Santi_Pietro_e_Paolo_Pregasso
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Il Catasto attuale e la localizzazione dei fabbricati più antichi<br />
Le mappe non forniscono ovviamente indicazioni cronologiche<br />
sull’evoluzione degli abitati, ma descrivono una situazione molto più vicina<br />
all’assetto che il territorio aveva in età tardo-medievale e moderna<br />
piuttosto che a quello della nostra epoca e costituiscono un documento<br />
importantissimo per capire la genesi degli insediamenti e la percezione<br />
dei caratteri dei secoli precedenti, oggi spesso scomparsi dal tessuto urbano<br />
moderno.<br />
Su una base cartografica attuale sono stati evidenziati i fabbricati presenti<br />
nelle carte del Catasto Austriaco, individuando in tal modo i complessi<br />
architettonici più antichi. L’indagine è stata condotta sull’edilizia<br />
storica che è sopravvissuta alle trasformazioni del tempo, e che ancora<br />
oggi è possibile vedere e apprezzare: l’individuazione e l’analisi delle costruzioni<br />
più antiche è stata dunque possibile non per la conservazione in<br />
toto della pianta, dei prospetti o dell’assetto volumetrico originari, ma più<br />
sovente per la presenza superstite, entro l’edificato attuale, di un portale,<br />
di una finestrella o di un paramento murario che indicano con certezza<br />
l’esistenza di fasi costruttive precedenti.<br />
La mappa del territorio<br />
del Catasto Napoleonico evidenzia<br />
una massiccia estensione<br />
dei terrazzamenti che<br />
si aprono a ventaglio in tutta<br />
la zona di versante che da<br />
sud di Vesto risale verso nord<br />
attraverso <strong>Pregasso</strong>, Ariolo,<br />
Collepiano fino a giungere a<br />
Ponzano. La disposizione del<br />
terreno a terrazzi richiede un<br />
notevole lavoro di modellamento<br />
dei declivi consistente<br />
nella costruzione di muri di<br />
sostegno a secco e riporto di<br />
terra da coltivo nello spazio<br />
orizzontale che si viene a<br />
creare. Non è agevole definire<br />
l’epoca di realizzazione di<br />
questo tipo di assetto agrario,<br />
ma la sua origine potreb-<br />
Edificio 1: paramento murario a scarpa<br />
be anche essere antica, vista l’importanza e la diffusione che ebbe in età<br />
medievale la coltura della vite, adatta a questo tipo di sistemazione 14 .<br />
La mappa che però meglio illustra le caratteristiche urbanistiche di<br />
<strong>Pregasso</strong> è fornita dalla carta n° 17, allegato G, della cartella relativa al<br />
catasto Austriaco. In essa appare evidente il tracciato della strada, proveniente<br />
da Vesto con il nome di “Strada Comunale della Chiusura”, che,<br />
con andamento semicircolare, aggira le propaggini del monte per dirigersi<br />
verso Collepiano lungo la strada detta “del Gambalone”. Il centro<br />
storico si presenta distinto in due nuclei: quello costruito con l’affaccio<br />
sulla strada e quello localizzato sulle prime balze del versante che risale<br />
la costa del monte.<br />
Il primo nucleo fu edificato avendo come riferimento il profilo della<br />
strada lungo la quale si attesta, con successive addizioni, a partire da un<br />
edificio originario forse rappresentato da un corpo di fabbrica con angolo<br />
rafforzato da un paramento murario inclinato a scarpa (edificio 1). Dato<br />
l’elevato numero di prospetti intonacati, il rifacimento totale delle malte<br />
sui muri che hanno mantenuto il sasso a vista e le variazioni volumetriche<br />
di molti edifici rispetto alla situazione originaria non è possibile definire<br />
un’epoca di costruzione del comparto che appare comunque realizzato<br />
nelle forme attuali in epoca postmedievale.<br />
14<br />
Forse un ricordo della coltivazione a vigneto dei terrazzi si ha nel toponimo di uno stradello,<br />
che risale la costa alle spalle del paese, denominato “Strada Consorziale detta del<br />
Tinello” che compare nella mappa del catasto Austriaco.<br />
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