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SUONO n° 546

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N. XXX<br />

Editoriale<br />

di Paolo Corciulo<br />

Faccende d’estate<br />

Tradizionalmente certe cose si fanno a primavera ma in un anno così “atipico” ci sta che tanti<br />

lavoretti, la messa a punto e anche l’eliminazione del superfluo, prendano forma d’estate.<br />

Stiamo parlando delle pulizie di primavera che, volando con<br />

la fantasia (e riferendoci specificatamente al mondo della<br />

riproduzione sonora), abbiamo immaginato<br />

quale possibile obiettivo del periodo<br />

delle ferie. Dedicarsi concretamente<br />

ai molti possibili lavoretti di messa<br />

a punto dell’impianto, complici le<br />

restrizioni dovute alla pandemia,<br />

è diventata una possibile alternativa<br />

a una estate solo parzialmente<br />

praticabile in modo tradizionale. E<br />

poi… perché non prestare un po’ di<br />

attenzione al nostro impianto e alla<br />

nostra musica proprio in un periodo<br />

in cui abbiamo riscoperto<br />

il piacere di praticare le varie<br />

attività domestiche?<br />

Ma questo numero di <strong>SUONO</strong> è<br />

anche molto di più di un tradizionale<br />

speciale dedicato a “quello che<br />

potreste fare per mettere a punto<br />

il vostro impianto Hi-Fi”: è un<br />

modello al minimo del suo potenziale<br />

di quello che potremmo<br />

fare, dell’amore e della<br />

passione che è dentro di noi<br />

ma non del tutto si esprime,<br />

una volta liberati da<br />

un pesante fardello che<br />

limita il nostro operare.<br />

È quello delle “rese”,<br />

ovvero le molte<br />

migliaia di copie<br />

stampate per coprire<br />

anche le<br />

edicole dove<br />

nessuno ci<br />

compra ma<br />

la distribuzione<br />

ci<br />

manda…<br />

Copie del giornale che finiscono al macero senza che nessuno<br />

le abbia mai né lette né sfogliate e che costituiscono un costo<br />

che molto più volentieri investiremmo in energie e iniziative<br />

finalizzate a realizzare un giornale migliore. Migliore e spero<br />

stimolante come la copia che vi trovate in mano, che state sfogliando<br />

in rete o consultando dopo aver scaricato il PDF ma che,<br />

comunque, vi siete procurati attraverso la filiera corta e diretta<br />

organizzata da <strong>SUONO</strong>!<br />

Se il <strong>546</strong> resterà un unicum (o un esperimento una tantum)<br />

dipenderà da voi, dal fatto che quel che avete letto vi sia piaciuto<br />

abbastanza da “barattare” il rituale mensile dell’acquisto<br />

in edicola con quello solo apparentemente più asettico in rete,<br />

aderendo a una delle formule (la rivista di carta in abbonamento<br />

a 3/6 o 12 mesi e la vendita della copia singola, l’abbonamento<br />

alla versione digitale con lo sfogliabile e il PDF) della nostra<br />

offerta, la più ampia e flessibile possibile, per venire incontro<br />

alle vostre esigenze. Diretta la vendita, rapida la consultazione,<br />

nel senso che i contenuti della rivista, in ognuna delle nostre<br />

offerte, possono essere disponibili in rete ancor prima che la<br />

rivista venga stampata!<br />

So che queste ragioni poco fanno breccia in un popolo che dei<br />

rituali ha fatto una ragione del suo hobby (dall’emozione della<br />

testina che cala dolcemente sul solco alle procedure – ognuno ha<br />

la sua – per aprire per la prima volta un LP) ma proprio l’ascolto<br />

della musica ci ha già detto e continua a farlo che qualcosa sta cambiando<br />

e non si può certo fermarlo. Qualche tempo fa è avvenuto<br />

un fatto epocale: un concerto live a cui era possibile presenziare<br />

solo online è stato visto da 756.600 persone distribuite in 107<br />

paesi; ognuna di esse ha pagato il biglietto, generando un incasso<br />

di circa 20 milioni di dollari. Sarebbero stati necessari più o meno<br />

20 concerti tradizionali (rigorosamente sold out) per ottenere un<br />

risultato simile! Certo, i concerti classici ci mancano ma non è detto<br />

che vi si possa comunque sempre partecipare (a causa di un qualsiasi<br />

impedimento che non sia necessariamente una pandemia!); quella<br />

offerta da questa situazione è, a mio parere, una opportunità che offre<br />

allo spettatore soluzioni altrimenti impensabili (come scegliere chi<br />

inquadrare sullo stage e avere accesso a una chat con gli artisti)!<br />

Opportunità è tutto ciò che allarga le nostre esperienze e non<br />

necessariamente deve essere contrapposto a qualcos’altro come<br />

accade frequentemente in Hi-Fi. Opportunità è Roon (ne parliamo<br />

in questo numero), questo splendido “mediatore” nell’universo<br />

liquido che consente di avvicinarsi con facilità a quell’ideale Biblioteca<br />

di Alessandria che da subito mi è sembrato il plusvalore<br />

della musica online. E a dispetto del momento e delle profezie dei<br />

menagramo, quello che ci si prospetta sarà senza dubbio<br />

un mondo bellissimo!<br />

<strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020 3


Sommario<br />

N. <strong>546</strong><br />

LUGLIO-AGOSTO 2020<br />

EDITORIALE di Paolo Corciulo<br />

Tradizionalmente si fanno a primavera ma in un anno così “atipico” ci sta<br />

che tanti lavoretti, la messa a punto e anche l’eliminazione del superfluo,<br />

accadano d’estate.<br />

3<br />

ANTENNA Prodotti, News, Storie<br />

Scouting tra le proposte del mercato: in un mare di<br />

offerta occorre orientarsi con una bussola!<br />

6<br />

SUL CAMPO<br />

CAVI<br />

Ricable Supreme HDMI 2.0<br />

Ricable Magnus Signal<br />

Ricable Magnus Speaker<br />

di Nicola Candelli<br />

ROON DELLE<br />

MERAVIGLIE<br />

<strong>SUONO</strong> ha da sempre<br />

considerato la musica<br />

liquida una importante<br />

risorsa...<br />

di Vincenzo Sollazzo<br />

48 SUNTORY<br />

50<br />

SELECTOR TUTTO IL MEGLIO IN ARRIVO SUL MERCATO<br />

INSIDE DENTRO LA MUSICA<br />

ALEXANDRE LEFORESTIER<br />

Da Qobuz a Panodyssey<br />

di Vittorio Pio<br />

Dentro e fuori la musica Alexandre Leforestier ha<br />

mantenuto una mente immaginifica: prima con Abeille<br />

Musique, etichetta parigina che ha salvato dalla bancarotta<br />

prima di approdare alla sua derivazione, l’interessantissima<br />

Bee Jazz che ha avuto una breve ma esaltante<br />

20<br />

parabola, poi come co-fondatore di Qobuz, servizio<br />

in streaming dall’altissima qualità che sempre dalla<br />

Francia si è diffuso nel resto del mondo, ha sempre<br />

cercato di ipotizzare il futuro in musica.<br />

HALL<br />

La Suntory a Tokyo è una bellezza!<br />

di Carlo D’Ottavi<br />

Non puoi parlare di Tokyo e delle sue sale da concerto senza<br />

menzionare la famosa e davvero superba Suntory Hall di<br />

Tokyo, senza dubbio una delle migliori sale da concerto<br />

al mondo che si è guadagnata questa reputazione in<br />

un tempo relativamente breve, esistendo dal 1986; in<br />

questo frangente, Tokyo è diventata una delle piazze più<br />

24appetibili per i concerti.<br />

ANDRÈ MEHMARI<br />

Un “vizio” di famiglia<br />

di Vittorio Pio<br />

Ex-Enfant prodige ma sempre pianista raffinato,<br />

fluente compositore, prolifico bandleader e complice<br />

accompagnatore, Andrè Mehmari è un talento<br />

26<br />

difficile da imbrigliare, viste le sue solide radici<br />

classiche cui abbina la capacità dell’orecchio<br />

assoluto, doti che lo hanno portato poi ad ampliare<br />

notevolmente le sue prospettive musicali fin dalle<br />

prime battute.<br />

SISTEMI PER LA<br />

LIQUIDA<br />

10 modi economici per<br />

ascoltare con roon<br />

a cura della redazione<br />

VOLUMIO<br />

Un’esperienza d’uso<br />

Paolo Corciulo & Fabio Masia<br />

54<br />

56<br />

ALTA FEDELTÀ 2020<br />

ALTA FEDELTÀ 2020<br />

28<br />

NO USER REQUIRED?<br />

Come sarà il futuro consumatore?<br />

di Libero Abbaci<br />

I grandi costruttori di apparecchi Hi-Fi sono passati<br />

dall’economia reale (costi-ricavi-profitti) dei ruggenti<br />

anni ’60, ’70, inizio ’80, alla progressiva perdita del loro<br />

potere decisionale sulle politiche aziendali, avendo<br />

ceduto progressivamente, e loro malgrado, alle “lusinghe”<br />

dell’economia finanziaria. E l’utente tipo non c’è più...<br />

FILC RADIO<br />

& OTELLO SIGNORETTI<br />

C’era una volta<br />

di Paolo Corciulo & Gianfranco M. Binari<br />

Avvennero in due età molto diverse i miei contatti<br />

32<br />

con il mitico negozio romano Filc Radio, prima<br />

specializzato in componenti elettronici e poi in<br />

audio Hi-Fi di massimo livello...


AUDIO & TV<br />

METTI L’audio UNA video SERA, come ANZI dico TRE, io<br />

A CONCERTO<br />

de Il Tremila<br />

ALTA FEDELTÀ 2020<br />

Guardate l’immagine Dal promozionale vivo è imbattibile! che apre<br />

questo articolo. Non vi pare che manchi di Carlo qualcosa? D’Ottavi<br />

Eh già: l’audio è riprodotto forse dallo Spirito<br />

L’Hi-Fi è un imbroglio? Da un lato si, perché non<br />

potrà<br />

Santo...<br />

mai<br />

Sembra<br />

replicare<br />

che<br />

fedelmente<br />

non sia indispensabile<br />

l’esperienza<br />

per<br />

ricreare<br />

dal vivo,<br />

la giusta<br />

e da un<br />

atmosfera<br />

lato no, perché<br />

alle immagini<br />

se non<br />

o, più<br />

probabilmente,<br />

36<br />

ci fosse<br />

ancora<br />

questo<br />

una<br />

medium<br />

volta<br />

quanti<br />

se ne è<br />

di<br />

trascurata<br />

noi<br />

potrebbero davvero conoscere e apprezzare<br />

l’importanza…<br />

quest’arte? Cronaca di tre concerti dal vivo,<br />

28<br />

pre era Covid...<br />

Sommario<br />

Sommario<br />

O mangi<br />

la solita...<br />

38<br />

60<br />

46<br />

a<br />

Blue Aura PH1<br />

66<br />

a<br />

SUL CAMPO<br />

38<br />

COMPLEMENTO LE VALVOLE CRYO<br />

Al freddo Powergrip i tubi YG-1 sono davvero mirabolanti?<br />

di Nicola Candelli di Pier Paolo Ferrari<br />

In questi ultimi anni si è fatto un gran parlare<br />

della perfezione cui sarebbero arrivate le valvole<br />

termoioniche e di alcuni “trattamenti” atti a<br />

migliorare le loro capacità di riproduzione sonora.<br />

IN PROVA<br />

AMPLIFICATORE PER CUFFIE<br />

Carot One NIK 58-Tube<br />

cura della redazione<br />

IN PROVA<br />

UNITÀ PHONO<br />

cura della redazione<br />

SUL CAMPO<br />

DIFFUSORI<br />

Triangle Borea BR07<br />

di Nicola Candelli<br />

42<br />

IN<br />

PROVA<br />

GIRADISCHI<br />

Luxman PD-151<br />

a cura della redazione<br />

44<br />

LA RICERCA DI BASSOCONTINUO<br />

A cosa serve un rack?<br />

di Paolo Corciulo<br />

Rivolgemmo la domanda per primo a Lorenzo<br />

Bellolli, patron di Bassocontinuo, un’azienda che<br />

per varie ragioni aveva attratto la nostra attenzione.<br />

“Non promettiamo miracoli ma ogni prodotto è<br />

testato con cura, dall’imballaggio fino alle analisi<br />

accelerometriche” la soddisfacente risposta! Non<br />

una risposta di comodo ma un modo di procedere<br />

nel proprio lavoro!<br />

62<br />

IN PROVA<br />

AMPLIFICATORE PER CUFFIE<br />

Moon 230HAD<br />

DIFFUSORI<br />

a cura della redazione<br />

JBL L-100<br />

di Vincenzo Sollazzo<br />

50<br />

SUL CAMPO<br />

...o salti<br />

nella<br />

“finestra”<br />

58<br />

IN PROVA<br />

DIFFUSORI<br />

Wharfedale EVO 4.1<br />

74<br />

a cura della redazione<br />

SUL CAMPO<br />

COMPLEMENTO<br />

AriaMateria AM30B.4.FL<br />

di Nicola Candelli<br />

63<br />

S(U)ONORA<br />

98<br />

AMATO MIO LP<br />

Mobili,<br />

George<br />

mensole<br />

Bizet<br />

stand e supporti<br />

di Carlo D’Ottavi<br />

108<br />

54<br />

PROVA<br />

SUL<br />

GIRADISCHI<br />

CAMPO<br />

DIFFUSORI<br />

70IN<br />

Thorens TD 1600<br />

TAD E1TX-K<br />

a cura della redazione<br />

di Vincenzo Sollazzo<br />

77<br />

S(U)ONORA<br />

gli accesori per la messa a punto<br />

SPECIALE CDDN<br />

A.A.V.V.<br />

84<br />

100<br />

LE RECENSIONI<br />

Classica - Rock - Jazz<br />

A.A.V.V.<br />

LE RECENSIONI<br />

Classica - Rock - Jazz<br />

A.A.V.V.<br />

88<br />

94CUT CUT ‘N’ MIX CONCERTI CONCERTI | | CINEMA CINEMA | | LIBRI | SOCIETÀ | ARTE<br />

Alla musa della musica veniva attribuito il potere di risollevare l’umore degli uomini. Di questo si occupa la<br />

musicaterapia di cui ci parla Lucio Gallo. Seguito da una esclusiva intervista a Carlo Massarini!<br />

40€*<br />

www.suono.it :<br />

informazione non<br />

omologata in rete<br />

*<strong>SUONO</strong> Digital Edition<br />

sfogliabile + pdf<br />

.


ANTENNA<br />

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L’esperienza<br />

insegna<br />

Versione improved per la linea Twenty di<br />

PMC, un bestseller per la casa inglese che si<br />

arricchisce delle conoscenze in merito all’effetto<br />

delle vibrazioni acquisite per lo sviluppo<br />

di Fenestria e di quanto realizzato per la linea<br />

FACT (che anch’essa ha beneficiato della ricaduta<br />

tecnologica del top line). La nuova serie<br />

“Improved” utilizza tweeter SEAS/PMC che<br />

derivano da quelli della serie superiore FACT,<br />

con prestazioni migliori per ampiezza della<br />

dispersione. La reingegnerizzazione di questo<br />

componente ha permesso di farlo lavorare a<br />

una frequenza più bassa. Per questa ragione<br />

anche il crossover (realizzato su basetta in<br />

fibra di vetro military grade) è stato riprogettato<br />

spostando leggermente il punto di taglio<br />

con il tweeter e sono state migliorate le basi in<br />

metallo e punte inserendo del materiale che<br />

smorza le vibrazioni.<br />

Anche il mobile è stato modificato con delle<br />

barre di rinforzo che aumentano l’isolamento<br />

dal pavimento...<br />

La linea, come per la versione precedente,<br />

è composta da quattro modelli due vie (due<br />

da pavimento e due torri) e una ulteriore<br />

torre a tre vie che utilizza un medio a cupola<br />

morbida SEAS da 5 cm. Completano la linea<br />

un centrale e un subwoofer, tutti offerti nelle<br />

varie finiture che non comprendono più<br />

la versione “amarone” (legno rossiccio tipo<br />

mogano), mentre è stata introdotta la nuova<br />

finitura “bianco seta”, bastata su un bianco<br />

opaco non laccato. I prezzi sono aumentati<br />

nell’ordine di un 3% circa. Come sempre la<br />

garanzia è estesa a 20 anni per i difetti di<br />

produzione.<br />

Distributore: Gammalta Group<br />

gammalta.it<br />

Diffusori Pmc Twenty5.21i<br />

Prezzo: € 2.490,00<br />

Dimensioni: 16,2 x 34 x 28,4 cm (lxaxp)<br />

Peso: 6 Kg<br />

Tipo: da supporto Caricamento: linea di<br />

trasmissione N. vie: 2 Potenza (W): 30-<br />

150 Impedenza (Ohm): 8 Frequenze di<br />

crossover (Hz): 1.700 Risp. in freq (Hz):<br />

46 - 25.000 Sensibilità (dB): 86.5 1W 1m<br />

Altoparlanti: 1 tw Sonomex a cupola morbida<br />

da 19 mm, 1 wf da 14 cm a corsa lunga<br />

Rifinitura: Oak/Walnut/Diamond Blac, seta<br />

chiara Note: caricamento ATL con griglia<br />

Laminair<br />

Diffusori Pmc Twenty5.22i<br />

Prezzo: € 3.790,00<br />

Dimensioni: 19,2 x 41 x 37,3 cm (lxaxp)<br />

Peso: 10 Kg<br />

Tipo: da supporto Caricamento: linea di<br />

trasmissione N. vie: 2 Potenza (W): 30 -<br />

200 Impedenza (Ohm): 8 Frequenze<br />

di crossover (Hz): 1.700 Risp. in freq<br />

(Hz): 39 - 25.000 Sensibilità (dB): 89<br />

Altoparlanti: 1 tw Sonomex a cupola morbida<br />

da 19 mm, 1 wf da 14 cm a corsa lunga<br />

Rifinitura: Oak/Walnut/Diamond Blac,<br />

seta chiara Note: caricamento ATL con griglia<br />

Laminair.<br />

6 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020


Cablaggio in aria,<br />

valvole di alta qualità,<br />

componenti selezionati.<br />

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Diffusori Pmc Twenty5.23i<br />

Prezzo: € 4.390,00<br />

Dimensioni: 16,2 x 90,7 x 33 cm (lxaxp)<br />

Pura musica.<br />

Tipo: da pavimento Caricamento: linea di<br />

trasmissione N. vie: 2 Impedenza (Ohm):<br />

8 Frequenze di crossover (Hz): 1.700<br />

Risp. in freq (Hz): 28 - 25.000 Sensibilità<br />

(dB): 86.5 Rifinitura: Oak/Walnut/<br />

Diamond Blac, seta chiara Note: caricamento<br />

ATL con griglia Laminair.<br />

Diffusori Pmc Twenty5.24i<br />

Prezzo: € 6.290,00<br />

Dimensioni: 19, 2 x 101,5 x 41,9 cm (lxaxp)<br />

Peso: 23 Kg<br />

Tipo: da pavimento Caricamento: linea di<br />

trasmissione N. vie: 2 Potenza (W): 30 -<br />

200 Impedenza (Ohm): 8 Frequenze di<br />

crossover (Hz): 1.700 Risp. in freq (Hz):<br />

27 - 25.000 Sensibilità (dB): 89 Altoparlanti:<br />

1 tw Sonomex a cupola morbida da 19<br />

mm, 1 wf da 14 cm a corsa lunga Rifinitura:<br />

Oak/Walnut/Diamond Blac, seta chiara<br />

Note: caricamento ATL con griglia Laminair.<br />

Diffusori Pmc Twenty5.26i<br />

Prezzo: € 10.490,00<br />

Dimensioni: 19,2 x 104 x. 43,9 cm (lxaxp)<br />

Peso: 25 Kg<br />

Tipo: da pavimento Caricamento: linea<br />

di trasmissione N. vie: 3 Potenza (W): 50<br />

- 300 Impedenza (Ohm): 8 Frequenze<br />

di crossover (Hz): 400/4000 Risp. in<br />

freq (Hz): 27 - 25.000 Sensibilità (dB):<br />

86 Altoparlanti: 1 tw Sonomex a cupola<br />

morbida da 19 mm, 1 mid da 5 cm,1 wf da 17<br />

cm a corsa lunga Rifinitura: Oak/Walnut/<br />

Diamond Blac, seta chiara Note: caricamento<br />

ATL con griglia Laminair<br />

Pre, finali e integrati costruiti a mano in Italia, cablati in aria,<br />

con valvole e componenti selezionati e NOS, cabinet in legni pregiati<br />

e la sicurezza delle certificazioni CE, RoHs e RAEE.<br />

Tutto questo perché, in fatto di amplificazioni, tutto è già stato<br />

inventato dai tempi delle valvole: si deve solo fare al meglio.<br />

E con Tektron ritorni al futuro.<br />

TEL 335 6693597 - EMAIL info@tektron-italia.com <strong>SUONO</strong> - WEB luglio-agosto www.tektron-italia.com<br />

2020 7


ANTENNA<br />

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NON PER TUTTI<br />

Come anticipato nello scorso numero di<br />

<strong>SUONO</strong>, all’interno di una ampia disamina<br />

del presente e del futuro del marchio, B&W<br />

ha annunciato l’introduzione di una versione<br />

signature per due dei modelli della linea<br />

700, il bookshelf 705 e la torre 702, entrambi<br />

offerti a 1.000 euro in più rispetto ai modelli<br />

equivalenti che non beneficiano della<br />

dicitura utilizzata in passato per celebrare<br />

gli anniversari più significativi, associando<br />

la dicitura “Signature” a modelli esclusivi,<br />

unici, frutto di una progettazione senza<br />

limiti e one off, del marchio. In particolare la<br />

versione Signature degli equivalenti modelli<br />

da scaffale (Signature 25, 805) ha in passato<br />

rappresentato una estremizzazione delle<br />

performance possibili dei modelli utilizzati,<br />

un po’ come nel caso delle moto da strada<br />

e delle equivalenti versioni per la pista! Ma<br />

se in passato ognuno dei modelli rivisitato<br />

apparteneva comunque al segmento<br />

elevato del mercato, la novità nel caso dei<br />

più recenti Signature è proprio quella di<br />

andare a impattare su una linea che di suo<br />

è la seconda dal basso del catalogo B&W,<br />

con modelli relativamente economici (una<br />

forbice da 1.000 a 4.000 euro).<br />

Tra i miglioramenti annoverati sul crossover,<br />

i modelli sono ora dotati di condensatori<br />

appositamente trattati e potenziati provenienti<br />

da Mundorf, di un dissipatore più<br />

grande e, nel caso del 702, di un condensatore<br />

LF potenziato sulla sezione dei bassi<br />

del crossover. Anche la sede del tweeter è<br />

ora in alluminio ricavato dal pieno come<br />

nella III release della Serie 800, presentata<br />

nel 2016, e utilizza driver in Carbon Dome,<br />

una soluzione composta da due sezioni:<br />

la parte anteriore è una cupola in alluminio<br />

da 30 micron che è stata irrigidita da<br />

un rivestimento in carbonio PVD (Physical<br />

Vapour Deposition); la seconda sezione è<br />

un anello di carbonio da 300 micron che è<br />

stato profilato in modo da corrispondere<br />

alla forma della cupola principale ed è poi<br />

legata alla faccia interna della struttura. Il<br />

midrange utilizza il design del cono Continuum,<br />

un composito intrecciato che dà<br />

un break-up controllato e un sistema di<br />

disaccoppiamento dei medi mutuato dalla<br />

Serie 800; anche il woofer eredita il know<br />

how sviluppato per la serie 800: ha il profilo<br />

Aerofoil in una nuova implementazione<br />

che utilizza una struttura composita di pelli<br />

interne ed esterne riempite di Polistirene<br />

Espanso Sinterizzato.<br />

Infine, grande attenzione è stata prestata<br />

alla finitura mobile con una nuova finitura<br />

in ebano dove ogni coppia di diffusori è<br />

unica, senza che due modelli condividano<br />

la stessa tipologia di venatura. Nove strati<br />

di finitura, tra cui primer, fondo e lacca, e<br />

la scelta di applicare agli altoparlanti degli<br />

anelli di rifinitura in metallo lucido intorno<br />

ai coni dei medio/bassi e dei medi (oltre a<br />

griglie di tweeter lucide e rifinite in argento),<br />

contribuiscono alla personalizzazione<br />

del disegno di questa ultima generazione<br />

di Signature.<br />

Il Tremila<br />

Distributore: Audiogamma<br />

www.audiogamma.it<br />

Diffusori B&W 702 Signature<br />

Prezzo: € 5.000,00<br />

Dimensioni: 20 x 105 x 33,7 base esclusa<br />

cm (lxaxp)<br />

Peso: 29,5 Kg<br />

Tipo: da pavimento Caricamento: bass reflex<br />

posteriore flow port N. vie: 3 Potenza (W):<br />

30-300 Impedenza (Ohm): 8 Risp. in freq<br />

(Hz): 45-28.000 +/- 3 dB Sensibilità (dB):<br />

90 Altoparlanti: 3 Wf 16,5 cm Aero profile, 1<br />

Md 15 cm Continuum Cone FST, 1 Tw cupola<br />

25 mm carbonio in cabinet disaccoppiato<br />

Rifinitura: datuk gloss Griglia: asportabile<br />

Diffusori B&W 705 Signature<br />

Prezzo: € 3.000,00<br />

Dimensioni: 20 x 40 x 25,5 stand a parte<br />

cm (lxaxp)<br />

Peso: 9,3 Kg<br />

Tipo: da supporto Caricamento: bass reflex<br />

posteriore flow port N. vie: 2 Potenza (W):<br />

30-120 Impedenza (Ohm): 8 Risp. in freq<br />

(Hz): 50-28.000 +/- 3 dB Sensibilità (dB): 88<br />

Altoparlanti: 1 MdBass 16,5 cm Continuum<br />

cone, 1 Tw cupola 25 mm in carbonio in camera<br />

disaccoppiata Rifinitura: datuk gloss<br />

Griglia: asportabile.<br />

8 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020


ANTENNA<br />

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Dai più grandi si impara<br />

