SUONO n° 546
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N. XXX<br />
Editoriale<br />
di Paolo Corciulo<br />
Faccende d’estate<br />
Tradizionalmente certe cose si fanno a primavera ma in un anno così “atipico” ci sta che tanti<br />
lavoretti, la messa a punto e anche l’eliminazione del superfluo, prendano forma d’estate.<br />
Stiamo parlando delle pulizie di primavera che, volando con<br />
la fantasia (e riferendoci specificatamente al mondo della<br />
riproduzione sonora), abbiamo immaginato<br />
quale possibile obiettivo del periodo<br />
delle ferie. Dedicarsi concretamente<br />
ai molti possibili lavoretti di messa<br />
a punto dell’impianto, complici le<br />
restrizioni dovute alla pandemia,<br />
è diventata una possibile alternativa<br />
a una estate solo parzialmente<br />
praticabile in modo tradizionale. E<br />
poi… perché non prestare un po’ di<br />
attenzione al nostro impianto e alla<br />
nostra musica proprio in un periodo<br />
in cui abbiamo riscoperto<br />
il piacere di praticare le varie<br />
attività domestiche?<br />
Ma questo numero di <strong>SUONO</strong> è<br />
anche molto di più di un tradizionale<br />
speciale dedicato a “quello che<br />
potreste fare per mettere a punto<br />
il vostro impianto Hi-Fi”: è un<br />
modello al minimo del suo potenziale<br />
di quello che potremmo<br />
fare, dell’amore e della<br />
passione che è dentro di noi<br />
ma non del tutto si esprime,<br />
una volta liberati da<br />
un pesante fardello che<br />
limita il nostro operare.<br />
È quello delle “rese”,<br />
ovvero le molte<br />
migliaia di copie<br />
stampate per coprire<br />
anche le<br />
edicole dove<br />
nessuno ci<br />
compra ma<br />
la distribuzione<br />
ci<br />
manda…<br />
Copie del giornale che finiscono al macero senza che nessuno<br />
le abbia mai né lette né sfogliate e che costituiscono un costo<br />
che molto più volentieri investiremmo in energie e iniziative<br />
finalizzate a realizzare un giornale migliore. Migliore e spero<br />
stimolante come la copia che vi trovate in mano, che state sfogliando<br />
in rete o consultando dopo aver scaricato il PDF ma che,<br />
comunque, vi siete procurati attraverso la filiera corta e diretta<br />
organizzata da <strong>SUONO</strong>!<br />
Se il <strong>546</strong> resterà un unicum (o un esperimento una tantum)<br />
dipenderà da voi, dal fatto che quel che avete letto vi sia piaciuto<br />
abbastanza da “barattare” il rituale mensile dell’acquisto<br />
in edicola con quello solo apparentemente più asettico in rete,<br />
aderendo a una delle formule (la rivista di carta in abbonamento<br />
a 3/6 o 12 mesi e la vendita della copia singola, l’abbonamento<br />
alla versione digitale con lo sfogliabile e il PDF) della nostra<br />
offerta, la più ampia e flessibile possibile, per venire incontro<br />
alle vostre esigenze. Diretta la vendita, rapida la consultazione,<br />
nel senso che i contenuti della rivista, in ognuna delle nostre<br />
offerte, possono essere disponibili in rete ancor prima che la<br />
rivista venga stampata!<br />
So che queste ragioni poco fanno breccia in un popolo che dei<br />
rituali ha fatto una ragione del suo hobby (dall’emozione della<br />
testina che cala dolcemente sul solco alle procedure – ognuno ha<br />
la sua – per aprire per la prima volta un LP) ma proprio l’ascolto<br />
della musica ci ha già detto e continua a farlo che qualcosa sta cambiando<br />
e non si può certo fermarlo. Qualche tempo fa è avvenuto<br />
un fatto epocale: un concerto live a cui era possibile presenziare<br />
solo online è stato visto da 756.600 persone distribuite in 107<br />
paesi; ognuna di esse ha pagato il biglietto, generando un incasso<br />
di circa 20 milioni di dollari. Sarebbero stati necessari più o meno<br />
20 concerti tradizionali (rigorosamente sold out) per ottenere un<br />
risultato simile! Certo, i concerti classici ci mancano ma non è detto<br />
che vi si possa comunque sempre partecipare (a causa di un qualsiasi<br />
impedimento che non sia necessariamente una pandemia!); quella<br />
offerta da questa situazione è, a mio parere, una opportunità che offre<br />
allo spettatore soluzioni altrimenti impensabili (come scegliere chi<br />
inquadrare sullo stage e avere accesso a una chat con gli artisti)!<br />
Opportunità è tutto ciò che allarga le nostre esperienze e non<br />
necessariamente deve essere contrapposto a qualcos’altro come<br />
accade frequentemente in Hi-Fi. Opportunità è Roon (ne parliamo<br />
in questo numero), questo splendido “mediatore” nell’universo<br />
liquido che consente di avvicinarsi con facilità a quell’ideale Biblioteca<br />
di Alessandria che da subito mi è sembrato il plusvalore<br />
della musica online. E a dispetto del momento e delle profezie dei<br />
menagramo, quello che ci si prospetta sarà senza dubbio<br />
un mondo bellissimo!<br />
<strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020 3
Sommario<br />
N. <strong>546</strong><br />
LUGLIO-AGOSTO 2020<br />
EDITORIALE di Paolo Corciulo<br />
Tradizionalmente si fanno a primavera ma in un anno così “atipico” ci sta<br />
che tanti lavoretti, la messa a punto e anche l’eliminazione del superfluo,<br />
accadano d’estate.<br />
3<br />
ANTENNA Prodotti, News, Storie<br />
Scouting tra le proposte del mercato: in un mare di<br />
offerta occorre orientarsi con una bussola!<br />
6<br />
SUL CAMPO<br />
CAVI<br />
Ricable Supreme HDMI 2.0<br />
Ricable Magnus Signal<br />
Ricable Magnus Speaker<br />
di Nicola Candelli<br />
ROON DELLE<br />
MERAVIGLIE<br />
<strong>SUONO</strong> ha da sempre<br />
considerato la musica<br />
liquida una importante<br />
risorsa...<br />
di Vincenzo Sollazzo<br />
48 SUNTORY<br />
50<br />
SELECTOR TUTTO IL MEGLIO IN ARRIVO SUL MERCATO<br />
INSIDE DENTRO LA MUSICA<br />
ALEXANDRE LEFORESTIER<br />
Da Qobuz a Panodyssey<br />
di Vittorio Pio<br />
Dentro e fuori la musica Alexandre Leforestier ha<br />
mantenuto una mente immaginifica: prima con Abeille<br />
Musique, etichetta parigina che ha salvato dalla bancarotta<br />
prima di approdare alla sua derivazione, l’interessantissima<br />
Bee Jazz che ha avuto una breve ma esaltante<br />
20<br />
parabola, poi come co-fondatore di Qobuz, servizio<br />
in streaming dall’altissima qualità che sempre dalla<br />
Francia si è diffuso nel resto del mondo, ha sempre<br />
cercato di ipotizzare il futuro in musica.<br />
HALL<br />
La Suntory a Tokyo è una bellezza!<br />
di Carlo D’Ottavi<br />
Non puoi parlare di Tokyo e delle sue sale da concerto senza<br />
menzionare la famosa e davvero superba Suntory Hall di<br />
Tokyo, senza dubbio una delle migliori sale da concerto<br />
al mondo che si è guadagnata questa reputazione in<br />
un tempo relativamente breve, esistendo dal 1986; in<br />
questo frangente, Tokyo è diventata una delle piazze più<br />
24appetibili per i concerti.<br />
ANDRÈ MEHMARI<br />
Un “vizio” di famiglia<br />
di Vittorio Pio<br />
Ex-Enfant prodige ma sempre pianista raffinato,<br />
fluente compositore, prolifico bandleader e complice<br />
accompagnatore, Andrè Mehmari è un talento<br />
26<br />
difficile da imbrigliare, viste le sue solide radici<br />
classiche cui abbina la capacità dell’orecchio<br />
assoluto, doti che lo hanno portato poi ad ampliare<br />
notevolmente le sue prospettive musicali fin dalle<br />
prime battute.<br />
SISTEMI PER LA<br />
LIQUIDA<br />
10 modi economici per<br />
ascoltare con roon<br />
a cura della redazione<br />
VOLUMIO<br />
Un’esperienza d’uso<br />
Paolo Corciulo & Fabio Masia<br />
54<br />
56<br />
ALTA FEDELTÀ 2020<br />
ALTA FEDELTÀ 2020<br />
28<br />
NO USER REQUIRED?<br />
Come sarà il futuro consumatore?<br />
di Libero Abbaci<br />
I grandi costruttori di apparecchi Hi-Fi sono passati<br />
dall’economia reale (costi-ricavi-profitti) dei ruggenti<br />
anni ’60, ’70, inizio ’80, alla progressiva perdita del loro<br />
potere decisionale sulle politiche aziendali, avendo<br />
ceduto progressivamente, e loro malgrado, alle “lusinghe”<br />
dell’economia finanziaria. E l’utente tipo non c’è più...<br />
FILC RADIO<br />
& OTELLO SIGNORETTI<br />
C’era una volta<br />
di Paolo Corciulo & Gianfranco M. Binari<br />
Avvennero in due età molto diverse i miei contatti<br />
32<br />
con il mitico negozio romano Filc Radio, prima<br />
specializzato in componenti elettronici e poi in<br />
audio Hi-Fi di massimo livello...
AUDIO & TV<br />
METTI L’audio UNA video SERA, come ANZI dico TRE, io<br />
A CONCERTO<br />
de Il Tremila<br />
ALTA FEDELTÀ 2020<br />
Guardate l’immagine Dal promozionale vivo è imbattibile! che apre<br />
questo articolo. Non vi pare che manchi di Carlo qualcosa? D’Ottavi<br />
Eh già: l’audio è riprodotto forse dallo Spirito<br />
L’Hi-Fi è un imbroglio? Da un lato si, perché non<br />
potrà<br />
Santo...<br />
mai<br />
Sembra<br />
replicare<br />
che<br />
fedelmente<br />
non sia indispensabile<br />
l’esperienza<br />
per<br />
ricreare<br />
dal vivo,<br />
la giusta<br />
e da un<br />
atmosfera<br />
lato no, perché<br />
alle immagini<br />
se non<br />
o, più<br />
probabilmente,<br />
36<br />
ci fosse<br />
ancora<br />
questo<br />
una<br />
medium<br />
volta<br />
quanti<br />
se ne è<br />
di<br />
trascurata<br />
noi<br />
potrebbero davvero conoscere e apprezzare<br />
l’importanza…<br />
quest’arte? Cronaca di tre concerti dal vivo,<br />
28<br />
pre era Covid...<br />
Sommario<br />
Sommario<br />
O mangi<br />
la solita...<br />
38<br />
60<br />
46<br />
a<br />
Blue Aura PH1<br />
66<br />
a<br />
SUL CAMPO<br />
38<br />
COMPLEMENTO LE VALVOLE CRYO<br />
Al freddo Powergrip i tubi YG-1 sono davvero mirabolanti?<br />
di Nicola Candelli di Pier Paolo Ferrari<br />
In questi ultimi anni si è fatto un gran parlare<br />
della perfezione cui sarebbero arrivate le valvole<br />
termoioniche e di alcuni “trattamenti” atti a<br />
migliorare le loro capacità di riproduzione sonora.<br />
IN PROVA<br />
AMPLIFICATORE PER CUFFIE<br />
Carot One NIK 58-Tube<br />
cura della redazione<br />
IN PROVA<br />
UNITÀ PHONO<br />
cura della redazione<br />
SUL CAMPO<br />
DIFFUSORI<br />
Triangle Borea BR07<br />
di Nicola Candelli<br />
42<br />
IN<br />
PROVA<br />
GIRADISCHI<br />
Luxman PD-151<br />
a cura della redazione<br />
44<br />
LA RICERCA DI BASSOCONTINUO<br />
A cosa serve un rack?<br />
di Paolo Corciulo<br />
Rivolgemmo la domanda per primo a Lorenzo<br />
Bellolli, patron di Bassocontinuo, un’azienda che<br />
per varie ragioni aveva attratto la nostra attenzione.<br />
“Non promettiamo miracoli ma ogni prodotto è<br />
testato con cura, dall’imballaggio fino alle analisi<br />
accelerometriche” la soddisfacente risposta! Non<br />
una risposta di comodo ma un modo di procedere<br />
nel proprio lavoro!<br />
62<br />
IN PROVA<br />
AMPLIFICATORE PER CUFFIE<br />
Moon 230HAD<br />
DIFFUSORI<br />
a cura della redazione<br />
JBL L-100<br />
di Vincenzo Sollazzo<br />
50<br />
SUL CAMPO<br />
...o salti<br />
nella<br />
“finestra”<br />
58<br />
IN PROVA<br />
DIFFUSORI<br />
Wharfedale EVO 4.1<br />
74<br />
a cura della redazione<br />
SUL CAMPO<br />
COMPLEMENTO<br />
AriaMateria AM30B.4.FL<br />
di Nicola Candelli<br />
63<br />
S(U)ONORA<br />
98<br />
AMATO MIO LP<br />
Mobili,<br />
George<br />
mensole<br />
Bizet<br />
stand e supporti<br />
di Carlo D’Ottavi<br />
108<br />
54<br />
PROVA<br />
SUL<br />
GIRADISCHI<br />
CAMPO<br />
DIFFUSORI<br />
70IN<br />
Thorens TD 1600<br />
TAD E1TX-K<br />
a cura della redazione<br />
di Vincenzo Sollazzo<br />
77<br />
S(U)ONORA<br />
gli accesori per la messa a punto<br />
SPECIALE CDDN<br />
A.A.V.V.<br />
84<br />
100<br />
LE RECENSIONI<br />
Classica - Rock - Jazz<br />
A.A.V.V.<br />
LE RECENSIONI<br />
Classica - Rock - Jazz<br />
A.A.V.V.<br />
88<br />
94CUT CUT ‘N’ MIX CONCERTI CONCERTI | | CINEMA CINEMA | | LIBRI | SOCIETÀ | ARTE<br />
Alla musa della musica veniva attribuito il potere di risollevare l’umore degli uomini. Di questo si occupa la<br />
musicaterapia di cui ci parla Lucio Gallo. Seguito da una esclusiva intervista a Carlo Massarini!<br />
40€*<br />
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*<strong>SUONO</strong> Digital Edition<br />
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ANTENNA<br />
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L’esperienza<br />
insegna<br />
Versione improved per la linea Twenty di<br />
PMC, un bestseller per la casa inglese che si<br />
arricchisce delle conoscenze in merito all’effetto<br />
delle vibrazioni acquisite per lo sviluppo<br />
di Fenestria e di quanto realizzato per la linea<br />
FACT (che anch’essa ha beneficiato della ricaduta<br />
tecnologica del top line). La nuova serie<br />
“Improved” utilizza tweeter SEAS/PMC che<br />
derivano da quelli della serie superiore FACT,<br />
con prestazioni migliori per ampiezza della<br />
dispersione. La reingegnerizzazione di questo<br />
componente ha permesso di farlo lavorare a<br />
una frequenza più bassa. Per questa ragione<br />
anche il crossover (realizzato su basetta in<br />
fibra di vetro military grade) è stato riprogettato<br />
spostando leggermente il punto di taglio<br />
con il tweeter e sono state migliorate le basi in<br />
metallo e punte inserendo del materiale che<br />
smorza le vibrazioni.<br />
Anche il mobile è stato modificato con delle<br />
barre di rinforzo che aumentano l’isolamento<br />
dal pavimento...<br />
La linea, come per la versione precedente,<br />
è composta da quattro modelli due vie (due<br />
da pavimento e due torri) e una ulteriore<br />
torre a tre vie che utilizza un medio a cupola<br />
morbida SEAS da 5 cm. Completano la linea<br />
un centrale e un subwoofer, tutti offerti nelle<br />
varie finiture che non comprendono più<br />
la versione “amarone” (legno rossiccio tipo<br />
mogano), mentre è stata introdotta la nuova<br />
finitura “bianco seta”, bastata su un bianco<br />
opaco non laccato. I prezzi sono aumentati<br />
nell’ordine di un 3% circa. Come sempre la<br />
garanzia è estesa a 20 anni per i difetti di<br />
produzione.<br />
Distributore: Gammalta Group<br />
gammalta.it<br />
Diffusori Pmc Twenty5.21i<br />
Prezzo: € 2.490,00<br />
Dimensioni: 16,2 x 34 x 28,4 cm (lxaxp)<br />
Peso: 6 Kg<br />
Tipo: da supporto Caricamento: linea di<br />
trasmissione N. vie: 2 Potenza (W): 30-<br />
150 Impedenza (Ohm): 8 Frequenze di<br />
crossover (Hz): 1.700 Risp. in freq (Hz):<br />
46 - 25.000 Sensibilità (dB): 86.5 1W 1m<br />
Altoparlanti: 1 tw Sonomex a cupola morbida<br />
da 19 mm, 1 wf da 14 cm a corsa lunga<br />
Rifinitura: Oak/Walnut/Diamond Blac, seta<br />
chiara Note: caricamento ATL con griglia<br />
Laminair<br />
Diffusori Pmc Twenty5.22i<br />
Prezzo: € 3.790,00<br />
Dimensioni: 19,2 x 41 x 37,3 cm (lxaxp)<br />
Peso: 10 Kg<br />
Tipo: da supporto Caricamento: linea di<br />
trasmissione N. vie: 2 Potenza (W): 30 -<br />
200 Impedenza (Ohm): 8 Frequenze<br />
di crossover (Hz): 1.700 Risp. in freq<br />
(Hz): 39 - 25.000 Sensibilità (dB): 89<br />
Altoparlanti: 1 tw Sonomex a cupola morbida<br />
da 19 mm, 1 wf da 14 cm a corsa lunga<br />
Rifinitura: Oak/Walnut/Diamond Blac,<br />
seta chiara Note: caricamento ATL con griglia<br />
Laminair.<br />
6 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020
Cablaggio in aria,<br />
valvole di alta qualità,<br />
componenti selezionati.<br />
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Diffusori Pmc Twenty5.23i<br />
Prezzo: € 4.390,00<br />
Dimensioni: 16,2 x 90,7 x 33 cm (lxaxp)<br />
Pura musica.<br />
Tipo: da pavimento Caricamento: linea di<br />
trasmissione N. vie: 2 Impedenza (Ohm):<br />
8 Frequenze di crossover (Hz): 1.700<br />
Risp. in freq (Hz): 28 - 25.000 Sensibilità<br />
(dB): 86.5 Rifinitura: Oak/Walnut/<br />
Diamond Blac, seta chiara Note: caricamento<br />
ATL con griglia Laminair.<br />
Diffusori Pmc Twenty5.24i<br />
Prezzo: € 6.290,00<br />
Dimensioni: 19, 2 x 101,5 x 41,9 cm (lxaxp)<br />
Peso: 23 Kg<br />
Tipo: da pavimento Caricamento: linea di<br />
trasmissione N. vie: 2 Potenza (W): 30 -<br />
200 Impedenza (Ohm): 8 Frequenze di<br />
crossover (Hz): 1.700 Risp. in freq (Hz):<br />
27 - 25.000 Sensibilità (dB): 89 Altoparlanti:<br />
1 tw Sonomex a cupola morbida da 19<br />
mm, 1 wf da 14 cm a corsa lunga Rifinitura:<br />
Oak/Walnut/Diamond Blac, seta chiara<br />
Note: caricamento ATL con griglia Laminair.<br />
Diffusori Pmc Twenty5.26i<br />
Prezzo: € 10.490,00<br />
Dimensioni: 19,2 x 104 x. 43,9 cm (lxaxp)<br />
Peso: 25 Kg<br />
Tipo: da pavimento Caricamento: linea<br />
di trasmissione N. vie: 3 Potenza (W): 50<br />
- 300 Impedenza (Ohm): 8 Frequenze<br />
di crossover (Hz): 400/4000 Risp. in<br />
freq (Hz): 27 - 25.000 Sensibilità (dB):<br />
86 Altoparlanti: 1 tw Sonomex a cupola<br />
morbida da 19 mm, 1 mid da 5 cm,1 wf da 17<br />
cm a corsa lunga Rifinitura: Oak/Walnut/<br />
Diamond Blac, seta chiara Note: caricamento<br />
ATL con griglia Laminair<br />
Pre, finali e integrati costruiti a mano in Italia, cablati in aria,<br />
con valvole e componenti selezionati e NOS, cabinet in legni pregiati<br />
e la sicurezza delle certificazioni CE, RoHs e RAEE.<br />
Tutto questo perché, in fatto di amplificazioni, tutto è già stato<br />
inventato dai tempi delle valvole: si deve solo fare al meglio.<br />
E con Tektron ritorni al futuro.<br />
TEL 335 6693597 - EMAIL info@tektron-italia.com <strong>SUONO</strong> - WEB luglio-agosto www.tektron-italia.com<br />
2020 7
ANTENNA<br />
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NON PER TUTTI<br />
Come anticipato nello scorso numero di<br />
<strong>SUONO</strong>, all’interno di una ampia disamina<br />
del presente e del futuro del marchio, B&W<br />
ha annunciato l’introduzione di una versione<br />
signature per due dei modelli della linea<br />
700, il bookshelf 705 e la torre 702, entrambi<br />
offerti a 1.000 euro in più rispetto ai modelli<br />
equivalenti che non beneficiano della<br />
dicitura utilizzata in passato per celebrare<br />
gli anniversari più significativi, associando<br />
la dicitura “Signature” a modelli esclusivi,<br />
unici, frutto di una progettazione senza<br />
limiti e one off, del marchio. In particolare la<br />
versione Signature degli equivalenti modelli<br />
da scaffale (Signature 25, 805) ha in passato<br />
rappresentato una estremizzazione delle<br />
performance possibili dei modelli utilizzati,<br />
un po’ come nel caso delle moto da strada<br />
e delle equivalenti versioni per la pista! Ma<br />
se in passato ognuno dei modelli rivisitato<br />
apparteneva comunque al segmento<br />
elevato del mercato, la novità nel caso dei<br />
più recenti Signature è proprio quella di<br />
andare a impattare su una linea che di suo<br />
è la seconda dal basso del catalogo B&W,<br />
con modelli relativamente economici (una<br />
forbice da 1.000 a 4.000 euro).<br />
Tra i miglioramenti annoverati sul crossover,<br />
i modelli sono ora dotati di condensatori<br />
appositamente trattati e potenziati provenienti<br />
da Mundorf, di un dissipatore più<br />
grande e, nel caso del 702, di un condensatore<br />
LF potenziato sulla sezione dei bassi<br />
del crossover. Anche la sede del tweeter è<br />
ora in alluminio ricavato dal pieno come<br />
nella III release della Serie 800, presentata<br />
nel 2016, e utilizza driver in Carbon Dome,<br />
una soluzione composta da due sezioni:<br />
la parte anteriore è una cupola in alluminio<br />
da 30 micron che è stata irrigidita da<br />
un rivestimento in carbonio PVD (Physical<br />
Vapour Deposition); la seconda sezione è<br />
un anello di carbonio da 300 micron che è<br />
stato profilato in modo da corrispondere<br />
alla forma della cupola principale ed è poi<br />
legata alla faccia interna della struttura. Il<br />
midrange utilizza il design del cono Continuum,<br />
un composito intrecciato che dà<br />
un break-up controllato e un sistema di<br />
disaccoppiamento dei medi mutuato dalla<br />
Serie 800; anche il woofer eredita il know<br />
how sviluppato per la serie 800: ha il profilo<br />
Aerofoil in una nuova implementazione<br />
che utilizza una struttura composita di pelli<br />
interne ed esterne riempite di Polistirene<br />
Espanso Sinterizzato.<br />
Infine, grande attenzione è stata prestata<br />
alla finitura mobile con una nuova finitura<br />
in ebano dove ogni coppia di diffusori è<br />
unica, senza che due modelli condividano<br />
la stessa tipologia di venatura. Nove strati<br />
di finitura, tra cui primer, fondo e lacca, e<br />
la scelta di applicare agli altoparlanti degli<br />
anelli di rifinitura in metallo lucido intorno<br />
ai coni dei medio/bassi e dei medi (oltre a<br />
griglie di tweeter lucide e rifinite in argento),<br />
contribuiscono alla personalizzazione<br />
del disegno di questa ultima generazione<br />
di Signature.<br />
Il Tremila<br />
Distributore: Audiogamma<br />
www.audiogamma.it<br />
Diffusori B&W 702 Signature<br />
Prezzo: € 5.000,00<br />
Dimensioni: 20 x 105 x 33,7 base esclusa<br />
cm (lxaxp)<br />
Peso: 29,5 Kg<br />
Tipo: da pavimento Caricamento: bass reflex<br />
posteriore flow port N. vie: 3 Potenza (W):<br />
30-300 Impedenza (Ohm): 8 Risp. in freq<br />
(Hz): 45-28.000 +/- 3 dB Sensibilità (dB):<br />
90 Altoparlanti: 3 Wf 16,5 cm Aero profile, 1<br />
Md 15 cm Continuum Cone FST, 1 Tw cupola<br />
25 mm carbonio in cabinet disaccoppiato<br />
Rifinitura: datuk gloss Griglia: asportabile<br />
Diffusori B&W 705 Signature<br />
Prezzo: € 3.000,00<br />
Dimensioni: 20 x 40 x 25,5 stand a parte<br />
cm (lxaxp)<br />
Peso: 9,3 Kg<br />
Tipo: da supporto Caricamento: bass reflex<br />
posteriore flow port N. vie: 2 Potenza (W):<br />
30-120 Impedenza (Ohm): 8 Risp. in freq<br />
(Hz): 50-28.000 +/- 3 dB Sensibilità (dB): 88<br />
Altoparlanti: 1 MdBass 16,5 cm Continuum<br />
cone, 1 Tw cupola 25 mm in carbonio in camera<br />
disaccoppiata Rifinitura: datuk gloss<br />
Griglia: asportabile.<br />
8 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020
ANTENNA<br />
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Dai più grandi si impara<br />
Dopo lunga gestazione (sul sito aziendale il modello veniva<br />
dichiarato in uscita per la primavera 2019) in casa EgglestonWorks<br />
arriva Oso, una torre che si ispira al modello top<br />
Viginti che ha rappresentato una sorta di rottura nella produzione<br />
della casa. Dimensioni più ridotte e soluzioni tecniche<br />
semplificate rispetto al massiccio Viginti, si parla comunque di<br />
un modello da circa 14.000 euro che si colloca in una posizione<br />
mediana nel catalogo di EW, il diffusore appare più facile da<br />
inserire in ambiente. Come tutti i modelli di Eggleston tranne<br />
le piccole Nico, anche l’Oso è un modello da pavimento con<br />
tweeter e due midrange frontali più un woofer laterale da 25<br />
cm. Il cabinet ha un impatto contenuto frontalmente, inclinato<br />
e sfaccettato superiormente, ma è piuttosto sviluppato in<br />
profondità a causa della presenza del grande woofer laterale.<br />
La complessa struttura interna, piena di centine e pannelli di<br />
rinforzo, irrobustisce il diffusore ed è uno degli elementi che<br />
più avvicina gli Oso ai grandi Viginti. Finiture metallizzate<br />
nero, grigio o bianco.<br />
Carlo D’Ottavi<br />
Distributore: Il Tempio di Candarella Dario<br />
Via Vicenza 12 A - 95127 Catania (CT)<br />
Tel.349.59.76.278 - Fax<br />
www.iltempioesoterico.it<br />
Diffusori Eggleston Works Oso<br />
Prezzo: € 14.200,00<br />
Dimensioni: 22,5 x 112 x 45 cm (lxaxp)<br />
Peso: 60 Kg<br />
Tipo: da pavimento N. vie: 3 Impedenza<br />
(Ohm): 6 Risp. in freq (Hz): 25-24.000 Sensibilità<br />
(dB): 87 Altoparlanti: 1 Wf 25 cm laterale,<br />
2 midwoofer 15 cm, 1 Tw cupola 25 mm<br />
ERRATA… O QUASI<br />
Su <strong>SUONO</strong> 545 compare un articolo dedicato ai diffusori Legacy Audio con relativi prezzi dei modelli<br />
oggetto di una prova sul campo. Nello stesso periodo il distributore del marchio (Pro Audio Italia)<br />
ha provveduto ad un ritocco dei listini che, contrariamente a quanto accade d’abitudine, rende<br />
ancor più competitivi i prodotti essendo quasi allineato ai costi originali nella patria d’origine.<br />
È abitudine di Pro Audio tenere i costi dei suoi prodotti molto vicini a quelli del costruttore (alcuni<br />
costi che affronta il distributore li fanno inevitabilmente lievitare) e nel caso di Coda Technologies<br />
l’operatore italiano è riuscito ad allinearsi del tutto al listino americano…<br />
Lodevole!<br />
NUOVA SERIE<br />
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The definition of performance.<br />
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Visconti Alta Fedeltà<br />
Se amate la musica,<br />
noi, possiamo fare molto per Voi.<br />
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Tel: +39 0363 361120<br />
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10 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020
ANTENNA<br />
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Nel solco<br />
della tradizione<br />
Con il nuovo integrato modulare FLS<br />
9la casa laziale aggiunge alla sua<br />
linea “di mezzo” (che è anche la più<br />
completa) un modello più economico<br />
del precedente FLS 10, perlomeno<br />
se si considera la sua versione naked,<br />
un integrato tradizionale (due slot<br />
consentono eventualmente di aggiungere<br />
i moduli plug and play per<br />
fono, DAC e in futuro uno streamer<br />
ma il prezzo sale quasi ad allinearsi<br />
al modello maggiore).<br />
Non solo nel prezzo ma proprio nel<br />
fatto di essere un amplificatore puro,<br />
senza commistioni digitali o istanze<br />
tornate in voga come il vinile, sta<br />
la forza di questo nuovo progetto<br />
12 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020
che l’utente potrà poi configurare a suo<br />
piacimento o con i moduli interni o con apparecchi<br />
stand alone se digitale e/o analogico<br />
sono nelle sue corde. Completamente<br />
bilanciato, l’apparecchio è stato sviluppato<br />
per la parte pre sulla base dell’FLS-1 e<br />
utilizza un circuito di alimentazione particolarmente<br />
sofisticato con 12 dispositivi<br />
di potenza selezionati e 8 circuiti di<br />
alimentazione a bassissima impedenza e<br />
bassissimo rumore. I condensatori sono di<br />
alta qualità (120.000 uF) mentre i circuiti<br />
sono realizzati su schede stampate con uno<br />
strato di rame particolarmente spesso. Il<br />
poderoso trasformatore toroidale audio<br />
schermato (1000 W) è quasi una firma<br />
dell’approccio della casa come il telaio (con<br />
il logo “Audia Flight” inciso sul coperchio<br />
superiore) e il telecomando, entrambi in<br />
alluminio fresato, spazzolato e anodizzato.<br />
Agostino Bistarelli<br />
Amplificatore integrato Audia Flight<br />
FLS 9<br />
Prezzo: € 6.240,00<br />
Dimensioni: 45 x 15 x 44 cm (lxaxp)<br />
Peso: 25,50 Kg<br />
Distributore: Audio Living Design<br />
Via Pantanelli, 119 - 61025 Montelabbate ()<br />
Tel.0721.472.899 - Fax<br />
www.audiolivingdesign.it<br />
Tipo: stereo Tecnologia: a stato solido<br />
Potenza: 2 x 150 W su 8 Ohm Accessori<br />
e funzionalità aggiuntive: Ingresso<br />
cuffia Risp. in freq. (Hz): 0,3 - 500.000<br />
THD (%): < 0,05 S/N (dB): 110 Ingressi<br />
analogici: 3 RCA 2 XLR Uscite analogiche:<br />
2 RCA 1 XLR Note: moduli MM/<br />
MC, 2 ingressi RCA, DAC con USB 32/768<br />
PCM e DSD 5.6 aggiuntivi.
ANTENNA<br />
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L’IBRIDO CHE SPACCA<br />
Un terzo Concentro, un terzo nella logica della serie FS 500<br />
che viene a essere totalmente rinnovata, un ultimo terzo<br />
ricavato dallo sviluppo dei Vela: l’Elac Concentro S 509 è una<br />
sorta di ibrido che in parte assimila i contenuti della serie top<br />
(due soli modelli dai prezzi interplanetari), contingentati nella<br />
cadenza e nelle forme di una serie commerciale se pur di alto<br />
taglio. Non proprio solo esercizio di stile la prima, non poi così<br />
commerciali la seconda e la terza...<br />
Parte dell’originale design dei due prodotti Concentro è stato<br />
ripreso per lo sviluppo del nuovo diffusore che ne ripercorre<br />
alcuni stilemi: la superficie bombata del pannello frontale e la<br />
pianta trapezoidale del top di gamma. Il tweeter utilizzato è<br />
lo stepX-JET, un sistema concentrico che comprende il nuovo<br />
tweeter JET 5c e un midrange con membrana in alluminio e<br />
utilizza un sistema di tre anelli intercambiabili (DRC) che determinano<br />
una differente dispersione del midrange. Un midrange<br />
- basso del tipo AS-XR (Aluminum Sandwich Membrane with<br />
Extended frequency Range) e due coppie di woofer da 18<br />
cm a corsa lunga caricati in un push pull originale sviluppato<br />
dall’azienda tedesca completano la dotazione degli altoparlanti.<br />
Il diffusore è predisposto per il bi-wiring ed è atteso un<br />
secondo modello più piccolo, il 507, a completamento della<br />
nuova serie 500 che, dal punto di vista dei prezzi, ricalcherà<br />
più o meno i costi dei modelli precedenti.<br />
Il Tremila<br />
Diffusori Elac Concentro S 509<br />
Prezzo: € 16.500,00<br />
Dimensioni: 32,5 x 132 x 46 cm (lxaxp)<br />
Peso: 42,6 Kg<br />
Distributore: LP Audio - www.lpaudio.it<br />
Tipo: da pavimento Caricamento: bass reflex<br />
N. vie: 4 Potenza (W): 60 - 600 Impedenza<br />
(Ohm): 4 Frequenze di crossover (Hz):<br />
120/400/2600 Risp. in freq (Hz): 22 - 50000<br />
Sensibilità (dB): 88 Altoparlanti: 1 tw JET 5c,<br />
1 mid da 13 cm con membrana in alluminio, 1<br />
mid basso da 18 cm con cono AS-XR, 4 wf da<br />
18 cm cono AS.<br />
14 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020
ANTENNA<br />
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Manger P2:<br />
il passo decisivo<br />
Nella creazione dei diffusori acustici che portano il suo nome, il<br />
progettista tedesco Josef Manger ha sempre considerato la velocità<br />
nella risposta degli altoparlanti tra gli elementi fondamentali per<br />
una riproduzione sonora ottimale. Per questo ha creato, ormai<br />
da diverso tempo, un altoparlante particolare, il Manger Sound<br />
Transducer, un driver full range capace di una risposta estesa<br />
da 80 Hz fino ai 40 kHz. Il progettista sostiene che la capacità di<br />
riprodurre i segnali impulsivi è di gran lunga superiore a quella<br />
dei driver convenzionali, un dato testimoniato da un time rise<br />
(tempo di risposta all’impulso) di soli 13 microsecondi. Il passo<br />
successivo è stato quello di creare una sezione per la riproduzione<br />
delle medie e basse frequenze che si integri al meglio con queste<br />
caratteristiche, creando un sistema coerente, chiamato P2. Data<br />
l’estensione della risposta del Manger Sound Transducer, quello<br />
che servirebbe è un subwoofer ma Manger ha preferito scegliere<br />
un woofer di diametro moderato (20 cm di diametro) che sia il<br />
più coerente possibile con il driver full range. Grazie a un mix di<br />
materiali utilizzati, l’altoparlante combina elevato smorzamento,<br />
peso ridotto ed estrema rigidità. La membrana è in multistrato,<br />
con due strati esterni in polpa rinforzata da fibra di carbonio e una<br />
parte interna in schiuma. A ulteriore rinforzo ed estensione della<br />
risposta in basso, il woofer è caricato in reflex passivo tramite due<br />
altoparlanti di identico diametro, posti nella parte posteriore del<br />
diffusore a colonna.<br />
Carlo D’Ottavi<br />
Diffusori Manger Audio p2<br />
Prezzo: € 6.930,00<br />
Dimensioni: 27 x 113,9 x 21,4 cm (lxaxp)<br />
Peso: 32 Kg<br />
Distributore: Nabla s.r.l<br />
Via Vincenzo Tizzani, 15 - 00151 Roma (RM)<br />
Tel.06.58.20.42.63 - Fax<br />
www.nabla.it<br />
Tipo: da pavimento Caricamento: reflex passivo N. vie: 2<br />
Potenza (W): 50-200 Impedenza (Ohm): 8 Frequenze di<br />
crossover (Hz): 340 Risp. in freq (Hz): 30-40.000 Sensibilità<br />
(dB): 89 Altoparlanti: Wf 20 cm in fibra di carbonio/<br />
foam, 2 radiatori, Tw Manger Sound Transducer Rifinitura:<br />
laccatura colore RAL a scelta.<br />
NUOVA SERIE<br />
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16 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020
ANTENNA<br />
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TRE PER REX<br />
Quella che ormai possiamo definire una dinastia, ovvero la linea delle elettroniche valvolari top<br />
della BAT, si chiama REX ed è giunta ormai alla terza generazione con una gamma composta<br />
da un Pre, un Power Amp e un DAC. Il Pre Rex 3 è un preamplificatore duale bilanciato, come<br />
nella tradizione nel marchio, con alimentazione separata e duale anch’essa. L’alimentazione<br />
è sempre stato uno degli elementi ai quali BAT ha sempre dedicato molta attenzione, implementandola<br />
spesso in box separati chiamati Pack. Completamente separata tra i due canali<br />
con un trasformatore toroidale e 5 valvole per canale. Il Pre Rex 3 segue la medesima filosofia<br />
con 5 ingressi linea e 2 uscite per la sezione di potenza e una tape, tutte in bilanciato. Quattro<br />
tubi 6H30 per canale costituiscono un elaborato modulo di preamplificazione che porta a un<br />
gain massimo di 18 dB con un feedback totale nullo. Il Power Amp Rex 3, invece, è un finale<br />
di potenza da 80 W RMS su 8/4 Ohm in stereo, potenza che raddoppia se utilizzato in mono. È<br />
un finale completamente a triodo con 4 tubi 6C33C-B e ben 4x6H30, 6x6SN7, 2x6V6 tubi nella<br />
sezione di driver. Cablaggio interno Cardas.<br />
Il terzo componente della famiglia è il Rex 3 DAC i cui punti di forza sono sostanzialmente tre:<br />
una poderosa alimentazione, chiamata Pack 2nd generation, un convertitore completamente<br />
rivisto (il precedente DAC Rex utilizzava un processore della AK Design mentre nel DAC 3 è di tipo<br />
proprietario con risoluzione in PCM 24/384 e in DSD 4x, 11.2896 mHz) e uno stadio analogico,<br />
naturalmente in bilanciato con 6x6C19 valvole. Gli ingressi digitali sono del tipo AES, 2 Coaxial, 2<br />
Toslink e USB. I prezzi non sono ancora noti ma dovrebbero aggirarsi tra i 20.000 e i 30.000 euro.<br />
Carlo D’Ottavi<br />
Distributore: Il Tempio - www.iltempioesoterico.it<br />
Amplificatore finale Balanced<br />
Audio Technologies Rex 3<br />
Dimensioni: 42,5 x 22,5 x 60<br />
cm (lxaxp)<br />
Peso: 45 Kg<br />
Tipo: stereo Tecnologia: a valvole<br />
bilanciato Potenza (W): 80 su 4/8 Sens./imp. (V/kOhm): -/215 in stereo, -/108 in<br />
mono THD (%): 3 alla massima potenza Ingressi: bilanciato XLR Note: configurazione<br />
a due stadi single ended per canale; versione mono configurata in fabbrica 160 W RMS<br />
a 4/8 Ohm. Valvole impiegate: 4x6H30, 6x6SN7, 2x6V6, 4x6C33C-B. Finitura nera o silver<br />
Preamplificatore Balanced Audio Technologies<br />
Rex 3<br />
Dimensioni: 48,2 x 14,6 x 39,4 x 2 moduli<br />
cm (lxaxp)<br />
Peso: 34,2 Kg<br />
Tecnologia: a valvole Ingressi: 5 linea XLR<br />
Uscite: 2 pre amp e 1 tape XKR Risp. in freq.<br />
(Hz): 2-200.000 THD (%): 0,005 Guadagno<br />
(dB): 18 Sens./imp. line (mV/kOhm): -/100<br />
S/N (dB): 100 Controlli: volume motorizzato<br />
140 step da 0,5 dB l’uno Livello uscita max<br />
(V): 50 Impedenza uscita (Ohm): 200 Note:<br />
tubi impiegati nel pre 8x6H30, sezione di alimentazione<br />
separata a valvole con 2x 5AR4,<br />
4x 6C19, 2x 6H30, 2x 6C45 tubi. Display a LED,<br />
volume a 140 step da 0,5 db l’uno. Finitura<br />
silver o nera.<br />
18 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020
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Convertitore Balanced Audio Technologies<br />
Rex DAC 3<br />
Dimensioni: 48,26 x 14,6 x 39,4 cm (lxaxp)<br />
Peso: 14,4 Kg<br />
Sistema di conversione: Proprietario PCM 24<br />
bit e DSD 4x Frequenza di campionamento<br />
(kHz): 384 in PCM e 11.2896 MHz in DSD<br />
Ingressi digitali: AES, 2 Coaxial, 2 Toslink e<br />
USB Uscite analogiche: 2 XLR Note: stadio<br />
analogico a valvole e bilanciato, tubi impiegati:<br />
6x6C19. Finitura nera o silver.<br />
<strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020 19
INSIDE DENTRO LA MUSICA<br />
di Vittorio Pio<br />
Da Qobuz a Panodyssey:<br />
la passione è sempre fuori dagli schemi<br />
Dentro e fuori la musica Alexandre Leforestier ha mantenuto una mente immaginifica: prima con Abeille<br />
Musique, etichetta parigina che ha salvato dalla bancarotta prima di approdare alla sua derivazione,<br />
l’interessantissima Bee Jazz, che ha avuto una breve ma esaltante parabola, poi come co-fondatore di<br />
Qobuz, servizio in streaming dall’altissima qualità che sempre dalla Francia si è diffuso nel resto del<br />
mondo, ha sempre cercato di ipotizzare il futuro in musica.<br />
Adesso vuole farlo nella scrittura con Panodyssey, la prima piattaforma<br />
collaborativa per gli utenti, senza pubblicità e senza<br />
limiti, per scrivere e leggere storie autentiche, con una diversità<br />
e qualità che non si trovano nei social media finora dominanti. L’obiettivo<br />
è quello di reinventare l’accesso all’informazione, alla cultura,<br />
alla conoscenza e, in ultima analisi, di stimolare il dibattito pubblico,<br />
utilizzando le nuove tecnologie per proteggere gli autori e le creazioni.<br />
Una nuova sfida che ha costituito lo spunto per andare avanti e indietro<br />
in tutte le sue precedenti avventure.<br />
Ho percepito la sua trepidazione su questo nuovo percorso<br />
intrapreso... focalizziamoci sul valore aggiunto di questa idea<br />
e ciò che più l’ha ispirata con i suoi partner per infrangere di<br />
nuovo le regole e iniziare questo progetto.<br />
Sono un uomo d’affari e mi piace costruire cose. Comincio sempre un<br />
progetto se è significativo per me. A volte ho bisogno di creare cose folli,<br />
sempre in completa libertà. Panodyssey è la risposta a molti problemi.<br />
Viviamo in un mondo dove il digitale è sempre più dominante e al<br />
centro degli usi di tutti. I social media e i media stessi sono diventati<br />
20 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020
INTERVISTA ALEXANDRE LEFORESTIER<br />
strumenti di propaganda, di interazione, certamente questo nessuno<br />
può negarlo, ma rimangono strumenti di una società capace di produrre<br />
facilmente delle fake news. Per una serie di dinamiche complesse sono<br />
anche sorti dei problemi economici, i media stanno diventando sempre<br />
più poveri, non possiedono più un modello virtuoso da seguire. Ci sono<br />
anche problemi di fiducia e non si può costruire un progetto senza<br />
fiducia. Tutto questo accompagnato dal problema della attendibilità/<br />
credibilità delle fonti. Oggi l’industria dei contenuti internet è legata ai<br />
quattro super-giganti della scena informatica ovvero Google, Amazon,<br />
Facebook e Apple e i professionisti dei contenuti non hanno inventato<br />
nuove applicazioni per scuotere, anzi possibilmente entusiasmare la<br />
loro possibile audience. Tuttavia, in alcune aree si è assistito a una vera<br />
rivoluzione e di conseguenza le abitudini degli utenti sono cambiate. Un<br />
esempio eclatante riguarda proprio la musica, perché Spotify di fatto<br />
ha sostituito la vendita dei CD. Questo non è però successo ai media.<br />
La quasi totalità è rimasta imbrigliata dai pericolosi giochi dei social<br />
network, di cui sono diventati schiavi.<br />
E quindi come ha ipotizzato di uscire da questa impasse?<br />
Un giorno, mentre discutevo con un conoscente, ho pensato a delle<br />
possibili soluzioni per tutti questi problemi. La musica e l’industria<br />
del libro sono state reinventate utilizzando internet e la tecnologia<br />
digitale. Mi sono poi chiesto se fosse possibile creare una soluzione<br />
nel campo dei media molto tecnologica, nel rispetto della creazione<br />
suscitata dalle emozioni. Google, Amazon, Apple e Facebook sono<br />
ricchi e stanno uccidendo la diversità, mentre i creatori che li utilizzano<br />
continuano a dire di essere poveri. Ho capito allora che una delle<br />
soluzioni poteva essere qualcosa di estremamente sofisticato a livello<br />
tecnologico. Qualcosa che potesse permettere una personalizzazione<br />
dell’esperienza dell’utente a livelli mai toccati prima. In altre parole<br />
ho avuto la visione: occorreva realizzare una piattaforma capace di<br />
riunire i creatori e la loro audience. In passato, in altre situazioni, ho<br />
sempre pensato che quando si trattava di creare valore, non poteva<br />
realizzarsi in altro modo se non attraverso la pubblicità. Ad esempio,<br />
in campo musicale, Deezer aveva iniziato con la pubblicità e poi si<br />
è rapidamente orientato verso l’abbonamento. E questo è il tipo di<br />
soluzione che abbiamo scelto per Panodyssey, dando a tutti la possibilità<br />
di aderire in base alla propria disponibilità. Oggi il modello dei<br />
social media è estremamente verticale e rigido. Gli algoritmi sono<br />
irrefrenabili e le loro proiezioni schizzano all’impazzata. Noi di Panodyssey<br />
non vogliamo che questo accada. Vogliamo offrire ai nostri<br />
utenti una totale libertà.<br />
intervento non sia positivo. Non creerò mai qualcosa per compiacere i<br />
giganti del cartello GAFA e men che meno possibili azionisti.<br />
Ho apprezzato molto le atmosfere di molti degli album<br />
prodotti dall’etichetta Bee Jazz, purtroppo adesso defunta,<br />
lì ho scoperto artisti nuovi e di ottimo livello: come sono<br />
andate realmente le cose? Per molti addetti ai lavori è stato<br />
un epilogo davvero amaro...<br />
Tutto è iniziato quando ho scoperto un artista chiamato Majid<br />
Bekkas. In quel momento, mi sono detto che avevo davvero scoperto<br />
un artista sconosciuto che meritava la massima attenzione<br />
possibile. Avevo bisogno di libertà e volevo creare la mia etichetta<br />
per il piacere di farlo e per tentare di sviluppare il Jazz e la musica<br />
straniera. È stato allora che ho deciso di creare la mia Bee Jazz (in<br />
riferimento alla mia etichetta discografica Abeille Musique). Prima di<br />
allora non ascoltavo veramente il Jazz, ma era un tipo di musica che<br />
mi interessava perché è libera, è una musica dove tutto è permesso.<br />
Quando ho iniziato, ho ristampato dischi della casa discografica<br />
Steeplechase. Uno dei primi album è stato Mama Rose di Archie<br />
Shepp, sassofonista straordinario, fra i precursori del free Jazz. Il<br />
primo che ho realizzato con la Bee Jazz è stato The Rainbow of life di<br />
Boulou e Elios Ferré, Alan Jean-Marie e Gilles Naturel. Mi è piaciuto<br />
molto perché era un disco di canzoni e il mio desiderio era quello di<br />
non fare dischi troppo elitari. La linea editoriale di Bee Jazz è stata<br />
infatti definita soprattutto da canzoni e giovani artisti. In realtà era<br />
un’etichetta spinta dalla curiosità e ci siamo tolti molte soddisfazioni<br />
con dischi che hanno avuto ottime recensioni come quelli di Guillaume<br />
De Chassy con Paul Motian e Mark Murphy, Tony Malaby,<br />
Nelson Veras, Daniel Yvinec, l’Orchestre National de Jazz, Magic<br />
Malik, Dave Liebman, Nico Gori e Fred Hersch fra tanti altri. Poi<br />
le cose hanno iniziato a prendere una piega differente e per quanto<br />
attiene il triste epilogo, non ero l’unico proprietario. Eravamo in<br />
due. Uno voleva distruggere e l’altro salvare. Io ero il difensore, ma<br />
purtroppo l’assassino ha vinto. E quindi abbiamo chiuso bottega.<br />
Purtroppo dovrò attendere almeno un altro anno prima di riprendere<br />
in mano il catalogo.<br />
Cosa la spinge a scegliere una nuova sfida nella vita o negli<br />
affari?<br />
C’è sempre una sfida personale. Ciò che mi interessa è creare con passione<br />
ed essere fuori dagli schemi. Mi sia consentita una precisazione:<br />
non che io voglia essere fuori dagli schemi, ma non sopporto il fatto<br />
di esserci confinato. Ho sempre lavorato in ambienti creativi. Quello<br />
che mi affascina di Panodyssey è mescolare la magia degli ingegneri,<br />
ovvero di chi sta dietro le quinte, con la magia degli artisti, ovvero di<br />
chi crea. Credo che la tecnologia possa essere equilibrata, con analoga<br />
distribuzione del valore tra l’artista e la piattaforma. Quest’ultima non<br />
deve intervenire sull’approccio creativo dell’artista, a meno che questo<br />
<strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020 21
INSIDE<br />
musica jazz e classica. Tutte e tre sono scomparse - Harmonia Mundi,<br />
Naive e, appunto, Abeille Musique. Queste aziende realizzavano tra<br />
i 10 e i 20 milioni di fatturato.<br />
Quale tipo di musica le piace di più in questo momento e<br />
quali sono state le sue influenze e radici?<br />
Io ascolto veramente di tutto. Ora uso sempre più YouTube per scoprire<br />
cose che non abbiamo sulle piattaforme. Ascolto tutto tranne il<br />
rap francese. Non ho davvero radici e non ascolto quello che ascoltavo<br />
20 anni fa. Tuttavia, sono ancora un fan dei dischi di mio fratello,<br />
specialmente la parte yéyé, ovvero quella tendente al disimpegno.<br />
Quando ero più giovane, ascoltavo le stesse cose che ascoltavano<br />
mio fratello o i miei genitori: Doors, Beatles, Rolling Stones, Clash.<br />
Suonavo le loro canzoni con una chitarra folk. E quando ho iniziato<br />
a suonare la chitarra classica ho iniziato ad ascoltare Bach, Mozart,<br />
Monteverdi...<br />
Lei è stato anche il fondatore di Qobuz, un’idea totalmente<br />
diversa di streaming di alta qualità. Ora l’orizzonte sembra<br />
un po’ confuso, cosa pensa che succederà nei prossimi<br />
cinque anni?<br />
In 15 anni il numero di abbonamenti è aumentato notevolmente.<br />
Possiamo ragionevolmente pensare che il numero di abbonati per lo<br />
streaming musicale in 10 anni sarà moltiplicato per tre volte, come<br />
minimo. Una crescita importante è prevista in Oriente, in Cina e<br />
in Giappone. Lo streaming ha ancora molti anni di vita con una<br />
evoluzione davvero importante. Personalmente ritengo che Spotify<br />
non sia già più un fornitore di musica, piuttosto una piattaforma<br />
integrata di intrattenimento e informazione. C’è la musica, la radio,<br />
i podcast, a volte i videoclip e domani possiamo anche immaginare<br />
che ci sarà Panodyssey. Quello che Spotify sta facendo è aprire altri<br />
mercati. Il problema è che queste piattaforme di streaming non lasciano<br />
spazio ad altri. Sono piattaforme “killer” che non permettono<br />
alcuna competitività.<br />
Quanto è difficile gestire un’etichetta jazz di questi tempi?<br />
Oggi penso sia molto difficile mantenere un’etichetta Jazz. Una delle<br />
epoche migliori è stata quando il CD è nato nei primi anni ’80. L’industria<br />
discografica diceva agli ascoltatori di musica: ora si ricompra<br />
tutto quello che si ascolta, ma questa volta in CD perché la qualità è<br />
migliore. Il periodo degli anni ’80 è stato davvero unico, sono nate<br />
molte case discografiche. Quando ho iniziato negli anni 2000, sono<br />
iniziati i problemi dovuti all’arrivo di internet. Internet ha fatto 20<br />
anni dopo quello che avevano fatto i CD. Ora tutto è cambiato, tranne<br />
una cosa: bisogna sempre avere talento. Il problema è che oggi<br />
c’è meno gente che ascolta il Jazz e quindi è inevitabilmente meno<br />
venduto. Anche se sei una star del Jazz non potrai competere con la<br />
star dell’R&B del momento che ha un pubblico di ascolto molto più<br />
ampio. Al giorno d’oggi, quando si va in studio per due giorni per<br />
produrre un disco da solista o in trio, i costi si aggirano tra i 15.000<br />
e i 20.000 euro. Il problema è che lo streaming e YouTube non<br />
saranno sufficienti per rendere quella produzione economicamente<br />
sostenibile. In Francia c’erano tre grandi etichette indipendenti di<br />
