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La Civetta online n. 6

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26 MAGGIO 2020 LA CIVETTA DI MINERVA- RACCOLTA N.6

Alberto Maggi: “Il Papa, telefonando, è vicino a tutti,

Pubblicato il 21/04/2020

esprime il messaggio della buona novella”

Antonio Andolfi

Chiediamo al biblista Alberto Maggi, spesso

intervistato da La Civetta, un commento sulla

telefonata di papa Francesco al sindaco

Francesco Italia.

Egli non fa che applicare il Vangelo. All’inizio del

suo papato Francesco ha suscitato un mormorio

via via crescente trasformatosi oggi, senza più

remore, in aperto dissenso da parte di tanti che lo

vorrebbero mandare via. Questo papa in poco

tempo è riuscito a deludere tutti.

Cioè?

C’è la delusione di molti dei cardinali che l’hanno

eletto. Era l’uomo ideale, senza scheletri negli

armadi, tradizionalista ma con accettabili aperture

verso il nuovo. Avrebbe potuto garantire un

periodo di tranquillità alla Chiesa terremotata da

scandali e divisioni. Mai avrebbero pensato che

Bergoglio avrebbe avuto intenzione di riformare

nientemeno che la Curia romana, eliminare

privilegi e fustigare le vanità del clero.

Non c’era riuscito neppure papa Paolo IV con

il concilio e le varie encicliche

Invece, la sua presenza, sobria e spontanea, è un

costante atto d’accusa ai pomposi prelati,

anacronistici faraoni pieni di sé. Poi, sono delusi i

vescovi in carriera. Ora questo papa invita gli

ambiziosi e vanesi vescovi ad avere l’odore delle

pecore.

E il clero?

Certamente, tanti anche fra i più giovani sacerdoti

non accettavano in pieno il concilio vaticano II.

Invece devono recuperare un’umanità che le

norme ecclesiali hanno atrofizzato. Questo papa li

invita a scendere e a mettersi a servizio degli

ultimi. Ma sono delusi anche i laici impegnati nel

rinnovamento della Chiesa e i super tradizionalisti

attaccati tenacemente al passato. Per questi ultimi

il papa è un traditore che sta portando la Chiesa

alla rovina. Per i primi, papa Bergoglio non fa

abbastanza, non cambia norme e legislazioni non

più in sintonia con i tempi.

C’è qualcuno entusiasta?

Sono entusiasti di lui i poveri, gli emarginati, gli

invisibili e tutti quelli, fra cardinali, vescovi e preti

e laici, che da decenni sono stati emarginati a

causa della loro fedeltà al vangelo, visti con

sospetto e perseguitati per questa loro “mania”

della Sacra Scrittura a discapito della tradizione.

Quindi anche per lei che fa parte di questa

schiera?

Certo, l’avevamo sperato, immaginato o sognato,

quando discutevamo nel 2015 a Cefalù sul

concilio. Ora, tutto ciò è divenuto realtà.

Francesco è il papa che fa riscoprire al mondo il

profumo del vangelo. È il vangelo, la buona

novella che porta a questi cosiddetti

comportamenti rivoluzionari in telefonate, invio di

messaggi anche a chi non lo interpella. È un papa

presente nel quotidiano non chiuso nelle stanze

vaticane.

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