Dopo lunga gestazione (sul sito aziendale il modello veniva<br />

dichiarato in uscita per la primavera 2019) in casa EgglestonWorks<br />

arriva Oso, una torre che si ispira al modello top<br />

Viginti che ha rappresentato una sorta di rottura nella produzione<br />

della casa. Dimensioni più ridotte e soluzioni tecniche<br />

semplificate rispetto al massiccio Viginti, si parla comunque di<br />

un modello da circa 14.000 euro che si colloca in una posizione<br />

mediana nel catalogo di EW, il diffusore appare più facile da<br />

inserire in ambiente. Come tutti i modelli di Eggleston tranne<br />

le piccole Nico, anche l’Oso è un modello da pavimento con<br />

tweeter e due midrange frontali più un woofer laterale da 25<br />

cm. Il cabinet ha un impatto contenuto frontalmente, inclinato<br />

e sfaccettato superiormente, ma è piuttosto sviluppato in<br />

profondità a causa della presenza del grande woofer laterale.<br />

La complessa struttura interna, piena di centine e pannelli di<br />

rinforzo, irrobustisce il diffusore ed è uno degli elementi che<br />

più avvicina gli Oso ai grandi Viginti. Finiture metallizzate<br />

nero, grigio o bianco.<br />

Carlo D’Ottavi<br />

Distributore: Il Tempio di Candarella Dario<br />

Via Vicenza 12 A - 95127 Catania (CT)<br />

Tel.349.59.76.278 - Fax<br />

www.iltempioesoterico.it<br />

Diffusori Eggleston Works Oso<br />

Prezzo: € 14.200,00<br />

Dimensioni: 22,5 x 112 x 45 cm (lxaxp)<br />

Peso: 60 Kg<br />

Tipo: da pavimento N. vie: 3 Impedenza<br />

(Ohm): 6 Risp. in freq (Hz): 25-24.000 Sensibilità<br />

(dB): 87 Altoparlanti: 1 Wf 25 cm laterale,<br />

2 midwoofer 15 cm, 1 Tw cupola 25 mm<br />

ERRATA… O QUASI<br />

Su <strong>SUONO</strong> 545 compare un articolo dedicato ai diffusori Legacy Audio con relativi prezzi dei modelli<br />

oggetto di una prova sul campo. Nello stesso periodo il distributore del marchio (Pro Audio Italia)<br />

ha provveduto ad un ritocco dei listini che, contrariamente a quanto accade d’abitudine, rende<br />

ancor più competitivi i prodotti essendo quasi allineato ai costi originali nella patria d’origine.<br />

È abitudine di Pro Audio tenere i costi dei suoi prodotti molto vicini a quelli del costruttore (alcuni<br />

costi che affronta il distributore li fanno inevitabilmente lievitare) e nel caso di Coda Technologies<br />

l’operatore italiano è riuscito ad allinearsi del tutto al listino americano…<br />

Lodevole!<br />

NUOVA SERIE<br />

www.pmc-speakers.com<br />

The definition of performance.<br />

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Visconti Alta Fedeltà<br />

Se amate la musica,<br />

noi, possiamo fare molto per Voi.<br />

Piazzale Gobetti 20062 Cassano d’Adda (MI)<br />

Tel: +39 0363 361120<br />

info@viscontialtafedelta.it<br />

10 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020


ANTENNA<br />

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Nel solco<br />

della tradizione<br />

Con il nuovo integrato modulare FLS<br />

9la casa laziale aggiunge alla sua<br />

linea “di mezzo” (che è anche la più<br />

completa) un modello più economico<br />

del precedente FLS 10, perlomeno<br />

se si considera la sua versione naked,<br />

un integrato tradizionale (due slot<br />

consentono eventualmente di aggiungere<br />

i moduli plug and play per<br />

fono, DAC e in futuro uno streamer<br />

ma il prezzo sale quasi ad allinearsi<br />

al modello maggiore).<br />

Non solo nel prezzo ma proprio nel<br />

fatto di essere un amplificatore puro,<br />

senza commistioni digitali o istanze<br />

tornate in voga come il vinile, sta<br />

la forza di questo nuovo progetto<br />

12 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020


che l’utente potrà poi configurare a suo<br />

piacimento o con i moduli interni o con apparecchi<br />

stand alone se digitale e/o analogico<br />

sono nelle sue corde. Completamente<br />

bilanciato, l’apparecchio è stato sviluppato<br />

per la parte pre sulla base dell’FLS-1 e<br />

utilizza un circuito di alimentazione particolarmente<br />

sofisticato con 12 dispositivi<br />

di potenza selezionati e 8 circuiti di<br />

alimentazione a bassissima impedenza e<br />

bassissimo rumore. I condensatori sono di<br />

alta qualità (120.000 uF) mentre i circuiti<br />

sono realizzati su schede stampate con uno<br />

strato di rame particolarmente spesso. Il<br />

poderoso trasformatore toroidale audio<br />

schermato (1000 W) è quasi una firma<br />

dell’approccio della casa come il telaio (con<br />

il logo “Audia Flight” inciso sul coperchio<br />

superiore) e il telecomando, entrambi in<br />

alluminio fresato, spazzolato e anodizzato.<br />

Agostino Bistarelli<br />

Amplificatore integrato Audia Flight<br />

FLS 9<br />

Prezzo: € 6.240,00<br />

Dimensioni: 45 x 15 x 44 cm (lxaxp)<br />

Peso: 25,50 Kg<br />

Distributore: Audio Living Design<br />

Via Pantanelli, 119 - 61025 Montelabbate ()<br />

Tel.0721.472.899 - Fax<br />

www.audiolivingdesign.it<br />

Tipo: stereo Tecnologia: a stato solido<br />

Potenza: 2 x 150 W su 8 Ohm Accessori<br />

e funzionalità aggiuntive: Ingresso<br />

cuffia Risp. in freq. (Hz): 0,3 - 500.000<br />

THD (%): < 0,05 S/N (dB): 110 Ingressi<br />

analogici: 3 RCA 2 XLR Uscite analogiche:<br />

2 RCA 1 XLR Note: moduli MM/<br />

MC, 2 ingressi RCA, DAC con USB 32/768<br />

PCM e DSD 5.6 aggiuntivi.


ANTENNA<br />

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L’IBRIDO CHE SPACCA<br />

Un terzo Concentro, un terzo nella logica della serie FS 500<br />

che viene a essere totalmente rinnovata, un ultimo terzo<br />

ricavato dallo sviluppo dei Vela: l’Elac Concentro S 509 è una<br />

sorta di ibrido che in parte assimila i contenuti della serie top<br />

(due soli modelli dai prezzi interplanetari), contingentati nella<br />

cadenza e nelle forme di una serie commerciale se pur di alto<br />

taglio. Non proprio solo esercizio di stile la prima, non poi così<br />

commerciali la seconda e la terza...<br />

Parte dell’originale design dei due prodotti Concentro è stato<br />

ripreso per lo sviluppo del nuovo diffusore che ne ripercorre<br />

alcuni stilemi: la superficie bombata del pannello frontale e la<br />

pianta trapezoidale del top di gamma. Il tweeter utilizzato è<br />

lo stepX-JET, un sistema concentrico che comprende il nuovo<br />

tweeter JET 5c e un midrange con membrana in alluminio e<br />

utilizza un sistema di tre anelli intercambiabili (DRC) che determinano<br />

una differente dispersione del midrange. Un midrange<br />

- basso del tipo AS-XR (Aluminum Sandwich Membrane with<br />

Extended frequency Range) e due coppie di woofer da 18<br />

cm a corsa lunga caricati in un push pull originale sviluppato<br />

dall’azienda tedesca completano la dotazione degli altoparlanti.<br />

Il diffusore è predisposto per il bi-wiring ed è atteso un<br />

secondo modello più piccolo, il 507, a completamento della<br />

nuova serie 500 che, dal punto di vista dei prezzi, ricalcherà<br />

più o meno i costi dei modelli precedenti.<br />

Il Tremila<br />

Diffusori Elac Concentro S 509<br />

Prezzo: € 16.500,00<br />

Dimensioni: 32,5 x 132 x 46 cm (lxaxp)<br />

Peso: 42,6 Kg<br />

Distributore: LP Audio - www.lpaudio.it<br />

Tipo: da pavimento Caricamento: bass reflex<br />

N. vie: 4 Potenza (W): 60 - 600 Impedenza<br />

(Ohm): 4 Frequenze di crossover (Hz):<br />

120/400/2600 Risp. in freq (Hz): 22 - 50000<br />

Sensibilità (dB): 88 Altoparlanti: 1 tw JET 5c,<br />

1 mid da 13 cm con membrana in alluminio, 1<br />

mid basso da 18 cm con cono AS-XR, 4 wf da<br />

18 cm cono AS.<br />

14 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020


ANTENNA<br />

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Manger P2:<br />

il passo decisivo<br />

Nella creazione dei diffusori acustici che portano il suo nome, il<br />

progettista tedesco Josef Manger ha sempre considerato la velocità<br />

nella risposta degli altoparlanti tra gli elementi fondamentali per<br />

una riproduzione sonora ottimale. Per questo ha creato, ormai<br />

da diverso tempo, un altoparlante particolare, il Manger Sound<br />

Transducer, un driver full range capace di una risposta estesa<br />

da 80 Hz fino ai 40 kHz. Il progettista sostiene che la capacità di<br />

riprodurre i segnali impulsivi è di gran lunga superiore a quella<br />

dei driver convenzionali, un dato testimoniato da un time rise<br />

(tempo di risposta all’impulso) di soli 13 microsecondi. Il passo<br />

successivo è stato quello di creare una sezione per la riproduzione<br />

delle medie e basse frequenze che si integri al meglio con queste<br />

caratteristiche, creando un sistema coerente, chiamato P2. Data<br />

l’estensione della risposta del Manger Sound Transducer, quello<br />

che servirebbe è un subwoofer ma Manger ha preferito scegliere<br />

un woofer di diametro moderato (20 cm di diametro) che sia il<br />

più coerente possibile con il driver full range. Grazie a un mix di<br />

materiali utilizzati, l’altoparlante combina elevato smorzamento,<br />

peso ridotto ed estrema rigidità. La membrana è in multistrato,<br />

con due strati esterni in polpa rinforzata da fibra di carbonio e una<br />

parte interna in schiuma. A ulteriore rinforzo ed estensione della<br />

risposta in basso, il woofer è caricato in reflex passivo tramite due<br />

altoparlanti di identico diametro, posti nella parte posteriore del<br />

diffusore a colonna.<br />

Carlo D’Ottavi<br />

Diffusori Manger Audio p2<br />

Prezzo: € 6.930,00<br />

Dimensioni: 27 x 113,9 x 21,4 cm (lxaxp)<br />

Peso: 32 Kg<br />

Distributore: Nabla s.r.l<br />

Via Vincenzo Tizzani, 15 - 00151 Roma (RM)<br />

Tel.06.58.20.42.63 - Fax<br />

www.nabla.it<br />

Tipo: da pavimento Caricamento: reflex passivo N. vie: 2<br />

Potenza (W): 50-200 Impedenza (Ohm): 8 Frequenze di<br />

crossover (Hz): 340 Risp. in freq (Hz): 30-40.000 Sensibilità<br />

(dB): 89 Altoparlanti: Wf 20 cm in fibra di carbonio/<br />

foam, 2 radiatori, Tw Manger Sound Transducer Rifinitura:<br />

laccatura colore RAL a scelta.<br />

NUOVA SERIE<br />

www.pmc-speakers.com<br />

The definition of performance.<br />

vieni ad ascoltarle a Milano da:<br />

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C.So magenta, 27- 20123 - Milano<br />

Ph +39 02.80.56.410 - Fax +39 02.86.45.60.11<br />

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16 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020


ANTENNA<br />

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TRE PER REX<br />

Quella che ormai possiamo definire una dinastia, ovvero la linea delle elettroniche valvolari top<br />

della BAT, si chiama REX ed è giunta ormai alla terza generazione con una gamma composta<br />

da un Pre, un Power Amp e un DAC. Il Pre Rex 3 è un preamplificatore duale bilanciato, come<br />

nella tradizione nel marchio, con alimentazione separata e duale anch’essa. L’alimentazione<br />

è sempre stato uno degli elementi ai quali BAT ha sempre dedicato molta attenzione, implementandola<br />

spesso in box separati chiamati Pack. Completamente separata tra i due canali<br />

con un trasformatore toroidale e 5 valvole per canale. Il Pre Rex 3 segue la medesima filosofia<br />

con 5 ingressi linea e 2 uscite per la sezione di potenza e una tape, tutte in bilanciato. Quattro<br />

tubi 6H30 per canale costituiscono un elaborato modulo di preamplificazione che porta a un<br />

gain massimo di 18 dB con un feedback totale nullo. Il Power Amp Rex 3, invece, è un finale<br />

di potenza da 80 W RMS su 8/4 Ohm in stereo, potenza che raddoppia se utilizzato in mono. È<br />

un finale completamente a triodo con 4 tubi 6C33C-B e ben 4x6H30, 6x6SN7, 2x6V6 tubi nella<br />

sezione di driver. Cablaggio interno Cardas.<br />

Il terzo componente della famiglia è il Rex 3 DAC i cui punti di forza sono sostanzialmente tre:<br />

una poderosa alimentazione, chiamata Pack 2nd generation, un convertitore completamente<br />

rivisto (il precedente DAC Rex utilizzava un processore della AK Design mentre nel DAC 3 è di tipo<br />

proprietario con risoluzione in PCM 24/384 e in DSD 4x, 11.2896 mHz) e uno stadio analogico,<br />

naturalmente in bilanciato con 6x6C19 valvole. Gli ingressi digitali sono del tipo AES, 2 Coaxial, 2<br />

Toslink e USB. I prezzi non sono ancora noti ma dovrebbero aggirarsi tra i 20.000 e i 30.000 euro.<br />

Carlo D’Ottavi<br />

Distributore: Il Tempio - www.iltempioesoterico.it<br />

Amplificatore finale Balanced<br />

Audio Technologies Rex 3<br />

Dimensioni: 42,5 x 22,5 x 60<br />

cm (lxaxp)<br />

Peso: 45 Kg<br />

Tipo: stereo Tecnologia: a valvole<br />

bilanciato Potenza (W): 80 su 4/8 Sens./imp. (V/kOhm): -/215 in stereo, -/108 in<br />

mono THD (%): 3 alla massima potenza Ingressi: bilanciato XLR Note: configurazione<br />

a due stadi single ended per canale; versione mono configurata in fabbrica 160 W RMS<br />

a 4/8 Ohm. Valvole impiegate: 4x6H30, 6x6SN7, 2x6V6, 4x6C33C-B. Finitura nera o silver<br />

Preamplificatore Balanced Audio Technologies<br />

Rex 3<br />

Dimensioni: 48,2 x 14,6 x 39,4 x 2 moduli<br />

cm (lxaxp)<br />

Peso: 34,2 Kg<br />

Tecnologia: a valvole Ingressi: 5 linea XLR<br />

Uscite: 2 pre amp e 1 tape XKR Risp. in freq.<br />

(Hz): 2-200.000 THD (%): 0,005 Guadagno<br />

(dB): 18 Sens./imp. line (mV/kOhm): -/100<br />

S/N (dB): 100 Controlli: volume motorizzato<br />

140 step da 0,5 dB l’uno Livello uscita max<br />

(V): 50 Impedenza uscita (Ohm): 200 Note:<br />

tubi impiegati nel pre 8x6H30, sezione di alimentazione<br />

separata a valvole con 2x 5AR4,<br />

4x 6C19, 2x 6H30, 2x 6C45 tubi. Display a LED,<br />

volume a 140 step da 0,5 db l’uno. Finitura<br />

silver o nera.<br />

18 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020


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Convertitore Balanced Audio Technologies<br />

Rex DAC 3<br />

Dimensioni: 48,26 x 14,6 x 39,4 cm (lxaxp)<br />

Peso: 14,4 Kg<br />

Sistema di conversione: Proprietario PCM 24<br />

bit e DSD 4x Frequenza di campionamento<br />

(kHz): 384 in PCM e 11.2896 MHz in DSD<br />

Ingressi digitali: AES, 2 Coaxial, 2 Toslink e<br />

USB Uscite analogiche: 2 XLR Note: stadio<br />

analogico a valvole e bilanciato, tubi impiegati:<br />

6x6C19. Finitura nera o silver.<br />

<strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020 19


INSIDE DENTRO LA MUSICA<br />

di Vittorio Pio<br />

Da Qobuz a Panodyssey:<br />

la passione è sempre fuori dagli schemi<br />

Dentro e fuori la musica Alexandre Leforestier ha mantenuto una mente immaginifica: prima con Abeille<br />

Musique, etichetta parigina che ha salvato dalla bancarotta prima di approdare alla sua derivazione,<br />

l’interessantissima Bee Jazz, che ha avuto una breve ma esaltante parabola, poi come co-fondatore di<br />

Qobuz, servizio in streaming dall’altissima qualità che sempre dalla Francia si è diffuso nel resto del<br />

mondo, ha sempre cercato di ipotizzare il futuro in musica.<br />

Adesso vuole farlo nella scrittura con Panodyssey, la prima piattaforma<br />

collaborativa per gli utenti, senza pubblicità e senza<br />

limiti, per scrivere e leggere storie autentiche, con una diversità<br />

e qualità che non si trovano nei social media finora dominanti. L’obiettivo<br />

è quello di reinventare l’accesso all’informazione, alla cultura,<br />

alla conoscenza e, in ultima analisi, di stimolare il dibattito pubblico,<br />

utilizzando le nuove tecnologie per proteggere gli autori e le creazioni.<br />

Una nuova sfida che ha costituito lo spunto per andare avanti e indietro<br />

in tutte le sue precedenti avventure.<br />

Ho percepito la sua trepidazione su questo nuovo percorso<br />

intrapreso... focalizziamoci sul valore aggiunto di questa idea<br />

e ciò che più l’ha ispirata con i suoi partner per infrangere di<br />

nuovo le regole e iniziare questo progetto.<br />

Sono un uomo d’affari e mi piace costruire cose. Comincio sempre un<br />

progetto se è significativo per me. A volte ho bisogno di creare cose folli,<br />

sempre in completa libertà. Panodyssey è la risposta a molti problemi.<br />

Viviamo in un mondo dove il digitale è sempre più dominante e al<br />

centro degli usi di tutti. I social media e i media stessi sono diventati<br />

20 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020


INTERVISTA ALEXANDRE LEFORESTIER<br />

strumenti di propaganda, di interazione, certamente questo nessuno<br />

può negarlo, ma rimangono strumenti di una società capace di produrre<br />

facilmente delle fake news. Per una serie di dinamiche complesse sono<br />

anche sorti dei problemi economici, i media stanno diventando sempre<br />

più poveri, non possiedono più un modello virtuoso da seguire. Ci sono<br />

anche problemi di fiducia e non si può costruire un progetto senza<br />

fiducia. Tutto questo accompagnato dal problema della attendibilità/<br />

credibilità delle fonti. Oggi l’industria dei contenuti internet è legata ai<br />

quattro super-giganti della scena informatica ovvero Google, Amazon,<br />

Facebook e Apple e i professionisti dei contenuti non hanno inventato<br />

nuove applicazioni per scuotere, anzi possibilmente entusiasmare la<br />

loro possibile audience. Tuttavia, in alcune aree si è assistito a una vera<br />

rivoluzione e di conseguenza le abitudini degli utenti sono cambiate. Un<br />

esempio eclatante riguarda proprio la musica, perché Spotify di fatto<br />

ha sostituito la vendita dei CD. Questo non è però successo ai media.<br />

La quasi totalità è rimasta imbrigliata dai pericolosi giochi dei social<br />

network, di cui sono diventati schiavi.<br />

E quindi come ha ipotizzato di uscire da questa impasse?<br />

Un giorno, mentre discutevo con un conoscente, ho pensato a delle<br />

possibili soluzioni per tutti questi problemi. La musica e l’industria<br />

del libro sono state reinventate utilizzando internet e la tecnologia<br />

digitale. Mi sono poi chiesto se fosse possibile creare una soluzione<br />

nel campo dei media molto tecnologica, nel rispetto della creazione<br />

suscitata dalle emozioni. Google, Amazon, Apple e Facebook sono<br />

ricchi e stanno uccidendo la diversità, mentre i creatori che li utilizzano<br />

continuano a dire di essere poveri. Ho capito allora che una delle<br />

soluzioni poteva essere qualcosa di estremamente sofisticato a livello<br />

tecnologico. Qualcosa che potesse permettere una personalizzazione<br />

dell’esperienza dell’utente a livelli mai toccati prima. In altre parole<br />

ho avuto la visione: occorreva realizzare una piattaforma capace di<br />

riunire i creatori e la loro audience. In passato, in altre situazioni, ho<br />

sempre pensato che quando si trattava di creare valore, non poteva<br />

realizzarsi in altro modo se non attraverso la pubblicità. Ad esempio,<br />

in campo musicale, Deezer aveva iniziato con la pubblicità e poi si<br />

è rapidamente orientato verso l’abbonamento. E questo è il tipo di<br />

soluzione che abbiamo scelto per Panodyssey, dando a tutti la possibilità<br />

di aderire in base alla propria disponibilità. Oggi il modello dei<br />

social media è estremamente verticale e rigido. Gli algoritmi sono<br />

irrefrenabili e le loro proiezioni schizzano all’impazzata. Noi di Panodyssey<br />

non vogliamo che questo accada. Vogliamo offrire ai nostri<br />

utenti una totale libertà.<br />

intervento non sia positivo. Non creerò mai qualcosa per compiacere i<br />

giganti del cartello GAFA e men che meno possibili azionisti.<br />

Ho apprezzato molto le atmosfere di molti degli album<br />

prodotti dall’etichetta Bee Jazz, purtroppo adesso defunta,<br />

lì ho scoperto artisti nuovi e di ottimo livello: come sono<br />

andate realmente le cose? Per molti addetti ai lavori è stato<br />

un epilogo davvero amaro...<br />

Tutto è iniziato quando ho scoperto un artista chiamato Majid<br />

Bekkas. In quel momento, mi sono detto che avevo davvero scoperto<br />

un artista sconosciuto che meritava la massima attenzione<br />

possibile. Avevo bisogno di libertà e volevo creare la mia etichetta<br />

per il piacere di farlo e per tentare di sviluppare il Jazz e la musica<br />

straniera. È stato allora che ho deciso di creare la mia Bee Jazz (in<br />

riferimento alla mia etichetta discografica Abeille Musique). Prima di<br />

allora non ascoltavo veramente il Jazz, ma era un tipo di musica che<br />

mi interessava perché è libera, è una musica dove tutto è permesso.<br />

Quando ho iniziato, ho ristampato dischi della casa discografica<br />

Steeplechase. Uno dei primi album è stato Mama Rose di Archie<br />

Shepp, sassofonista straordinario, fra i precursori del free Jazz. Il<br />

primo che ho realizzato con la Bee Jazz è stato The Rainbow of life di<br />

Boulou e Elios Ferré, Alan Jean-Marie e Gilles Naturel. Mi è piaciuto<br />

molto perché era un disco di canzoni e il mio desiderio era quello di<br />

non fare dischi troppo elitari. La linea editoriale di Bee Jazz è stata<br />

infatti definita soprattutto da canzoni e giovani artisti. In realtà era<br />

un’etichetta spinta dalla curiosità e ci siamo tolti molte soddisfazioni<br />

con dischi che hanno avuto ottime recensioni come quelli di Guillaume<br />

De Chassy con Paul Motian e Mark Murphy, Tony Malaby,<br />

Nelson Veras, Daniel Yvinec, l’Orchestre National de Jazz, Magic<br />

Malik, Dave Liebman, Nico Gori e Fred Hersch fra tanti altri. Poi<br />

le cose hanno iniziato a prendere una piega differente e per quanto<br />

attiene il triste epilogo, non ero l’unico proprietario. Eravamo in<br />

due. Uno voleva distruggere e l’altro salvare. Io ero il difensore, ma<br />

purtroppo l’assassino ha vinto. E quindi abbiamo chiuso bottega.<br />

Purtroppo dovrò attendere almeno un altro anno prima di riprendere<br />

in mano il catalogo.<br />

Cosa la spinge a scegliere una nuova sfida nella vita o negli<br />

affari?<br />

C’è sempre una sfida personale. Ciò che mi interessa è creare con passione<br />

ed essere fuori dagli schemi. Mi sia consentita una precisazione:<br />

non che io voglia essere fuori dagli schemi, ma non sopporto il fatto<br />

di esserci confinato. Ho sempre lavorato in ambienti creativi. Quello<br />

che mi affascina di Panodyssey è mescolare la magia degli ingegneri,<br />

ovvero di chi sta dietro le quinte, con la magia degli artisti, ovvero di<br />

chi crea. Credo che la tecnologia possa essere equilibrata, con analoga<br />

distribuzione del valore tra l’artista e la piattaforma. Quest’ultima non<br />

deve intervenire sull’approccio creativo dell’artista, a meno che questo<br />

<strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020 21


INSIDE<br />

musica jazz e classica. Tutte e tre sono scomparse - Harmonia Mundi,<br />

Naive e, appunto, Abeille Musique. Queste aziende realizzavano tra<br />

i 10 e i 20 milioni di fatturato.<br />

Quale tipo di musica le piace di più in questo momento e<br />

quali sono state le sue influenze e radici?<br />

Io ascolto veramente di tutto. Ora uso sempre più YouTube per scoprire<br />

cose che non abbiamo sulle piattaforme. Ascolto tutto tranne il<br />

rap francese. Non ho davvero radici e non ascolto quello che ascoltavo<br />

20 anni fa. Tuttavia, sono ancora un fan dei dischi di mio fratello,<br />

specialmente la parte yéyé, ovvero quella tendente al disimpegno.<br />

Quando ero più giovane, ascoltavo le stesse cose che ascoltavano<br />

mio fratello o i miei genitori: Doors, Beatles, Rolling Stones, Clash.<br />

Suonavo le loro canzoni con una chitarra folk. E quando ho iniziato<br />

a suonare la chitarra classica ho iniziato ad ascoltare Bach, Mozart,<br />

Monteverdi...<br />

Lei è stato anche il fondatore di Qobuz, un’idea totalmente<br />

diversa di streaming di alta qualità. Ora l’orizzonte sembra<br />

un po’ confuso, cosa pensa che succederà nei prossimi<br />

cinque anni?<br />

In 15 anni il numero di abbonamenti è aumentato notevolmente.<br />

Possiamo ragionevolmente pensare che il numero di abbonati per lo<br />

streaming musicale in 10 anni sarà moltiplicato per tre volte, come<br />

minimo. Una crescita importante è prevista in Oriente, in Cina e<br />

in Giappone. Lo streaming ha ancora molti anni di vita con una<br />

evoluzione davvero importante. Personalmente ritengo che Spotify<br />

non sia già più un fornitore di musica, piuttosto una piattaforma<br />

integrata di intrattenimento e informazione. C’è la musica, la radio,<br />

i podcast, a volte i videoclip e domani possiamo anche immaginare<br />

che ci sarà Panodyssey. Quello che Spotify sta facendo è aprire altri<br />

mercati. Il problema è che queste piattaforme di streaming non lasciano<br />

spazio ad altri. Sono piattaforme “killer” che non permettono<br />

alcuna competitività.<br />

Quanto è difficile gestire un’etichetta jazz di questi tempi?<br />

Oggi penso sia molto difficile mantenere un’etichetta Jazz. Una delle<br />

epoche migliori è stata quando il CD è nato nei primi anni ’80. L’industria<br />

