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Pulp Libri 002

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Hollywood si è accorta davvero delle possibilità cinematografiche

della scrittura dickiana, e in particolare del romanzo citato, visto

che Francis Ford Coppola è interessato alla realizzazione del film.

Senza dimenticare, ovviamente, pellicole come Bladerunner e

Atto di forza ( di cui è previsto un seguito).

"A me pi3:ce c:ostruire universi ch_e cadono

a pez1.. M1 piace vedere çhe s1 sfalda :

no 1

. e m1 piace vedere come 1 personaggi

de romanzo affrontano il problema.

Nutro un amore segreto per il caos".

Appunto: caos ed entropia, la morte calorica dell'universo, il

disordine assoluto nella realtà dei fenomeni, quando il mondo

non è che una delle possibili costruzioni mentali di un diodemiurgo

capriccioso e malvagio. Questi sono i concetti-cardine

in uno dei romanzi più neri e problematici dell'intera produzione

diçkiana, anche se forse non tra i migliori, e cioé quell'

Ub1k pubblicato nel 1969 e recentemente ristampato in

Italia ( ed. Fanucci, con introduzione di Goffredo Fofi ) . Eppure all'inizio

sembra soltanto un libro di fantascienza, a ben guardare

magari neppure tanto originale. Si tratta della lotta tra un'organizzazione

i cui agenti posseggono poteri psichici paranormali

(quella guidata da Hollis) e un'altra organizzazione "prudenziale"

( capeggiata da Glen Runciter e dal suo braccio destro, Joe Chip)

incaricata di contrastarli. Ma quest'ultima viene praticamente

annientata con un attentato su una base lunare. Chip, però, riesce

a trasportare il corpo di Runciter in Svizzera, nel Moratorium

Diletti Fratelli, dove viene sottoposto a una sorta di ibernazione

in "semi-vita". A partire da questo momento la realtà esplode in

mille enigmatici frammenti: Joe crede di essere sopravvissuto, ma

il suo mondo personale regredisce fino a trasformarsi in quello

del 1939, men tre ovunque appaiono messaggi &a parte di

Runè:iter: sulle monete, sulle contravvenzioni. Perfino una scritta

sulla parete di un cesso, ed è qui che prende corpo il terribile

sospetto, scatenando il panico e l'incubo totale: "io sono vivo

e voi siete morti". Quindi in realtà ·è Runciter ad essere

sopravvissuto, mentre Chip e gli altri agenti sono in semi-vita nel

moratorium svizzero, _e la loro realtà si sta a poco a poco disgregando.

Soltanto Ub1k, la misteriosa entità che di volta in volta

viene presentata come elettrodomestico, deodorante, sonnifero,

birra o caffè istantaneo in criptici jingle pubblicitari, e the ora è

un miracoloso spray anti-entropia, può apparentemente salvare

la vita diJoe. Ma, proprio quando Runciter prende in mano una

moneta e si accorge che porta l'effige diJoe Chip, egli si accorge

che in realtà (?) è quest'ultimo che è sopravvissuto, e che è davvero

(?) lui quello che si trova in semi-vita. Il cerchio si è apparentemente

chiuso: ora non resta che "il suono del nulla assoluto".

BIBLIOGRAFIA

Tra la quarantina di romanzi di fantascienza scritti da Dick,

potete pescare tranquillamente a caso tra questi titoli:

La svastica sul sole (Nord)

I simulacri (Nord)

Cronache del dopobomba (Mondadori, Classici Urania)

Le tre stimmate di Palmer Eldritch (Nord)

Bladerunner - cacciatore di androidi (Nord)

Ubik (Fanucci)

Labirinto di morte (Fanucci)

Episodio temporale (Nord)

Un oscuro scrutare (Cronopio)

La trilogia di Valis (Interno Giallo/Mondadori)

Per ciò che riguarda i racconti, Mondadori ha pubblicato i primi due

volumi (su un totale previsto di quattro) dell'edizione integrale

delle opere brevi di Dick (Le presenze invisibili, voli. I - II ) .

Significativi sono anche:

Memoria totale (Mondadori)

Il meglio di Philip K. Dick (Fanucci)

Ricordi di domani (Mondadori, Urania 1068)

Della parallela produzione dickiana di romanzi mainstream, che

assomma a nove titoli ( quasi tutti pubblicati postumi ), nulla è

stato tradotto finora in italiano. Prossimamente apparirà però

Confessioni di Ùn artista di merda (Fanucci).

Assolutamente degna di nota è infine la biografia dickiana di

Emmanuel Carrére (dal titolo tipicamente ubikuo) Io sono vivo

e voi siete morti (Theoria).

Ubik, mio signore.

Philip K Dick(l928-1982)

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