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NOTIZIARIO.agosto2019

IN QUESTO NUMERO: Editoriale della Presidente, Il medico informa, Calendario attività, Diario dell’Associazione, I nostri ambulatori, Informazioni/Appuntamenti

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Diario dell’Associazione<br />

Intervista sulla fisioterapia a domicilio<br />

Il progetto è stato promosso dall’Associazione Parkinson<br />

Trento, in collaborazione con l’ambulatorio Parkinson<br />

Trento e Rovereto, con il contributo e sostegno<br />

dell’Arcidiocesi di Trento.<br />

Nel mese di maggio 2019 si è concluso il progetto “fisioterapia<br />

a domicilio”, ciclo di sei appuntamenti con<br />

frequenza settimanale, che ha permesso a diciotto<br />

persone con Parkinson in fase avanzata, di essere seguite<br />

da un fisioterapista presso il loro domicilio.<br />

Un progetto ambizioso che dimostra quanto sia importante,<br />

per poter avere migliori benefici, investire<br />

risorse nella prevenzione in ogni fase della malattia.<br />

Abbiamo avuto il piacere di incontrato S.B., una delle<br />

diciotto persone che ha usufruito della fisioterapia, e<br />

gli abbiamo posto alcune domande:<br />

Quando è stato informato dall’Associazione di essere<br />

tra le persone che avrebbero usufruito della fisioterapia<br />

a domicilio, qual è stato il suo primo pensiero?<br />

All’inizio ero titubante, poi mi sono detto che avendo<br />

delle serie difficoltà motorie, poteva rivelarsi un importante<br />

aiuto.<br />

Ha trovato utile questo servizio?<br />

Fin dal primo incontro! Il fisioterapista si è dimostrato<br />

un importante supporto. Mi ha aiutato ad affrontare<br />

le difficoltà, a reagire alla mia attuale condizione di immobilità.<br />

Ritiene sia importante dare continuità alla terapia a<br />

domicilio?<br />

Si, molto importante. Personalmente, dopo questa<br />

esperienza ho compreso l’importanza della fisioterapia<br />

e oggi proseguo l’attività privatamente. La malattia<br />

non riposa, purtroppo è cronica e perciò dovrebbe essere<br />

“cronica” anche la fisioterapia…<br />

Un consiglio per migliorare il servizio?<br />

Sarebbe utile trovare la possibilità di un contributo<br />

economico per continuare la fisioterapia, anche due<br />

volte la settimana.<br />

Ha qualche richiesta?<br />

Penso alla psicoterapia a domicilio, si rivelerebbe un<br />

valido sostegno nell’affrontare le proprie paure, perché<br />

vivere con una patologia neurodegenerativa come<br />

il Parkinson è una lotta costante con i propri limiti e<br />

con chi non comprende questa malattia.<br />

Un pensiero da rivolgere all’Associazione Parkinson<br />

Trento?<br />

Il ruolo dell’Associazione è importante, riconosco il<br />

grande merito dei volontari e di tutta l’organizzazione,<br />

per chi vive con una malattia cronica, l’Associazione è<br />

come un faro nella nebbia…<br />

Ringraziamo S.B. per averci reso partecipe della sua<br />

esperienza.<br />

…a cura di Massimo M.<br />

Un saluto<br />

Carissimi tutti,<br />

in questi giorni di piena estate, desidero lasciarvi<br />

qualche spunto di riflessione rispetto all’anno che<br />

abbiamo appena trascorso insieme.<br />

Diciamolo subito: vivere sulla propria pelle una patologia<br />

come il Parkinson e ritrovarsi in un contesto<br />

come quello degli incontri di auto mutuo aiuto<br />

o degli incontri di sostegno psicologico non è cosi<br />

semplice. Può esserci timore di confrontarsi (o di incontrare<br />

altre persone che soffrono di più o di meno<br />

di noi), incertezza rispetto al futuro, insicurezza o<br />

scetticismo rispetto al significato di questi appuntamenti.<br />

Ma queste sensazioni sono del tutto normali,<br />

legittime e molto frequenti.<br />

Quello che invece può emergere (sia confrontandosi<br />

in gruppo con altre esperienze, sia in occasione<br />

degli incontri individuali) è accorgersi e fare esperienza<br />

che il processo di cura non è composto solo<br />

dall’assunzione farmacologica, dalla regolare attività<br />

fisica e da abitudini alimentari specifiche ed equilibrate,<br />

ma anche da altri ingredienti.<br />

E qui viene il “bello”: questi ingredienti possiamo<br />

coltivarli, riscoprirli, rinnovarli, valorizzarli. Di cosa<br />

stiamo parlando? Della capacità di gestire le nostre<br />

emozioni (spesso il Parkinson è accompagnato da<br />

una sintomatologia di tipo ansioso e depressivo),<br />

della possibilità e senso di autoefficacia nel fronteggiare<br />

le difficoltà e della capacità di adattarsi alle<br />

nuove condizioni che inevitabilmente si presenteranno.<br />

E in questo frangente si inserisce il mio augurio<br />

per tutti voi: che possiate sempre identificare<br />

i vostri bisogni, sappiate comunicarli e individuare<br />

la strategia migliore e più adatta per voi o per quel<br />

momento. E, a proposito di momento, è giunto quello<br />

di salutarvi e ringraziarvi per avermi concesso il<br />

privilegio, anche solo per poco tempo per ognuno<br />

di voi, di far parte di un piccolo pezzetto delle vostre<br />

esperienze. A breve, infatti, mi aspetta una nuova<br />

avventura come mamma, ma vi lascerò in buone<br />

mani, come voi mi avete lasciato dopo avervi conosciuto.<br />

Vi abbraccio, ad uno ad uno.<br />

A presto! Anna Marchesoni - psicologa/psicoterapeuta<br />

Parkinson Notiziario<br />

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