discografica diceva agli ascoltatori di musica: ora si ricompra<br />

tutto quello che si ascolta, ma questa volta in CD perché la qualità è<br />

migliore. Il periodo degli anni ’80 è stato davvero unico, sono nate<br />

molte case discografiche. Quando ho iniziato negli anni 2000, sono<br />

iniziati i problemi dovuti all’arrivo di internet. Internet ha fatto 20<br />

anni dopo quello che avevano fatto i CD. Ora tutto è cambiato, tranne<br />

una cosa: bisogna sempre avere talento. Il problema è che oggi<br />

c’è meno gente che ascolta il Jazz e quindi è inevitabilmente meno<br />

venduto. Anche se sei una star del Jazz non potrai competere con la<br />

star dell’R&B del momento che ha un pubblico di ascolto molto più<br />

ampio. Al giorno d’oggi, quando si va in studio per due giorni per<br />

produrre un disco da solista o in trio, i costi si aggirano tra i 15.000<br />

e i 20.000 euro. Il problema è che lo streaming e YouTube non<br />

saranno sufficienti per rendere quella produzione economicamente<br />

sostenibile. In Francia c’erano tre grandi etichette indipendenti di<br />

Don Was, produttore di Dylan e degli Stones ma anche attuale<br />

presidente della Blue Note ha detto recentemente: “Se fai<br />

musica generosa, tutto il resto seguirà”. È d’accordo?<br />

Se entusiasmi i tuoi artisti, entusiasmerai più facilmente il pubblico.<br />

La musica è prima di tutto un’esperienza di palcoscenico, alcuni artisti<br />

non fanno più tanti dischi ma la loro agenda di concerti dal vivo<br />

è sempre molto fitta. E non si può avere successo su un palcoscenico<br />

se non si è generosi.<br />

Cosa mi è sfuggito di chiederle?<br />

Parlare un po’ delle novità che hanno trasformato la nostra società<br />

dopo questo terribile virus. Da questa prigionia si è visto chiaramente<br />

che non appena ci è stato vietato di andare nei luoghi degli<br />

eventi (sala concerti, teatro…) ci siamo riversati su internet. Sarà<br />

qui che Panodyssey troverà la sua massima applicazione. Essendo<br />

una piattaforma di co-creazione, potrei paragonarla a una sala da<br />

concerto, con un backstage, il palco per gli artisti e i posti a sedere<br />

per il pubblico. Quindi chi sceglierà Panodyssey avrà pieno accesso<br />

alla creazione artistica.<br />

22 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020


INSIDE<br />

di Carlo D’Ottavi<br />

La Suntory<br />

a Tokyo<br />

è una bellezza!<br />

Non puoi parlare di Tokyo e delle sue<br />

sale da concerto senza menzionare<br />

la famosa e davvero superba Suntory<br />

Hall di Tokyo, senza dubbio una delle<br />

migliori sale da concerto al mondo che si<br />

è guadagnata questa reputazione in un<br />

tempo relativamente breve, esistendo<br />

dal 1986; in questo frangente, Tokyo è<br />

diventata una delle piazze più appetibili<br />

per i concerti.<br />

24 <strong>SUONO</strong> luglio 2020


INTERVISTA MARIO CACCIA<br />

Qualsiasi orchestra che si rispetti deve essere in grado di<br />

dire che si è esibita alla Suntory Hall almeno una volta.<br />

L’affascinante Bunka Kaikan, con la sua ambientazione<br />

perfetta, è, sfortunatamente, troppo spesso trascurata. E poi<br />

ovviamente c’è la Opera City Concert Hall, che molti giurano sia<br />

la migliore sala di tutti i tempi. Si trova in un punto caldo e centrale<br />

a soli 20 minuti a piedi dal trambusto della enorme stazione<br />

di Shinjuku dove è molto facile perdersi, vista la sorprendente<br />

rarità di indicazioni in inglese. La posizione di questa sala da<br />

concerti è ideale per fare una visita anche alla miriade di bar e<br />

ristoranti della zona: un motivo in più per non farsi mancare un<br />

concerto nella prossima visita alla capitale giapponese, Covid<br />

permettendo, o per la medesima ragione almeno di sognare di<br />

visitarla con l’aiuto di <strong>SUONO</strong>!<br />

Golden Gai, una affascinante piccola area fiancheggiata esclusivamente<br />

da bar, si trova dietro la stazione e offre ai visitatori<br />

probabilmente uno dei modi più eleganti per sorseggiare un drink<br />

dopo avere vissuto una meravigliosa esperienza alla Concert Hall.<br />

Inaugurata nel 1997, la sala da concerto fa parte di un complesso<br />

che ospita gallerie d’arte, un centro commerciale che in realtà<br />

consiste esclusivamente in ristoranti e il settimo edificio più alto<br />

di Tokyo, l’Opera City Tower, che dispone di una terrazza panoramica<br />

per chiunque abbia voglia di prendere il sole con alcune viste<br />

mozzafiato della metropoli. Come per molte altre sale da concerto<br />

asiatiche, l’arrivo in autobus dalla stazione di Shinjuku è in qualche<br />

modo “clinico”: l’autobus entra nell’edificio sotterraneo dove<br />

si prende un ascensore fino alla sala da concerto. Di conseguenza,<br />

non è necessario avere qualsiasi contatto con la città, se è così<br />

che vi piace fare le cose. La sala può ospitare un pubblico di poco<br />

meno di 1.650 persone e la sua particolare architettura, con un<br />

soffitto altissimo con spioventi fortemente inclinati a ricordare<br />

certo stile di Alvar Aalto o Lloyd Wright, vi affascinerà non appena<br />

vi entrerete. Difficile trovare un soffitto simile, chiesastico<br />

secondo alcuni, in altri grandi auditori al mondo. L’associazione<br />

alla parola chiesa, probabilmente, non è poi così casuale, visto che<br />

la sala fu inaugurata con una esecuzione della Passione secondo<br />

San Luca di Johann Sebastian Bach. Si può immaginare che si<br />

sia profusa una sensazione di misticismo davvero particolare.<br />

In realtà, il suono prodotto in questa sala non è davvero privo di<br />

incantesimi al pari del suo aspetto visivo. Il suono non è troppo<br />

morbido, neppure esageratamente analitico; piuttosto, è un<br />

miscuglio che raggiunge una speciale ricchezza di sfumature,<br />

sembrando praticamente privo di difetti. Ciò che è veramente<br />

sorprendente è il riverbero. In quasi ogni singola sala da concerto<br />

il riverbero finisce per avere almeno alcuni effetti distintivi sul<br />

suono; in alcune sale da concerto si finisce per avere un suono<br />

un po’ metallico o un po’ ovattato, ma nella Opera City Concert<br />

Hall il suono diventa semplicemente più silenzioso. Un paio di<br />

secondi di pura magia e poi il suono svanisce pienamente fedele<br />

a se stesso o, se preferite, in modo naturale. È una caratteristica<br />

così affascinante che, una volta che si è imparato a conoscerla,<br />

può creare dipendenza. È come se il suono venisse asciugato da<br />

strati artificiali che possono confondere e intorbidire la purezza<br />

della musica. Un elemento da non trascurare quando si vuole apprezzare<br />

al massimo un’arte altamente sofisticata, umanizzando<br />

il suono al punto di emozionare con la sua purezza. Una delle<br />

poche sale da concerto che vale davvero la pena di conoscere e,<br />

possibilmente, visitare e ascoltare.<br />

<strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020 25


INSIDE<br />

di Vittorio Pio<br />

Un “vizio”<br />

di famiglia<br />

Ex-Enfant prodige ma sempre pianista<br />

raffinato, fluente compositore, prolifico<br />

bandleader e complice accompagnatore,<br />

Andrè Mehmari è un talento difficile da<br />

imbrigliare, viste le sue solide radici classiche<br />

cui abbina la capacità dell’orecchio<br />

assoluto, doti che lo hanno portato<br />

poi ad ampliare notevolmente le<br />

sue prospettive musicali fin dalle<br />

prime battute.<br />

Classe 1977, Andrè Mehmari è un Fluminense, un brasiliano<br />

dello stato di Rio de Janeiro: all’attivo circa 42 album, abbinati<br />

a una destrezza nel passare da uno strumento all’altro<br />

(ben 25 strumenti) che ha qualcosa di sovrannaturale. Dal flauto<br />

alla chitarra, non c’è niente capace di sfuggirgli armonicamente;<br />

nel novero dei suoi lavori (almeno tre all’anno, gli ultimi sono un<br />

piano solo e un altro progetto dedicato a Bach), spiccano le collaborazioni<br />

con Hamilton De Holanda, Monica Salmaso e Mario<br />

Laginha, ma anche l’amicizia che lo lega a Gabriele Mirabassi, uno<br />

dei pochi musicisti italiani la cui rispettabilità è quasi più quotata<br />

all’estero. Cordiale e disponibile, ci ha raccontato di sé in un quasi<br />

perfetto italiano.<br />

Hai iniziato la carriera mentre gli altri bambini andavano<br />

dietro a soldatini e videogiochi, a 13 anni hai addirittura<br />

registrato la tua prima composizione. Hai prima suonato<br />

o respirato?<br />

Penso di avere ereditato dei geni musicali perché mia mamma in<br />

casa suonava fisarmonica, pianoforte e chitarra, questo lo so benissimo.<br />

Non ho un ricordo preciso di quando la musica è entrata nella<br />

mia vita. Probabilmente prima di respirare su questo turbolento e<br />

chiassoso pianeta. Mi hanno riferito che sempre mia madre stava<br />

suonando il pianoforte poco prima di andare all’ospedale per farmi<br />

nascere. La musica è sempre circolata in casa, classica, popolare,<br />

canzoni napoletane, Antonio Vivaldi, Igor Stravinsky, Duke Ellington,<br />

veramente di tutto...<br />

A proposito di Napoli e di Vivaldi, so di queste tua grande<br />

passione per la cultura classica italiana e per Claudio<br />

Monteverdi in particolare. È anche per questo che conosci<br />

la nostra lingua?<br />

Mi piace tutta la cultura “antica” italiana. Il barocco veneziano del<br />

Seicento è davvero molto speciale per me, vicino al mio cuore in<br />

un modo quasi irrazionale. È sempre molto emozionante visitare<br />

l’Italia. Quando ci torno mi vengono quasi le lacrime al pensiero di<br />

poter vedere di persona tutto quello che avevo studiato con grande<br />

trasporto sui libri di storia dell’arte.<br />

Anche per la tua carriera precoce hai già una discografia<br />

copiosa: quali sono i capitoli che meglio ti rappresentano?<br />

Si tratta di una evoluzione naturale del mio percorso artistico. Credo<br />

che ogni disco sia una rappresentazione di quel momento specifico<br />

e dei relativi pensieri musicali. Sarebbe molto difficile sceglierne<br />

qualcuno... sono come dei figli unici e altrettanto cari. Ritratti estremamente<br />

fedeli.<br />

Ci sono differenze nel lavorare con musicisti e produttori<br />

europei in rapporto a quelli brasiliani? So di un bel<br />

rapporto, di amicizia e lavoro, con Gabriele Mirabassi, ad<br />

esempio...<br />

Onestamente no, dipende poi dalle persone. Nel caso di Gabriele si<br />

tratta di una persona speciale, un amico caro oltre che un musicista<br />

geniale. In più, è anche un vero appassionato della cultura brasilia-<br />

26 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020


INTERVISTA MARIO CACCIA<br />

na, non solo di quella musicale. Per me è come fare musica con un<br />

compatriota, non con uno straniero. Esattamente la stessa cosa: con<br />

lui abbiamo registrato varie cose, fra cui Miramari, un album pubblicato<br />

dall’etichetta italiana Egea nel 2010 a cui sono molto legato.<br />

Fra i tuoi progetti c’è anche un album condiviso con Hamilton<br />

De Holanda in cui avete omaggiato due titani della<br />

vostra musica come Egberto Gismonti ed Hermeto Pascoal:<br />

quali sono i punti in comune e le differenze fra i due musicisti?<br />

Cosa ti rende vicino a loro e qual è la loro attualità, considerando<br />

che la loro carriera è quasi vicino alla tua età?<br />

Egberto e Hermeto sono due dei più grandi maestri brasiliani moderni.<br />

Menti straordinarie che hanno realizzato una serie di opere<br />

che resteranno nel tempo. Questo omaggio è stato molto sentito<br />

con una bella serie di concerti dappertutto. Personalmente mi sono<br />

sempre sentito vicino alla loro sublime arte.<br />

A parte loro due e ovviamente Monteverdi, quali sono stati<br />

gli altri artisti che ti hanno influenzato nella tua crescita<br />

di musicista?<br />

Ho studiato tutto Stravinsky, Brahms... E poi Bach, che è l’inizio<br />

e la conclusione di tutto. L’ho sempre avvertito vicino a me, quasi<br />

come una religione. Fra i brasiliani ovviamente Jobim, Nazareth,<br />

Pixinguinha, Dorival Caymmi, Milton Nascimento e il suo “Clube<br />

da Esquina”… con tantissimi altri grandi artisti.<br />

Chi è stato un musicista o compositore nella storia della<br />

vostra musica che non è stato considerato o ha avuto il<br />

successo/fama che avrebbe meritato per quanto è stato<br />

capace di realizzare?<br />

Devo dire che il Brasile ha sempre svalutato i suoi più grandi creatori<br />

con una poco invidiabile capacità di dimenticare la nostra storia.<br />

Davvero un peccato mortale: il primo che mi viene in mente è Aníbal<br />

Augusto Sardinha, artisticamente conosciuto come Garoto. Si tratta<br />

di un compositore (chitarra tenore e mandolino) di gran modernità,<br />

in grado di aprire la via maestra per la bossa nova. Con tutta una<br />

scuola moderna e virtuosa di chitarra brasiliana. E poi come non<br />

ricordare Luiz Eça, pianista e compositore di altissimo valore, anche<br />

lui sconosciuto ai più. Perfino Bill Evans lo amava...<br />

Il Brasile è una nazione affascinante, probabilmente unica,<br />

per tanti motivi: è grande quanto un continente, c’è una<br />

mescolanza di culture e tradizioni diversissime, un grande<br />

attaccamento alla musica: quali sono le priorità di cui<br />

dovrebbe occuparsi oggi una amministrazione veramente<br />

illuminata e retta?<br />

Il Brasile vive un tempo di grande tristezza. Mai avrei pensato di<br />

essere circondato da tutta questa follia. Molti artisti sono diventati<br />

nemici della nazione, con tutte queste orribili fake-news fatte circolare<br />

dalla estrema destra. È vero che l’arte brasiliana è sempre stata<br />

ammirata nel mondo, però adesso la nostra cultura vive il suo momento<br />

di sfida più estrema per sopravvivere in una società che ignora<br />

più che mai tutto questo splendore! I politici sono i peggiori, perché<br />

stanno distruggendo la cultura, con un’agenda consapevole e attiva<br />

di attacchi nei confronti di artisti e studiosi accademici di vari campi.<br />

Un terrore inimmaginabile orchestrato da un presidente fascista,<br />

spero con tutte le mie forze che questo incubo possa finire presto.<br />

Mi ha sempre colpito, oltre al talento, la tua curiosità<br />

nell’ampliare stile e orizzonti. Quali saranno i tuoi prossimi<br />

passi e quale potrebbe essere un tuo desiderio relativo<br />

a carriera e collaborazioni ancora da realizzare?<br />

Ho mille sogni! La musica mi ha sempre salvato la vita e in questo momento<br />

difficile il credo nell’arte è più forte che mai. Sono impegnato su<br />

diverse commissioni di composizioni per orchestra e musica da camera.<br />

Anch’io sto lavorando da casa, che è una possibilità molto importante,<br />

dal momento che non ho nessun concerto fissato da qui al prossimo<br />

anno. Appena ci sarà la riapertura parziale del mondo, dopo la pandemia<br />

penso sarà più facile portare a teatro le mie formazioni più piccole, ho<br />

anche molta speranza di poter tornare presto nella mia amata Italia.<br />

A proposito, come ci vedi dal tuo Brasile? Che impressione<br />

ti dà il Belpaese?<br />

Credo che abbiamo molte cose in comune. Ma allo stesso tempo il<br />

Brasile è un paese giovane, mentre la tradizione italiana è molto<br />

antica, fascinosa e traboccante di ricchezze: mi sembra però che gli<br />

italiani siano più orgogliosi della loro storia e cultura… l’influenza<br />

italiana è anche molto evidente qui a São Paulo. Da sempre appassionato<br />

della vostra lingua, ho letto tutta l’opera di Italo Calvino e<br />

Dino Buzzati nell’idioma originale italiano. Li adoro!<br />

<strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020 27


INSIDE<br />

di Libero Abbaci<br />

No user required?<br />

I grandi costruttori di apparecchi Hi-Fi sono passati dall’economia reale (costi-ricavi-profitti) dei ruggenti anni<br />

’60, ’70, inizio ’80, alla progressiva perdita del loro potere decisionale sulle politiche aziendali, avendo ceduto<br />

progressivamente, e loro malgrado, alle “lusinghe” dell’economia finanziaria. E l’utente tipo non c’è più...<br />

Durante il periodo di crisi economica del settore (fine anni<br />

’80 - ’90), dovuto sia alla saturazione del mercato consumer<br />

(essenzialmente l’offerta nipponica dei rack e dei “coordinati”),<br />

che alla transumanza verso nuovi modelli di impiego del<br />

tempo libero (e quindi, verso nuovi stili di vita e nuovi bisogni indotti,<br />

rammentando il fatto che l’era del personal computer accessibile a<br />

tutti iniziava proprio in quegli anni), gran parte dei padri fondatori<br />

di queste grandi industrie specializzate ha ceduto completamente<br />

le proprie imprese nelle mani del mercato finanziario. In questo<br />

ambito, però, il mercato finanziario è funzionalmente indipendente<br />

dal settore economico in cui investe, perché fondamentalmente<br />

non conosce le intime peculiarità e le mutabili dinamiche che lo<br />

sostengono e lo dirigono: contano sempre e comunque solo risultati<br />

annuali a più cifre! Per mantenerle i grandi operatori economici<br />

audio occidentali (i brand) hanno prospettato ai mercati finanziari<br />

un periodo di nuovi anni ruggenti, puntando sui mercati emergenti<br />

dell’est del mondo (che rappresentano indicativamente circa il 70%<br />

del loro fatturato); così facendo, a differenza di molti marchi statunitensi<br />

(non tutti i brand a stelle e strisce hanno comunque le stesse<br />

idiosincrasie per i mercati orientali), le aziende europee hanno in<br />

buona parte spostato le produzioni in quei paesi (e con le produzioni,<br />

ahinoi, anche il loro know-how), sperando non solo di espandersi in<br />

quei mercati con i loro prodotti ma anche di continuare a mantenere<br />

lo stesso status originario di posizionamento sui mercati occidentali.<br />

Grazie alle “positive” ricadute economiche relativamente ai minori<br />

costi che offre la manodopera orientale, si è investito qui in occidente<br />

principalmente nello sviluppo delle funzioni di trading e<br />

di brandinge molto meno nella R&D e nel project managing. Nel<br />

migliore dei casi (più unici che rari), la qualità intrinseca di prodotto<br />

viene attuata in questo specifico caso in esclusiva da parte del brand<br />

stesso (e quindi con maggiori costi indotti), con un rigoroso e stretto<br />

controllo e la supervisione (solo tecnica, non amministrativo-finanziaria)<br />

della casa madre negli stabilimenti produttivi orientali. Per<br />

preservare il DNA primigenio, sia la progettazione che la ricerca e<br />

lo sviluppo dei nuovi prodotti (prototyping) viene opportunamente<br />

svolta sul suolo natio.<br />

Altri storici marchi più sfortunati (di cui da molto tempo, pur essendo<br />

“ancora presenti”, manca un corretto posizionamento all’interno<br />

del portfolio della multinazionale di riferimento), si sono addirittura<br />

ridotti a commercializzare online sul suolo natio, ri-marchiandoli con<br />

il proprio brand, ogni genere di beni: lampade da esterno a led portatili<br />

con luce effetto fiamma, diffusori con Bluetooth incorporato...<br />

In Francia player portatili per cuffia e qui da noi diffusori home-theater;<br />

a vederli, paiono tutti oggetti di improbabile fattura orientale!<br />

Addirittura, un prodotto commercializzato sotto un ex-grande brand<br />

statunitense pare sia stato segnalato dallo Stato della California come<br />

potenzialmente cancerogeno. Le guerre commerciali si giocano anche<br />

in casa propria e senza fare sconti a nessuno...<br />

Recentemente una catena di supermercati nota per i suoi prodotti<br />

economici ha introdotto un giradischi con il suo marchio mentre un<br />

grandissimo gruppo internazionale di mobili in scatola di montaggio<br />

si è applicato nella commercializzazione di lampade “suonanti”; prodotti<br />

che sono un po’ più carini di quelli descritti precedentemente,<br />

che forse suonano anche meglio ma il concetto “forma-funzione”<br />

impiegato in questi prodotto è analogo. Viene quindi solo oggi intercettato,<br />

compreso e valorizzato un bisogno reale dell’uomo da chi<br />

finora aveva soddisfatto altre necessità dei suoi clienti per la propria<br />

casa. In altri casi, alcuni grandi brand che hanno fatto dell’artigianalità<br />

e dell’esclusività manufatturiera uno dei loro punti di forza,<br />

giocando la carta della produzione orientale (anche solamente per<br />

una parte della propria produzione) senza quel rigoroso e stretto<br />

controllo accennato poc’anzi, stanno ritornando alle vecchie, buone<br />

28 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020


DOSSIER ALTRA FEDELTÀ<br />

prassi. Attualmente, rimanendo in una posizione di mercato percepito<br />

in modo ambiguo dal grande (oramai molto piccolo...) pubblico,<br />

risultano un pochino in mezzo al guado. In questo caso, il passaparola<br />

può comportare effetti devastanti per la reputazione del brand e il<br />

relativo posizionamento di mercato. Sia in termini di immagine che<br />

di sostenibilità d’impresa, tale situazione sta portando a un periodo<br />

di riflessione sul futuro che sarà di questi grandi e prestigiosi brand<br />

manufatturieri di alta qualità e a vocazione internazionale. La possibilità<br />

che intravedono potrebbe essere quella della creazione di un<br />

altro marchio che permetta di occupare un nuovo posizionamento<br />

di mercato alternativo più consono ai prodotti a basso costo che realizzano;<br />