Don Was, produttore di Dylan e degli Stones ma anche attuale<br />
presidente della Blue Note ha detto recentemente: “Se fai<br />
musica generosa, tutto il resto seguirà”. È d’accordo?<br />
Se entusiasmi i tuoi artisti, entusiasmerai più facilmente il pubblico.<br />
La musica è prima di tutto un’esperienza di palcoscenico, alcuni artisti<br />
non fanno più tanti dischi ma la loro agenda di concerti dal vivo<br />
è sempre molto fitta. E non si può avere successo su un palcoscenico<br />
se non si è generosi.<br />
Cosa mi è sfuggito di chiederle?<br />
Parlare un po’ delle novità che hanno trasformato la nostra società<br />
dopo questo terribile virus. Da questa prigionia si è visto chiaramente<br />
che non appena ci è stato vietato di andare nei luoghi degli<br />
eventi (sala concerti, teatro…) ci siamo riversati su internet. Sarà<br />
qui che Panodyssey troverà la sua massima applicazione. Essendo<br />
una piattaforma di co-creazione, potrei paragonarla a una sala da<br />
concerto, con un backstage, il palco per gli artisti e i posti a sedere<br />
per il pubblico. Quindi chi sceglierà Panodyssey avrà pieno accesso<br />
alla creazione artistica.<br />
22 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020
INSIDE<br />
di Carlo D’Ottavi<br />
La Suntory<br />
a Tokyo<br />
è una bellezza!<br />
Non puoi parlare di Tokyo e delle sue<br />
sale da concerto senza menzionare<br />
la famosa e davvero superba Suntory<br />
Hall di Tokyo, senza dubbio una delle<br />
migliori sale da concerto al mondo che si<br />
è guadagnata questa reputazione in un<br />
tempo relativamente breve, esistendo<br />
dal 1986; in questo frangente, Tokyo è<br />
diventata una delle piazze più appetibili<br />
per i concerti.<br />
24 <strong>SUONO</strong> luglio 2020
INTERVISTA MARIO CACCIA<br />
Qualsiasi orchestra che si rispetti deve essere in grado di<br />
dire che si è esibita alla Suntory Hall almeno una volta.<br />
L’affascinante Bunka Kaikan, con la sua ambientazione<br />
perfetta, è, sfortunatamente, troppo spesso trascurata. E poi<br />
ovviamente c’è la Opera City Concert Hall, che molti giurano sia<br />
la migliore sala di tutti i tempi. Si trova in un punto caldo e centrale<br />
a soli 20 minuti a piedi dal trambusto della enorme stazione<br />
di Shinjuku dove è molto facile perdersi, vista la sorprendente<br />
rarità di indicazioni in inglese. La posizione di questa sala da<br />
concerti è ideale per fare una visita anche alla miriade di bar e<br />
ristoranti della zona: un motivo in più per non farsi mancare un<br />
concerto nella prossima visita alla capitale giapponese, Covid<br />
permettendo, o per la medesima ragione almeno di sognare di<br />
visitarla con l’aiuto di <strong>SUONO</strong>!<br />
Golden Gai, una affascinante piccola area fiancheggiata esclusivamente<br />
da bar, si trova dietro la stazione e offre ai visitatori<br />
probabilmente uno dei modi più eleganti per sorseggiare un drink<br />
dopo avere vissuto una meravigliosa esperienza alla Concert Hall.<br />
Inaugurata nel 1997, la sala da concerto fa parte di un complesso<br />
che ospita gallerie d’arte, un centro commerciale che in realtà<br />
consiste esclusivamente in ristoranti e il settimo edificio più alto<br />
di Tokyo, l’Opera City Tower, che dispone di una terrazza panoramica<br />
per chiunque abbia voglia di prendere il sole con alcune viste<br />
mozzafiato della metropoli. Come per molte altre sale da concerto<br />
asiatiche, l’arrivo in autobus dalla stazione di Shinjuku è in qualche<br />
modo “clinico”: l’autobus entra nell’edificio sotterraneo dove<br />
si prende un ascensore fino alla sala da concerto. Di conseguenza,<br />
non è necessario avere qualsiasi contatto con la città, se è così<br />
che vi piace fare le cose. La sala può ospitare un pubblico di poco<br />
meno di 1.650 persone e la sua particolare architettura, con un<br />
soffitto altissimo con spioventi fortemente inclinati a ricordare<br />
certo stile di Alvar Aalto o Lloyd Wright, vi affascinerà non appena<br />
vi entrerete. Difficile trovare un soffitto simile, chiesastico<br />
secondo alcuni, in altri grandi auditori al mondo. L’associazione<br />
alla parola chiesa, probabilmente, non è poi così casuale, visto che<br />
la sala fu inaugurata con una esecuzione della Passione secondo<br />
San Luca di Johann Sebastian Bach. Si può immaginare che si<br />
sia profusa una sensazione di misticismo davvero particolare.<br />
In realtà, il suono prodotto in questa sala non è davvero privo di<br />
incantesimi al pari del suo aspetto visivo. Il suono non è troppo<br />
morbido, neppure esageratamente analitico; piuttosto, è un<br />
miscuglio che raggiunge una speciale ricchezza di sfumature,<br />
sembrando praticamente privo di difetti. Ciò che è veramente<br />
sorprendente è il riverbero. In quasi ogni singola sala da concerto<br />
il riverbero finisce per avere almeno alcuni effetti distintivi sul<br />
suono; in alcune sale da concerto si finisce per avere un suono<br />
un po’ metallico o un po’ ovattato, ma nella Opera City Concert<br />
Hall il suono diventa semplicemente più silenzioso. Un paio di<br />
secondi di pura magia e poi il suono svanisce pienamente fedele<br />
a se stesso o, se preferite, in modo naturale. È una caratteristica<br />
così affascinante che, una volta che si è imparato a conoscerla,<br />
può creare dipendenza. È come se il suono venisse asciugato da<br />
strati artificiali che possono confondere e intorbidire la purezza<br />
della musica. Un elemento da non trascurare quando si vuole apprezzare<br />
al massimo un’arte altamente sofisticata, umanizzando<br />
il suono al punto di emozionare con la sua purezza. Una delle<br />
poche sale da concerto che vale davvero la pena di conoscere e,<br />
possibilmente, visitare e ascoltare.<br />
<strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020 25
INSIDE<br />
di Vittorio Pio<br />
Un “vizio”<br />
di famiglia<br />
Ex-Enfant prodige ma sempre pianista<br />
raffinato, fluente compositore, prolifico<br />
bandleader e complice accompagnatore,<br />
Andrè Mehmari è un talento difficile da<br />
imbrigliare, viste le sue solide radici classiche<br />
cui abbina la capacità dell’orecchio<br />
assoluto, doti che lo hanno portato<br />
poi ad ampliare notevolmente le<br />
sue prospettive musicali fin dalle<br />
prime battute.<br />
Classe 1977, Andrè Mehmari è un Fluminense, un brasiliano<br />
dello stato di Rio de Janeiro: all’attivo circa 42 album, abbinati<br />
a una destrezza nel passare da uno strumento all’altro<br />
(ben 25 strumenti) che ha qualcosa di sovrannaturale. Dal flauto<br />
alla chitarra, non c’è niente capace di sfuggirgli armonicamente;<br />
nel novero dei suoi lavori (almeno tre all’anno, gli ultimi sono un<br />
piano solo e un altro progetto dedicato a Bach), spiccano le collaborazioni<br />
con Hamilton De Holanda, Monica Salmaso e Mario<br />
Laginha, ma anche l’amicizia che lo lega a Gabriele Mirabassi, uno<br />
dei pochi musicisti italiani la cui rispettabilità è quasi più quotata<br />
all’estero. Cordiale e disponibile, ci ha raccontato di sé in un quasi<br />
perfetto italiano.<br />
Hai iniziato la carriera mentre gli altri bambini andavano<br />
dietro a soldatini e videogiochi, a 13 anni hai addirittura<br />
registrato la tua prima composizione. Hai prima suonato<br />
o respirato?<br />
Penso di avere ereditato dei geni musicali perché mia mamma in<br />
casa suonava fisarmonica, pianoforte e chitarra, questo lo so benissimo.<br />
Non ho un ricordo preciso di quando la musica è entrata nella<br />
mia vita. Probabilmente prima di respirare su questo turbolento e<br />
chiassoso pianeta. Mi hanno riferito che sempre mia madre stava<br />
suonando il pianoforte poco prima di andare all’ospedale per farmi<br />
nascere. La musica è sempre circolata in casa, classica, popolare,<br />
canzoni napoletane, Antonio Vivaldi, Igor Stravinsky, Duke Ellington,<br />
veramente di tutto...<br />
A proposito di Napoli e di Vivaldi, so di queste tua grande<br />
passione per la cultura classica italiana e per Claudio<br />
Monteverdi in particolare. È anche per questo che conosci<br />
la nostra lingua?<br />
Mi piace tutta la cultura “antica” italiana. Il barocco veneziano del<br />
Seicento è davvero molto speciale per me, vicino al mio cuore in<br />
un modo quasi irrazionale. È sempre molto emozionante visitare<br />
l’Italia. Quando ci torno mi vengono quasi le lacrime al pensiero di<br />
poter vedere di persona tutto quello che avevo studiato con grande<br />
trasporto sui libri di storia dell’arte.<br />
Anche per la tua carriera precoce hai già una discografia<br />
copiosa: quali sono i capitoli che meglio ti rappresentano?<br />
Si tratta di una evoluzione naturale del mio percorso artistico. Credo<br />
che ogni disco sia una rappresentazione di quel momento specifico<br />
e dei relativi pensieri musicali. Sarebbe molto difficile sceglierne<br />
qualcuno... sono come dei figli unici e altrettanto cari. Ritratti estremamente<br />
fedeli.<br />
Ci sono differenze nel lavorare con musicisti e produttori<br />
europei in rapporto a quelli brasiliani? So di un bel<br />
rapporto, di amicizia e lavoro, con Gabriele Mirabassi, ad<br />
esempio...<br />
Onestamente no, dipende poi dalle persone. Nel caso di Gabriele si<br />
tratta di una persona speciale, un amico caro oltre che un musicista<br />
geniale. In più, è anche un vero appassionato della cultura brasilia-<br />
26 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020
INTERVISTA MARIO CACCIA<br />
na, non solo di quella musicale. Per me è come fare musica con un<br />
compatriota, non con uno straniero. Esattamente la stessa cosa: con<br />
lui abbiamo registrato varie cose, fra cui Miramari, un album pubblicato<br />
dall’etichetta italiana Egea nel 2010 a cui sono molto legato.<br />
Fra i tuoi progetti c’è anche un album condiviso con Hamilton<br />
De Holanda in cui avete omaggiato due titani della<br />
vostra musica come Egberto Gismonti ed Hermeto Pascoal:<br />
quali sono i punti in comune e le differenze fra i due musicisti?<br />
Cosa ti rende vicino a loro e qual è la loro attualità, considerando<br />
che la loro carriera è quasi vicino alla tua età?<br />
Egberto e Hermeto sono due dei più grandi maestri brasiliani moderni.<br />
Menti straordinarie che hanno realizzato una serie di opere<br />
che resteranno nel tempo. Questo omaggio è stato molto sentito<br />
con una bella serie di concerti dappertutto. Personalmente mi sono<br />
sempre sentito vicino alla loro sublime arte.<br />
A parte loro due e ovviamente Monteverdi, quali sono stati<br />
gli altri artisti che ti hanno influenzato nella tua crescita<br />
di musicista?<br />
Ho studiato tutto Stravinsky, Brahms... E poi Bach, che è l’inizio<br />
e la conclusione di tutto. L’ho sempre avvertito vicino a me, quasi<br />
come una religione. Fra i brasiliani ovviamente Jobim, Nazareth,<br />
Pixinguinha, Dorival Caymmi, Milton Nascimento e il suo “Clube<br />
da Esquina”… con tantissimi altri grandi artisti.<br />
Chi è stato un musicista o compositore nella storia della<br />
vostra musica che non è stato considerato o ha avuto il<br />
successo/fama che avrebbe meritato per quanto è stato<br />
capace di realizzare?<br />
Devo dire che il Brasile ha sempre svalutato i suoi più grandi creatori<br />
con una poco invidiabile capacità di dimenticare la nostra storia.<br />
Davvero un peccato mortale: il primo che mi viene in mente è Aníbal<br />
Augusto Sardinha, artisticamente conosciuto come Garoto. Si tratta<br />
di un compositore (chitarra tenore e mandolino) di gran modernità,<br />
in grado di aprire la via maestra per la bossa nova. Con tutta una<br />
scuola moderna e virtuosa di chitarra brasiliana. E poi come non<br />
ricordare Luiz Eça, pianista e compositore di altissimo valore, anche<br />
lui sconosciuto ai più. Perfino Bill Evans lo amava...<br />
Il Brasile è una nazione affascinante, probabilmente unica,<br />
per tanti motivi: è grande quanto un continente, c’è una<br />
mescolanza di culture e tradizioni diversissime, un grande<br />
attaccamento alla musica: quali sono le priorità di cui<br />
dovrebbe occuparsi oggi una amministrazione veramente<br />
illuminata e retta?<br />
Il Brasile vive un tempo di grande tristezza. Mai avrei pensato di<br />
essere circondato da tutta questa follia. Molti artisti sono diventati<br />
nemici della nazione, con tutte queste orribili fake-news fatte circolare<br />
dalla estrema destra. È vero che l’arte brasiliana è sempre stata<br />
ammirata nel mondo, però adesso la nostra cultura vive il suo momento<br />
di sfida più estrema per sopravvivere in una società che ignora<br />
più che mai tutto questo splendore! I politici sono i peggiori, perché<br />
stanno distruggendo la cultura, con un’agenda consapevole e attiva<br />
di attacchi nei confronti di artisti e studiosi accademici di vari campi.<br />
Un terrore inimmaginabile orchestrato da un presidente fascista,<br />
spero con tutte le mie forze che questo incubo possa finire presto.<br />
Mi ha sempre colpito, oltre al talento, la tua curiosità<br />
nell’ampliare stile e orizzonti. Quali saranno i tuoi prossimi<br />
passi e quale potrebbe essere un tuo desiderio relativo<br />
a carriera e collaborazioni ancora da realizzare?<br />
Ho mille sogni! La musica mi ha sempre salvato la vita e in questo momento<br />
difficile il credo nell’arte è più forte che mai. Sono impegnato su<br />
diverse commissioni di composizioni per orchestra e musica da camera.<br />
Anch’io sto lavorando da casa, che è una possibilità molto importante,<br />
dal momento che non ho nessun concerto fissato da qui al prossimo<br />
anno. Appena ci sarà la riapertura parziale del mondo, dopo la pandemia<br />
penso sarà più facile portare a teatro le mie formazioni più piccole, ho<br />
anche molta speranza di poter tornare presto nella mia amata Italia.<br />
A proposito, come ci vedi dal tuo Brasile? Che impressione<br />
ti dà il Belpaese?<br />
Credo che abbiamo molte cose in comune. Ma allo stesso tempo il<br />
Brasile è un paese giovane, mentre la tradizione italiana è molto<br />
antica, fascinosa e traboccante di ricchezze: mi sembra però che gli<br />
italiani siano più orgogliosi della loro storia e cultura… l’influenza<br />
italiana è anche molto evidente qui a São Paulo. Da sempre appassionato<br />
della vostra lingua, ho letto tutta l’opera di Italo Calvino e<br />
Dino Buzzati nell’idioma originale italiano. Li adoro!<br />
<strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020 27
INSIDE<br />
di Libero Abbaci<br />
No user required?<br />
I grandi costruttori di apparecchi Hi-Fi sono passati dall’economia reale (costi-ricavi-profitti) dei ruggenti anni<br />
’60, ’70, inizio ’80, alla progressiva perdita del loro potere decisionale sulle politiche aziendali, avendo ceduto<br />
progressivamente, e loro malgrado, alle “lusinghe” dell’economia finanziaria. E l’utente tipo non c’è più...<br />
Durante il periodo di crisi economica del settore (fine anni<br />
’80 - ’90), dovuto sia alla saturazione del mercato consumer<br />
(essenzialmente l’offerta nipponica dei rack e dei “coordinati”),<br />
che alla transumanza verso nuovi modelli di impiego del<br />
tempo libero (e quindi, verso nuovi stili di vita e nuovi bisogni indotti,<br />
rammentando il fatto che l’era del personal computer accessibile a<br />
tutti iniziava proprio in quegli anni), gran parte dei padri fondatori<br />
di queste grandi industrie specializzate ha ceduto completamente<br />
le proprie imprese nelle mani del mercato finanziario. In questo<br />
ambito, però, il mercato finanziario è funzionalmente indipendente<br />
dal settore economico in cui investe, perché fondamentalmente<br />
non conosce le intime peculiarità e le mutabili dinamiche che lo<br />
sostengono e lo dirigono: contano sempre e comunque solo risultati<br />
annuali a più cifre! Per mantenerle i grandi operatori economici<br />
audio occidentali (i brand) hanno prospettato ai mercati finanziari<br />
un periodo di nuovi anni ruggenti, puntando sui mercati emergenti<br />
dell’est del mondo (che rappresentano indicativamente circa il 70%<br />
del loro fatturato); così facendo, a differenza di molti marchi statunitensi<br />
(non tutti i brand a stelle e strisce hanno comunque le stesse<br />
idiosincrasie per i mercati orientali), le aziende europee hanno in<br />
buona parte spostato le produzioni in quei paesi (e con le produzioni,<br />
ahinoi, anche il loro know-how), sperando non solo di espandersi in<br />
quei mercati con i loro prodotti ma anche di continuare a mantenere<br />
lo stesso status originario di posizionamento sui mercati occidentali.<br />
Grazie alle “positive” ricadute economiche relativamente ai minori<br />
costi che offre la manodopera orientale, si è investito qui in occidente<br />
principalmente nello sviluppo delle funzioni di trading e<br />
di brandinge molto meno nella R&D e nel project managing. Nel<br />
migliore dei casi (più unici che rari), la qualità intrinseca di prodotto<br />
viene attuata in questo specifico caso in esclusiva da parte del brand<br />
stesso (e quindi con maggiori costi indotti), con un rigoroso e stretto<br />
controllo e la supervisione (solo tecnica, non amministrativo-finanziaria)<br />
della casa madre negli stabilimenti produttivi orientali. Per<br />
preservare il DNA primigenio, sia la progettazione che la ricerca e<br />
lo sviluppo dei nuovi prodotti (prototyping) viene opportunamente<br />
svolta sul suolo natio.<br />
Altri storici marchi più sfortunati (di cui da molto tempo, pur essendo<br />
“ancora presenti”, manca un corretto posizionamento all’interno<br />
del portfolio della multinazionale di riferimento), si sono addirittura<br />
ridotti a commercializzare online sul suolo natio, ri-marchiandoli con<br />
il proprio brand, ogni genere di beni: lampade da esterno a led portatili<br />
con luce effetto fiamma, diffusori con Bluetooth incorporato...<br />
In Francia player portatili per cuffia e qui da noi diffusori home-theater;<br />
a vederli, paiono tutti oggetti di improbabile fattura orientale!<br />
Addirittura, un prodotto commercializzato sotto un ex-grande brand<br />
statunitense pare sia stato segnalato dallo Stato della California come<br />
potenzialmente cancerogeno. Le guerre commerciali si giocano anche<br />
in casa propria e senza fare sconti a nessuno...<br />
Recentemente una catena di supermercati nota per i suoi prodotti<br />
economici ha introdotto un giradischi con il suo marchio mentre un<br />
grandissimo gruppo internazionale di mobili in scatola di montaggio<br />
si è applicato nella commercializzazione di lampade “suonanti”; prodotti<br />
che sono un po’ più carini di quelli descritti precedentemente,<br />
che forse suonano anche meglio ma il concetto “forma-funzione”<br />
impiegato in questi prodotto è analogo. Viene quindi solo oggi intercettato,<br />
compreso e valorizzato un bisogno reale dell’uomo da chi<br />
finora aveva soddisfatto altre necessità dei suoi clienti per la propria<br />
casa. In altri casi, alcuni grandi brand che hanno fatto dell’artigianalità<br />
e dell’esclusività manufatturiera uno dei loro punti di forza,<br />
giocando la carta della produzione orientale (anche solamente per<br />
una parte della propria produzione) senza quel rigoroso e stretto<br />
controllo accennato poc’anzi, stanno ritornando alle vecchie, buone<br />
28 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020
DOSSIER ALTRA FEDELTÀ<br />
prassi. Attualmente, rimanendo in una posizione di mercato percepito<br />
in modo ambiguo dal grande (oramai molto piccolo...) pubblico,<br />
risultano un pochino in mezzo al guado. In questo caso, il passaparola<br />
può comportare effetti devastanti per la reputazione del brand e il<br />
relativo posizionamento di mercato. Sia in termini di immagine che<br />
di sostenibilità d’impresa, tale situazione sta portando a un periodo<br />
di riflessione sul futuro che sarà di questi grandi e prestigiosi brand<br />
manufatturieri di alta qualità e a vocazione internazionale. La possibilità<br />
che intravedono potrebbe essere quella della creazione di un<br />
altro marchio che permetta di occupare un nuovo posizionamento<br />
di mercato alternativo più consono ai prodotti a basso costo che realizzano;<br />
si manterrebbero preservati quindi sia il DNA primigenio<br />
dell’esclusività che il valore percepito da tutti gli estimatori che hanno<br />
già acquistato i loro prodotti. D’altronde il perseguimento costante<br />
della tensione ai risultati<br />
“a più cifre” tuttora<br />
imposta dai mercati finanziari<br />
alle holding di<br />
riferimento, obbliga<br />
il loro portafoglio di<br />
brand audio a generare<br />
continue “novità” di<br />
prodotto. Queste “novità”<br />
hanno il solo scopo<br />
di sollecitare lo specifico<br />
mercato reale…<br />
Non si dovrebbe poter<br />
leggere frasi del tipo<br />
(da un sito web specialistico,<br />
nelle conclusioni<br />
di un articolo su un<br />
reportage di un evento<br />
milanese dell’anno passato): “[...] C’è anche da dire che è mancata<br />
la vera e propria sorpresa, vale a dire il set dal costo contenuto<br />
che facesse gridare al miracolo”. Così facendo si creano soltanto<br />
continue aspettative nel desiderio di possesso (non del desiderio<br />
di acquisto...) del prodotto “della vita” (l’irrealizzabile Santo Graal,<br />
dall’irraggiungibile rapporto economico alta qualità/basso prezzo).<br />
Si attua cioè lo stesso paradigma commerciale per cui si rinnova ogni<br />
due anni una linea da barba della Gillette. Solo che in questo caso<br />
vengono venduti decine di milioni di pezzi del valore di pochi dollari<br />
(centesimi ?) usa e getta, e non qualche migliaio di pezzi del valore<br />
di diverse migliaia di dollari che (per il fortunato cliente-possessore)<br />
dovrebbero durare ottimisticamente tutta una vita (o quasi), e non il<br />
tempo di cinque rasature. Il problema dei grandi brand è anche quello<br />
di non essere riusciti in questi anni ad adottare una possibile alternativa<br />
per la loro stessa sopravvivenza, diversificando (ad esempio)<br />
la propria produzione, facendo R&D di nuovi prodotti e/o servizi<br />
(ergo, soluzioni tecnologiche) anche in altri ambiti compatibili con<br />
la propria tecnologia produttiva.<br />
Apparentemente poteva essere visto come assurdo, all’alba del<br />
nuovo millennio, il cambio di rotta di una società (una per tutte,<br />
di origine elvetica), che però da tempo oramai si destreggia molto<br />
bene anche in altri ambiti più profittevoli (come la TV digitale) non<br />
Stesso tessuto (brevettato) utilizzato nelle calzature fashion: Zegna’s-Toyz-collection<br />
esattamente focalizzati nel settore audio, dove è ancora, fortunatamente,<br />
brand autorevole, anche se non rappresenta più il suo specifico<br />
core. Questo grande marchio ha probabilmente capito, prima di<br />
molti altri (all’inizio degli anni 2000), che il proprio mercato di riferimento<br />
stava cambiando (si stava fondamentalmente riducendo),<br />
e ha pertanto adattato il suo posizionamento, rivolgendosi ad altri<br />
mercati ritenuti più favorevoli e soprattutto ritenuti compatibili con<br />
il proprio DNA produttivo. Altro (drastico) cambio di rotta è stato recentemente<br />
introdotto da una multinazionale specializzata in lettori<br />
CD multistandard, che ha definitivamente abbandonato lo sviluppo e<br />
la produzione dei suoi splendidi ed economici apparecchi, preferendo<br />
impiegare le proprie risorse per lo sviluppo di smartphone, un mercato<br />
ritenuto evidentemente più profittevole di quello audio! È raro<br />
ma può succedere anche il contrario... L’immediata risposta del<br />
mercato per colmare questa<br />
lacuna nei bisogni audio di<br />
noi “consumatori” di lettori<br />
CD multistandard non si è<br />
fatta attendere: l’ha data<br />
una major del Sol Levante<br />
con la proposta di un nuovo<br />
lettore SACD con a bordo<br />
anche uno streamer. Il<br />
posizionamento di mercato<br />
è leggermente diverso ma,<br />
forse, sarebbe bastato questo<br />
semplice “plus” su quel<br />
bel lettore multistandard di<br />
quel brand uscito a gambe<br />
levate dal mercato audio.<br />
La ricerca tecnologica nel<br />
settore digitale dell’Hi-Fi<br />
sta da tempo convergendo con lo sviluppo di prodotti che utilizzano<br />
pochi chip informatici specializzati. Emblematico il fatto che un noto<br />
produttore di computer abbia tempo fa realizzato un paio di DAC<br />
dalle altissime prestazioni a un prezzo veramente competitivo. Quella<br />
nel dominio analogico si ritiene oramai ben livellata in alto, con riferimento<br />
alle performances dei prodotti anche di bassa e media fascia.<br />
La quota di plafond tecnologico della ricerca nel dominio analogico,<br />
e quindi il potenziale di reale vantaggio competitivo per il brand, è<br />
stata oramai raggiunta dalla maggior parte delle aziende del settore?<br />
Sono lontani i tempi nei quali, facendo ricerca vera, si mettevano<br />
a punto topologie e soluzioni circuitali veramente innovative, e chi<br />
per primo si dotava di caratteristiche uniche diventava (temporaneamente)<br />
leader del settore, appropriandosi della posizione grazie<br />
al reale vantaggio competitivo acquisito, in una continua rincorsa<br />
tecnologica tra i competitor di cui si avvantaggiava primariamente<br />
il pubblico. Oggi, invece, la ricerca nel dominio analogico si svolge<br />
prevalentemente nel settore dei metalli preziosi e molto meno in<br />
quello circuitale o dei dispositivi, attivi o passivi che siano (circuiti,<br />
semiconduttori, tubi a vuoto, componentistica passiva, etc,). Viene<br />
svolta ottimizzando l’integrazione tra i processi produttivi e i nuovi<br />
materiali o i nuovi trattamenti metallurgici, o implementando<br />
sistemi di servocontrollo digitale del valore di poche decine di cen-<br />
ALTA FEDELTÀ 2020<br />
<strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020 29
INSIDE<br />
Hifi per tutti? Collaborazione Ikea – Sonos<br />
tesimi di euro, solo per aumentare fittiziamente il valore intrinseco<br />
dell’apparecchio e non più sviluppando dispositivi e/o circuitazioni<br />
veramente innovative. Sullo stato solido, allora, è stato oramai detto<br />
tutto? La concentrazione per fusione dei brand che hanno costituito<br />
nella gold-era l’ossatura portante del mercato dei semiconduttori<br />
audio, sta portando all’eliminazione stessa senza sostituzione di<br />
questi dispositivi attivi. Medesimo trend sta subendo anche il settore<br />
dei microprocessori, anch’esso interessato dallo stesso fenomeno<br />
di concentrazione. Per un produttore di elettroniche nel dominio<br />
analogico è e sarà sempre più difficile procurarsi questi dispositivi<br />
attivi. Comunque sia, è il mercato pro che sta delineando il trend di<br />
sviluppo del settore home. I vantaggi che hanno portato nel settore<br />
professionale l’alimentazione switching, l’amplificazione digitale e il<br />
processamento DSP sono indiscussi. Movimentare scatolotti digitali<br />
da palco con kilowatt di potenza (ma del peso di pochi kilogrammi)<br />
risulta impagabile per la logistica di ogni buon installatore audio. È<br />
probabile, quindi, che in futuro il trend tecnologico sarà prevalentemente<br />
(se non esclusivamente) orientato allo sviluppo di dispositivi<br />
digitali anche nel settore dell’amplificazione home. Analogamente<br />
alle periodiche ondate di riflusso (vinile e tubi a vuoto, ora anche<br />
il nastro...), anche lo stato solido e il CD, in un futuro non troppo<br />
remoto, avranno quindi il loro periodo di renaissance... ?<br />
Esistono marchi emergenti che producono nuove amplificazioni<br />
digitali di potenza progettate allo stato dell’arte (e, visti i loro prezzi,<br />
non certo per soddisfare i bisogni di un consumo massificato), che<br />
possiedono prestazioni tecniche al banco delle misure al limite della<br />
prestazione ideale, risultando veramente innovative. È possibile<br />
che in futuro (speriamo prossimo), tali innovazioni sviluppate per<br />
il settore “premium” possano avere ricadute positive anche nel<br />
mercato della nuova e più colta low-class. La vecchia mid-class,<br />
traslando il suo significato nel dominio sociologico del termine,<br />
non esiste più, essendosi da tempo trasformata in “low-class colta”.<br />
Questa virata stretta sui consumi colti non è solo causata da una<br />
diminuzione del potere di acquisto della ex-mid-class provocata<br />
dalla continua crisi economica e al livellamento in basso di tutte<br />
le retribuzioni, come apparentemente potrebbe giustificare una<br />
superficiale analisi quantitativa, ma comprende anche i mutati<br />
stili di vita delle persone.<br />
Pur essendo sempre presente il bisogno (sarebbe meglio dire necessità)<br />
di ascoltare musica, sono cambiate le sue modalità di fruizione<br />
e di soddisfacimento. Gli spostamenti logistici per motivi di lavoro<br />
o di studio sono divenuti quotidiani, fisiologica ed individuale la<br />
transumanza automobilistica (per i più “fortunati”, ponti e viadotti<br />
permettendo), oppure il pendolarismo di massa (per la maggiore<br />
parte delle persone meno fortunate, anch’esse scambi e rotaie permettendo...),<br />
declinato dal trasporto pubblico su ferro o su gomma.<br />
Questi sono i nuovi luoghi di ascolto della musica (ma anche il<br />
supermercato mentre si fa la spesa, oppure la palestra mentre ci si<br />
allena con qualche strano apparecchio in qualche bizzarra “abilità”<br />
sportiva), e non più il salotto di giussaniana memoria, perché oggi,<br />
la sera, si arriva a casa mediamente a orari condominiali non più<br />
compatibili con ascolti oltre i 70 dB di pressione sonora. Allora,<br />
ben vengano le cuffie, le cuffiette, o la musica di sottofondo e di<br />
relax col Bluetooth che ti ha abilmente “suggerito” il tuo assistente<br />
alexa (scritto in minuscolo, perché è uno pseudo nome proprio di<br />
cosa o entità immateriale indefinita). Ci si incontra al desco familiare<br />
sempre più frequentemente oltre le 20:00, quando invece<br />
non si mangia da soli; anche la televisione italiana lo ha capito<br />
da tempo, facendo slittare il prime time dei suoi programmi alle<br />
21:35. Con le serie on-demand, anche questa concentrazione è stata<br />
Superscontista. Anche la catena Lidl ha introdotto un suo giradischi.<br />
30 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020
DOSSIER ALTA FEDELTÀ 2020<br />
persone appartenenti a questa fascia centrale (che era “strategica”<br />
per il mercato audio italiano), non solo hanno perso il potere economico<br />
di spesa, ma si sono anche “sospese” in un limbo spaziotemporale,<br />
aspettando tempi migliori per soddisfare tale bisogno.<br />
Nel migliore dei casi, queste persone hanno dovuto modificare lo<br />
spazio-tempo dove questo evento viene sospeso (o celebrato in<br />
modo dimesso e parziale). Metaforicamente parlando, è come se<br />
avessimo tutti premuto il pulsante “pause” della nostra esistenza.<br />
Da qui il proliferare di player portatili, smartphone con la webradio,<br />
cuffie, cuffiette e auricolari intraurali, al netto dell’ovvio<br />
ed oggettivo abbassamento della qualità media dell’ascolto. Questa,<br />
però, non è Hi-Fi, (la UX Hi-Fi è e rimane altra cosa, poiché<br />
coinvolge oltre al semplice udito anche altri sensi fìsici) ma semplice<br />
ed umana necessità/bisogno di soddisfare l’ascolto di musica;<br />
esattamente come faceva l’uomo preistorico scavando un osso per<br />
costruirsi uno zufolo per superare le sue difficoltà e le sue paure<br />
nel buio della caverna, o nella storia più recente, il solitario cowboy<br />
nella prateria che si consola con la sua armonica a bocca, o noi, che<br />
fischiettando, ci convinciamo così di potere attraversare indenni<br />
e da soli un luogo buio e sconosciuto. Questo è il vero plus delle<br />
cuffiette: uno strumento consolatorio che serve a fare compagnia<br />
all’uomo moderno, così connesso col mondo ma sempre più isolato<br />
con se stesso. Scomparendo la colonna vertebrale che ha sostenuto<br />
il mercato fino ai primi anni del nuovo secolo, oggi, la “nuova<br />
low-class colta” ha fatto crollare l’offerta del negoziante che pensa<br />
ancora di rivolgersi al suo inesistente target mid-class. Così come<br />
il calice della disuguaglianza si è allargato alle sue estremità anche<br />
qui da noi, e per gli stessi motivi, i grandi produttori hanno dovuto<br />
aprire il solco delle loro proposte commerciali (alias posizionamento<br />
di mercato dei propri brand), perché, almeno in Italia e in<br />
questa fascia di mercato... non c’è più nessun utente.<br />
“I sogni servono per sperare in qualcosa, i desideri per crederci.”<br />
Non esiste un solo responsabile dell’attuale situazione del mercato<br />
audio in Italia perché, secondo me, ce n’è un po’ per tutti. Nel secondo<br />
mondo dell’economia reale siamo tutti uomini ma talvolta<br />
siamo anche un po’ caporali…<br />
neutralizzata dalle major e dalle loro piattaforme, potendo così<br />
apprezzare i propri programmi preferiti in qualsiasi momento<br />
della giornata, diluendo così il tempo economico dell’attenzione<br />
pay per view sulle 24 ore.<br />
Una analisi più approfondita (e non serve certo una grande multinazionale<br />
delle statistiche demografiche per comprendere questi<br />
concetti), forse, consentirebbe a tutti di capire che oggi si lavora<br />
più di ieri e si guadagna più di domani. La imperante precarietà<br />
a cui sono assoggettate le nuove generazioni ancora presenti su<br />
suolo italiano (ma anche le vecchie, quelle definite come ex-midclass<br />
dei baby-boomer), sottende maliziosamente al concetto di<br />
sognare a un futuro migliore, invece di desiderare di vivere un po’<br />
meglio e serenamente la realtà quotidiana del presente. Questo<br />
è uno dei motivi per cui, pur possedendo la giusta passione e la<br />
sufficiente cultura per apprezzare l’alta fedeltà di buon livello, le<br />
ALTA FEDELTÀ 2020<br />
<strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020 31
INSIDE<br />
di Libero Abbaci<br />
C’era una volta<br />
Filc Radio<br />
& Otello Signoretti<br />
A Roma nel quartiere Esquilino e nelle vicinanze<br />
di Via Ferruccio (a lungo la sede istituzionale<br />
di <strong>SUONO</strong> sotto la mia direzione), si apre<br />
Piazza Dante, una piccola piazza se paragonata<br />
alla vicina Piazza Vittorio Emanuele, la più<br />
grande piazza d’Europa, cosa che scoprii solo<br />
osservandola dall’alto come mi è capitato proprio<br />
mentre cercavo la nuova sede per la rivista.<br />
Accadde quando la redazione venne spostata da<br />
una delle sedi storiche, quella in Via Capo Peloro,<br />
dove Gianfranco M. Binari ha svolto per ultimo<br />
le funzioni di direttore generale di <strong>SUONO</strong>. Non<br />
solo Piazza Vittorio ma anche Piazza Dante ha<br />
qualcosa di recondito, di nascosto e misterioso<br />
che scoprii solo frequentandola: le strade che<br />
ne tracciano il perimetro sono leggermente in<br />
discesa, ragione per cui (non si offendano i<br />
senesi) mi viene del tutto impropriamente di<br />
paragonarla a Piazza del Campo: ne percepisco<br />
una qualche austerità e non per niente è stato<br />
scomodato il più grande poeta italiano a cui<br />
dedicarla!<br />
Su un lato un edificio possente, in passato sede<br />
centrale delle Casse di risparmio postale, ora<br />
quella che viene definita la “Langley italiana”<br />
(la sede centrale della CIA); per gli abitanti<br />
dell’Esquilino, il quartiere più multietnico di<br />
Roma, è soltanto il “mammozzone”… Su un<br />
altro lato, quasi frugale rispetto alla sede degli<br />
007 italiani, fino a qualche tempo fa, quello<br />
delle mie passeggiate durante la pausa pranzo<br />
(all’angolo di Piazza Dante puoi mangiare cibo<br />
da tutto il mondo), un edificio disabitato che<br />
sapevo essere la sede ornai abbandonata di Filc<br />
Radio, al tempo certamente il negozio di Hi-Fi<br />
più rinomato della capitale. Un negozio che non<br />
ho mai avuto il piacere di visitare: quando ero<br />
studente abitando dal lato opposto della città mi<br />
servivo altrove; la maturità lavorativa l’ho vissuta<br />
a Milano dove ho cominciato a lavorare e così<br />
delle gesta di Otello Signoretti, proprietario e<br />
animatore del posto, poco ho sempre saputo se<br />
non che indirettamente è stato il catalizzatore<br />
degli eventi che hanno portato alla nascita di<br />
<strong>SUONO</strong> e dunque della ragione per cui molto<br />
tempo dopo io mi sia trovato a passeggiare nelle<br />
vicinanze di Filc Radio e a chiedermi il perché…<br />
Accadeva ormai oltre dieci anni fa ma da allora<br />
mi sono ripromesso più volte di scavare nella<br />
storia alla ricerca delle radici di <strong>SUONO</strong> e dell’Hi-<br />
Fi stessa, quando l’Hi-Fi era ancora regina.<br />
Un evento privato che non vi dirò ha riportato<br />
d’attualità la cosa e la cortesia di Gianfranco M.<br />
Binari (a tutti gli effetti IL direttore di <strong>SUONO</strong>)<br />
l’hanno resa possibile...<br />
Paolo Corciulo<br />
32 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020
DOSSIER ALTRA FEDELTÀ<br />
Un negozio e una persona<br />
hanno indirizzato la mia vita<br />
Avvennero in due età molto diverse i miei contatti<br />
con il mitico negozio romano Filc Radio, prima<br />
specializzato in componenti elettronici e poi in audio<br />
Hi-Fi di massimo livello...<br />
di Gianfranco M. Binari<br />
Nella prima ero troppo giovane per ricordare questo illustre<br />
personaggio ma, nella seconda, il… “Federale dell’Urbe”,<br />
come si faceva chiamare per gioco il grande Augusto ‘Otello’<br />
Signoretti, ebbe un’importanza capitale per la mia vita. Fu una<br />
sorta di catalizzatore che permise l’inizio della mia lunga strada<br />
professionale in questo settore, andata avanti con mie grandi soddisfazioni<br />
per oltre 40 anni. Alcuni di voi forse sanno che la rivista che<br />
state leggendo, che ho l’onore di aver co-fondato e diretto a lungo,<br />
nacque come idea, a fine 1970, proprio in quel negozio. Allora la<br />
testata, per la volontà di concentrarvi tutto quanto potesse identificarne<br />
il contenuto, era “Suono Stereo Hi-Fi”, stilizzata presto in<br />
un più dinamico e comunque rivelatore nome: “<strong>SUONO</strong>”.<br />
Ma andiamo con ordine; lasciatemi crogiolare un po’ con la mia<br />
“preistoria”.<br />
ALTA FEDELTÀ 2020<br />
<strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020 33
INSIDE<br />
Nelle foto il mio primo ampli integrato, montato a mano a 13 anni, l’Heathkit EA-3 (1960).<br />
Anno 1960, quello della famosa XVII Olimpiade a Roma, si abitava<br />
in via Merulana. In febbraio compio 13 anni e mio zio Pino,<br />
coltissimo, grande mentore per noi cugini, melomane e appassionato<br />
della buona riproduzione da radio FM e da LP, dopo<br />
avermi instradato ancora infante verso i primi dettami delle sue<br />
conoscenze su realizzazioni quali radio a galena (poi a diodo al<br />
germanio) e cuffie, decise che era ora che io montassi da solo<br />
qualcosa di più serio. Ci recammo là, in piazza Dante, per acquistare<br />
un kit che potesse farmi esercitare abbondantemente col<br />
saldatore e la componentistica (obbligatoriamente valvolare).<br />
Non ricordo se l’illustre soggetto di questo articolo fosse già il<br />
propulsore principe del negozio, certo è che la fornitura c’era e<br />
coi fiocchi, e anche il livello di consulenza. Il consiglio fu di farmi<br />
realizzare un piccolo ampli mono, ma veramente Hi-Fi, della<br />
americana Heathkit, l’EA-3. Un oggetto relativamente semplice,<br />
economicamente avvicinabile, una scatola di montaggio completa<br />
di tutto, praticamente perfetta, in grado di essere non solo divertente<br />
ma anche didattica per le “basi” della vera riproduzione<br />
audio di qualità. Tre ingressi (Tuner radio, Xtal per pick-up dei<br />
giradischi più popolari, Phono Mag - rivelatosi importantissimo,<br />
poi, per ascoltare al meglio i dischi); ricordo ancora il doppio<br />
triodo 12AX7 in ingresso, il pentodo di preamplificazione 6AU6<br />
per circuito toni e bassi e alti separati, classico Baxandall, il<br />
tetrodo-triodo 6AN8 amplificatore e invertitore di fase per le<br />
due finali di potenza EL84/6BQ5 in push pull; persino il circuito<br />
raddrizzatore era a tubo col popolare diodo EZ81; 14 Wrms<br />
dichiarati, morsettiera d’uscita a 4, 8 e 16 ohm, controreazione<br />
classica RC. Insomma, una vera piccola “nave scuola” per chi<br />
volesse entrare nella bassa frequenza evoluta per cominciare ad<br />
ascoltare bene. L’alternativa in questa classe economica, allora,<br />
erano gli apprezzabili ampli Geloso che, però, erano belli e pronti.<br />
Vi ho tediato con queste note maniacali per rivelare una cosa<br />
per me fondamentale: fu la presenza dell’ingresso Phono Mag,<br />
peraltro mono, che indirizzò tutta la mia vita successiva verso il<br />
mondo dell’audio e della musica ben riprodotta. A Natale dello<br />
stesso anno, infatti, con i soldi raggranellati al posto di oggetti<br />
regalo, feci il “salto”: tolsi il pick-up a cristallo dal mio giradischi<br />
Philips e provai una testina a riluttanza variabile della stessa<br />
casa da collegare, appunto, al Phono Mag con tanto di circuito<br />
di deenfasi RIAA. La installai poi sul favoloso Garrard 4HF che<br />
riuscii a prendere usato al mio nuovo compleanno, sempre da<br />
Filc Radio. Insomma, con la mia prima testina magnetica, la<br />
Philips AG3405, il “salto” nella resa d’ascolto generò il fulmine<br />
che accese l’amore per l’Hi-Fi in me. Passione che ancora adesso,<br />
sessant’anni dopo, risulta tutt’altro che sopita.<br />
Dieci anni dopo, appassionatissimo ormai, spesso passavo da Filc<br />
Radio a guardare e ascoltare sistemi ben più avanzati del mio<br />
primo piccolo ampli. Ero al “triennio” a San Pietro in Vincoli,<br />
là vicino, e mi restava comodo. L’attrazione era continua. Avevo<br />
un signor KX200 The Fisher (sempre a valvole, finali quattro<br />
7591, e preso in “kit form”) e feci il grande passo verso le mie<br />
prime AR 3a.<br />
Fu Signoretti a riprendersi subito, dopo tre giorni, il Pioneer SA-<br />
900 che, entusiasta sulla carta, avevo voluto sostituire al vecchio<br />
Fisher con risultati a dir poco deludenti per le mie pur giovani<br />
orecchie. Fu lui a propormi il Marantz 30 per le mie AR3a, al posto<br />
dell’affascinante giapponese, mostrando una pazienza quasi<br />
infinita, dopo, a diluire i miei pagamenti, visto che la differenza<br />
di costo era sensibile. Ma quella del suono lo era altrettanto,<br />
almeno con i miei diffusori, carico notoriamente piuttosto ostico.<br />
Avevo comprato tutto, anno dopo anno, in quel negozio, non solo<br />
perché mi restava di strada ma, soprattutto, perché il titolare univa<br />
ai… bagliori del suo trasporto comportamentale (e io sprizzavo<br />
altrettanto entusiasmo) una forza di supporto alle mie possibilità<br />
di acquisto. Il signor Signoretti - come l’ho sempre chiamato, con<br />
rispetto - veniva concretamente incontro alle mie non invidiabili<br />
possibilità finanziarie. E sì che ne aveva di clienti milionari che<br />
si portavano a casa coppie di immensi diffusori JBL Olympus S8,<br />
sistemi da sogno per me. Paternamente trovava una soluzione fra<br />
sconti e rateizzazioni più che oneste, pur di vedermi soddisfatto.<br />
34 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020
DOSSIER ALTA FEDELTÀ 2020<br />
DICEVAMO DI FILC RADIO<br />
Uno dei più grandi e affermati negozi della capitale, la Filc Radio, ha iniziato a interessarsi della<br />
vendita dell’alta fedeltà nel 1957. Tra i primi a Roma e in Italia, creò un settore per la vendita<br />
delle apparecchiature Hi-Fi completamente separato dalla vendita del resto degli elettrodomestici<br />
e degli apparecchi radio. La superficie di esposizione e vendita del negozio di piazza<br />
Dante è estesa e articolata in più locali. Il grande auditorium sistemato in una delle due sale<br />
al pianterreno permette il comodo ascolto di numerosissime combinazioni di impianti di un<br />
certo livello di qualità. Una tribunetta di divani può accogliere una dozzina di clienti per ascoltare<br />
decine di casse acustiche per una attenta comparazione e scelta di quelle da acquistare.<br />
Si occupa del reparto, oltre al titolare Otello Signoretti, il simpatico Paolo, con alle spalle<br />
numerosi anni di esperienza nel settore. Un interessante settore del negozio si trova in un<br />
altro locale sulla stessa piazza Dante: il reparto Remainders e Cash & Carry. Nel Remainders<br />
è possibile trovare apparecchi usciti di recente dal catalogo a prezzi interessanti, nel Cash &<br />
Carry quegli apparecchi di classe economica di grande successo che non necessitano di ascolto<br />
o di prova, e possono essere venduti a prezzi concorrenziali perché non incidono molto sulle<br />
spese di gestione del negozio.<br />
(<strong>SUONO</strong> 68 – febbraio 1978)<br />
Ecco, se c’è una parola che può identificare e ricordare Otello<br />
Signoretti, è “entusiasmo”. Certo aveva il piglio, il fisico, il<br />
sorriso che ispiravano fiducia e simpatia, ma ci aggiungeva un<br />
sentimento innato, a parlarci si entrava in una sorta di nuvola<br />
di ottimismo, un “campo magnetico” di benessere. Bè, i prodotti<br />
che vendeva avevano fascino ed erano un mezzo per avvicinarsi<br />
all’Arte, per entrare nella Musica - la lingua universale e divina<br />
- tuffandocisi a tutt’orecchio. Un mondo non solo commerciale,<br />
uno spazio di vita bellissimo e nobile.<br />
Ecco, lui sapeva coniugare l’aspetto elevatore dello spirito della<br />
musica con il mondo materiale dei prodotti che, allora, bisogna<br />
considerare, non erano come adesso solo frutto di tecniche e<br />
tecnologie ma avevano un fascino speciale, si sentiva la forza<br />
dei loro nomi “mitici”. Si sentiva come pathos e si sentiva con<br />
le orecchie, se si dedicava del tempo e voglia a questa passione.<br />
Bene, Otello Signoretti, vulcano sempre attivo, s’inventò le “Serate<br />
musicali”. Una sorta di concerti dopo cena, a ingresso libero,<br />
non indirizzati (direttamente) alla vendita degli apparati e degli<br />
impianti ma alla cultura della musica, grazie a un programma<br />
intelligente, con tanto di fogli stampati che venivano dati al pubblico<br />
durante la settimana per andare a imparare la storia della<br />
musica, i maggiori autori, gli esecutori etc. etc., secondo temi<br />
tutt’altro che scontati sviluppati in quelle serate. Non pensate<br />
semplicemente a un “cineforum audio” (i videoclip non esistevano)<br />
ma a un mix di studio dell’arte della musica con insieme<br />
l’apprendimento dei dettami e delle regole per comporre un buon<br />
impianto e dei consigli per farlo suonare al meglio. Ricordo che<br />
si parlava già allora - con interventi dell’architetto Catalano -<br />
dell’importanza delle correzioni acustiche ambientali.<br />
Capite? Altro che rincorrere il cliente per piazzargli un apparato<br />
senza… anima.<br />
La sensibilità del titolare di questo negozio, un “club” di appassionati,<br />
più che un punto vendita, fu davvero non comune. Si<br />
dialogava con lui e lui ci faceva dialogare fra di noi. Là si apprendevano<br />
le basi dell’Hi-Fi.<br />
Una persona straordinaria che fece incontrare me e Daniel Caïmi,<br />
il direttore/conduttore delle Serate Musicali alla Filc Radio, venuto<br />
da Parigi, anch’egli appassionato di AR 3a, per gettare il<br />
