La Lettera dicembre 2019
Bollettino Parrocchiale di Palazzago e Burligo di Dicembre 2019
Bollettino Parrocchiale di Palazzago e Burligo di Dicembre 2019
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
sto ci distoglie dalla relazione
che ci fa noi stessi che è quella
con Dio.
Seguire Gesù, attraverso la
santità di San Carlo, significherà
dare il giusto peso alle
parole. Lo sappiamo: ci sono
parole che aprono e parole
che chiudono, ci sono parole
che danno vita e parole che
consegnano morte, ci sono
parole che feriscono e parole
che nutrono. Sentirne
tutta la responsabilità
prima di parlare, non
usare la parola con
superficialità. Il vostro
patrono vi invita a non
fare pettegolezzi, a
non chiacchierare invano.
Dunque silenzio.
SUDARE
S. Carlo era un gran
lavoratore, instancabile,
addirittura fino alla sua
morte. Non gli ha mai fatto
paura la fatica, il sacrificio. È
famoso per la sua vita ascetica.
Anche queste parole, sudare –
fatica – sacrificio – ascesi, oggi
non son più tanto di moda. Il
benessere oggi spesso viene
inteso anche come assenza
di fatica. L’industria tecnologica
produce anche a partire da
questa affermazione, ricerca
la maggiore comodità.
Ma chi in mezzo a noi ha qualche
capello grigio sa bene che
senza fatica, senza sacrificio
non si diventa grandi, si muore.
Che se vuoi ottenere un obiettivo,
un frutto devi mettere in
conto un po’ di fatica. I bergamaschi
sono famosi perché
instancabili lavoratori.
Da una parte c’è un contesto
che ci illude che la vita è possibile
senza fatica, dall’altra c’è
la realtà che ci fa dire che se
non fai fatica prima devi farla
dopo e che la vita ha in sé questo
inevitabile tratto.
Ciò che desideriamo lo si ottiene
con impegno, con dedizione,
con sacrificio.
Seguire Gesù, attraverso la
santità di San Carlo, significherà
essere testimoni proprio
di questo: di una vita vissuta
con impegno, con generosità,
con dedizione.
Seguire Gesù, attraverso la
santità di San Carlo, significherà
non sostituirci ai nostri
figli e ai nostri nipoti nel far
fatica ma abilitarli alla vita attraverso
le fatiche quotidiane.
AMARE e LASCIARSI AMARE
San Carlo ha dato la Sua vita
per il Signore, per la chiesa, per
la sua chiesa di Milano, per la
riforma della Chiesa, perché
venisse attuato il Concilio e lo
ha fatto fino alla fine. Potremmo
dire che la sua vita non può
essere distinta da questa sua
passione. È dentro, è legata.
Quella di San Carlo è stata
una vita appassionante e appassionata.
E tutto
questo nasceva da un
amore grande percepito,
un amore grande
che veniva prima. Da
una parola che lo ha
raggiunto, lo ha scelto,
chiamato, convertito,
mandato. Un amore
tanto grande che vale
l’offerta della vita.
Così San Carlo prega
di fronte al Crocifisso:
E il vostro amore si è
talmente impadronito del mio
cuore che, quand’anche non ci
fosse il Paradiso, io Vi amerei
lo stesso.
Dunque una vita spesa con
amore perché consapevole di
essere amata.
Ci sono tante persone oggi
che vivono una sorta di tristezza
di fondo, quasi di noia,
La Lettera
dicembre ‘19
[26]