si manterrebbero preservati quindi sia il DNA primigenio<br />

dell’esclusività che il valore percepito da tutti gli estimatori che hanno<br />

già acquistato i loro prodotti. D’altronde il perseguimento costante<br />

della tensione ai risultati<br />

“a più cifre” tuttora<br />

imposta dai mercati finanziari<br />

alle holding di<br />

riferimento, obbliga<br />

il loro portafoglio di<br />

brand audio a generare<br />

continue “novità” di<br />

prodotto. Queste “novità”<br />

hanno il solo scopo<br />

di sollecitare lo specifico<br />

mercato reale…<br />

Non si dovrebbe poter<br />

leggere frasi del tipo<br />

(da un sito web specialistico,<br />

nelle conclusioni<br />

di un articolo su un<br />

reportage di un evento<br />

milanese dell’anno passato): “[...] C’è anche da dire che è mancata<br />

la vera e propria sorpresa, vale a dire il set dal costo contenuto<br />

che facesse gridare al miracolo”. Così facendo si creano soltanto<br />

continue aspettative nel desiderio di possesso (non del desiderio<br />

di acquisto...) del prodotto “della vita” (l’irrealizzabile Santo Graal,<br />

dall’irraggiungibile rapporto economico alta qualità/basso prezzo).<br />

Si attua cioè lo stesso paradigma commerciale per cui si rinnova ogni<br />

due anni una linea da barba della Gillette. Solo che in questo caso<br />

vengono venduti decine di milioni di pezzi del valore di pochi dollari<br />

(centesimi ?) usa e getta, e non qualche migliaio di pezzi del valore<br />

di diverse migliaia di dollari che (per il fortunato cliente-possessore)<br />

dovrebbero durare ottimisticamente tutta una vita (o quasi), e non il<br />

tempo di cinque rasature. Il problema dei grandi brand è anche quello<br />

di non essere riusciti in questi anni ad adottare una possibile alternativa<br />

per la loro stessa sopravvivenza, diversificando (ad esempio)<br />

la propria produzione, facendo R&D di nuovi prodotti e/o servizi<br />

(ergo, soluzioni tecnologiche) anche in altri ambiti compatibili con<br />

la propria tecnologia produttiva.<br />

Apparentemente poteva essere visto come assurdo, all’alba del<br />

nuovo millennio, il cambio di rotta di una società (una per tutte,<br />

di origine elvetica), che però da tempo oramai si destreggia molto<br />

bene anche in altri ambiti più profittevoli (come la TV digitale) non<br />

Stesso tessuto (brevettato) utilizzato nelle calzature fashion: Zegna’s-Toyz-collection<br />

esattamente focalizzati nel settore audio, dove è ancora, fortunatamente,<br />

brand autorevole, anche se non rappresenta più il suo specifico<br />

core. Questo grande marchio ha probabilmente capito, prima di<br />

molti altri (all’inizio degli anni 2000), che il proprio mercato di riferimento<br />

stava cambiando (si stava fondamentalmente riducendo),<br />

e ha pertanto adattato il suo posizionamento, rivolgendosi ad altri<br />

mercati ritenuti più favorevoli e soprattutto ritenuti compatibili con<br />

il proprio DNA produttivo. Altro (drastico) cambio di rotta è stato recentemente<br />

introdotto da una multinazionale specializzata in lettori<br />

CD multistandard, che ha definitivamente abbandonato lo sviluppo e<br />

la produzione dei suoi splendidi ed economici apparecchi, preferendo<br />

impiegare le proprie risorse per lo sviluppo di smartphone, un mercato<br />

ritenuto evidentemente più profittevole di quello audio! È raro<br />

ma può succedere anche il contrario... L’immediata risposta del<br />

mercato per colmare questa<br />

lacuna nei bisogni audio di<br />

noi “consumatori” di lettori<br />

CD multistandard non si è<br />

fatta attendere: l’ha data<br />

una major del Sol Levante<br />

con la proposta di un nuovo<br />

lettore SACD con a bordo<br />

anche uno streamer. Il<br />

posizionamento di mercato<br />

è leggermente diverso ma,<br />

forse, sarebbe bastato questo<br />

semplice “plus” su quel<br />

bel lettore multistandard di<br />

quel brand uscito a gambe<br />

levate dal mercato audio.<br />

La ricerca tecnologica nel<br />

settore digitale dell’Hi-Fi<br />

sta da tempo convergendo con lo sviluppo di prodotti che utilizzano<br />

pochi chip informatici specializzati. Emblematico il fatto che un noto<br />

produttore di computer abbia tempo fa realizzato un paio di DAC<br />

dalle altissime prestazioni a un prezzo veramente competitivo. Quella<br />

nel dominio analogico si ritiene oramai ben livellata in alto, con riferimento<br />

alle performances dei prodotti anche di bassa e media fascia.<br />

La quota di plafond tecnologico della ricerca nel dominio analogico,<br />

e quindi il potenziale di reale vantaggio competitivo per il brand, è<br />

stata oramai raggiunta dalla maggior parte delle aziende del settore?<br />

Sono lontani i tempi nei quali, facendo ricerca vera, si mettevano<br />

a punto topologie e soluzioni circuitali veramente innovative, e chi<br />

per primo si dotava di caratteristiche uniche diventava (temporaneamente)<br />

leader del settore, appropriandosi della posizione grazie<br />

al reale vantaggio competitivo acquisito, in una continua rincorsa<br />

tecnologica tra i competitor di cui si avvantaggiava primariamente<br />

il pubblico. Oggi, invece, la ricerca nel dominio analogico si svolge<br />

prevalentemente nel settore dei metalli preziosi e molto meno in<br />

quello circuitale o dei dispositivi, attivi o passivi che siano (circuiti,<br />

semiconduttori, tubi a vuoto, componentistica passiva, etc,). Viene<br />

svolta ottimizzando l’integrazione tra i processi produttivi e i nuovi<br />

materiali o i nuovi trattamenti metallurgici, o implementando<br />

sistemi di servocontrollo digitale del valore di poche decine di cen-<br />

ALTA FEDELTÀ 2020<br />

<strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020 29


INSIDE<br />

Hifi per tutti? Collaborazione Ikea – Sonos<br />

tesimi di euro, solo per aumentare fittiziamente il valore intrinseco<br />

dell’apparecchio e non più sviluppando dispositivi e/o circuitazioni<br />

veramente innovative. Sullo stato solido, allora, è stato oramai detto<br />

tutto? La concentrazione per fusione dei brand che hanno costituito<br />

nella gold-era l’ossatura portante del mercato dei semiconduttori<br />

audio, sta portando all’eliminazione stessa senza sostituzione di<br />

questi dispositivi attivi. Medesimo trend sta subendo anche il settore<br />

dei microprocessori, anch’esso interessato dallo stesso fenomeno<br />

di concentrazione. Per un produttore di elettroniche nel dominio<br />

analogico è e sarà sempre più difficile procurarsi questi dispositivi<br />

attivi. Comunque sia, è il mercato pro che sta delineando il trend di<br />

sviluppo del settore home. I vantaggi che hanno portato nel settore<br />

professionale l’alimentazione switching, l’amplificazione digitale e il<br />

processamento DSP sono indiscussi. Movimentare scatolotti digitali<br />

da palco con kilowatt di potenza (ma del peso di pochi kilogrammi)<br />

risulta impagabile per la logistica di ogni buon installatore audio. È<br />

probabile, quindi, che in futuro il trend tecnologico sarà prevalentemente<br />

(se non esclusivamente) orientato allo sviluppo di dispositivi<br />

digitali anche nel settore dell’amplificazione home. Analogamente<br />

alle periodiche ondate di riflusso (vinile e tubi a vuoto, ora anche<br />

il nastro...), anche lo stato solido e il CD, in un futuro non troppo<br />

remoto, avranno quindi il loro periodo di renaissance... ?<br />

Esistono marchi emergenti che producono nuove amplificazioni<br />

digitali di potenza progettate allo stato dell’arte (e, visti i loro prezzi,<br />

non certo per soddisfare i bisogni di un consumo massificato), che<br />

possiedono prestazioni tecniche al banco delle misure al limite della<br />

prestazione ideale, risultando veramente innovative. È possibile<br />

che in futuro (speriamo prossimo), tali innovazioni sviluppate per<br />

il settore “premium” possano avere ricadute positive anche nel<br />

mercato della nuova e più colta low-class. La vecchia mid-class,<br />

traslando il suo significato nel dominio sociologico del termine,<br />

non esiste più, essendosi da tempo trasformata in “low-class colta”.<br />

Questa virata stretta sui consumi colti non è solo causata da una<br />

diminuzione del potere di acquisto della ex-mid-class provocata<br />

dalla continua crisi economica e al livellamento in basso di tutte<br />

le retribuzioni, come apparentemente potrebbe giustificare una<br />

superficiale analisi quantitativa, ma comprende anche i mutati<br />

stili di vita delle persone.<br />

Pur essendo sempre presente il bisogno (sarebbe meglio dire necessità)<br />

di ascoltare musica, sono cambiate le sue modalità di fruizione<br />

e di soddisfacimento. Gli spostamenti logistici per motivi di lavoro<br />

o di studio sono divenuti quotidiani, fisiologica ed individuale la<br />

transumanza automobilistica (per i più “fortunati”, ponti e viadotti<br />

permettendo), oppure il pendolarismo di massa (per la maggiore<br />

parte delle persone meno fortunate, anch’esse scambi e rotaie permettendo...),<br />

declinato dal trasporto pubblico su ferro o su gomma.<br />

Questi sono i nuovi luoghi di ascolto della musica (ma anche il<br />

supermercato mentre si fa la spesa, oppure la palestra mentre ci si<br />

allena con qualche strano apparecchio in qualche bizzarra “abilità”<br />

sportiva), e non più il salotto di giussaniana memoria, perché oggi,<br />

la sera, si arriva a casa mediamente a orari condominiali non più<br />

compatibili con ascolti oltre i 70 dB di pressione sonora. Allora,<br />

ben vengano le cuffie, le cuffiette, o la musica di sottofondo e di<br />

relax col Bluetooth che ti ha abilmente “suggerito” il tuo assistente<br />

alexa (scritto in minuscolo, perché è uno pseudo nome proprio di<br />

cosa o entità immateriale indefinita). Ci si incontra al desco familiare<br />

sempre più frequentemente oltre le 20:00, quando invece<br />

non si mangia da soli; anche la televisione italiana lo ha capito<br />

da tempo, facendo slittare il prime time dei suoi programmi alle<br />

21:35. Con le serie on-demand, anche questa concentrazione è stata<br />

Superscontista. Anche la catena Lidl ha introdotto un suo giradischi.<br />

30 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020


DOSSIER ALTA FEDELTÀ 2020<br />

persone appartenenti a questa fascia centrale (che era “strategica”<br />

per il mercato audio italiano), non solo hanno perso il potere economico<br />

di spesa, ma si sono anche “sospese” in un limbo spaziotemporale,<br />

aspettando tempi migliori per soddisfare tale bisogno.<br />

Nel migliore dei casi, queste persone hanno dovuto modificare lo<br />

spazio-tempo dove questo evento viene sospeso (o celebrato in<br />

modo dimesso e parziale). Metaforicamente parlando, è come se<br />

avessimo tutti premuto il pulsante “pause” della nostra esistenza.<br />

Da qui il proliferare di player portatili, smartphone con la webradio,<br />

cuffie, cuffiette e auricolari intraurali, al netto dell’ovvio<br />

ed oggettivo abbassamento della qualità media dell’ascolto. Questa,<br />

però, non è Hi-Fi, (la UX Hi-Fi è e rimane altra cosa, poiché<br />

coinvolge oltre al semplice udito anche altri sensi fìsici) ma semplice<br />

ed umana necessità/bisogno di soddisfare l’ascolto di musica;<br />

esattamente come faceva l’uomo preistorico scavando un osso per<br />

costruirsi uno zufolo per superare le sue difficoltà e le sue paure<br />

nel buio della caverna, o nella storia più recente, il solitario cowboy<br />

nella prateria che si consola con la sua armonica a bocca, o noi, che<br />

fischiettando, ci convinciamo così di potere attraversare indenni<br />

e da soli un luogo buio e sconosciuto. Questo è il vero plus delle<br />

cuffiette: uno strumento consolatorio che serve a fare compagnia<br />

all’uomo moderno, così connesso col mondo ma sempre più isolato<br />

con se stesso. Scomparendo la colonna vertebrale che ha sostenuto<br />

il mercato fino ai primi anni del nuovo secolo, oggi, la “nuova<br />

low-class colta” ha fatto crollare l’offerta del negoziante che pensa<br />

ancora di rivolgersi al suo inesistente target mid-class. Così come<br />

il calice della disuguaglianza si è allargato alle sue estremità anche<br />

qui da noi, e per gli stessi motivi, i grandi produttori hanno dovuto<br />

aprire il solco delle loro proposte commerciali (alias posizionamento<br />

di mercato dei propri brand), perché, almeno in Italia e in<br />

questa fascia di mercato... non c’è più nessun utente.<br />

“I sogni servono per sperare in qualcosa, i desideri per crederci.”<br />

Non esiste un solo responsabile dell’attuale situazione del mercato<br />

audio in Italia perché, secondo me, ce n’è un po’ per tutti. Nel secondo<br />

mondo dell’economia reale siamo tutti uomini ma talvolta<br />

siamo anche un po’ caporali…<br />

neutralizzata dalle major e dalle loro piattaforme, potendo così<br />

apprezzare i propri programmi preferiti in qualsiasi momento<br />

della giornata, diluendo così il tempo economico dell’attenzione<br />

pay per view sulle 24 ore.<br />

Una analisi più approfondita (e non serve certo una grande multinazionale<br />

delle statistiche demografiche per comprendere questi<br />

concetti), forse, consentirebbe a tutti di capire che oggi si lavora<br />

più di ieri e si guadagna più di domani. La imperante precarietà<br />

a cui sono assoggettate le nuove generazioni ancora presenti su<br />

suolo italiano (ma anche le vecchie, quelle definite come ex-midclass<br />

dei baby-boomer), sottende maliziosamente al concetto di<br />

sognare a un futuro migliore, invece di desiderare di vivere un po’<br />

meglio e serenamente la realtà quotidiana del presente. Questo<br />

è uno dei motivi per cui, pur possedendo la giusta passione e la<br />

sufficiente cultura per apprezzare l’alta fedeltà di buon livello, le<br />

ALTA FEDELTÀ 2020<br />

<strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020 31


INSIDE<br />

di Libero Abbaci<br />

C’era una volta<br />

Filc Radio<br />

& Otello Signoretti<br />

A Roma nel quartiere Esquilino e nelle vicinanze<br />

di Via Ferruccio (a lungo la sede istituzionale<br />

di <strong>SUONO</strong> sotto la mia direzione), si apre<br />

Piazza Dante, una piccola piazza se paragonata<br />

alla vicina Piazza Vittorio Emanuele, la più<br />

grande piazza d’Europa, cosa che scoprii solo<br />

osservandola dall’alto come mi è capitato proprio<br />

mentre cercavo la nuova sede per la rivista.<br />

Accadde quando la redazione venne spostata da<br />

una delle sedi storiche, quella in Via Capo Peloro,<br />

dove Gianfranco M. Binari ha svolto per ultimo<br />

le funzioni di direttore generale di <strong>SUONO</strong>. Non<br />

solo Piazza Vittorio ma anche Piazza Dante ha<br />

qualcosa di recondito, di nascosto e misterioso<br />

che scoprii solo frequentandola: le strade che<br />

ne tracciano il perimetro sono leggermente in<br />

discesa, ragione per cui (non si offendano i<br />

senesi) mi viene del tutto impropriamente di<br />

paragonarla a Piazza del Campo: ne percepisco<br />

una qualche austerità e non per niente è stato<br />

scomodato il più grande poeta italiano a cui<br />

dedicarla!<br />

Su un lato un edificio possente, in passato sede<br />

centrale delle Casse di risparmio postale, ora<br />

quella che viene definita la “Langley italiana”<br />

(la sede centrale della CIA); per gli abitanti<br />

dell’Esquilino, il quartiere più multietnico di<br />

Roma, è soltanto il “mammozzone”… Su un<br />

altro lato, quasi frugale rispetto alla sede degli<br />

007 italiani, fino a qualche tempo fa, quello<br />

delle mie passeggiate durante la pausa pranzo<br />

(all’angolo di Piazza Dante puoi mangiare cibo<br />

da tutto il mondo), un edificio disabitato che<br />

sapevo essere la sede ornai abbandonata di Filc<br />

Radio, al tempo certamente il negozio di Hi-Fi<br />

più rinomato della capitale. Un negozio che non<br />

ho mai avuto il piacere di visitare: quando ero<br />

studente abitando dal lato opposto della città mi<br />

servivo altrove; la maturità lavorativa l’ho vissuta<br />

a Milano dove ho cominciato a lavorare e così<br />

delle gesta di Otello Signoretti, proprietario e<br />

animatore del posto, poco ho sempre saputo se<br />

non che indirettamente è stato il catalizzatore<br />

degli eventi che hanno portato alla nascita di<br />

<strong>SUONO</strong> e dunque della ragione per cui molto<br />

tempo dopo io mi sia trovato a passeggiare nelle<br />

vicinanze di Filc Radio e a chiedermi il perché…<br />

Accadeva ormai oltre dieci anni fa ma da allora<br />

mi sono ripromesso più volte di scavare nella<br />

storia alla ricerca delle radici di <strong>SUONO</strong> e dell’Hi-<br />

Fi stessa, quando l’Hi-Fi era ancora regina.<br />

Un evento privato che non vi dirò ha riportato<br />

d’attualità la cosa e la cortesia di Gianfranco M.<br />

Binari (a tutti gli effetti IL direttore di <strong>SUONO</strong>)<br />

l’hanno resa possibile...<br />

Paolo Corciulo<br />

32 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020


DOSSIER ALTRA FEDELTÀ<br />

Un negozio e una persona<br />

hanno indirizzato la mia vita<br />

Avvennero in due età molto diverse i miei contatti<br />

con il mitico negozio romano Filc Radio, prima<br />

specializzato in componenti elettronici e poi in audio<br />

Hi-Fi di massimo livello...<br />

di Gianfranco M. Binari<br />

Nella prima ero troppo giovane per ricordare questo illustre<br />

personaggio ma, nella seconda, il… “Federale dell’Urbe”,<br />

come si faceva chiamare per gioco il grande Augusto ‘Otello’<br />

Signoretti, ebbe un’importanza capitale per la mia vita. Fu una<br />

sorta di catalizzatore che permise l’inizio della mia lunga strada<br />

professionale in questo settore, andata avanti con mie grandi soddisfazioni<br />

per oltre 40 anni. Alcuni di voi forse sanno che la rivista che<br />

state leggendo, che ho l’onore di aver co-fondato e diretto a lungo,<br />

nacque come idea, a fine 1970, proprio in quel negozio. Allora la<br />

testata, per la volontà di concentrarvi tutto quanto potesse identificarne<br />

il contenuto, era “Suono Stereo Hi-Fi”, stilizzata presto in<br />

un più dinamico e comunque rivelatore nome: “<strong>SUONO</strong>”.<br />

Ma andiamo con ordine; lasciatemi crogiolare un po’ con la mia<br />

“preistoria”.<br />

ALTA FEDELTÀ 2020<br />

<strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020 33


INSIDE<br />

Nelle foto il mio primo ampli integrato, montato a mano a 13 anni, l’Heathkit EA-3 (1960).<br />

Anno 1960, quello della famosa XVII Olimpiade a Roma, si abitava<br />

in via Merulana. In febbraio compio 13 anni e mio zio Pino,<br />

coltissimo, grande mentore per noi cugini, melomane e appassionato<br />

della buona riproduzione da radio FM e da LP, dopo<br />

avermi instradato ancora infante verso i primi dettami delle sue<br />

conoscenze su realizzazioni quali radio a galena (poi a diodo al<br />

germanio) e cuffie, decise che era ora che io montassi da solo<br />

qualcosa di più serio. Ci recammo là, in piazza Dante, per acquistare<br />

un kit che potesse farmi esercitare abbondantemente col<br />

saldatore e la componentistica (obbligatoriamente valvolare).<br />

Non ricordo se l’illustre soggetto di questo articolo fosse già il<br />

propulsore principe del negozio, certo è che la fornitura c’era e<br />

coi fiocchi, e anche il livello di consulenza. Il consiglio fu di farmi<br />

realizzare un piccolo ampli mono, ma veramente Hi-Fi, della<br />

americana Heathkit, l’EA-3. Un oggetto relativamente semplice,<br />

economicamente avvicinabile, una scatola di montaggio completa<br />

di tutto, praticamente perfetta, in grado di essere non solo divertente<br />

ma anche didattica per le “basi” della vera riproduzione<br />

audio di qualità. Tre ingressi (Tuner radio, Xtal per pick-up dei<br />

giradischi più popolari, Phono Mag - rivelatosi importantissimo,<br />

poi, per ascoltare al meglio i dischi); ricordo ancora il doppio<br />

triodo 12AX7 in ingresso, il pentodo di preamplificazione 6AU6<br />

per circuito toni e bassi e alti separati, classico Baxandall, il<br />

tetrodo-triodo 6AN8 amplificatore e invertitore di fase per le<br />

due finali di potenza EL84/6BQ5 in push pull; persino il circuito<br />

raddrizzatore era a tubo col popolare diodo EZ81; 14 Wrms<br />

dichiarati, morsettiera d’uscita a 4, 8 e 16 ohm, controreazione<br />

classica RC. Insomma, una vera piccola “nave scuola” per chi<br />

volesse entrare nella bassa frequenza evoluta per cominciare ad<br />

ascoltare bene. L’alternativa in questa classe economica, allora,<br />

erano gli apprezzabili ampli Geloso che, però, erano belli e pronti.<br />

Vi ho tediato con queste note maniacali per rivelare una cosa<br />

per me fondamentale: fu la presenza dell’ingresso Phono Mag,<br />

peraltro mono, che indirizzò tutta la mia vita successiva verso il<br />

mondo dell’audio e della musica ben riprodotta. A Natale dello<br />

stesso anno, infatti, con i soldi raggranellati al posto di oggetti<br />

regalo, feci il “salto”: tolsi il pick-up a cristallo dal mio giradischi<br />

Philips e provai una testina a riluttanza variabile della stessa<br />

casa da collegare, appunto, al Phono Mag con tanto di circuito<br />

di deenfasi RIAA. La installai poi sul favoloso Garrard 4HF che<br />

riuscii a prendere usato al mio nuovo compleanno, sempre da<br />

Filc Radio. Insomma, con la mia prima testina magnetica, la<br />

Philips AG3405, il “salto” nella resa d’ascolto generò il fulmine<br />

che accese l’amore per l’Hi-Fi in me. Passione che ancora adesso,<br />

sessant’anni dopo, risulta tutt’altro che sopita.<br />

Dieci anni dopo, appassionatissimo ormai, spesso passavo da Filc<br />

Radio a guardare e ascoltare sistemi ben più avanzati del mio<br />

primo piccolo ampli. Ero al “triennio” a San Pietro in Vincoli,<br />

là vicino, e mi restava comodo. L’attrazione era continua. Avevo<br />

un signor KX200 The Fisher (sempre a valvole, finali quattro<br />

7591, e preso in “kit form”) e feci il grande passo verso le mie<br />

prime AR 3a.<br />

Fu Signoretti a riprendersi subito, dopo tre giorni, il Pioneer SA-<br />

900 che, entusiasta sulla carta, avevo voluto sostituire al vecchio<br />

Fisher con risultati a dir poco deludenti per le mie pur giovani<br />

orecchie. Fu lui a propormi il Marantz 30 per le mie AR3a, al posto<br />

dell’affascinante giapponese, mostrando una pazienza quasi<br />

infinita, dopo, a diluire i miei pagamenti, visto che la differenza<br />

di costo era sensibile. Ma quella del suono lo era altrettanto,<br />

almeno con i miei diffusori, carico notoriamente piuttosto ostico.<br />

Avevo comprato tutto, anno dopo anno, in quel negozio, non solo<br />

perché mi restava di strada ma, soprattutto, perché il titolare univa<br />

ai… bagliori del suo trasporto comportamentale (e io sprizzavo<br />

altrettanto entusiasmo) una forza di supporto alle mie possibilità<br />

di acquisto. Il signor Signoretti - come l’ho sempre chiamato, con<br />

rispetto - veniva concretamente incontro alle mie non invidiabili<br />

possibilità finanziarie. E sì che ne aveva di clienti milionari che<br />

si portavano a casa coppie di immensi diffusori JBL Olympus S8,<br />

sistemi da sogno per me. Paternamente trovava una soluzione fra<br />

sconti e rateizzazioni più che oneste, pur di vedermi soddisfatto.<br />

34 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020


DOSSIER ALTA FEDELTÀ 2020<br />

DICEVAMO DI FILC RADIO<br />

Uno dei più grandi e affermati negozi della capitale, la Filc Radio, ha iniziato a interessarsi della<br />

vendita dell’alta fedeltà nel 1957. Tra i primi a Roma e in Italia, creò un settore per la vendita<br />

delle apparecchiature Hi-Fi completamente separato dalla vendita del resto degli elettrodomestici<br />

e degli apparecchi radio. La superficie di esposizione e vendita del negozio di piazza<br />

Dante è estesa e articolata in più locali. Il grande auditorium sistemato in una delle due sale<br />

al pianterreno permette il comodo ascolto di numerosissime combinazioni di impianti di un<br />

certo livello di qualità. Una tribunetta di divani può accogliere una dozzina di clienti per ascoltare<br />

decine di casse acustiche per una attenta comparazione e scelta di quelle da acquistare.<br />

Si occupa del reparto, oltre al titolare Otello Signoretti, il simpatico Paolo, con alle spalle<br />

numerosi anni di esperienza nel settore. Un interessante settore del negozio si trova in un<br />

altro locale sulla stessa piazza Dante: il reparto Remainders e Cash & Carry. Nel Remainders<br />