seme di future iniziative e sviluppi nel giovane mercato dell’Hi-Fi<br />
in fase crescente.<br />
Entrambi grandi divoratori di riviste straniere, quali “High Fidelity<br />
Musical America”, “Stereo Review”, “Audio”, “Wireless<br />
World”, “La Revue du Son”, “Son Magazine” etc., facemmo presto<br />
- con l’imprimatur intelligente di Signoretti - a inventarci la<br />
prima rivista di vera alta fedeltà e musica italiana, ovvero questa<br />
che state leggendo, così come la seconda, l’anno successivo,<br />
“Stereoplay”.<br />
Io e Daniel, dunque, diventammo “editori specializzati” generando<br />
un intero settore di stampa periodica legata alla buona<br />
riproduzione musicale ed alla musica stessa. Fummo per tantissimi<br />
anni insieme, dirigendo rispettivamente <strong>SUONO</strong> e “Stereoplay”,<br />
ovviamente caratterizzate dal nostro modulo di pensiero,<br />
dai reciproci gusti etc. <strong>SUONO</strong> più tecnica, come mia indole e<br />
background di studi, “Stereoplay” più creativa, popolareggiante<br />
e brillante, come il carattere del mio socio. Grande stima e una<br />
sorgente sana ci hanno legato per la vita.<br />
Augusto Otello Signoretti non ha mai voluto partecipare né economicamente<br />
(nemmeno una lira, credetemi), né operativamente<br />
alla nostra attività editoriale. Il suo - diceva - era un mestiere<br />
diverso, fermo restando che apprezzasse massimamente - con<br />
entusiasmo! - il nostro lavoro.<br />
Pensate che onestà intellettuale e morale aveva questo signore<br />
(che all’inizio, con noi così debolini e ingenui, avrebbe potuto<br />
trarre profitti con facilità), che chiarezza di intenti e che romantica<br />
intelligenza.<br />
Di persone così ne incontrai pochissime, poi, nel mio mondo<br />
del lavoro. Forse solo i veri grandi che hanno dato il loro nome<br />
a marchi di inestimabile fama o hanno generosamente fatto<br />
decollare, praticamente da soli, aziende protagoniste della nostra<br />
storia.<br />
ALTA FEDELTÀ 2020<br />
<strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020 35
INSIDE<br />
di Carlo D’Ottavi<br />
Metti una sera, anzi tre,<br />
a concerto<br />
L’Hi-Fi è un imbroglio? Da un lato si, perché non potrà mai replicare fedelmente l’esperienza dal vivo, e da<br />
un lato no, perché se non ci fosse questo medium quanti di noi potrebbero davvero conoscere e apprezzare<br />
quest’arte? Cronaca di tre concerti dal vivo, pre era Covid...<br />
Appena prima che il ciclone Covid-19 ci condizionasse tutti,<br />
ho fatto in tempo a seguire diversi eccellenti concerti della<br />
stagione concertistica 2019/2020 di Santa Cecilia al Parco<br />
della Musica di Roma. Un doppio colpo di fortuna in quanto, a fine<br />
novembre dello scorso anno, l’istituzione concertistica romana, in<br />
occasione del Black Friday, offrì l’opportunità di assistere a tre concerti<br />
sinfonici in platea, la più ambita e costosa, al prezzo scontato<br />
del 50%. Alla mezzanotte del giovedì precedente il primo dei concerti,<br />
entrai nel sito per l’acquisto dei biglietti e un minuto dopo avevo gli<br />
agognati posti in platea per tre dei concerti sinfonici preferiti che<br />
avevo già adocchiato nel programma stagionale. La sorpresa, un<br />
po’ deludente a dire il vero, è stata che i posti assegnati automaticamente<br />
dal sito mi hanno portato in quarta fila e molto di lato nel<br />
primo concerto, diretto da Dudamel, quasi al centro ma in prima fila<br />
nel secondo concerto, quello per pianoforte e orchestra Tchajkovkij,<br />
e poco più a sinistra, sempre in prima fila, per la magnifica serata<br />
del 22 febbraio, quando è salito sul podio il maestro Daniele Gatti<br />
per dirigere l’orchestra al completo con tanto di un grande coro con<br />
voce solista. Devo dire che se assistere un concerto sinfonico dalle<br />
primissime file non è il massimo a livello di visuale in quanto le file<br />
posteriori dell’orchestra sono praticamente invisibili, dal punto di<br />
vista sonoro è davvero uno spettacolo, con le dovute eccezioni. Nel<br />
concerto solistico mi trovavo a circa cinque metri dal grande pianoforte<br />
e, a causa del programma e dell’entusiastica interpretazione<br />
del solista, il russo Alexander Malofeev – un diciannovenne biondo<br />
e imberbe, tecnicamente bravissimo ma che non si è risparmiato nel<br />
pestare sui tasti del povero strumento – l’orchestra è stata sovrastata<br />
dal suono davvero duro dalla tastiera. Se fossi stato in decima fila, o<br />
anche in galleria, certamente il tutto sarebbe risultato più equilibrato<br />
e delicato ma tutto non si può avere! Il Concerto per Orchestra di<br />
Bela Bartòk è stato invece un tourbillon emozionante quasi continuo:<br />
dal grandioso primo al vorticoso ultimo tempo sono stato travolto da<br />
un suono meraviglioso dove anche nei fortissimo si sono riusciti ad<br />
apprezzare gli strumentini, dal triangolo all’ottavino, in un insieme<br />
pulitissimo e dettagliato tutto men che confuso. I tempi intermedi,<br />
che offrono più occasioni ai tanti strumenti della grande orchestra<br />
di esibirsi in piccoli assoli, virtuosistici quanto affascinanti, nell’alludere<br />
ai canti e alle danze della madrepatria ungherese, sono un<br />
36 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020
DOSSIER ALTRA FEDELTÀ<br />
autentico piacere. Si riprende il respiro e ancora, pur intravedendo<br />
appena i musicisti delle seconde file, è l’udito a lavorare di fino e a individuare<br />
le varie sorgenti sonore nella autentica corsa a perdifiato che è il<br />
movimento conclusivo del lavoro bartokiano. Insomma: una meraviglia.<br />
Nel concerto diretto da Dudamel, appena entrata in sala, dopo gli<br />
applausi di rito, la star venezuelana ha subito attaccato la sinfonia<br />
dalla overture dell’opera Semiramide di Rossini. L’inizio è quasi un<br />
passo di marcia che inizia in pianissimo per poi crescere rapidamente;<br />
il direttore è stato subito capace di attirare l’attenzione dei musicisti<br />
che lo hanno seguito concentrati, tanto è la sua gestualità, con quella<br />
bacchetta puntata, che si alza e abbassa a dettare il ritmo e i tempi.<br />
Bisogna dire che, pur essendo di spalle, anche il pubblico è stato catturato<br />
magneticamente dal direttore che, ancora giovanissimo, stupì<br />
un certo Claudio Abbado. Se Rossini è una gioia per le orecchie, la<br />
“leggera” seconda sinfonia di Schubert fa da giusto collegamento alla<br />
poderosa prima sinfonia brahmsiana. L’orchestra si fa più scura e a<br />
momenti sembra un mare in tempesta, ma il grande Johannes sapeva<br />
anche portarla in luoghi bucolici e tranquilli e Dudamel la guida, anche<br />
qui, con grande maestria. Delirio finale con applausi a non finire.<br />
L’ultima di queste gloriose serate è stata, come detto prima, quella<br />
che vedeva sul podio Daniele Gatti, un altro direttore molto amato<br />
dai musicofili romani. Due brani di due dei tre più grandi compositori<br />
russi del ‘900, che richiedono un grande organico con in più un<br />
coro enorme per il secondo. Stravinskij, dopo il suo grande debutto<br />
parigino del 1910 con L’Oiseau de Feu, appena un anno dopo bissava<br />
il suo successo con Petrushka, ancora musica per un balletto, dove<br />
l’omonima marionetta russa, non troppo lontana dal Pierrot o dal<br />
nostrano Pinocchio, lotta meccanicamente per liberarsi dalla sua<br />
condizione, nel tentativo di diventare un essere umano in carne e<br />
ossa. Una aspirazione che finirà male, ma non del tutto: con la morte<br />
è il suo spirito a liberarsi e a sbeffeggiare il suo padrone burattinaio.<br />
La favola, russissima, si svolge in pieno carnevale nella piazza di San<br />
Pietroburgo; ne consegue una musica scintillante e brillante nelle<br />
danze carnevalesche, contrapposta a momenti angoscianti a descrivere<br />
la solitudine e l’infelicità del protagonista. Il tutto è realizzato<br />
in modo davvero complesso, con motivi stratificati, sovrapposti, ora<br />
frenetici ora più intimi, di una grande difficoltà esecutiva e d’interpretazione.<br />
A momenti sembrava di ascoltare quella fisarmonica che<br />
cadendo giù per una scala, emette suoni disarticolati e sconclusionati,<br />
come fu definita questa musica da un critico della prima ora. Ancora<br />
in prima fila, e l’esperienza è stata proprio soddisfacente, per la musica,<br />
per il suono immenso, dettagliato e mai caotico, per i musicisti<br />
che con i loro gesti, ora compunti, ora con più trasporto, ammiccano<br />
compiaciuti tra di loro mentre non perdono di vista il direttore. È<br />
uno spettacolo nello spettacolo. Il gran finale è la grandiosa cantata<br />
Alexandr Nevsky di Prokofiev. Concepita come colonna sonora<br />
per il film omonimo di Eisenstein nel 1938, la composizione fu poi<br />
ridotta e concentrata nella forma di concerto sinfonico per orchestra<br />
e coro. La storia si concentra sulla battaglia tra i russi, guidati dallo<br />
zar Alexandr, e gli invasori occidentali dell’Ordine dei Cavalieri Teutonici.<br />
Il tutto si svolge nel gelido inverno russo nei pressi del fiume<br />
ghiacciato Neva. La cantata si apre in modo cupo, quasi desolato, a<br />
testimoniare la tensione e la paura che precede la battaglia decisiva.<br />
Si alternano canti popolari e minacciosi inni di guerra, in latino,<br />
degli invasori. Quando si giunge allo scontro fisico, la musica vira<br />
incredibilmente, il ritmo che progressivamente accelera, così come<br />
il volume, descrivendo l’attacco dei cavalieri teutonici, tra il terrore<br />
del raccogliticcio esercito russo – molti dei soldati sono agricoltori<br />
armati di forconi, che fuggono. Ma non è una disfatta, bensì un piano<br />
per attirare il nemico nella trappola mortale costituita dal fiume<br />
ghiacciato. I cavalieri teutonici armati pesantemente sprofondano<br />
nell’acqua ghiacciata. È un disastro, i cavalieri muoiono uno dopo<br />
l’altro affogando e quando anche l’ultimo di loro scompare nelle acque<br />
del fiume è tempo di esultare e gioire per i vincitori. Prima della<br />
trionfale entrata in Kiev di Alexandr, c’è tempo per il lamento delle<br />
donne alla ricerca dei loro uomini rimasti sul campo di battaglia. La<br />
musica si fa mesta, a testimoniare l’inconsolabile dolore delle vedove.<br />
Nuovo cambio d’umore, squilli di trombe annunciano la vittoria ai<br />
cittadini di Kiev. Il tripudio è totale e tra scampanii, percussioni di<br />
ogni tipo, il coro inneggia alla vittoria. Inutile dire che il film e poi<br />
la riscrittura di Prokofiev piacquero molto al comitato della cultura<br />
sovietico per i chiari riferimenti, sebbene la storia risalga al tredicesimo<br />
secolo, alla seconda guerra mondiale, e al trionfo finale di<br />
Stalin su Hitler. Eppure la musica, nella sua grandiosità celebrativa,<br />
è talmente ricca di pathos che si fa fatica a rimanere indifferenti, e<br />
il portentoso finale tra orchestra e coro ci travolge letteralmente in<br />
modo esaltante, arrivando a saturare e riempire di suono la grande<br />
sala di Santa Cecilia. Conclusione? La musica dal vivo è semplicemente<br />
irriproducibile, non è questione di decibel, di dimensioni del<br />
palco quanto, piuttosto, di emozione e coinvolgimento.<br />
<strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020 37<br />
ALTA FEDELTÀ 2020
INSIDE<br />
di Pier Paolo Ferrari<br />
Al freddo i tubi<br />
sono davvero mirabolanti?<br />
In questi ultimi anni si è fatto un gran parlare della perfezione cui sarebbero arrivate le valvole termoioniche<br />
e di alcuni “trattamenti” atti a migliorare le loro capacità di riproduzione sonora.<br />
Le valvole che si sono fabbricate negli ultimi decenni e che si<br />
fabbricano ancora oggi, dopo la loro “rinascita” e la riscoperta<br />
(negli anni Novanta) del loro valore oggettivo e indiscutibile<br />
in campo Hi-Fi, sono le stesse progettate negli anni ‘30, ‘40, ‘50 e<br />
‘60. Insomma, in quel periodo d’oro e storico per i tubi elettronici<br />
che abbraccia una quarantina di anni! Non si sono inventati nuovi<br />
modelli (tranne la valvola KT 120 e qualche altra...) e le tipologie e<br />
sigle più impiegate nei preamplificatori e finali di potenza audio sono<br />
le medesime del passato. La perenne ricerca delle migliori prestazioni<br />
possibili ha fatto proliferare alcune ditte, per lo più di piccole<br />
dimensioni, attivatesi per creare nuovi procedimenti sulle valvole,<br />
non per fabbricarne versioni differenti ma per implementare quelle<br />
esistenti, siano esse d’epoca o di moderna produzione. Uno di questi<br />
nuovi metodi è il procedimento Cryogenic. Il processo Cryo sulle<br />
valvole determina, a detta dei suoi ideatori, una modifica permanente<br />
nella loro struttura e i benefici non si deteriorano nel tempo<br />
o al ritorno alle normali temperature di funzionamento. Cambia, in<br />
tutto, il modo in cui lavora il tubo a vuoto. Il principale vantaggio di<br />
questa tecnica è un notevole miglioramento della gamma dinamica e<br />
dei micro dettagli, con un aumento della “velocità” di funzionamento.<br />
La risposta alle frequenze basse è più chiara con una riduzione della<br />
microfonicità, problema questo che ogni tanto si può presentare<br />
soprattutto nelle valvole preamplificatrici.<br />
Il processo di trattamento Cryo utilizza una camera criogenica controllata<br />
da un computer per ridurre molto gradualmente la temperatura<br />
delle valvole fino a 300 gradi sottozero (Fahrenheit) e mantenere<br />
questo stato per un minimo di 24 ore. Dopo una prolungata sosta a<br />
questa temperatura criogenica, i tubi a vuoto vengono quindi portati<br />
molto lentamente a temperatura ambiente per le successive 24<br />
ore e poi stabilizzati. Il processo è “a secco” e utilizza azoto liquido<br />
come criogeno che viene infiammato nella camera. I tubi non sono<br />
mai esposti al liquido reale. Tutti questi processi sono controllati da<br />
microprocessore, in condizioni rigorose e verificabili. Gli scienziati<br />
conoscono da anni le trasformazioni tangibili di alcuni materiali se<br />
esposti a temperature criogeniche. Molte delle prime scoperte sono<br />
state esplorate in modo più completo, a suo tempo, dagli ingegneri<br />
38 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020
LE VALVOLE CRYO<br />
della NASA che stavano cercando di capire cosa sarebbe successo<br />
ai metalli se sottoposti alle temperature estreme dello spazio. Oggi<br />
una vasta gamma di articoli commerciali, dalle mazze da softball ai<br />
motori da corsa, sono trattati criogenicamente per implementare le<br />
loro prestazioni migliorando le proprietà del materiale con “trattamento<br />
a freddo” o elaborazione criogenica.<br />
Ciò che interessa agli appassionati audiofili è<br />
che tale tecnologia offra un’applicazione pratica<br />
anche all’audio e ad altri componenti<br />
elettrici. Il trattamento criogenico modifica<br />
la microstruttura dei metalli utilizzati nei<br />
componenti elettronici critici, riducendo<br />
o eliminando vuoti e imperfezioni nel materiale<br />
con cui essi sono costruiti. È stato<br />
dimostrato che le strutture cristalline (o<br />
granuli) vengono modificate dopo il trattamento<br />
criogenico, creando una microstruttura<br />
più uniforme o omogenea. Le proprietà<br />
di dissipazione termica dei metalli vengono<br />
migliorate, riducendo i punti caldi e contribuendo<br />
ulteriormente a prolungare la vita<br />
e aumentare le prestazioni. La contrazione<br />
fisica dei metalli durante il congelamento<br />
profondo, inoltre impartisce una compressione<br />
meccanica sui metalli e, in particolare,<br />
anche su quelli all’interno delle valvole; questo<br />
fatto contribuisce ad aumentare la qualità e<br />
la velocità di trasmissione del segnale applicato.<br />
Basti pensare che le varie saldature dei vari elettrodi<br />
dei tubi elettronici aggiungono ulteriore stress quando questi<br />
sono in funzione, uno stress notevole dovuto alle aree concentrate<br />
di forte riscaldamento. Il problema dei componenti saldati tra di<br />
loro è risaputo da tempo e molto spesso il punto debole di ogni<br />
struttura meccanica è proprio quello, cioè di far “fallire” la saldatura.<br />
La debolezza deriva dalle sollecitazioni residue inerenti a tutti i<br />
materiali, ulteriormente esacerbate dalle tecniche o dai processi di<br />
fabbricazione. Il Cryoset (trattamento criogenico), quindi, allevia le<br />
sollecitazioni e normalizza (o stabilizza) le aree saldate.<br />
Riassumendo: il trattamento Cryo non arriva allo zero assoluto,<br />
però arrivare a meno 300 gradi Fahrenheit per un tempo di permanenza<br />
prolungato consente al materiale di “rilassarsi” ed evitare per<br />
quanto possibile lo stress meccanico. Questo meccanismo è fondato<br />
nell’osservazione fatta dai fisici Bose e successivamente Einstein,<br />
che scoprirono che la materia è più “rilassata” e quindi meno contratta<br />
quando ha la minima quantità di energia cinetica (o attività<br />
molecolare). Lo zero assoluto (-459 Fahrenheit) è quel punto in cui<br />
non è possibile estrarre più energia o quando un materiale è nel<br />
suo stato più “rilassato”. Secondo queste teorie, le trasformazioni<br />
risultanti dal trattamento criogenico risultano permanenti e non<br />
cambiano nel tempo. Il trattamento, dunque, provoca in qualche<br />
modo un’alterazione e, se volete, un cambiamento nella struttura<br />
dei materiali. La domanda, però, resta sempre la stessa: tutto questo<br />
giova alle valvole?<br />
Con il “ritorno” e l’utilizzo dei tubi elettronici nei preamplificatori e<br />
Gli elementi essenziali di una valvola<br />
amplificatori Hi-Fi da parte di molti costruttori, ci si è domandato<br />
(oltre a usufruire ovviamente di tubi elettronici ottimamente costruiti)<br />
quale “espediente” avrebbe potuto incrementare la resa sonora<br />
dei medesimi: tutto ciò che avrebbe potuto aiutare a perfezionare<br />
la qualità del suono e l’affidabilità delle valvole a vuoto è stato bene<br />
accetto! Nel corso di molti anni si è notato<br />
Glass tube<br />
che può esserci variabilità nella microfonicità<br />
e nel rumore elettrico tra i vari<br />
tubi, anche nei tubi dello stesso lotto di<br />
fabbrica, e ci si domandava se esistesse<br />
una soluzione per questi inconvenienti.<br />
Il trattamento criogenico (cryo-trattamento)<br />
avrebbe potuto ridurre, forse,<br />
il rumore di fluttuazione che i tubi generano.<br />
Molti rivenditori di valvole per<br />
audio sostengono proprio questo assunto<br />
e cioè: “Il Cryogenic provoca cambiamenti<br />
molecolari meccanici nei metalli<br />
posti all’interno del tubo, che aumentano<br />
il tono e allungano la sua durata complessiva”.<br />
Aumentare il tono significa<br />
ridurre il rumore e la microfonicità? E il<br />
cryo-trattamento può davvero migliorare<br />
l’affidabilità di un tubo? Questa diatriba<br />
fra sostenitori e detrattori del cryotrattamento<br />
continua oramai da diversi<br />
anni e ha creato non pochi mal di pancia all’interno<br />
della comunità degli appassionati, dei tecnici e dei<br />
puristi dell’audio.<br />
Anode<br />
Grid<br />
Heated<br />
cathode<br />
Heater<br />
Il trattamento criogenico può funzionare per migliorare la durezza di<br />
metalli ferrosi come l’acciaio ma un tubo a vuoto, che non è un grumo<br />
di acciaio come un orologio da polso, è piuttosto un meccanismo<br />
delicato e complesso composto da molte parti diverse (gli elettrodi,<br />
il vetro, etc.) ed è realizzato con differenti tipi di materiali. Portare,<br />
perciò, un tubo a temperature estremamente basse può comportare<br />
il rischio di rovinare il tubo in modo permanente e irreversibile a<br />
meno che non vengano prese precauzioni per proteggerlo dagli stress<br />
della procedura. Gli elettrodi metallici dì una valvola sono composti<br />
principalmente in nichel di elevata purezza per le placche-anodo,<br />
mentre l’involucro del filamento-riscaldatore (il catodo) è in lega di<br />
tungsteno (rivestito con una miscela di ossidi di stronzio/bario), e<br />
le griglie in molibdeno (a volte con placcatura in oro come nei tubi<br />
“Gold-Brand” della Sylvania). Tutte queste piccole parti metalliche<br />
sono supportate da sottili dischetti di mica all’interno dell’ampolla<br />
di vetro, che hanno il preciso compito di tenere distanziati e fermi<br />
<strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020 39
INSIDE<br />
Cryocomp<br />
Components<br />
To Enchance<br />
Your<br />
Cryogenic<br />
System<br />
Manifold<br />
custom design<br />
Globe<br />
Valve with<br />
Actuator<br />
C2000<br />
VJ Piping<br />
Y-Pattern Valve<br />
C2000<br />
Globe<br />
Valve<br />
C2000<br />
Cryogenic Flex Lines<br />
Vacuum Jacketed<br />
and Un-insulated<br />
Tube Size Bayonets<br />
CB700<br />
Valve Operators<br />
Vacuum Valves<br />
V1000<br />
Vapor<br />
Vent<br />
K2000<br />
Vent<br />
Heater<br />
H1300<br />
Pipe Size<br />
Bayonets B3000<br />
gli elettrodi. Si può comprendere, quindi, come la varietà di questi<br />
elementi sia complessa ed eterogenea. Il cryo-trattamento potrebbe<br />
non giovare affatto alle valvole e si potrebbe sostenere che il severo<br />
processo di raffreddamento causi un degrado nelle prestazioni di<br />
questi dispositivi termoionici. In pratica, esattamente tutto il contrario<br />
di ciò che auspicano i fautori! Sottoporre un tubo a questo<br />
tipo di ampie variazioni di temperatura, infatti, comporterà tassi<br />
differenziali di contrazione ed espansione delle parti che compongono<br />
il gruppo elettrodo, inducendo indubbiamente stress termici<br />
non necessari su di esso e sull’involucro di vetro in cui è alloggiato.<br />
Certificato della PEARL Canada con i dati tecnici effettuati sulla valvola doppio-triodo<br />
Tung-Sol JTL 5687 WA<br />
Il processo criogenico per i tubi termoinici<br />
Occorre ricordare che i produttori di tubi del passato non hanno mai<br />
progettato o previsto che i tubi fossero conservati a temperature<br />
criogeniche! Non è una pratica consigliata “trattare” i componenti<br />
elettronici in questo modo e vale la pena notare che i produttori di<br />
valvole pubblicavano fogli tecnici - i data sheet - che specificavano gli<br />
intervalli di temperatura per la conservazione e il funzionamento dei<br />
loro dispositivi: nessuno consigliava di conservare i loro componenti<br />
a temperature criogeniche! Raffreddare i tubi a vuoto o qualsiasi altro<br />
componente elettronico fino a temperature estremamente basse,<br />
sostengono i cryo-scettici, è perciò un affare rischioso, un “gioco<br />
d’azzardo” che potrebbe rovinare il tubo in modo permanente e<br />
irreversibile a meno che non vengano prese precauzioni per proteggerlo<br />
dalle sollecitazioni della procedura. La temperatura deve<br />
essere fatta lentamente e a cicli (diminuita e aumentata) per i motivi<br />
sopra indicati e l’umidità deve essere mantenuta quasi a zero per<br />
evitare la formazione di condensa e l’ossidazione delle parti metalliche<br />
esposte. Inoltre, è necessario prestare la massima attenzione<br />
quando si maneggia un tubo elettronico mentre questo si trova a<br />
temperature criogeniche, poiché le proprietà fisiche dei materiali<br />
con cui è costruito il tubo si alterano. A circa -200° C molti materiali<br />
diventano incredibilmente fragili e inclini a fratture o frantumazioni,<br />
il che significa che il trattamento criogenico aumenta le probabilità<br />
di allentare qualcosa all’interno del gruppo degli elettrodi o, peggio<br />
ancora, provocare una fragilità e frattura di parti interne delicatissime<br />
e progettate con precisione. Non ci sono prove scritte, documenti<br />
di ricerca, libri di testo, dati di supporto tecnico o documentazione<br />
prodotta da qualsiasi produttore di tubi, in qualsiasi momento, che<br />
menzioni il cryo-trattamento come tecnica per ridurre il rumore e<br />
la microfonicità nei tubi. E non c’è nulla di sostanziale che indichi<br />
come il processo potrebbe eventualmente migliorare il “tono” dei tubi<br />
nelle applicazioni audio. Cambia il modo in cui gli elettroni vengono<br />
40 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020
LE VALVOLE CRYO<br />
emessi dal catodo? Cambia in qualche modo il modo in cui si formano<br />
i campi elettromagnetici all’interno del tubo? Migliora il legame dei<br />
rivestimenti di ossido del catodo o rimuove i contaminanti residui<br />
per rendere il tubo elettricamente più silenzioso? Il trattamento<br />
criogenico influenza la valvola in qualche modo misurabile o udibile?<br />
Domande, molte domande...<br />
Ci sono alcuni venditori di tubi che spingono il cryo-trattamento e la<br />
loro retorica si basa su di un’infarinatura scientifica e su come trattino<br />
criogenicamente le valvole. Ma molti tecnici non la pensano in<br />
questo modo e si chiedono: la criogenia fa effettivamente migliorare<br />
le prestazioni delle valvole? Affermazioni sul responso sonico delle<br />
valvole come “una scena sonora 3D più olografica”, “una risoluzione<br />
interna più sottile estratta dalle registrazioni audio”, “bassi meno<br />
gonfi”, “aumento della gamma dinamica”, “risposta ai transienti<br />
più rapida”, lasciano alquanto a desiderare e sono acclamate senza<br />
avere certezze fisiche ma sono solamente sensazioni sensoriali<br />
dell’udito. E non convincono tutti! Alla base di queste dissertazioni<br />
sul trattamento criogenico, ci potrebbe essere un’idea suggestiva che<br />
Laboratori che eseguono il trattamento criogenico sulle valvole per impieghi audio.<br />
- Pearl inc. Products 84 Services - Calgary, Canada<br />
- Cryos Et Certified – Milpitas, California – USA.<br />
sicuramente i costruttori “giganti” di valvole come la Mullard-Philips,<br />
la Sylvania, la R.C.A., la Raytheon, la Telefunken o la General Electric<br />
avrebbero utilizzato tale processo, no? Le grandi ditte si occupavano<br />
di produrre valvole, non solo per chitarra elettrica e amplificatori<br />
Hi-Fi ma soprattutto per applicazioni militari, aerospaziali e di strumentazione<br />
scientifica (mission-critical); erano dunque fortemente<br />
motivate a migliorare i loro processi di produzione, avendo anche a<br />
disposizione un vasto pool di risorse scientifiche e ingegneristiche. Il<br />
sito di 43 acri della storica Mullard a Blackburn, nel Lancashire, per<br />
esempio, aveva il proprio impianto di produzione di ossigeno liquido<br />
e idrogeno liquido. Impiegava quasi 7.000 persone tra le quali<br />
c’erano tutti i tipi di specialisti tra cui fisici, chimici e metallurgisti,<br />
risorse ben oltre la piccola manciata di fabbriche asiatiche di tubi che<br />
oggi producono valvole per gli amplificatori per chitarra elettrica o<br />
Electro-Harmonix KT88 EH - Cryoset Certified Tetrodo di<br />
potenza<br />
Electro-Harmonix 6SN7 EH – Cryoset. Doppio Triodo amplificatore<br />
di segnale e Invertitore di Fase - Phase Splitter<br />
La valvola doppio-triodo 12AX7 Tung-Sol “trattata” dalla<br />
PEARL – Canada<br />
però prevede un piccolo passo indietro dal punto di vista logico: se il<br />
cryo-trattamento sta effettivamente danneggiando i tubi come ipotizzato<br />
da molti tecnici, questo potrebbe ragionevolmente spiegare<br />
la sua apparente efficacia? Potrebbe essere che sottoporre i tubi alle<br />
sollecitazioni del freddo estremo fornisca una metodologia di test<br />
che riveli i potenziali guasti precoci delle valvole - un tipo di test<br />
negativo? Secondo tale teoria, cioè, i cryo-scettici affermano che il<br />
processo criogenico non migliori le prestazioni, bensì che gli audiofili<br />
stiano ascoltando tubi selezionati a mano e accoppiati perfettamente<br />
cosicché tutti i tubi mediocri e deboli saranno già stati scartati!<br />
Potrebbe essere questo il motivo per cui alcune persone possono<br />
sentire la differenza di suono fra apparecchi impieganti i tubi criogenici?<br />
A sostegno delle tesi dei cryo-scettici, ecco una facile equazione:<br />
se ci fosse qualche merito nel trattamento criogenico dei tubi,<br />
per gli apparecchi Hi-Fi. Se ci fosse stato “qualcosa” nel trattamento<br />
criogenico la Mullard, sebbene meno fornita di conoscenze in merito<br />
di quanto non sia una azienda odierna, avrebbe dovuto saperlo!<br />
Altresì è opportuno riportare anche la tesi dei sostenitori/fautori<br />
del Cryo-genic, i quali tirano in ballo un altro costruttore storico del<br />
passato, la Brimar-STC. Nella sua pagina web, la Pearl Inc. Products<br />
& Services spiega nell’introduzione le ragioni del trattamento cryogenico<br />
sulle valvole: “La Pearl Tube Coolers ha raddoppiato la vita<br />
utile delle valvole a vuoto per impieghi audio a funzionamento caldo<br />
da quasi 30 anni, durante i quali oltre 300.000 pezzi sono stati<br />
installati in sistemi audio in tutto il mondo. Sulla base della ricerca<br />
avviata nei primi anni ’50 dall’esercito e dall’industria aeronautica<br />
degli Stati Uniti, i dispositivi di raffreddamento Pearl ottengono<br />
i tipi di riduzioni della temperatura del vetro, mostrate oltre 60<br />
<strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020 41
INSIDE<br />
Electro-Harmonix 12AX7 - La valvola è stata trattata nel laboratorio della Cryoset<br />
Certified situato in California (Usa – 2010)<br />
Mullard ECC83 -Doppio-Triodo preamplificatore/invertitore di Fase -1967 - (Collezione<br />
P.Paolo Ferrari)<br />
anni fa, per aumentare notevolmente la vita operativa dei tubi<br />
elettronici chiusi in vetro morbido. Scoperto durante la ricerca<br />
degli anni ’50, risulta che il “vetro morbido” tipicamente utilizzato<br />
nella fabbricazione di tubi riceventi è suscettibile al funzionamento<br />
a grande temperatura in quanto diventa efficacemente “poroso” a<br />
temperature elevate, permettendo così la contaminazione atmosferica<br />
dell’alto vuoto all’interno del vetro”. La Pearl prosegue chiamando<br />
in causa alcuni produttori di valvole degli anni ’50 e in particolare la<br />
famosa Brimar. In un manuale di dati tecnici del 1959, la Brimar<br />
Valves, UK, dichiarò:“L’uso di cilindri metallici di schermatura ad<br />
alta conduttività termica e a stretto contatto termico, con un’ampia<br />
area del bulbo vetro morbido e in combinazione con un adeguato<br />
dissipatore di calore, può ridurre materialmente la temperatura<br />
del bulbo operativo e migliorare notevolmente la vita della valvola”.<br />
Questa, dichiara la Pearl, “è una descrizione esatta della forma, della<br />
funzione e dell’effetto del dispositivo di raffreddamento Cryo del tubo<br />
elettronico trattato nei nostri laboratori tecnici”.<br />
L’industria dei tubi a vuoto rappresenta oggi un mercato di nicchia<br />
che non può raggiungere (neanche immaginarle...) le quote di produzione<br />
degli anni d’oro delle valvole, ovvero miliardi di pezzi venduti!<br />
Occorre comunque fare attenzione al Tube Marketing Hype, ovvero<br />
alla “montatura” del mercato dei tubi elettronici. Il mercato dei tubi è<br />
pieno di luoghi comuni e i rivenditori cercano in ogni modo di vendere<br />
adoperando qualsiasi mezzo persuasivo. Assistiamo, infatti, non solo<br />
alle mirabolanti soluzioni del trattamento criogenico (che, comunque,<br />
ha una sua connotazione scientifica per quello che riguarda i materiali)<br />
ma anche agli smorzatori per i tubi, agli anelli per i tubi, ai dispositivi<br />
di raffreddamento per i tubi e persino al rebranding dei tubi di fabbricazione<br />
moderna con gli storici brand di un tempo, ahimè, passato.<br />
Sono soprattutto espedienti che non sostituiscono la vera ingegneria<br />
e la vera bontà delle valvole! Esistono variazioni nel “rumore” e nella<br />
microfonicità dei tubi a vuoto a causa di limitazioni ingegneristiche<br />
o, in altre parole, della capacità dei produttori di tubi di fabbricare in<br />
modo accurato e coerente questi dispositivi complessi; la costruzione<br />
di una valvola elettronica è, infatti, alquanto complicata e difficile! La<br />
Philips-Mullard, la Sylvania, la R.C.A. e altri storici fabbricanti di tubi,<br />
nel loro periodo di massimo splendore, con vaste risorse e una vasta<br />
esperienza a loro disposizione, raggiunsero quasi la perfezione; anche<br />
i loro tubi, però, erano soggetti a variazioni nelle tolleranze dei componenti<br />
che consentono il movimento degli elettrodi e la sensibilità<br />
al pickup microfonico. Esistevano percorsi di dispersione in corrente<br />
continua nei distanziatori di isolamento in mica che consentivano<br />
alle piccole correnti di fluire dove non avrebbero dovuto e fluttuazioni<br />
nell’emissione termoionica derivanti dai rivestimenti di ossido catodico,<br />
entrambi con conseguente auto-rumore.<br />
Certo sarebbe “miracoloso” se il trattamento criogenico fosse una<br />
sorta di “freccia d’argento” che migliora le proprietà di isolamento<br />
dei distanziatori di mica, riduce il movimento tra gli elettrodi e perfeziona<br />
l’emissione dei rivestimenti catodici per ridurre il rumore e<br />
la microfonicità! Ma è così? Le tesi scientifiche non suffragano più<br />
di tanto il vero valore del sistema cryo-genico; ci possono dire se<br />
la tecnica sia corretta, se i materiali metallici e non metallici che<br />
costituiscono le valvole possono davvero subire variazioni ma non<br />
possono rispondere a tutte le domande che per logica vengono formulate<br />
in materia. E quando si esplora un campo “minato” come<br />
quello degli ascolti del “suono” delle valvole, ci si imbatte per forza<br />
di cose in una sfera più soggettiva che oggettiva. Il responso sonico di<br />
una riproduzione fedele del suono varia costantemente a seconda di<br />
molti fattori che intervengono in gioco e che interessano il cervello, la<br />
sensibilità di ogni persona, l’ambiente, i diffusori, le sorgenti (ovvero<br />
i lettori di dischi quali il giradischi, il CDP o la musica liquida), i circuiti<br />
elettrici, il layout e i componenti progettati per l’amplificazione<br />
audio e, appunto, le valvole! Riuscire a comprendere la differenza di<br />
suono fra valvola e valvola, però, risulta un’impresa spesso difficile.<br />
Occorre allenare il proprio orecchio a vari tipi di ascolto e fare prove<br />
su prove con diverse combinazioni, che possono essere migliaia e<br />
migliaia. La valvola che funzionerà meglio in un dato apparecchio<br />
non è detto che possa lavorare altrettanto bene su di un altro, fermo<br />
restando di utilizzare sempre valvole di ottima fattura, sia d’epoca<br />
che di attuale produzione. Solo al netto di questo percorso a ostacoli,<br />
ognuno può trovare singolarmente la risposta (generale e all’uso di<br />
valvole criogeniche) in materia.<br />
42 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020
INSIDE<br />
di Paolo Corciulo<br />
A cosa serve<br />
un rack?<br />
Rivolgemmo la domanda per primo a Lorenzo Bellolli, patron di Bassocontinuo, un’azienda che per varie<br />
ragioni aveva attratto la nostra attenzione. “Non promettiamo miracoli ma ogni prodotto è testato con cura,<br />
dall’imballaggio fino alle analisi accelerometriche” la soddisfacente risposta! Non una risposta di comodo ma<br />
un modo di procedere nel proprio lavoro!<br />
Ho conosciuto Lorenzo Bellolli nel 2016 in occasione<br />
della mia visita alla Bassocontinuo proprio alla ricerca<br />
di una risposta all’interrogativo che dà il titolo a questo<br />
articolo (vedi <strong>SUONO</strong> 510 - ottobre 2016). Insieme alla sorella<br />
era già riuscito nel breve arco di tempo dalla nascita dell’azienda<br />
(2009) a imporla nel mondo e, questo il mio ragionamento,<br />
qualche ragione doveva pur esserci al di là dell’evidenza costituita<br />
dal bel vestito: “Di noi dicono che abbiamo il difetto di essere<br />
troppo design; io, veramente, lo prenderei come un complimento!<br />
Il nostro merito è stato quello di aver proposto un prodotto<br />
diverso: siamo stati i primi a portare il design nel rack che era<br />
il classico ‘coso’ rettangolare con le gambettine di alluminio o<br />
di ferro verniciato”. Modulare, per certi versi unico (sono stati i<br />
IL SISTEMA AUDIO<br />
Tutti i rack sono stati caricati meccanicamente utilizzando un sistema per riprodurre<br />
la musica così composto:<br />
- testina Lyra<br />
- braccio AMG 9W2<br />
- giradischi AMG Giro<br />
- pre-phono Boulder 508<br />
- preamplificatore Spectral DMC 30 SV<br />
- amplificatore Spectral DMA 300 SV<br />
- Diffusori Avalon Aurora<br />
Tutti i dispositivi audio sono stati collegati tramite cavi di potenza e interconnessione<br />
Mit, Spectral. I test sono stati effettuati in un ambiente che riproduce<br />
la stanza di un tipico appartamento, al fine di riprodurre le condizioni audio<br />
sperimentate da un utente standard.<br />
44 <strong>SUONO</strong> luglio - agosto 2020
LA RICERCA DI BASSOCONTINUO<br />
Il grafico evidenzia il confronto degli andamenti delle accelerazioni in funzione del<br />
tempo, misurate sul punto 1 (angolo del piano superiore) per ognuno dei tre rack<br />
(rack standard rosso, rack Lyra verde, rack Golia blu).<br />
primi a introdurre il carbonio nel settore) il prodotto Bassocontinuo<br />
è anche il frutto di una visione disincantata e scevra dai<br />
luoghi comuni del settore da parte di Bellolli che, al tempo, mi<br />
colpì positivamente: “Un rack è innanzitutto un mobile ma ogni<br />
prodotto è testato con cura, dall’imballaggio fino alle analisi<br />
accelerometriche. Definire il rack un prodotto fondamentale<br />
sarebbe ridicolo, vorrebbe dire raccontare un sacco di cavolate:<br />
facciamo un prodotto che fa né più né meno quello che viene<br />
offerto sul mercato. Certo che con un giradischi mostruoso, un<br />
prodotto come il nostro magari diventa utile se non fondamentale<br />
se l’alternativa è un mobile su cui poni anche le casse ed<br />
entra in risonanza!”. Con la stessa onestà intellettuale Bellolli<br />
rispose alla domanda se un rack “suonasse” o meno: “Io questo<br />
non te lo dirò mai perché non sono in grado di stabilirlo...”. Magari<br />
per fare luce nel buio qualche riscontro tecnico può essere<br />
utile e rassicurante, così già al tempo Bassocontinuo ha instaurato<br />
una collaborazione con il CNR con test e grafici ottenuti<br />
facendo vibrare il pavimento ed esaminando come reagiva il<br />
Anche l’analisi in frequenza dei segnali misurati mostra profonde differenze negli<br />
spettri delle vibrazioni dei tre rack (nei grafici il comportamento alla porzione delle<br />
basse frequenze; rack standard rosso, rack Lyra verde, rack Golia blu); in particolare,<br />
è possibile notare che il rack standard ha una risposta in banda maggiore rispetto<br />
al Lyra, che a sua volta ha una risposta maggiore rispetto al Golia. Maggiore è la<br />
risposta in banda della struttura, maggiore è l’effetto indesiderato in frequenza sul<br />
suono percepito dall’utente.<br />
SET UP<br />
La strumentazione utilizzata per misurare le vibrazioni e l’eccitazione audio:<br />
1 front-end Siemens LMS SCADAS 316 per il condizionamento e l’acquisizione<br />
dei segnali;<br />
12 accelerometri mono-assiali PCB 333B32, con banda passante da 0,5 Hz a 3<br />
kHz e fondo scala pari a 50 g;<br />
6 accelerometri tri-assiali PCB 356B08, con banda passante da 0,5 Hz a 5 kHz e<br />
fondo scala pari a 50 g;<br />
1 micro-accelerometro mono-assiale PCB 352A24, con banda passante da 0,1<br />
Hz a 8 kHz e fondo scala pari a 50 g;<br />
1 microfono ROGA MI-17, con risposta in frequenza: 30 Hz - 4 kHz, ± 0,5 dB; 4<br />
kHz - 20 kHz, ± 1,5 dB e picco massimo misurabile SPL 130 dB (rif. 20 μPa);<br />
software Siemens LMS-TestLab, versione 17, per l’elaborazione dei dati.<br />
<strong>SUONO</strong> luglio - agosro 2020 45
INSIDE<br />
LAVORANDO PER MIGLIORARE SEMPRE<br />
La linea di rack Ultimate è stata sottoposta ad analisi modale e test statici sotto<br />
compressione con l’obiettivo di stabilire la caratterizzazione del rack dal punto di<br />
vista dinamico fino a 2.000 Hz (studiando le frequenza di risonanza e i suoi sviluppi<br />
modali) e dal punto di vista statico per capire portata ed eventuali flessioni. Il rack<br />
è stato strumentato in 55 punti. Il primo test è stato effettuato con rack scarico,<br />
il secondo caricato con 75 kg per simulare l’uso giornaliero.<br />
Il laboratorio ha effettuato due test, caricando il ripiano superiore e quello centrale.<br />
In entrambi i casi ha utilizzato masse calibrate, caricate a step con pesi da 0<br />
a 75 kg. La struttura a sandwich (Valchromat / Alluminio / Valchromat) aumenta<br />
notevolmente la resistenza alla flessione. Il punto di rottura è vicino alla tonnellata<br />
per metro quadro. La misura delle deformazioni a cui il rack è sottoposto sotto<br />
carico è stata effettuata con sistemi di puntamento laser. Il test permette di capire<br />
la tendenza del ripiano a curvarsi sotto stress (carico) e la compressione delle parti<br />
in gomma (e in generale dei materiali di disaccoppiamento inseriti tra la struttura<br />
e i ripiani e sotto il rack) e viene espressa in millimetri. L’analisi, effettuata con accelerometri<br />
triassiali, dimostra come i picchi delle frequenze di risonanza siano vicini<br />
al limite inferiore dello spettro udibile (23 Hz): un risultato eccezionale considerato<br />
che più basse sono le frequenze di risonanza, maggiore sarà l’energia che serve<br />
ad eccitare l’intera struttura. La perfezione si raggiunge quando le frequenze di<br />
risonanza si avvicinano a 0 Hz perché per eccitare la struttura serve sempre più<br />
energia e il nostro sistema Hi-Fi non sarà in grado di riprodurla.<br />
prodotto (“Ovvio che non è detto che questa cosa influisca sul<br />
suono ma ho le analisi che dimostrano che è stato realizzato<br />
in un determinato modo”).<br />
Invertendo l’approccio, per il beneficio del lettore, potremmo<br />
affermare che se un rack non suona (ovvero non risulta affetto<br />
dalle molteplici vibrazioni in cui si trova ad operare) questo può<br />
essere già un ottimo risultato! E deve essere così anche per Bellolli<br />
visto che non ha mai smesso di fare ricerca in questo senso,<br />
laddove molti si limitano a magnificare, con effluvi di superlativi,<br />
le qualità di prodotti simili! Bassocontinuo, infatti, così recita la<br />
presentazione sul sito, a tale scopo effettua test statici (certificare<br />
la portata di ogni singolo ripiano, verificare le deformazioni a cui<br />
sono sottoposti sotto carico) e test dinamici (per testare quanto<br />
assorbano le vibrazioni) su ogni nuova linea prima del lancio sul<br />
mercato: quando si sa esattamente come si comporta il rack, si<br />
hanno le basi per migliorarlo! Grazie a Vicoter, un laboratorio<br />
indipendente in collaborazione con il Politecnico di Milano che<br />
studia i fenomeni vibratori per l’industria aeronautica, per l’automotive<br />
e per quella aerospaziale, la ricerca di Bassocontinuo<br />
si è arricchita di un nuovo capitolo; la bella e completa memoria<br />
che ne è scaturita, viene riassunta per sommi capi nel proseguo<br />
di questo articolo...<br />
Due modelli della vasta gamma Bassocontinuo (uno top di linea,<br />
Ultimate Line Golia, l’altro entry level, Classic Line Lyra Xl4<br />
2.0) e un terzo rack di riferimento (in alluminio e vetro) sono<br />
stati strumentati con 19 accelerometri: 4 agli angoli di ogni piano<br />
del rack; 1 al centro di ciascun piano; 1 su ciascun dispositivo<br />
audio, mentre un microfono è stato utilizzato per misurare l’eccitazione<br />
subita dalla struttura e prodotta dagli altoparlanti,<br />
per un confronto della risposta dei rack quando sottoposti a<br />
due diversi livelli di eccitazione audio. I rack, infatti, sono stati<br />
eccitati suonando la canzone The Wall dei Pink Floyd, a due<br />
diversi livelli di amplificazione: Livello 1 = 60% della massima<br />
potenza dell’amplificatore; livello 2 = 80% della massima potenza<br />
dell’amplificatore. In ogni punto, le massime ampiezze di accelerazione<br />
sono state misurate in direzione verticale (z), poiché le<br />
altre direzioni presentano accelerazioni molto inferiori a quelle z.<br />
Confrontando l’andamento delle accelerazioni misurate su punti<br />
omologhi dei tre rack in funzione del tempo è stato possibile<br />
verificare come chiaramente, a parità di input acustico, il rack<br />
Golia presenta vibrazioni sul piano superiore inferiori al Lyra,<br />
che a sua volta mostra vibrazioni inferiori al rack standard, a<br />
conferma che gli accorgimenti che determinano la maggiore o<br />
minore qualità del manufatto (perlomeno per i due prodotti di<br />
casa Bassocontinuo), riflettono la maggiore o minore insensibilità<br />
alle vibrazioni!<br />
46 <strong>SUONO</strong> luglio - agosto 2020
SELECTOR<br />
di Nicola Candelli<br />
CAVO<br />
Ricable Supreme HDMI 2.0<br />
SUL CAMPO<br />
Prezzo: € 58,00<br />
Tipo: segnale video Conduttore: Rame OCC 24 AWG Schermatura:<br />
Tripla: Mylar + Alluminio + Rame Isolante: PE schiumato<br />
Caratteristiche: Connettore in Lega antidisturbo placcato oro (sia<br />
dentro che fuori) - TMDS 29 Gb/Sec - Note: Cavo certificato HDMI<br />
2.0 High Speed, Ethernet Channel, Audio Return Channel, Supporto<br />
3D, Supporto X.V Color e Deep Color, Risoluzioni 4090x2160,<br />
Tripla Schermatura, Garanzia a Vita ON-SITE. Metrature Disponibili:<br />
0,5, 1, 2, 3, 5, 7,5 Metri<br />
CAVO<br />
Ricable Magnus Signal<br />
SUL CAMPO<br />
Prezzo: € 142,00<br />
Tipo: segnale analogico Conduttore: 0,35 mm2 in Rame 7N MARC<br />
con trefoli da 0,08 mm Schermatura: Doppia schermatura: Spirale<br />
Rame + Mylar e Alluminio Isolante: Polietilene Capacità (pF): 40<br />
pF/mt. Caratteristiche: Connettori RCA in Rame-Tellurio Note:<br />
Disponibile da 0,5, 1, 2, 3 metri. Possibilità di lunghezza personalizzata.<br />
CAVO<br />
Ricable Magnus Speaker<br />
Prezzo: € 291,00<br />
Tipo: potenza Conduttore: 4,3 mm2 in Rame 7N MARC con trefoli mt. Caratteristiche: Noise Reduction Note: Disponibile da 2, 3, 4, 5<br />
da 0,1 mm Isolante: Polimero Termoplastico Capacità (pF): 60 pF/ metri. Possibilità di lunghezza personalizzata.<br />
SUL CAMPO<br />
48 <strong>SUONO</strong> luglio - agosto 2020
TEST<br />
Non molto tempo fa ho<br />
avuto l’occasione di<br />
provare (vedi <strong>SUONO</strong><br />
543) tutta la serie dei cavi intermedi<br />
(Dedalus) e top (Invictus)<br />
della Ricable con risultati<br />
molto lusinghieri, tali da porli a<br />
mio parere alla pari dei marchi<br />
top attualmente in commercio<br />
sia per le ottime prestazioni<br />
espresse durante le varie prove<br />
a confronto che per la loro<br />
notevole qualità costruttiva e<br />
non da meno per il prezzo che<br />
mi è parso molto competitivo.<br />
Possessore di un lettore e<br />
convertitore che utilizza il collegamento<br />
I2S ho richiesto al<br />
costruttore il cavo top HDMI<br />
(Supreme) curioso di effettuare<br />
un confronto con i cavi a mia<br />
disposizione. Con la velocità<br />
che contraddistingue questa<br />
Azienda, in men che non si<br />
dica mi sono visto recapitare<br />
oltre al cavo da me richiesto,<br />
tutti i cavi che in precedenza<br />
non avevo avuto occasione di<br />
provare e precisamente la serie<br />
più economica denominata<br />
Magnus oltre ai ponticelli per<br />
diffusori (Dedalus bridge e Invictus<br />
bridge). La mia curiosità<br />
mi ha portato a provare subito<br />
il cavo I2S. E qui la prima batosta.<br />
Ci può stare il fatto che<br />
abbia stracciato il cavo che era<br />
in dotazione con il lettore ma<br />
superare anche il cavo di un<br />
