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Santi_Pietro_e_Paolo_Pregasso

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La casa dei Cristini detti Afre detta anche del Comune, per la sua imponenza<br />

Non è dato di sapere se il comune medievale di <strong>Pregasso</strong> avesse<br />

una sede come centro di amministrazione e di incontro, infatti, l’analisi<br />

dell’edilizia storica della contrada non ha evidenziato alcuna struttura che<br />

potesse risalire con sicurezza al XIII secolo. Può anche darsi che non vi<br />

fosse una “domus comunis” in quanto il funzionamento della Vicinia non<br />

richiedeva di per sé spazi dedicati, l’organo principale era dato dall’assemblea<br />

generale dei capofamiglia che si radunavano in posti diversi<br />

privilegiando spesso i sagrati delle chiese, ma anche altri luoghi come le<br />

canoniche o i semplici portici delle case a corte. 13 Nel caso di <strong>Pregasso</strong> si<br />

potrebbe ipotizzare che proprio il colle di San <strong>Pietro</strong>, con la chiesa che vi<br />

era da tempo insediata, fungesse da punto di riferimento non solo religioso<br />

ma anche civile per la popolazione del borgo.<br />

L’abitato di <strong>Pregasso</strong> nel Catasto Austriaco del 1852<br />

Analisi dell’edilizia storica<br />

13<br />

Un documento del Comune di Ome di metà del XVI secolo cita che le riunioni vicinali<br />

si tenevano sul sagrato della chiesa parrocchiale di Santo Stefano e che il muro del recinto<br />

cimiteriale serviva da seduta per i partecipanti. Sempre a Ome è rogato, verso la metà del<br />

Trecento, un atto sotto il portico della casa comunale a Lizzana. A Monticelli Brusati una<br />

sentenza tardo quattrocentesca è redatta su un banco situato nella canonica mentre a Borgonato,<br />

ancora nel XVIII secolo, le assemblee vicinali si tenevano sul sagrato della chiesa di<br />

San Salvatore posta sulla collina del castello.<br />

Lo strumento fondamentale per la lettura delle forme e dell’evoluzione<br />

storico-urbanistica di un centro abitato e del suo territorio è dato<br />

dall’analisi della cartografia catastale scaturita dalle campagne di rilevazione<br />

promosse, nel caso di <strong>Pregasso</strong>, nel 1811 dal Governo Napoleonico<br />

e successivamente nel 1844 dall’Amministrazione Austriaca. Le mappe<br />

catastali costituiscono la prima rappresentazione geometrica del territorio,<br />

in esse sono rappresentati non solo tutti gli edifici esistenti all’epoca delle<br />

rilevazioni, ma anche gli appezzamenti di terreno, la toponomastica, i<br />

confini di proprietà e in parte il tipo di coltivazione.<br />

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