è possibile trovare apparecchi usciti di recente dal catalogo a prezzi interessanti, nel Cash &<br />

Carry quegli apparecchi di classe economica di grande successo che non necessitano di ascolto<br />

o di prova, e possono essere venduti a prezzi concorrenziali perché non incidono molto sulle<br />

spese di gestione del negozio.<br />

(<strong>SUONO</strong> 68 – febbraio 1978)<br />

Ecco, se c’è una parola che può identificare e ricordare Otello<br />

Signoretti, è “entusiasmo”. Certo aveva il piglio, il fisico, il<br />

sorriso che ispiravano fiducia e simpatia, ma ci aggiungeva un<br />

sentimento innato, a parlarci si entrava in una sorta di nuvola<br />

di ottimismo, un “campo magnetico” di benessere. Bè, i prodotti<br />

che vendeva avevano fascino ed erano un mezzo per avvicinarsi<br />

all’Arte, per entrare nella Musica - la lingua universale e divina<br />

- tuffandocisi a tutt’orecchio. Un mondo non solo commerciale,<br />

uno spazio di vita bellissimo e nobile.<br />

Ecco, lui sapeva coniugare l’aspetto elevatore dello spirito della<br />

musica con il mondo materiale dei prodotti che, allora, bisogna<br />

considerare, non erano come adesso solo frutto di tecniche e<br />

tecnologie ma avevano un fascino speciale, si sentiva la forza<br />

dei loro nomi “mitici”. Si sentiva come pathos e si sentiva con<br />

le orecchie, se si dedicava del tempo e voglia a questa passione.<br />

Bene, Otello Signoretti, vulcano sempre attivo, s’inventò le “Serate<br />

musicali”. Una sorta di concerti dopo cena, a ingresso libero,<br />

non indirizzati (direttamente) alla vendita degli apparati e degli<br />

impianti ma alla cultura della musica, grazie a un programma<br />

intelligente, con tanto di fogli stampati che venivano dati al pubblico<br />

durante la settimana per andare a imparare la storia della<br />

musica, i maggiori autori, gli esecutori etc. etc., secondo temi<br />

tutt’altro che scontati sviluppati in quelle serate. Non pensate<br />

semplicemente a un “cineforum audio” (i videoclip non esistevano)<br />

ma a un mix di studio dell’arte della musica con insieme<br />

l’apprendimento dei dettami e delle regole per comporre un buon<br />

impianto e dei consigli per farlo suonare al meglio. Ricordo che<br />

si parlava già allora - con interventi dell’architetto Catalano -<br />

dell’importanza delle correzioni acustiche ambientali.<br />

Capite? Altro che rincorrere il cliente per piazzargli un apparato<br />

senza… anima.<br />

La sensibilità del titolare di questo negozio, un “club” di appassionati,<br />

più che un punto vendita, fu davvero non comune. Si<br />

dialogava con lui e lui ci faceva dialogare fra di noi. Là si apprendevano<br />

le basi dell’Hi-Fi.<br />

Una persona straordinaria che fece incontrare me e Daniel Caïmi,<br />

il direttore/conduttore delle Serate Musicali alla Filc Radio, venuto<br />

da Parigi, anch’egli appassionato di AR 3a, per gettare il<br />

seme di future iniziative e sviluppi nel giovane mercato dell’Hi-Fi<br />

in fase crescente.<br />

Entrambi grandi divoratori di riviste straniere, quali “High Fidelity<br />

Musical America”, “Stereo Review”, “Audio”, “Wireless<br />

World”, “La Revue du Son”, “Son Magazine” etc., facemmo presto<br />

- con l’imprimatur intelligente di Signoretti - a inventarci la<br />

prima rivista di vera alta fedeltà e musica italiana, ovvero questa<br />

che state leggendo, così come la seconda, l’anno successivo,<br />

“Stereoplay”.<br />

Io e Daniel, dunque, diventammo “editori specializzati” generando<br />

un intero settore di stampa periodica legata alla buona<br />

riproduzione musicale ed alla musica stessa. Fummo per tantissimi<br />

anni insieme, dirigendo rispettivamente <strong>SUONO</strong> e “Stereoplay”,<br />

ovviamente caratterizzate dal nostro modulo di pensiero,<br />

dai reciproci gusti etc. <strong>SUONO</strong> più tecnica, come mia indole e<br />

background di studi, “Stereoplay” più creativa, popolareggiante<br />

e brillante, come il carattere del mio socio. Grande stima e una<br />

sorgente sana ci hanno legato per la vita.<br />

Augusto Otello Signoretti non ha mai voluto partecipare né economicamente<br />

(nemmeno una lira, credetemi), né operativamente<br />

alla nostra attività editoriale. Il suo - diceva - era un mestiere<br />

diverso, fermo restando che apprezzasse massimamente - con<br />

entusiasmo! - il nostro lavoro.<br />

Pensate che onestà intellettuale e morale aveva questo signore<br />

(che all’inizio, con noi così debolini e ingenui, avrebbe potuto<br />

trarre profitti con facilità), che chiarezza di intenti e che romantica<br />

intelligenza.<br />

Di persone così ne incontrai pochissime, poi, nel mio mondo<br />

del lavoro. Forse solo i veri grandi che hanno dato il loro nome<br />

a marchi di inestimabile fama o hanno generosamente fatto<br />

decollare, praticamente da soli, aziende protagoniste della nostra<br />

storia.<br />

ALTA FEDELTÀ 2020<br />

<strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020 35


INSIDE<br />

di Carlo D’Ottavi<br />

Metti una sera, anzi tre,<br />

a concerto<br />

L’Hi-Fi è un imbroglio? Da un lato si, perché non potrà mai replicare fedelmente l’esperienza dal vivo, e da<br />

un lato no, perché se non ci fosse questo medium quanti di noi potrebbero davvero conoscere e apprezzare<br />

quest’arte? Cronaca di tre concerti dal vivo, pre era Covid...<br />

Appena prima che il ciclone Covid-19 ci condizionasse tutti,<br />

ho fatto in tempo a seguire diversi eccellenti concerti della<br />

stagione concertistica 2019/2020 di Santa Cecilia al Parco<br />

della Musica di Roma. Un doppio colpo di fortuna in quanto, a fine<br />

novembre dello scorso anno, l’istituzione concertistica romana, in<br />

occasione del Black Friday, offrì l’opportunità di assistere a tre concerti<br />

sinfonici in platea, la più ambita e costosa, al prezzo scontato<br />

del 50%. Alla mezzanotte del giovedì precedente il primo dei concerti,<br />

entrai nel sito per l’acquisto dei biglietti e un minuto dopo avevo gli<br />

agognati posti in platea per tre dei concerti sinfonici preferiti che<br />

avevo già adocchiato nel programma stagionale. La sorpresa, un<br />

po’ deludente a dire il vero, è stata che i posti assegnati automaticamente<br />

dal sito mi hanno portato in quarta fila e molto di lato nel<br />

primo concerto, diretto da Dudamel, quasi al centro ma in prima fila<br />

nel secondo concerto, quello per pianoforte e orchestra Tchajkovkij,<br />

e poco più a sinistra, sempre in prima fila, per la magnifica serata<br />

del 22 febbraio, quando è salito sul podio il maestro Daniele Gatti<br />

per dirigere l’orchestra al completo con tanto di un grande coro con<br />

voce solista. Devo dire che se assistere un concerto sinfonico dalle<br />

primissime file non è il massimo a livello di visuale in quanto le file<br />

posteriori dell’orchestra sono praticamente invisibili, dal punto di<br />

vista sonoro è davvero uno spettacolo, con le dovute eccezioni. Nel<br />

concerto solistico mi trovavo a circa cinque metri dal grande pianoforte<br />

e, a causa del programma e dell’entusiastica interpretazione<br />

del solista, il russo Alexander Malofeev – un diciannovenne biondo<br />

e imberbe, tecnicamente bravissimo ma che non si è risparmiato nel<br />

pestare sui tasti del povero strumento – l’orchestra è stata sovrastata<br />

dal suono davvero duro dalla tastiera. Se fossi stato in decima fila, o<br />

anche in galleria, certamente il tutto sarebbe risultato più equilibrato<br />

e delicato ma tutto non si può avere! Il Concerto per Orchestra di<br />

Bela Bartòk è stato invece un tourbillon emozionante quasi continuo:<br />

dal grandioso primo al vorticoso ultimo tempo sono stato travolto da<br />

un suono meraviglioso dove anche nei fortissimo si sono riusciti ad<br />

apprezzare gli strumentini, dal triangolo all’ottavino, in un insieme<br />

pulitissimo e dettagliato tutto men che confuso. I tempi intermedi,<br />

che offrono più occasioni ai tanti strumenti della grande orchestra<br />

di esibirsi in piccoli assoli, virtuosistici quanto affascinanti, nell’alludere<br />

ai canti e alle danze della madrepatria ungherese, sono un<br />

36 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020


DOSSIER ALTRA FEDELTÀ<br />

autentico piacere. Si riprende il respiro e ancora, pur intravedendo<br />

appena i musicisti delle seconde file, è l’udito a lavorare di fino e a individuare<br />

le varie sorgenti sonore nella autentica corsa a perdifiato che è il<br />

movimento conclusivo del lavoro bartokiano. Insomma: una meraviglia.<br />

Nel concerto diretto da Dudamel, appena entrata in sala, dopo gli<br />

applausi di rito, la star venezuelana ha subito attaccato la sinfonia<br />

dalla overture dell’opera Semiramide di Rossini. L’inizio è quasi un<br />

passo di marcia che inizia in pianissimo per poi crescere rapidamente;<br />

il direttore è stato subito capace di attirare l’attenzione dei musicisti<br />

che lo hanno seguito concentrati, tanto è la sua gestualità, con quella<br />

bacchetta puntata, che si alza e abbassa a dettare il ritmo e i tempi.<br />

Bisogna dire che, pur essendo di spalle, anche il pubblico è stato catturato<br />

magneticamente dal direttore che, ancora giovanissimo, stupì<br />

un certo Claudio Abbado. Se Rossini è una gioia per le orecchie, la<br />

“leggera” seconda sinfonia di Schubert fa da giusto collegamento alla<br />

poderosa prima sinfonia brahmsiana. L’orchestra si fa più scura e a<br />

momenti sembra un mare in tempesta, ma il grande Johannes sapeva<br />

anche portarla in luoghi bucolici e tranquilli e Dudamel la guida, anche<br />

qui, con grande maestria. Delirio finale con applausi a non finire.<br />

L’ultima di queste gloriose serate è stata, come detto prima, quella<br />

che vedeva sul podio Daniele Gatti, un altro direttore molto amato<br />

dai musicofili romani. Due brani di due dei tre più grandi compositori<br />

russi del ‘900, che richiedono un grande organico con in più un<br />

coro enorme per il secondo. Stravinskij, dopo il suo grande debutto<br />

parigino del 1910 con L’Oiseau de Feu, appena un anno dopo bissava<br />

il suo successo con Petrushka, ancora musica per un balletto, dove<br />

l’omonima marionetta russa, non troppo lontana dal Pierrot o dal<br />

nostrano Pinocchio, lotta meccanicamente per liberarsi dalla sua<br />

condizione, nel tentativo di diventare un essere umano in carne e<br />

ossa. Una aspirazione che finirà male, ma non del tutto: con la morte<br />

è il suo spirito a liberarsi e a sbeffeggiare il suo padrone burattinaio.<br />

La favola, russissima, si svolge in pieno carnevale nella piazza di San<br />

Pietroburgo; ne consegue una musica scintillante e brillante nelle<br />

danze carnevalesche, contrapposta a momenti angoscianti a descrivere<br />

la solitudine e l’infelicità del protagonista. Il tutto è realizzato<br />

in modo davvero complesso, con motivi stratificati, sovrapposti, ora<br />

frenetici ora più intimi, di una grande difficoltà esecutiva e d’interpretazione.<br />

A momenti sembrava di ascoltare quella fisarmonica che<br />

cadendo giù per una scala, emette suoni disarticolati e sconclusionati,<br />

come fu definita questa musica da un critico della prima ora. Ancora<br />

in prima fila, e l’esperienza è stata proprio soddisfacente, per la musica,<br />

per il suono immenso, dettagliato e mai caotico, per i musicisti<br />

che con i loro gesti, ora compunti, ora con più trasporto, ammiccano<br />

compiaciuti tra di loro mentre non perdono di vista il direttore. È<br />

uno spettacolo nello spettacolo. Il gran finale è la grandiosa cantata<br />

Alexandr Nevsky di Prokofiev. Concepita come colonna sonora<br />

per il film omonimo di Eisenstein nel 1938, la composizione fu poi<br />

ridotta e concentrata nella forma di concerto sinfonico per orchestra<br />

e coro. La storia si concentra sulla battaglia tra i russi, guidati dallo<br />

zar Alexandr, e gli invasori occidentali dell’Ordine dei Cavalieri Teutonici.<br />

Il tutto si svolge nel gelido inverno russo nei pressi del fiume<br />

ghiacciato Neva. La cantata si apre in modo cupo, quasi desolato, a<br />

testimoniare la tensione e la paura che precede la battaglia decisiva.<br />

Si alternano canti popolari e minacciosi inni di guerra, in latino,<br />

degli invasori. Quando si giunge allo scontro fisico, la musica vira<br />

incredibilmente, il ritmo che progressivamente accelera, così come<br />

il volume, descrivendo l’attacco dei cavalieri teutonici, tra il terrore<br />

del raccogliticcio esercito russo – molti dei soldati sono agricoltori<br />

armati di forconi, che fuggono. Ma non è una disfatta, bensì un piano<br />

per attirare il nemico nella trappola mortale costituita dal fiume<br />

ghiacciato. I cavalieri teutonici armati pesantemente sprofondano<br />

nell’acqua ghiacciata. È un disastro, i cavalieri muoiono uno dopo<br />

l’altro affogando e quando anche l’ultimo di loro scompare nelle acque<br />

del fiume è tempo di esultare e gioire per i vincitori. Prima della<br />

trionfale entrata in Kiev di Alexandr, c’è tempo per il lamento delle<br />

donne alla ricerca dei loro uomini rimasti sul campo di battaglia. La<br />

musica si fa mesta, a testimoniare l’inconsolabile dolore delle vedove.<br />

Nuovo cambio d’umore, squilli di trombe annunciano la vittoria ai<br />

cittadini di Kiev. Il tripudio è totale e tra scampanii, percussioni di<br />

ogni tipo, il coro inneggia alla vittoria. Inutile dire che il film e poi<br />

la riscrittura di Prokofiev piacquero molto al comitato della cultura<br />

sovietico per i chiari riferimenti, sebbene la storia risalga al tredicesimo<br />

secolo, alla seconda guerra mondiale, e al trionfo finale di<br />

Stalin su Hitler. Eppure la musica, nella sua grandiosità celebrativa,<br />

è talmente ricca di pathos che si fa fatica a rimanere indifferenti, e<br />

il portentoso finale tra orchestra e coro ci travolge letteralmente in<br />

modo esaltante, arrivando a saturare e riempire di suono la grande<br />

sala di Santa Cecilia. Conclusione? La musica dal vivo è semplicemente<br />

irriproducibile, non è questione di decibel, di dimensioni del<br />

palco quanto, piuttosto, di emozione e coinvolgimento.<br />

<strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020 37<br />

ALTA FEDELTÀ 2020


INSIDE<br />

di Pier Paolo Ferrari<br />

Al freddo i tubi<br />

sono davvero mirabolanti?<br />

In questi ultimi anni si è fatto un gran parlare della perfezione cui sarebbero arrivate le valvole termoioniche<br />

e di alcuni “trattamenti” atti a migliorare le loro capacità di riproduzione sonora.<br />

Le valvole che si sono fabbricate negli ultimi decenni e che si<br />

fabbricano ancora oggi, dopo la loro “rinascita” e la riscoperta<br />

(negli anni Novanta) del loro valore oggettivo e indiscutibile<br />

in campo Hi-Fi, sono le stesse progettate negli anni ‘30, ‘40, ‘50 e<br />

‘60. Insomma, in quel periodo d’oro e storico per i tubi elettronici<br />

che abbraccia una quarantina di anni! Non si sono inventati nuovi<br />

modelli (tranne la valvola KT 120 e qualche altra...) e le tipologie e<br />

sigle più impiegate nei preamplificatori e finali di potenza audio sono<br />

le medesime del passato. La perenne ricerca delle migliori prestazioni<br />

possibili ha fatto proliferare alcune ditte, per lo più di piccole<br />

dimensioni, attivatesi per creare nuovi procedimenti sulle valvole,<br />

non per fabbricarne versioni differenti ma per implementare quelle<br />

esistenti, siano esse d’epoca o di moderna produzione. Uno di questi<br />

nuovi metodi è il procedimento Cryogenic. Il processo Cryo sulle<br />

valvole determina, a detta dei suoi ideatori, una modifica permanente<br />

nella loro struttura e i benefici non si deteriorano nel tempo<br />

o al ritorno alle normali temperature di funzionamento. Cambia, in<br />

tutto, il modo in cui lavora il tubo a vuoto. Il principale vantaggio di<br />

questa tecnica è un notevole miglioramento della gamma dinamica e<br />

dei micro dettagli, con un aumento della “velocità” di funzionamento.<br />

La risposta alle frequenze basse è più chiara con una riduzione della<br />

microfonicità, problema questo che ogni tanto si può presentare<br />

soprattutto nelle valvole preamplificatrici.<br />

Il processo di trattamento Cryo utilizza una camera criogenica controllata<br />

da un computer per ridurre molto gradualmente la temperatura<br />

delle valvole fino a 300 gradi sottozero (Fahrenheit) e mantenere<br />

questo stato per un minimo di 24 ore. Dopo una prolungata sosta a<br />

questa temperatura criogenica, i tubi a vuoto vengono quindi portati<br />

molto lentamente a temperatura ambiente per le successive 24<br />

ore e poi stabilizzati. Il processo è “a secco” e utilizza azoto liquido<br />

come criogeno che viene infiammato nella camera. I tubi non sono<br />

mai esposti al liquido reale. Tutti questi processi sono controllati da<br />

microprocessore, in condizioni rigorose e verificabili. Gli scienziati<br />

conoscono da anni le trasformazioni tangibili di alcuni materiali se<br />

esposti a temperature criogeniche. Molte delle prime scoperte sono<br />

state esplorate in modo più completo, a suo tempo, dagli ingegneri<br />

38 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020


LE VALVOLE CRYO<br />

della NASA che stavano cercando di capire cosa sarebbe successo<br />

ai metalli se sottoposti alle temperature estreme dello spazio. Oggi<br />

una vasta gamma di articoli commerciali, dalle mazze da softball ai<br />

motori da corsa, sono trattati criogenicamente per implementare le<br />

loro prestazioni migliorando le proprietà del materiale con “trattamento<br />

a freddo” o elaborazione criogenica.<br />

Ciò che interessa agli appassionati audiofili è<br />

che tale tecnologia offra un’applicazione pratica<br />

anche all’audio e ad altri componenti<br />

elettrici. Il trattamento criogenico modifica<br />

la microstruttura dei metalli utilizzati nei<br />

componenti elettronici critici, riducendo<br />

o eliminando vuoti e imperfezioni nel materiale<br />

con cui essi sono costruiti. È stato<br />

dimostrato che le strutture cristalline (o<br />

granuli) vengono modificate dopo il trattamento<br />

criogenico, creando una microstruttura<br />

più uniforme o omogenea. Le proprietà<br />

di dissipazione termica dei metalli vengono<br />

migliorate, riducendo i punti caldi e contribuendo<br />

ulteriormente a prolungare la vita<br />

e aumentare le prestazioni. La contrazione<br />

fisica dei metalli durante il congelamento<br />

profondo, inoltre impartisce una compressione<br />

meccanica sui metalli e, in particolare,<br />

anche su quelli all’interno delle valvole; questo<br />

fatto contribuisce ad aumentare la qualità e<br />

la velocità di trasmissione del segnale applicato.<br />

Basti pensare che le varie saldature dei vari elettrodi<br />

dei tubi elettronici aggiungono ulteriore stress quando questi<br />

sono in funzione, uno stress notevole dovuto alle aree concentrate<br />

di forte riscaldamento. Il problema dei componenti saldati tra di<br />

loro è risaputo da tempo e molto spesso il punto debole di ogni<br />

struttura meccanica è proprio quello, cioè di far “fallire” la saldatura.<br />

La debolezza deriva dalle sollecitazioni residue inerenti a tutti i<br />

materiali, ulteriormente esacerbate dalle tecniche o dai processi di<br />

fabbricazione. Il Cryoset (trattamento criogenico), quindi, allevia le<br />

sollecitazioni e normalizza (o stabilizza) le aree saldate.<br />

Riassumendo: il trattamento Cryo non arriva allo zero assoluto,<br />

però arrivare a meno 300 gradi Fahrenheit per un tempo di permanenza<br />

prolungato consente al materiale di “rilassarsi” ed evitare per<br />

quanto possibile lo stress meccanico. Questo meccanismo è fondato<br />

nell’osservazione fatta dai fisici Bose e successivamente Einstein,<br />

che scoprirono che la materia è più “rilassata” e quindi meno contratta<br />

quando ha la minima quantità di energia cinetica (o attività<br />

molecolare). Lo zero assoluto (-459 Fahrenheit) è quel punto in cui<br />

non è possibile estrarre più energia o quando un materiale è nel<br />

suo stato più “rilassato”. Secondo queste teorie, le trasformazioni<br />

risultanti dal trattamento criogenico risultano permanenti e non<br />

cambiano nel tempo. Il trattamento, dunque, provoca in qualche<br />

modo un’alterazione e, se volete, un cambiamento nella struttura<br />

dei materiali. La domanda, però, resta sempre la stessa: tutto questo<br />

giova alle valvole?<br />

Con il “ritorno” e l’utilizzo dei tubi elettronici nei preamplificatori e<br />

Gli elementi essenziali di una valvola<br />

amplificatori Hi-Fi da parte di molti costruttori, ci si è domandato<br />

(oltre a usufruire ovviamente di tubi elettronici ottimamente costruiti)<br />

quale “espediente” avrebbe potuto incrementare la resa sonora<br />

dei medesimi: tutto ciò che avrebbe potuto aiutare a perfezionare<br />

la qualità del suono e l’affidabilità delle valvole a vuoto è stato bene<br />

accetto! Nel corso di molti anni si è notato<br />

Glass tube<br />

che può esserci variabilità nella microfonicità<br />

e nel rumore elettrico tra i vari<br />

tubi, anche nei tubi dello stesso lotto di<br />

fabbrica, e ci si domandava se esistesse<br />

una soluzione per questi inconvenienti.<br />

Il trattamento criogenico (cryo-trattamento)<br />

avrebbe potuto ridurre, forse,<br />

il rumore di fluttuazione che i tubi generano.<br />

Molti rivenditori di valvole per<br />

audio sostengono proprio questo assunto<br />

e cioè: “Il Cryogenic provoca cambiamenti<br />

molecolari meccanici nei metalli<br />

posti all’interno del tubo, che aumentano<br />

il tono e allungano la sua durata complessiva”.<br />

Aumentare il tono significa<br />

ridurre il rumore e la microfonicità? E il<br />

cryo-trattamento può davvero migliorare<br />

l’affidabilità di un tubo? Questa diatriba<br />

fra sostenitori e detrattori del cryotrattamento<br />

continua oramai da diversi<br />

anni e ha creato non pochi mal di pancia all’interno<br />

della comunità degli appassionati, dei tecnici e dei<br />

puristi dell’audio.<br />

Anode<br />

Grid<br />

Heated<br />

cathode<br />

Heater<br />

Il trattamento criogenico può funzionare per migliorare la durezza di<br />

metalli ferrosi come l’acciaio ma un tubo a vuoto, che non è un grumo<br />

di acciaio come un orologio da polso, è piuttosto un meccanismo<br />

delicato e complesso composto da molte parti diverse (gli elettrodi,<br />

il vetro, etc.) ed è realizzato con differenti tipi di materiali. Portare,<br />

perciò, un tubo a temperature estremamente basse può comportare<br />

il rischio di rovinare il tubo in modo permanente e irreversibile a<br />

meno che non vengano prese precauzioni per proteggerlo dagli stress<br />

della procedura. Gli elettrodi metallici dì una valvola sono composti<br />

principalmente in nichel di elevata purezza per le placche-anodo,<br />

mentre l’involucro del filamento-riscaldatore (il catodo) è in lega di<br />

tungsteno (rivestito con una miscela di ossidi di stronzio/bario), e<br />

le griglie in molibdeno (a volte con placcatura in oro come nei tubi<br />

“Gold-Brand” della Sylvania). Tutte queste piccole parti metalliche<br />

sono supportate da sottili dischetti di mica all’interno dell’ampolla<br />

di vetro, che hanno il preciso compito di tenere distanziati e fermi<br />

<strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020 39


INSIDE<br />

Cryocomp<br />

Components<br />

To Enchance<br />

Your<br />

Cryogenic<br />

System<br />

Manifold<br />

custom design<br />

Globe<br />

Valve with<br />

Actuator<br />

C2000<br />

VJ Piping<br />

Y-Pattern Valve<br />

C2000<br />

Globe<br />

Valve<br />

C2000<br />

Cryogenic Flex Lines<br />

Vacuum Jacketed<br />

and Un-insulated<br />

Tube Size Bayonets<br />

CB700<br />

Valve Operators<br />

Vacuum Valves<br />

V1000<br />

Vapor<br />

Vent<br />

K2000<br />

Vent<br />

Heater<br />

H1300<br />

Pipe Size<br />

Bayonets B3000<br />

gli elettrodi. Si può comprendere, quindi, come la varietà di questi<br />

elementi sia complessa ed eterogenea. Il cryo-trattamento potrebbe<br />

non giovare affatto alle valvole e si potrebbe sostenere che il severo<br />

processo di raffreddamento causi un degrado nelle prestazioni di<br />

questi dispositivi termoionici. In pratica, esattamente tutto il contrario<br />

di ciò che auspicano i fautori! Sottoporre un tubo a questo<br />

tipo di ampie variazioni di temperatura, infatti, comporterà tassi<br />

differenziali di contrazione ed espansione delle parti che compongono<br />

il gruppo elettrodo, inducendo indubbiamente stress termici<br />

non necessari su di esso e sull’involucro di vetro in cui è alloggiato.<br />

Certificato della PEARL Canada con i dati tecnici effettuati sulla valvola doppio-triodo<br />