marchio famoso che ho pagato<br />
più del doppio di questo<br />
Ricable non mi ha fatto molto<br />
piacere, ma visto il costo modesto<br />
di questo cavo, lo trattengo<br />
senza alcun problema e metto<br />
in disparte gli altri due. Ottimi<br />
i risultati ottenuti nella zona<br />
medio-bassa veramente di rilievo,<br />
ottima la performance<br />
delle voci, grande pulizia generale<br />
e in unione a una capacità<br />
di estrarre maggiori informazioni<br />
dal messaggio musicale,<br />
me lo ha fatto da subito preferire<br />
senza necessità di effettuare<br />
ulteriori confronti. Quindi un<br />
altro Ricable, dopo l’eccellente<br />
cavo di alimentazione Invictus,<br />
si è aggiunto al mio impianto.<br />
Non ho avuto possibilità di<br />
effettuare ulteriori prove su<br />
questo HDMI Supreme ma<br />
sicuramente altrettanto validi<br />
risultati li otterranno gli appassionati<br />
dei sistemi audio-video.<br />
E veniamo ora ai cavi Magnus,<br />
la penultima linea nella scala<br />
di questo costruttore. Sarà il<br />
penultimo ma l’impegno posto<br />
dalla Ricable nel progettare e<br />
costruire al meglio questi cavi<br />
rende difficile dare loro una<br />
precisa collocazione. E qui altra<br />
sorpresa... Nonostante il<br />
prezzo decisamente inferiore<br />
alle serie maggiori, la costruzione<br />
resta sempre accurata,<br />
buona la flessibilità dei cavi e<br />
terminazioni di qualità più che<br />
adeguate al prezzo richiesto,<br />
con una tenuta che assicura<br />
una presa solida e costante nel<br />
tempo. Verificato, quindi, le<br />
più che buone prestazioni dimostrate<br />
anche da questa serie,<br />
a seconda dei gusti personali<br />
qualcuno li può persino preferire<br />
anche alle versioni più<br />
costose. È vero: dal punto di<br />
vista musicale le varie serie si<br />
differiscono, ma tutte raggiungono<br />
lo stesso obiettivo, cioè<br />
trasportare al meglio il segnale<br />
e dare vita a un messaggio musicale<br />
molto convincente che di<br />
sicuro appaga l’ascoltatore. A<br />
ricordo posso azzardare che<br />
probabilmente questa serie mi<br />
pare essere più vicina alle sonorità<br />
della serie Invictus che<br />
a quelle della serie Dedalus. In<br />
ogni caso, la scelta dell’uno o<br />
dell’altro è dettata dal gusto<br />
personale, dalle proprie disponibilità<br />
e dal valore dell’impianto<br />
stesso; comunque si può<br />
essere certi di effettuare un acquisto<br />
che garantisce risultati<br />
che soddisfano a pieno l’ascoltatore.<br />
Stesse sensazioni per i<br />
ponticelli. Suono più live e deciso<br />
per il Dedalus, più corposo<br />
e materico per l’Invictus. Non<br />
era necessario ma la conferma<br />
delle capacità di questa casa<br />
nel progettare e proporre componenti<br />
molto validi fa davvero<br />
piacere soprattutto quando<br />
viene mostrato con orgoglio su<br />
ogni confezione “Made in Italy”.<br />
Brava Ricable.<br />
Distributore:<br />
Ricable - www.ricable.com<br />
<strong>SUONO</strong> luglio - agosto 2020 49
INSIDE<br />
di Vincenzo Sollazzo<br />
Roon<br />
delle meraviglie<br />
Il tempo scorre con una velocità impressionante. I giorni, le settimane<br />
e i mesi si susseguono con una rapidità che ne rende impalpabile<br />
il trascorrere. Ci sono però degli indicatori inequivocabili del fatto<br />
che qualcosa sia cambiato. Uno di questi è vedere i figli che ti crescono<br />
sotto gli occhi. Un attimo prima li tenevi su un avambraccio e gli cantavi<br />
la ninna nanna mentre adesso ti hanno superato in altezza e ti guardano<br />
dall’alto in basso. Un altro indicatore, questo squisitamente di ordine<br />
audiofilo/muscofilo, sta nel guardare la propria discoteca. Abbiamo<br />
scaffalature occupate da vinili, altre invece piene di CD, SACD, DVD e<br />
poi pennette USB e hard-disk esterni che ti rimbalzano lo sguardo sul<br />
computer che alligna ormai stabilmente sul mobiletto dell’impianto<br />
stereo. Mi ricordo come fosse ieri il pomeriggio in cui, mentre tornavo<br />
a casa con il disco di vinile appena acquistato di 52nd Street di<br />
Billy Joel, incontrai un amico più anziano che faceva il medico che mi<br />
disse: “Guarda Vincenzo fra qualche anno i dischi non ci saranno più.<br />
Stanno uscendo dei dischetti digitali che contengono la musica. Per<br />
leggerli ci vorranno dei giradischi digitali con la puntina laser!”. Mi<br />
pareva fantascienza e con un misto di stupore e curiosità mi fiondai<br />
a casa sua dove fra le centinaia di vinili e riviste Hi-Fi tirò fuori un<br />
numero di <strong>SUONO</strong> dove si parlava del primo lettore di compact disc.<br />
“Dei dischi cosa ne sarà?” gli chiesi. Lui, con tono grave ed importanzioso,<br />
vaticinò: “Compreremo tutti CD perché si sentiranno meglio e<br />
non si graffiano come i vinili”. Era roba da ricchi, però, perché un CD<br />
costava 30.000 delle vecchie lire mentre un LP 7.500 lire e anche se<br />
il nuovo avanzava lo studente squattrinato che abitava il mio corpo ci<br />
mise quasi dieci anni ad arrendersi alle meraviglie del nuovo formato<br />
digitale che costava quasi quattro volte di più. Fino a quando c’è stata<br />
la possibilità di scegliere tra la versione in vinile o in CD di un album<br />
dello stesso autore, confesso di aver continuato a inseguire la scelta<br />
più economica del vinile. I vinili costavano meno e tenendoli bene per<br />
me suonavano anche meglio dei CD. A un certo punto non ho avuto<br />
più scampo perché i nuovi titoli venivano stampati solo sul dischetto<br />
digitale. Lì ho alzato bandiera bianca e mi sono comprato il primo<br />
lettore di CD Marantz con la allora rivoluzionaria tecnologia Bitstream<br />
della Philips che prometteva un suono “analogico”! Mentre continuavo<br />
a chiedermi come mai dovessimo comprare CD visto che i vecchi vinili<br />
<strong>SUONO</strong> ha da sempre considerato la musica liquida<br />
una importante risorsa per l’ascolto di qualità e molti<br />
appassionati oggigiorno la utilizzano come loro fonte<br />
principale. Di seguito è riportata l’esperienza dal punto<br />
di vista dell’audiofilo nel percorso di “transumanza”<br />
dal microsolco allo streaming dalla rete…<br />
suonavano in maniera più “naturale”, la ricerca ha portato a disporre<br />
di lettori digitali sempre migliori a prezzi più abbordabili. Fu così che<br />
si completò il mio passaggio al digitale. Era divenuta una tecnologia<br />
matura e anche il suono che esprimeva era di qualità paragonabile<br />
La copertina del numero di maggio 2007 fu considerata quasi un’eresia all’epoca ma<br />
<strong>SUONO</strong> aveva saputo leggere bene nel futuro.<br />
50 <strong>SUONO</strong> luglio - agosto 2020
UN PASSO AVANTI VERSO LA BIBLIOTECA DI ALESSANDRIA<br />
a quello del giradischi, rimasto comunque la pietra di paragone. Da<br />
allora sono passati oltre vent’anni in balia del CD e delle sue declinazioni<br />
più raffinate e costose come DVD e SACD, dove poteva essere<br />
inciso un segnale ad alta definizione. Altro che il 16 bit 44,100 Hz del<br />
CD qui potevamo avere il segnale fino a 24 bit 96 kHz. Roba buona.<br />
Il dischetto argentato da quel momento è così divenuto la mia fonte<br />
principale di musica. Sporadicamente ho continuato a comprare dischi<br />
di vinile, soprattutto riedizioni deluxe di capolavori del passato oppure<br />
alcuni dischi trovati in buone condizioni in mercatini dell’usato. Mentre<br />
schiere di appassionati discutevano ancora sulla superiorità dell’analogico<br />
rispetto al CD, con i sostenitori di quest’ultimo aggrappati invece<br />
alla migliore maneggevolezza del supporto digitale (che nel frattempo<br />
poteva contare sulla produzione di eccellenti lettori con DAC evoluti e<br />
ben suonanti), negli ultimi dieci anni è successo qualcosa di rilevante<br />
che ha cambiato il modo di fruizione della musica. È nata la musica<br />
liquida come conseguenza naturale della digitalizzazione della musica<br />
stessa. Un altro dogma è così venuto a cadere. Il supporto fisico non era<br />
più la conditio sine qua non, nasceva la possibilità di ascoltare senza di<br />
esso. Il computer, visto dagli appassionati dell’Hi-Fi più come un odioso<br />
strumento per lavorare a casa avulso dal contesto edonistico del proprio<br />
hobby, poteva diventare invece desiderabile alleato come sorgente di<br />
musica di alta qualità. La naturale idiosincrasia verso l’informatica<br />
da parte degli audiofili è stata via via erosa dalle crescenti evidenze di<br />
bontà sonora dei file musicali riprodotti attraverso un PC collegato a<br />
un DAC esterno. Ricordo con piacere quando un giorno, mentre ero<br />
in redazion,e Fabio Masia mi chiamò in sala di ascolto e mi disse:<br />
“Vincè siediti e chiudi gli occhi. Ti metto della musica e tu dimmi quale<br />
secondo te suona meglio”. Mi stava facendo ascoltare un lettore CD<br />
Accuphase dotato di presa USB e alternava il CD e lo stesso brano “rippato”<br />
sul PC e letto tramite il DAC dell’Accuphase. La mia meraviglia<br />
fu che spesso non notavo significative differenze oppure che preferivo<br />
addirittura la versione dal PC! Da quel momento in poi ho iniziato a<br />
vivere con il nuovo concetto di musica liquida come oggetto principale<br />
di sorgente musicale. Ho inizialmente trasferito su hard disk parte della<br />
mia CDteca trovando estremamente comodo ascoltare potendo saltare<br />
di palo in frasca con un colpo di telecomando comodamente seduto<br />
sulla mia poltrona senza dovermi mai alzare. Una bella libertà. Da quel<br />
momento è iniziata anche la prova dei diversi media player per i file<br />
di qualsiasi tipologia fossero (WAV, FLAC, etc.). Col progresso della<br />
qualità della rete internet è ulteriormente migliorata anche la possibilità<br />
di fruizione della musica liquida e ho completato quindi l’ultimo<br />
passaggio verso l’universo dello streaming abbonandomi a Tidal. Pur<br />
avendo una discoteca ben dotata ho sempre sanamente invidiato gli<br />
appassionati meglio forniti di me. Ho visto colui che possedeva migliaia<br />
di dischi come un uomo fortunato. Lo streaming musicale conferisce<br />
all’abbonato, che può contare su una discoteca virtuale di milioni di<br />
pubblicazioni, una sensazione di onnipotenza. Il paese dei balocchi,<br />
un mondo straordinario talmente vasto che talvolta la scelta risulta,<br />
paradossalmente, paralizzante. Hai talmente tante possibilità che la<br />
mente si obnubila e la fantasia rischia di venire meno. Può succedere<br />
così di rifugiarsi in corner e di rompere il ghiaccio digitando il nome del<br />
primo mostro sacro del rock degli anni ’70 che ti viene in mente dando<br />
il via alle danze. A tal proposito possono essere molto utili programmi<br />
come Roon che funzionano come media player per la collezione di file<br />
Brothers in arms dei Dire Straits è stato uno dei primi album a essere inciso su CD in<br />
modalità DDD e il primo CD a vendere un milione di copie.<br />
personale e per il programma di streaming che si possiede (Tidal, Qobuz,<br />
etc.). Utilizzando tutti i giorni Roon posso serenamente affermare<br />
che migliora l’esperienza di fruizione della musica liquida sublimando<br />
il piacere della praticità del digitale alla sua massima espressione. Se<br />
il CD ha avuto la chiave del suo successo nella indubbia superiore<br />
QUEL CHE SO DI ROON<br />
Come nel caso del buonsenso di un padre di famiglia, dove i figli (e magari pure<br />
il coniuge) sono spesso litigiosi e ansiosi di far valere le loro necessità, Roon è<br />
uno straordinario mediatore (Kissinger gli farebbe un baffo!) delle molteplici<br />
esigenze, capacità e caratteristiche del caleidoscopico universo info Hi-Fi e degli<br />
apparecchi per la riproduzione della musica e dei vari magazzini musicali che<br />
l’accompagnano. Come un ombrello tutelare, si pone al di sopra delle diatribe,<br />
degli umori e degli atteggiamenti bisbetici che, ahimè, l’informatica (e ancor più<br />
l’informatica al servizio della riproduzione musicale) manifesta. Quasi sempre<br />
parlando di questa Killer App e della killer combo con Qobuz (qui io lo decreto:<br />
Corciulo dixit) si tende a soffermarsi sulle straordinarie capacità di ricerca che<br />
questa applicazione è in grado di effettuare (dove la trovate una app che vi cerca<br />
sia negli hard disc che in rete tra i vari fornitori di streaming e, a buon bisogno,<br />
aggiunge le informazioni di corredo: certe app non hanno nemmeno la ricerca<br />
o la manifestano in maniera difficoltosa). È giusto, è la fine del percorso, il momento<br />
in cui vi rilassate e cominciate a provare una esperienza d’ascolto che<br />
nello stabilire dei percorsi, dei legami ha la sua chiave vincente di lettura: una<br />
bellissima cavalcata che vi porta nei luoghi dei ricordi, in quelli del possibile futuro,<br />
là dove vostro figlio o nipote già alberga e a voi è ancora sconosciuto. Però c’è il<br />
prima ed è generalmente fatto di frustrazioni, quasi mai buona la prima, quando<br />
invece Roon “l’accendi” e, magia, vede quel che c’è nella vostra rete, vi si collega<br />
e, con la stessa modalità uno per l’altro vi consente di ascoltare questa o quella<br />
catena collegata, di regolarne selettivamente il volume, di trasferire un brano<br />
da qua a là e così via... Sto ancora studiando ma nulla gli è precluso. Ave, Roon!<br />
Paolo Corciulo<br />
<strong>SUONO</strong> luglio - agosto 2020 51
INSIDE<br />
Ristampa su vinile da 180 gr. di Harvest di Neil Young<br />
maneggevolezza e facilità di utilizzo rispetto al vinile con programmi<br />
come Roon il digitale compie il passo decisivo. Semplicità di fruizione<br />
e divertimento sono facili da conseguire. Sfruttando il collegamento<br />
con la rete internet Roon abbina informazioni sugli autori che si stanno<br />
ascoltando, recensioni dei loro album ed è persino possibile seguire<br />
i testi delle canzoni.<br />
Questa cosa allieta l’ascolto<br />
e nel contempo<br />
diventa una interessante<br />
opportunità di<br />
apprendimento di<br />
notizie e curiosità sul<br />
mondo della musica.<br />
Basta scaricare il programma<br />
sul proprio<br />
PC o Mac che diventa<br />
il cervello del sistema<br />
sorgente. Scaricando<br />
poi l’App di Roon sullo<br />
smartphone e/o tablet<br />
si ha l’interfaccia<br />
di Roon sui suddetti<br />
dispositivi con i quali<br />
si comanda a distanza<br />
il computer cui si collegano<br />
sfruttando una<br />
rete locale. Noi audiofili<br />
cronicamente<br />
ed aggiungerei anche<br />
giustamente preoccuparti<br />
della qualità con<br />
la quale ascoltiamo<br />
la nostra musica possiamo dormire sonni tranquilli. Se si utilizzano<br />
programmi di streaming con musica non compressa e che consentano<br />
anche di ascoltare in definizione master come Tidal o Qobuz la qualità<br />
è assicurata. La musica in streaming suona almeno altrettanto bene<br />
rispetto agli stessi file correttamente “rippati” da CD. Si può spesso<br />
anche avere la possibilità di scelta fra diverse versioni ed edizioni di uno<br />
stesso album con definizione 16/44, kHz e molto spesso alche 24/96<br />
se non addirittura 24/192. Una goduria dal mio punto di vista che ha<br />
cambiato, in meglio, il mio modo di ascoltare musica. Le poche volte che<br />
vinco la pigrizia di alzarmi dalla poltrona per mettere un disco lo faccio<br />
per accendere il giradischi. Lo faccio per il piacere tattile di avere fra le<br />
mani una copertina grande e soddisfare la esigenza di quella ritualità<br />
vecchio stile che inevitabilmente è stata sostituita da quella dell’avvio<br />
rapido del Mac e della pressione col mouse sull’iconcina di ROON.<br />
In conclusione la musica liquida rappresenta l’evoluzione dell’ascolto<br />
della musica digitale e lo streaming in ultima analisi è una<br />
opportunità eccezionale per vivere appieno la passione per la<br />
musica contando su una discoteca virtuale sconfinata. Programmi<br />
come Roon migliorano ulteriormente l’esperienza di fruizione<br />
della musica liquida (“rippata” e/o in streaming) soddisfacendo<br />
l’esigenza intellettuale dell’appassionato che può approfondire<br />
e imparare cose nuove sugli artisti e saziare la propria curiosità<br />
scoprendo anche altri affascinanti orizzonti musicali. Roon è un<br />
software che funziona come player per OS X, Windows, Linux e<br />
Android. Supporta qualsiasi tipo di file. Permette di leggere i file<br />
presenti su Hard disk e NAS, file in cloud ed anche in streaming da<br />
Tidal e Qobuz. Roon può interagire con i contenuti archiviati localmente<br />
sull’hard<br />
disk (o NAS), quelli<br />
presenti sul cloud<br />
e infine con Tidal<br />
e Qobuz, vedendo<br />
queste tre entità<br />
non come librerie<br />
separate ma<br />
come una sorta di<br />
enorme contenitore<br />
musicale senza<br />
soluzione di continuità.<br />
Roon è costituito<br />
da tre elementi: il<br />
core, i Client e gli<br />
Endpoint. Il core<br />
è il cervello del<br />
sistema che può<br />
essere caricato su<br />
PC o Mac oppure<br />
si può acquistare<br />
il Nucleus di Roon<br />
che provvede alla<br />
gestione del Core.<br />
Il core può essere<br />
comandato direttamente<br />
dal PC o Mac oppure a distanza con un Client (smartphone<br />
o tablet). Con lo smartphone o il tablet (dopo aver caricato l’App)<br />
si può dunque comandare a distanza il computer oppure il Nucleus.<br />
Il segnale digitale viene quindi inviato ad un endpoint (un<br />
DAC esterno) il quale a sua volta lo converte in analogico e manda<br />
il suono all’amplificatore.<br />
Screenshot da un iPhone 11pro Max che sta gestendo come client Roon il cui Core è in un Macbook Pro. Roon consente<br />
di avere informazioni e recensioni dell’album che si sta ascoltando, fornisce informazioni sull’artista che spaziano dalla<br />
biografia alle curiosità e indica il percorso del segnale, il tipo di formato del file ed il livello di qualità del segnale.<br />
52 <strong>SUONO</strong> luglio - agosto 2020
fonti<br />
digitali<br />
SISTEMI<br />
LIQUIDA 1000 €<br />
per la<br />
Il music Lover Hi-tech<br />
Cambiano i tempi, restano le passioni e, se possibile, se ne migliora la<br />
fruizione. Nell’universo della musica liquida l’avvento di Roon (e il combinato<br />
disposto con l’ecosistema che lo attornia) consente una esperienza d’uso<br />
eccitante e inimmaginabile. Ne abbiamo provato a tracciare i capisaldi...<br />
AUDIOQUEST<br />
DRAGONFLY COBALT<br />
PREZZO € 299,00<br />
Il budget tradizionale<br />
Quanto si deve spendere per la musica? La domanda<br />
in questi termini è mal posta in quanto<br />
ovviamente tutto è lecito ma, in termini ragionevoli,<br />
se si dedica alla catena di riproduzione<br />
cifre ingenti come nel caso dell’Hi-Fi, un music<br />
lover che si rispetti spenderà una cifra tra 1.000<br />
e 3.000 euro l’anno per la musica! La cifra è mutuata<br />
dagli investimenti, rivalutati, che ognuno di<br />
noi ha effettuato in gioventù e che sono un buon<br />
parametro di paragone.<br />
Una diversa ripartizione dei costi<br />
In ragione del mutamento delle modalità di fruizione<br />
della musica, all’interno di un sistema pensato<br />
per la musica liquida il budget ipotizzato va<br />
in realtà suddiviso in due voci principali: budget<br />
per la musica e budget per la fruizione.<br />
Che cosa acquisto acquistando musica?<br />
Il consumo della musica non è più basato sul possesso<br />
ma sulla sua fruizione. Immaginate che la<br />
vostra discoteca sia, almeno in parte, in realtà<br />
una enorme biblioteca di cui avete la tessera e<br />
dove ogni titolo è sempre disponibile per la vostra<br />
consultazione. Lo streaming e le sue versioni<br />
locali più che il possesso offrono la consultazione.<br />
Un sistema doppiamente misto<br />
Alcuni fornitori di musica via streaming offrono<br />
anche la possibilità di acquistare in modo<br />
perenne i file musicali, in particolare ad alta<br />
definizione. La grande forza di Roon è quella<br />
di convogliare la sua modalità di fruizione (le<br />
ricerche dei brani, il reperimento delle informazioni<br />
a corredo) sia sulla musica online che<br />
su un eventuale magazzino musicale residente<br />
nella vostra rete domestica.<br />
Qobuz e Tidal<br />
I più adatti (in particolare il primo), vista la possibilità<br />
di offrire musica almeno in qualità CD,<br />
in alcuni casi Hi-res, per il ruolo di Biblioteca di<br />
Alessandria. Il primo, in realtà, è un sistema misto<br />
dal momento che offre anche la possibilità di<br />
acquistare titoli e scaricarli nel proprio personale<br />
magazzino musica dove potranno rimanere permanentemente.<br />
L’offerta Premium di Qobuz prevede<br />
che questo accada con forti sconti sul costo<br />
del download: per questa ragione questa formula<br />
rappresenta per noi meglio spesi 300 euro l’anno!<br />
Il budget per la fruizione<br />
Roon e altri sistemi (come ad esempio Volumio)<br />
facilitano la fruizione e il raggiungimento dei<br />
contenuti. A questo si aggiunge anche un eventuale<br />
servizio di “arricchimento” dell’esperienza<br />
d’uso, come ad esempio note, testi curiosità ed<br />
altro legato al contenuto in fruizione. Inoltre,<br />
come nel caso di Roon, la medesima interfaccia,<br />
di semplice apprendimento, consente di gestire la<br />
stessa esperienza d’uso relativamente alla musica<br />
online a quella presente su un magazzino in rete,<br />
su ognuno dei sistemi collegati nella stessa rete,<br />
trasportando contenuti dall’uno all’altro o utilizzando<br />
differenti programmi musicali su ognuno.<br />
tutto questo per 110 euro l’anno.<br />
In sintesi<br />
Il combinato disposto che porta a utilizzare un<br />
fornitore streaming (Qobuz = 300 euro) e del<br />
gestore dei contenuti (Roon = 110 euro l’anno)<br />
porta a una somma che lascia ampio spazio per il<br />
completamento di un trittico che prevede anche<br />
musica di proprietà: almeno 40 album nel caso<br />
della spesa minima nella forchetta ipotizzata per<br />
il buon music lover; circa 180 titoli nel caso della<br />
spesa massima. Non molto lontao da quel che<br />
accadeva quando eravamo studenti...<br />
54<br />
Tipo: Utilizzare una pennetta, ancorché poco classica<br />
(qui si tratta di un DAC ) con Roon è un po’ una<br />
forzatura ma il prodotto è comunque Roon compatibile.<br />
Occorre un collegamernto di rete e l’accesso al<br />
proprio server musicale. Poi, attraverso il computer,<br />
o uno smartphone si può usufruire dell’accesso alla<br />
musica attraverso la gradevole interfaccia di Roon.<br />
Sostanzialmente un sistema leggero in portatilità<br />
per spostare “altrove” l’ascolto della musica.<br />
Sistema di conversione: ESS ES9038Q2M Note:<br />
portatile con uscita cuffia e controllo di volume.<br />
MQA, PCM 32/96<br />
BLUESOUND<br />
PULSE FLEX 2I<br />
PREZZO € 349,00<br />
Tipo: sistema stand alone, uno dei primi a offrire<br />
la musica liquida in un format semplice e completo.<br />
Basta collegarsi alla rete e dispone di un iDevice...<br />
Formati audio compatibili: PCM, AIFF, WAV,<br />
Apple Lossless, FLAC, WMA Lossless, MP3 cbr,<br />
WMA, Web Radio Tipo: stereo Amplificazione:<br />
1 x 25 W su 8 Ohm in classe D Tecnologia: a<br />
stato solido Risp. in freq. (Hz): 45-20.000 THD<br />
(%): 0,03 Ingressi analogici: 1 RCA Uscite<br />
analogiche: 1 RCA Ingressi digitali: Ottico<br />
(1), USB High resolution (1), Ethernet (1), WiFi<br />
(1) Convertitore D/A: Delta Sigma Sistema di<br />
conversione D/A: 32 bit - 192 kHz Accessori e<br />
funzionalità aggiuntive: Telecomando, Ingresso<br />
cuffia Note: Streaming player amplificato (con una<br />
sezione di potenza da 25 watt di tipo Direct Digital)<br />
con sistema a due vie integrato con woofer da 89<br />
mm e tweeter da 25 mm. Bluetooth ora utilizza il<br />
codec aptX per la gestione dell'audio HD wireless a<br />
24bit/48 Dimensioni (l x a x p) cm: 12,50 x 18,30<br />
x 10 Peso (kg): 1,23
SISTEMI<br />
LIQUIDA 1000 €<br />
per la<br />
fonti<br />
digitali<br />
10 MODI ECONOMICI PER ASCOLTARE CON ROON<br />
SONOS<br />
MOVE<br />
PREZZO € 399,00<br />
BLUESOUND<br />
PULSE MINI 2I<br />
PREZZO € 599,00<br />
DENON<br />
HOME 350<br />
PREZZO € 699,00<br />
NAIM AUDIO<br />
MU-SO QB 2<br />
PREZZO € 899,00<br />
Tipo: sistema stand alone trasportabile per un<br />
marchio che è stato l’antesignano per l’ascolto<br />
della musica liquida. Alimentato a batteria e<br />
parzialmente impermeabile, porterà la musica,<br />
controllata da un iDevice, ovunque purchè collegati<br />
al Wi-Fi di casa in modalità Roon (sempre se a<br />
monte è collegato un magazzino musicale). Altrimenti<br />
solo lo streaming dai maggiori fornitori di<br />
questo tipo di servizzi. Con il subwoofer dedicato,<br />
diventa un sistema Hi-Fi minimalista ma apprezzabile<br />
per qualità offerta. Può essere controllato<br />
anche via assistente vocale Google o Alexa.<br />
Amplificatore: 2 in Classe D Diffusori: 1 tw e<br />
1 midwoofer Note: streamer con quattro tipi di<br />
microfoni per campo lontano per l'acquisizione<br />
vocale intelligente (Google Assistant e Amazon<br />
Alexa integrati) e l'eliminazione del rumore. Wireless,<br />
Bluetooth, Airplay 2 Dimensioni (l x a x p)<br />
cm: 16 x 24 x 12,6 Peso (kg): 3<br />
SONOS<br />
PLAY:5<br />
PREZZO € 579,00<br />
Tipo: sistema stand alone, di maggiori dimensioni<br />
del Pulse Flex il che consente di alloggiare un<br />
sistema (tweeter + woofer) completamente stereo<br />
ospitato in due camere acustiche separate. Ne<br />
beneficia la qualità sonora, assimilabile a quella<br />
di un piccolo coordinato con versatilità e opzioni<br />
logistiche molto più ampie.<br />
Formati audio compatibili: PCM, AIFF, WAV,<br />
Apple Lossless, FLAC, WMA Lossless, MP3 cbr, WMA,<br />
Web Radio Tipo: stereo Amplificazione: 2 x 100<br />
W su 8 Ohm in classe D Tecnologia: a stato solido<br />
Risp. in freq. (Hz): 45-20.000 THD (%): 0,03<br />
Ingressi analogici: 1 RCA Uscite analogiche:<br />
1 RCA Ingressi digitali: Ottico (1), USB High resolution<br />
(1), Ethernet (1), WiFi (1) Note: Streaming<br />
player amplificato con 2x40 watt per la coppia<br />
di woofer e 2x10 watt per la coppia di tweeter.<br />
AirPlay2. Bluetooth ora utilizza il codec aptX per<br />
la gestione dell'audio HD wireless a 24bit/48kHz.<br />
Uscita cuffia. Dimensioni (l x a x p) cm: 33,50 x<br />
17,20 x 15,50 Peso (kg): 3,73<br />
COCKTAIL AUDIO<br />
X14<br />
PREZZO € 679,00<br />
Tipo: sistema stand alone, una delle tante scelte<br />
di questo tipo in ambito della casa giapponese che<br />
ha dedicato una sezione apposita agli apparecchi<br />
per la riproduzione della musica liquida e che solo<br />
nella linea Home prevede 3 modelli di cui il 350 è il<br />
maggiore (volendo si può spendere ancora di meno!).<br />
Fa parte di un ecosistema robusto, controllabile con<br />
Amazon Alexa, Google Assistant e Apple Siri mentre<br />
se ne apprezza la scelta di introdurre sei tasti di selezione<br />
rapida tramite i quali è possibile memorizzare<br />
facilmente le stazioni radio Internet preferite. Trasportabile,<br />
semplice da utilizzare, comodo. Che altro?<br />
Amplificatore: 6 amplificatori in classe D Diffusori:<br />
3 vie stereo Componenti: 2 tw da 19<br />
mm, 2 mid da 25mm, 4 wf da 16,5 cm, 1 radiatore<br />
passivo da 10 cm Note: fino a PCM 192/24 e DSD<br />
2.8/5.6MHz. Wireless, AirPLay 2, Bluetooth, DLNA,<br />
Roon compatibile. Ingresso analogico con mini<br />
jack; uscita per sub Dimensioni (l x a x p) cm: 38<br />
x 22,5 x 18 Peso (kg): 6,3<br />
SONOS<br />
AMP<br />
PREZZO € 699,00<br />
Tipo: sistema stand alone da una delle case che<br />
è stata tra le promotrici della riproduzione della<br />
musica liquida, anche se inizialmente con sistemi<br />
particolarmente costosi. Poi la “conversione” decisamente<br />
riuscita che ha portato Muso, quella che oggi<br />
è una gamma di prodotti, a un notevole successo.<br />
Il QB 2 è il più economico della linea, quanto basta<br />
per portarsi a casa la celeberrima qualità Naim.<br />
Amplificatore: 4x50 + 1x100 Diffusori: 2 Tw, 2<br />
Md, 1 Wf ellittico, 2 Radiatori passivi ellittici Note:<br />
UPnP, AirPlay2, Roon Ready, Ethernet, Wi-Fi, ingressi<br />
audio: ottico S/PDIF8 (fino a 96kHz), USB tipo A<br />
per iPod, Bluetooth aptX. Formati supportati: WAV,<br />
FLAC e AIFF (fino a 24/192), ALAC (fino a 24/96).<br />
Case in fibra di vetro e alluminio Dimensioni (l x<br />
a x p) cm: 21 x 21,8 x 21,2 Peso (kg): 5,6<br />
B&W<br />
FORMATION WEDGE<br />
PREZZO € 999,00<br />
Tipo: sistema stand alone trasportabile (ma destinato<br />
all’uso domestico) nella versione più Hi-Fi<br />
tra quelle proposte dalla casa: se se ne utilizzano<br />
due, l’ascolto Hi-Fi è garantito, se si aggiunge il<br />
sub può competere con l’equivalente di una catena<br />
mid-Hi-Fi. L’interfaccia proprietaria è già ottima e<br />
semplicissima da usare; con Roon diventa un piacere<br />
ricercare ascoltare musica, rigorosamente in qualità<br />
CD e non più, però... Wi-fi e un iDevice di controllo<br />
sono sempre necessari per farlo. Un giradischi o un<br />
lettore CD possono essere collegati a formare un<br />
impianto completo liquida - solida. Il sistema può<br />
funzionare in orizzontale o in verticale.<br />
Amplificatore: multiamplificato in classe D (6x)<br />
Diffusori: Sistema a 6 altoparlanti amplificati<br />
singolarmente, tre tweeter, tre midwoofer, crossover<br />
attivo e DSP; configurabile in stereo oppure<br />
come mono Left o mono Right Note: streamer<br />
PCM 16/44,1, ethernet, wifi. 1 ingresso RCA Prezzo<br />
cad. Dimensioni (l x a x p) cm: 36,4 x 20,3 x 15,4<br />
Peso (kg): 6,36<br />
Tipo: streamer + amplificatore. Per fare un sistema<br />
occorre aggiungere i diffusori ma i 250 euro<br />
circa che mancano a raggiungere il limite prefissato<br />
consentono una scelta che nel complesso garantirà<br />
performance al top di questa selezione, a leggero<br />
detrimento della logistica, un po’ più complicata.<br />
Ma, Roon a parte, questo prodotto e questo<br />
marchio sono la vera sorpresa nel settore della<br />
liquida: affidabile (e non è poco per questo tipo<br />
di apparecchi) dotato di una infrastruttura solida<br />
e persino bensuonante. A questi costi è difficile<br />
chiedere di più. Un best seller caratterizzato da<br />
condizioni d’uso di facile apprendimento.<br />
Display: 5" LCD Tipo: stereo Amplificazione:<br />
2 x 30 W su 8 Ohm in classe D Tecnologia: a<br />
stato solido Ingressi analogici: 1 RCA Uscite<br />
analogiche: 1 RCA Ingressi digitali: USB Standard<br />
(3) Uscite digitali: Ottica (1), Coassiale (1)<br />
Sistema di conversione D/A: 24 bit - 192 kHz<br />
Note: Compatiile DLNA, Airplay, DSD 128 e MQA,<br />
Bluetooth aptX. Possibile ripping e hard disk fino<br />
a 8 TB Dimensioni (l x a x p) cm: 18 x 10 x 15<br />
Tipo: streamer + amplificatore; anzi lo streamer<br />
+ amplificatore d’elezione in quanto la sua qualità<br />
sonora ne consente l’inserimento in un sistema<br />
Hi-Fi stanziale per lungo tempo con soddisfazione.<br />
Anche in questo caso mancano i diffusori e vale il discorso<br />
fatto per il Coktail Audio anche se, superando<br />
la soglia economica prevista, si possono abbinare<br />
diffusori anche di pregio in un matching azzeccato<br />
che regge l’urto con i sistemi più tradizionali e<br />
in molti casi li supera. In più, l’ormai collaudata<br />
affidabilità dell’infrastruttura Sonos, una garanzia<br />
nel tempo. Per saperne di più leggete la prova<br />
apparsa sulle pagine di questo giornale. Una killer<br />
app senza ma e senza forse che può evolvere (2<br />
esemplari in biamplificazione) con risultati impensabili<br />
e di elevato valore sonoro, senza che questo<br />
ne complichi più do tanto la gestione.<br />
Tipo: stereo Tecnologia: a stato solido Potenza:<br />
2 x 125 W su 8 Ohm in classe D THD (%): 0,0015<br />
S/N (dB): 114 Ingressi analogici: 1 RCA Ingressi<br />
digitali: Ottico / Ethernet Ingressi video:<br />
0 HDMI Note: Streaming player 44,1/16, AirPLay<br />
2, Uscita sub, Dimensioni (l x a x p) cm: 21,70 x<br />
6,40 x 21,70 Peso (kg): 2,10<br />
Provato su <strong>SUONO</strong> 536 - 06/2019<br />
Tipo: sistema stand alone realizzato sulle orme<br />
del ben noto Zeppelin anche se in questo caso l’apparecchio<br />
appartiene a una nuova gamma, la più<br />
recente realizzata dalla casa. I presupposti ci sono<br />
tutti, il design per un inserimento nell’arredamento<br />
domestico anche.<br />
Amplificatore: 4X40 W + 1X80W Diffusori: 2<br />
tweeter 2,5 cm a doppia cupola 2 midwoofer da 9<br />
cm FST 1 subwoofer da 15 cm Note: DSP con equalizzazione<br />
dinamica. Streamer con compatibilità:<br />
AirPlay2, Spotify Connect, Roon Ready, Bluetooth<br />
aptX HD Dimensioni (l x a x p) cm: 44 x 23,2 x<br />
24,3 Peso (kg): 6,5<br />
55
SELECTOR<br />
di Paolo Corciulo & Fabio Masia<br />
Volumio:<br />
se si parte da... un’altra parte<br />
La frattura consumata nel recente cambiamento di fruizione della musica, più che nel citato<br />
(abusandone) passaggio da solido a liquido, si è consumata su un altro piano, quello del “Subito”.<br />
L’accesso alla musica è diventato immediato, i metodi di ricerca potentissimi. E ora i millennials<br />
cresciuti in questo humus tornano da noi per insegnarci che anche la riproduzione di qualità può<br />
beneficiare di nuove opportunità talmente decisive nell’esperienza d’uso da stabilire nuovi criteri<br />
che oscurano l’importanza della sola qualità della registrazione.<br />
Per un esordiente affrontare<br />
il settore della<br />
riproduzione musicale<br />
è diventato più semplice, complici<br />
i cambiamenti radicali nel<br />
modo di fruirla e soprattutto di<br />
una nuova filiera che favorisce<br />
la fabbrica delle idee e che per<br />
convenzione sintetizziamo nel<br />
fenomeno delle start up (con<br />
appendici nel crowdfunding<br />
che, al di là del necessario reperimento<br />
delle risorse, costringe<br />
il newcomer ad avere chiarezza<br />
di intenti). Per un esordiente<br />
affrontare il settore della riproduzione<br />
musicale è diventato<br />
però anche più difficile, o perlomeno<br />
complesso, in quanto archiviati<br />
dogmi e stilemi del passato<br />
che costituivano una falsariga<br />
facile da percorrere, oggi le<br />
molteplici istanze possibili e in<br />
gran parte proposte in merito<br />
si prestano a esperienze d’uso<br />
quasi caleidoscopiche, non facili<br />
a identificarsi, con il peso<br />
del fatto che non identificarle<br />
significa insuccesso garantito!<br />
Cosa che Michelangelo Guarise<br />
ha ben capito e ben interpretato<br />
dando vita all’epopea dell’ancor<br />
56 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020
TEST<br />
IO SONO PRIMO<br />
L’hardware è composto da due unità funzionali ben distinte, il computer e la<br />
scheda con le sezioni dedicate all’audio, collocate all’interno di un contenitore in<br />
lamiera ripiegata e saldata sui bordi che offre un aspetto estetico molto singolare,<br />
al limite del trascendente considerata anche l’assenza di comandi e luci di segnalazione<br />
(un piccolo monolite nero opaco con solo la serigrafia del prodotto!). Il<br />
computer, un ASUS Tinker Board al posto del più diffuso Raspberry, è collegato<br />
al PCB tramite il connettore multipolare che trasmette il segnale audio in I2S<br />
al sistema di elaborazione a bordo dell’unità dedicata alla conversione D/A. La<br />
scheda di conversione ha un CLPD Altera MAX II per la gestione dei dispositivi,<br />
un DAC ESS Sabre ES9038Q2M e un front end analogico di uscita composto da<br />
una batteria di amplificatori operazionali JRC NJM2114. Le tensioni di alimentazione,<br />
fornite dall’alimentatore esterno a 5VDC, vengono convertite tramite<br />
un DC/DC e stabilizzate singolarmente per gli stadi dedicati alla conversione e<br />
all’amplificazione del segnale.<br />
UNA GUI ITALIANA EFFICACE<br />
giovane Volumio, azienda, software<br />
e ora anche hardware la<br />
cui storia rientra proprio nelle<br />
dinamiche citate e, per intenderci,<br />
non sarebbe mai potuta<br />
accadere nell’era pre millennials,<br />
anche se Guarise stesso<br />
millennials non è!<br />
Volumio impiega una interfaccia web per l’utilizzo raggiungibile da ogni dispositivo<br />
in rete dotato di browser. Sono disponibili anche delle app dedicate,<br />
ufficiali e non, che al momento sono meno stabili e fruibili. Di contro l’interfaccia<br />
utente è molto curata, immediata e gradevole, nonché fluida e reattiva. Da<br />
considerare anche l’organizzazione e l’esposizione dei contenuti di gran impatto<br />
e razionalità che inizia a far concorrenza ai grandi player di settore che hanno<br />
investito moltissimo sull’esposizione dei contenuti e la valorizzazione della UX<br />
(user experience) dell’utente (ad esempio Roon e Qobuz).<br />
Appassionato della riproduzione<br />
musicale ma anche “smanettone”<br />
in ambito informatico,<br />
Guarise percorre la strada<br />
tracciata da quella che potremmo<br />
definire una Hi-Fi alternativa<br />
e vista dal basso, diventata<br />
possibile solo con l’affermazione<br />
della musica liquida e<br />
del concetto di open source,<br />
se non l’esatto contrario,<br />
molto lontano dall’approccio<br />
del gotha Hi-Fi tradizionale!<br />
Programma su Linux versioni<br />
di software adatte alla riproduzione<br />
musicale ma il punto<br />
di svolta arriva con l’avvento<br />
della Raspberry, che ha rivoluzionato<br />
il mondo dell’informatica<br />
di basso prezzo (altro<br />
esempio di Hi-Fi alternativa<br />
dal basso, merito delle rivoluzioni<br />
“ben più ampie”) e la<br />
creazione di una versione ad<br />
hoc del suo software, per essere<br />
implementato facilmente<br />
con la Raspberry. L’abbinata<br />
diventa virale e condivisa con<br />
le comunità di sviluppatori con<br />
un successo crescente fino a<br />
“emergere” anche nel mercato<br />
ufficiale dove via via sempre<br />
più marchi la scelgono come<br />
soluzione facile e robusta per<br />
offrire le funzioni di streaming<br />
nei loro prodotti. Non è un<br />
caso che parliamo di prodotto<br />
emergente e di un mercato ufficiale<br />
perché accanto ai rigidi<br />
canoni dell’Hi-Fi conosciuta<br />
si sviluppa un mercato sommerso<br />
che tutto questo non è<br />
e che, soprattutto, si rivolge a<br />
chi sapendo e volendo dedicare<br />
tempo ed esperienza alle<br />
molteplici istanze di natura<br />
informatica relative alla riproduzione<br />
sonora, è in grado<br />
di realizzare catene alternative<br />
per ascoltare la musica. Che<br />
sia necessità o virtù, Guarise<br />
ha un’altra intuizione: quella<br />
di creare un marketplace dove<br />
trovare i vari elementi che<br />
consentono di creare/arricchire<br />
questa catena e che, evidentemente,<br />
altrove non c’è o<br />
non è garantito dall’ombrello<br />
rassicurante di Volumio: “The<br />
audiophile music player designed<br />
and fine-tuned for high<br />
quality music playback. Free<br />
and Open Source Forever”.<br />
Spazia oltre i confini nazionali<br />
o, anzi, quasi nessuno bada al<br />
fatto che queste istanze vengano<br />
proposte da Firenze, culla<br />
della cultura italiana!<br />
Come tutte le start up, l’imperativo<br />
è evolvere e superata la<br />
<strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020 57
SELECTOR<br />
fase della conquista di posizioni<br />
sul mercato per Volumio<br />
arriva il tempo di variare il<br />
passo, che si concretizza in una<br />
strategia di offerta che superi<br />
l’open source senza contraddirlo<br />
e identifichi esigenze di<br />
cui l’utente proprio non può<br />
fare a meno. Altrimenti perché<br />
abbandonare la versione gratuita?<br />
Due i pacchetti a pagamento<br />
offerti, più un terzo in<br />
bundle con il primo hardware<br />
della casa (che offre la versione<br />
più evoluta di Volumio a vita<br />
e non mensile), in una offerta<br />
che sembra ancora in fieri: vedremo<br />
come evolverà...<br />
Una delle funzioni offerte “in<br />
più” presente nei pacchetti a<br />
pagamento è la possibilità di<br />
rippare materiale musicale<br />
trasportandolo dalla dimensione<br />
solida a quella liquida,<br />
con modalità di editing dei<br />
ENTREPRENEUR<br />
Se ti chiami Michelangelo e per giunta<br />
vivi a Firenze, sei per forza destinato a<br />
confrontarti con grandi imprese! Michelangelo<br />
Guarise, appassionato di<br />
audio ma di professione programmatore,<br />
ha saputo convogliare attorno a sé<br />
e al progetto Volumio una community<br />
ma anche l’interesse della nomenclatura<br />
Hi-Fi: oltre venti costruttori (tra cui<br />
Bryston e Pro-Ject) utilizzano il sistema...<br />
Oggi Volumio vive in equilibrio<br />
tra questi due mondi, domani?<br />
metadati molto user friendly.<br />
È quella secondo noi più significativa<br />
e al tempo stesso quella<br />
che a prima vista si potrebbe<br />
considerare la più superata o,<br />
perlomeno, la meno moderna:<br />
di programmi per rippare i dischi<br />
ce n’è quanti se ne vuole,<br />
alcuni dei quali anche molto<br />
buoni! Ci sembra di poter<br />
identificarne la ragione proprio<br />
tenendo in considerazione<br />
l’animo audiofilo a cui sembra<br />
dedicata (anche perché i millennials,<br />
della conservazione o<br />
del reperimento della musica a<br />
partire da qualcosa di solido se<br />
ne infischiano!). La funzione<br />
di “salvataggio” dei dischi in<br />
un ambito immateriale, infatti,<br />
qui viene offerta all’interno<br />
di un ecosistema e questo fa<br />
tutta la differenza del mondo<br />
(che poi Volumio lo faccia<br />
anche bene è una questione<br />
non secondaria ma meno importante).<br />
Si tratta, inoltre,<br />
di un elemento di distinzione<br />
da Roon, l’altro grande ecosistema<br />
che si sta facendo largo<br />
all’interno delle nuove catene<br />
Hi-Fi per la liquida, laddove<br />
quest’ultimo ha invece tra gli à<br />
tout una gestione e ricerca<br />
delle informazioni a corredo<br />
e integrazione della musica<br />
scelta (anche Volumio offre<br />
una soluzione in tal senso ma<br />
non paragonabile per stato di<br />
evoluzione) quasi imbattibile,<br />
che affonda le sue radici<br />
nell’intelligenza artificiale...<br />
intelligente!<br />
Il passo successivo, l’ultimo<br />
in ordine di tempo, è quello<br />
di Volumio Primo, una soluzione<br />
hardware/software che<br />
potrebbe far pensare a un ritorno<br />
all’interno del recinto<br />
tradizionale dell’Hi-Fi (alla<br />
fine si vende ancora il “ferro”<br />
e l’intangibilità delle soluzioni,<br />
dell’esperienza d’uso<br />
e della GUI, faticano a essere<br />
percepite e valutate) sebbene,<br />
a nostra opinione, così non sia.<br />
Anche in questo caso Guarise<br />
ha saputo fiutare e delineare<br />
il possibile campo di applicazione<br />
del Primo che potremmo<br />
definire quello dei newcomer<br />
che, probabilmente, non<br />
conoscendo affatto l’universo<br />
audiofilo, potrebbero<br />
rimanerne attratti.<br />
Le soluzioni adottate magari<br />
non sono rivoluzionarie ma di<br />
qualità; soprattutto, sono in<br />
grado di garantire quella affidabilità<br />
necessaria a un prodotto<br />
che deve essere plug ’n<br />
play per attirare l’utenza identificata<br />
come quella beneficiaria<br />
di una certa destinazione<br />
d’uso. Non è un caso che l’apparecchio<br />
disponga da un lato<br />
di una porta USB per il collegamento<br />
di un lettore ottico<br />
(per le operazioni di ripping,<br />
appunto, ma anche per l’ascolto<br />
diretto da CD) e dall’altro di<br />
un collegamento HDMI che ne<br />
consente il collegamento alla<br />
TV (orrore per un audiofilo!)<br />
per visualizzare il menu in una<br />
modalità più tradizionale di<br />
quella canonica tramite app e<br />
iDevice: qui basta lo schermo<br />
TV presente in ogni casa e la<br />
possibilità di navigare tramite<br />
un browser - che è poi la modalità<br />
più efficace di Volumio dal<br />
punto di vista dell’interfaccia.<br />
Volumio Primo, inoltre, è Wi-<br />
Fi, Bluetooth, compatibile con<br />
i servizi di streaming, DLNA<br />
e Airplay ma anche con Alexa<br />
a altri servizi del genere. “Per<br />
tutti” (o quasi) non è solo<br />
una dizione per definire un<br />
apparecchio che vuole offrire<br />
lo streaming e l’ascolto della<br />
liquida in generale appunto…<br />
a tutti!<br />
Il passo successivo potrebbe<br />
essere una versione dell’apparecchio<br />
senza DAC a bordo destinato<br />
ad una clientela di matrice<br />
Hi-Fi ma più sofisticata?<br />
Possibile, sebbene si vociferi di<br />
un Volumio 3 che, invece, sarà<br />
il vero punto di svolta: ancora<br />
più profondamente all’interno<br />
del solco Hi-Fi, Guerise saprà<br />
mostrare altri aspetti nella modalità<br />
di fruizione della musica<br />
ancora non conosciuti? Non è<br />
un processo alle intenzioni ma<br />
quando sei una start up (sempre<br />
più up, via via meno start)<br />
l’ultimo passo è sempre... il<br />
penultimo, perché per natura<br />
e capacità dinamica quel che<br />
ci si aspetta da te è una continua<br />
evoluzione, sempre in<br />
grado di stupirci. Se accadrà<br />
Guerise e Volumio non solo<br />
terranno il passo ma potranno<br />
imporsi definitivamente<br />
sullo scenario internazionale<br />
della riproduzione musicale<br />
nelle vesti di uno degli attori<br />
del cambiamento.<br />
58 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020
SELECTOR<br />
a cura della redazione<br />
AMPLIFICATORE PER CUFFIE<br />
Carot One NIK 58-Tube<br />
Al di là dell’aspetto folkloristico<br />
(difficile non reiterarlo<br />
se ti chiami Carot-<br />
One) e degli echi color carota,<br />
pardon, arancio, che<br />
gli apparecchi di questo<br />
marchio esibiscono nella<br />
livrea, sorge il sospetto che<br />
ci sia una forte e ragionata<br />
componente di provocazione<br />
al vecchio mondo paludato<br />
dell’Hi-Fi nelle proposte<br />
di questo marchio<br />
italiano per nascita ma<br />
mondialista per vocazione.<br />
E<br />
il NIK 58-Tube ne è forse<br />
il rappresentante più<br />
evidente visto che se altri<br />
prodotti del marchio hanno<br />
equivalenti che molto si assomigliano<br />
lui, il Nik, gode di una<br />
sua originalità (anche se deriva<br />
dal Miu e dall’ALO, ma quanto<br />
più tristi sono quest’ultimi!).<br />
È inoltre il frutto di una doppia<br />
provocazione: una condivisa da<br />
tutti i prodotti Carot One, ovvero<br />
far concorrenza sui mercati<br />
orientali con un prodotto<br />
di matrice orientale (l’equivalente<br />
del vendere ghiaccio agli<br />
eschimesi, e il marchio ci riesce<br />
bene), l’altra di proporre<br />
la tecnologia a valvole,<br />
di per<br />
sé un<br />
po’ ampollosa e ode all’eccesso,<br />
in una versione miniaturizzata,<br />
servendo il tutto in un vestito<br />
(il corpo dell’apparecchio è in<br />
alluminio) che appare piacevole<br />
e appropriato a un uso “disincantato”,<br />
a dispetto di un colore<br />
che, certo, non verrebbe mai<br />
utilizzato in un ospedale! Centro<br />
nodale di questa proposta la<br />
scelta di affidarsi a un doppio<br />
triodo miniaturizzato Philips<br />
JAN6111W. Il collegamento è<br />
molto semplice e non presenta<br />
limiti di interfacciamento o di<br />
sensibilità in ingresso: si collega<br />
un cavo minijack da 3,5 mm<br />
che va dal riproduttore al Nik<br />
58 Tube. L’uscita del riproduttore<br />
può essere di tipo linea ad<br />
alta impedenza oppure quella<br />
cuffia, tanto in ingresso il Nik<br />
58 è dotato di ampio margine<br />
