Pulp Libri 002
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apertamente provocato
.rio è di66acrante, di
un'oralità ti6ica, prorompente,
vitali66ima,
Lenny Bruce è riemer6o
dall'oblìo (nella traduzione
italiana, Come·
Parlare Sporco ed·
lnbluenzare La Gente.
Bompiani) con un'alluvione
di parole, idee,
idiomi e battute. Tutto.
ciò ha concor6o a renderlo
una 6pina nel
tianco dei 6ilenzi della
maggioranza e un orrore
per chi dialoga e6clu6ivamente
a colpi di proverbi
e tra6i tatte: una
Bruce
ambiguo e intollerante.
Sperimentato in prima per6ona, tanto è vero che più di un 606piro di 6ollievo 6i levò quando
Lenny Bruce tol6e il di6turbo (agodto 1966, overdode di èroina), la6ciando una biogratia che
parla da 6ola. Non è dittici/e trovarlo implicato in qualche antologia 'riguardante la beat
generation, ma come Burrough6, Lenny Bruce la viMe come parte di un'e6perienza globale,
come punto di partenza per un'evoluzione deJla 6Ua carriera, cioè della 6ua e6i6tenza. e
non è qualco6a da poco perchè l'oralità; il monologo, comunque l'arte di raccontare dal
vivo (con o den:za /'audi/io di immagini, mudiche o altri ettetti collaterali) eleva al maMimo
e6ponente la nece66ità di avere qualco6a di cui narrare, 6enza poter6i termare. Non ci 6ono
inganni: la 6toria ci deve eMere per torza, il linguaggio (o dtile, de è più chiara l'idea) pure,
l'energia anche, le idee ·(dulia letteratura e dulia vita in generale) nece66ariamente tante.
Non 6ono amme66i trucchi o tal6e partenze, chi deve mo6t7:.ar6i lo ta attraver6o una 6ua corporeità,
una 6Ua ti6icità: a volte intro6pettiva come 6pe660 6UCCede nel ca60 di Spalding
oppure repentina e continua e6ternazione per la linguaccia di f;r_i,ç_
Bogo4ian o, ancora, lirici66ima e poetica nelle cabine teletoniche di Pedro
Eifiln. Ricondotta allo 6chema ri6tretto del monologo, l'oralità mette in mo6tra
tutta la 6pettacolarità, tutta l'immedi_ata con6apevolezza. Lo 6te660 rapporto
che que6ti tra6eggi, e i loro protagoni6ti, hanno con la comicità, o più ·in generale
con l'ironia (de non il darcadmo) 6egna un protonda divi6ione all'interno
delle vi6ioni dell'America e dei 6uoi tuturi po66ibili. Di più, colpi6ce la teatralità
di que6tO modo di e6primer6i e non è attatto ditticile trovare ampie reterenze
nel mondo della drammaturgia: Manuel Piflero per Pedro Pietri. David Mamet
per tric Bogo4ian e Sam Shepard per Spalding Gray poMono beniMimo eMere i
te6timoni ideali e complementari ai loro monologhi, 6pe66o vicini66imi anche dal punto di
vi6ta puramente 6tili6tico e lingui6tico. Non è una ri6ata capace di 6eppellire qualco6a ·e,
intine, non c'è traccia di 6pen6ieratezza: da Spalding Gray a Cric Bogo4ian tino a Pedro
Einri. (codi com 'era per Lenny Bruce) anche nelle battute più 6alaci 6embra e66erci un tondo
di malinconia, perchè nono6tante tutto, le loro intrazioni 60no intinite6imi 6egnali ri6petto
alla 6tandardizzazione del linguaggio e delle comunicazioni. Per que6to taticano a rientrare
in quei mezzi d'intormazione predominanti e per ricono6cer6i, per tar 6entire le proprie
voci, devono inventani tour chilometrici, eMttamente come tutte le rock'n'roll band.
NeMuna tinzione: 6oltanto parole, parole, parole. Parole vere, non per riempire gli 6pazi tra
un niente e l'altro, ma piutto6to per vivere 6opra le righe.
PER
:INCISO
Il collegamento tra il
6uono primordiale
della voce e delle parole
con quello delle chi
. tarre, dei 6a66otoni è più naturale di quan- -
·to po66a 6embrare ed è abba6tanza logico
che, prima o poi, anche i monologhi tini6-
!6ero regi6trati, prima 6ul vecchio vinile e
ade66o anche 6U compact di6c: il più prolitico
ad incidere è 6tato (manco a dirlo) 1enm
1!.rnc.e. Tra gli altri 6i può rintracciare (con un
po' di buona volontà) The Sick Humor Ot
:Lenny Bruce (Fanta6y) da cui è 6tato
e6tratto il delirio di P6ychopathia
'Sexuali6 che concludi:! alla grande il
box The Beat Generation (Rhino).
vera e propria torza 'Utili66imo per cogliere, in un colpo 6olo, monodella
natura con pochi
·loghi e reading, jazz e poe6ia. Charlie Parker,
eguali che ha e6trapola- :Tom Wait6, William Burrough4, lack Kerouac e
to la torza dell'oralità in
:iang6ton Hughe6. La voce del poeta atroamonologhi
(tour de torce mericano è altre6ì di6ponibile in The Voice
fidici ancora prima che .Ot Lang6ton Hughe6 (Folkway6), antologia
intellettuali) mettendo :di un'arte oratoria che attraver6a la
alla gogna quell'ameri- .6torla del blue6 e lo (ri)tra6torma in
can way ot lite C06L ·uno 6trumento di lotta. Con lui,
nove
per /a mede6ima etichetta, ci
6ono Sonia Sanchez (A Sun Lady
:for Alt Sea6on Read6 Her Poetry),
Nikki Giovanni (Cotton Candy On A Rainy
:Day e Legacie6) nonchè il buon P.filir.
fifilri, con Loo6e Joint6, un titolo che non ha
'bi6ogno di 6piegazioni.
Reading, talking, 6peaking e altro ancora: il
campo d'azione orate 6i allarga a di6mi6ura
da Woody Guthrie (Long Way6 To Travet,
ancora Fotkway6) tino all'ultimo Bruce ·
Spring4teen (The Gho6t Ot Tom Joad,
Sony), da tutto Allen Gin4berg (Holly
Soul jetly Roll, Rhino, e ci 6ono anche i
Cla6h) ai Con6olidat'èd (Here And
Now, London) tino a comprendere
tutto l'hip-hop
e dintorni. Ci vorrebbe
ben altro 6pazio, ma 6e pro-
. prio ci vuole un bel rap, ba6ta
prendere quello di Timothy Leary
in Jou Can Be Anyone Thi6 Time
Around (Rykodi6c): mezz'ora di 6protoqui
elettorali (per diventare governatore della
Calitornia, quando ele66ero Reagan)
606tenuti dalle acidità di un gruppo un
po' 6peciate.
ALie chitarre, Stephen Stilt6 e ]Qhn
Seba4tian, Buddy Mile6 alla batteria,
limi Hendrix al ba66o: La
rock'n'roll band che avrebbe voluto
Lenny Bruce.
Marco Denti