e la<br />

possibilità della peregrinatio della<br />

reliquia di san Leopoldo perché<br />

questo santo è un’icona attuale: un<br />

sacerdote grande nel donarsi all’altro,<br />

nell’immolarsi ogni giorno nel<br />

silenzio, nella riservatezza, nell’umiltà<br />

della sua celletta confessionale<br />

dove, in pochi metri quadrati,<br />

sono avvenuti straordinari prodigi<br />

di grazia. Questo evento, vissuto<br />

presso la parrocchia di Sant’Alfonso,<br />

ci ha fatto comprendere che le anime<br />

si conquistano per attrazione;<br />

attrae l’amore, la bontà, la carità.<br />

San Leopoldo è la prova evidente<br />

che da grandi si è “grandi” se si<br />

resta “piccoli”. Tutta la sua “statura”<br />

si può racchiudere nell’umiltà<br />

dei suoi 52 anni di vita sacerdotale,<br />

trascorsi nel silenzio e nel nascondimento<br />

di una celletta confessionale.<br />

Disponibile ad accogliere e pronto a<br />

scomparire per lasciar posto al vero<br />

Pastore, egli è stato quel cuore di<br />

padre che tutti desiderano incontrare<br />

nel confessionale.<br />

A conclusione della peregrinatio,<br />

domenica 11 marzo alle ore 19, al<br />

termine della Santa Messa presieduta<br />

dall’arcivescovo mons. Orazio<br />

Soricelli, il parroco, anche a nome<br />

dei parroci di Cava de’ Tirreni e dei<br />

tanti fedeli, ha ringraziato padre<br />

Flaviano Gusella per il garbo umano<br />

e spirituale con il quale ci ha fatti innamorare<br />

della straordinaria altezza<br />

caritatevole di padre Leopoldo. P<br />

(Ha collaborato Teresa Carotenuto)<br />

LA PAROLA DEL VESCOVO<br />

«Carissimi, la presenza della reliquia di san Leopoldo, grande santo<br />

confessore e zelante ministro della misericordia, nel tempo Quaresimale<br />

e nei giorni indicati da papa Francesco per vivere la bella iniziativa<br />

delle “24 ore per il Signore”, è un forte stimolo non solo per conoscere<br />

questa bella figura di sacerdote, ma anche per contemplare la grandezza<br />

della misericordia del Signore e per riscoprire il sacramento della<br />

Riconciliazione. Ho appreso con molto piacere che numerose persone<br />

hanno venerato la reliquie del santo confessore e si sono accostate<br />

devotamente al sacramento della Confessione. Carissimi fratelli e sorelle,<br />

mentre esprimiamo la nostra immensa gratitudine al Signore per la sua<br />

infinita misericordia che ci offre perdono e speranza, e ci incoraggia nel<br />

cammino della vita, chiediamo l’intercessione di san Leopoldo perché<br />

ci ottenga il dono di presbiteri santi, disponibili e misericordiosi. San<br />

Leopoldo ci ottenga di accostarci al sacramento della Riconciliazione,<br />

spesso, con fede, con serietà e con fiducia. Mi auguro vivamente che<br />

questa peregrinatio costituisca un evento significativo per la nostra città».<br />

(dall’omelia di mons. Orazio Soricelli, vescovo di Amalfi e Cava de’ Tirreni, 11.3.<strong>2018</strong>)<br />

