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2° Itinerario<br />
delle lotte tra patrizi e plebei mediante<br />
l’approvazione delle leggi Licinie<br />
Sestie e <strong>la</strong> conseguente equiparazione<br />
dei diritti politici. Al tempo di<br />
Tiberio divenne una sorta di museo<br />
d’arte greca.<br />
Al<strong>la</strong> dinastia dei F<strong>la</strong>vi risalgono invece<br />
le tre colonne ango<strong>la</strong>ri, con capitelli<br />
in stile corinzio e un tratto di trabeazione,<br />
a sinistra del basamento<br />
del Tempio del<strong>la</strong> Pace. Si tratta dei resti<br />
del Tempio di Vespasiano, che<br />
in seguito Domiziano dedicò anche a<br />
Tito. Restaurato sotto Settimio Severo<br />
e Caracal<strong>la</strong>, il tempio sorgeva su<br />
un podio, era lungo 33 metri, <strong>la</strong>rgo<br />
22, e aveva un pronao con sei colonne<br />
corinzie sul<strong>la</strong> fronte e due sui <strong>la</strong>ti.<br />
Ancora a sinistra, vediamo le imponenti<br />
rovine del Tempio di Saturno,<br />
sorto nelle vicinanze dell’antico<br />
Volcanal. Eretto nel 498 a.C., e dedicato<br />
al dio che aveva fondato il primo<br />
vil<strong>la</strong>ggio sul Campidoglio, fu <strong>la</strong><br />
prima grande costruzione<br />
d’età repubblicana.<br />
Poiché Saturno<br />
era anche <strong>la</strong><br />
divinità<br />
del<strong>la</strong><br />
12 Il Portico degli Dèi Consenti<br />
mitica Età dell’oro, all’interno del<br />
podio del tempio si trovava l’Aerarium,<br />
dove era conservato il tesoro<br />
dello Stato. Dal tempio iniziava il Clivo<br />
Capitolino, l’ultimo tratto del<strong>la</strong><br />
Via Sacra, percorso nell’antichità dai<br />
cortei dei generali vittoriosi che salivano<br />
al Tempio di Giove Capitolino.<br />
Oggi del Tempio di Saturno possiamo<br />
ancora ammirare l’alto podio e<br />
le otto colonne di granito, con capitelli<br />
in stile ionico, risalenti ai rifacimenti<br />
del III secolo d.C. Sul fregio resta<br />
l’iscrizione che ricorda il restauro,<br />
mentre sul<strong>la</strong> facciata orientale del<br />
podio, verso <strong>la</strong> piazza, è visibile una<br />
serie di fori che reggevano il grande<br />
pannello sul quale venivano esposti<br />
atti e documenti dello Stato.<br />
Alle falde del Campidoglio sono visibili<br />
i resti dell’ultimo grande tempio<br />
dedicato al<strong>la</strong> tradizione pagana: si<br />
tratta del cosiddetto Portico degli<br />
Dèi Consenti, coppie di divinità greche<br />
assunte nel<strong>la</strong> religione romana. Il<br />
portico, costituito da due file di colonne<br />
congiunte ad angolo ottuso,<br />
precede una serie di celle doppie nelle<br />
quali venivano conservate le immagini<br />
sacre. L’edificio, dopo i restauri<br />
di età f<strong>la</strong>via, venne ricostruito<br />
nel 367 dal prefetto Vettio Agorio<br />
Pretestato.