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Selva Urbana Journal

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Mi chiamo Damiano Bertolotti, ho 30 anni e sono l’Enviro e<br />

Marketing Coordinator di Patagonia Italia.<br />

Sono un lodigiano trapiantato a Bolzano da oramai quattro<br />

anni e, quando sono in ufficio, faccio il pendolare fino a<br />

Brunico. Lodi mi è sempre stata stretta, non tanto per le<br />

persone, quanto per l’assenza di montagne. A 4 mesi ero<br />

già nel Parco del Gran Paradiso, la mia seconda casa fino<br />

alla maggiore età. Pratico tutte le attività outdoor, dallo sci<br />

alpinismo all’arrampicata, ma con scarsissimi risultati.<br />

“l’asma mi ha portato a<br />

conoscere la natura e le<br />

montagne già in tenera età”<br />

Lavoro per Patagonia da un anno e mezzo. Il mio compito<br />

è complesso da spiegare. Diciamo che viaggio molto e<br />

parlo con tanta gente. Più nello specifico seguo sia la<br />

parte marketing, quindi implemento a livello nazionale le<br />

campagne di Patagonia, sia la parte enviro. Infatti sono la<br />

persona di contatto per le associazioni no-profit italiane oltre<br />

ad occuparmi del grant-making, cioè seguo il programma<br />

di donazioni che Patagonia devolve a piccole associazioni<br />

no-profit, attraverso il 1% for the Planet. <strong>Selva</strong> <strong>Urbana</strong> è<br />

proprio una di queste.<br />

Ma facciamo un passo indietro: il Parco del Gran Paradiso<br />

con la sua fauna ha fatto nascere in me la passione per la<br />

natura. Ho visto stambecchi scornarsi durante la stagione<br />

degli accoppiamenti. Aquile cacciare e volpi e marmotte<br />

ma solo qualche anno fa ho iniziato ad informarmi<br />

attivamente concretamente rispetto alla crisi ambientale<br />

che stiamo vivendo, ma da quando lavoro per Patagonia<br />

queste argomenti fanno parte non solo della mia vita<br />

privata ma anche del mio lavoro. Lo scorso novembre ad<br />

esempio ho lavorato come volontario in un’associazione noprofit<br />

e questa esperienza mi ha permesso di capire qual’è<br />

l’importanza dei piccoli gruppi ambientalisti.<br />

Ho conosciuto <strong>Selva</strong> <strong>Urbana</strong> dopo pochissimi giorni di<br />

lavoro in Patagonia. Non avevo idea del mondo delle<br />

associazioni così decisi di fissare subito alcuni appuntamenti<br />

per incontrarle. Con l’aiuto del collega Stefano, che si occupa<br />

del coordinamento enviro dello store di Milano, mi incontrai<br />

con Chiara. <strong>Selva</strong> <strong>Urbana</strong> è stata la prima associazione che<br />

incontrai.<br />

Rimasi subito colpito dalla passione di Chiara. Lei, come tutti<br />

i soci, sono volontari. Forse questo aspetto viene spesso<br />

dimenticato ma è importante ricordarsi che il tempo che<br />

ognuno di loro dedica a questo progetto è tempo libero,<br />

week end e ogni momento disponibile. Sono rimasto<br />

affascinato da quanta energia mettano in <strong>Selva</strong> <strong>Urbana</strong>.<br />

Da allora il mio impegno come lavoratore verso <strong>Selva</strong><br />

<strong>Urbana</strong> è cambiato perchè con alcuni di loro ho instaurato<br />

un rapporto di amicizia prima che di lavoro.<br />

Grazie al lavoro collettivo e all’impegno dei membri di<br />

<strong>Selva</strong> <strong>Urbana</strong>, Patagonia ha messo la No profit al centro<br />

delle iniziative enviro, dedicandole spazio e tempo<br />

per permetterle di crescere, ampliando la sua rete e<br />

di conseguenza migliorando la situazione del Pianeta.<br />

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