Tung-Sol JTL 5687 WA<br />

Il processo criogenico per i tubi termoinici<br />

Occorre ricordare che i produttori di tubi del passato non hanno mai<br />

progettato o previsto che i tubi fossero conservati a temperature<br />

criogeniche! Non è una pratica consigliata “trattare” i componenti<br />

elettronici in questo modo e vale la pena notare che i produttori di<br />

valvole pubblicavano fogli tecnici - i data sheet - che specificavano gli<br />

intervalli di temperatura per la conservazione e il funzionamento dei<br />

loro dispositivi: nessuno consigliava di conservare i loro componenti<br />

a temperature criogeniche! Raffreddare i tubi a vuoto o qualsiasi altro<br />

componente elettronico fino a temperature estremamente basse,<br />

sostengono i cryo-scettici, è perciò un affare rischioso, un “gioco<br />

d’azzardo” che potrebbe rovinare il tubo in modo permanente e<br />

irreversibile a meno che non vengano prese precauzioni per proteggerlo<br />

dalle sollecitazioni della procedura. La temperatura deve<br />

essere fatta lentamente e a cicli (diminuita e aumentata) per i motivi<br />

sopra indicati e l’umidità deve essere mantenuta quasi a zero per<br />

evitare la formazione di condensa e l’ossidazione delle parti metalliche<br />

esposte. Inoltre, è necessario prestare la massima attenzione<br />

quando si maneggia un tubo elettronico mentre questo si trova a<br />

temperature criogeniche, poiché le proprietà fisiche dei materiali<br />

con cui è costruito il tubo si alterano. A circa -200° C molti materiali<br />

diventano incredibilmente fragili e inclini a fratture o frantumazioni,<br />

il che significa che il trattamento criogenico aumenta le probabilità<br />

di allentare qualcosa all’interno del gruppo degli elettrodi o, peggio<br />

ancora, provocare una fragilità e frattura di parti interne delicatissime<br />

e progettate con precisione. Non ci sono prove scritte, documenti<br />

di ricerca, libri di testo, dati di supporto tecnico o documentazione<br />

prodotta da qualsiasi produttore di tubi, in qualsiasi momento, che<br />

menzioni il cryo-trattamento come tecnica per ridurre il rumore e<br />

la microfonicità nei tubi. E non c’è nulla di sostanziale che indichi<br />

come il processo potrebbe eventualmente migliorare il “tono” dei tubi<br />

nelle applicazioni audio. Cambia il modo in cui gli elettroni vengono<br />

40 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020


LE VALVOLE CRYO<br />

emessi dal catodo? Cambia in qualche modo il modo in cui si formano<br />

i campi elettromagnetici all’interno del tubo? Migliora il legame dei<br />

rivestimenti di ossido del catodo o rimuove i contaminanti residui<br />

per rendere il tubo elettricamente più silenzioso? Il trattamento<br />

criogenico influenza la valvola in qualche modo misurabile o udibile?<br />

Domande, molte domande...<br />

Ci sono alcuni venditori di tubi che spingono il cryo-trattamento e la<br />

loro retorica si basa su di un’infarinatura scientifica e su come trattino<br />

criogenicamente le valvole. Ma molti tecnici non la pensano in<br />

questo modo e si chiedono: la criogenia fa effettivamente migliorare<br />

le prestazioni delle valvole? Affermazioni sul responso sonico delle<br />

valvole come “una scena sonora 3D più olografica”, “una risoluzione<br />

interna più sottile estratta dalle registrazioni audio”, “bassi meno<br />

gonfi”, “aumento della gamma dinamica”, “risposta ai transienti<br />

più rapida”, lasciano alquanto a desiderare e sono acclamate senza<br />

avere certezze fisiche ma sono solamente sensazioni sensoriali<br />

dell’udito. E non convincono tutti! Alla base di queste dissertazioni<br />

sul trattamento criogenico, ci potrebbe essere un’idea suggestiva che<br />

Laboratori che eseguono il trattamento criogenico sulle valvole per impieghi audio.<br />

- Pearl inc. Products 84 Services - Calgary, Canada<br />

- Cryos Et Certified – Milpitas, California – USA.<br />

sicuramente i costruttori “giganti” di valvole come la Mullard-Philips,<br />

la Sylvania, la R.C.A., la Raytheon, la Telefunken o la General Electric<br />

avrebbero utilizzato tale processo, no? Le grandi ditte si occupavano<br />

di produrre valvole, non solo per chitarra elettrica e amplificatori<br />

Hi-Fi ma soprattutto per applicazioni militari, aerospaziali e di strumentazione<br />

scientifica (mission-critical); erano dunque fortemente<br />

motivate a migliorare i loro processi di produzione, avendo anche a<br />

disposizione un vasto pool di risorse scientifiche e ingegneristiche. Il<br />

sito di 43 acri della storica Mullard a Blackburn, nel Lancashire, per<br />

esempio, aveva il proprio impianto di produzione di ossigeno liquido<br />

e idrogeno liquido. Impiegava quasi 7.000 persone tra le quali<br />

c’erano tutti i tipi di specialisti tra cui fisici, chimici e metallurgisti,<br />

risorse ben oltre la piccola manciata di fabbriche asiatiche di tubi che<br />

oggi producono valvole per gli amplificatori per chitarra elettrica o<br />

Electro-Harmonix KT88 EH - Cryoset Certified Tetrodo di<br />

potenza<br />

Electro-Harmonix 6SN7 EH – Cryoset. Doppio Triodo amplificatore<br />

di segnale e Invertitore di Fase - Phase Splitter<br />

La valvola doppio-triodo 12AX7 Tung-Sol “trattata” dalla<br />

PEARL – Canada<br />

però prevede un piccolo passo indietro dal punto di vista logico: se il<br />

cryo-trattamento sta effettivamente danneggiando i tubi come ipotizzato<br />

da molti tecnici, questo potrebbe ragionevolmente spiegare<br />

la sua apparente efficacia? Potrebbe essere che sottoporre i tubi alle<br />

sollecitazioni del freddo estremo fornisca una metodologia di test<br />

che riveli i potenziali guasti precoci delle valvole - un tipo di test<br />

negativo? Secondo tale teoria, cioè, i cryo-scettici affermano che il<br />

processo criogenico non migliori le prestazioni, bensì che gli audiofili<br />

stiano ascoltando tubi selezionati a mano e accoppiati perfettamente<br />

cosicché tutti i tubi mediocri e deboli saranno già stati scartati!<br />

Potrebbe essere questo il motivo per cui alcune persone possono<br />

sentire la differenza di suono fra apparecchi impieganti i tubi criogenici?<br />

A sostegno delle tesi dei cryo-scettici, ecco una facile equazione:<br />

se ci fosse qualche merito nel trattamento criogenico dei tubi,<br />

per gli apparecchi Hi-Fi. Se ci fosse stato “qualcosa” nel trattamento<br />

criogenico la Mullard, sebbene meno fornita di conoscenze in merito<br />

di quanto non sia una azienda odierna, avrebbe dovuto saperlo!<br />

Altresì è opportuno riportare anche la tesi dei sostenitori/fautori<br />

del Cryo-genic, i quali tirano in ballo un altro costruttore storico del<br />

passato, la Brimar-STC. Nella sua pagina web, la Pearl Inc. Products<br />

& Services spiega nell’introduzione le ragioni del trattamento cryogenico<br />

sulle valvole: “La Pearl Tube Coolers ha raddoppiato la vita<br />

utile delle valvole a vuoto per impieghi audio a funzionamento caldo<br />

da quasi 30 anni, durante i quali oltre 300.000 pezzi sono stati<br />

installati in sistemi audio in tutto il mondo. Sulla base della ricerca<br />

avviata nei primi anni ’50 dall’esercito e dall’industria aeronautica<br />

degli Stati Uniti, i dispositivi di raffreddamento Pearl ottengono<br />

i tipi di riduzioni della temperatura del vetro, mostrate oltre 60<br />

<strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020 41


INSIDE<br />

Electro-Harmonix 12AX7 - La valvola è stata trattata nel laboratorio della Cryoset<br />

Certified situato in California (Usa – 2010)<br />

Mullard ECC83 -Doppio-Triodo preamplificatore/invertitore di Fase -1967 - (Collezione<br />

P.Paolo Ferrari)<br />

anni fa, per aumentare notevolmente la vita operativa dei tubi<br />

elettronici chiusi in vetro morbido. Scoperto durante la ricerca<br />

degli anni ’50, risulta che il “vetro morbido” tipicamente utilizzato<br />

nella fabbricazione di tubi riceventi è suscettibile al funzionamento<br />

a grande temperatura in quanto diventa efficacemente “poroso” a<br />

temperature elevate, permettendo così la contaminazione atmosferica<br />

dell’alto vuoto all’interno del vetro”. La Pearl prosegue chiamando<br />

in causa alcuni produttori di valvole degli anni ’50 e in particolare la<br />

famosa Brimar. In un manuale di dati tecnici del 1959, la Brimar<br />

Valves, UK, dichiarò:“L’uso di cilindri metallici di schermatura ad<br />

alta conduttività termica e a stretto contatto termico, con un’ampia<br />

area del bulbo vetro morbido e in combinazione con un adeguato<br />

dissipatore di calore, può ridurre materialmente la temperatura<br />

del bulbo operativo e migliorare notevolmente la vita della valvola”.<br />

Questa, dichiara la Pearl, “è una descrizione esatta della forma, della<br />

funzione e dell’effetto del dispositivo di raffreddamento Cryo del tubo<br />

elettronico trattato nei nostri laboratori tecnici”.<br />

L’industria dei tubi a vuoto rappresenta oggi un mercato di nicchia<br />

che non può raggiungere (neanche immaginarle...) le quote di produzione<br />

degli anni d’oro delle valvole, ovvero miliardi di pezzi venduti!<br />

Occorre comunque fare attenzione al Tube Marketing Hype, ovvero<br />

alla “montatura” del mercato dei tubi elettronici. Il mercato dei tubi è<br />

pieno di luoghi comuni e i rivenditori cercano in ogni modo di vendere<br />

adoperando qualsiasi mezzo persuasivo. Assistiamo, infatti, non solo<br />

alle mirabolanti soluzioni del trattamento criogenico (che, comunque,<br />

ha una sua connotazione scientifica per quello che riguarda i materiali)<br />

ma anche agli smorzatori per i tubi, agli anelli per i tubi, ai dispositivi<br />

di raffreddamento per i tubi e persino al rebranding dei tubi di fabbricazione<br />

moderna con gli storici brand di un tempo, ahimè, passato.<br />

Sono soprattutto espedienti che non sostituiscono la vera ingegneria<br />

e la vera bontà delle valvole! Esistono variazioni nel “rumore” e nella<br />

microfonicità dei tubi a vuoto a causa di limitazioni ingegneristiche<br />

o, in altre parole, della capacità dei produttori di tubi di fabbricare in<br />

modo accurato e coerente questi dispositivi complessi; la costruzione<br />

di una valvola elettronica è, infatti, alquanto complicata e difficile! La<br />

Philips-Mullard, la Sylvania, la R.C.A. e altri storici fabbricanti di tubi,<br />

nel loro periodo di massimo splendore, con vaste risorse e una vasta<br />

esperienza a loro disposizione, raggiunsero quasi la perfezione; anche<br />

i loro tubi, però, erano soggetti a variazioni nelle tolleranze dei componenti<br />

che consentono il movimento degli elettrodi e la sensibilità<br />

al pickup microfonico. Esistevano percorsi di dispersione in corrente<br />

continua nei distanziatori di isolamento in mica che consentivano<br />

alle piccole correnti di fluire dove non avrebbero dovuto e fluttuazioni<br />

nell’emissione termoionica derivanti dai rivestimenti di ossido catodico,<br />

entrambi con conseguente auto-rumore.<br />

Certo sarebbe “miracoloso” se il trattamento criogenico fosse una<br />

sorta di “freccia d’argento” che migliora le proprietà di isolamento<br />

dei distanziatori di mica, riduce il movimento tra gli elettrodi e perfeziona<br />

l’emissione dei rivestimenti catodici per ridurre il rumore e<br />

la microfonicità! Ma è così? Le tesi scientifiche non suffragano più<br />

di tanto il vero valore del sistema cryo-genico; ci possono dire se<br />

la tecnica sia corretta, se i materiali metallici e non metallici che<br />

costituiscono le valvole possono davvero subire variazioni ma non<br />

possono rispondere a tutte le domande che per logica vengono formulate<br />

in materia. E quando si esplora un campo “minato” come<br />

quello degli ascolti del “suono” delle valvole, ci si imbatte per forza<br />

di cose in una sfera più soggettiva che oggettiva. Il responso sonico di<br />

una riproduzione fedele del suono varia costantemente a seconda di<br />

molti fattori che intervengono in gioco e che interessano il cervello, la<br />

sensibilità di ogni persona, l’ambiente, i diffusori, le sorgenti (ovvero<br />

i lettori di dischi quali il giradischi, il CDP o la musica liquida), i circuiti<br />

elettrici, il layout e i componenti progettati per l’amplificazione<br />

audio e, appunto, le valvole! Riuscire a comprendere la differenza di<br />

suono fra valvola e valvola, però, risulta un’impresa spesso difficile.<br />

Occorre allenare il proprio orecchio a vari tipi di ascolto e fare prove<br />

su prove con diverse combinazioni, che possono essere migliaia e<br />

migliaia. La valvola che funzionerà meglio in un dato apparecchio<br />

non è detto che possa lavorare altrettanto bene su di un altro, fermo<br />

restando di utilizzare sempre valvole di ottima fattura, sia d’epoca<br />

che di attuale produzione. Solo al netto di questo percorso a ostacoli,<br />

ognuno può trovare singolarmente la risposta (generale e all’uso di<br />

valvole criogeniche) in materia.<br />

42 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020


INSIDE<br />

di Paolo Corciulo<br />

A cosa serve<br />

un rack?<br />

Rivolgemmo la domanda per primo a Lorenzo Bellolli, patron di Bassocontinuo, un’azienda che per varie<br />

ragioni aveva attratto la nostra attenzione. “Non promettiamo miracoli ma ogni prodotto è testato con cura,<br />

dall’imballaggio fino alle analisi accelerometriche” la soddisfacente risposta! Non una risposta di comodo ma<br />

un modo di procedere nel proprio lavoro!<br />

Ho conosciuto Lorenzo Bellolli nel 2016 in occasione<br />

della mia visita alla Bassocontinuo proprio alla ricerca<br />

di una risposta all’interrogativo che dà il titolo a questo<br />

articolo (vedi <strong>SUONO</strong> 510 - ottobre 2016). Insieme alla sorella<br />

era già riuscito nel breve arco di tempo dalla nascita dell’azienda<br />

(2009) a imporla nel mondo e, questo il mio ragionamento,<br />

qualche ragione doveva pur esserci al di là dell’evidenza costituita<br />

dal bel vestito: “Di noi dicono che abbiamo il difetto di essere<br />

troppo design; io, veramente, lo prenderei come un complimento!<br />

Il nostro merito è stato quello di aver proposto un prodotto<br />

diverso: siamo stati i primi a portare il design nel rack che era<br />

il classico ‘coso’ rettangolare con le gambettine di alluminio o<br />

di ferro verniciato”. Modulare, per certi versi unico (sono stati i<br />

IL SISTEMA AUDIO<br />

Tutti i rack sono stati caricati meccanicamente utilizzando un sistema per riprodurre<br />

la musica così composto:<br />

- testina Lyra<br />

- braccio AMG 9W2<br />

- giradischi AMG Giro<br />

- pre-phono Boulder 508<br />

- preamplificatore Spectral DMC 30 SV<br />

- amplificatore Spectral DMA 300 SV<br />

- Diffusori Avalon Aurora<br />

Tutti i dispositivi audio sono stati collegati tramite cavi di potenza e interconnessione<br />

Mit, Spectral. I test sono stati effettuati in un ambiente che riproduce<br />

la stanza di un tipico appartamento, al fine di riprodurre le condizioni audio<br />

sperimentate da un utente standard.<br />

44 <strong>SUONO</strong> luglio - agosto 2020


LA RICERCA DI BASSOCONTINUO<br />

Il grafico evidenzia il confronto degli andamenti delle accelerazioni in funzione del<br />

tempo, misurate sul punto 1 (angolo del piano superiore) per ognuno dei tre rack<br />

(rack standard rosso, rack Lyra verde, rack Golia blu).<br />

primi a introdurre il carbonio nel settore) il prodotto Bassocontinuo<br />

è anche il frutto di una visione disincantata e scevra dai<br />

luoghi comuni del settore da parte di Bellolli che, al tempo, mi<br />

colpì positivamente: “Un rack è innanzitutto un mobile ma ogni<br />

prodotto è testato con cura, dall’imballaggio fino alle analisi<br />

accelerometriche. Definire il rack un prodotto fondamentale<br />

sarebbe ridicolo, vorrebbe dire raccontare un sacco di cavolate:<br />

facciamo un prodotto che fa né più né meno quello che viene<br />

offerto sul mercato. Certo che con un giradischi mostruoso, un<br />

prodotto come il nostro magari diventa utile se non fondamentale<br />

se l’alternativa è un mobile su cui poni anche le casse ed<br />

entra in risonanza!”. Con la stessa onestà intellettuale Bellolli<br />

rispose alla domanda se un rack “suonasse” o meno: “Io questo<br />

non te lo dirò mai perché non sono in grado di stabilirlo...”. Magari<br />

per fare luce nel buio qualche riscontro tecnico può essere<br />

utile e rassicurante, così già al tempo Bassocontinuo ha instaurato<br />

una collaborazione con il CNR con test e grafici ottenuti<br />

facendo vibrare il pavimento ed esaminando come reagiva il<br />

Anche l’analisi in frequenza dei segnali misurati mostra profonde differenze negli<br />

spettri delle vibrazioni dei tre rack (nei grafici il comportamento alla porzione delle<br />

basse frequenze; rack standard rosso, rack Lyra verde, rack Golia blu); in particolare,<br />

è possibile notare che il rack standard ha una risposta in banda maggiore rispetto<br />

al Lyra, che a sua volta ha una risposta maggiore rispetto al Golia. Maggiore è la<br />

risposta in banda della struttura, maggiore è l’effetto indesiderato in frequenza sul<br />

suono percepito dall’utente.<br />

SET UP<br />

La strumentazione utilizzata per misurare le vibrazioni e l’eccitazione audio:<br />

1 front-end Siemens LMS SCADAS 316 per il condizionamento e l’acquisizione<br />

dei segnali;<br />

12 accelerometri mono-assiali PCB 333B32, con banda passante da 0,5 Hz a 3<br />

kHz e fondo scala pari a 50 g;<br />

6 accelerometri tri-assiali PCB 356B08, con banda passante da 0,5 Hz a 5 kHz e<br />

fondo scala pari a 50 g;<br />

1 micro-accelerometro mono-assiale PCB 352A24, con banda passante da 0,1<br />

Hz a 8 kHz e fondo scala pari a 50 g;<br />

1 microfono ROGA MI-17, con risposta in frequenza: 30 Hz - 4 kHz, ± 0,5 dB; 4<br />

kHz - 20 kHz, ± 1,5 dB e picco massimo misurabile SPL 130 dB (rif. 20 μPa);<br />

software Siemens LMS-TestLab, versione 17, per l’elaborazione dei dati.<br />

<strong>SUONO</strong> luglio - agosro 2020 45


INSIDE<br />

LAVORANDO PER MIGLIORARE SEMPRE<br />

La linea di rack Ultimate è stata sottoposta ad analisi modale e test statici sotto<br />

compressione con l’obiettivo di stabilire la caratterizzazione del rack dal punto di<br />

vista dinamico fino a 2.000 Hz (studiando le frequenza di risonanza e i suoi sviluppi<br />

modali) e dal punto di vista statico per capire portata ed eventuali flessioni. Il rack<br />

è stato strumentato in 55 punti. Il primo test è stato effettuato con rack scarico,<br />

il secondo caricato con 75 kg per simulare l’uso giornaliero.<br />

Il laboratorio ha effettuato due test, caricando il ripiano superiore e quello centrale.<br />

In entrambi i casi ha utilizzato masse calibrate, caricate a step con pesi da 0<br />

a 75 kg. La struttura a sandwich (Valchromat / Alluminio / Valchromat) aumenta<br />

notevolmente la resistenza alla flessione. Il punto di rottura è vicino alla tonnellata<br />

per metro quadro. La misura delle deformazioni a cui il rack è sottoposto sotto<br />

carico è stata effettuata con sistemi di puntamento laser. Il test permette di capire<br />

la tendenza del ripiano a curvarsi sotto stress (carico) e la compressione delle parti<br />

in gomma (e in generale dei materiali di disaccoppiamento inseriti tra la struttura<br />

e i ripiani e sotto il rack) e viene espressa in millimetri. L’analisi, effettuata con accelerometri<br />

triassiali, dimostra come i picchi delle frequenze di risonanza siano vicini<br />

al limite inferiore dello spettro udibile (23 Hz): un risultato eccezionale considerato<br />

che più basse sono le frequenze di risonanza, maggiore sarà l’energia che serve<br />

ad eccitare l’intera struttura. La perfezione si raggiunge quando le frequenze di<br />

risonanza si avvicinano a 0 Hz perché per eccitare la struttura serve sempre più<br />

energia e il nostro sistema Hi-Fi non sarà in grado di riprodurla.<br />

prodotto (“Ovvio che non è detto che questa cosa influisca sul<br />

suono ma ho le analisi che dimostrano che è stato realizzato<br />

in un determinato modo”).<br />

Invertendo l’approccio, per il beneficio del lettore, potremmo<br />

affermare che se un rack non suona (ovvero non risulta affetto<br />

dalle molteplici vibrazioni in cui si trova ad operare) questo può<br />

essere già un ottimo risultato! E deve essere così anche per Bellolli<br />

visto che non ha mai smesso di fare ricerca in questo senso,<br />

laddove molti si limitano a magnificare, con effluvi di superlativi,<br />

le qualità di prodotti simili! Bassocontinuo, infatti, così recita la<br />

presentazione sul sito, a tale scopo effettua test statici (certificare<br />

la portata di ogni singolo ripiano, verificare le deformazioni a cui<br />

sono sottoposti sotto carico) e test dinamici (per testare quanto<br />

assorbano le vibrazioni) su ogni nuova linea prima del lancio sul<br />

mercato: quando si sa esattamente come si comporta il rack, si<br />

hanno le basi per migliorarlo! Grazie a Vicoter, un laboratorio<br />

indipendente in collaborazione con il Politecnico di Milano che<br />

studia i fenomeni vibratori per l’industria aeronautica, per l’automotive<br />

e per quella aerospaziale, la ricerca di Bassocontinuo<br />

si è arricchita di un nuovo capitolo; la bella e completa memoria<br />

che ne è scaturita, viene riassunta per sommi capi nel proseguo<br />

di questo articolo...<br />

Due modelli della vasta gamma Bassocontinuo (uno top di linea,<br />

Ultimate Line Golia, l’altro entry level, Classic Line Lyra Xl4<br />

2.0) e un terzo rack di riferimento (in alluminio e vetro) sono<br />

stati strumentati con 19 accelerometri: 4 agli angoli di ogni piano<br />

del rack; 1 al centro di ciascun piano; 1 su ciascun dispositivo<br />

audio, mentre un microfono è stato utilizzato per misurare l’eccitazione<br />

subita dalla struttura e prodotta dagli altoparlanti,<br />

per un confronto della risposta dei rack quando sottoposti a<br />

due diversi livelli di eccitazione audio. I rack, infatti, sono stati<br />

eccitati suonando la canzone The Wall dei Pink Floyd, a due<br />

diversi livelli di amplificazione: Livello 1 = 60% della massima<br />

potenza dell’amplificatore; livello 2 = 80% della massima potenza<br />

dell’amplificatore. In ogni punto, le massime ampiezze di accelerazione<br />

sono state misurate in direzione verticale (z), poiché le<br />

altre direzioni presentano accelerazioni molto inferiori a quelle z.<br />

Confrontando l’andamento delle accelerazioni misurate su punti<br />

omologhi dei tre rack in funzione del tempo è stato possibile<br />

verificare come chiaramente, a parità di input acustico, il rack<br />

Golia presenta vibrazioni sul piano superiore inferiori al Lyra,<br />

che a sua volta mostra vibrazioni inferiori al rack standard, a<br />

conferma che gli accorgimenti che determinano la maggiore o<br />

minore qualità del manufatto (perlomeno per i due prodotti di<br />

casa Bassocontinuo), riflettono la maggiore o minore insensibilità<br />

alle vibrazioni!<br />

46 <strong>SUONO</strong> luglio - agosto 2020


SELECTOR<br />

di Nicola Candelli<br />

CAVO<br />

Ricable Supreme HDMI 2.0<br />

SUL CAMPO<br />

Prezzo: € 58,00<br />

Tipo: segnale video Conduttore: Rame OCC 24 AWG Schermatura:<br />

Tripla: Mylar + Alluminio + Rame Isolante: PE schiumato<br />

Caratteristiche: Connettore in Lega antidisturbo placcato oro (sia<br />

dentro che fuori) - TMDS 29 Gb/Sec - Note: Cavo certificato HDMI<br />

2.0 High Speed, Ethernet Channel, Audio Return Channel, Supporto<br />

3D, Supporto X.V Color e Deep Color, Risoluzioni 4090x2160,<br />

Tripla Schermatura, Garanzia a Vita ON-SITE. Metrature Disponibili:<br />

0,5, 1, 2, 3, 5, 7,5 Metri<br />

CAVO<br />

Ricable Magnus Signal<br />

SUL CAMPO<br />

Prezzo: € 142,00<br />

Tipo: segnale analogico Conduttore: 0,35 mm2 in Rame 7N MARC<br />

con trefoli da 0,08 mm Schermatura: Doppia schermatura: Spirale<br />

Rame + Mylar e Alluminio Isolante: Polietilene Capacità (pF): 40<br />

pF/mt. Caratteristiche: Connettori RCA in Rame-Tellurio Note:<br />

Disponibile da 0,5, 1, 2, 3 metri. Possibilità di lunghezza personalizzata.<br />