di accettazione. La manopola<br />
del volume<br />
funge anche<br />
da interruttore<br />
di accensione e<br />
scatta appena<br />
si sposta il volume<br />
dalla posizione<br />
di massima<br />
attenuazione. All’accensione<br />
si attiva un<br />
LED arancione collocato<br />
a fianco della valvola<br />
che diventa più visibile<br />
attraverso la finestra<br />
trasparente sulla parte superiore.<br />
Si possono collegare sorgenti<br />
con uscita fino a 3 Volt, casi<br />
veramente rari e, anche nel caso<br />
di sorgenti a bassa uscita, la regolazione<br />
del volume consente<br />
di raggiungere sempre un ottimo<br />
livello di pressione anche<br />
con cuffie a bassa sensibilità.<br />
La prima sensazione appena si<br />
collega una cuffia ad alta impedenza<br />
è una sorta di arricchimento<br />
generico in tutta la<br />
gamma riprodotta che, però,<br />
presenta anche un lieve effetto<br />
loudness che dipende dal tipo<br />
di cuffia collegata. Sembra che il<br />
timbro si modifichi in funzione<br />
del modulo dell’impedenza della<br />
cuffia e del valore nominale.<br />
Si tratta di un effetto lieve ma<br />
comunque che mette in evidenza<br />
la predilezione del Nik 58<br />
Tube per cuffie con carico alto e<br />
possibilmente il più lineare possibile.<br />
Tuttavia, una impostazione<br />
leggermente loudness, in<br />
genere, non guasta, anzi: abbinata<br />
a un arricchimento armonico<br />
del contenuto si può discutere<br />
sul concetto di alta fedeltà<br />
ma il risultato risulta comunque<br />
piacevole e di gran impatto sia<br />
nel breve che nel lungo periodo.<br />
Nel caso di cuffie a bassa impedenza<br />
nominale, invece, l’ampli<br />
tende a mettere in evidenza un<br />
livello di distorsione che cresce<br />
Prezzo: € 699,00<br />
Dimensioni: 5,8 x 2,3 x 8,5 cm (lxaxp)<br />
Peso: 0.23 kg<br />
Distributore: Openitem di Scialo’ Antonio<br />
Viale Maria Cristina di Savoia, 19 - 80122 Napoli (NA)<br />
Tel. 081-667086<br />
www.openitem.it<br />
AMPLIFICATORE PER CUFFIE CAROT ONE NIK 58-TUBE<br />
Tipo: portatile Potenza (W/Ohm): 102 m Risp. in freq. (Hz):<br />
25 - 150.000 (+/- 3dB) THD (%): 0.1 Ingressi: 3.5mm jack Uscite:<br />
3.5mm jack Impedenza cuffie: 10K Note: 1 Philips JAN6111WA<br />
60 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020
TEST<br />
Il circuito di amplificazione impiega un doppio triodo<br />
Philips JAM6111 abbinati a una coppia di amplificatori<br />
operazionali Burr Brown OPA134. Sono presenti dei trimmer<br />
per la regolazione dei punti di lavoro dello stadio a valvole<br />
e del sistema, analogico, di miscelazione dei canali per<br />
un crossfeed.<br />
Il circuito di alimentazione utilizza una batteria ricaricabile<br />
agli ioni di litio da 3.7 V e 2000 mAh e un doppio circuito di<br />
controllo, uno dedicato alla ricarica assistita della batteria<br />
attraverso una tensione di 5V DC e l’altro dedicato al<br />
circuito di amplificazione che, tramite un integrato Linear<br />
LTC3421, innalza la tensione e la rende duale tramite un<br />
sistema di conversione DC-DC.<br />
in funzione del volume. Da considerare,<br />
però, che il “clipping”<br />
avviene a pressioni molto elevate<br />
e con cuffie sotto i 30 Ohm;<br />
per tutte le atre configurazioni<br />
è difficile arrivare al punto critico,<br />
anche alzando di molto il<br />
volume.<br />
La carica della batteria interna ha bisogno di una tensione di alimentazione a 5V DC e<br />
500 mA, quella tipica dell’uscita USB standard. Il costruttore consiglia di non utilizzare il<br />
sistema durante la carica ma solo a ciclo completo, indicato da un minuscolo led a fianco<br />
del connettore micro-USB. Nella parte posteriore è presente anche il dip switch per la<br />
riproduzione del campo sonoro ampliato, non semplice da raggiungere. Sul pannello<br />
anteriore sono presenti i due connettori mini-jack, uno per l’ingresso e l’altro per la<br />
cuffia, e la manopola del volume e di accensione.<br />
A bassi livelli di ascolto ma<br />
soprattutto nei silenzi fra un<br />
brano e l’altro si avvertono<br />
lievi fruscii oppure un apprezzabile<br />
effetto di microfonicità<br />
dalla valvola che introduce nel<br />
circuito di amplificazione i rumori<br />
dovuti al maneggiamento<br />
dell’amplificatore. Si tratta di<br />
rumori di carattere impulsivo,<br />
che non aumentano di livello<br />
se si scuote con più energia<br />
l’amplificatore e che durante<br />
l’ascolto della musica a livelli<br />
normali si collocano al di sotto<br />
del livello udibile ma che mettono<br />
in evidenza una delle caratteristiche<br />
dei tubi: microfonicità<br />
e sensibilità alle trasmissioni<br />
radio. Nel pannello posteriore è<br />
presente anche un selettore di<br />
tipo dip switch per la scelta di<br />
una riproduzione standard oppure<br />
di tipo wide che miscela i<br />
due canali per ricreare un effetto<br />
crossfeed e che, all’ascolto,<br />
aumenta anche il livello di uscita<br />
complessivo.<br />
Se, in generale, va considerato<br />
il fatto che ormai quasi ogni<br />
lettore dispone di una uscita di<br />
alto livello sufficiente all’ascolto<br />
in mobilità, va anche detto che<br />
il risultato sonoro, utilizzando<br />
il Nik 58, può risultare accattivante<br />
soprattutto con lettori di<br />
fascia molto bassa, in quanto la<br />
pressione è alta e il campo sonoro<br />
che ne deriva fa comunque<br />
presa nell’immediato.<br />
È molto improbabile abbinare<br />
un prodotto di questo prezzo a<br />
un lettore di fascia bassa (sotto<br />
i 100 euro) ma il suo fascino,<br />
frutto di scelte di design e<br />
dell’immutabile attrazione che<br />
un tubo esercita su esperti e<br />
non, rende comunque l’apparecchio<br />
desiderabile, dote che<br />
ha una sua valenza all’interno<br />
dell’esperienza d’uso di un<br />
prodotto.<br />
<strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020 61
SELECTOR<br />
a cura della redazione<br />
AMPLIFICATORE PER CUFFIE<br />
Moon 230HAD<br />
Il sistema più economico<br />
di Moon è uno strano<br />
coacervo: si tratta di uno<br />
di quei prodotti crossover<br />
che, trovato una collocazione<br />
definita all’interno<br />
di un impianto “personal<br />
listening” articolato e versatile.<br />
Pensato come un<br />
“integrato” per quel che riguarda<br />
la riproduzione in<br />
cuffia offre una uscita analogica<br />
variabile per pilotare<br />
un sistema amplificato o<br />
direttamente un finale.<br />
Una delle principali<br />
istanze relative<br />
all’ascolto della<br />
musica emerse nel nuovo secolo<br />
è quella assimilabile sotto<br />
il generico cappello di “ascolto<br />
personale”, dimensione afferente<br />
le possibilità di ascolto in<br />
movimento emerse con la musica<br />
liquida ma anche definizione<br />
che guarda oltre e si estende<br />
all’Hi-Fi da tavolo...<br />
L’Hi-Fi da tavolo include l’ascolto<br />
della musica durante il lavoro,<br />
anche perché ottenuta dallo stesso<br />
strumento (il computer), ma<br />
evade dalla scrivania in quanto<br />
alcuni apparecchi predisposti<br />
possono<br />
fare<br />
anche di più. Se<br />
si aggiunge la ritrovata<br />
dimensione dell’ascolto<br />
in cuffia (sia esso da tavolo o<br />
meno) ecco che il crogiolo che<br />
comprende tutto ciò che è ascolto<br />
personale risulta ampio e con<br />
margini sfumati. Si aggiunga la<br />
natura stessa dei sistemi di riproduzione<br />
che, approdati alla<br />
musica liquida e all’’informatica,<br />
sono di per sé potenzialmente<br />
multimediali, ed ecco spigata<br />
la difficoltà, già ampiamente<br />
raccontata sulle pagine<br />
di questo giornale,<br />
di catalogare<br />
questa<br />
nuova genia di apparecchi.<br />
Difficoltà che corrisponde alla<br />
poca chiarezza che gli stessi costruttori<br />
hanno (e che dunque<br />
pervade anche la dimensione<br />
della progettazione dell’oggetto<br />
stesso!) della destinazione d’uso,<br />
più d’una... Tutti argomenti<br />
che ben si attagliano al Moon<br />
230 HAD, formalmente catalogato<br />
dalla casa produttrice come<br />
amplificatore per cuffia ma che,<br />
come vedremo, esonda da questa<br />
dimensione!<br />
In questi termini, infatti, apparirebbe<br />
logico definire l’apparecchio<br />
come una versione<br />
semplificata del 430 HAD nato<br />
prima e top della gamma degli<br />
amplificatori per cuffia della<br />
casa. Molti colleghi lo hanno<br />
fatto ma sbrogliando i circuiti<br />
dell’apparecchio appare ben<br />
chiaro che maggiori assonanze<br />
si notano con lo streamer<br />
preamplificato 390, provato<br />
con esiti molto positivi su<br />
<strong>SUONO</strong> (N° 542 - febbraio<br />
2020), un apparecchio di<br />
classe ben superiore, da cui<br />
eredita la medesima sezione<br />
di amplificazione per la<br />
cuffia. Ed eredita ancor più<br />
l’appartenenza a più di una<br />
categoria di apparecchi in<br />
quanto è veramente riduttivo<br />
pensarlo come un ampli<br />
cuffia dotato di DAC “di<br />
Prezzo: € 2.000,00<br />
Dimensioni: 17,8 x 7,6 x 28 cm (lxaxp)<br />
Peso: 2.8 kg<br />
Distributore: LP Audio di Luca Parlato<br />
Via della Tesa, 20 - 34138 Trieste (TS)<br />
Tel.040.56.98.24 - Fax<br />
www.lpaudio.it<br />
AMPLIFICATORE PER CUFFIE MOON 230HAD<br />
Potenza (W/Ohm): 0,100, 0,200 e 1,0 su 600/300/50 Ohm Risp.<br />
in freq. (Hz): 20-20.000 +/- 0,1 dB THD (%): 0,005 Ingressi: 1<br />
analogico RCA, 1 frontale MP3; digitali USB asincrono, 2 coax<br />
e 1 ottico TosLink Uscite: cuffia minijack fissa e variabile, linea<br />
RCA 1 fissa e 1 variabile Impedenza cuffie: 20-600 S/N (dB): 115<br />
Note: impedenza d’ingresso/uscita di linea 22 kOhm / 1,25 Ohm<br />
62 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020
TEST<br />
servizio” e uscita preamplificata.<br />
Diamo il giusto nome alle cose: il<br />
230HAD è un preamplificatore,<br />
un DAC e un ampli cuffia di tutto<br />
rispetto, anzi, con la sezione<br />
di potenza che si distacca dalla<br />
media! Tramite la connessione<br />
USB è inoltre possibile collegare<br />
un dispositivo di rete che, con<br />
un centinaio di euro, proietta il<br />
230HAD in una dimensione di<br />
funzionalità che va a far concorrenza<br />
al 390, dotato invece di un<br />
impianto di comunicazione di<br />
rete abbastanza ben strutturato.<br />
Il pensiero alla base è lo stesso<br />
che abbiamo affrontato per il<br />
Bryston BDA 3.14 circa la possibilità<br />
di utilizzare uno streamer<br />
esterno, in particolar modo<br />
se si vuole usare l’apparecchio<br />
come renderer puro. Si tratta di<br />
un’opzione da non sottovalutare<br />
in quanto il 230HAD, sia per<br />
dimensioni che per funzionalità,<br />
diventa oggi un oggetto strategico<br />
per ottenere il “massimo” da<br />
un televisore collegato con una<br />
Fire TV o un Chromecast (in cui<br />
le modalità di streamer sono a<br />
carico delle “chiavette” collegate<br />
al televisore), da un impianto<br />
semi tradizionale che pilota<br />
una coppia di diffusori attivi in<br />
modalità analogica (quella che<br />
oggi e ancora per<br />
un lungo periodo<br />
è forse la più<br />
efficace); può<br />
trasformarsi<br />
in uno streamer<br />
di qualità<br />
attraverso la<br />
connessione<br />
USB (scegliendo<br />
una delle<br />
tante soluzioni<br />
anche a buon mercato<br />
oggi disponibili) e pilota- re<br />
una cuffia egregiamente.<br />
Come accennato il 230<br />
HAD beneficia di dimensioni<br />
molto contenute<br />
che farebbero pensare a<br />
un viatico per l’utilizzo in un set<br />
up da tavolo ma l’ampia dotazione<br />
di ingressi rivelano come la<br />
destinazione d’uso risulti molto<br />
più ampia in quanto, anche<br />
grazie alla presenza del telecomando,<br />
è possibile inserirlo in<br />
sistemi anche molto complessi<br />
e articolati e non pensarlo “solo”<br />
poggiato su una scrivania o un<br />
tavolo basso, un po’ quel che<br />
accadeva con gli amplificatori<br />
dedicati STAX che infatti si limitavano<br />
a essere inseriti in una<br />
catena audio e servivano esclusivamente<br />
all’amplificazione<br />
della cuffia pur potendo fare<br />
ben altro.<br />
L’utilizzo è semplice, intuitivo<br />
e immediato. La selezione degli<br />
ingressi dal pannello anteriore<br />
avviene in modo sequenziale<br />
passando dai due analogici ai<br />
quattro digitali, cosa che potrebbe<br />
essere un po’ fastidiosa<br />
ma, considerata la velocità di<br />
commutazione e l’immediata<br />
identificazione della sorgente<br />
selezionata, non è poi così<br />
male. Selezionando gli ingressi<br />
digitali il sistema indica appena<br />
agganciato il segnale la classe a<br />
48 kHx o a 44.1 kHz e il moltiplicatore<br />
2x o 4x per i segnali a<br />
88.2/96 kHz e 176.4/192 kHz.<br />
Anche il DSD viene indicato con<br />
un led apposito e si accende il<br />
moltiplicatore 2x e 4x per i segnali<br />
DSD128 e DSD256. I led,<br />
anche se molto luminosi, sono<br />
utili ed efficaci nel dar contezza<br />
dello stato di funzionamento<br />
dell’apparecchio. Non si apprezza<br />
facilmente la posizione della<br />
manopola del volume, che tuttavia<br />
è molto piacevole da usare<br />
a mano sia per sensazione che<br />
per intervento di regolazione<br />
del livello ma anche tramite il<br />
telecomando che applica una<br />
rotazione soft e precisa (anche<br />
se poco visibile da lontano). Il<br />
DAC aggancia immediatamente<br />
la frequenza di campionamento<br />
in ingresso e la indica con la<br />
combinazione di led sul frontale.<br />
Da notare che l’ingresso USB è<br />
sempre alimentato e non si scollega<br />
durante la commutazione<br />
degli ingressi, il che favorisce<br />
l’abbinamento con computer<br />
oppure con streamer headless,<br />
Nonostante il ridotto spazio a disposizione<br />
dovuto al mezzo formato in larghezza,<br />
le connessioni sono disposte in modo<br />
molto ordinato e razionale: nella parte<br />
alta i quattro ingressi digitali con i due<br />
coassiali al centro e l’ottico e USB ai lati.<br />
In basso le connessioni, una uscita fissa,<br />
l’altra variabile, un ingresso RCA a cui<br />
si aggiunge l’altro ingresso analogico<br />
posto sul pannello anteriore con jack da<br />
3,5 mm. Sulle uscite analogiche vengono<br />
direzionate le sorgenti in ingresso in modo<br />
da usare il DAC inserito in un impianto<br />
tradizionale usufruendo anche di un<br />
commutatore analogico degli ingressi e<br />
sfruttando la sezione di amplificazione<br />
cuffia come un apparecchio a se stante.<br />
In alternativa, l’uscita variabile rende il<br />
230HAD un preamplificatore linea a tutti<br />
gli effetti.<br />
<strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020 63
SELECTOR<br />
Lo stadio di amplificazione dell’uscita<br />
cuffia impiega due integrati Texas<br />
LME49600, uno per canale,<br />
dotati di uscita ad<br />
alta corrente e<br />
gran capacità<br />
di pilotaggio<br />
alimentati<br />
con uno<br />
stabilizzatore<br />
filtrato per ogni<br />
dispositivo.<br />
La sezione linea utilizza amplificatori<br />
operazionali NE5532A, relè e<br />
commutatori a stato solido sia per i<br />
segnali digitali che per quelli analogici,<br />
gestiti da un microcontrollore. La<br />
regolazione del livello di uscita viene<br />
effettuata tramite un potenziometro<br />
motorizzato azionabile da<br />
telecomando.<br />
La sezione di<br />
ricezione del<br />
segnale digitale<br />
è implementata<br />
su un PCB specifico<br />
installato a quello<br />
principale tramite un<br />
connettore multipolare. Il<br />
front end è costituito da un ARM<br />
Atmel e da una FPGA Xilinx, mentre il<br />
DAC è un ESS Sabre ES9018K2M.<br />
L’alimentazione<br />
lineare impiega<br />
un trasformatore<br />
toroidale<br />
incapsulato e sei<br />
condensatori da 2.200uF a<br />
35V, un valore complessivo decisamente<br />
alto per un amplificatore cuffia che<br />
comunque viene alimentato ad alta<br />
tensione.<br />
che invece tendono a soffrire<br />
molto la disconnessine della<br />
periferica USB collegata.<br />
Per quanto riguarda l’ascolto<br />
“elettivo”, quello in cuffia, non<br />
possiamo che ripetere le lodi<br />
tessute in occasione del test<br />
del 390 per la stessa sezione<br />
dell’apparecchio: rimarchevole<br />
la capacità del 230 di esaltare i<br />
silenzi del programma musicale,<br />
che contribuisce a delineare con<br />
precisione e ricchezza la dovizia<br />
di particolari presenti nel brano<br />
in un mélange che, al netto di<br />
tutto, mette in luce uno stage<br />
virtuale particolarmente credibile<br />
e ricco di quella ariosità che<br />
contribuisce all’effetto di realismo<br />
della riproduzione. Molto<br />
equilibrata la tonalità lungo<br />
l’intero arco dello spettro sonoro<br />
con, in evidenza, la porzione<br />
grave articolata e ricca di<br />
ritmo, che scende in basso fin<br />
dove occorre. Basterebbero già<br />
queste performance, unite alla<br />
versatilità segnalata, a inserire<br />
l’apparecchio tra i papabili in<br />
ragione del prezzo per lo scopo<br />
prefissato. Il 230, inoltre, è<br />
ben realizzato anche dal punto<br />
di vista circuitale, con quell’approccio<br />
sull’elettronica di base<br />
che ormai è diventata la chiave<br />
distintiva del marchio. In questi<br />
64 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020
TEST MOON 230HAD<br />
al banco di misura<br />
Linea<br />
Cuffia<br />
L’apparecchio esibisce prestazioni<br />
di alto rilievo soprattutto in riferimento<br />
alla classe di appartenenza.<br />
Il livello di rumore è molto basso<br />
anche se sono presenti alcune lievi<br />
componenti spurie in banda a dispetto<br />
dell’alimentazione lineare,<br />
che impiega una sezione di filtro di<br />
rete sia in entrata che in uscita e un<br />
circuito di alimentazione con stadi<br />
stabilizzati.<br />
La risposta in frequenza della sezione<br />
analogica è molto ampia e si estende<br />
fino a 100 kHz e non è condizionata<br />
dalla posizione della manopola del<br />
volume. Quella della sezione digitale<br />
presenta delle lievi attenuazioni<br />
che comunque iniziano l’effetto ad<br />
oltre 40 kHz. È disponibile solo un<br />
filtro digitale che applica una marcata<br />
soppressione degli alias fuori<br />
banda. Il livello dei vari formati in<br />
uscita è normalizzato sia per quelli<br />
PCM che DSD.<br />
L’uscita cuffia evidenzia un comportamento<br />
del tutto sovrapponibile a<br />
quella di apparecchi di rango dedicati.<br />
La risposta non subisce variazioni<br />
significative in funzione del carico<br />
evidenziando una impedenza interna<br />
molto bassa e un alto fattore di<br />
smorzamento. Assenti le componenti<br />
di distorsione armonica e da intermodulazione.<br />
Il livello di uscita, alto<br />
oltre il necessario, non raggiunge il<br />
clipping con segnali a 0dBFS o con<br />
segnali analogici in ingresso a 3Vrms<br />
che si avvicina a 9V per un carico<br />
da 600R.<br />
termini e vista l’ampia pletora di<br />
ingressi, l’apparecchio è anche<br />
fortemente consigliabile nella<br />
costruzione di una catena moderna<br />
e snella (pre + diffusori<br />
amplificati) che potremmo definire<br />
come l’evoluzione dell’ascolto<br />
personale. Meno esaltante<br />
la sezione digitale e in particolare<br />
la sezione di conversione,<br />
realizzata secondo un approccio<br />
poco più che accademico sebbene<br />
mantenga una versatilità che,<br />
probabilmente, rappresenta il<br />
punto di incontro del compromesso<br />
tra la varietà di funzioni<br />
richieste all’apparecchio e il contenimento<br />
dei costi.<br />
D’altronde, come sottolineato, la<br />
destinazione d’uso è diventata un<br />
aspetto cruciale oggi che, ancor<br />
più che in passato, abbiamo a<br />
disposizione più sorgenti digitali<br />
che analogiche e che la maggior<br />
parte di quelle digitali vengono<br />
veicolate in rete. Si tratta del<br />
passo successivo nell’evoluzione<br />
dell’apparecchio che, tramite la<br />
USB, consente il collegamento di<br />
un dispositivo di rete, anche economico,<br />
che proietta il 230HAD<br />
in una dimensione di funzionalità<br />
che vanno a far concorrenza<br />
al 390 che, invece, è dotato di un<br />
impianto di comunicazione di<br />
rete abbastanza ben strutturato!<br />
Una nota, infine, sulla presenza<br />
di un ingresso analogico sul<br />
frontale che amplia le possibilità<br />
di connessione “al volo” con<br />
sorgenti portatili analogiche che,<br />
a prescindere dalla qualità di<br />
riproduzione, amplia la possibilità<br />
di condividere musica anche<br />
in compagnia. Da un certo punto<br />
di vista il Bluetooth soddisfa<br />
egregiamente questo bisogno e,<br />
quando disponibile, diventa un<br />
valore aggiunto per ascoltare un<br />
brano al volo o condividere musica<br />
in compagnia. Il 230HAD non<br />
dispone di collegamento Bluetooth<br />
né di rete ma la connessione<br />
analogica è ancora un valido<br />
canale per ampliare gli orizzonti<br />
dell’“ascolto personale”...<br />
<strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020 65
SELECTOR<br />
di Nicola Candelli<br />
La linea Borea della<br />
Triangle è stata presentata<br />
a settembre dello<br />
scorso anno e comprende ben<br />
tre diffusori da pavimento, due<br />
bookshelf, un centrale e curiosamente<br />
nessun modello destinato<br />
all’emissione posteriore in<br />
sistemi A/V (supponiamo che i<br />
più piccoli diffusori da scaffale,<br />
BR02, siano destinati a questo,<br />
in una visione molto Hi-Fi della<br />
riproduzione sonora che la<br />
Triangle incarna da sempre).<br />
All’interno del catalogo della<br />
casa francese la linea Borea si<br />
identifica come una delle più<br />
economiche, la più economica<br />
dell’offerta nel nostro Paese<br />
con prezzi che variano dai 300<br />
euro del modello da scaffale<br />
più piccolo ai 1.200 euro dei<br />
BR09, la torre più grande in<br />
assoluto, un tre vie con doppio<br />
woofer. Tutti, quindi, con prezzi<br />
particolarmente competitivi<br />
se si considera la qualità nel<br />
disegno e le prestazioni. Un<br />
bel biglietto da visita per il produttore<br />
d’oltralpe, certamente<br />
apprezzato per i suoi modelli<br />
di punta (i Magellan sopra ogni<br />
altro, di cui un modello costituisce<br />
tutt’ora il sistema di riferimento<br />
di <strong>SUONO</strong>), meno per<br />
i modelli value for price (o value<br />
without compromise come<br />
la Triangle stessa definisce la<br />
linea Borea) dove l’alter ego e<br />
concorrente per elezione, Focal,<br />
ha invece spesso sfornato<br />
modelli performanti.<br />
Qualche tempo fa su www.<br />
suono.it abbiamo raccontato<br />
l’evoluzione nel tempo di questa<br />
azienda, anticipandone<br />
novità e progetti, sottolineando<br />
come fosse in atto una<br />
sorta di rilancio del marchio<br />
affidato a Hugo Decelle, figlio<br />
del proprietario che è invece<br />
tornato ad occuparsi della sua<br />
prima passione, la produzione<br />
di vino. I risultati non si sono<br />
fatti attendere e i prodotti della<br />
linea Borea, ormai disponibili<br />
da tempo, stanno incontrando<br />
consensi molto positivi da parte<br />
della stampa internazionale<br />
(soprattutto il modello Borea<br />
BR03 diffusori da scaffale con<br />
un ottimo rapporto qualità<br />
prezzo). Il modello in prova,<br />
BR07, è il più piccolo delle tre<br />
torri disponibili, tutte figlie,<br />
come peraltro i due bookshelf,<br />
di un unico progetto basato su<br />
altoparlanti di nuova generazione<br />
ma anche sulle più recenti<br />
ricerche della casa sulla<br />
riduzione le vibrazioni interne<br />
del mobile dei diffusori: tutti<br />
i modelli della gamma Borea<br />
condividono una costruzione<br />
basata su pannelli in MDF rivestiti<br />
di foam EVA (Etilene<br />
Vinil Acetato) forato e, per le<br />
sue naturali caratteristiche,<br />
modellato alla bisogna in modo<br />
da ridurre il comportamento<br />
vibratorio della struttura e assorbire<br />
le vibrazioni generate<br />
DIFFUSORI<br />
Triangle Borea BR07<br />
Prezzo: € 800,00<br />
Dimensioni: 20,6 x 98 x 31,4 cm (lxaxp)<br />
Peso: 17.35 kg<br />
Distributore: Tecnofuturo<br />
Via Rodi, 6 - 25124 Brescia (BS)<br />
Tel.030.2452475 - Fax 030.2475606<br />
www.tecnofuturo.it<br />
Tipo: da pavimento Caricamento: reflex N. vie: 2,5 Potenza<br />
(W): 120 Impedenza (Ohm): 8 Risp. in freq (Hz): 44 - 22.000<br />
Sensibilità (dB): 91 Altoparlanti: 1 tw da 25 mm a cupola in<br />
seta , 1 mid da 16 con cono in carta, 1 wf da 16 con cono in fibra<br />
di vetro Rifinitura: Frassino Nero, Bianco, Noce<br />
SUL CAMPO<br />
66 <strong>SUONO</strong> luglio 2020
TEST<br />
Il tweeter ha la cupola in seta da<br />
25 mm e motore al neodimio.<br />
Utilizza un caricamento definito<br />
“parzialmente a tromba” con<br />
una lente che ne aumenta la<br />
dispersione.<br />
Il midbasso è un 16 cm con membrana<br />
in polpa di cellulosa naturale. Nei<br />
floorstanding viene equipaggiato<br />
con una sospensione a corsa breve<br />
e un cestello di nuova progettazione.<br />
Il woofer da 16 cm<br />
utilizza una membrana<br />
in fibra di vetro.<br />
dal movimento dei woofer grazie<br />
a una configurazione proprietaria<br />
definita DVAS (Driver<br />
Vibration Absorption System)<br />
dove una guarnizione in schiuma<br />
EVA ad alta densità assicura<br />
il contatto tra il motore del<br />
trasduttore e il rinforzo. Le<br />
vibrazioni del driver generate<br />
dalla sospensione della membrana<br />
sono notevolmente attenuate,<br />
quest’ultima trasmette<br />
una bassa vibrazione residua<br />
al cabinet.<br />
A dispetto di una tradizionale<br />
progressione matematica i<br />
BR08 sono il modello immediatamente<br />
superiore ai BR03:<br />
oltre al tweeter e al midrange/<br />
woofer utilizzati dall’intera<br />
gamma, adottano un ulteriore<br />
woofer, sempre da 16 cm a<br />
rinforzo alla gamma bassa; I<br />
due trasduttori lavorano contemporaneamente<br />
nello stesso<br />
carico di volume e pertanto non<br />
si tratta di un classico tre vie<br />
ma di un due vie e un mezzo.<br />
Perché questa scelta? A fronte<br />
delle ottime performance del<br />
modello da scaffale, verosimilmente<br />
si è voluto confermare<br />
il valore di un prodotto<br />
ben riuscito, aumentando la<br />
capacità di tenuta per l’utilizzo<br />
in ambienti di dimensioni<br />
<strong>SUONO</strong> luglio 2020 67
SELECTOR<br />
maggiori, potenziando conseguentemente<br />
il rendimento<br />
nella sezione bassi. Il reflex<br />
allineato anteriormente facilita<br />
l’inserimento in ambiente;<br />
il mobile è sordo e solido,<br />
con una costruzione accurata<br />
e rivestimento in vinile ma piacevole<br />
al tatto e alla vista. Gli<br />
anelli attorno alle membrane<br />
degli altoparlanti nascondono<br />
le viti che li fissano donando<br />
al frontale un aspetto elegante<br />
anche in assenza della griglia<br />
anteriore magnetica (non propriamente<br />
comune in sistemi<br />
di questa fascia di prezzo) che<br />
ove possibile conviene rimuovere:<br />
come verificato durante<br />
gli ascolti, la resa sonora se<br />
ne avvantaggia! I morsetti<br />
posteriori consentono il collegamento<br />
solo in monowiring<br />
mentre l’efficienza dichiarata<br />
di 91 dB autorizza l’utilizzo di<br />
amplificatori anche di potenza<br />
non elevata. Come sempre per<br />
un prodotto nuovo, conviene<br />
effettuare un discreto periodo<br />
di rodaggio prima di esprimere<br />
dei giudizi ma già dalle prime<br />
ore questi diffusori hanno<br />
manifestato la loro natura. La<br />
prima sensazione è un palcoscenico<br />
abbastanza profondo<br />
che agevola la collocazione<br />
nello spazio dei vari strumenti<br />
ma ancor di più si apprezza la<br />
facilità con la quale viene superata<br />
la barriera delimitata dai<br />
diffusori offrendo un suono con<br />
una buona estensione anche<br />
La morsettiera accetta unicamente cavo monowiring ma il serraggio garantisce una<br />
buona presa anche con cavi di un certo peso.<br />
in ampiezza. Un promettente<br />
inizio. Dal CD Blackbird (Siri’s<br />
Svale Band) il brano Don’t<br />
Explain inizia con l’assolo di<br />
contrabasso e da subito si è<br />
piacevolmente colpiti per la<br />
precisione, assenze di code e<br />
sufficiente estensione verso la<br />
parte più profonda. Analizzando<br />
questa gamma di frequenze<br />
si percepisce che ci si trova di<br />
fronte a un diffusore che riesce<br />
a esprimere compiutamente un<br />
maggior peso e volume sonoro<br />
rispetto ai diffusori da scaffale.<br />
La voce della cantante risulta<br />
netta e definita, timbricamente<br />
abbastanza corretta e<br />
facilmente individuabile al<br />
centro del palcoscenico. Bene<br />
l’assenza di esse sibilanti, cosa<br />
che con diffusori della stessa<br />
categoria spesso ho avuto<br />
modo di rilevare. Forse merito<br />
del tweeter in seta del quale ho<br />
apprezzato il lavoro che svolge<br />
senza essere aggressivo o peggio<br />
ancora arrotondato. Una<br />
ulteriore sensazione positiva<br />
l’ho ottenuta con l’ascolto del<br />
brano Lady of the Night dal<br />
CD 101 (North). Nonostante<br />
le forti sollecitazioni a cui<br />
sono stati sottoposto i diffusori<br />
(questi generi musicali talvolta<br />
portano a esagerare con il volume)<br />
il suono è rimasto sempre<br />
coerente, con la batteria in<br />
buona evidenza, il synthesizer<br />
ben presente mai invadente o<br />
affaticante, il basso asciutto e<br />
ben ritmato e si apprezza la<br />
capacità dei BR07 nel digerire<br />
tanti watt senza scomporsi e<br />
soprattutto l’attitudine di adeguarsi<br />
a qualsiasi genere musicale.<br />
Mars dal CD The Planets<br />
(Holst) consente di valutare<br />
ancora i pregi dei Triangle:<br />
fiati e ottoni sono riprodotti<br />
in modo abbastanza naturale,<br />
presenti e ben individuabili nel<br />
palcoscenico virtuale, idem gli<br />
archi e nonostante la massiccia<br />
presenza dei timpani il suono<br />
rimane coeso e stabile senza<br />
che si avvertano segni saturazione<br />
o compressione. Diffusori<br />
quindi senza difetti? Non<br />
proprio, nessun diffusore ne è<br />
esente... Ma quando durante i<br />
vari ascolti ho cercato di trovare<br />
delle défaillance rispetto<br />
ai miei riferimenti, di certo le<br />
ho percepite, ma se si mette in<br />
relazione la differenza di prezzo<br />
otto volte maggiore, viene<br />
davvero da chiedersi se sia giusto<br />
lamentarsi e di che cosa!<br />
Questo diffusore è in grado di<br />
soddisfare tutte quelle persone<br />
che amano ascoltare solo della<br />
buona musica; i BR-07 offrono<br />
naturalezza, buona correttezza<br />
timbrica e una capacità di<br />
adattamento a qualsiasi genere<br />
musicale, il tutto a un prezzo<br />
molto competitivo rispetto alle<br />
prestazioni offerte, rappresentando<br />
una escape strategy per<br />
chi vuol ascoltare musica senza<br />
spendere troppo ma anche<br />
senza rinunciare alla qualità.<br />
Come è noto a tutti, per salire<br />
di livello bisogna spalancare il<br />
portafogli e purtroppo quasi<br />
mai, anzi mai direi, il maggior<br />
esborso di denaro che viene<br />
richiesto è proporzionale al<br />
miglioramento sonico riscontrato...<br />
Un’ultima segnalazione: durante<br />
i vari ascolti ho provato a<br />
sostituire le punte in dotazione<br />
che vanno applicate al di sotto<br />
delle basi. Fermo restando<br />
che svolgono egregiamente il<br />
loro lavoro, le ho sostituite con<br />
dei disaccoppiatori provvisti di<br />
sfere che avevo a disposizione<br />
e il diffusore ha rivelato ulteriori<br />
potenzialità (con una<br />
riproposizione ancora più precisa<br />
e stabile) tali da renderlo<br />
con completezza un best buy i<br />
cui confini qualitativi possono<br />
riservare ancora sorprese.<br />
Davvero interessante.<br />
68 <strong>SUONO</strong> luglio 2020
SELECTOR<br />
a cura della redazione<br />
GIRADISCHI<br />
Thorens TD 1600<br />
La nuova Thorens guara<br />
alle cose ecumenicamente...<br />
Trazione diretta<br />
o a cinghia? Entrambe!<br />
Telaio rigido o flottante?<br />
Entrambi! L’ampio catalogo<br />
del marchio offre sia<br />
questo che quello ma quando<br />
le cose si fanno serie e si<br />
sale di prezzo... si attinge<br />
alla tradizione ed è questo<br />
quello che conta.<br />
Quando ti avvicini (o li<br />
hai superati, a seconda<br />
del modo di considerare<br />
la nascita di Thorens o<br />
il suo ingresso nel mondo dei<br />
giradischi) i 100 anni di vita,<br />
il tuo vissuto, non c’è che dire<br />
conta e pesa, perché a volte il<br />
proprio heritage è un fardello<br />
duro da trascinare. Qualcosa del<br />
genere deve aver pensato Gunther<br />
Kurten, dinamico manager<br />
che abbiamo conosciuto e che<br />
è approdato alla corte del real<br />
marchio di giradischi, buon ultimo<br />
presidente in un percorso<br />
che negli ultimi anni è diventato<br />
almeno in parte accidentato.<br />
A Kurten certo non si può negare<br />
la capacità di imprimere una<br />
svolta dinamica alle aziende<br />
dove lavora e da quando è finito<br />
nelle sue mani il marchio che fu<br />
di Hermann Thorens, poi di<br />
Heinz Rohrer e ora dell’ex CEO<br />
di Elac, ha cominciato a sfornare<br />
nuovi prodotti, via via assumendo<br />
un senso logico nel tanto realizzare<br />
e che trova il suo apice<br />
in quello che, sinteticamente,<br />
potremmo definire il recupero<br />
della tradizione un impegno<br />
già intrapreso quando l’azienda<br />
era nelle mani del precedente<br />
proprietario (TD 903, TD 905 e<br />
TD 907, che condividono tutti il<br />
design del sottotelaio a tre molle<br />
così apprezzato dagli amanti del<br />
vinile sono del 2018) e che trova<br />
una implementazione ancor più<br />
spinta proprio nel TD 1600, qui<br />
in prova che già dal nome cerca<br />
assonanze<br />
con il<br />
glorioso<br />
TD 160 degli anni ’70 (o<br />
più propriamente con il TD<br />
150 del 1965 che introduce per<br />
primo il nuovo tipo di sistema<br />
flottante), adottando un doppio<br />
chassis di tipo flottante. Non<br />
solo: è presente un’importante<br />
cornice in legno con funzione<br />
prevalentemente estetica e viene<br />
utilizzata la trazione a cinghia<br />
(oggi ecumenicamente Thorens<br />
non si schiera né con questa soluzione<br />
né con la trazione diretta,<br />
offrendo modelli con l’una e<br />
con l’altra così come accade per<br />
il tipo di sospensione, flottante<br />
o rigida), in particolare quella di<br />
forma piatta (compatibile con gli<br />
altri modelli di giradischi classici),<br />
analoga a quella del 160<br />
e che trasmette il movimento<br />
dall’alberino del motore al contropiatto<br />
(il perno è a bagno<br />
d’olio, disaccoppiato dal piatto<br />
e dal braccio nel sottotelaio,<br />
ed è stato collocato in una<br />
scatola su uno smorzatore<br />
in silicone), in modo che, una<br />
volta fissato, il piatto copra<br />
il tutto e poco o nulla sia<br />
visibile. Abbastanza carne<br />
a fuoco per deliziare i<br />
palati dei sostenitori, mai<br />
sopiti, delle soluzioni a<br />
telaio flottante, messe in<br />
ombra nel recente passato<br />
dai telai rigidi certo più<br />
semplici ed economici da<br />
Prezzo: € 3.600,00<br />
Dimensioni: 45,4 x 8 x 36 cm (lxaxp)<br />
Peso: 10.9 kg<br />
GIRADISCHI THORENS TD 1600<br />
Tipo: con braccio Telaio: flottante su tre elementi elastici<br />
Trasmissione: cinghia piatta Piatto: piatto e contropiatto in<br />
alluminio Velocità (RPM): 33 e 1/3 e 45 con controllo elettronico<br />
Braccio: TP-92 da 9 pollici con antiskating magnetico<br />
Alzabraccio: manuale Wow & Flutter (%): < 0,06 Note: uscite<br />
phono RCA e XLR; alimentazione esterna; finitura laccato piano<br />
nero, noce lucido.<br />
70 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020
TEST<br />
Sul controtelaio flottante è fissato il perno del piatto e<br />
la base del braccio. La forma è quasi triangolare con<br />
un ulteriore supporto su cui è fissato il braccio che si<br />
posiziona alla stessa quota del piano fisso superiore<br />
del giradischi. È presente una lastra in metallo che porta<br />
allo stesso potenziale il braccio e piatto.<br />
La cinghia<br />
di trasmissione<br />
a sezione piatta<br />
si posiziona sulla<br />
puleggia del motore di<br />
grande diametro e sul<br />
contropiatto in alluminio<br />
su cui si poggia il piatto<br />
che copre il sistema di<br />
trascinamento.<br />
Le molle sono fissate a un<br />
supporto avvitato al fondo<br />
che, oltre a costituire<br />
l’appoggio stabile<br />
alla base, consente la<br />
regolazione in altezza<br />
del controtelaio<br />
flottante. Nella parte<br />
superiore è presente<br />
un inserto in foam che<br />
tende a smorzare le<br />
oscillazioni e assorbire<br />
eventuali risonanze della<br />
molla.<br />
Il controtelaio flottante poggia su tre molle fissate al<br />
fondo che si inseriscono in sedi cilindriche aderendo<br />
al controtelaio tramite supporti in gomma che<br />
hanno anche la funzione di disaccoppiamento.<br />
È presente una torretta in ottone su cui si fissa il<br />
cordino che riduce sensibilmente le oscillazioni<br />
orizzontali del sistema elastico. La cornice in legno<br />
su cui è fissato il pannello in polimero e alluminio è<br />
avvitata direttamente alla base e ha una funzione<br />
prevalentemente estetica oltre a supportare i<br />
comandi di accensione e selezione della velocità.<br />
Il piatto è ricavato dalla tornitura di un<br />
unico elemento in alluminio con<br />
una precisione e finitura di<br />
altissimo livello: eccellenti<br />
gli accoppiamenti<br />
geometrici con il<br />
contropiatto che<br />
ruota senza il minimo<br />
di oscillazioni.<br />
<strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020 71
SELECTOR<br />
Il contrappeso si fissa al supporto posto non in linea con la canna del<br />
braccio ma in più in basso per spostare il centro delle masse e consentire<br />
la regolazione fine del braccio in lunghezza e perpendicolarità.<br />
La regolazione del VTA si effettua<br />
ruotando le ghiere alla base<br />
dopo aver sbloccato il fermo<br />
superiore. Una volta ottenuto<br />
il livello ottimale, tramite una<br />
chiave in dotazione si procede<br />
al serraggio del fermo.<br />
La canna si innesta<br />
sul supporto mobile<br />
dell’articolazione ed<br />
è tenuta da una vite<br />
che la stringe nel<br />
supporto. È possibile<br />
regolare la rotazione<br />
e la distanza dal<br />
cento per ottimizzare<br />
agevolmente la<br />
testina.<br />
L’alimentazione è lineare con un trasformatore toroidale a uscita duale con una<br />
tensione stabilizzata a +/-16VDC. I dispositivi attivi sono installati su ampie<br />
alettature per lo smaltimento del calore.<br />
realizzare. Non va però eccessivamente<br />
enfatizzata l’assonanza<br />
con il passato visto che la soluzione<br />
odierna ha poco altro a<br />
che fare con quella iconica del<br />
160: il telaio flottante, al quale<br />
sono fissati il piatto e la basetta<br />
del braccio, poggia sulle tre<br />
molle della sospensione, che<br />
sono fissate da sotto la base del<br />
telaio principale, mentre prima<br />
veniva appeso alle molle stesse,<br />
regolabili in tensione dall’alto.<br />
Una soluzione, quella attuale,<br />
che facilita leggermente le<br />
regolazioni in merito che, in<br />
precedenza ma anche tutt’ora<br />
(anche se adesso non occorre<br />
rimuovere il fondo), richiedono<br />
una certa perizia visto che<br />
comunque occorre intervenire<br />
dal basso: se l’apparecchio è<br />
posto in verticale per effettuare<br />
l’operazione questa è priva di<br />
ogni fondamento! Il sottotelaio<br />
deve essere regolato, ad esempio<br />
se si è installato un braccio più<br />
pesante o più leggero di quello<br />
in dotazione occorre intervenire<br />
dal basso (le viti sporgono dal<br />
fondo dell’apparecchio) regolando<br />
l’altezza delle molle con<br />
72 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020
TEST THORENS TD 1600<br />
una chiave a brugola. Ad eccezione<br />
della carica delle molle, le<br />
altre regolazioni sono di facile<br />
accesso e si ottengono risultati<br />
molto precisi con pochissimi interventi<br />
di correzione. Iniziando<br />
dal VTA, è possibile allentare il<br />
fermo alla base del braccio e<br />
ruotare la ghiera godronata fino<br />
a raggiungere la quota necessaria.<br />
Poi basta stringere il tutto, di<br />
nuovo. Anche l’inclinazione della<br />
testina è facilmente regolabile<br />
grazie al supporto mobile che<br />
consente la regolazione angolare<br />
e la distanza. La distanza si può<br />
regolare ancor più finemente<br />
facendo scorrere il braccio<br />
nella sede dell’articolazione. È<br />
anche possibile agire sulla rotazione<br />
del braccio per ottenere il<br />
massimo della perpendicolarità<br />
fra puntina e disco in quanto le<br />
microregolazioni si effettuano a<br />
testina montata e serrata energicamente.<br />
In questo modo è<br />
possibile, anche tramite il set<br />
di ottimizzazione, Analogmagik,<br />
arrivare più rapidamente<br />
al massimo delle prestazioni.<br />
Allo stesso modo è possibile,<br />
tramite due viti in coincidenza<br />
della scatola del motore, regolare<br />
la tensione della cinghia di<br />
trasmissione.<br />
Per il telaio flottante viene utilizzata<br />
una tavola in MDF di<br />
elevato spessore dove è ricavata<br />
la sede per il cuscinetto del perno<br />
del piatto mentre una tavola<br />
dello stesso tipo, sviluppata per<br />
tutta la profondità del telaio<br />
flottante, viene utilizzata per la<br />
basetta, che ospita il braccio, ed<br />
è rigidamente fissata ad esso.<br />
La scelta del colore nero per<br />
quest’ultima, in contrasto con<br />
il colore silver utilizzato per il<br />
telaio flottante, appare una sorta<br />
di citazione: ricorda infatti il<br />
Linn Sondedk che, a sua volta,<br />
secondo la storia del tempo, fu<br />
ispirato dall’Ariston e questi a<br />
sua volta dal TD 160!<br />
La soluzione adottata consente<br />
oscillazioni solo sul piano verticale<br />
visto che all’interno del<br />
piano oscillante è stata ricavata<br />
una scanalatura nella direzione<br />
perno del piatto/asse di rotazione<br />
verticale del braccio, con<br />
inserito un tirante in acciaio che<br />
minimizza le oscillazioni sul piano<br />
orizzontale, le più dannose<br />
per la corretta lettura da parte<br />
del fonorilevatore. Il motore è<br />
fissato alla base ed è controllato<br />
elettronicamente tramite un<br />
circuito che s’incarica anche del<br />
cambio di velocità tra 33 1/3 e<br />
45 rpm, che avviene così senza<br />
dover cambiare di sede alla cinghia.<br />
L’alimentazione è esterna<br />
in un box metallico che contiene<br />
il circuito di raddrizzamento e il<br />
trasformatore toroidale mentre<br />
il braccio in dotazione è il TP-<br />
92 da 9 pollici, con articolazione<br />
cardanica, cuscinetti a sfera ad<br />
alta precisione e olio viscoso in<br />
quello orizzontale. In ragione<br />
della sua massa effettiva consente<br />
il montaggio di una vasta<br />
pletora di fonorivelatori: nell’utilizzo<br />
si è rivelato preciso e ben<br />
costruito. Sul lato posteriore del<br />
giradischi sono presenti entrambe<br />
le uscite RCA e XLR, queste<br />
ultime adatte per realizzare un<br />
sistema bilanciato con testine<br />
MC, soluzione al momento implementata<br />
unicamente su questo<br />
modello e sull’equivalente<br />
1601 che offre in più l’alza braccio<br />
con sensore ottico.<br />
Prendendo confidenza con<br />
l’apparecchio ci si accorge facilmente<br />
che tutto è stato realizzato<br />
con grande attenzione<br />
alla precisione meccanica, una<br />
sensazione che si palesa chiaramente<br />
quando si solleva il<br />
piatto dal sottopiatto (l’accoppiamento<br />
è davvero stretto) ma<br />
anche utilizzando il braccio o,<br />
semplicemente, osservando il<br />
movimento di scorrimento del<br />
piatto. Anche il grado di isolamento,<br />
verificabile percuotendo<br />
il telaio o le vicinanze del giradischi,<br />
testimoniano una buona<br />
capacità dell’apparecchio.<br />
Tutti elementi che si ripercuotono<br />
sulle performance sonore<br />
DATI RILEVATI<br />
BRACCIO<br />
lunghezza (“): 9,17<br />
ETL (mm): 233<br />
PTS (mm): 215,5<br />
OvH (mm): 17,5<br />
Peso sulla puntina senza contrappeso (gr): 20,5<br />
Contrappeso (gr): 91<br />
PIATTO<br />
Diametro (mm): 300<br />
Massa totale rotante (gr): 3418<br />
Diametro perno (mm): 10<br />
LEGENDA<br />
ETL = effective tonearm lenght PTS = distanza tra<br />
gli assi OvH = overhang<br />
all’insegna della grande precisione<br />
nel delineare sia i rapporti<br />
prospettici dello stage sonoro<br />
che le varie nuance timbriche<br />
e l’incedere della musica, con<br />
un senso del ritmo notevole.<br />
Utilizzando fonorivelatori di<br />
prezzo crescente, l’incremento<br />
delle performance musicali appare<br />
coerente e il TD 160 non<br />
sembra mai poter rappresentare<br />
l’anello debole del sistema e,<br />
con i dovuti limiti, sembra predisposto<br />
per accettare partner<br />
anche molto esigenti e molto<br />
performanti.<br />
L’ascolto nella modalità fono<br />
bilanciato merita una trattazione<br />
a sé in un futuro numero di<br />
<strong>SUONO</strong> ma aggiunge prospettive<br />
a un giradischi che sembra<br />
non mostrare limiti.In poche<br />
parole: Thorens is back!<br />
I cavi di segnale collegati<br />
direttamente alla testina<br />
sono saldati al PCB con<br />
le connessioni RCA e XLR<br />
in modo da scegliere il<br />
connettore più idoneo<br />
per il collegamento al<br />
pre in quanto le masse<br />
sono separate ed è<br />
possibile collegare una<br />
testina MC in bilanciato.<br />
A fianco del connettore<br />
di alimentazione ci sono<br />
i due trimmer per la<br />
regolazione della velocità<br />
specifici per 33 e 45 giri.<br />
<strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020 73
SELECTOR<br />
di Nicola Candelli<br />
dei primi<br />
accessori (i famosi<br />
coni), utilizzati L’avvento<br />
in sostituzione dei piedini in<br />
dotazione delle nostre elettroniche,<br />
avevano l’obbiettivo di<br />
migliorare il suono attraverso<br />
la riduzione delle vibrazioni;<br />
così molti produttori, sulla scia<br />
di un discreto successo ottenuto<br />
da questi accessori, nel tempo si<br />
sono cimentati nella progettazione<br />
e costruzione di manufatti<br />
più complessi e più performanti.<br />
Di questi complementi ne ho<br />
provati diversi e differenti sono<br />
stati i risultati ottenuti. Perché,<br />
pur sembrando abbastanza simili,<br />
l’utilizzo di materiali diversi<br />
come l’acciaio, il derlin, l’ottone<br />
o altro materiale, così come le<br />
sfere utilizzate (acciaio o ceramica),<br />
danno risultati diversi e<br />
alla fine queste diversità generano<br />
per l’acquirente un ventaglio<br />
di scelta in funzione dei gusti e<br />
delle esigenze personali. Forse<br />
anche per questa ragione l’azienda<br />
italiana Arimateria offre una<br />
vasta pletora di sistemi di isolamento<br />
basati su piedini realizzati<br />
con differenti materiali (basalto,<br />
porfido e porfido rivestito di fibra<br />
di carbonio) di diverse altezze<br />
(1,4,2,5/3 e 4,5 cm) e con la variabile<br />
di essere disaccoppiati o<br />
meno. La casa realizza anche eleganti<br />
mobili e basi porta elettroniche,<br />
utilizzando un interessante<br />