GIUGNO <strong>2018</strong> | <strong>PORTAVOCE</strong> | 33


VITA DEL <strong>SAN</strong>TUARIO<br />

Per la pubblicazione, inviate la foto<br />

del vostro pellegrinaggio di gruppo a:<br />

web@leopoldomandic.it<br />

Dal 14 marzo all’8 aprile <strong>2018</strong> hanno<br />

visitato il nostro santuario circa 46 gruppi<br />

organizzati, per un totale di circa 2.840<br />

persone, provenienti da Fonzaso (BL),<br />

Orašje (Bosnia Erzegovina), Sebenico<br />

(Croazia), Siena, Padova, Sinalunga<br />

(SI), S. Giustina in Colle (PD), Cerano<br />

(NO), Villa del Conte (PD), Rosolina (RO),<br />

Zagabria (Croazia), Sesto al Reghena<br />

(PN), Maranello (MO), Salerno, Vienna<br />

(Austria), Debica (Polonia), Vittorio Veneto<br />

(TV), Camposampiero (PD), Caerano San<br />

Marco (TV), Spalato (Croazia), Pozega<br />

(Croazia), Stoccarda (Germania), Roma,<br />

Noale (VE), Virovitica (Croazia), Pozzonovo<br />

(PD), Bovolone (VR), San Benedetto<br />

del Tronto (AP), Reggio Emilia, Pavia,<br />

San Pietro Viminario (PD), San Giorgio<br />

delle Pertiche (PD) e inoltre da località<br />

di Germania, Slovenia, Croazia e Libano<br />

18.3.<strong>2018</strong>: ragazzini dell’iniziazione cristiana della parrocchia di Villa del<br />

Conte (PD)<br />

22.3.<strong>2018</strong>: alunni della scuola elementare paritaria “Clair” di Padova<br />

22.3.<strong>2018</strong>: religiosi francescani da Vittorio Veneto, Alessandria<br />