CAVO<br />

Ricable Magnus Speaker<br />

Prezzo: € 291,00<br />

Tipo: potenza Conduttore: 4,3 mm2 in Rame 7N MARC con trefoli mt. Caratteristiche: Noise Reduction Note: Disponibile da 2, 3, 4, 5<br />

da 0,1 mm Isolante: Polimero Termoplastico Capacità (pF): 60 pF/ metri. Possibilità di lunghezza personalizzata.<br />

SUL CAMPO<br />

48 <strong>SUONO</strong> luglio - agosto 2020


TEST<br />

Non molto tempo fa ho<br />

avuto l’occasione di<br />

provare (vedi <strong>SUONO</strong><br />

543) tutta la serie dei cavi intermedi<br />

(Dedalus) e top (Invictus)<br />

della Ricable con risultati<br />

molto lusinghieri, tali da porli a<br />

mio parere alla pari dei marchi<br />

top attualmente in commercio<br />

sia per le ottime prestazioni<br />

espresse durante le varie prove<br />

a confronto che per la loro<br />

notevole qualità costruttiva e<br />

non da meno per il prezzo che<br />

mi è parso molto competitivo.<br />

Possessore di un lettore e<br />

convertitore che utilizza il collegamento<br />

I2S ho richiesto al<br />

costruttore il cavo top HDMI<br />

(Supreme) curioso di effettuare<br />

un confronto con i cavi a mia<br />

disposizione. Con la velocità<br />

che contraddistingue questa<br />

Azienda, in men che non si<br />

dica mi sono visto recapitare<br />

oltre al cavo da me richiesto,<br />

tutti i cavi che in precedenza<br />

non avevo avuto occasione di<br />

provare e precisamente la serie<br />

più economica denominata<br />

Magnus oltre ai ponticelli per<br />

diffusori (Dedalus bridge e Invictus<br />

bridge). La mia curiosità<br />

mi ha portato a provare subito<br />

il cavo I2S. E qui la prima batosta.<br />

Ci può stare il fatto che<br />

abbia stracciato il cavo che era<br />

in dotazione con il lettore ma<br />

superare anche il cavo di un<br />

marchio famoso che ho pagato<br />

più del doppio di questo<br />

Ricable non mi ha fatto molto<br />

piacere, ma visto il costo modesto<br />

di questo cavo, lo trattengo<br />

senza alcun problema e metto<br />

in disparte gli altri due. Ottimi<br />

i risultati ottenuti nella zona<br />

medio-bassa veramente di rilievo,<br />

ottima la performance<br />

delle voci, grande pulizia generale<br />

e in unione a una capacità<br />

di estrarre maggiori informazioni<br />

dal messaggio musicale,<br />

me lo ha fatto da subito preferire<br />

senza necessità di effettuare<br />

ulteriori confronti. Quindi un<br />

altro Ricable, dopo l’eccellente<br />

cavo di alimentazione Invictus,<br />

si è aggiunto al mio impianto.<br />

Non ho avuto possibilità di<br />

effettuare ulteriori prove su<br />

questo HDMI Supreme ma<br />

sicuramente altrettanto validi<br />

risultati li otterranno gli appassionati<br />

dei sistemi audio-video.<br />

E veniamo ora ai cavi Magnus,<br />

la penultima linea nella scala<br />

di questo costruttore. Sarà il<br />

penultimo ma l’impegno posto<br />

dalla Ricable nel progettare e<br />

costruire al meglio questi cavi<br />

rende difficile dare loro una<br />

precisa collocazione. E qui altra<br />

sorpresa... Nonostante il<br />

prezzo decisamente inferiore<br />

alle serie maggiori, la costruzione<br />

resta sempre accurata,<br />

buona la flessibilità dei cavi e<br />

terminazioni di qualità più che<br />

adeguate al prezzo richiesto,<br />

con una tenuta che assicura<br />

una presa solida e costante nel<br />

tempo. Verificato, quindi, le<br />

più che buone prestazioni dimostrate<br />

anche da questa serie,<br />

a seconda dei gusti personali<br />

qualcuno li può persino preferire<br />

anche alle versioni più<br />

costose. È vero: dal punto di<br />

vista musicale le varie serie si<br />

differiscono, ma tutte raggiungono<br />

lo stesso obiettivo, cioè<br />

trasportare al meglio il segnale<br />

e dare vita a un messaggio musicale<br />

molto convincente che di<br />

sicuro appaga l’ascoltatore. A<br />

ricordo posso azzardare che<br />

probabilmente questa serie mi<br />

pare essere più vicina alle sonorità<br />

della serie Invictus che<br />

a quelle della serie Dedalus. In<br />

ogni caso, la scelta dell’uno o<br />

dell’altro è dettata dal gusto<br />

personale, dalle proprie disponibilità<br />

e dal valore dell’impianto<br />

stesso; comunque si può<br />

essere certi di effettuare un acquisto<br />

che garantisce risultati<br />

che soddisfano a pieno l’ascoltatore.<br />

Stesse sensazioni per i<br />

ponticelli. Suono più live e deciso<br />

per il Dedalus, più corposo<br />

e materico per l’Invictus. Non<br />

era necessario ma la conferma<br />

delle capacità di questa casa<br />

nel progettare e proporre componenti<br />

molto validi fa davvero<br />

piacere soprattutto quando<br />

viene mostrato con orgoglio su<br />

ogni confezione “Made in Italy”.<br />

Brava Ricable.<br />

Distributore:<br />

Ricable - www.ricable.com<br />

<strong>SUONO</strong> luglio - agosto 2020 49


INSIDE<br />

di Vincenzo Sollazzo<br />

Roon<br />

delle meraviglie<br />

Il tempo scorre con una velocità impressionante. I giorni, le settimane<br />

e i mesi si susseguono con una rapidità che ne rende impalpabile<br />

il trascorrere. Ci sono però degli indicatori inequivocabili del fatto<br />

che qualcosa sia cambiato. Uno di questi è vedere i figli che ti crescono<br />

sotto gli occhi. Un attimo prima li tenevi su un avambraccio e gli cantavi<br />

la ninna nanna mentre adesso ti hanno superato in altezza e ti guardano<br />

dall’alto in basso. Un altro indicatore, questo squisitamente di ordine<br />

audiofilo/muscofilo, sta nel guardare la propria discoteca. Abbiamo<br />

scaffalature occupate da vinili, altre invece piene di CD, SACD, DVD e<br />

poi pennette USB e hard-disk esterni che ti rimbalzano lo sguardo sul<br />

computer che alligna ormai stabilmente sul mobiletto dell’impianto<br />

stereo. Mi ricordo come fosse ieri il pomeriggio in cui, mentre tornavo<br />

a casa con il disco di vinile appena acquistato di 52nd Street di<br />

Billy Joel, incontrai un amico più anziano che faceva il medico che mi<br />

disse: “Guarda Vincenzo fra qualche anno i dischi non ci saranno più.<br />

Stanno uscendo dei dischetti digitali che contengono la musica. Per<br />

leggerli ci vorranno dei giradischi digitali con la puntina laser!”. Mi<br />

pareva fantascienza e con un misto di stupore e curiosità mi fiondai<br />

a casa sua dove fra le centinaia di vinili e riviste Hi-Fi tirò fuori un<br />

numero di <strong>SUONO</strong> dove si parlava del primo lettore di compact disc.<br />

“Dei dischi cosa ne sarà?” gli chiesi. Lui, con tono grave ed importanzioso,<br />

vaticinò: “Compreremo tutti CD perché si sentiranno meglio e<br />

non si graffiano come i vinili”. Era roba da ricchi, però, perché un CD<br />

costava 30.000 delle vecchie lire mentre un LP 7.500 lire e anche se<br />

il nuovo avanzava lo studente squattrinato che abitava il mio corpo ci<br />

mise quasi dieci anni ad arrendersi alle meraviglie del nuovo formato<br />

digitale che costava quasi quattro volte di più. Fino a quando c’è stata<br />

la possibilità di scegliere tra la versione in vinile o in CD di un album<br />

dello stesso autore, confesso di aver continuato a inseguire la scelta<br />

più economica del vinile. I vinili costavano meno e tenendoli bene per<br />

me suonavano anche meglio dei CD. A un certo punto non ho avuto<br />

più scampo perché i nuovi titoli venivano stampati solo sul dischetto<br />

digitale. Lì ho alzato bandiera bianca e mi sono comprato il primo<br />

lettore di CD Marantz con la allora rivoluzionaria tecnologia Bitstream<br />

della Philips che prometteva un suono “analogico”! Mentre continuavo<br />

a chiedermi come mai dovessimo comprare CD visto che i vecchi vinili<br />

<strong>SUONO</strong> ha da sempre considerato la musica liquida<br />

una importante risorsa per l’ascolto di qualità e molti<br />

appassionati oggigiorno la utilizzano come loro fonte<br />

principale. Di seguito è riportata l’esperienza dal punto<br />

di vista dell’audiofilo nel percorso di “transumanza”<br />

dal microsolco allo streaming dalla rete…<br />

suonavano in maniera più “naturale”, la ricerca ha portato a disporre<br />

di lettori digitali sempre migliori a prezzi più abbordabili. Fu così che<br />

si completò il mio passaggio al digitale. Era divenuta una tecnologia<br />

matura e anche il suono che esprimeva era di qualità paragonabile<br />

La copertina del numero di maggio 2007 fu considerata quasi un’eresia all’epoca ma<br />

<strong>SUONO</strong> aveva saputo leggere bene nel futuro.<br />

50 <strong>SUONO</strong> luglio - agosto 2020


UN PASSO AVANTI VERSO LA BIBLIOTECA DI ALESSANDRIA<br />

a quello del giradischi, rimasto comunque la pietra di paragone. Da<br />

allora sono passati oltre vent’anni in balia del CD e delle sue declinazioni<br />

più raffinate e costose come DVD e SACD, dove poteva essere<br />

inciso un segnale ad alta definizione. Altro che il 16 bit 44,100 Hz del<br />

CD qui potevamo avere il segnale fino a 24 bit 96 kHz. Roba buona.<br />

Il dischetto argentato da quel momento è così divenuto la mia fonte<br />

principale di musica. Sporadicamente ho continuato a comprare dischi<br />

di vinile, soprattutto riedizioni deluxe di capolavori del passato oppure<br />

alcuni dischi trovati in buone condizioni in mercatini dell’usato. Mentre<br />

schiere di appassionati discutevano ancora sulla superiorità dell’analogico<br />

rispetto al CD, con i sostenitori di quest’ultimo aggrappati invece<br />

alla migliore maneggevolezza del supporto digitale (che nel frattempo<br />

poteva contare sulla produzione di eccellenti lettori con DAC evoluti e<br />

ben suonanti), negli ultimi dieci anni è successo qualcosa di rilevante<br />

che ha cambiato il modo di fruizione della musica. È nata la musica<br />

liquida come conseguenza naturale della digitalizzazione della musica<br />

stessa. Un altro dogma è così venuto a cadere. Il supporto fisico non era<br />

più la conditio sine qua non, nasceva la possibilità di ascoltare senza di<br />

esso. Il computer, visto dagli appassionati dell’Hi-Fi più come un odioso<br />

strumento per lavorare a casa avulso dal contesto edonistico del proprio<br />

hobby, poteva diventare invece desiderabile alleato come sorgente di<br />

musica di alta qualità. La naturale idiosincrasia verso l’informatica<br />

da parte degli audiofili è stata via via erosa dalle crescenti evidenze di<br />

bontà sonora dei file musicali riprodotti attraverso un PC collegato a<br />

un DAC esterno. Ricordo con piacere quando un giorno, mentre ero<br />

in redazion,e Fabio Masia mi chiamò in sala di ascolto e mi disse:<br />

“Vincè siediti e chiudi gli occhi. Ti metto della musica e tu dimmi quale<br />

secondo te suona meglio”. Mi stava facendo ascoltare un lettore CD<br />

Accuphase dotato di presa USB e alternava il CD e lo stesso brano “rippato”<br />

sul PC e letto tramite il DAC dell’Accuphase. La mia meraviglia<br />

fu che spesso non notavo significative differenze oppure che preferivo<br />

addirittura la versione dal PC! Da quel momento in poi ho iniziato a<br />

vivere con il nuovo concetto di musica liquida come oggetto principale<br />

di sorgente musicale. Ho inizialmente trasferito su hard disk parte della<br />

mia CDteca trovando estremamente comodo ascoltare potendo saltare<br />

di palo in frasca con un colpo di telecomando comodamente seduto<br />

sulla mia poltrona senza dovermi mai alzare. Una bella libertà. Da quel<br />

momento è iniziata anche la prova dei diversi media player per i file<br />

di qualsiasi tipologia fossero (WAV, FLAC, etc.). Col progresso della<br />

qualità della rete internet è ulteriormente migliorata anche la possibilità<br />

di fruizione della musica liquida e ho completato quindi l’ultimo<br />

passaggio verso l’universo dello streaming abbonandomi a Tidal. Pur<br />

avendo una discoteca ben dotata ho sempre sanamente invidiato gli<br />

appassionati meglio forniti di me. Ho visto colui che possedeva migliaia<br />

di dischi come un uomo fortunato. Lo streaming musicale conferisce<br />

all’abbonato, che può contare su una discoteca virtuale di milioni di<br />

pubblicazioni, una sensazione di onnipotenza. Il paese dei balocchi,<br />

un mondo straordinario talmente vasto che talvolta la scelta risulta,<br />

paradossalmente, paralizzante. Hai talmente tante possibilità che la<br />

mente si obnubila e la fantasia rischia di venire meno. Può succedere<br />

così di rifugiarsi in corner e di rompere il ghiaccio digitando il nome del<br />

primo mostro sacro del rock degli anni ’70 che ti viene in mente dando<br />

il via alle danze. A tal proposito possono essere molto utili programmi<br />

come Roon che funzionano come media player per la collezione di file<br />

Brothers in arms dei Dire Straits è stato uno dei primi album a essere inciso su CD in<br />

modalità DDD e il primo CD a vendere un milione di copie.<br />

personale e per il programma di streaming che si possiede (Tidal, Qobuz,<br />

etc.). Utilizzando tutti i giorni Roon posso serenamente affermare<br />

che migliora l’esperienza di fruizione della musica liquida sublimando<br />

il piacere della praticità del digitale alla sua massima espressione. Se<br />

il CD ha avuto la chiave del suo successo nella indubbia superiore<br />

QUEL CHE SO DI ROON<br />

Come nel caso del buonsenso di un padre di famiglia, dove i figli (e magari pure<br />

il coniuge) sono spesso litigiosi e ansiosi di far valere le loro necessità, Roon è<br />

uno straordinario mediatore (Kissinger gli farebbe un baffo!) delle molteplici<br />

esigenze, capacità e caratteristiche del caleidoscopico universo info Hi-Fi e degli<br />

apparecchi per la riproduzione della musica e dei vari magazzini musicali che<br />

l’accompagnano. Come un ombrello tutelare, si pone al di sopra delle diatribe,<br />

degli umori e degli atteggiamenti bisbetici che, ahimè, l’informatica (e ancor più<br />

l’informatica al servizio della riproduzione musicale) manifesta. Quasi sempre<br />

parlando di questa Killer App e della killer combo con Qobuz (qui io lo decreto:<br />

Corciulo dixit) si tende a soffermarsi sulle straordinarie capacità di ricerca che<br />

questa applicazione è in grado di effettuare (dove la trovate una app che vi cerca<br />

sia negli hard disc che in rete tra i vari fornitori di streaming e, a buon bisogno,<br />

aggiunge le informazioni di corredo: certe app non hanno nemmeno la ricerca<br />

o la manifestano in maniera difficoltosa). È giusto, è la fine del percorso, il momento<br />

in cui vi rilassate e cominciate a provare una esperienza d’ascolto che<br />

nello stabilire dei percorsi, dei legami ha la sua chiave vincente di lettura: una<br />

bellissima cavalcata che vi porta nei luoghi dei ricordi, in quelli del possibile futuro,<br />

là dove vostro figlio o nipote già alberga e a voi è ancora sconosciuto. Però c’è il<br />

prima ed è generalmente fatto di frustrazioni, quasi mai buona la prima, quando<br />

invece Roon “l’accendi” e, magia, vede quel che c’è nella vostra rete, vi si collega<br />

e, con la stessa modalità uno per l’altro vi consente di ascoltare questa o quella<br />

catena collegata, di regolarne selettivamente il volume, di trasferire un brano<br />

da qua a là e così via... Sto ancora studiando ma nulla gli è precluso. Ave, Roon!<br />

Paolo Corciulo<br />

<strong>SUONO</strong> luglio - agosto 2020 51


INSIDE<br />

Ristampa su vinile da 180 gr. di Harvest di Neil Young<br />

maneggevolezza e facilità di utilizzo rispetto al vinile con programmi<br />

come Roon il digitale compie il passo decisivo. Semplicità di fruizione<br />

e divertimento sono facili da conseguire. Sfruttando il collegamento<br />

con la rete internet Roon abbina informazioni sugli autori che si stanno<br />

ascoltando, recensioni dei loro album ed è persino possibile seguire<br />

i testi delle canzoni.<br />

Questa cosa allieta l’ascolto<br />

e nel contempo<br />

diventa una interessante<br />

opportunità di<br />

apprendimento di<br />

notizie e curiosità sul<br />

mondo della musica.<br />

Basta scaricare il programma<br />

sul proprio<br />

PC o Mac che diventa<br />

il cervello del sistema<br />

sorgente. Scaricando<br />

poi l’App di Roon sullo<br />

smartphone e/o tablet<br />

si ha l’interfaccia<br />

di Roon sui suddetti<br />

dispositivi con i quali<br />

si comanda a distanza<br />

il computer cui si collegano<br />

sfruttando una<br />

rete locale. Noi audiofili<br />

cronicamente<br />

ed aggiungerei anche<br />

giustamente preoccuparti<br />

della qualità con<br />

la quale ascoltiamo<br />

la nostra musica possiamo dormire sonni tranquilli. Se si utilizzano<br />

programmi di streaming con musica non compressa e che consentano<br />

anche di ascoltare in definizione master come Tidal o Qobuz la qualità<br />

è assicurata. La musica in streaming suona almeno altrettanto bene<br />

rispetto agli stessi file correttamente “rippati” da CD. Si può spesso<br />

anche avere la possibilità di scelta fra diverse versioni ed edizioni di uno<br />

stesso album con definizione 16/44, kHz e molto spesso alche 24/96<br />

se non addirittura 24/192. Una goduria dal mio punto di vista che ha<br />

cambiato, in meglio, il mio modo di ascoltare musica. Le poche volte che<br />

vinco la pigrizia di alzarmi dalla poltrona per mettere un disco lo faccio<br />

per accendere il giradischi. Lo faccio per il piacere tattile di avere fra le<br />

mani una copertina grande e soddisfare la esigenza di quella ritualità<br />

vecchio stile che inevitabilmente è stata sostituita da quella dell’avvio<br />

rapido del Mac e della pressione col mouse sull’iconcina di ROON.<br />

In conclusione la musica liquida rappresenta l’evoluzione dell’ascolto<br />

della musica digitale e lo streaming in ultima analisi è una<br />

opportunità eccezionale per vivere appieno la passione per la<br />

musica contando su una discoteca virtuale sconfinata. Programmi<br />

come Roon migliorano ulteriormente l’esperienza di fruizione<br />

della musica liquida (“rippata” e/o in streaming) soddisfacendo<br />

l’esigenza intellettuale dell’appassionato che può approfondire<br />

e imparare cose nuove sugli artisti e saziare la propria curiosità<br />

scoprendo anche altri affascinanti orizzonti musicali. Roon è un<br />

software che funziona come player per OS X, Windows, Linux e<br />

Android. Supporta qualsiasi tipo di file. Permette di leggere i file<br />

presenti su Hard disk e NAS, file in cloud ed anche in streaming da<br />

Tidal e Qobuz. Roon può interagire con i contenuti archiviati localmente<br />

sull’hard<br />

disk (o NAS), quelli<br />

presenti sul cloud<br />

e infine con Tidal<br />

e Qobuz, vedendo<br />

queste tre entità<br />

non come librerie<br />

separate ma<br />

come una sorta di<br />

enorme contenitore<br />

musicale senza<br />

soluzione di continuità.<br />

Roon è costituito<br />

da tre elementi: il<br />

core, i Client e gli<br />

Endpoint. Il core<br />

è il cervello del<br />

sistema che può<br />

essere caricato su<br />

PC o Mac oppure<br />

si può acquistare<br />

il Nucleus di Roon<br />

che provvede alla<br />

gestione del Core.<br />

Il core può essere<br />

comandato direttamente<br />

dal PC o Mac oppure a distanza con un Client (smartphone<br />

o tablet). Con lo smartphone o il tablet (dopo aver caricato l’App)<br />

si può dunque comandare a distanza il computer oppure il Nucleus.<br />

Il segnale digitale viene quindi inviato ad un endpoint (un<br />

DAC esterno) il quale a sua volta lo converte in analogico e manda<br />

il suono all’amplificatore.<br />

Screenshot da un iPhone 11pro Max che sta gestendo come client Roon il cui Core è in un Macbook Pro. Roon consente<br />

di avere informazioni e recensioni dell’album che si sta ascoltando, fornisce informazioni sull’artista che spaziano dalla<br />

biografia alle curiosità e indica il percorso del segnale, il tipo di formato del file ed il livello di qualità del segnale.<br />