sistema di disaccoppiamento<br />
le cui caratteristiche si possono<br />
trovare sul sito.<br />
Il sistema giunto per la prova<br />
si chiama “De-Coupling Feet<br />
AM30B.4” ed è costituito da<br />
una confezione da quattro piedini<br />
da utilizzare prevalentemente<br />
sotto le elettroniche e<br />
volendo anche sotto i diffusori,<br />
anche se nel catalogo esistono<br />
delle soluzioni appositamente<br />
dedicate. Ogni disaccoppiatore<br />
COMPLEMENTO<br />
Ariamateria AM30B.4.FL<br />
SUL CAMPO<br />
Prezzo: € 287,00<br />
Tipo: sistema di isolamento Note: 4 piedini flottanti da 4,5x3cm (DxH)<br />
in basalto con granulometria varia, mescolato con miscela di resine<br />
poliuretaniche a bassa percentuale di isocianato. Top in pelle e base<br />
in neoprene incollata con polimero elastico. Disponibili anche versioni<br />
di altezza 2,5/4 e 4,5 cm: 200, 210, 230 euro.<br />
Distributore: Distretto Audio<br />
Via Enrico Ferri, 49 - 25123 Brescia (BS)<br />
Tel. 348 951 0718<br />
www.distrettoaudio.com<br />
74 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020
TEST<br />
LA LOTTA ALLE VIBRAZIONI<br />
SECONDO ARIAMATERIA<br />
La casa italiana ha affidato allo studio di acustica Alessandro Piffer il compito<br />
di verificare il comportamento di un set di piedini AM 14 in basalto. I campioni<br />
sono stati posizionati tra il pavimento sollecitato da un generatore di calpestio e<br />
una piastra fornita dal committente. Sulla piastra sono state caricate delle masse<br />
per la simulazione del carico di lavoro (15 kg). Al centro della piastra, sono stati<br />
posizionati gli accelerometri fissati su un supporto, ancorato alla piastra con<br />
della cera di api. Gli accelerometri sono stati orientati lungo i tre assi spaziali<br />
X, Y e Z. I valori misurati sulla piastra poggiata sui supporti testati sono stati<br />
confrontati con i valori rilevati nelle stesse condizioni di carico e sollecitazione<br />
rilevati appoggiando la piastra su quattro elementi in acciaio aventi smorzamento<br />
meccanico ininfluente. Il test è stato condotto utilizzando una procedura<br />
interna ed è rappresentativo dello smorzamento delle vibrazioni meccaniche<br />
che generalmente interessano le strutture edilizie (range primario 50 - 5.000 Hz).<br />
I grafici evidenziano come il comportamento dei piedini Ariamateria su tutti e<br />
tre gli assi tenda a assorbire un maggior quantitativo di vibrazioni rispetto al<br />
campione di riferimento.<br />
è costituito da due cilindri realizzati<br />
in un impasto di graniglia<br />
di basalto finemente macinata<br />
sino a raggiungere dimensioni<br />
di circa due mm e poi amalgamato<br />
con una miscela di resine<br />
poliuretaniche e, infine, rifinito<br />
con l’inserimento di un disco di<br />
neoprene situato sulla parte inferiore<br />
e un altro di cuoio sulla<br />
parte superiore con impresso il<br />
logo dell’Azienda; quest’ultimo<br />
ha una funzione di protezione<br />
per le apparecchiature sovrastanti,<br />
dato che la graniglia al<br />
tatto è decisamente ruvida e un<br />
contatto diretto non sarebbe<br />
benevolo nei confronti del fondo<br />
di una qualsiasi elettronica.<br />
Questa particolare costruzione<br />
crea una serie di piccole cavità<br />
dove la presenza di aria, in<br />
unione alle capacità del materiale<br />
inerte, costituisce un<br />
ottimo vettore per scaricare le<br />
vibrazioni prodotte dai nostri<br />
apparati. Ancora più interessante<br />
è l’inserimento tra i due<br />
cilindri di tre sfere dal diametro<br />
di 4 mm, che trovano alloggio<br />
in degli incavi metallici magnetici<br />
utili a mantenere in sede le<br />
sfere senza il rischio, una volta<br />
disaccoppiati i due cilindri, di<br />
doverle rincorrerle per tutta<br />
la stanza. I micro movimenti<br />
di queste sfere, quando sollecitate,<br />
contribuiscono assieme<br />
all’intera struttura a dissipare<br />
parte della energia prodotta. Gli<br />
effetti dovuti a questa soluzione<br />
alla fine sono apprezzabili non<br />
solo in termini di rilevazioni<br />
scientifiche (vedi box) ma in<br />
quanto facilmente percepibili:<br />
i due sistemi, lavorando in<br />
unione, sono capaci di bloccare<br />
la maggior parte di vibrazioni<br />
sia sul piano verticale (basalto)<br />
che su quello orizzontale (sfere)<br />
e si ottiene davvero un buon risultato.<br />
Tradotto in ascolto, la<br />
prima sensazione è la migliore<br />
prestazione della sezione bassi<br />
che rimane solida e stabile ma è<br />
ripulita da quell’alone che spesso<br />
circonda questa zona e che<br />
inevitabilmente tende a inquinare<br />
parte della sezione medio<br />
bassa. Il risultato è che la parte<br />
media ne trae un sensibile beneficio<br />
risultando più lucida e<br />
intellegibile. La porzione acuta<br />
rimane sostanzialmente la stessa<br />
ma si presenta comunque con<br />
una maggiore capacità di sottolineare<br />
i dettagli. Queste piccole<br />
variazioni contribuiscono a<br />
rendere l’ascolto più godibile e<br />
meno affaticante! Gli effetti più<br />
evidenti li ho ottenuti inserendo<br />
questi disaccoppiatori sia sotto<br />
il lettore CD che sotto il convertitore;<br />
in particolare, posizionati<br />
al di sotto del lettore analogico,<br />
ne ho apprezzato un interessante<br />
incremento sonoro...<br />
Per gli appassionati sempre<br />
alla ricerca di ottimizzare le capacità<br />
del proprio sistema non<br />
sarà difficile, inserendo questi<br />
accessori in special modo sotto<br />
quelle apparecchiature più facilmente<br />
soggette a vibrazioni<br />
proprie e indotte, riscontrare<br />
piccoli ma significativi miglioramenti.<br />
<strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020 75
SELECTOR TUTTO IL MEGLIO IN ARRIVO SUL MERCATO<br />
GLI ACCESORI PER LA MESSA A PUNTO<br />
S(U)ONORA<br />
È un’estate così, né da consumare né da dimenticare, ed è forse questo il momento più opportuno per dedicare al nostro sitema<br />
Hi-Fi qualche attenzione. Dal più “magico” a quello per il semplice maquillage, ecco gli accessori più significativi per farlo...<br />
C’è chi giura che abbiano<br />
effetti macroscopici<br />
(chi addirittura magici!)<br />
e c’è chi crede che non servano<br />
quasi a niente. Di certo la<br />
maggior parte di essi male non<br />
fa (e sono quelli scelti da SUO-<br />
NO) e non c’è forse un momento<br />
migliore di questa estate, in parte<br />
abortita, per verificare, generalmente<br />
con spese contenute, se<br />
servano o no.<br />
Alcuni certamente sono utili se<br />
non indispensabili per una messa<br />
appunto o addirittura il rigging<br />
dell’impianto... Welcome to the<br />
pleasure dome degli accessori,<br />
dunque, con la loro imparegiabile<br />
varietà, qualche accenno di<br />
genialità e tante, tante parole spese<br />
in merito. Nell’enorme mare<br />
in tempesta, ancora una volta<br />
<strong>SUONO</strong> si offre come bussola per<br />
intercettare quelli più utili.<br />
CHE COSA È S(U)ONORA<br />
S(U)ONORA è la selezione dei prodotti consigliati sulla base dell’esperienza<br />
e della libera scelta dello staff di <strong>SUONO</strong>. Guida all’acquisto parziale<br />
perché dell’universo sterminato di prodotti presenti sul mercato italiano<br />
ne segnala solo una parte: in questo caso sono stati eliminati, gran parte<br />
didei modelli che necessitano di una spna per funzionare. Nel complesso<br />
quelli segnalati sono prodotti generalmente migliori della media per<br />
costruzione, affidabilità, riscontro tecnico e ascolto, in ciascuno o in parte<br />
di questi parametri, ai quali si aggiungono elementi come affidabilità,<br />
assistenza post vendita, garanzia e sua applicazione… La polifonicità di<br />
tali elementi assume nella dispersiva galassia hi-fi una valenza ancor più<br />
marcata. Per voi abbiamo scelto quelli che comunque, trovandoci nel<br />
terzo millennio, sono acquistabili anche in rete o comunque possono<br />
essere utili alla “causa”!<br />
YAMAMOTO SOUND CRAFT<br />
GS SERIE<br />
PREZZO € 2,00<br />
doratura 24K. Prezzo singolo Dimensioni (l x a x<br />
p) cm: diametro 22 mm<br />
VALHALLA TECHNOLOGY<br />
STRISCE IN VELCRO PER<br />
CAVI (SET DI 5)<br />
PREZZO € 7,00<br />
SIMPLY ANALOG<br />
LIQUIDO PER LA PULIZIA DI<br />
CD-DVD-BLU RAY<br />
PREZZO € 9,95<br />
Tipo: Piedini adesivi 20mm Note: Set di 4 piedini<br />
smorzanti distanziatori, disponibili a scelta<br />
in diversi spessori e materiali, da usare sotto<br />
apparecchi acustici. Diametro standard di 20mm.<br />
Modelli: GS-2 €2,90; GS-3 €4,20; GS-4 € 4,30; GS-6<br />
€6,50; GS-8 €6,50.<br />
SHARK<br />
SOTTOPUNTE SPIKES<br />
PREZZO € 3,50<br />
mm; chiusura a scatto; Disponibile anche versione<br />
per cavi fino a 12 mm euro 8,00<br />
WIREWORLD<br />
DEOXIT<br />
PREZZO € 8,00<br />
Tipo: Strisce in velcro per cavi Note: Set di 5 strisce<br />
in velcro, facili da usare che forniscono il controllo<br />
completo dei cavi. Colore: nero; Altezza: a scelta<br />
13mm o 20mm (€8); Lunghezza: 200mm.<br />
Note: Sottopunte in ottone tornito dal pieno<br />
SHARK<br />
ANELLO IN FERRITE<br />
PREZZO € 8,00<br />
Tipo: anello in ferrite Note: adatto per cavi fino a 8<br />
Tipo: Prodotto per disossidare i contatti<br />
Note: Formula avanzata senza alcool, non tossica.<br />
Panno in microfibra incluso. Quantità: 200ml<br />
77
SELECTOR<br />
SIMPLY ANALOG<br />
PANNO IN MICROFIBRA<br />
EXTRA LARGE<br />
PREZZO € 9,95<br />
DYNAVOX<br />
SPRAY PER PULIZIA CD<br />
PREZZO € 12,00<br />
YAMAMOTO SOUND CRAFT<br />
QB-2<br />
PREZZO € 16,90<br />
ACOUSTIC REVIVE<br />
CSF-4<br />
PREZZO € 20,90<br />
Tipo: Calza in fibra di carbonio Note: lunghezza<br />
un metro e diametro 4mm. Si adatta a qualsiasi<br />
cavo da circa 4-5mm di diametro. Disponibile anche<br />
con diametro maggiore<br />
Note: Formato: 32 x 32 cm. Diversi colori disponibili<br />
SONITUS ACOUSTICS<br />
ACUFIX<br />
PREZZO € 9,90<br />
Tipo: Colla siliconica per correttori acustici Note:<br />
Confezione da 310 ml. Adatta per l'incollaggio di<br />
6-8 pannelli (60x60 cm). Priva di sostanze tossiche<br />
e solventi Dimensioni (l x a x p) cm: 60 x 60 x 8<br />
WIREWORLD<br />
PROGOLD<br />
PREZZO € 9,00<br />
Note: fluido per la pulizia del disco CD, flacone 200<br />
ml con ugello di spruzzo<br />
MICHELL ENGINEERING<br />
TENDER FEET S<br />
PREZZO € 12,00<br />
Tipo: Piedini in legno Note: Set di 4 piedini in<br />
legno di ciliegio Asada di Hokkaidom per supportare<br />
diffusori ed elettroniche acustiche, con<br />
lato di 34mm, quattro piedini supportano un peso<br />
massimo di 50kg.<br />
YAMAMOTO SOUND CRAFT<br />
PB-22<br />
PREZZO € 17,50<br />
AUDIO TEKNE<br />
CARBON BLOCK<br />
PREZZO € 20,00<br />
Tipo: disaccoppiatori in carbon block Note: disponibile<br />
anche da 10x5x2 cm, €42,00; 5x5x5 cm<br />
68,00; 10x10x2 cm €68,00; 10x15x2 cm € 112,00;<br />
10x10x5 cm €140,00; 10x10x10 cm €220,00; set<br />
da 4 pz piedino diametro 5x2 cm €126,00; basi<br />
45x35x3,5 cm €1.198,00; 50x40x3,5 cm €1.380,00<br />
Dimensioni (l x a x p) cm: 5 x 5 x 2<br />
Tipo: prodotto per la pulizia dei contatti<br />
ACOUSTIC SYSTEM INT.<br />
SUGAR CUBE<br />
PREZZO € 10,00<br />
Tipo: piedini conici per elettroniche in alluminio<br />
anodizzato Note: modello L di maggiore altezza<br />
euro 15<br />
Tipo: Supporti triangolari in ebano Note: Set di 4<br />
supporti triangolari in legno duro di ebano, grazie<br />
alla forma particolare riesce a controllare e stabilizzare<br />
le vibrazioni; puoi unire anche un piedino<br />
con l'altro, rovesciato. Peso massimo supportato<br />
25kg x 4 pezzi. Dimensioni (l x a x p) cm: 0,38<br />
x 0,25 x 0,25<br />
VALHALLA TECHNOLOGY<br />
TECHNOLOGY VT FEET<br />
PREZZO € 21,00<br />
SHARK<br />
SPWR<br />
PREZZO € 13,50<br />
VALHALLA TECHNOLOGY<br />
TECHNOLOGY VT PLAYER/<br />
AMPLIFIER FEET<br />
PREZZO € 18,00<br />
Tipo: Piedini per diffusori Note: Set di 8 piedini<br />
smorzanti per diffusori da pavimento e da stand/<br />
libreria con lato adesivo. Disponibili in diversi<br />
modelli. Visita il listino ufficiale.<br />
Note: 1 pz.<br />
ANALYSIS PLUS<br />
T CONNECTOR/SPLITTER<br />
PREZZO € 22,00<br />
SIEVEKING SOUND<br />
COPRIPRESA RCA (SET DI 2)<br />
PREZZO € 10,00<br />
Tipo: Copripresa Note: Coppia di RCA End Caps,<br />
copripresa RCA<br />
ANSUZ<br />
DARKZ CERAMIC BALL<br />
PREZZO € 12,00<br />
Tipo: punte coniche Note: Punte Shark in Sandal<br />
Wood, supporta pesi da 1 a 20 kg; confezione da 6<br />
pz; prezzo cadauna con sottopunta<br />
YAMAMOTO SOUND CRAFT<br />
QB-1<br />
PREZZO € 16,90<br />
Tipo: Dischi smorzanti per lettori Note: Set di 4<br />
dischi smorzanti per lettori digitali e amp/preamp,<br />
con lato adesivo, adatti al posizionamento sotto i<br />
piedini originali degli apparecchi. Modelli disponibili:<br />
VT 10; VT 25; VT 50.<br />
MUSIC TOOLS<br />
FLOOR-SAVER INOX 20 MM<br />
PREZZO € 19,00<br />
Tipo: duplicatore d'uscita RCA gold Ingressi: 1<br />
RCA maschio, 2 RCA femmina Note: Connettore<br />
a T placcato in oro; duplicatore d'uscita RCA. Blocchetto<br />
in rame placcato in oro<br />
SHARK<br />
SPWF<br />
PREZZO € 22,50<br />
Note: consentono di "collegare" più Darkz.<br />
Tipo: Piedini in legno Note: Set di 4 piedini in<br />
legno di abete, con dimensione del lato di circa<br />
34mm, peso massimo supportato da 4 pezzi 50kg.<br />
Tipo: sotto punte Note: Set 4 pz in acciaio inox<br />
diametro 20 mm.<br />
Tipo: piedino smorzante Note: composta da 3<br />
78
GUIDA ALL’ACQUISTO ACCESSORI<br />
parti: una base, un platorello con 3 punte e un<br />
cilindro con un anello in gomma per un miglior<br />
accopppiamento con l'elettronica; all'interno del<br />
cilindro vanno inserite alcune gocce di olio siliconico<br />
per smorzare le risonanze.<br />
ATACAMA AUDIO<br />
ISOLATION GEL PADS<br />
PREZZO € 23,00<br />
Assorbente Frequenze: Medio/Basse Note: in<br />
poliestere schiuma acustica hi-performance. Attenuatore<br />
professionale per batteria. Colore grigio,<br />
varie dimensioni standard, disponibile anche su<br />
misura. Confezione da 1.<br />
FURUTECH<br />
NCF BOOSTER EXTENSION<br />
SHAFTS<br />
PREZZO € 29,00<br />
ATACAMA AUDIO<br />
CARPET SPIKES M8<br />
PREZZO € 32,00<br />
Tipo: punte per tappeti Note: set di otto punte;<br />
kit con dadi di fissaggio, set da otto pezzi, versione<br />
M8 43 euro<br />
legno di ebano nero africano per diffusori ed<br />
elettroniche acustiche, con lato da 34mm; quattro<br />
pezzi supportano un peso massimo di 50kg.<br />
YAMAMOTO SOUND CRAFT<br />
QB-5<br />
PREZZO € 35,00<br />
Tipo: cuscinetto d'isolamento in gel Note: set di<br />
otto pezzi, finitura trasparente o nero<br />
EAT<br />
COOL DAMPER<br />
PREZZO € 25,00<br />
Tipo: anello smorzante cannal Note: per valvole<br />
preamplificatrici<br />
SHARK<br />
SPWP<br />
PREZZO € 25,00<br />
Tipo: punte coniche Note: Punte Shark in Sandal<br />
Wood, supporta pesi fino a 40 kg cadauna; confezione<br />
da 6 pz; prezzo cadauna con sottopunta<br />
Tipo: barre di estensione per la serie NCF booster<br />
Note: confezione da 10 pezzi Dimensioni (l x<br />
a x p) cm: 6<br />
Provato su <strong>SUONO</strong> 530 - 11/2018<br />
SONITUS ACOUSTICS<br />
APPONO 1025<br />
PREZZO € 30,00<br />
Tipo: Poliestere a celle chiuse hi-performance<br />
Risp. in freq. (Hz): Assorbente Frequenze:<br />
Ampio spettro Note: Assorbitori di vibrazioni per<br />
isolamento diffusori e monitor Pro. Conf. da 4 col.<br />
grigio, versioni da 25,30,40 cm e spessori 3,5 o 6 cm<br />
Dimensioni (l x a x p) cm: 10 x 25 x 3,5<br />
STEIN MUSIC<br />
BLACK STARS<br />
PREZZO € 30,00<br />
FO.Q<br />
DAMPING SPACER G-51<br />
PREZZO € 32,50<br />
Tipo: Supporti smorzanti Note: Materiale: polimero<br />
smorzante ibrido. Diametro: 50 mm, Spessore:<br />
1 mm, Contenuto della confezione: 4 pezzi, Peso<br />
massimo ammesso per pezzo: 10Kg.<br />
QUADRASPIRE<br />
QC FLOOR<br />
PREZZO € 33,00<br />
Tipo: Sottopunte Note: Quadraspire QC floor<br />
protector è un set di 4 sottopunte adatte per l'utilizzo<br />
con le punte dei mobili Quadraspire o come<br />
normale sottopunta, per proteggere pavimenti<br />
e parquet. Disponibili in nero o silver. Diametro<br />
23mm., Forniti in set da 4.<br />
Tipo: Piedini in legno Note: Set di 4 grandi piedini<br />
in legno di ciliegio Asada di Hokkaido, per supportare<br />
elettroniche e diffusori acustici di grandi<br />
dimensioni, con lato da 43mm, quattro punte<br />
supportano un peso di 50kg.<br />
FO.Q<br />
DISK STABILIZER DS-25M<br />
PREZZO € 36,50<br />
Tipo: Kit stabilizzatore per CD Note: Set stabilizzatore<br />
ad anelli smorzanti per 11 CD. 11 anelli adesivi<br />
di spessre 0.3mm, 1 spatola in plastica.<br />
YAMAMOTO SOUND CRAFT<br />
PB-10<br />
PREZZO € 38,40<br />
SONITUS ACOUSTICS<br />
WALL CEILING SYSTEM<br />
PREZZO € 25,00<br />
SONITUS ACOUSTICS<br />
KICKER 2.0<br />
PREZZO € 34,50<br />
Tipo: Poliestere a celle chiuse hi-performance<br />
STILLPOINTS<br />
ERS<br />
PREZZO € 25,00<br />
Tipo: pannello soppressore di interferenze radio<br />
ed elettromagnetiche<br />
SONITUS ACOUSTICS<br />
KICKER<br />
PREZZO € 27,90<br />
Tipo: harmonizer<br />
STEIN MUSIC<br />
BLACK STARS (BLACK<br />
STONES)<br />
PREZZO € 30,00<br />
Tipo: pannello acustico Risp. in freq. (Hz):<br />
Assorbente Frequenze: Medio/Basse Note: Come<br />
Kicker ma implementa la base per il microfono più<br />
usato sulla batteria (Shure Beta 91A)<br />
YAMAMOTO SOUND CRAFT<br />
QB-3<br />
PREZZO € 35,00<br />
Tipo: Sottopunte in ebano Note: Set di 4 sottopunte<br />
in legno d'ebano africano, con diamtero di 32mm<br />
ed un'altezza totale di 12mm. Peso (kg): 0,14<br />
KRYNA<br />
WATAYUKI<br />
PREZZO € 39,00<br />
Tipo: pannello acustico Risp. in freq. (Hz):<br />
Tipo: acoustic tuner<br />
Tipo: Piedini in legno Note: Set di 4 piedini in<br />
Tipo: Pannello acustico Note: Kryna Watayuki è<br />
un pannello acustico ad assorbimenti controllato,<br />
di piccole dimensioni (20,8 x 20,8 cm.) e basso<br />
peso, disponibile in diversi colori per adattarsi ai<br />
tuoi interni.<br />
79
SELECTOR<br />
MUSIC TOOLS<br />
FLOOR-SAVER INOX 30 MM<br />
PREZZO € 39,50<br />
ATACAMA AUDIO<br />
SPIKE SHOES<br />
PREZZO € 41,00<br />
YAMAMOTO SOUND CRAFT<br />
PB-9<br />
PREZZO € 45,00<br />
CHISTO<br />
DISK ANALOGUER KIT<br />
PREZZO € 47,40<br />
Tipo: sotto punte Note: Set 4 pz in acciaio inox<br />
diametro 30 mm, disponibile set 8 pz inox diametro<br />
30 mm € 79,00<br />
HARMONIX<br />
CSS-1<br />
PREZZO € 40,00<br />
Tipo: Piedini con punta Note: Set di 4 piedini<br />
piccoli con punta in legno di ebano africano, con<br />
diamtero di 32mm, altezza totale di 19mm - la<br />
punta è alta 5mm.<br />
Tipo: Kit di pulizia per CD Note: per CD/DVD/SACD/<br />
BLU-RAY (lato incisione)<br />
Tipo: Tuning Enacom CD<br />
ROGOZ<br />
ROGOZ BASES BW40MKII<br />
PREZZO € 40,60<br />
Tipo: sottopunte isolanti per pavimenti in legno o<br />
laminato Note: finitura nera o argento; confezione<br />
da 4 da 20 mm, disponibile versione 25 mm euro 43<br />
AMR<br />
GOLD FUSE<br />
PREZZO € 42,00<br />
ATACAMA AUDIO<br />
ATABITES<br />
PREZZO € 46,00<br />
CHISTO<br />
HI-END SHOW GLOSS<br />
PREZZO € 47,40<br />
Tipo: piedini antivibrazioni Note: sandwich di<br />
fibre, acciaio e polimeri di carbone<br />
STEIN MUSIC<br />
BLACK STONES<br />
PREZZO € 40,00<br />
Tipo: acoustic tuner<br />
Tipo: Fusibile Gold Note: Fusibile in oro per<br />
elettroniche Hi-End; Conduttore interno in lega<br />
d'argento puro, no-spirale, bassa induttanza,<br />
corpo ceramico resistente agli urti, antirisonante,<br />
terminali protettivi non magnetici; Disponibili vari<br />
amperaggi; Box di 3 fusibili.<br />
KRYNA<br />
TUBE RADIATOR<br />
PREZZO € 45,50<br />
Tipo: materiale smorzante per stand diffusori<br />
Note: Massa utilizzabile per riempire gli stand per<br />
diffusori. Singoli pezzi a forma di delta di modo da<br />
ridurre al minimo lo spazio di aria. Confezione Standard<br />
da 7,5 kg circa. Confezione Premium (unica<br />
adatta a stand trasparenti) 4kg circa stesso prezzo<br />
CHISTO<br />
BLACK ANALOGUER KIT<br />
PREZZO € 47,40<br />
Tipo: Kit di pulizia per apparecchi audio/video<br />
Note: Pulisce tutti i tipi di apparecchi audio/video<br />
dagli amplificatori ai grandi schermi HD. Migliora<br />
la visione degli schermi HD. Il modo veloce e<br />
conveniente per effettuare la manutenzione dei<br />
tuoi apparecchi, al meglio.<br />
CHISTO<br />
STATICASTER<br />
PREZZO € 47,40<br />
STEIN MUSIC<br />
CD PLUS<br />
PREZZO € 40,00<br />
Note: liquido per pulizia CD.<br />
Tipo: anello per valvole Note: riduce la temperatura,<br />
il rumore termico, le vibrazioni della valvola<br />
allungandone la vita. Altri modelli disponibili: TR-L<br />
euro 81,80 e TR-XL euro 114,80<br />
Tipo: Kit di pulizia per CD (Lato etichetta)<br />
Tipo: Inibitore di carica elettrostatica Note: per<br />
la rimozione dell'elettricità statica da apparecchi<br />
audio e video.<br />
80
GUIDA ALL’ACQUISTO ACCESSORI<br />
ACOUSTIC REVIVE<br />
PSA-100<br />
PREZZO € 49,60<br />
SONITUS ACOUSTICS<br />
E-FILTER<br />
PREZZO € 50,00<br />
VALHALLA TECHNOLOGY<br />
SPIKE SHOES VT SPIKE FEET<br />
PREZZO € 52,50<br />
to sotto apparecchi, quali lettori CD, amplificatori e<br />
altre elettroniche.<br />
MUSIC TOOLS<br />
FILLIN<br />
PREZZO € 59,00<br />
Tipo: materiale assorbente Note: realizzato in<br />
seta naturale (100gr). Assorbe le onde stazionarie<br />
attorno a lettori CD e amplificatori.<br />
IFI AUDIO<br />
ISILENCER 3.0<br />
PREZZO € 49,00<br />
Tipo: pannello acustico Risp. in freq. (Hz): Assorbente<br />
Frequenze: Ampio spettro Note: in poliestere<br />
a celle chiuse hi-performance. Colore grigio.<br />
SONITUS ACOUSTICS<br />
PYRAMIS VILIS<br />
PREZZO € 50,00<br />
Tipo: Spike Shoes Note: Eleganti e funzionali<br />
Spike Shoes composite di Valhalla Technology in<br />
Set da 8 pezzi. Dimensioni: 30mm diametro, 10mm<br />
spessore; Carico massimo: 20kg; Materiale: VT TPP<br />
(nero) e VT PCE (marrone).<br />
IFI AUDIO<br />
IDEFENDER 3.0<br />
PREZZO € 56,00<br />
Tipo: riempimento fono-assorbente per diffusori<br />
ed elettroniche hi-fi Note: confezione di 7 Kg<br />
HARMONIX<br />
RF 1100<br />
PREZZO € 60,00<br />
Tipo: dischetti adesivi Note: da applicare sul CD,<br />
neutralizza le risonanze negative derivanti dal jitter<br />
e dalle vibrazioni; confezione 8 pz.<br />
Tipo: Filtro EMI USB<br />
CLEARAUDIO<br />
CLEAR CONTACT<br />
PREZZO € 50,00<br />
Tipo: Trattamento acustico Note: Trattamento<br />
acustico di base, adatto per ridurre le riflessioni ad<br />
esempio in sale prova ecc... Spessore 5 cm. Disponibile<br />
anche in spessore 7 e 10 cm al prezzo di 65 e<br />
80 euro. Materiale ad alta qualità non comparabile<br />
con pannelli commerciali.<br />
Tipo: Filtro EMI USB<br />
YAMAMOTO SOUND CRAFT<br />
PB-21<br />
PREZZO € 57,60<br />
STEIN MUSIC<br />
BLACK STARS+(BLACK<br />
DIAMONDS)<br />
PREZZO € 60,00<br />
STEIN MUSIC<br />
E-PADS 11,22 E 33<br />
PREZZO € 50,00<br />
Tipo: pulitore contatti elettrico Note: flacone<br />
da 5 ml<br />
Tipo: harmonizer adesivi<br />
DISC DOCTOR'S<br />
MIRACLE CD CLEANER KIT<br />
PREZZO € 51,30<br />
Tipo: Sottopunte in ebano Note: Seti di 4 sottopunte<br />
in legno duro d'ebano africano, cond iamtero<br />
di 41 mm, con altezza complessiva di 14 mm, la<br />
profondità dell'incavo per la punta è di 3.5mm.<br />
Tipo: piedini antivibrazioni Note:Base è costituita<br />
da un supporto epossidico riempito di carbonio e<br />
da 6 elementi sonicamente attivi e precisamente<br />
bilanciati, circondati da una struttura di resina<br />
sintetica con minerali a grana fine<br />
VALHALLA TECHNOLOGY<br />
SPIKE SHOES DELUXE VT)<br />
PREZZO € 62,90<br />
SIEVEKING SOUND<br />
COPRIPRESA FEMMINA<br />
PREZZO € 50,00<br />
ACOUSTIC REVIVE<br />
HQ-4<br />
PREZZO € 59,00<br />
Tipo: Copripresa Note: Coppia di Copripresa per<br />
ingressi o uscite XLR. Versione RCA per tutti gli<br />
ingressi e le uscite di segnale dei componenti audio<br />
Tipo: liquido per pulizia CD/DVD Note: contiene<br />
liquido sufficiente per pulire circa 225 CD/DVD e<br />
20 dischi di cotone purissimo antigraffio.<br />
Tipo: Piedini isoltori (set x 4) Note: Realizzato in<br />
legno "Hickory", noce sudamericano caratterizzato<br />
dalla grande durezza e robustezza. Per collocamen-<br />
Tipo: Spike Shoes Note: Set da 8 pezzi. Dimensioni:<br />
25mm diametro/16mm spessore; Carico massimo:<br />
20kg l'una; Materiale: Alluminio e VT AMF.<br />
81
SELECTOR<br />
YAMAMOTO SOUND CRAFT<br />
PB-20<br />
PREZZO € 64,00<br />
mm. In set da 1 pezzo 200x150 mm, da 4 pezzi<br />
200x20 mm e da 5 pezzi 500x10 mm.<br />
KRYNA<br />
DOKAYUKI<br />
PREZZO € 69,00<br />
STEIN MUSIC<br />
E-PADS +S<br />
PREZZO € 70,00<br />
ENSEMBLE<br />
VISIO<br />
PREZZO € 76,00<br />
Tipo: harmonizer adesivi<br />
Tipo: Sottopunte in ebano Note: Set di 4 sottopunte<br />
realizzato in legno duro d'ebano africano. Con<br />
diamtero di 41 mm, da utilizzare sotto amplificatori,<br />
diffusori o lettori. Altezza totale di 21 mm, la punta<br />
è alta 5 mm. Peso (kg): 0,14<br />
SONITUS ACOUSTICS<br />
OVULUM<br />
PREZZO € 65,00<br />
Tipo: PANNELLO ACUSTICO Note: Kryna Dokayuki<br />
è un pannello acustico ad assorbimenti controllato,<br />
di medie dimensioni (40,8 x 40,8 cm.) e basso<br />
peso, disponibile in diversi colori per adattarsi ai<br />
tuoi interni.<br />
STILLPOINTS<br />
ULTRA BASE<br />
PREZZO € 69,00<br />
STEIN MUSIC<br />
MAESTRO LACQUER<br />
PREZZO € 70,00<br />
Tipo: trattamento x CD Note: Pulisce ed elimina<br />
l'elettricità statica dai CD.Migliora la leggibilità<br />
delle informazioni,protegge dal degrado.<br />
YAMAMOTO SOUND CRAFT<br />
BB-50<br />
PREZZO € 76,90<br />
Tipo: pannello acustico Note: a banda larga,<br />
assorbente, in schiuma di poliestere a cella chiusa,<br />
spessore 3 cm. (versione in spessore 5 cm. costo<br />
85 euro). Colore grigio scuro. Pezzi in confezione<br />
10, area trattata 3,6 m2. Dimensioni (l x a x p)<br />
cm: 60 x 60 cm<br />
AUDIONAUTES<br />
HDG 5<br />
PREZZO € 69,00<br />
Tipo: base per serie Ultra<br />
VALHALLA TECHNOLOGY<br />
TECHNOLOGY VT SPIKE<br />
SYSTEM PUNTE CONICHE<br />
PREZZO € 69,00<br />
Note: Lacca ricavata da resine naturali utilizzata<br />
per migliorare le risonanze di tutoo ciò che viene<br />
con essa trattato.<br />
YAMAMOTO SOUND CRAFT<br />
QB-4<br />
PREZZO € 70,00<br />
Tipo: Basi in legno Note: Set di 4 blocchi grandi<br />
blocchi in legno duro resistente Cherry Asada<br />
adatti per essere installati al di sotto dei diffusori<br />
di grandi dimensioni. Dimensioni (l x a x p) cm:<br />
9,5 x 5 x 9,5<br />
FO.Q<br />
CP-01<br />
PREZZO € 79,90<br />
Tipo: grafite ad alta densità Note: blocchetto<br />
smorzante in grafite ad alta densità; da porre<br />
sotto sorgenti, elettroniche e diffusori; prezzo Cad.<br />
Dimensioni (l x a x p) cm: 5x5x5 Peso (kg): 0,3<br />
FO.Q<br />
DAMPING TAPE FOR<br />
TUNING TA-102<br />
PREZZO € 69,90<br />
Tipo: Spike System Note: Set di 8 punte coniche<br />
regolabili, più relative sottopunte, adatte a due<br />
diffusori o elettroniche. Materiale: ottone cromato;<br />
Carico massimo: 40 kg caduna; Dimensioni: 22 mm<br />
diametro, altezza da 29 a 40 mm.<br />
YAMAMOTO SOUND CRAFT<br />
VB-18<br />
PREZZO € 69,00<br />
Tipo: Piedini in legno Note: Set di 4 piedini in<br />
legno di ebano africano, per supportare elettroniche<br />
e diffusori acustici, con lato da 43 mm; quattro<br />
piedini supportano un peso massimo di 50 kg.<br />
TRACK AUDIO<br />
SPEAKER SPIKES (SET DI 8)<br />
PREZZO € 72,90<br />
Tipo: Piedino spaziatore antivibrazioni Note:<br />
Piedino spaziatore antivibrazioni realizzato con il<br />
materiale smorzante fo.Q e con la fibra di carbonio.<br />
TRACK AUDIO<br />
ISOLATION CUPS<br />
PREZZO € 79,00<br />
Tipo: Adesivo antivibrazioni Note: Materiale:<br />
polimero smorzante ibrido. Spessore del foglio: 1<br />
Tipo: Sistema di supporto Note: Sistema di due<br />
supporti in legno di ebano, formati da un prisma<br />
triangolare rovesciato che si inserisce nell'angolo<br />
a "V" di un corrispondente poliedro. Il punto di<br />
contatto è una linea e controlla efficientemente<br />
le vibrazioni. Dimensioni (l x a x p) cm: 2,5 x<br />
2,7 x 1,8<br />
Tipo: Punte per diffusori Note: altezza 4.12cm,<br />
lunghezza della filettatura, di 1.9cm. Larghezza<br />
massima: M6: 1.19cm / M8: 1.39cm. Peso (kg): 5<br />
Tipo: Sottopunte Note: set di 4 in due versioni:<br />
Con incavo sottopunta in Delrin / Con incavo<br />
sottopunta in acciaio<br />
82
GUIDA ALL’ACQUISTO ACCESSORI<br />
TRACK AUDIO<br />
SMALL SOLID CUPS<br />
PREZZO € 79,00<br />
ESR<br />
ROUNDFFUSOR R1<br />
PREZZO € 85,00<br />
SONITUS ACOUSTICS<br />
MINI TRAP<br />
PREZZO € 85,00<br />
bile anche in spessori 6 e 8 cm al prezzo di 105 e 115<br />
euro. Peso a partire da 4,5kg per confezione (10 pz).<br />
Dimensioni (l x a x p) cm: 60 x 60 cm<br />
SONITUS ACOUSTICS<br />
SHARPSORBER<br />
PREZZO € 85,00<br />
Tipo: Sottopunte Note: set di 8, versione "piccola<br />
delle sottopunte speciali Track Audio, sono fabbricate<br />
in acciaio.<br />
FO.Q<br />
G-53F<br />
PREZZO € 84,00<br />
Tipo: pannelli per trattamento acustico Note: wall<br />
panel correttore acustico ambientale Dimensioni<br />
(l x a x p) cm: 58 x 58 x 11<br />
GREGITEK<br />
RG1<br />
PREZZO € 85,00<br />
Tipo: pannello acustico Risp. in freq. (Hz): Assorbente<br />
Frequenze: Basse Note: in poliestere ad<br />
alta densità, per il controllo delle basse frequenze,<br />
elimina le onde stazionarie e pulisce l'immagine.<br />
Posizionamento in angolo, impilabile per migliorare<br />
l'effetto. Pezzi in confezione 2; Colore Grigio<br />
Dimensioni (l x a x p) cm: 30 x 30 x 60<br />
SONITUS ACOUSTICS<br />
QUADSORBER<br />
PREZZO € 85,00<br />
Tipo: pannello acustico Risp. in freq. (Hz):<br />
Assorbente/Riflettente Frequenze: Medio/Alte<br />
Note: in poliestere a cella chiusa, spessore 4 cm.<br />
Disponibile anche in spessori da 6 e 8 cm a 95 e<br />
105 euro. Confezione da 10 o 8 pezzi. Colore grigio<br />
scuro. Dimensioni (l x a x p) cm: 60 x 60 x 4 (6-8)<br />
NORDOST<br />
SORT KONES AS<br />
PREZZO € 86,00<br />
Tipo: Supporti smorzanti Note: Materiale: multistrato<br />
di polimero smorzante ibrido e fibra di vetro.<br />
Diametro: 50 mm, Spessore: 3 mm, Contenuto<br />
della confezione: 4 pezzi, Peso massimo ammesso<br />
per pezzo: 20Kg.<br />
Tipo: Supporto per cavi di potenza in legno, blocco<br />
cavi tramite elastomeri, base con disco di acciaio<br />
cromato d. 97mm, altezza totale 107 mm, disponibile<br />
solo colore rosso Gregitek. Dimensioni (l x<br />
a x p) cm: 9,7 x 10,7 Peso (kg): 0,570<br />
Tipo: pannello acustico Frequenze: Assorbente/<br />
Diffondente ad ampio spettro Note: In schiuma di<br />
poliestere a cella chiusa, frequenze da medio-basse<br />
a acute. Colore grigio scuro. Spessore 4 cm. Disponi-<br />
Tipo: coni antirisonanza in allumino con sfera in<br />
83
SELECTOR<br />
acciaio Note: versione AC con sfera in ceramica<br />
euro 95, BC in bronzo con sfera in ceramica euro 158<br />
ASTRI<br />
IZQT - ACOUSTIC PANEL<br />
PREZZO € 89,00<br />
sorbente Frequenze: Basse Note: n poliestere ad<br />
alta densità, per il controllo delle basse frequenze,<br />
elimina le onde stazionarie. Posizionamento in<br />
angolo, impilabile per migliorare l'effetto. Pezzi in<br />
confezione 2; Colore Grigio Dimensioni (l x a x p)<br />
cm: 35 x 35 x 60<br />
SONITUS ACOUSTICS<br />
SHARPFUSOR<br />
PREZZO € 100,00<br />
ACOUSTIC REVIVE<br />
QR-8<br />
PREZZO € 109,00<br />
SONITUS ACOUSTICS<br />
PYRAMIS<br />
PREZZO € 90,00<br />
Tipo: Risuonatori al Quarzo Note: set da 8 risuonatori<br />
con lato adesivo. I QR-8 eliminano risonanze<br />
e vibrazioni. 8 adesivi di ricambio extra €8,00.<br />
Peso (kg): 0,6<br />
Tipo: Correttore acustico ambientale a pannello<br />
Note: Elemento a pannello quadrato con funzione<br />
mista assorbente/riflettente. Utilizzabile appeso<br />
al muro, a soffitto o nei telai standard da controsoffitto.<br />
Interno in poliuretanto FR. Disponibile<br />
Nero/Nero o Bianco/Nero Dimensioni (l x a x p)<br />
cm: 59,5 x 59,5 x 4 Peso (kg): 0,45<br />
ASTRI<br />
IZQT PL - ACOUSTIC PANEL<br />
PREZZO € 89,00<br />
Tipo: Pannello Acustico assorbente a banda ampia<br />
Note: In schiuma di poliestere a cella chiusa. Colore<br />
grigio scuro. Spessore 7 cm. Disponibile anche in<br />
spessore 10 cm. costo 110 euro. Pezzi in confezione<br />
10, area trattata 3,6 m2. Dimensioni (l x a x p)<br />
cm: 60 x 60 cm<br />
YAMAMOTO SOUND CRAFT<br />
PB-18<br />
PREZZO € 96,00<br />
Tipo: pannello acustico Frequenze: Diffondente<br />
ad Ampio spettro Note: Polistirene Espanso hi<br />
densisty (EPS) indurito per migliorare la dispersione<br />
del suono, permette accordatura dove non<br />
serve assorbimento, a Parete/Soffitto. 6 pezzi in<br />
confezione, area trattata 2,16 m2. Colori: Bianco.<br />
Nero e Grigio a 125 euro. Dimensioni (l x a x p)<br />
cm: 60 x 60 x 8<br />
STEIN MUSIC<br />
CONTACT CLEAR SYSTEM<br />
PREZZO € 100,00<br />
OMICRON<br />
CABLE HOLDER EVOLUTION<br />
PREZZO € 109,00<br />
Tipo: portacavi Note: Realizzato in Darlin va avvitato<br />
sulla somità dell'Harmonic Stabilizer. Adatto a<br />
cavi di segnale e potenza. Ruotando il top cambia la<br />
capacità di assorbimento Dimensioni (l x a x p)<br />
cm: 10 cm diametro<br />
GUIZU<br />
QRS-1250<br />
PREZZO € 111,20<br />
Tipo: Correttore acustico a pannello Note: Elemento<br />
a pannello quadrato con funzione mista<br />
assorbente/riflettente. Utilizzabile appeso al muro,<br />
a soffitto o nei telai standard da contro-soffitto.<br />
Interno in fibra di poliestere AE. Disponibile Nero/<br />
Bianco o Bianco/Bianco Dimensioni (l x a x p)<br />
cm: 59,5 x 59,5 x 4 Peso (kg): 0,45<br />
MUSIC TOOLS<br />
MAGIC-ISOLATE CLAMP A<br />
PREZZO € 89,00<br />
Tipo: clamp alluninio ALP Note: clamp alluninio<br />
ALP, colore nero Peso (kg): 0,420<br />
Tipo: Sottopunte in ebano e ceramica Note: Set<br />
di 4 sottopunte in legno duro d'ebano e ceramica,<br />
supportano massimo 15kg ciascuna (totale di<br />
60kg). Dimensioni (l x a x p) cm: 0,38 x 0,18 x<br />
0,38 Peso (kg): 0,13<br />
SONITUS ACOUSTICS<br />
FOURFUSOR<br />
PREZZO € 100,00<br />
Tipo: liquido per contatti<br />
ROTHWELL AUDIO PRODUCT<br />
IN-LINE XLR<br />
PREZZO € 105,00<br />
Tipo: Pannello acustico Note: Pannello acustico<br />
realizzato per la diffusione del suono in ambienti<br />
complessi, posizionabile in senso verticale o orizzontale,<br />
potendo controllare la diffusione del suono<br />
e correggerlo. Dimensioni (l x a x p) cm: 16x59x5<br />
SONITUS ACOUSTICS<br />
LOW KILLER<br />
PREZZO € 90,00<br />
OMICRON<br />
STABILIZER CLASSIC<br />
PREZZO € 112,00<br />
Tipo: pannello acustico Risp. in freq. (Hz): As-<br />
Tipo: pannello acustico Risp. in freq. (Hz):<br />
Diffondente Frequenze: Ampio spettro Note:<br />
in polistirene espanso hi densisty (EPS) indurito,<br />
migliora la dispersione del suono, permette accordatura<br />
dove non serve assorbimento, a Parete/<br />
Soffitto. Pezzi in conf. 6. Area trattata 2,16 m2.<br />
Colori: Bianco. Nero e Grigio 125 euro Dimensioni<br />
(l x a x p) cm: 60 x 60 x 8<br />
Tipo: coppia di attenuatori in-out Note: Coppia<br />
di attenuatori di ottima qualità che consentono<br />
l'attenuazione del segnale di circa 10 dB se interposti<br />
all'ingresso dell'amplificatore integrato o tra<br />
preamplificatore e finale. Peso (kg): 0,4<br />
Tipo: dissipatore Note: Derlin placcato cromo,<br />
contiene 3 sfere in ceramica. Da utilizzare sopra<br />
le elettroniche Dimensioni (l x a x p) cm: 10<br />
cm diametro<br />
84
GUIDA ALL’ACQUISTO ACCESSORI<br />
ASTRI<br />
IZQT CUSTOM<br />
PREZZO € 115,00<br />
STEIN MUSIC<br />
BLUE STARS<br />
PREZZO € 122,00<br />
PRESTIGE VT (SET D<br />
PREZZO € 124,90<br />
YAMAMOTO SOUND CRAFT<br />
VB-25<br />
PREZZO € 129,00<br />
Tipo: Correttore acustico a pannello Note: Elemento<br />
a pannello quadrato con funzione mista<br />
assorbente/riflettente. Utilizzabile appeso al muro,<br />
a soffitto o nei telai standard da contro-soffitto. Personalizzabile<br />
con stampa frontale su richiesta del<br />
cliente. Interno Nero o Bianco. Min. 8 pz. Dimensioni<br />
(l x a x p) cm: 59,5 x 59,5 x 4 Peso (kg): 0,45<br />
ENSEMBLE<br />
TUBESOX<br />
PREZZO € 115,00<br />
Tipo: acoustic tuner<br />
QUADRASPIRE<br />
QX7<br />
PREZZO € 123,00<br />
Tipo: Spike Feet Note: Erealizzate in composito,<br />
Set da 8 pezzi.<br />
STILLPOINTS<br />
ULTRA MINI<br />
PREZZO € 125,00<br />
Tipo: Sistema di supporto Note: Sistema di due<br />
supporti in legno di ebano, ognuno dei quali è<br />
formato da un prisma triangolare rovesciato che<br />
si inserisce nell'angolo a "V" di un corrispondente<br />
poliedro. Il punto di contatto è una linea e controlla<br />
efficacemente le vibrazioni.<br />
SHUNYATA<br />
DF MINI ELEVETOR<br />
PREZZO € 130,00<br />
Tipo: Stabilizzatori x valvole conf.2pz. Note: Stabilizzatore<br />
in Kevlar e rame per valvole di segnale.<br />
Riduce la microfonicità e scherma le valvole dalle<br />
interferenze elettromagnetiche.Prezzp per coppia.<br />
YAMAMOTO SOUND CRAFT<br />
PB-23<br />
PREZZO € 115,00<br />
Tipo: Sottopunte Note: Set di 4 sottopunte speciali<br />
dotate di base e struttura in acciaio e di uno<br />
strato interno smorzante nella parte in cui la punta<br />
verrà a contatto, progettate per neutralizzare gli<br />
effetti negativi della vibrazioni e per migliorare<br />
la qualità sonora.<br />
FO.Q<br />
DAMPING TAPE<br />
PREZZO € 124,60<br />
Tipo: supporto smorzante Note: regolabile in<br />
altezza per elettroniche.<br />
TOWNSHEND AUDIO<br />
SEISMIC ISOLATION PODS<br />
PREZZO € 125,00<br />
Tipo: Elevatori per cavi interconnessione Note:<br />
confezione da 12 pezzi<br />
STEIN MUSIC<br />
BLACK DIAMONDS<br />
PREZZO € 130,00<br />
Tipo: Sottopunte in ebano Note: Set di 4 grandi<br />
sottopunte in legno duro d'ebano africano, con<br />
diametro di 59mm ed un'altezza di 20mm. Supporta<br />
massimo 25kg ogni punta, quindi un totale<br />
di 100kg. Il diametro dell'incavo è 11mm.<br />
PURITAN AUDIO LAB.<br />
GROUND MASTER<br />
PREZZO € 120,00<br />
Tipo: Foglio antivibrazioni Note: Foglio antivibrazioni<br />
realizzato con polimetro smorzante ibrido. Set<br />
di 2 fogli adesivi ad elevato spessore da 2mm, altamente<br />
smorzanti, formato A4. Disponibile anche in<br />
formato A5. Dimensioni (l x a x p) cm: 21 x 29,7<br />
FURUTECH<br />
NCF BOOSTER CRADLE FLAT<br />
PREZZO € 124,00<br />
Tipo: disaccoppiatori Note: Elimina il feedback tra<br />
diffusori e apparecchiature sensibili alle vibrazioni.<br />
Migliora la chiarezza in tutta la gamma di frequenze<br />
e la definizione della gamma bassa.<br />
SCHIIT AUDIO<br />
WYRD<br />
PREZZO € 129,00<br />
Tipo: punte<br />
ANSUZ<br />
DARKZ SPEAKERS FEET<br />
PREZZO € 140,00<br />
Tipo: piano di sostegno aggiuntivo per NCF booster<br />
signal Dimensioni (l x a x p) cm: 9,5 x 2,2 x 4,5<br />
Peso (kg): 0,075<br />
Tipo: sopressore di rumore Note: round Master<br />
- elimina il rumore di fondo e la connessione di<br />
terra Peso (kg): 1<br />
Provato su <strong>SUONO</strong> 530 - 11/2018<br />
VALHALLA TECHNOLOGY<br />
Tipo: Filtro EMI USB<br />
Tipo: Dispositivi per il controllo delle risonanze<br />
Note: Consentono di fissare sotto i diffusori i Darkz<br />
Resonance Control(140€ 2 set).<br />
85
SELECTOR<br />
SONITUS ACOUSTICS<br />
PP 120<br />
PREZZO € 140,00<br />
ACOUSTIC REVIVE<br />
ECI-50<br />
PREZZO € 149,00<br />
HARMONIX<br />
RF 900<br />
PREZZO € 150,00<br />
isolante per cavi definitivo e per l'assorbimento<br />
delle onde elettromagnetiche. Prezzo cadauno. Dimensioni<br />
(l x a x p) cm: 8 x 6,4 x 3 Peso (kg): 0,9<br />
KRYNA<br />
ADATTATORI XLR/RCA<br />
PREZZO € 160,00<br />
Tipo: dispositivi accordatori di risonanza Note: Al<br />
posto delle normali sottopunte.<br />
Tipo: Correttore acustico in Fibra Frequenze:<br />
Assorbente per Medie e Alte Optional: Stampa<br />
Custom Note: Pannelli stampabili custom. Pezzi<br />
in Confezione 1. Dimensioni (l x a x p) cm:<br />
120 x 60 x 6<br />
AUDIO TEKNE<br />
CH 1.2<br />
PREZZO € 146,00<br />
Tipo: Spray per contatti Fattore di merito:<br />
Ultra conduttività Note: prodotto per la pulizia<br />
dei contatti che incrementa la conduttività. Una<br />
quantità elevatissima di nanoparticelle di diamante<br />
permette di ottenere un contatto e una<br />
conduttività maggiori.<br />
IFI AUDIO<br />
IPURIFIER-3<br />
PREZZO € 149,00<br />
STEIN MUSIC<br />
E-PADS 11,22 E 33 + 2S<br />
PREZZO € 153,00<br />
Tipo: harmonizer adesivi<br />
Tipo: Coppia di adattatori XLR-RCA Note: Qualità<br />
costruttiva allo stato dell'arte per convertire il<br />
segnale da XLR a RCA. Versione Pin 2 "HOT", coppia<br />
composta da 2 unità contrassegnate rosso-nero.<br />
Modelli: a) Da M XLR a F RCA; b) da F XLR a F RCA<br />
€172,60.<br />
SONITUS ACOUSTICS<br />
BIGFUSOR II<br />
PREZZO € 160,00<br />
PRO-JECT<br />
ABSORB IT<br />
PREZZO € 159,00<br />
Tipo: stabilizzatore per CD Note: clamp per CD<br />
in puro Carbon Block,diam.120 mm.spessore 2<br />
mm. Dimensioni (l x a x p) cm: 12 x 12 x 0,2<br />
Peso (kg): 0,18<br />
OMICRON<br />
HARMONIC STABILIZER<br />
PREZZO € 148,00<br />
Tipo: Filtro EMI USB Ingressi: USB 3.0 + 2.0 Note:<br />
Filtro USB audio + alimentazione; Rimuove DC<br />
offset e EMI per una perfetta trasmissione audio;<br />
Connettori in lega lavorata; Impedenza: 90 ohm.<br />
Dimensioni (l x a x p) cm: 6.2 x 1.8 x 1.9 Peso<br />
(kg): 30g<br />
MARIGO AUDIO LAB<br />
DISCO STABILIZZATORE<br />
2020 "AIDA"<br />
PREZZO € 149,00<br />
Tipo: piedini in metallo ad alto smorzamento meccanico<br />
Note: realizzato in 2 pezzi con gomma sintetica<br />
all'interno. Indicati per lettori CD, giradischi<br />
e amplificatori a valvole. Set 4 pezzi Dimensioni<br />
(l x a x p) cm: diametro 7,8<br />
SWISSCABLES<br />
UNIQUE PLUS<br />
PREZZO € 159,00<br />
Tipo: Polistirene Espanso hi densisty (EPS) indurito<br />
Risp. in freq. (Hz): Diffondente Frequenze:<br />
Ampio spettro Note: per migliorare la dispersione<br />
del suono, a Parete/Soffitto. Pezzi in conf. 3, area<br />
trattata 1,08 m2. Colori: Bianco. Nero e Grigio<br />
180 euro Dimensioni (l x a x p) cm: 60 x 60 x 16<br />
STEIN MUSIC<br />
THE PERFECT INTERFACE PI<br />
PREZZO € 160,00<br />
Tipo: stabilizzatore/miglioratore di riflettivita' per<br />
cd/dvd/sacd/blu ray disc<br />
SWISSCABLES<br />
HANDY<br />
PREZZO € 149,00<br />
Tipo: Risuonatore Note: confezione 1 pz.<br />
ACOUSTIC REVIVE<br />
RCI-3H<br />
PREZZO € 160,00<br />
Tipo: cellulosa Note: Mat per lettori cd. Versione<br />
carbon € 180,00<br />
IFI AUDIO<br />
SPDIF IPURIFIER<br />
PREZZO € 169,00<br />
Tipo: stabilizzatore Note: da posizionare sul top<br />
delle elettroniche, DGirando la ghiera varia il livello<br />
di dissipazione dell'energia. Realizzato in Derlin con<br />
sfere di metallo o a richiesta di ceramica. Dimensioni<br />
(l x a x p) cm: 10 cm diametro<br />
Tipo: Supporti per cavi Note: confezione 2 pz.<br />
Tipo: supporto isolante per cavi Note: Supporto<br />
Tipo: Rigeneratore di clock<br />
86
GUIDA ALL’ACQUISTO ACCESSORI<br />
ASTRI<br />
MINIAQT<br />
PREZZO € 170,00<br />
Tipo: Correttore acustico ambientale a pannello<br />
Note: Elemento totalmente Assorbente. Rivestito<br />
in tessuto moda, disponibile nei colori: Panna,<br />
Beige, Bordeaux, Nero. Dimensioni (l x a x p)<br />
cm: 35,5 x 35,5 x 5,5<br />
ASTRI<br />
MINIDQT<br />
PREZZO € 170,00<br />
un suono più organico e realistico. Specifico per cavi<br />
ACOUSTIC REVIVE<br />
RUT-1 USB<br />
PREZZO € 188,00<br />
spettro, assorbono ed isolano dalle risonanze, in<br />
sostituzione o in aggiunta ai piedini in dotazione<br />
Set da 04 pc.<br />
SONITUS ACOUSTICS<br />
FP<br />
PREZZO € 190,00<br />
Delrin. Destinazione: vasta gamma di prodotti<br />
per il contenimento delle vibrazioni quali clamp<br />
per giradischi, piedini per elettroniche e diffusori,<br />
stabilizzatori per cavi. Set da 3 pezzi<br />
Provato su <strong>SUONO</strong> 539 - 11/2019<br />
MUSIC TOOLS<br />
FLOOR-SAVER GRAFITE<br />
PREZZO € 196,00<br />
Tipo: Correttore acustico ambientale a pannello<br />
Note: Elemento totalmente Diffondente tramite<br />
diffrazione. Rivestito in tessuto moda, disponibile<br />
nei colori: Panna, Beige, Bordeaux, Nero. Dimensioni<br />
(l x a x p) cm: 35,5 x 35,5 x 5,5<br />
AUDIONAUTES<br />
HDG 10<br />
PREZZO € 170,00<br />
Tipo: Terminazione USB Note: Terminazione USB.<br />
ARIAMATERIA<br />
AM14B.4<br />
PREZZO € 190,00<br />
Tipo: Correttore acustico in Fibra Risp. in freq.<br />
(Hz): Assorbente Frequenze: Medio/Alte Note:<br />
Come Print Panel. Pezzi in confezione 2. Colori: Nero,<br />
Bianco, Dark Blu, Rosso, Grigio, Beige, Burgundy<br />
Dimensioni (l x a x p) cm: 60 x 60 x 6<br />
Tipo: salva pavimento Note: Set 8 pz in grafite<br />
diametro 30 mm<br />
Tipo: sistema di isolamento Note: 4 pezzi<br />
4,5x1,4cm (DxH) in basalto con granulometria<br />
varia, mescolato con miscela di resine poliuretaniche<br />
a bassa percentuale di isocianato. Top in pelle<br />
e base in neoprene incollata con polimero elastico.<br />
Ver altezza 2,5/4 e 4,5 cm: 200, 210,230 €<br />
HARMONIX<br />
SF 200+METAL PLATE<br />
PREZZO € 195,00<br />
DAAD<br />
ECO DAAD<br />
PREZZO € 199,00<br />
Tipo: grafite ad alta densità Note: blocchetto<br />
smorzante in grafite ad alta densità; da porre<br />
sotto sorgenti, elettroniche e diffusori; prezzo<br />
Cad. Dimensioni (l x a x p) cm: 10 x 10 x 10<br />
Peso (kg): 1,8<br />
HARMONIX<br />
BIG BAND HBB 3746<br />
PREZZO € 170,00<br />
ARIAMATERIA<br />
AM14P.4<br />
PREZZO € 190,00<br />
Tipo: accordatori<br />
OMICRON<br />
DECOUPLER ENERGY<br />
PREZZO € 195,00<br />
Tipo: correttore acustico Note: applicazione a<br />
soffitto-parete, efficace per risolvere problemi<br />
di eco fluttuante e ambienti particolarmente<br />
rivelatori. Dimensioni (l x a x p) cm: 23 x 107 x<br />
8,5 Peso (kg): 1<br />
FURUTECH<br />
NCF BOOSTER SIGNAL<br />
PREZZO € 199,00<br />
Tipo: accordatore Note: lamine adesive accordatrici;<br />
confezione da 6x40mm. Disponibili anche in<br />
confezione da6x60mm<br />
MUSIC TOOLS<br />
FLOOR-SAVER 60<br />
PREZZO € 184,00<br />
Tipo: sottopunte inox diametro 60 mm Note: set<br />
da 8 pz sottopunte inox diametro 60 mm<br />
Tipo: sistema di isolamento Note: 4 pezzi<br />
4,5x1,4cm (DxH) in porfido con granulometria<br />
varia, mescolato con miscela di resine poliuretaniche<br />
a bassa percentuale di isocianato. Top in pelle<br />
e base in neoprene incollata con polimero elastico.<br />
Ver altezza 2,5/4 e 4,5 cm: 200, 210,230 €<br />
ENSEMBLE<br />
GAMBA<br />
PREZZO € 190,00<br />
Tipo: piedini disaccoppianti Note: Realizzati in<br />
Derlin con anelo in rame per contrastare le cariche<br />
elettrostatiche. Da inserire sotto le elettroniche.<br />
Confezione da 3 pezzi<br />
OMICRON<br />
MD ENERGY<br />
PREZZO € 195,00<br />
STEIN MUSIC<br />
Q1 QUANTUM<br />
PREZZO € 185,00<br />
Tipo: Armonizzatore Note: Realizzato con la<br />
combinazione di cristalli e fisica quantistica. Per<br />
Tipo: piedini smorzanti Note: Attivi ad ampio<br />
Tipo: piedini disaccoppianti Note: Materiale:<br />
Tipo: sollevatore per cavi di segnale Note: dotato<br />
di supporto e due elastici per il fissaggio dei cavi<br />
sul supporto Dimensioni (l x a x p) cm: 9,5 x 8,2<br />
x 10 Peso (kg): 0,28<br />
Provato su <strong>SUONO</strong> 530 - 11/2018<br />
87
SELECTOR<br />
ACOUSTIC SYSTEM INT.<br />
RESONATOR BASIC<br />
PREZZO € 200,00<br />
Assorbente Frequenze: Basse Note: per le basse<br />
frequenze, in poliestere ad alta densità, elimina<br />
le onde stazionarie. Posizionamento in angolo,<br />