e altre città<br />

17.3.<strong>2018</strong>: bambini del catechismo della parrocchia<br />

di Santa Giustina in Colle (Padova)<br />

▶<br />

24.3.<strong>2018</strong>: prima confessione dei bambini di Villanova<br />

di Camposampiero (PD) con il parroco don Massimo<br />

34 | <strong>PORTAVOCE</strong> | GIUGNO <strong>2018</strong>


5.4.<strong>2018</strong>: il vescovo mons. Giuseppe Lazzarotto (già<br />

Nunzio apostolico in Israele e delegato apostolico in<br />

Palestina) tra i frati del santuario Giovanni, Flaviano<br />

e Roberto<br />

5.4.<strong>2018</strong>: novizie della Famiglia religiosa del Verbo<br />

Incarnato da Segni (Roma)<br />

7.4.<strong>2018</strong>: alunni della Scuola libera “Chesterton” da San<br />

Benedetto del Tronto (AP)<br />

8.4.<strong>2018</strong>: bambini del catechismo dalla parrocchia di San<br />

Giorgio delle Pertiche (PD) con il parroco don Lorenzo<br />

7.4.<strong>2018</strong>: bambini del<br />

catechismo da Bovolone (VR)<br />

con il parroco don Giorgio<br />

Giuseppina Destro, 97 anni, di Monselice<br />

(PD), ha conosciuto personalmente padre<br />

Leopoldo, confessandosi più volte da lui.<br />

Ancora oggi lo ricorda con devozione e lo<br />

prega, chiedendo la sua protezione.<br />

Si commuove ogni volta che riceve Portavoce,<br />

che legge con l’aiuto della figlia.<br />

GIUGNO <strong>2018</strong> | <strong>PORTAVOCE</strong> | 35


PER CONOSCERE <strong>SAN</strong> <strong>LEOPOLDO</strong><br />

ORARI<br />

DEL <strong>SAN</strong>TUARIO<br />

NOVITÀ<br />

Giovanni Lazzara (a cura)<br />

Per grazia ricevuta. San Leopoldo e i malati di<br />

tumore. Testimonianze<br />

pp. 48, € 2,00<br />

Come ha affrontato, san Leopoldo, le malattie che<br />

lo affligevano? La sua compassione e la sua potente<br />

intercessione in favore di tanti malati nel racconto<br />

di oltre trenta testimonianze<br />

BIOGRAFIE<br />

Pietro Bernardi<br />

Leopoldo Mandić . Santo della riconciliazione<br />

e dell’ecumenismo spirituale<br />

pp. 446, più di 60 foto e illustrazioni, € 18,00<br />

NUOVA E<strong>DI</strong>ZIONE La biografia più completa<br />

e documentata di padre Leopoldo<br />

E<strong>DI</strong>ZIONI<br />

<strong>SAN</strong><br />

<strong>LEOPOLDO</strong><br />

APERTURA<br />

Chiesa: ore 6-12 / 15-19<br />

Cappella del santo<br />

ore 7-12 / 15-19<br />

PENITENZIERIA<br />

Festivo: ore 6.15-12 / 15-19<br />

Feriale: ore 7-12 / 15-19<br />

Il lunedì pomeriggio i frati<br />

sono impegnati in comunità,<br />

pertanto non sono disponibili<br />

per le confessioni<br />

<strong>SAN</strong>TE MESSE<br />

Festivo: ore 6.30, 7.45, 9, 10.15,<br />

11.30, 16, 18<br />

Sabato pomeriggio e vigilia delle feste<br />

sante messe festive ore 16, 18<br />

Feriale: ore 7, 8.30, 10, 18<br />

Pietro Brazzale<br />

Padre Leopoldo parla ancora<br />

pp. 148, € 9,00<br />

Vita, sofferenza, amicizia, matrimonio,<br />

lavoro, preghiera, eucaristia, Parola di Dio,<br />

Vergine Maria, provvidenza divina…<br />

nel pensiero di padre Leopoldo<br />

Ivano Cavallaro<br />

È Dio che ama e ama a uno a uno.<br />

L’ecumenismo spirituale negli scritti latini<br />

di san Leopoldo Mandić .<br />

pp. 152, € 5,00<br />

L’analisi degli scritti redatti in lingua latina evidenzia<br />

il desiderio della riconciliazione con i cristiani ortodossi,<br />

nutrito già in età giovanile, e la speranza della<br />

pacificazione universale<br />

Enrico Rubaltelli<br />

Dio è medico e medicina<br />

Sesta edizione, pp. 144, € 9,00<br />

La vita e il carisma del santo raccontati<br />

da un testimone particolare: il prof. Enrico Rubaltelli,<br />

che fu suo medico curante, penitente e amico<br />

Giovanni Lazzara<br />

Leopoldo Mandić . Il confessore che sognava<br />

l’unità dei cristiani<br />

pp. 156, € 4,00<br />

Il racconto della vita e il profilo spirituale del santo<br />

cappuccino. I tre miracoli attribuiti a san Leopoldo<br />

che gli valsero la beatificazione e la canonizzazione.<br />

I discorsi di Paolo VI e di Giovanni Paolo II<br />

PREGARE CON I FRATI<br />

Al mattino ore 6.20: celebrazioni<br />

delle lodi, meditazione e s. messa.<br />

Alla sera ore 19: recita del santo<br />

rosario e vespri (giovedì: adorazione<br />

eucaristica e vespri)<br />

PELLEGRINAGGI<br />

Per informazioni o prenotazioni,<br />

telefonare al numero 049 8802727<br />

(orario d’ufficio),<br />

email: info@leopoldomandic.it<br />

Chiediamo di indicare il numero<br />

dei pellegrini, la data e l’ora prevista<br />

dell’arrivo, la necessità di una<br />

presentazione del santuario,<br />

la vostra intenzione di partecipare<br />

a una funzione religiosa<br />

o di celebrare la santa messa<br />

con un sacerdote del vostro gruppo.<br />

Ricordiamo che il santuario<br />

rimane chiuso dalle 12 alle 15<br />

Per informazioni e ordini, rivolgersi al negozio di articoli religiosi<br />

del santuario: tel. 049 8802727 - info@leopoldomandic.it<br />

Il catalogo completo di libri, CD e DVD su www.leopoldomandic.it alla pagina<br />

«Rivista e libri»<br />

I<br />

IN CASO <strong>DI</strong> MANCATO RECAPITO, RINVIARE ALL’UFFICIO POSTALE <strong>DI</strong> PADOVA C.M.P., DETENTORE<br />

DEL CONTO, PER LA RESTITUZIONE AL MITTENTE CHE SI IMPEGNA A PAGARE LA RELATIVA TARIFFA

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