impilabile. Pezzi in conf. 2. Colore: Pioppo naturale,<br />
Ebano naturale, Mogano naturale, Noce Italiana<br />
naturale, Bianco, Rosso Dimensioni (l x a x p)<br />
cm: 42 x 42 x 60<br />
BEDINI<br />
DUAL BEAM<br />
PREZZO € 220,00<br />
STEIN MUSIC<br />
SPEAKER MATCH<br />
PREZZO € 235,00<br />
TIGLON<br />
TMX<br />
PREZZO € 200,00<br />
Tipo: ottimizzatone cavo-ampli-diffusore<br />
ANSUZ<br />
DARKZ RESONANCE<br />
CONTROL A<br />
PREZZO € 240,00<br />
Tipo: risonatore Note: lega di rame e argento con<br />
supporto in acero tenero<br />
Tipo: demagnetizzatore cd Note: ciclo automatico.<br />
ISOACOUSTICS<br />
ISOLATORI PER DIFFUSORI<br />
PREZZO € 200,00<br />
SONITUS ACOUSTICS<br />
LEVITER SHAPE 8<br />
PREZZO € 235,00<br />
Tipo: DA SCAFFALE - CENTRALE Note: per diffusore<br />
centrale peso max 27Kg. Prezzo singolo<br />
MOON<br />
FLAT CONES<br />
PREZZO € 200,00<br />
Tipo: piedini Note: Disaccoppiati : confezione<br />
da 3 o 4 pezzi<br />
STEIN MUSIC<br />
SUPER NATURALS<br />
PREZZO € 205,00<br />
Tipo: pannello acustico Risp. in freq. (Hz):<br />
Assorbente Frequenze: Medio/Alte Note: banda<br />
larga, in poliestere a celle chiuse rifinito in velluto.<br />
Disponibili nei colori Rosso, Nero, Bianco, Blu, Beige,<br />
Grigio. Confezione da 6 pezzi, m2 trattati 2,16<br />
Dimensioni (l x a x p) cm: 60 x 60 x 8<br />
Tipo: Dispositivi per il controllo delle risonanze<br />
Note: Prezzo per versione Darkz A. Sono disponibili<br />
in 4 livelli di qualità; D, TC, D2, C e A. Darkz. Possono<br />
essere fissati sotto i diffusori usando i Darkz Feet<br />
(140€ 2 pezzi).<br />
ARIAMATERIA<br />
AM14B.4.C<br />
PREZZO € 240,00<br />
SONITUS ACOUSTICS<br />
LEVITER STM<br />
PREZZO € 235,00<br />
Tipo: piedi di appoggio ottimizzati acusticamente<br />
in noce americano<br />
Tipo: sistema di isolamento Note: 4 pezzi<br />
4,5x1,4cm (DxH) in porfido rivestito in fibra di<br />
carbonio con granulometria varia, mescolato con<br />
miscela di resine poliuretaniche. Top in pelle e base<br />
in neoprene incollata con polimero elastico. Ver<br />
altezza 2,5/4 e 4,5 cm: 250, 260,280 €<br />
Tipo: piedini antivibrazioni Note: lo stesso modello<br />
utilizzato nella serie Evolution. Confezione da 4<br />
pz Peso (kg): 0,9<br />
SONITUS ACOUSTICS<br />
DECOTRAP NATUR<br />
PREZZO € 200,00<br />
SONITUS ACOUSTICS<br />
LEVITER SHAPE 12<br />
PREZZO € 210,00<br />
Tipo: pannello acustico Risp. in freq. (Hz):<br />
Assorbente Frequenze: Ampio spettro Note: a<br />
banda larga in poliestere schiuma acustica rifinito<br />
in velluto. Disponibile nei colori: Rosso, Nero, Bianco,<br />
Blu. Confezione da 6 pezzi, m2 trattati 2,16 Dimensioni<br />
(l x a x p) cm: 60 x 60 x 7<br />
STEIN MUSIC<br />
BLUE DIAMONDS<br />
PREZZO € 235,00<br />
ASTRI<br />
AQT<br />
PREZZO € 240,00<br />
Tipo: pannello acustico Risp. in freq. (Hz):<br />
Tipo: pannello acustico Risp. in freq. (Hz):<br />
Assorbente Frequenze: Medio/Alte Note: in<br />
poliestere a celle chiuse, banda larga, rifinito in<br />
velluto, disponibili nei colori Rosso, Nero, Bianco,<br />
Blu, Beige, Grigio. Confezione da 4 pezzi, m2 trattati<br />
1,44 Dimensioni (l x a x p) cm: 60 x 60 x 12<br />
Tipo: punte coniche<br />
Tipo: Correttore acustico ambientale a pannello<br />
Note: Elemento assorbente rivestito in tessuto moda;<br />
disponibile nei colori: Panna, Beige, Bordeaux,<br />
Nero. Dimensioni (l x a x p) cm: 52,5 x 52,5 x 5,5<br />
88
GUIDA ALL’ACQUISTO ACCESSORI<br />
ASTRI<br />
BQTI<br />
PREZZO € 240,00<br />
Tipo: Correttore acustico ambientale a pannello<br />
Note: Elemento specifico per le Basse Frequenze.<br />
Rivestito in tessuto moda, disponibile nei colori:<br />
Panna, Beige, Bordeaux, Nero. Dimensioni (l x a<br />
x p) cm: 52,5 x 52,5 x 5,5<br />
SONITUS ACOUSTICS<br />
DECOSORBER MASSIVE<br />
PREZZO € 245,00<br />
STEIN MUSIC<br />
SUPER NATURALS +<br />
PREZZO € 276,00<br />
KIMBER KABLE<br />
WONDER SOLDER LF<br />
PREZZO € 280,00<br />
ASTRI<br />
DQT<br />
PREZZO € 240,00<br />
Tipo: Correttore acustico ambientale a pannello<br />
Note: Elemento totalmente Diffondente tramite<br />
diffrazione. Rivestito in tessuto moda, disponibile<br />
nei colori: Panna, Beige, Bordeaux, Nero. Dimensioni<br />
(l x a x p) cm: 52,5 x 52,5 x 5,5<br />
FINITE ELEMENTE<br />
CERABALL<br />
PREZZO € 240,00<br />
Tipo: piedino universale Note: in alluminio con<br />
sfera in ceramica, base d'appoggio piana, set da<br />
4; versione per pesi fino a 200 kg euro 180; set<br />
da 3: Euro 180<br />
Provato su <strong>SUONO</strong> 535 - 05/2019<br />
ISOACOUSTICS<br />
APERTA<br />
PREZZO € 240,00<br />
Tipo: Pannello assorbente/riflettente Risp. in<br />
freq. (Hz): Assorbente/Riflettente Frequenze:<br />
Ampio spettro Note: in poliestere schiuma acustica,<br />
rifiniti in velluto, disponibili nei colori Rosso,<br />
Nero, Bianco, Blu, Beige, Grigio. Confezione da<br />
2 pezzi, m2 trattati 0,72 Dimensioni (l x a x p)<br />
cm: 60 x 60 x 7<br />
STILLPOINTS<br />
ULTRA SS<br />
PREZZO € 249,00<br />
Tipo: piedino isolatore per diffusori Note: smorzante<br />
regolabile in altezza<br />
GREGITEK<br />
DISSIPATORE DI ENERGIA<br />
DF1<br />
PREZZO € 250,00<br />
Tipo: piedi di appoggio ottimizzati acusticamente<br />
in noce americano<br />
ANSUZ<br />
DARKZ CABLE LIFTER A<br />
PREZZO € 280,00<br />
Tipo: Dispositivi per il controllo delle risonanze<br />
Note: disponibile in 4 livelli di qualità: D, TC, D2, C<br />
e A. Prezzo per 1 Darkz Cable Lifter.<br />
ANSUZ<br />
DARKZ RESONANCE<br />
PREZZO € 280,00<br />
Tipo: Dispositivi per il controllo delle risonanze<br />
Note: Versione regolabile della serie Darkz. Prezzo<br />
per un Darkz. Sono disponibili in 4 livelli di qualità;<br />
D, TC, D2, C e A. Darkz. Possono essere fissati sotto i<br />
diffusori usando i Darkz Feet (140€ 2 pezzi).<br />
Tipo: lega di stagno e argento saldature Note:<br />
rocchetto da 450 gr, senza piombo<br />
ARIAMATERIA<br />
AM30B.4.FL<br />
PREZZO € 287,00<br />
Tipo: sistema di disaccoppiamento Note: come<br />
AM30B.4 ma con piedini flottanti<br />
ARIAMATERIA<br />
AM30P.4.FL<br />
PREZZO € 287,00<br />
Tipo: sistema di disaccoppiamento Note: come<br />
AM30P.4 con piedini flottanti<br />
SONITUS ACOUSTICS<br />
BIGFUSOR II MASSIVE<br />
PREZZO € 289,00<br />
Tipo: isolatori per diffusori Note: per diffusori da<br />
scaffale - passo max 17,5 kg - coppia<br />
ISOACOUSTICS<br />
GAIA I<br />
PREZZO € 240,00<br />
Note: Elimina le vibrazioni dalle apparecchiature,<br />
può essere regolato sulla frequenza di risonanza<br />
dell'apparecchio<br />
HARMONIX<br />
RF 57 MKII<br />
PREZZO € 250,00<br />
CLINAMEN AUDIO<br />
PIEDINI<br />
PREZZO € 280,00<br />
Tipo: set piedini in Anticorodal anodizzato Note:<br />
Piedini in Anticorodal dimensioni 45x45 mm con<br />
foro passante 4mm. Ideali per tutte le situazioni<br />
dove accoppiare è la soluzione migliore. Ideali<br />
sotto diffusori e elettroniche. Disponibili in rosso,<br />
silver, gold. Venduti in kit di 4, in box in legno Dimensioni<br />
(l x a x p) cm: 4,5 x 4,5 Peso (kg): 0,135<br />
Tipo: In legno massello Note: Trattamento in<br />
polistirene espanso indurito a celle chiuse (EPS)<br />
della migliore qualità e legno massello. Diffusore<br />
sagomato da parete e soffitto. 1 pezzo in confezione,<br />
Area trattata 0,36 m2. Dimensioni (l x a x p) cm:<br />
60 x 60 x 18<br />
CLINAMEN AUDIO<br />
PIEDINI DISACCOPPIANTI A<br />
MOLLE<br />
PREZZO € 290,00<br />
HARMONIX<br />
RF 909 X<br />
PREZZO € 280,00<br />
Tipo: DA PAVIMENTO Note: PER DIFFUSORI DA<br />
PAVIMENTO - FINO A 32KG - SET DA 4 PEZZI<br />
Note: dispositivi per il controllo delle risonanze su<br />
circuiti stampati ed elettroniche; versione rotonda,<br />
conf. 8 pz.Per diffusori,elettroniche,spine,prese etc.<br />
Tipo: dispositivi accordatori di risonanza<br />
Note: Piedini in acciaio inossidabile a molla disaccoppianti<br />
per giradischi, diffusori ed elettroniche<br />
pesanti. Tarabili in altezza per il livellamento<br />
dell'apparecchio. Disaccoppiano completamente<br />
dall'ambiente esterno. Venduti in set da 4 Dimensioni<br />
(l x a x p) cm: 7,6 x7,6 x 6<br />
89
SELECTOR<br />
HARMONIX<br />
SF 200 MATE<br />
PREZZO € 290,00<br />
SONITUS ACOUSTICS<br />
DECOSORBER NATUR QUAD<br />
PREZZO € 290,00<br />
SWISSCABLES<br />
UNIQUE<br />
PREZZO € 299,00<br />
GUIZU<br />
QRS-650<br />
PREZZO € 315,00<br />
Tipo: supporti accordati Note: Migliora l'immagine<br />
e la profondità della riproduzione sonora.<br />
SONITUS ACOUSTICS<br />
DECOSORBER NATUR DOT<br />
PREZZO € 290,00<br />
Tipo: Pannello assorbente/riflettente Risp. in<br />
freq. (Hz): Assorbente/Riflettente Frequenze:<br />
Medio/Alte Note: per le medio alte, in Poliestere<br />
a celle chiuse rifinito in essenza di Ebano, Mogano,<br />
Ciliegio, Pioppo, Noce Italiano. Confezione da 6<br />
pezzi, m2 trattati 2,16 Dimensioni (l x a x p)<br />
cm: 60 x 60 x 8<br />
SONITUS ACOUSTICS<br />
DECOSORBER NATUR SERTA<br />
PREZZO € 290,00<br />
Tipo: Risuonatori Note: confezione 3 pz.<br />
ISOACOUSTICS<br />
APERTA 200<br />
PREZZO € 300,00<br />
Note: Set di 2 pannelli acustici per la diffusione del<br />
suono in ambienti complessi, controllando il suono.<br />
Realizzati in legno massello con struttura particolare<br />
migliorano il suono in ambienti piuttosto critici.<br />
Dimensioni (l x a x p) cm: 60x60x5<br />
Tipo: isolatori per diffusori Note: Iper diffusori da<br />
scaffale fino a 37Kg. Prezzo la coppia<br />
SHUN MOOK<br />
MPINGO DISK<br />
PREZZO € 320,00<br />
Tipo: pannello assorbenti Frequenze: Medio/Alte<br />
Note: in Poliestere a celle chiuse, riflettenti per le<br />
medio alte, rifiniti in essenza di Ebano, Mogano,<br />
Ciliegio, Pioppo, Noce Italiano. Confezione da 6<br />
pezzi, m2 trattati 2,16 Dimensioni (l x a x p) cm:<br />
60 x 60 x 8<br />
SONITUS ACOUSTICS<br />
DECOSORBER NATUR EVA<br />
PREZZO € 290,00<br />
Tipo: pannello assorbente Risp. in freq. (Hz):<br />
Assorbente/Riflettente Frequenze: Medio/Alte<br />
Note: in Poliestere e schiuma acustica a celle<br />
chiuse, assorbente/riflettente per le medio alte,<br />
rifinito in essenza di Ebano, Mogano, Ciliegio,<br />
Pioppo, Noce Italiano. Confezione da 6 pezzi, m2<br />
trattati 2,16 Dimensioni (l x a x p) cm: 60 x 60 x 8<br />
Tipo: pannello assorbente/riflettente Risp. in<br />
freq. (Hz): Assorbenti/Riflettenti Frequenze:<br />
Medio/Alte Note: per le medio alte, in poliestere<br />
a celle chiuse rifinito in essenza di Ebano, Mogano,<br />
Ciliegio, Pioppo, Noce Italiano. Confezione da 6<br />
pezzi, m2 trattati 2,16 Dimensioni (l x a x p)<br />
cm: 60 x 60 x 8<br />
SONITUS ACOUSTICS<br />
DECOSORBER NATUR EVA 0,5<br />
PREZZO € 295,00<br />
Tipo: Pannello assorbente/riflettente Risp. in<br />
freq. (Hz): Assorbente/Riflettente Frequenze:<br />
Medio/Alte Note: in Poliestere schiuma acustica,<br />
come Decosorber Natur ma in formato 30x60;<br />
Pezzi in confezione 12, area trattata m2 2,16<br />
Dimensioni (l x a x p) cm: 30 x 60 x 8<br />
SHUN MOOK<br />
MPINGO KABEL TREE<br />
REGULATOR<br />
PREZZO € 300,00<br />
Tipo: Accordatore per cavi Note: Accordatori di<br />
risonanza in Ebano antico per l'accordatura dei cavi<br />
audio. Accordatori di media dimensione, versione<br />
large costo 320,00 euro.<br />
GRYPHON<br />
BLACK SPIKE ST<br />
PREZZO € 305,00<br />
Tipo: Correttore ambientale Note: per correzione<br />
di pareti, angoli e singoli componenti dell'impianto.<br />
FURUTECH<br />
NCF BOOSTER<br />
PREZZO € 339,00<br />
SONITUS ACOUSTICS<br />
DECOSORBER NATUR HALE<br />
PREZZO € 290,00<br />
SONITUS ACOUSTICS<br />
DECOSORBER NATUR<br />
QUAD 0.5<br />
PREZZO € 295,00<br />
Tipo: coni in polimero con punte in acciaio per<br />
elettroniche e diffusori Note: set 4 pezzi<br />
STEIN MUSIC<br />
Q2 QUANTUM ORGANIZER<br />
PREZZO € 305,00<br />
Tipo: Pannello assorbente/riflettente Note: per<br />
le medio alte, in poliestere a celle chiuse rifinito in<br />
essenza di Ebano, Mogano, Ciliegio, Pioppo, Noce<br />
Italiano. Confezione da 6 pezzi, m2 trattati 2,16<br />
Dimensioni (l x a x p) cm: 60 x 60 x 8<br />
Tipo: Pannello assorbente/riflettente Frequenze:<br />
Medio/Alte Note: Come Decosorber Natur ma in<br />
formato 30x60; pezzi in confezione 12, area trattata<br />
m2 2,16 Dimensioni (l x a x p) cm: 30 x 60 x 8<br />
Note: Armonizzatore realizzato dalla combinazione<br />
di cristalli<br />
Tipo: sollevatore per cavi di alimentazione dotato<br />
di clamp Note: clamp di sostegno da 340 g. Altezza<br />
utile da 8 a 14 cm con estensioni incluse Dimensioni<br />
(l x a x p) cm: 9,5 x 8,2 x 10 Peso (kg): 0,28<br />
Provato su <strong>SUONO</strong> 530 - 11/2018<br />
90
GUIDA ALL’ACQUISTO ACCESSORI<br />
ISOACOUSTICS<br />
GAIA II<br />
PREZZO € 340,00<br />
SHUN MOOK<br />
SIGNAL TUBE RESONATORS<br />
PREZZO € 350,00<br />
SONITUS ACOUSTICS<br />
DECOSORBER MASS. QUAD<br />
PREZZO € 369,00<br />
MEL AUDIO<br />
OFIR<br />
PREZZO € 384,00<br />
Tipo: da pavimento Note: per diffusori da pavimento<br />
fino a 54 kg. Set da 4 pezzi<br />
TRIGON<br />
INVERTITORE DI FASE<br />
PREZZO € 340,00<br />
Note: invertitore di fase; alimentazione separata<br />
Tipo: Accordatore per Valvole di Segnale Note:<br />
Accordatori di risonanza in Ebano antico per l'accordatura<br />
delle valvole driver di ampli e preampli<br />
SHUNYATA<br />
SSF<br />
PREZZO € 350,00<br />
Tipo: pannello acustico Note: In legno massello e<br />
schiuma di Poliestere a celle chiuse, assorbono nel<br />
range della gamma media e riflettono nel range<br />
delle alte. 4 pezzi in confezione, area tratta 1,44<br />
m2. Bianco, nero, natural Dimensioni (l x a x p)<br />
cm: 60x60x8 cm<br />
INTONA<br />
7054-X<br />
PREZZO € 371,40<br />
Tipo: cono in acciaio inox speciale e smorzatori<br />
Note: set di tre pezzi<br />
HARMONIX<br />
SP ENACOM LTD<br />
PREZZO € 390,00<br />
TRACK AUDIO<br />
SOLID FEET (SET DI 3)<br />
PREZZO € 345,00<br />
Tipo: punte in acciaio Note: lavorate a macchina<br />
per tutte la serie Hydra. Set di 4 pezzi. Versione con<br />
altezza da 50 mm euro 490 Dimensioni (l x a x p)<br />
cm: 3,8 altezza<br />
Tipo: Isolatore USB 2.0 Hi-Speed Note: Isolatore<br />
USB galvanico per tutte le velocità di trasmissione.<br />
Fornisce isolamento con stabilizzazione lineare,<br />
testato fino a 25000V. Completamente passivo, disponibile<br />
nelle finiture: Bianco, Nero. Dimensioni<br />
(l x a x p) cm: 13,5 x 4,6 x 9<br />
TRACK AUDIO<br />
MONOPOD SMALL FEET)<br />
PREZZO € 375,00<br />
ACOUSTIC SYSTEM INT.<br />
RESONATOR SILVER<br />
PREZZO € 360,00<br />
Tipo: risonatore Note: in lega d'argento 751/1000<br />
e rame, supporto in acero tenero<br />
Tipo: filtro per diffusori Note: In aggiunta al cavo<br />
di potenza per eliminare le spurie del segnale..<br />
Versione special edition<br />
Tipo: Punte isolanti Note: Versione accoppiata<br />
delle punte Isolation Feet. Sono in acciaio massiccio<br />
e possono sopportare fino a 68kg cadauna. Disponibili<br />
anche in set di 4 a €455,00.<br />
STEIN MUSIC<br />
C2<br />
PREZZO € 360,00<br />
NORDOST<br />
SORT FUT<br />
PREZZO € 391,00<br />
SHUN MOOK<br />
DOWSIN PENDULUM<br />
PREZZO € 350,00<br />
Tipo: armonizzatore d'ambiente<br />
SONITUS ACOUSTICS<br />
DECOSORBER MASSIVE EVA<br />
PREZZO € 369,00<br />
Tipo: Piedini isoltanti (set 3) Note: Versione<br />
ridotta dei Monopod, possono essere utilizzati<br />
sotto la base di qualsiasi apparecchio o supporto.<br />
Costruiti in acciaio, da un lato hanno la base piana<br />
e dall'altro la punta stondata. Altezza regolabile.<br />
Disponibili in set di 4 a €450,00.<br />
STEIN MUSIC<br />
SUPER NATURALS PLUS<br />
PREZZO € 379,00<br />
Tipo: Accordatore ambientale Note: Accordatore<br />
specifico per la definizione di spazialità e tridimensionalità<br />
del sistema (profondità e altezza scena,<br />
separazione strumenti). Utilizzo appeso sopra ogni<br />
diffusore o appeso in mezzo.<br />
Tipo: pannello acustico I Note: in legno massello<br />
e schiuma di Poliestere a celle chiuse, assorbe nel<br />
range della gamma media e riflette nel range<br />
delle alte. 4 pezzi in confezione, area tratta 1,44 m2.<br />
Bianco Dimensioni (l x a x p) cm: 60x60x8 cm<br />
Tipo: piedi di appoggio ottimizzati acusticamente<br />
in noce americano<br />
Tipo: vedi note Note: Accessorio che sostituisce<br />
piedini e punte forniti con i diffusori e mobili hifi:<br />
massa meccanica diretta per eliminare energia<br />
superflua; Disponibile 4Pack Premium con 4 Sort<br />
Fut, utensile regolatore, sistema di livellamento<br />
laser, adattatori 8 e 6<br />
91
SELECTOR<br />
TRACK AUDIO<br />
DOMED FEET<br />
PREZZO € 400,00<br />
SHUNYATA<br />
DF-SS<br />
PREZZO € 410,00<br />
FINITE ELEMENTE<br />
CERAPUC<br />
PREZZO € 440,00<br />
set di 4, capacità di carico 300 kg; con tre sfere di<br />
accoppiamento colonna/base; disponibile anche<br />
in set di 3 a 360 €<br />
MUSIC TOOLS<br />
STREAM-LINE ENERGY DRESS<br />
PREZZO € 480,00<br />
Tipo: Elevatori per cavi diffusori e alimentazione<br />
Note: set da 3 pezzi<br />
Tipo: Punte isolanti Note: Monopod Feet (set di<br />
3), combinando una punta ed un cono in unico<br />
compatto dispositivo. Con il fondo leggermente<br />
concavo, minimizzando la superficie di contatto, si<br />
ottiene un isolamento unico.<br />
SHUN MOOK<br />
POWER TUBE RESONATORS<br />
PREZZO € 430,00<br />
Tipo: piedino Note: in acciaio con sfera in ceramica;<br />
set da 3: Euro 330; per capacità di carico fino a<br />
300 kg set da 4<br />
MUSIC TOOLS<br />
SPIKE - HULL II<br />
PREZZO € 459,00<br />
TRACK AUDIO<br />
ISOLATION FEET (SET DI 3)<br />
PREZZO € 400,00<br />
Tipo: Accordatore per Valvole di Potenza Note:<br />
Accordatori di risonanza in Ebano antico per l'accordatura<br />
delle valvole di amplificazione.<br />
IFI AUDIO<br />
NANO IGALVANIC<br />
PREZZO € 439,00<br />
Tipo: correttore d'ambiente Note: In tessuto<br />
microforato Dimensioni (l x a x p) cm: 40,5 x<br />
127 x 40,5 cm<br />
ACOUSTIC REVIVE<br />
RR-888<br />
PREZZO € 499,00<br />
Tipo: Punte isolanti Note: Piedini speciali<br />
più massicci e superbamente realizzati<br />
mai visti. Con un peso di quasi mezzo chilo, non<br />
sono solo massivi, ma sono anche ingegnerizzati<br />
in modo innovativo e geniale. Disponibili in set<br />
da 4: €490,00.<br />
TRACK AUDIO<br />
MONOPOD FEET)<br />
PREZZO € 400,00<br />
Tipo: Separatore galvanico<br />
ASTRI<br />
MAXIAQT<br />
PREZZO € 440,00<br />
Tipo: Correttore acustico ambientale a pannello<br />
Note: Elemento totalmente Assorbente. Rivestito<br />
in tessuto moda, disponibile nei colori: Panna,<br />
Beige, Bordeaux, Nero. Dimensioni (l x a x p)<br />
cm: 52,5 x 105 x 5,5<br />
Tipo: piedino sottopunta per elettroniche e diffusori<br />
Note: Sottopunta antirisonante in composto<br />
di alluminio rosso o nero, acciaio inox, derlin e<br />
rame. Prezzo per set di 4 pezzi oppure per singolo<br />
pezzo per euro 115,00 Dimensioni (l x a x p) cm:<br />
diametro 6 x 3,6 cm<br />
MUSIC TOOLS<br />
MAGIC-ISOLATE CLAMP<br />
PREZZO € 460,00<br />
Tipo: Generatore di impulsi Note: Generatore<br />
di impulsi a bassissima frequenza per tutte le<br />
elettroniche audio, sale di ascolto.<br />
STEIN MUSIC<br />
SPEAKER MATCH PLUS<br />
PREZZO € 513,00<br />
Tipo: Piedini isoltanti (set 3) Note: Set di 3 piedini<br />
isolanti con punta ed un cono, leggermente più<br />
bassi degli Isolation Feet e dei Solid Feet, possono<br />
essere utilizzati sotto la base di qualsiasi apparecchio<br />
o supporto. Costruiti in acciaio. Disponibili in<br />
set di 4 - €490,00.<br />
ASTRI<br />
MAXIBQT<br />
PREZZO € 440,00<br />
Tipo: Correttore acustico ambientale a pannello<br />
Note: Elemento specifico per le Basse Frequenze.<br />
Rivestito in tessuto moda, disponibile nei colori:<br />
Panna, Beige, Bordeaux, Nero. Dimensioni (l x a<br />
x p) cm: 52,5 x 105 x 5,5<br />
ASTRI<br />
MAXIDQT<br />
PREZZO € 440,00<br />
Tipo: Correttore acustico ambientale a pannello<br />
Note: Elemento totalmente Diffondente tramite<br />
diffrazione. Rivestito in tessuto moda, disponibile<br />
nei colori: Panna, Beige, Bordeaux, Nero. Dimensioni<br />
(l x a x p) cm: 52,5 x 105 x 5,5<br />
Note: in grafite HDG 1 pezzo diametro 80 mm<br />
FINITE ELEMENTE<br />
CERABASE SLIMLINE<br />
PREZZO € 480,00<br />
Tipo: piedino per diffusori in alluminio Note:<br />
Tipo: ottimizzatone cavo-ampli-diffusore<br />
STEIN MUSIC<br />
DE-2 CD CONDITIONER<br />
PREZZO € 515,00<br />
Tipo: demagnetizzatore Note: elimina cariche<br />
elettrostatiche e stress dei materiali. Adatto per CD,<br />
DVD, Blue-Ray, Cavi Peso (kg): 1<br />
92
GUIDA ALL’ACQUISTO ACCESSORI<br />
STEIN MUSIC<br />
Q3 QUANTUM ORGANIZER<br />
PREZZO € 515,00<br />
Note: Armonizzatore realizzato dalla combinazione<br />
di cristalli<br />
STEIN MUSIC<br />
BLUE SUN<br />
PREZZO € 520,00<br />
Tipo: armonizzatore d'ambiente Note: versione<br />
Signature € 720,00<br />
MUSIC TOOLS<br />
MAGIC-ISOLATE CABLE<br />
PREZZO € 530,00<br />
Note: supporto per cavi in grafite HDG 1 pezzo<br />
diametro 80 mm<br />
DAAD<br />
DAAD 2<br />
PREZZO € 537,00<br />
Tipo: correttore acustico Note: per risonanze<br />
93
SELECTOR<br />
superiori a 120Hz, per le riflessioni precoci laterali<br />
e posteriori Dimensioni (l x a x p) cm: 22 x 110<br />
x 16 Peso (kg): 3<br />
HARMONIX<br />
TU 303 EX<br />
PREZZO € 580,00<br />
FINITE ELEMENTE<br />
CERABASE COMPACT<br />
PREZZO € 600,00<br />
HARMONIX<br />
TU 606 Z<br />
PREZZO € 690,00<br />
HARMONIX<br />
TU 600<br />
PREZZO € 540,00<br />
Tipo: supporti/accordatori Note: Permettono<br />
la regolazione in altezza senza gli inconvenienti<br />
acustici delle punte regolabili,anzi accordando<br />
il sistema.<br />
Tipo: accordatori di risonanza/supporto Note:<br />
ingombro ridotto per componenti in rack.<br />
NORDOST<br />
SORT LIFT<br />
PREZZO € 585,00<br />
Tipo: piedino per diffusori in alluminio Note:<br />
set di 4, capacità di carico di 300 kg, tre sfere di<br />
accoppiamento colonna/base; disponibile anche<br />
in set da 3 a 450 euro<br />
Provato su <strong>SUONO</strong> 535 - 05/2019<br />
Tipo: accordatori Note: Supporti-accordatori<br />
per diffusori ed elettroniche.Regolabili in altezza.<br />
STILLPOINTS<br />
ULTRA 5<br />
PREZZO € 699,00<br />
FINITE ELEMENTE<br />
CERABALL BLACK CHROME<br />
PREZZO € 570,00<br />
HARMONIX<br />
ALPHA 1<br />
PREZZO € 600,00<br />
Tipo: piedini antivibrazioni Note: Con cromatura<br />
black. Campo di applicazione: 5 - 40 kg di peso del<br />
dispositivo · set da 4 pezzi 750 €<br />
Tipo: supporto smorzante Note: per diffusori ed<br />
elettroniche, versione Ultra 6 euro 899. Prezzi cad.<br />
OMICRON<br />
MD ENERGY G&P<br />
PREZZO € 570,00<br />
Tipo: piedini antivibrazioni Note: In ottone con<br />
placcatura oro 24 k o argento con all'interno sfera<br />
da 16 mm. Da utilizzare sotto le elettroniche. Set<br />
di 3 pezzi<br />
HARMONIX<br />
SF 200 EBS<br />
PREZZO € 580,00<br />
Tipo: supporti per sollevare i cavi dal pavimento<br />
Note: punti di contatto minimi con il cavo, base in<br />
alluminio anodizzato, sistema di molle flottanti nei<br />
due blocchi da cui escono le 'orecchie'<br />
MUSIC TOOLS<br />
SPIKE - HULL CABLE<br />
PREZZO € 594,00<br />
Note: in grafite HDG set di 04 pezzi, disponibili<br />
rosse o nere<br />
STEIN MUSIC<br />
SUPER NATURALS<br />
SIGNATURE<br />
PREZZO € 595,00<br />
Tipo: supporti per cavi con accordatore di risonanza<br />
Note: Disaccoppiano i cavi dal campo magnetico<br />
e dalle vibrazioni dei solai e ne controllano la risonanza<br />
intrinseca.<br />
HARMONIX<br />
RFA 80I<br />
PREZZO € 620,00<br />
Tipo: accordatori per ambiente Note: set 18<br />
dischetti accordanti per ambienti.<br />
STILLPOINTS<br />
APERTURE<br />
PREZZO € 650,00<br />
ACOUSTIC REVIVE<br />
RGC-24 TRIPLE-C<br />
PREZZO € 707,00<br />
Tipo: Grounding Conditioner Note: Sistema di<br />
massa virtuale aggiornato con conduttori tripleC.<br />
Lega di alluminio 2017 (parte inferiore); ottone<br />
placcato oro (parte superiore); varietà di minerali<br />
naturali (interno). Incluso adattatore IP-2 per la<br />
connessione RCA. Lunghezza cavo: 50cm Dimensioni<br />
(l x a x p) cm: 8 x 1,8 Peso (kg): 0,384<br />
DAAD<br />
STUDIO DAAD<br />
PREZZO € 707,00<br />
Tipo: accordatori di risonanza/supporto Note: per<br />
il bilanciamento tonale di pianoforti,rack,sistemi<br />
professionali.<br />
Tipo: piedi di appoggio ottimizzati acusticamente<br />
in noce americano<br />
Tipo: pannello fono assorbente Note: colori<br />
assortiti. versione con stampe di New York euro 990<br />
Tipo: correttore acustico Note: DaaD2 equipaggiato<br />
con un'asta telescopica interna avvitata su<br />
94
GUIDA ALL’ACQUISTO ACCESSORI<br />
un robusto treppiede. Lo scorrimento di 80 cm<br />
dell'asta, consente di posizionarlo alla altezza<br />
necessaria partendo da 23 cm dal pavimento.<br />
HARMONIX<br />
TU 202 MK II<br />
PREZZO € 750,00<br />
le risonanze elettromeccaniche nelle sue immediate<br />
vicinanze in modo che risuonino all'unisono,<br />
sincronizzandole<br />
DAAD<br />
DAAD 4<br />
PREZZO € 963,00<br />
HARMONIX<br />
TU 505 EX MK2<br />
PREZZO € 713,00<br />
WIREWORLD<br />
SPACE PORT<br />
PREZZO € 815,00<br />
Tipo: accordatori/supporti Note: Per diffusori<br />
ed elettroniche.<br />
Tipo: supporti per la definizione dell'immagine<br />
video Note: efficaci sia sull'immagine acustica<br />
che visiva,sulla definizione dei colori e sul contrasto.<br />
FINITE ELEMENTE<br />
CERABASE B&W<br />
PREZZO € 720,00<br />
DAAD<br />
DAAD 3<br />
PREZZO € 780,00<br />
Tipo: Multipresa schermata Note: Un innovativo<br />
circuito filtrato anti disturbi che assorbe i picchi di<br />
tensione, senza circuiti di protezione per un suono<br />
di qualità superiore.<br />
MUSIC TOOLS<br />
STREAM LINE ENERGY<br />
IMAGE<br />
PREZZO € 850,00<br />
Tipo: correttore acustico Note: Trattamento degli<br />
angoli; per risonanze superiori a 60Hz, per le<br />
riflessioni precoci anteriori Dimensioni (l x a x p)<br />
cm: 39 x 110 x 39 Peso (kg): 5<br />
HARMONIX<br />
RS-707 Z<br />
PREZZO € 976,00<br />
Tipo: piedini Note: Per B&W nuova serie 800,<br />
creati appositamente per i diffusori B&W. Set di 4.<br />
Prezzo versione per B&W D2<br />
FINITE ELEMENTE<br />
CERABASE CLASSIC<br />
PREZZO € 720,00<br />
Tipo: correttore acustico Note: per risonanze<br />
superiori a 70Hz, per tutte le riflessioni precoci<br />
Dimensioni (l x a x p) cm: 28 x 110 x 28 Peso<br />
(kg): 4<br />
Tipo: piedini Note: per elettroniche e diffusori in<br />
legno e metallo Dimensioni (l x a x p) cm: 4,95<br />
(diametro) x 3,3 (A)<br />
HARMONIX<br />
CR-4105<br />
PREZZO € 790,00<br />
HARMONIX<br />
HYOTAN RFS-65M<br />
PREZZO € 990,00<br />
Tipo: per elettroniche, diffusori e hi-fi rack Note:<br />
in acciaio inox lavorato di precisione e spazzolato<br />
a mano, 3 sfere ceramiche per pezzo, portata max<br />
500 kg per set da quattro; anche set da 3 a 540 €<br />
ISOACOUSTICS<br />
GAIA III<br />
PREZZO € 730,00<br />
Tipo: accordatori per cavi Note: Neutralizza le<br />
interferenze tra i cavi ed i campi magnetici, migliorando<br />
l'immagine sonora: Size S per cavi di<br />
10mm diametro,Size L per cavi di 12mm diametro;<br />
Set da 02 pz.<br />
NORDOST<br />
QPOINT<br />
PREZZO € 794,00<br />
Tipo: correttore d'ambiente Note: pannello fono<br />
assorbente con immagine personalizzata 90x140<br />
euro 960 Dimensioni (l x a x p) cm: 80 x 120<br />
Peso (kg): 4<br />
STILLPOINTS<br />
ULTRA 6<br />
PREZZO € 899,00<br />
Note: Conf da 4 pz. Dispositivi accordanti per<br />
elettroniche e diffusori complementare alla serie<br />
Million, per spazi limitati.<br />
HARMONIX<br />
TU 201 MK2<br />
PREZZO € 990,00<br />
Tipo: da pavimento Note: per diffusori da pavimento<br />
fino a 100 kg. Set da 4 pezzi<br />
Tipo: sincronizzatore di risonanza Note: controlla<br />
Tipo: Isolatore smorzante contrapposto per diffusori/elettroniche<br />
Note: prezzo cad.<br />
Tipo: accordatori/supporti Note: per amplificatori<br />
a valvole,diffusori ,elettroniche.Confezione da 4 pz.<br />
95
SELECTOR<br />
SHUN MOOK<br />
SUPER DIAMOND<br />
RESONATORS<br />
PREZZO € 990,00<br />
HARMONIX<br />
CR 4107<br />
PREZZO € 1.190,00<br />
ACUSTICA APPLICATA<br />
VOLCANO<br />
PREZZO € 1.452,00<br />
SHUN MOOK<br />
ULTRA D. RESONATORS<br />
PREZZO € 1.700,00<br />
Tipo: accordatori per cavi Note: Neutralizza le<br />
interferenze tra i cavi ed i campi magnetici migliorando<br />
l'immagine sonora: Size S per cavi da 13mm,<br />
Size M per cavi da 18mm; set da 2 pz.<br />
Tipo: Piedino per accordatura Note: Come orginal<br />
Diamond Resonator ma con diamante di maggiore<br />
caratura e maggior peso. Dimensioni (l x a x p)<br />
cm: Diam. 7,6 cm.<br />
ISOACOUSTICS<br />
GAIA TITAN<br />
PREZZO € 1.080,00<br />
ACOUSTIC SYSTEM INT.<br />
RESONATOR GOLD<br />
PREZZO € 1.200,00<br />
Tipo: risonatore Note: in lega d'oro 18k, argento e<br />
rame, supporto in acero duro; versione Special Gold<br />
in lega d'oro 14k, argento e rame, stesso prezzo<br />
HARMONIX<br />
RF 999 MILLION<br />
PREZZO € 1.200,00<br />
Tipo: Risuonatore variabile Note: Risuonatore a<br />
frequenza variabile a partire da 38 Hz. Realizzato<br />
in plexiglass con finiture in legno a moduli componibili.<br />
Dimensioni (l x a x p) cm: 40 x 105 x 40<br />
cm Peso (kg): 4,9<br />
STEIN MUSIC<br />
COMPLETE SET<br />
PREZZO € 1.500,00<br />
Tipo: Piedino per accordatura Note: Come orginal<br />
Diamond Resonator ma con diamante di maggiore<br />
caratura e maggior peso. Dimensioni (l x a x p)<br />
cm: Diam. 10 cm.<br />
ACUSTICA APPLICATA<br />
HALIFAX<br />
PREZZO € 1.769,00<br />
Note: Set completo composto da 4 Black stones,5<br />
Blue diamonds,2 Black Diamonds e Black tack.<br />
Tipo: piedini isolanti Note: per diffusori da pavimento.<br />
Mod. Cronos fino a 145 kg, Rhea fino a 190<br />
kg, - Thesis fino a 280 kg per diffusore - Set da 4<br />
pezzi - Prezzi rispetivamente 1.080,00€ - 1.440,00<br />
- 1.920,00<br />
Note: Dispositivi accordatori per risonanze. Confezione<br />
gioiello (2 pezzi).<br />
STEIN MUSIC<br />
H2 HARMONIZER PACKAGE<br />
PREZZO € 1.540,00<br />
HARMONIX<br />
TU 666 MILLION<br />
PREZZO € 1.100,00<br />
HARMONIX<br />
RF 999MT MK2<br />
PREZZO € 1.200,00<br />
Note: Supporti accordatori,regolabili.Efficaci su<br />
dettaglio e luminosità,musicalità e fuoco.Conf.4<br />
pezzi<br />
HARMONIX<br />
TUNING MASTER RS-1502M<br />
PREZZO € 1.100,00<br />
Tipo: dispositivi accordatori di risonanza Note: In<br />
sostituzione delle normali sottopunte per accordare<br />
i diffusori<br />
STEIN MUSIC<br />
SPEAKER MATCH SIGNATURE<br />
PREZZO € 1.320,00<br />
Tipo: Armonizzatore di ambiente Note: La confezione<br />
comprende 2 armonizzatori A+B, 2 Wall<br />
brackets, 2 Black Stones .Disponibile bianco e nero.<br />
Versione con stand da pavimento €1.750,00.<br />
HARMONIX<br />
RFA-7800<br />
PREZZO € 1.580,00<br />
Tipo: Risuonatore Note: Risonatore a frequenza<br />
variabile a partire da 28 Hz. Dispositivo realizzato in<br />
Plexiglass e finiture in legno con verniciatura Nero<br />
antracite satinato. A richiesta verniciatura satinata<br />
colori RAL. Dimensioni (l x a x p) cm: 42 x 88 x<br />
42 Peso (kg): 6<br />
GRYPHON<br />
ATLAS<br />
PREZZO € 1.820,00<br />
Note: Confezione da 4pz. Dispositivi accordanti<br />
specifici per elettroniche a valvole, meccaniche<br />
cd e diffusori.<br />
Tipo: ottimizzatone cavo-ampli-diffusore<br />
Tipo: accordatori per ambiente Note: Set 18 unità,<br />
sufficienti per un ambiente. Dimensioni: diametro<br />
cm. 2.5, spessore cm.0.4.<br />
Tipo: punte Note: in poliossimetilene, alluminio<br />
e acciaio temperato, adatte per elettroniche e<br />
diffusori<br />
96
GUIDA ALL’ACQUISTO ACCESSORI<br />
OMICRON<br />
TESLA<br />
PREZZO € 1.850,00<br />
STEIN MUSIC<br />
H2 HARMONIZER<br />
SIGNATURE PACKAGE<br />
PREZZO € 2.060,00<br />
comando on - off, rifinitura artic white senza<br />
maggiorazione. Prezzo cad. Finira Grafite Black e<br />
Artic White Peso (kg): 13<br />
SHUN MOOK<br />
GIANT DIAMOND<br />
RESONATORS<br />
PREZZO € 2.600,00<br />
AURORA ELECTRON DEVICES<br />
DIGITAL SOUND RESTORER<br />
PREZZO € 4.300,00<br />
Tipo: vedi note Note: Il dispositivo ha la funzione<br />
di eliminare le distorsioni e le spurie di origine digitale<br />
rendendo così il suono più simile all'analogico;<br />
può essere collegato all'uscita linea di qualsiasi<br />
lettore CD o Dac, completamente passivo. Dimensioni<br />
(l x a x p) cm: 43,8 x 4,6 x 30 Peso (kg): 5<br />
Tipo: stabilizzatore Note: In derlin placcato cromo.<br />
Varia in maniera controllata il campo magnetico<br />
generato dal passaggio del segnale in un cavo. Per<br />
cavi di segnale, potenza, USB Dimensioni (l x a x<br />
p) cm: 16 cm diametro<br />
Tipo: armonizzatore di ambiente Note: Versione<br />
con stand € 2.260,00<br />
HARMONIX<br />
RF-808Z MILLION<br />
PREZZO € 2.200,00<br />
Tipo: piedino per accordatura Note: Come orginal<br />
Diamond Resonator ma con diamante di maggiore<br />
caratura e maggior peso. Dimensioni (l x a x p)<br />
cm: Diam. 12 cm.<br />
ACUSTICA APPLICATA<br />
POLIFEMO<br />
PREZZO € 4.697,00<br />
STEIN MUSIC<br />
ONYX DX 3002<br />
PREZZO € 1.900,00<br />
SHUN MOOK<br />
CONCERT HALL RESONATORS<br />
PREZZO € 3.000,00<br />
Tipo: piedini antivibrazioni Note: set da 4<br />
Tipo: Accordatore ambientale Note: Pannelli<br />
accordatori di risonanza in legno d'Ebano antico<br />
(accordato con Jacaranda antico<br />
Tipo: reclocking del segnale digitale<br />
ACOUSTIC REVIVE<br />
RL-30 MKIII<br />
PREZZO € 2.285,00<br />
VAN DEN HUL<br />
THE EXTENDER<br />
PREZZO € 3.100,00<br />
HARMONIX<br />
TB 0917 THE BASE<br />
PREZZO € 1.925,00<br />
Note: Accordatore confezione da 1 pz.<br />
ACOUSTIC SYSTEM INT.<br />
RESONATOR PLATINUM<br />
PREZZO € 2.000,00<br />
Tipo: Smagnetizzatore per LP, CD, cavi e connettori<br />
Note: Equipaggiato con un "generatore di ioni<br />
negativi (minus ion)" che migliora il suono e lo<br />
rende più reale e naturale. Alimentazione: 230V.<br />
Peso (kg): 9,4<br />
SHUN MOOK<br />
SPATIAL CONTROL OCTET<br />
PREZZO € 2.300,00<br />
Tipo: Correttore ambientale Note: Come Sextet<br />
Triple ma con struttura di montaggio a muro (8<br />
unità, 8 supporti da muro, 24 dischi).<br />
Tipo: elettronica "torsion field generator Note:<br />
basata sulle teorie e le sperimentazioni sulle "onde<br />
scalari" (scalar waves) e sui "campi di torsione" (torsion<br />
fields),si collega e si colloca un the extender<br />
sopra a ciascun diffusore, in maniera analoga ad<br />
una coppia di supertweeter.<br />
HARMONIX<br />
TU-1000<br />
PREZZO € 3.172,00<br />
Tipo: risuonatore acustico Note: Applicazione<br />
moderna del principio di Helmholtz. Risonatore a<br />
frequenza variabile a partire da 25 Hz. Dispositivo<br />
realizzato in Plexiglass. Dimensioni (l x a x p) cm:<br />
41 x 184 x 41 Peso (kg): 18<br />
TELOS AUDIO DESIGN<br />
GNR<br />
PREZZO € 6.000,00<br />
Tipo: risonatore<br />
PSI AUDIO<br />
AVAA C20<br />
PREZZO € 2.467,58<br />
Tipo: riduttore di rumore<br />
COMPUTER AUDIO DESIGN<br />
GROUND CONTROL 1<br />
PREZZO € 2.000,00<br />
Tipo: piedini Note: altezza regolabile Dimensioni<br />
(l x a x p) cm: 6 (diametro)) x 2,8 (A)<br />
ABSOLARE<br />
ABSOLARE BULLETS<br />
PREZZO € 6.400,00<br />
SHUN MOOK<br />
SPATIAL CONTROL QUARTET<br />
PREZZO € 3.500,00<br />
Tipo: Accordatori ambientali Note: Pannelli accordatori<br />
di risonanza in legno d'Ebano antico<br />
(accordato con Jacaranda antico e montati su<br />
struttura di Acero naturale (4 unità, 4 stand, 8<br />
supporti, 32 dischi). Versione sexstet con 6 unità, 6<br />
stand, 12 supporti, 44 dischi ; versione octet con 8<br />
unità, 8 stand, 16 supporti, 60 dischi<br />
Note: Componenti studiatio per ridurre il rumore<br />
ad alta frequenza e migliorare la qualità del suono.<br />
Si può collegare a qualsiasi prodotto audio che<br />
abbia una connessione di ingresso o uscita non<br />
utilizzata.<br />
Tipo: Assorbitore acustico attivo Note: modulo<br />
assorbitore per bassi attivo (15 e 120 Hz). Tele-<br />
Tipo: correttore distorsioni armoniche Note:<br />
Prezzo per 4 unita Dimensioni (l x a x p) cm:<br />
2x16 Peso (kg): 0,85<br />
97
SELECTOR<br />
di Carlo D’Ottavi<br />
Nella serie sempre più<br />
ricca di ristampe di<br />
capolavori della musica<br />
classica registrate a cavallo<br />
del 1960, è la volta di questa<br />
frizzante raccolta di suite orchestrali<br />
dedicata al compositore<br />
francese George Bizet<br />
(1838-1875). Registrata nel<br />
gennaio del 1958, negli studi<br />
EMI presso la Kingsway Hall<br />
con la londinese Philarmonia<br />
Orchestra diretta da Herberth<br />
von Karajan, rappresenta una<br />
delle ultime testimonianze<br />
della collaborazione del direttore<br />
austriaco con questa<br />
orchestra, in quanto era imminente<br />
il passaggio, storico,<br />
alla Deutsche Grammophone<br />
e all’orchestra di Berlino. Fondata<br />
nel 1945 dal mitico produttore<br />
Walter Legge, la P.O.<br />
londinese crebbe e diventò<br />
grande proprio sotto la direzione<br />
di Karajan, negli anni<br />
Cinquanta, quando di fatto ne<br />
divenne il direttore principale.<br />
Nel pieno della sua maturità<br />
artistica, ancorché ancora giovane,<br />
il maestro salisburghese<br />
affronta queste partiture con<br />
la sua proverbiale attenzione<br />
e accuratezza unite alla freschezza<br />
e all’entusiasmo consone<br />
al genere. Il disco fu pubblicato<br />
nel 1959 dalla Columbia<br />
UK, cod. SAX 2289, e oggi<br />
le valutazioni di una sua copia<br />
originale si aggirano attorno<br />
alle 135 £. Per nostra fortuna<br />
in questi ultimissimi anni la<br />
Hi-Q Supercuts record si sta<br />
dedicando alla ristampa ad<br />
alta qualità di questi magnifici<br />
album che possiamo ascoltare<br />
in tutto il loro elevato livello,<br />
dovuto anche alla competenza<br />
di produttori tra cui, per l’appunto,<br />
Walter Legge. Partiti<br />
da questa base eccellente la<br />
masterizzazione e taglio Hi-Q<br />
Supercuts su vinile pesante<br />
promette ottimi risultati.<br />
Alphonse Daudet, popolare<br />
letterato noto soprattutto per<br />
i suoi romanzi, scrisse nel 1869<br />
per il Théàtre de Vaudeville un<br />
dramma passionale ricavato<br />
da uno dei suoi racconti. Nacque<br />
così L’Arlésienne, la cui<br />
azione si svolge nella regione<br />
della Camargue e ritenuto un<br />
soggetto fortemente teatrale.<br />
George Bizet<br />
L’ARLÉSIENNE SUITE N.1 E<br />
N.2 - CARMEN SUITE N.1<br />
Herberth von Karajan -<br />
Philarmonia Orchestra<br />
Hi-Q Supercuts HIQLP027 - 1 LP 180<br />
gr180 g<br />
Il genere allora in voga prevedeva<br />
storie improbabili tra<br />
miseria, tragedie e finali consolatori.<br />
Carvalho, direttore<br />
del teatro, invitò Bizet a comporre<br />
velocemente le musiche<br />
di scena dell’Arlésienne. Bizet<br />
utilizzò tutta la sua abilità di<br />
elegante armonista e di fine<br />
melodista, realizzando una<br />
partitura ricca di temi piacevoli,<br />
dal ritmo brillante e dal<br />
tono festosamente popolaresco.<br />
Così come avverrà per la<br />
Carmen, andata in scena il 3<br />
maggio 1875 a Parigi, anche le<br />
musiche di scena dell’Arlésienne<br />
furono accolte però senza<br />
troppo entusiasmo alla prima<br />
rappresentazione parigina del<br />
1° ottobre 1872. Bizet, però,<br />
si prese subito la rivincita, ricavando<br />
una suite orchestrale<br />
dai pezzi dell’Arlésienne<br />
comprendente il Prelude, il<br />
Minuetto, l’Adagietto e il Carillon,<br />
che entusiasmarono il<br />
pubblico nel concerto diretto<br />
da Pasdeloup il 10 novembre<br />
dello stesso anno a Parigi. Ciò<br />
permise a Bizet di consolidare<br />
la sua fama nell’ambiente musicale<br />
francese, specialmente<br />
tra coloro che aderivano alla<br />
Société Nationale de Musique<br />
e credevano nell’affermazione<br />
della via nazionale dell’arte,<br />
rispetto all’invadenza tedesca<br />
e segnatamente wagneriana.<br />
Alla prima suite se ne aggiunse<br />
una seconda, rielaborata dopo<br />
la morte del compositore, dal<br />
fedele Ernest Guiraud, il quale<br />
aggiunse un minuetto tratto<br />
dalla Jolie Fille de Perth dello<br />
stesso Bizet. Le due suites entrarono<br />
subito nel repertorio<br />
sinfonico per la loro immediatezza<br />
evocativa. Al contrario<br />
del lavoro completo che prevede<br />
ampie pagine recitate, poco<br />
gradite dal pubblico francese.<br />
L’organico orchestrale è for-<br />
98 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020
Amato mio LP<br />
PILLOLE<br />
Jimi Hendrix<br />
BAND OF GYPSYS<br />
Analogue Productions ASLP67301 1 LP 200gr<br />
La spettacolare esibizione al<br />
Fillmore East del 1° gennaio<br />
del 1970, rimasterizzazione<br />
rigorosamente analogica<br />
effettuata a partire dai nastri<br />
stereofonici originali da George Marino dello<br />
Sterling Sound e dallo storico ingegnere del<br />
suono di Hendrix Eddie Kramer. Stampa<br />
effettuata presso la Quality Record Pressings.<br />
Herbie Hancock<br />
THE PRISONER<br />
Blue Note Tone Poet Series LDH70684 1 LP 180 gr<br />
Si tratta di uno dei suoi primi<br />
lavori dopo essere uscito dal<br />
quintetto di Miles Davis.<br />
L’ambizioso lavoro post-bop<br />
trova Hancock in un nonetto<br />
con artisti come Joe Henderson, Johnny<br />
Coles, Garnett e Buster Williams. Omaggio a<br />
Martin Luther King, è stato ristampato<br />
seguendo un processo rigorosamente<br />
analogico a partire dai nastri originali.<br />
mato da due flauti, oboe,<br />
corno inglese, due clarinetti,<br />
sassofono contralto,<br />
due fagotti, quattro corni,<br />
quattro trombe, tre tromboni,<br />
tamburo, grancassa,<br />
piatti, arpa e archi. La prima<br />
suite, prevede cinque<br />
tempi: il Preludio è energico<br />
e ben marcato, il secondo<br />
è dolcemente malinconico,<br />
un Andantino dall’ampia<br />
melodia eseguito degli archi,<br />
reso più pungente dalla<br />
insolita presenza del sassofono.<br />
Il Minuetto ha una linea<br />
espressiva dolcemente<br />
flessuosa mentre l’Adagietto<br />
si affida agli archi nel suo<br />
nostalgico e fascinoso canto.<br />
Nel Carillon conclusivo<br />
dapprima si afferma il clima<br />
festoso sostenuto dai corni<br />
e poi subentra una raffinata<br />
melodia di carattere liturgico,<br />
eseguita dei flauti e<br />
degli strumentini. La seconda<br />
suite si apre con la<br />
Pastorale, caratterizzata da<br />
un tema ampio e solenne,<br />
inframmezzato da un bellissimo<br />
Andantino tipico<br />
del compositore, suadente<br />
e carezzevole.<br />
L’Intermezzo ha un tono<br />
vigoroso in crescendo sino<br />
a dissolversi in delicate armonie.<br />
Purissima è l’aria<br />
per flauto solista accompagnato<br />
dall’arpa nel Menuet.<br />
Festosamente colorita<br />
e coinvolgente nel ritmo<br />
martellante del tamburo è<br />
la Farandole, tipica danza<br />
provenzale, in cui riaffiora<br />
allegro il tema popolare del<br />
Preludio della Suite n. 1, a<br />
volte inserito nelle danze<br />
del quarto atto della Carmen,<br />
l’opera per eccellenza<br />
tanto ammirata ed esaltata<br />
da Nietzsche.<br />
La Suite n.1 tratta dalla<br />
Carmen è composta da tre<br />
Entr’acte e un Prelude. Ogni<br />
pezzo è riferito a un atto<br />
dell’Opera e, curiosamente,<br />
l’ordine è esattamente<br />
inverso a quello della successione<br />
degli atti. Così il<br />
primo Entr’Acte è dal quarto<br />
atto, il secondo dal terzo<br />
atto e così via, sino al Prelude<br />
che apre il primo atto.<br />
Gli Entr’Acte non anticipano<br />
il primo pezzo del corrispondente<br />
atto ma, piuttosto,<br />
il climax dello stesso,<br />
mentre il Prelude espone le<br />
melodie più famose e celebri<br />
dell’opera. Di conseguenza<br />
la Suite è una specie<br />
di Carmen in miniatura,<br />
solamente strumentale ma<br />
anche eccitante.<br />
R.E.M.<br />
RECKONING<br />
Domestic LP - LDR4696 – 1 LP 180 g.<br />
Ristampa dall’originale<br />
pubblicato nel 1984 dalla<br />
IRS Records, è il secondo<br />
album dopo Murmur. Se il<br />
primo album era stato molto<br />
rispettoso delle regole commerciali, il<br />
secondo vide la band molto più libera di<br />
esprimersi. Ecco così apparire le prime hit<br />
che faranno da trampolino verso il successo<br />
mondiale. Un album epico al meglio<br />
dell’attuale tecnologia analogica.<br />
Prince & The Revolution<br />
1999<br />
Warner Bros LDP49987 – 2 LP 180 g.<br />
Edizione veramente special<br />
in doppio vinile colorato per<br />
il lavoro che preparava il<br />
genio di Minneapolis al<br />
successivo botto planetario<br />
di Purple Rain. È un lavoro importante<br />
perché qui si esplicita meglio il lavoro di<br />
fusione tra il nero (funk, r’n’b, jazz) e il bianco<br />
(rock, punk, new wave). Una straordinaria<br />
amalgama trascinante quanto folle.<br />
PS: 1999 vendette oltre 5 milioni di copie…<br />
tanto per dire.<br />
<strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020 99
SELECTOR<br />
di Vittorio Pio<br />
Anton Bruckner<br />
SINFONIA<br />
N° 7<br />
È<br />
stata una serata<br />
speciale, quella<br />
in cui (11 maggio<br />
2019) Bernard Haitink<br />
ha suonato la<br />
Settima Sinfonia<br />
di Bruckner con i<br />
Berliner Philharmoniker.<br />
Sin dalla sua prima apparizione<br />
come ospite con i Philharmoniker nel<br />
1964, Haitink si è ripetutamente dimostrato<br />
un eccezionale interprete di Bruckner.<br />
E anche in questo concerto le sue qualità<br />
sono diventate evidenti per la profonda<br />
penetrazione spirituale di Haitink e lo sviluppo<br />
organico della musica. Il concerto<br />
ha assunto una dimensione speciale in retrospettiva<br />
quando Haitink ha terminato,<br />
novantenne, la sua carriera di direttore.<br />
Questa sera è diventata la chiave di volta<br />
della collaborazione tra Bernard Haitink<br />
e i Berliner Philharmoniker e ora è stata<br />
rilasciata un’edizione in vinile prodotta<br />
usando il processo direct-to-disc: cofanetto<br />
rigido, libretto di 58 pagine (con estratti<br />
della partitura eseguita da Haitink), biglietto<br />
replica della serata, foto del concerto<br />
autografata, il tutto a un prezzo di<br />
199,00 euro.<br />
Per i Berliner Philharmoniker, Bernard<br />
Haitink è stato più che un apprezzato direttore<br />
d’orchestra ma anche un amico<br />
e un compagno d’avventura. Ha diretto<br />
l’orchestra quasi duecento volte, sia nella<br />
Philharmonie che in tournée. E ha sempre<br />
impressionato per la sua superba maestria,<br />
la perfetta conoscenza della direzione e<br />
l’aspetto elegante. Bernard Haitink non<br />
è stato un direttore che voleva forzare le<br />
cose; il suo ideale era il libero flusso della<br />
DIRETTORE Bernard Haitink<br />
ORCHESTRA BERLINER<br />
PHILARMONIKER ORCHESTER<br />
Direct to disc 2 LP 180 gr<br />
Edizione Limitata<br />
musica. Questo atteggiamento ha portato<br />
a esaltanti esperienze di concerti, in particolare<br />
con Bruckner, e così è stato con<br />
questa esibizione della Settima Sinfonia:<br />
gli enormi archi di tensione, tipici della<br />
scrittura bruckneriana, si verificano organicamente,<br />
con un respiro espansivo.<br />
Inoltre, si può sempre sentire la profonda<br />
comprensione di Haitink delle strutture<br />
100 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020
Director’s cut<br />
complesse e delle dimensioni metafisiche<br />
di questa musica.<br />
Un’autentica fortuna che quest’ultimo<br />
concerto congiunto dei Berliner Philharmoniker<br />
con Bernard<br />
Haitink sia<br />
stato documentato<br />
in una registrazione<br />
su disco<br />
in vinile. La tecnologia<br />
direct-todisc<br />
rappresenta<br />
il massimo della<br />
qualità nelle registrazioni<br />
analogiche.<br />
Senza ulteriori<br />
elaborazioni,<br />
il suono viene tagliato<br />
direttamente<br />
in un master<br />
disc al momento<br />
dell’esecuzione,<br />
ed è considerata la base per un’uscita in<br />
vinile di autenticità sonora unica. Questo<br />
complesso processo analogico end-to-end<br />
non è più utilizzato nell’era digitale di oggi.<br />
Un’altra caratteristica speciale nel caso di<br />
questa versione è la registrazione purista<br />
con la presa diretta del suono effettuata<br />
tramite pochissimi microfoni Josephson<br />
C700S, due C722S principali e due C617<br />
secondari per gli effetti ambientali. In<br />
questo modo è stato possibile ottenere<br />
un’immagine sonora il più possibile vicina<br />
all’acustica originale della Philharmonie.<br />
Il segnale ha poi raggiunto il tornio di registrazione<br />
Neumann VMS 80. Il risultato<br />
è un’edizione in vinile su doppio vinile da<br />
180 grammi di alta qualità. Qui di seguito<br />
abbiamo alcune testimonianze rilasciate<br />
dal primo violoncellista Olaf Maninger, dal<br />
produttore discografico Rainer Maillard e<br />
dall’ingegnere responsabile del taglio della<br />
lacca master Sidney Claire Meyer...<br />
Olaf Maninger: “Abbiamo trascorso decenni<br />
nella reciproca compagnia, lavorando<br />
insieme. Ci conosciamo da molto<br />
tempo e quindi il sapere che stavamo facendo<br />
un ultimo concerto con lui, ovviamente,<br />
era qualcosa di molto speciale”.<br />
Rainer Maillard: “Quello che trovo così<br />
brillante dell’intera faccenda è che sarà<br />
realizzato solo su disco in vinile in edizione<br />
limitata. Una registrazione “Direct<br />
to disc” è oggi giorno qualcosa di unico e<br />
poterlo fare con i Berliner Philarmoniker<br />
è davvero meraviglioso. Abbiamo una super<br />
sala, una super orchestra e il processo<br />
di registrazione ideale per il disco. Tutto<br />
avviene perfettamente! La raffinatezza<br />
tecnica del sistema utilizzato (lo stilo<br />
viene inserito in una matrice che quindi<br />
esegue il suo percorso qualunque cosa<br />
accada: non c’è nulla che si possa fare)<br />
aumenta la pressione di tutti gli attori<br />
coinvolti”.<br />
Lo conferma Sidney Claire Meyer, ingegnere<br />
del taglio: “Durante la registrazione<br />
c’era un senso di estrema concentrazione<br />
nella sala di controllo. Tutti sapevano che<br />
questo era il momento in cui ognuno di<br />
noi doveva concentrarsi sul compito in<br />
questione”.<br />
Di nuovo Maillard:<br />
“La cosa<br />
speciale della serata<br />
finale dopo<br />
il nostro ultimo<br />
concerto è stata<br />
la firma del manufatto.<br />
Tenere<br />
questa matrice<br />
in mano per stare<br />
lì con Bernard<br />
Haitink, vedere<br />
la sua firma e<br />
avere il permesso<br />
aggiungere la<br />
nostra, questa<br />
era davvero la<br />
ciliegina sulla torta. È stato incredibile<br />
poter registrare questa sessione finale<br />
con questo direttore leggendario. C’è<br />
stata una simbiosi tra Haitink, questa<br />
sinfonia di Bruckner in particolare e<br />
la nostra orchestra, un degno concerto<br />
d’addio. Ecco perché sono così grato per<br />
la tecnologia, per l’arte e per la musica e<br />
le connessioni umane. Potrebbe esserci<br />
qualcosa di più intenso?”.<br />
<strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020 101
SELECTOR<br />
di Antonio Gaudino<br />
100 anni dopo<br />
un uccellino ci<br />
ha detto...<br />
Cento anni fa veniva al mondo uno dei più grandi<br />
e influenti jazzisti di sempre: Charlie Parker,<br />
soprannominato “Bird”. A distanza di cento<br />
anni ci si rende ancora più conto, riascoltando<br />
molte delle sue opere, che i blues di Parker sono<br />
un vero e proprio inno ai diseredati, celebrazioni<br />
dell’attimo che fugge. Per questo Parker<br />
è uno dei più penetranti ritratti della storia del<br />
jazz, che a distanza di così tanti anni resta immortale<br />
e merita di essere raccontato nella sua<br />
breve ma intensa carriera.<br />
Il 29 agosto 1920 veniva al mondo<br />
uno dei più grandi jazzisti<br />
di sempre, Charles “Charlie”<br />
Parker Jr., uno dei migliori e<br />
influenti sax tenore e alto di<br />
sempre. Figura chiave della<br />
rivoluzione Bebop degli anni<br />
’40, Parker è, assieme a Louis<br />
Armstrong e Miles Davis, il più grande solista<br />
improvvisatore della storia del jazz: le sue innovazioni<br />
hanno determinato in gran parte l’evoluzione<br />
di questo genere musicale così amato e<br />
importante in tutto il mondo. Soprannominato<br />
“Bird”, è considerato tra i principali rappresentanti<br />
dello stile Bebop e con Louis Armstrong,<br />
Miles Davis e Duke Ellington è tra i musicisti<br />
più importanti e influenti della storia del jazz.<br />
Le sue primissime incisioni nel 1940 documentano<br />
come il suo modello all’epoca fosse Lester<br />
Young (“Lady Be Good”), alla cui ispirazione<br />
univa una grande fluidità tecnica, evidente già<br />
nelle uscite a tempo veloce, come Honeysuckle<br />
Rose (Early Bird). In Hootie Blues e The<br />
Jumpin Blues il sassofonista già si impegna in<br />
sostituzioni armoniche più complesse, ricche di<br />
note di grazia, in un rapporto più indiretto con<br />
la scansione ritmica: “Continuavo a credere”,<br />
dichiarò poi, “che dovesse esserci spazio per<br />
qualcos’altro. A volte lo sentivo nella testa ma<br />
non riuscivo a suonarlo”. I suoi esperimenti gli<br />
fruttarono le proteste e i sarcasmi dei colleghi<br />
più anziani ma i musicisti più giovani ne furono<br />
conquistati. La concezione di Parker era<br />
radicale, e coinvolgeva tutti i parametri della<br />
musica. Armonicamente, si orientò verso il superamento<br />
delle pastoie diatoniche per entrare<br />
nel più vasto campo del cromatismo, mediante<br />
l’impiego di progressioni nuove per il jazz, che<br />
suonavano incoerenti e angolose alle orecchie<br />
dei contemporanei. Anche ritmicamente, Parker<br />
si impose come uno dei solisti più immaginifici<br />
di tutta la storia del jazz. L’accentazione,<br />
nelle sue frasi, cade sui tempi forti, su quelli<br />
deboli e anche in mezzo, e con tutto ciò la frase<br />
ha sempre swing. Scavalcava tranquillamente<br />
le sacramentali cesure situate ogni quattro e<br />
otto battute, alternando improvvise volate a<br />
semicrome a frasi più semplici ma altrettanto<br />
perfette. Parker diede al suo “solismo” un profilo<br />
più aggressivo, una forza emotiva e una passione<br />
che conferivano coerenza e logica alle sue<br />
prodezze tecniche, facendone un’immediata<br />
traduzione della sua tumultuosa psiche. La sua<br />
sonorità al sax alto è profondamente toccante.<br />
Parker aveva iniziato a suonare il sassofono<br />
all’età di 11 anni per unirsi all’orchestra della<br />
scuola all’età di 14 anni. Numerose testimonianze<br />
concordano nell’affermare che già a<br />
quella età mostrasse un talento eccezionale<br />
per la musica. Riuscì a unirsi alle orchestre di<br />
Kansas City per alcune serate e lavorò alla sua<br />
tecnica con Buster Smith. Molto rispettoso dei<br />
virtuosi dello strumento e dei maestri del Jazz<br />
in generale, Charlie lavora ascoltando dischi<br />
senza sosta che riesce ad acquistare con quel<br />
poco che guadagna, per poi rieseguire gli assolo<br />
dei maestri del tempo e ricalcarli nota per nota<br />
- una pratica estremamente diffusa tra i musicisti<br />
jazz, l’unica “scuola di jazz” che consiste<br />
nel riprodurre gli assolo dei migliori musicisti.<br />
Nel 1937, si unisce all’orchestra del pianista Jay<br />
McShann, con la quale girerà in tour l’intera<br />
regione fino a New York. È in quel periodo che<br />
registra le sue prime composizioni tra cui The<br />
Jumpin ‘Blues nel 1942, dove ha eseguito un<br />
assolo breve ma abbagliante per i tempi. Nel<br />
1939 Parker lascia Kansas City per New York,<br />
sede delle migliori orchestre degli States, e cerca<br />
di avvicinarsi ai migliori musicisti della Big<br />
Apple, tra cui Art Tatum, il cui virtuosismo lo<br />
colpisce; trova così il modo di ascoltarlo ogni<br />
sera attraverso un lavoro come lavapiatti nel<br />
ristorante dove si esibisce il pianista.<br />
Nel 1942 Parker lascia il gruppo di McShann<br />
per unirsi per otto mesi a quel fantastico pianista<br />
swing di Earl Hines. Gli inizi del Bebop germogliano<br />
in quel preciso momento, anche se<br />
nessuna registrazione - a causa di uno sciopero<br />
dell’Unione dei musicisti - può testimoniarlo.<br />
Tuttavia, sembra che questo stile sia stato inventato<br />
o almeno “formalizzato” da un gruppo<br />
di giovani jazzisti di cui Parker è membro e per<br />
i quali, probabilmente, la padronanza strumen-<br />
102 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020
Director’s cut<br />
tale sta già raggiungendo la sua maturità. C’è<br />
anche il trombettista Dizzy Gillespie, il pianista<br />
Thelonious Monk, il chitarrista Charlie Christian<br />
e i batteristi Max Roach e Kenny Clarke.<br />
Sviluppata durante jam session post-concerto<br />
nei club cittadini, questa musica con nuove<br />
complessità mira, come riassumerà in seguito<br />
Monk, a creare qualcosa “che non possono<br />
suonare tutti”. Per questo, il Bebop porta nel<br />
jazz una più ricca armonizzazione come l’uso<br />
di accordi con molte note alterate, 9° (nona)<br />
e 13° (tredicesima), in un ambiente ritmico<br />
più complesso, pur mantenendo le stesse basi<br />
di brani jazz tradizionali. Il tema preferito di<br />
Bird, Cherokee, illustra perfettamente quanto<br />
affermiamo nel ricordare questo immenso artista<br />
che rivoluzionò, nel giro di pochi anni, la<br />
storia del jazz. I nuovi approcci proposti da Parker<br />
su melodia, ritmo e armonia hanno influenzato<br />
notevolmente i musicisti contemporanei.<br />
Molte composizioni di Parker sono diventate<br />
degli standard jazz come Scrapple from the<br />
Apple, Now’s the time, Au Privave, Yardbird<br />
Suite e molte altre ancora. L’improvvisa o poco<br />
documentata comparsa di Bebop ha suscitato<br />
molte controversie, molte delle quali sono state<br />
vendute dagli stessi musicisti. Fu però lo stesso<br />
Charlie Parker a riferire a un giornalista negli<br />
anni ’50 che i principi di questo genere musicale<br />
arrivarono all’improvviso a lui nel 1939<br />
mentre stava lavorando all’improvvisazione<br />
su Cherokee, quando riuscì a interpretare la<br />
musica che sentiva in lui da tempo ma che ancora<br />
non aveva espresso, spesso troppo legato<br />
all’impostazione classica delle grandi orchestre<br />
che non prevedevano “variazioni” sui temi base<br />
(è per questo motivo che per qualche tempo<br />
non riuscì a produrla, in particolare nello sfruttamento<br />
delle note “alterate” sugli accordi).<br />
Le prime registrazioni completamente Bop<br />
furono realizzate nel 1945, in particolare il 28<br />
febbraio, quando furono registrate le composizioni<br />
Groovin’ High e Dizzy Atmosphere, e l’11<br />
maggio, con opere altrettanto rivoluzionarie<br />
come Hot House, Shawnuff e Salt Peanuts;<br />
Charlie Parker trovò in Dizzy Gillespie un partner<br />
a sua misura. Una terza session fatta il 26<br />
novembre con Miles Davis (19 anni e ancora<br />
sconosciuto al grande pubblico) fornisce altre<br />
registrazioni famose, tra cui Ko-Ko (basato<br />
sugli accordi “Cherokee”), Now’s the Time, Billie’s<br />
Bounce. Da lì, il Bebop è diventato un genere<br />
jazz a sé, e lo è tutt’oggi per i tanti giovani<br />
che si avvicinano soprattutto al sax: Parker e<br />
Coltrane restano i picchi più alti mai raggiunti<br />
nella storia del jazz con questo strumento.<br />
Con Bud Powell, Dizzy Gillespie, Tadd Dameron<br />
o Thelonious Monk, frequenta la pianista<br />
e compositrice Mary Lou Williams, che gli dà<br />
consigli e accompagna questa nuova generazione<br />
di musicisti, che invita al suo programma<br />
radiofonico settimanale WNEW, Piano<br />
Workshop di Mary Lou Williams. Poco dopo<br />
quest’ultima session, Gillespie e Parker si separano,<br />
Parker rimane in California, dove il gruppo<br />
suona alcuni concerti che non si svolgono<br />
nel modo ideale. Uno dei motivi di questi due<br />
eventi non riusciti è senza dubbio il comportamento<br />
sempre più instabile di Parker. Il sassofonista<br />
ha sviluppato nella sua adolescenza<br />
una forte dipendenza da oppiacei, abbastanza<br />
comune tra gli artisti dell’epoca. Dalla morfina<br />
passa rapidamente all’eroina, che avvelenerà il<br />
resto della sua vita e alla fine sarà la causa della<br />
sua morte prematura. Il 1946 fu punteggiato<br />
da una serie di avventure che si conclusero<br />
con un soggiorno di sei mesi presso l’ospedale<br />
psichiatrico di Camarillo. Quando fu dimesso<br />
dall’ospedale nel gennaio del 1947, liberato dai<br />
suoi problemi di droga, Parker era pronto a<br />
immergersi nella musica. Negli anni seguenti<br />
ha prodotto eccellenti dischi per le etichette<br />
Savoy e Dial, alcuni con quello che è stato soprannominato<br />
il suo “quintetto classico”, tra<br />
cui Miles Davis alla tromba, Duke Jordan al<br />
piano, Tommy Potter al basso e Max Roach<br />
alla batteria. Applicando il suo straordinario talento<br />
di improvvisare nelle composizioni americane<br />
e ai blues popolari, Parker ha prodotto<br />
temi di sorprendente complessità melodica,<br />
mai senza qualità emotiva. Parker’s Mood è<br />
ancora oggi di eccezionale intensità. Nel 1946<br />
partecipò ai concerti di Jazz alla Filarmonica<br />
organizzati da Norman Granz, poi si esibì accanto<br />
all’idolo della sua giovinezza, il sassofonista<br />
Lester Young. Norman. Nel novembre del<br />
1949 registrò un nuovo album accompagnato<br />
da un’orchestra d’archi, che gli diede il riconoscimento<br />
e il successo con il grande pubblico,<br />
uno status raro a quel tempo per un musicista<br />
jazz di colore negli Stati Uniti d’America. Nel<br />
1951, a seguito dei suoi problemi con la polizia,<br />
i capi del sindacato musicisti e gli impresari,<br />
gli fu tolto il permesso di lavoro su New York<br />
per quindici mesi, cosa che gli impedì di esibirsi<br />
nei club. Nello stesso anno, trovò i suoi<br />
vecchi complici Dizzy Gillespie e Thelonious<br />
Monk per la registrazione del disco Bird &<br />
Diz. Nel 1953, nonostante una salute in forte<br />
declino, Parker mostra intatte le sue qualità<br />
musicali nello storico concerto alla Massey<br />
Hall di Toronto, dove si esibisce al fianco di<br />
Dizzy Gillespie alla tromba, Bud Powell al piano,<br />
Charles Mingus al basso e Max Roach alla<br />
batteria: forse la più grande formazione Bop di<br />
tutti i tempi! All’inizio degli anni ’50 i dischi di<br />
Charlie Parker vendettero molto bene e il suo<br />
impatto sul mondo del jazz non ha precedenti<br />
dai tempi di Louis Armstrong, più di venti anni<br />
prima. Il suo stile è imitato da un gran numero<br />
di musicisti, anche tra coloro che cercano di<br />
sfuggire alla sua influenza. E mentre per anni<br />
la sua fama rimane ai massimi livelli, Parker<br />
non riesce ancora a stare lontano dall’eroina o<br />
a calmare i suoi impulsi autodistruttivi.<br />
Muore il 12 marzo 1955 a New York presso la<br />
baronessa Pannonica de Koenigswarter, mentre<br />
guardava la televisione, a soli 34 anni. Se la<br />
sua morte è ufficialmente attribuita a polmonite<br />
e ulcera, è principalmente il risultato del<br />
suo eccesso di alcol e droghe. Il medico legale<br />
responsabile dell’esame del corpo lo troverà<br />
così danneggiato ed esausto da assegnargli<br />
un’età compresa tra i 50 e i 60 anni... Al suo<br />
funerale, il sindaco di New York è rappresentato<br />
ufficialmente da Anna Arnold Hedgeman,<br />
leader politico, educatrice e scrittrice afroamericana<br />
per i diritti civili. Charlie Parker riposa<br />
al Lincoln Cemetery a Kansas City, Missouri,<br />
dove nacque nel 1920.<br />
<strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020 103
SELECTOR<br />
di Antonio Gaudino<br />
Bobby Watson<br />
KEEPIN’ IT REAL<br />
Smoke Sessions Records<br />
Watson è<br />
cresciuto<br />
a Bonner<br />
Springs<br />
nel Kansas<br />
City, ha frequentato l’Università<br />
di Miami con Pat Metheny, Jaco<br />
Pastorius e Bruce Hornsby e dopo<br />
la laurea, nel 1975, si è trasferito a<br />
New York unendosi all’Art Blakey<br />
Jazz Messengers, suonando per<br />
ben quattro anni con loro, dal 1977<br />
al 1981, diventando per un periodo<br />
anche il direttore della celeberrima<br />
Orchestra. In seguito ha suonato<br />
e collaborato con tanti e vari<br />
artisti, quali Max Roach e Louis<br />
Hayes, George Coleman e Branford<br />
Marsalis, Sam Rivers e Wynton<br />
Marsalis. Ha accompagnato<br />
artisti come la cantante Dianne<br />
Reeves, Lou Rawls, Betty Carter,<br />
Carmen Lundy, Carlos Santana,<br />
George Coleman, Rufus e Chaka<br />
Khan, e molti altri. Oggi torna con<br />
un nuovo lavoro, Keepin’ It Real,<br />
che è sempre una buona “scusa”<br />
per scambiare quattro chiacchiere<br />
con lui, su lui e il jazz.<br />
“Vorrei pensare che ogni album<br />
che faccio sia il migliore, più maturo<br />
e sviluppato dell’ultimo.<br />
Sono molto soddisfatto di questo<br />
nuovissimo lavoro che mi appaga<br />
per la sintonia raggiunta<br />
con il quintetto formato da Josh<br />
Evans (tp), Giveton Gelin (tp 2,<br />
4 & 5), Victor Gould (p), Curtis<br />
Lundy (b), Victor Jones (ds). Mi<br />
piace molto la band e c’è grande<br />
sintonia, come si può sentire dal<br />
risultato!”. Watson ha iniziato a<br />
suonare il pianoforte a dieci anni<br />
e il clarinetto l’anno successivo.<br />
Alle medie ha iniziato a suonare<br />
il sassofono (all’inizio era il sax<br />
tenore perché anche suo padre<br />
suonava il tenore), due anni<br />
dopo passa al contralto mentre<br />
continuava a suonare il clarinetto<br />
nella banda durante tutto il liceo.<br />
Dal primo momento in cui l’ha<br />
ascoltato è stato interessato alla<br />
musica di Lester Young, mentre<br />
se gli si chiede quale sia il suo<br />
disco preferito, risponde senza<br />
esitazione: “A Love Supremedi<br />
John Coltrane, lo ascolto ancora<br />
una volta al mese o ogni volta<br />
l’essenza di Coltrane mi influenza<br />
e commuove”.<br />
Cosa ne pensi del jazz oggi?<br />
Credi che la musica jazz sia<br />
un genere vecchio stile, senza<br />
più creatività, o pensi che<br />
ci sia ancora molto da dire,<br />
musicalmente?<br />
Il jazz non sarà mai un vecchio stile.<br />
Solo la mentalità del musicista<br />
può renderlo tale. Ma nonostante<br />
ciò, il Jazz è senza tempo indipendentemente<br />
dallo stile. Ho un<br />
amico olandese che vive a Kansas<br />
City, il suo nome è Bram Wijnands.<br />
Suona il piano con uno stile<br />
tipicamente boogie, così come conosciamo<br />
questo stile. Bene, Bram<br />
rende viva la musica ed è fresca,<br />
attualissima. Non dobbiamo mai<br />
dimenticare che tutti gli stili che<br />
la musica ci ha regalato sono stati<br />
creati dai giovani, quindi bisogna<br />
assumere quella mentalità quando<br />
si suona uno stile: in questo<br />
modo nulla sarà mai davvero<br />
vecchio. C’è sicuramente molto<br />
altro da dire perché l’obiettivo di<br />
un musicista jazz è sempre stato<br />
quello di sviluppare una voce originale<br />
sul proprio strumento e di<br />
sfruttarla in tutte le impostazioni<br />
possibili.<br />
Ci sono musicisti della scena<br />
jazz attuale con cui ti piacerebbe<br />
suonare?<br />
Certamente! I più giovani e talentuosi,<br />
attualmente: Herbie Hancock,<br />
Roy Haynes, Cedar Walton.<br />
Penso che questi giovani debbano<br />
suonare con me, francamente<br />
(sorride…)<br />
Conosci qualche artista jazz<br />
italiano? Se sì, quali?<br />
Sì, ne conosco e ho conosciuto<br />
molti artisti jazz italiani, tutti<br />
grandi musicisti che iniziano con<br />
Open Form Trio. Mi viene in mente<br />
Dado Maroni e l’altoista scomparso<br />
alcuni anni fa, Massimo<br />
Urbani. Franco Ambrosetti, ovviamente<br />
Enrico Rava, e molti altri<br />
ma troppo numerosi per essere<br />
tutti menzionati. L’Italia ha una<br />
grande eredità jazz, delle tradizioni<br />
importanti. Non riesco a ricordare<br />
tutti i nomi, perdonatemi se<br />
ne dimentico qualcuno.<br />
104 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020
Novotono<br />
Autrecords<br />
Director’s cut<br />
de Il Tremila<br />
WOOD(WINDS)<br />
AT WORK<br />
Dodici tracce,<br />
tutte originali<br />
e non solo<br />
per il fatto<br />
che sono state<br />
composte dai due musicisti,<br />
i fratelli Adalberto e Andrea<br />
Ferrari in arte Novotono,<br />
entrambi virtuosi di strumenti<br />
a fiato. E che strumenti! Un’ode<br />
al legno, che è poi il tema dominante<br />
di questo Wood(Winds)<br />
at Work e riecheggia (Melodie<br />
per un burattino di legno,<br />
Contratubax Sequoia, Wooden<br />
Toys…) lungo tutto il disco, giocato<br />
sulle armonie imprevedibili<br />
che un duo di fiati collaudato<br />
è in grado di percorrere,<br />
giocando sull’improvvisazione,<br />
una visione non sacrale della<br />
musica e del jazz, dove si alterna<br />
l’atmosfera da gioco (con i<br />
due che si rincorrono l’un l’altro)<br />
e i profondi echi delle radici<br />
familiari; una appartenenza<br />
che trova proprio nel legno il<br />
suo trait d’union visto che lavorare<br />
con i “legni” fa parte del<br />
loro DNA: “La nostra famiglia<br />
si è occupata di restauro e lavorazione<br />
del legno e noi lavoriamo<br />
con strumenti musicali<br />
che appartengono alla famiglia<br />
dei legni...”.<br />
Se a questo si somma un condiviso<br />
rifuggire dagli stereotipi<br />
e dalle catalogazioni di genere<br />
(“Non si deve per forza pensare<br />
la musica per generi; bisogna<br />
conoscere tutta la storia della<br />
musica per poterla assimilare,<br />
rielaborare e infine utilizzare;<br />
da Palestrina all’Art Ensemble<br />
of Chicago insomma:<br />
ci piacciono le idee originali!”),<br />
ecco che il caleidoscopio<br />
proposto con Wood(Winds) at<br />
Work crea un’impronta sonora<br />
al tempo stesso inedita ma<br />
ben riconoscibile e fruibile.<br />
Un ascolto attento è richiesto,<br />
certo, ma si viene ripagati da<br />
un flusso musicale che alterna<br />
suoni e silenzi e sorprende per<br />
intensità e gradevolezza...<br />
<strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020 105
SELECTOR<br />
di Vittorio Pio<br />
Fiumanò Domenico Violi<br />
9 MINUTI 9<br />
Dogimi/Egea<br />
In generale ci piacciono<br />
gli artisti che si rinnovano,<br />
che sperimentano<br />
per non ripetersi,<br />
che cambiano pur<br />
sapendo di rischiare. Fiumanò<br />
Domenico Violi, un nome artistico<br />
di per sé, sicuramente è<br />
fra quelli. Originario di Palizzi,<br />
cuore della Calabria grecanica,<br />
Domenico da tempo vive altrove<br />
per seguire il suo estro: attualmente<br />
risiede in una striscia di<br />
terra feconda fra il nord-est e<br />
la Francia con qualche rapida<br />
puntata in Sardegna. Dopo lunga<br />
gestazione (Il Biciclettista era<br />
stato pubblicato nel 2008), ora<br />
è disponibile 9 minuti 9, (Dogimi/Egea),<br />
un concept-album<br />
profondo e maturo, nei temi<br />
come nella scrittura, che potrebbe<br />
essere quello della definitiva<br />
consacrazione. Questo arco di<br />
tempo è servito ad approfondire<br />
e focalizzare un tema molto<br />
delicato, anzi da molti evitato,<br />
rispetto al coinvolgimento di<br />
tutti gli attori che si muovono<br />
intorno al dramma della detenzione.<br />
L’artista ha lavorato mettendo<br />
insieme un epistolario che<br />
testimonia fotogrammi di vita<br />
vissuta, utili alla ricostruzione<br />
dei fatti, poi sintetizzati nelle<br />
15 tracce che si fregiano anche<br />
della partecipazione di Alessandro<br />
Haber, Moni Ovadia e<br />
un gruppo di musicisti molto<br />
validi fra cui troviamo i nomi di<br />
Elio Rivagli, Paolo Birro e Giorgio<br />
Cocilovo. “Il titolo”, sottolinea,<br />
“è scaturito dopo aver visto<br />
un servizio sulla pena di morte:<br />
un federale, subito dopo un’avvenuta<br />
esecuzione intorno alle<br />
6 del mattino, alla domanda di<br />
un giornalista presente sui tempi<br />
di agonia del condannato,<br />
rispose con faccia orgogliosamente<br />
soddisfatta: “Negli anni,<br />
per garantire sempre meno<br />
dolore, abbiamo fatto passi da<br />
gigante portando l’agonia da<br />
30 minuti a 20 minuti, da 20<br />
minuti a 15 e così via, insomma<br />
un successo dietro l’altro”. Dopo<br />
averci riflettuto un attimo... la<br />
scelta è ricaduta su “9 minuti 9”<br />
perché metricamente funzionava<br />
di più, dato che nulla sottraeva<br />
all’importanza del tema<br />
trattato. La scelta di invitare<br />
gli amici Alessandro Haber e<br />
Moni Ovadia non è stata limitata<br />
alla profondità della loro<br />
voce, e all’eccelsa arte del loro<br />
recitare, ma alla comunanza<br />
dei delicati temi che da sempre<br />
marca il nostro passo, elementi<br />
di cui la Petit Suite 9 minuti 9,<br />
non poteva non tenere conto”.<br />
Ti sei imposto all’attenzione<br />
di critica e pubblico con<br />
un altro album dal titolo<br />
singolare, Ero jazz e non<br />
lo sapevo. All’opposto,<br />
la consapevolezza nei<br />
suoi confronti, quando è<br />
arrivata?<br />
È un discorso stratificato che<br />
richiama diverse componenti in<br />
gioco. Forse la più importante è<br />
quella di essere stato benedetto<br />
e impollinato da una delle tante<br />
forze invisibili, ma palpabili,<br />
che mi accompagnano fin dalla<br />
tenerissima età; a quelle forze va<br />
la mia riconoscenza, la mia devozione.<br />
Insieme alla sorpresa,<br />
ogni volta che capita, di quando<br />
gli amici che mi accompagnano<br />
incominciano a spazzolare<br />
le mie parole, le mie note, i<br />
mie temi, le mie armonie, con<br />
quei ritmi e melodie, sui miei<br />
racconti, nati quasi sempre da<br />
storie vere.<br />
Qualcuno ha detto che<br />
rispettare il proprio<br />
pubblico non significhi<br />
necessariamente soddisfare<br />
le aspettative che<br />
ha dell’autore: qual è il tuo<br />
pensiero a riguardo?<br />
Beh! Di aforismi e proverbi sul<br />
rispetto, in senso più generale,<br />
ne sono stati scritti a perdita<br />
di memoria e me ne vengono<br />
ora in mente almeno un centinaio,<br />
in particolare alcuni in<br />
Sanscrito, ma per rimanere in<br />
zona palcoscenico e pubblico,<br />
mi sento di dire con assoluta<br />
certezza che li ho sempre rispettati:<br />
quando un poeta, un<br />
pittore, un autore rispetta il<br />
proprio sentire, segue le proprie<br />
trasformazioni non rinuncia<br />
al rispetto del suo pubblico,<br />
anche quando non si “accontentano”<br />
le aspettative, perché<br />
ciò che conta è l’autenticità<br />
del momento. Nonostante la<br />
drammaticità del momento,<br />
spero di poter incontrare nuovamente<br />
il pubblico nei teatri,<br />
in quanto questo conceptalbum,<br />
dal taglio decisamente<br />
teatro-canzone, necessita indubbiamente<br />
di profondità e<br />
altezza per fondali e schermo<br />
per poter proiettare ulteriori<br />
concept tra illustrazioni, documenti,<br />
foto, testimonianze e<br />
corrispondenze epistolari.<br />
106 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020
Gulino<br />
Woodworm/Universal<br />
Director’s cut<br />
de Il Tremila<br />
UN GRAMMO DI<br />
CIELO<br />
Giovanni Gulino<br />
è un artista in<br />
grado di percorrere<br />
con la sua<br />
voce molteplici<br />
registri con una intensità e una<br />
capacità fisica di coinvolgere anche<br />
dal palco l’ascoltatore. Lo ha<br />
dimostrato in oltre 15 anni come<br />
frontman dei Marta sui Tubi,<br />
gruppo eccezionale che purtroppo<br />
si perso lungo il suo cammino.<br />
Gulino ha scelto questo arduo<br />
2020 per il suo esordio da solista<br />
ma, al di là della sfiga (quella<br />
non se la sceglie nessuno, arriva<br />
e basta) di un periodo difficile, lo<br />
affronta con la consapevolezza e<br />
l’esperienza di un navigato e raffinato<br />
crooner in grado di affrontare<br />
molteplici stilemi musicali<br />
che lo avvicinano alle atmosfere<br />
indie, a quelle intimiste, al cantautorato<br />
più raffinato e agli echi<br />
electronic-pop, il tutto condito<br />
da sapienti spruzzi (agitato, non<br />
mescolato...) della musica dei<br />
Marta sui Tubi, anche se l’originalità<br />
dell’artista in questo lavoro<br />
è tale da renderlo, di diritto, una<br />
mosca bianca in un panorama<br />
per lo più mono-tono. Non scomodate<br />
la parola capolavoro ma<br />
ci siamo vicini... La produzione<br />
è affidata alla mano felice di Fabio<br />
Gargiulo, mentre il frutto<br />
della collaborazione con il pianista<br />
Andrea Manzoni dà vita a<br />
un interplay caratterizzato da una<br />
scrittura dinamica e immediata<br />
che non disdegna di lambire i<br />
confini del jazz o, al contrario, del<br />
pop più puro con candore, senza<br />
vergogna alcuna, dando vita a<br />
uno dei migliori lavori del pop<br />
contemporaneo di quest’anno.<br />
<strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020 107
CUT ‘N’ MIX CONCERTI | CINEMA | LIBRI | SOCIETÀ | ARTE<br />
La<br />
musica<br />
in gioco<br />
di Massimo Bargna<br />
Chi l’ha detto che il tradizionale disco su vinile è in contrasto con i più recenti e innovativi canali di<br />
distribuzione della musica? A dimostrare il contrario arriva una raccolta di LP che raccoglie le colonne<br />
sonore di Dishonored, celebra saga di videogiochi del genere avventura steampunk.<br />
La musica dei videogame<br />
rappresenta una parte<br />
importantissima nell’economia<br />
delle storie da giocare.<br />
Non è poi raro che il produttore<br />
del titolo, accordandosi con una<br />
casa discografica, faccia uscire<br />
la colonna sonora su disco.<br />
È ciò che ha fatto Bethesda softworks<br />
pubblicando un cofanetto<br />
di LP dedicato alle colonne<br />
sonore di Dishonored, serie di<br />
videogiochi in prima persona<br />
che ha spopolato fra i teenagers.<br />
Nell’era della musica liquida, in<br />
cui la fruizione musicale dei giovani<br />
avviene principalmente in<br />
streaming e sui social, l’azienda<br />
americana ha puntato sul<br />
vinile, ormai tornato di moda,<br />
convinta che questo supporto<br />
musicale abbia un valore collezionistico<br />
che il CD non ha.<br />
Il box set contiene cinque dischi<br />
con una ricca messe di pezzi, 68<br />
in tutto. Si tratta di canzoni e<br />
brani strumentali che sono parte<br />
integrante di Dishonored e<br />
dei suoi due sequel Dishonored<br />
2 e Death of the Outsider, tutti<br />
e tre sviluppati per PS4 e Xbox<br />
One da Arkane Studios e pubblicati<br />
da Bethseda a partire dal<br />
2012. La vicenda del gioco si<br />
svolge in una città immaginaria<br />
in stile retrofuturista in cui la<br />
razza umana è stata flagellata<br />
dal dilagare della peste. E qui<br />
il richiamo quasi profetico alla<br />
situazione della Londra di Boris<br />
Johnson, flagellata dalla pandemia,<br />
potrebbe non essere del<br />
tutto inappropriato. È del resto<br />
cosa nota che la letteratura e<br />
il cinema abbiano fatto ampio<br />
ricorso alla suggestiva metafora<br />
della peste. E lo stesso ha<br />
fatto il mondo dei videogiochi<br />
con molti titoli di successo fra<br />
cui, appunto, Dishonored. A<br />
sottolineare le atmosfere cupe<br />
e angoscianti della storia è la<br />
l’avvincente colonna sonora che<br />
si avvale del contributo di autori<br />
famosi come il compositore di<br />
musica da film Daniel Licht,<br />
Jon Licht e Mary Elizabeth<br />
McGlynn, Voodoo Highway,<br />
Copilot Music + Sound, Raphael<br />
Colantonio e Terri Brosius.<br />
Oltre alle musiche originali del<br />
gioco, il set di vinili include un<br />
sentito tributo del compositore<br />
francese Benjamin Shielden<br />
ispirato alle opere di Daniel<br />
Licht, scomparso durante la<br />
lavorazione. A lui abbiamo rivolto<br />
alcune domande...<br />
Come sei approdato al<br />
mondo dei videogame e<br />
com’è stato collaborare<br />
alla colonna sonora e al<br />
progetto discografico “Dishonored:<br />
the Soundtrack<br />
Collection”?<br />
108 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020
Il mio primo passo nel mondo<br />
dei videogiochi è stato con A<br />
Blind Legend, un gioco molto<br />
bello e senza grafica. Da lì sono<br />
arrivato all’universo di Dishonored<br />
dove, al contrario, tutto<br />
è bellezza estetica e arte visiva.<br />
Le ambientazioni e i suoi abitanti<br />
sono stati di grande ispirazione<br />
per la mia musica. La<br />
visione artistica di questo gioco<br />
è incredibile, molto profonda.<br />
Per certi versi, realizza una<br />
perfetta trasposizione di quel<br />
che sono gli esseri umani, una<br />
miscela di bellezza e violenza.<br />
È l’eterna danza della luce e<br />
dell’ombra. Componente ludica<br />
a parte, Dishonored mi ha<br />
colpito perché è un viaggio in<br />
un mondo che tutti vorremmo<br />
visitare. Se mi sono lasciato<br />
coinvolgere in questo progetto<br />
è anche grazie a Daniel Licht,<br />
con il quale ero in contatto agli<br />
inizi della mia carriera. Sono<br />
un grande fan di quest’uomo<br />
e della sua musica e ho colto<br />
al volo l’opportunità di poter<br />
lavorare con lui. È stato davvero<br />
gratificante creare musiche<br />
per questo mondo, soprattutto<br />
con un maestro come Daniel.<br />
Hai avuto diverse esperienze<br />
come compositore<br />
di colonne sonore da film.<br />
Lavorare per l’industria<br />
cinematografica e quella<br />
dei videogiochi è molto<br />
diverso?<br />
È molto diverso per il modo<br />
in cui il gioco usa la musica.<br />
Quando componi per una scena<br />
prestabilita è abbastanza<br />
simile ma quando lo fai per<br />
momenti in cui è il giocatore<br />
a definire l’andamento della<br />
partita, tutto cambia. Devi immaginare<br />
la musica come una<br />
traccia infinita e fatta di strati<br />
che puoi aggiungere e togliere<br />
per esprimere emozioni e<br />
azioni diverse. È un’autentica<br />
sfida ma io adoro i giochi di<br />
avventura ed è stato un lavoro<br />
davvero appagante.<br />
A quale singolo strumento<br />
musicale hai dato più<br />
spazio per dare un’impronta<br />
alla colonna sonora<br />
di Dishonored?<br />
Mentre lavoravo ai miei arrangiamenti,<br />
pensavo alle<br />
sfumature del gioco e a onorare<br />
l’eredità di Daniel, e nel<br />
contempo cercavo una nuova<br />
associazione strumentale da<br />
applicare. Complice la direzione<br />
di Daniel, lo strumento<br />
perfetto per Dishonored è stato<br />
il cimbalom, un tipo di salterio.<br />
È l’eco musicale del mondo<br />
di Dishonored. Uno strumento<br />
dal suono metallico molto affascinante<br />
e evocativo.<br />
<strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020 109
CUT ‘N’ MIX<br />
Midifly: non solo per divertimento<br />
l compositore Stefano Ianne ha realizzato un sistema per creare musica con i gesti delle mani, adatto<br />
non solo all’intrattenimento ma anche nelle svariate applicazioni della musicoterapia.<br />
Midifly è un controller<br />
musicale attivato<br />
agendo con il<br />
movimento delle mani (su una<br />
griglia virtuale originata da una<br />
telecamera a raggi infrarossi) da<br />
un software con il quale si possono<br />
produrre suoni attraverso<br />
il protocollo MIDI. Nato inizialmente<br />
per l’intrattenimento si è<br />
rivelato molto efficace in campo<br />
neuro-riabilitativo e nella musicoterapia,<br />
rappresentando un<br />
innovativo e alternativo modo di<br />
interagire e comunicare quanto<br />
mai fondamentale, soprattutto in<br />
questi tempi di forzato distanziamento<br />
sociale.<br />
Uno dei pregi del sistema è la<br />
facile fruizione: l’interfaccia è facile<br />
da usare e anche dal punto<br />
di vista logistico tutto è semplice<br />
visto che Midifly è costituito da<br />
un computer e una telecamera<br />
a raggi infrarossi. Basta il movimento<br />
delle mani per generare<br />
suoni e immagini virtuali che<br />
pongono le basi per la creazione<br />
110 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020
SOUND BOCS<br />
PILLOLE DA 3000 MCG<br />
Dieci artisti under 35 che dal 7 al 20 settembre vivranno settimane<br />
intense, tra musica e impegno civile. Questa è “Sound Bocs”,<br />
la prima Music Farm a sfondo civile mai realizzata in Italia, che<br />
avrà luogo nei Bocs Art nel quartiere in stile mitteleuropeo di<br />
Cosenza e sarà in diretta continua sui canali ufficiali di Musica<br />
contro le mafie. Cadmio, Cance, CiarZ, Gero, Giulia Zedda, Laura<br />
Pizzarelli, Le Cose Importanti, MassimoNero, MISGA e Poesia<br />
Potente e Chitarra Tonante: questi artisti alterneranno momenti<br />
di registrazione nel Recording Bocs con il technical coach Vladimir<br />
Costabile e il producer coach Stefano Amato, lezioni con la vocal<br />
coach Cecilia Cesario, momenti di ispirazione per i contenuti<br />
con il content coach Gennaro de Rosa, jam session, momenti di<br />
condivisione e scrittura e incontri con gli ospiti (tra gli altri Roi<br />
Paci), per stimoli e supporto alla realizzazione delle opere inedite.<br />
di un dialogo sonoro tra operatore<br />
e paziente, grazie alla sua<br />
funzione di “mirroring”: questa<br />
comunicazione alternativa basata<br />
su suoni e immagini virtuali<br />
può migliorare la relazione e la<br />
qualità della vita del paziente<br />
sviluppandone al tempo stesso<br />
le potenzialità creative.<br />
Autore del sistema è Stefano Ianne,<br />
compositore, polistrumentista<br />
e ora inventore, laureato in<br />
Conservazione dei Beni Culturali<br />
e con una laurea specialistica in<br />
Musicoterapia. Grazie alla collaborazione<br />
con il Politecnico di<br />
Torino e di uno staff di ingegneri,<br />
Ianne (che è anche l’editore e<br />
ideatore, insieme a Roberto “Freak”<br />
Antoni, del fumetto bimestrale<br />
Freak ispirato alla vita del<br />
compianto leader e cantante del<br />
gruppo punk demenziale degli<br />
Skiantos) ha portato a compimento<br />
il progetto Midifly, che<br />
ora è oggetto di una campagna di<br />
crowdfunding su Kickstarter per<br />
rendere disponibile il sistema<br />
non solo per OS X ma anche per<br />
PC e Linux.<br />
STILL ALIVE<br />
Arriva a Bologna, nel Museo di San Colombano, la mostra di<br />
strumenti antichi ad arco della Collezione Vázquez (Orpheon<br />
Foundation) in programma fino al 10 gennaio prossimo. Oltre 200<br />
tra strumenti ad arco e archetti provenienti dalla collezione del<br />
Maestro José Vázquez, databili dal 1550 al 1780, tutti restaurati<br />
e riportati alle loro condizioni originali. Spiccano un violoncello<br />
costruito da Simone Cimapane (1692) che è stato suonato nell’orchestra<br />
di Arcangelo Corelli a Roma, una pregiatissima viola da<br />
gamba di William Bowelesse (Londra, c. 1590), probabilmente<br />
appartenuta alla Regina Elisabetta I d’Inghilterra, una viola da<br />
gamba di Gasparo da Salò (Brescia, c. 1570), una viola da gamba<br />
di Jakob Stainer (1671), due di Joachim Tielke (1683, 1697),<br />
strumenti realizzati dal liutaio milanese Giovanni Grancino (c.<br />
1700) e una viola da gamba di Pietro Guarneri (Mantova, c. 1700).<br />
Per info: Museo di San Colombano – Collezione Tagliavini, via<br />
Parigi 5, Bologna<br />
OURSOUNDS<br />
Questo il titolo (Music over the distance) del sesto Chigiana International<br />
Festival & Summer Academy, che torna alle radici della<br />
tradizione Chigiana per guardare al futuro partendo dal significato<br />
del suono e della creazione musicale che nasce in un momento tra<br />
piùdifficili attraversati dall’umanità. A Siena fino al 3 settembre<br />
le tre sezioni del festival con 18 eventi live (tra cui l’opera La<br />
serva padrona di Pergolesi in forma di concerto), 22 spettacoli<br />
in fruizione digitale (di cui 6 opere di rara rappresentazione e<br />
16 concerti sinfonici e cameristici, dagli archivi dell’Accademia<br />
Chigiana, mai trasmessi prima d’ora) e 32 appuntamenti “Legends<br />
on air” con gli interpreti storici in programma sulla webradio<br />
ChigianaRadioArte.<br />
Per info: www.chigiana.it<br />
<strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020 111
CUT ‘N’ MIX<br />
LIBRI<br />
Brian Southall<br />
THE BEATLES ALBUM PER ALBUM<br />
EPC 304 pp – 35 euro<br />
Lussuosa confezione, con copertina rigida e foto<br />
a colori, per questa raccolta di contributi di un<br />
team di esperti, molti dei quali hanno conosciuto<br />
personalmente i Beatles: si tratta di: Diederik<br />
Nomden & Bart Van Poppel • The Bootleg Beatles<br />
• Tony Bramwell • Ray Connolly • Barbara Dickson<br />
• Tristan Fry • Per Gessle • Graham Gouldman •<br />
Steve Harley • Stephen James • Gered Mankowitz<br />
• Giles Martin • Glen Matlock • Chas Newby • Sir<br />
Tim Rice • David Roberts • Tom Robinson • Paul<br />
Sexton • Chris Thomas • Ken Townsend MBE • Johnnie Walker MBE •<br />
Kenneth Womack. Il tutto curato da Brian Southall, ex capo ufficio<br />
stampa della EMI e collaboratore del gruppo in vari progetti. Un racconto<br />
che esamina i vari aspetti di quello strappo istituzionale che è<br />
stata la musica dei Fab-Four, dal modo in cui i singoli brani sono stati<br />
registrati e dalle recensioni d’epoca fino alle riflessioni sul come ogni<br />
album abbia avuto il suo impatto culturale. La particolarità è che il<br />
volume comprende tutti i brani e gli album del gruppo, incluse le<br />
edizioni americane di alcuni album, differenti da quelle originali, il<br />
tutto arricchito da un collage di foto ampissimo per estensione e<br />
qualità.<br />
Il Tremila<br />
Alberto Castelli<br />
SOUL TO SOUL: STORIE DI MUSICA VERA<br />
Chinaski Edizioni 253 pp – 19 euro<br />
Castelli è un profondo conoscitore dell’universo<br />
black: tutti quelli che ci hanno avuto a che fare<br />
prima o poi lo hanno incrociato e fatto i conti. La<br />
stessa cosa accade in questo compendio emotivo<br />
della sua conoscenza che precede e oltrepassa<br />
la mera circostanza storica (pur imprescindibile),<br />
lasciando il passo a delle storie reali, con<br />
una voce intima e avvincente nel tratteggiare le<br />
figure di icone come Bob Marley, Quincy Jones,<br />
Prince travasandole in quelle di Muhammad Ali,<br />
Kareem Abdul Jabbar e altri invincibili campioni dello sport, il cui<br />
spirito è così tangibile da rendere possibile l’idea di un tocco ravvicinato.<br />
Si incontreranno personaggi noti come Sly Stone, Muddy Waters,<br />
Otis Redding e John Lee Hooker, insieme a decine di altri meno conosciuti<br />
ma altrettanto significativi, eroi minori del calibro di Gil Scott-<br />
Heron, Willie Mitchell e Minnie Riperton che hanno permesso uno<br />
sviluppo sensazionale di stili e di storie straordinarie da raccontare.<br />
Storie di musica vera, appunto, che poi, a ben guardare, sono anche<br />
un po’ le nostre.<br />
Vittorio Pio<br />
Roberto Razzini<br />
DAL VINILE A SPOTIFY<br />
People 119 pp – 14,25 euro<br />
Se a parlare dell’evoluzione del mercato musicale è<br />
qualcuno che ci è cresciuto “dentro”, il minimo è prestare<br />
una certa attenzione a un volume disponibile<br />
in onore alle nuove modalità di fruizione anche in<br />
versione eBook e coadiuvato dalla possibilità di ascoltare<br />
la colonna sonora che scandisce non solo il procedere<br />
delle argomentazioni ma anche una sorta di<br />
racconto biografico dell’autore che ha trascorso 30<br />
anni all’interno della Warner Chappell Music Italiana,<br />
ovvero all’interno del mercato italiano della musica<br />
stessa! Proprio per la sua natura, a metà tra il saggio e il racconto, il libro<br />
scorre veloce e piacevole, ricco di accadimenti, anche quelli dietro le quinte<br />
che altrimenti ci verrebbero negati all’interno di una cornice, il consumo<br />
della musica, che è profondamente cambiato nel nuovo millennio e anche<br />
prima di esso. Non tutti positivi ma esaminati con un entusiasmo intatto:<br />
“...alcune cose non cambieranno mai: quella a cui sono più legato è la sensazione<br />
quasi indescrivibile, quel senso di illuminazione che si prova sentendo una<br />
nuova canzone e sapendo sin dalle prime note che sarà qualcosa di unico.<br />
Spero di continuare a provare questa sensazione ancora a lungo”.<br />
Il Tremila<br />
Luca Cerchiari<br />
DAL RAGTIME A WAGNER: TREEMONISHA OPERA IN TRE ATTI<br />
DI SCOTT JOPLIN<br />
Mimesis 266 pp – 29 euro<br />
Attesa ristampa di uno dei lavori più vibranti del<br />
professor Cerchiari intorno a una figura imprescindibile<br />
nella storia della musica afro-americana, che in<br />
vita non riuscì minimamente a ottenere fama e rispetto.<br />
Qui, appunto, viene ricostruito il tormento di Treemonisha,<br />
il melodramma in tre atti che pur godendo<br />
di buone critiche non riuscì mai ad avere l’aiuto concreto<br />
di impresari ed editori per affermarsi sulla scena<br />
nazionale, restando limitato a delle registrazioni per<br />
solo piano, parzialmente sfruttate (peraltro con maggior<br />
destrezza) da Irving Berlin, compositore ben più<br />
celebre fra i palchi di Broadway e i set di Hollywood.<br />
Nato per convenzione nel 1868 e scomparso nel 1914, Joplin ebbe natali<br />
poveri, un talento copioso e delle ambizioni insormontabili per l’America<br />
razzista di quei tempi: scrivere opere liriche, come desiderava fare lui, era<br />
appannaggio indiscusso e blindato ai soli bianchi. Come avrebbe potuto<br />
farlo mentre tentava di mantenersi suonando nei saloon disseminati fra l’Illinois<br />
e il Missouri? Treemonisha venne rappresentata ufficialmente solo nel<br />
1975, a Houston, e in questo saggio Cerchiari ne ricompone la passione che<br />
ne ha ispirato gli studi, con un’analisi precisa del passaggio dal ragtime al jazz,<br />
che apre la sua prospettiva ai parametri di base della musica di Joplin e ai<br />
confronti fra essa e quelle che ne hanno lambito il confine. Con libretto<br />
completo e un’ottima postfazione analitica del Maestro Giorgio Gaslini, il<br />
testo mantiene il valore che lo ha fatto riconoscere come un passaggio essenziale<br />
circa gli studi compiuti intorno al ragtime e alla musica afroamericana<br />
come elemento dirompente dell’esperienza artistica del Novecento.<br />
Vittorio Pio<br />
112 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020
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Il presente numero di <strong>SUONO</strong> è stato finito di stampare nel mese di luglio 2020.<br />
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INDICE INSERZIONISTI<br />
Adcomm - VREL electroacoustic 19<br />
Audio Azimuth - Hana 53<br />
Audio Reference 59<br />
Audio Reference - ProAc<br />
II Cop.<br />
Audioplus 11<br />
Cooperativa Giornalistica Mondo Nuovo 5<br />
Gammalta Group - Pmc 23<br />
Gammalta Group - Jl Audio 47<br />
Gammalta Group 10, 16<br />
High Fidelity Italia - Accuphase<br />
III Cop.<br />
Il Centro Della Musica 15<br />
Lp Audio - PrimaLuna 17<br />
Lp Audio 69<br />
Mpi Electronic - Sonus Faber 76<br />
Mpi Electronic - McIntosh<br />
IV Cop.<br />
Omicron - Omicron 93<br />
Openitem - Carot One 13<br />
Ricable - Ricable 83<br />
Tecnofuturo - Gold Note 9<br />
Tecnofuturo - Wharfedale 43<br />
Centro della Musica 113<br />
Tektron 7<br />
114 <strong>SUONO</strong> luglio - agosto 2020
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