52 <strong>SUONO</strong> luglio - agosto 2020


fonti<br />

digitali<br />

SISTEMI<br />

LIQUIDA 1000 €<br />

per la<br />

Il music Lover Hi-tech<br />

Cambiano i tempi, restano le passioni e, se possibile, se ne migliora la<br />

fruizione. Nell’universo della musica liquida l’avvento di Roon (e il combinato<br />

disposto con l’ecosistema che lo attornia) consente una esperienza d’uso<br />

eccitante e inimmaginabile. Ne abbiamo provato a tracciare i capisaldi...<br />

AUDIOQUEST<br />

DRAGONFLY COBALT<br />

PREZZO € 299,00<br />

Il budget tradizionale<br />

Quanto si deve spendere per la musica? La domanda<br />

in questi termini è mal posta in quanto<br />

ovviamente tutto è lecito ma, in termini ragionevoli,<br />

se si dedica alla catena di riproduzione<br />

cifre ingenti come nel caso dell’Hi-Fi, un music<br />

lover che si rispetti spenderà una cifra tra 1.000<br />

e 3.000 euro l’anno per la musica! La cifra è mutuata<br />

dagli investimenti, rivalutati, che ognuno di<br />

noi ha effettuato in gioventù e che sono un buon<br />

parametro di paragone.<br />

Una diversa ripartizione dei costi<br />

In ragione del mutamento delle modalità di fruizione<br />

della musica, all’interno di un sistema pensato<br />

per la musica liquida il budget ipotizzato va<br />

in realtà suddiviso in due voci principali: budget<br />

per la musica e budget per la fruizione.<br />

Che cosa acquisto acquistando musica?<br />

Il consumo della musica non è più basato sul possesso<br />

ma sulla sua fruizione. Immaginate che la<br />

vostra discoteca sia, almeno in parte, in realtà<br />

una enorme biblioteca di cui avete la tessera e<br />

dove ogni titolo è sempre disponibile per la vostra<br />

consultazione. Lo streaming e le sue versioni<br />

locali più che il possesso offrono la consultazione.<br />

Un sistema doppiamente misto<br />

Alcuni fornitori di musica via streaming offrono<br />

anche la possibilità di acquistare in modo<br />

perenne i file musicali, in particolare ad alta<br />

definizione. La grande forza di Roon è quella<br />

di convogliare la sua modalità di fruizione (le<br />

ricerche dei brani, il reperimento delle informazioni<br />

a corredo) sia sulla musica online che<br />

su un eventuale magazzino musicale residente<br />

nella vostra rete domestica.<br />

Qobuz e Tidal<br />

I più adatti (in particolare il primo), vista la possibilità<br />

di offrire musica almeno in qualità CD,<br />

in alcuni casi Hi-res, per il ruolo di Biblioteca di<br />

Alessandria. Il primo, in realtà, è un sistema misto<br />

dal momento che offre anche la possibilità di<br />

acquistare titoli e scaricarli nel proprio personale<br />

magazzino musica dove potranno rimanere permanentemente.<br />

L’offerta Premium di Qobuz prevede<br />

che questo accada con forti sconti sul costo<br />

del download: per questa ragione questa formula<br />

rappresenta per noi meglio spesi 300 euro l’anno!<br />

Il budget per la fruizione<br />

Roon e altri sistemi (come ad esempio Volumio)<br />

facilitano la fruizione e il raggiungimento dei<br />

contenuti. A questo si aggiunge anche un eventuale<br />

servizio di “arricchimento” dell’esperienza<br />

d’uso, come ad esempio note, testi curiosità ed<br />

altro legato al contenuto in fruizione. Inoltre,<br />

come nel caso di Roon, la medesima interfaccia,<br />

di semplice apprendimento, consente di gestire la<br />

stessa esperienza d’uso relativamente alla musica<br />

online a quella presente su un magazzino in rete,<br />

su ognuno dei sistemi collegati nella stessa rete,<br />

trasportando contenuti dall’uno all’altro o utilizzando<br />

differenti programmi musicali su ognuno.<br />

tutto questo per 110 euro l’anno.<br />

In sintesi<br />

Il combinato disposto che porta a utilizzare un<br />

fornitore streaming (Qobuz = 300 euro) e del<br />

gestore dei contenuti (Roon = 110 euro l’anno)<br />

porta a una somma che lascia ampio spazio per il<br />

completamento di un trittico che prevede anche<br />

musica di proprietà: almeno 40 album nel caso<br />

della spesa minima nella forchetta ipotizzata per<br />

il buon music lover; circa 180 titoli nel caso della<br />

spesa massima. Non molto lontao da quel che<br />

accadeva quando eravamo studenti...<br />

54<br />

Tipo: Utilizzare una pennetta, ancorché poco classica<br />

(qui si tratta di un DAC ) con Roon è un po’ una<br />

forzatura ma il prodotto è comunque Roon compatibile.<br />

Occorre un collegamernto di rete e l’accesso al<br />

proprio server musicale. Poi, attraverso il computer,<br />

o uno smartphone si può usufruire dell’accesso alla<br />

musica attraverso la gradevole interfaccia di Roon.<br />

Sostanzialmente un sistema leggero in portatilità<br />

per spostare “altrove” l’ascolto della musica.<br />

Sistema di conversione: ESS ES9038Q2M Note:<br />

portatile con uscita cuffia e controllo di volume.<br />

MQA, PCM 32/96<br />

BLUESOUND<br />

PULSE FLEX 2I<br />

PREZZO € 349,00<br />

Tipo: sistema stand alone, uno dei primi a offrire<br />

la musica liquida in un format semplice e completo.<br />

Basta collegarsi alla rete e dispone di un iDevice...<br />

Formati audio compatibili: PCM, AIFF, WAV,<br />

Apple Lossless, FLAC, WMA Lossless, MP3 cbr,<br />

WMA, Web Radio Tipo: stereo Amplificazione:<br />

1 x 25 W su 8 Ohm in classe D Tecnologia: a<br />

stato solido Risp. in freq. (Hz): 45-20.000 THD<br />

(%): 0,03 Ingressi analogici: 1 RCA Uscite<br />

analogiche: 1 RCA Ingressi digitali: Ottico<br />

(1), USB High resolution (1), Ethernet (1), WiFi<br />

(1) Convertitore D/A: Delta Sigma Sistema di<br />

conversione D/A: 32 bit - 192 kHz Accessori e<br />

funzionalità aggiuntive: Telecomando, Ingresso<br />

cuffia Note: Streaming player amplificato (con una<br />

sezione di potenza da 25 watt di tipo Direct Digital)<br />

con sistema a due vie integrato con woofer da 89<br />

mm e tweeter da 25 mm. Bluetooth ora utilizza il<br />

codec aptX per la gestione dell'audio HD wireless a<br />

24bit/48 Dimensioni (l x a x p) cm: 12,50 x 18,30<br />

x 10 Peso (kg): 1,23


SISTEMI<br />

LIQUIDA 1000 €<br />

per la<br />

fonti<br />

digitali<br />

10 MODI ECONOMICI PER ASCOLTARE CON ROON<br />

SONOS<br />

MOVE<br />

PREZZO € 399,00<br />

BLUESOUND<br />

PULSE MINI 2I<br />

PREZZO € 599,00<br />

DENON<br />

HOME 350<br />

PREZZO € 699,00<br />

NAIM AUDIO<br />

MU-SO QB 2<br />

PREZZO € 899,00<br />

Tipo: sistema stand alone trasportabile per un<br />

marchio che è stato l’antesignano per l’ascolto<br />

della musica liquida. Alimentato a batteria e<br />

parzialmente impermeabile, porterà la musica,<br />

controllata da un iDevice, ovunque purchè collegati<br />

al Wi-Fi di casa in modalità Roon (sempre se a<br />

monte è collegato un magazzino musicale). Altrimenti<br />

solo lo streaming dai maggiori fornitori di<br />

questo tipo di servizzi. Con il subwoofer dedicato,<br />

diventa un sistema Hi-Fi minimalista ma apprezzabile<br />

per qualità offerta. Può essere controllato<br />

anche via assistente vocale Google o Alexa.<br />

Amplificatore: 2 in Classe D Diffusori: 1 tw e<br />

1 midwoofer Note: streamer con quattro tipi di<br />

microfoni per campo lontano per l'acquisizione<br />

vocale intelligente (Google Assistant e Amazon<br />

Alexa integrati) e l'eliminazione del rumore. Wireless,<br />

Bluetooth, Airplay 2 Dimensioni (l x a x p)<br />

cm: 16 x 24 x 12,6 Peso (kg): 3<br />

SONOS<br />

PLAY:5<br />

PREZZO € 579,00<br />

Tipo: sistema stand alone, di maggiori dimensioni<br />

del Pulse Flex il che consente di alloggiare un<br />

sistema (tweeter + woofer) completamente stereo<br />

ospitato in due camere acustiche separate. Ne<br />

beneficia la qualità sonora, assimilabile a quella<br />

di un piccolo coordinato con versatilità e opzioni<br />

logistiche molto più ampie.<br />

Formati audio compatibili: PCM, AIFF, WAV,<br />

Apple Lossless, FLAC, WMA Lossless, MP3 cbr, WMA,<br />

Web Radio Tipo: stereo Amplificazione: 2 x 100<br />

W su 8 Ohm in classe D Tecnologia: a stato solido<br />

Risp. in freq. (Hz): 45-20.000 THD (%): 0,03<br />

Ingressi analogici: 1 RCA Uscite analogiche:<br />

1 RCA Ingressi digitali: Ottico (1), USB High resolution<br />

(1), Ethernet (1), WiFi (1) Note: Streaming<br />

player amplificato con 2x40 watt per la coppia<br />

di woofer e 2x10 watt per la coppia di tweeter.<br />

AirPlay2. Bluetooth ora utilizza il codec aptX per<br />

la gestione dell'audio HD wireless a 24bit/48kHz.<br />

Uscita cuffia. Dimensioni (l x a x p) cm: 33,50 x<br />

17,20 x 15,50 Peso (kg): 3,73<br />

COCKTAIL AUDIO<br />

X14<br />

PREZZO € 679,00<br />

Tipo: sistema stand alone, una delle tante scelte<br />

di questo tipo in ambito della casa giapponese che<br />

ha dedicato una sezione apposita agli apparecchi<br />

per la riproduzione della musica liquida e che solo<br />

nella linea Home prevede 3 modelli di cui il 350 è il<br />

maggiore (volendo si può spendere ancora di meno!).<br />

Fa parte di un ecosistema robusto, controllabile con<br />

Amazon Alexa, Google Assistant e Apple Siri mentre<br />

se ne apprezza la scelta di introdurre sei tasti di selezione<br />

rapida tramite i quali è possibile memorizzare<br />

facilmente le stazioni radio Internet preferite. Trasportabile,<br />

semplice da utilizzare, comodo. Che altro?<br />

Amplificatore: 6 amplificatori in classe D Diffusori:<br />

3 vie stereo Componenti: 2 tw da 19<br />

mm, 2 mid da 25mm, 4 wf da 16,5 cm, 1 radiatore<br />

passivo da 10 cm Note: fino a PCM 192/24 e DSD<br />

2.8/5.6MHz. Wireless, AirPLay 2, Bluetooth, DLNA,<br />

Roon compatibile. Ingresso analogico con mini<br />

jack; uscita per sub Dimensioni (l x a x p) cm: 38<br />

x 22,5 x 18 Peso (kg): 6,3<br />

SONOS<br />

AMP<br />

PREZZO € 699,00<br />

Tipo: sistema stand alone da una delle case che<br />

è stata tra le promotrici della riproduzione della<br />

musica liquida, anche se inizialmente con sistemi<br />

particolarmente costosi. Poi la “conversione” decisamente<br />

riuscita che ha portato Muso, quella che oggi<br />

è una gamma di prodotti, a un notevole successo.<br />

Il QB 2 è il più economico della linea, quanto basta<br />

per portarsi a casa la celeberrima qualità Naim.<br />

Amplificatore: 4x50 + 1x100 Diffusori: 2 Tw, 2<br />

Md, 1 Wf ellittico, 2 Radiatori passivi ellittici Note:<br />

UPnP, AirPlay2, Roon Ready, Ethernet, Wi-Fi, ingressi<br />

audio: ottico S/PDIF8 (fino a 96kHz), USB tipo A<br />

per iPod, Bluetooth aptX. Formati supportati: WAV,<br />

FLAC e AIFF (fino a 24/192), ALAC (fino a 24/96).<br />

Case in fibra di vetro e alluminio Dimensioni (l x<br />

a x p) cm: 21 x 21,8 x 21,2 Peso (kg): 5,6<br />

B&W<br />

FORMATION WEDGE<br />

PREZZO € 999,00<br />

Tipo: sistema stand alone trasportabile (ma destinato<br />

all’uso domestico) nella versione più Hi-Fi<br />

tra quelle proposte dalla casa: se se ne utilizzano<br />

due, l’ascolto Hi-Fi è garantito, se si aggiunge il<br />

sub può competere con l’equivalente di una catena<br />

mid-Hi-Fi. L’interfaccia proprietaria è già ottima e<br />

semplicissima da usare; con Roon diventa un piacere<br />

ricercare ascoltare musica, rigorosamente in qualità<br />

CD e non più, però... Wi-fi e un iDevice di controllo<br />

sono sempre necessari per farlo. Un giradischi o un<br />

lettore CD possono essere collegati a formare un<br />

impianto completo liquida - solida. Il sistema può<br />

funzionare in orizzontale o in verticale.<br />

Amplificatore: multiamplificato in classe D (6x)<br />

Diffusori: Sistema a 6 altoparlanti amplificati<br />

singolarmente, tre tweeter, tre midwoofer, crossover<br />

attivo e DSP; configurabile in stereo oppure<br />

come mono Left o mono Right Note: streamer<br />

PCM 16/44,1, ethernet, wifi. 1 ingresso RCA Prezzo<br />

cad. Dimensioni (l x a x p) cm: 36,4 x 20,3 x 15,4<br />

Peso (kg): 6,36<br />

Tipo: streamer + amplificatore. Per fare un sistema<br />

occorre aggiungere i diffusori ma i 250 euro<br />

circa che mancano a raggiungere il limite prefissato<br />

consentono una scelta che nel complesso garantirà<br />

performance al top di questa selezione, a leggero<br />

detrimento della logistica, un po’ più complicata.<br />

Ma, Roon a parte, questo prodotto e questo<br />

marchio sono la vera sorpresa nel settore della<br />

liquida: affidabile (e non è poco per questo tipo<br />

di apparecchi) dotato di una infrastruttura solida<br />

e persino bensuonante. A questi costi è difficile<br />

chiedere di più. Un best seller caratterizzato da<br />

condizioni d’uso di facile apprendimento.<br />

Display: 5" LCD Tipo: stereo Amplificazione:<br />

2 x 30 W su 8 Ohm in classe D Tecnologia: a<br />

stato solido Ingressi analogici: 1 RCA Uscite<br />

analogiche: 1 RCA Ingressi digitali: USB Standard<br />

(3) Uscite digitali: Ottica (1), Coassiale (1)<br />

Sistema di conversione D/A: 24 bit - 192 kHz<br />

Note: Compatiile DLNA, Airplay, DSD 128 e MQA,<br />

Bluetooth aptX. Possibile ripping e hard disk fino<br />

a 8 TB Dimensioni (l x a x p) cm: 18 x 10 x 15<br />

Tipo: streamer + amplificatore; anzi lo streamer<br />

+ amplificatore d’elezione in quanto la sua qualità<br />

sonora ne consente l’inserimento in un sistema<br />

Hi-Fi stanziale per lungo tempo con soddisfazione.<br />

Anche in questo caso mancano i diffusori e vale il discorso<br />

fatto per il Coktail Audio anche se, superando<br />

la soglia economica prevista, si possono abbinare<br />

diffusori anche di pregio in un matching azzeccato<br />

che regge l’urto con i sistemi più tradizionali e<br />

in molti casi li supera. In più, l’ormai collaudata<br />

affidabilità dell’infrastruttura Sonos, una garanzia<br />

nel tempo. Per saperne di più leggete la prova<br />

apparsa sulle pagine di questo giornale. Una killer<br />

app senza ma e senza forse che può evolvere (2<br />

esemplari in biamplificazione) con risultati impensabili<br />

e di elevato valore sonoro, senza che questo<br />

ne complichi più do tanto la gestione.<br />

Tipo: stereo Tecnologia: a stato solido Potenza:<br />

2 x 125 W su 8 Ohm in classe D THD (%): 0,0015<br />

S/N (dB): 114 Ingressi analogici: 1 RCA Ingressi<br />

digitali: Ottico / Ethernet Ingressi video:<br />

0 HDMI Note: Streaming player 44,1/16, AirPLay<br />

2, Uscita sub, Dimensioni (l x a x p) cm: 21,70 x<br />

6,40 x 21,70 Peso (kg): 2,10<br />

Provato su <strong>SUONO</strong> 536 - 06/2019<br />

Tipo: sistema stand alone realizzato sulle orme<br />

del ben noto Zeppelin anche se in questo caso l’apparecchio<br />

appartiene a una nuova gamma, la più<br />

recente realizzata dalla casa. I presupposti ci sono<br />

tutti, il design per un inserimento nell’arredamento<br />

domestico anche.<br />

Amplificatore: 4X40 W + 1X80W Diffusori: 2<br />

tweeter 2,5 cm a doppia cupola 2 midwoofer da 9<br />

cm FST 1 subwoofer da 15 cm Note: DSP con equalizzazione<br />

dinamica. Streamer con compatibilità:<br />

AirPlay2, Spotify Connect, Roon Ready, Bluetooth<br />

aptX HD Dimensioni (l x a x p) cm: 44 x 23,2 x<br />

24,3 Peso (kg): 6,5<br />

55


SELECTOR<br />

di Paolo Corciulo & Fabio Masia<br />

Volumio:<br />

se si parte da... un’altra parte<br />

La frattura consumata nel recente cambiamento di fruizione della musica, più che nel citato<br />

(abusandone) passaggio da solido a liquido, si è consumata su un altro piano, quello del “Subito”.<br />

L’accesso alla musica è diventato immediato, i metodi di ricerca potentissimi. E ora i millennials<br />

cresciuti in questo humus tornano da noi per insegnarci che anche la riproduzione di qualità può<br />

beneficiare di nuove opportunità talmente decisive nell’esperienza d’uso da stabilire nuovi criteri<br />

che oscurano l’importanza della sola qualità della registrazione.<br />

Per un esordiente affrontare<br />

il settore della<br />

riproduzione musicale<br />

è diventato più semplice, complici<br />

i cambiamenti radicali nel<br />

modo di fruirla e soprattutto di<br />

una nuova filiera che favorisce<br />

la fabbrica delle idee e che per<br />

convenzione sintetizziamo nel<br />

fenomeno delle start up (con<br />

appendici nel crowdfunding<br />

che, al di là del necessario reperimento<br />

delle risorse, costringe<br />

il newcomer ad avere chiarezza<br />

di intenti). Per un esordiente<br />

affrontare il settore della riproduzione<br />

musicale è diventato<br />

però anche più difficile, o perlomeno<br />

complesso, in quanto archiviati<br />

dogmi e stilemi del passato<br />

che costituivano una falsariga<br />

facile da percorrere, oggi le<br />

molteplici istanze possibili e in<br />

gran parte proposte in merito<br />

si prestano a esperienze d’uso<br />

quasi caleidoscopiche, non facili<br />

a identificarsi, con il peso<br />

del fatto che non identificarle<br />

significa insuccesso garantito!<br />

Cosa che Michelangelo Guarise<br />

ha ben capito e ben interpretato<br />

dando vita all’epopea dell’ancor<br />

56 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020


TEST<br />

IO SONO PRIMO<br />

L’hardware è composto da due unità funzionali ben distinte, il computer e la<br />

scheda con le sezioni dedicate all’audio, collocate all’interno di un contenitore in<br />

lamiera ripiegata e saldata sui bordi che offre un aspetto estetico molto singolare,<br />

al limite del trascendente considerata anche l’assenza di comandi e luci di segnalazione<br />

(un piccolo monolite nero opaco con solo la serigrafia del prodotto!). Il<br />

computer, un ASUS Tinker Board al posto del più diffuso Raspberry, è collegato<br />

al PCB tramite il connettore multipolare che trasmette il segnale audio in I2S<br />

al sistema di elaborazione a bordo dell’unità dedicata alla conversione D/A. La<br />

scheda di conversione ha un CLPD Altera MAX II per la gestione dei dispositivi,<br />

un DAC ESS Sabre ES9038Q2M e un front end analogico di uscita composto da<br />

una batteria di amplificatori operazionali JRC NJM2114. Le tensioni di alimentazione,<br />

fornite dall’alimentatore esterno a 5VDC, vengono convertite tramite<br />

un DC/DC e stabilizzate singolarmente per gli stadi dedicati alla conversione e<br />

all’amplificazione del segnale.<br />

UNA GUI ITALIANA EFFICACE<br />

giovane Volumio, azienda, software<br />

e ora anche hardware la<br />

cui storia rientra proprio nelle<br />

dinamiche citate e, per intenderci,<br />

non sarebbe mai potuta<br />

accadere nell’era pre millennials,<br />

anche se Guarise stesso<br />

millennials non è!<br />

Volumio impiega una interfaccia web per l’utilizzo raggiungibile da ogni dispositivo<br />

in rete dotato di browser. Sono disponibili anche delle app dedicate,<br />

ufficiali e non, che al momento sono meno stabili e fruibili. Di contro l’interfaccia<br />

utente è molto curata, immediata e gradevole, nonché fluida e reattiva. Da<br />

considerare anche l’organizzazione e l’esposizione dei contenuti di gran impatto<br />

e razionalità che inizia a far concorrenza ai grandi player di settore che hanno<br />

investito moltissimo sull’esposizione dei contenuti e la valorizzazione della UX<br />

(user experience) dell’utente (ad esempio Roon e Qobuz).<br />

Appassionato della riproduzione<br />

musicale ma anche “smanettone”<br />

in ambito informatico,<br />

Guarise percorre la strada<br />

tracciata da quella che potremmo<br />

definire una Hi-Fi alternativa<br />

e vista dal basso, diventata<br />

possibile solo con l’affermazione<br />

della musica liquida e<br />

del concetto di open source,<br />

se non l’esatto contrario,<br />

molto lontano dall’approccio<br />

del gotha Hi-Fi tradizionale!<br />

Programma su Linux versioni<br />

di software adatte alla riproduzione<br />

musicale ma il punto<br />

di svolta arriva con l’avvento<br />

della Raspberry, che ha rivoluzionato<br />

il mondo dell’informatica<br />

di basso prezzo (altro<br />

esempio di Hi-Fi alternativa<br />

dal basso, merito delle rivoluzioni<br />

“ben più ampie”) e la<br />

creazione di una versione ad<br />

hoc del suo software, per essere<br />

implementato facilmente<br />

con la Raspberry. L’abbinata<br />

diventa virale e condivisa con<br />

le comunità di sviluppatori con<br />

un successo crescente fino a<br />

“emergere” anche nel mercato<br />

ufficiale dove via via sempre<br />

più marchi la scelgono come<br />

soluzione facile e robusta per<br />

offrire le funzioni di streaming<br />

nei loro prodotti. Non è un<br />

caso che parliamo di prodotto<br />

emergente e di un mercato ufficiale<br />

perché accanto ai rigidi<br />

canoni dell’Hi-Fi conosciuta<br />

si sviluppa un mercato sommerso<br />

che tutto questo non è<br />

e che, soprattutto, si rivolge a<br />

chi sapendo e volendo dedicare<br />

tempo ed esperienza alle<br />

molteplici istanze di natura<br />

informatica relative alla riproduzione<br />

sonora, è in grado<br />

di realizzare catene alternative<br />

per ascoltare la musica. Che<br />

sia necessità o virtù, Guarise<br />

ha un’altra intuizione: quella<br />

di creare un marketplace dove<br />

trovare i vari elementi che<br />

consentono di creare/arricchire<br />

questa catena e che, evidentemente,<br />

altrove non c’è o<br />

non è garantito dall’ombrello<br />

rassicurante di Volumio: “The<br />

audiophile music player designed<br />

and fine-tuned for high<br />

quality music playback. Free<br />

and Open Source Forever”.<br />

Spazia oltre i confini nazionali<br />

o, anzi, quasi nessuno bada al<br />

fatto che queste istanze vengano<br />

proposte da Firenze, culla<br />

della cultura italiana!<br />

Come tutte le start up, l’imperativo<br />

è evolvere e superata la<br />

<strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020 57


SELECTOR<br />

fase della conquista di posizioni<br />

sul mercato per Volumio<br />

arriva il tempo di variare il<br />

passo, che si concretizza in una<br />

strategia di offerta che superi<br />

l’open source senza contraddirlo<br />

e identifichi esigenze di<br />

cui l’utente proprio non può<br />

fare a meno. Altrimenti perché<br />

abbandonare la versione gratuita?<br />

Due i pacchetti a pagamento<br />

offerti, più un terzo in<br />

bundle con il primo hardware<br />

della casa (che offre la versione<br />

più evoluta di Volumio a vita<br />

e non mensile), in una offerta<br />

che sembra ancora in fieri: vedremo<br />

come evolverà...<br />

Una delle funzioni offerte “in<br />

più” presente nei pacchetti a<br />

pagamento è la possibilità di<br />

rippare materiale musicale<br />

trasportandolo dalla dimensione<br />

solida a quella liquida,<br />

con modalità di editing dei<br />

ENTREPRENEUR<br />

Se ti chiami Michelangelo e per giunta<br />

vivi a Firenze, sei per forza destinato a<br />

confrontarti con grandi imprese! Michelangelo<br />

Guarise, appassionato di<br />

audio ma di professione programmatore,<br />

ha saputo convogliare attorno a sé<br />

e al progetto Volumio una community<br />

ma anche l’interesse della nomenclatura<br />

Hi-Fi: oltre venti costruttori (tra cui<br />

Bryston e Pro-Ject) utilizzano il sistema...<br />

Oggi Volumio vive in equilibrio<br />

tra questi due mondi, domani?<br />

metadati molto user friendly.<br />

È quella secondo noi più significativa<br />

e al tempo stesso quella<br />

che a prima vista si potrebbe<br />

considerare la più superata o,<br />

perlomeno, la meno moderna:<br />

di programmi per rippare i dischi<br />

ce n’è quanti se ne vuole,<br />

alcuni dei quali anche molto<br />

buoni! Ci sembra di poter<br />

identificarne la ragione proprio<br />

tenendo in considerazione<br />

l’animo audiofilo a cui sembra<br />

dedicata (anche perché i millennials,<br />

della conservazione o<br />

del reperimento della musica a<br />

partire da qualcosa di solido se<br />

ne infischiano!). La funzione<br />

di “salvataggio” dei dischi in<br />

un ambito immateriale, infatti,<br />

qui viene offerta all’interno<br />

di un ecosistema e questo fa<br />

tutta la differenza del mondo<br />

(che poi Volumio lo faccia<br />

anche bene è una questione<br />

non secondaria ma meno importante).<br />

Si tratta, inoltre,<br />

di un elemento di distinzione<br />

da Roon, l’altro grande ecosistema<br />

che si sta facendo largo<br />

all’interno delle nuove catene<br />

Hi-Fi per la liquida, laddove<br />

quest’ultimo ha invece tra gli à<br />

tout una gestione e ricerca<br />

delle informazioni a corredo<br />

e integrazione della musica<br />

scelta (anche Volumio offre<br />

una soluzione in tal senso ma<br />

non paragonabile per stato di<br />

evoluzione) quasi imbattibile,<br />

che affonda le sue radici<br />

nell’intelligenza artificiale...<br />

intelligente!<br />

Il passo successivo, l’ultimo<br />

in ordine di tempo, è quello<br />

di Volumio Primo, una soluzione<br />

hardware/software che<br />

potrebbe far pensare a un ritorno<br />

all’interno del recinto<br />

tradizionale dell’Hi-Fi (alla<br />

fine si vende ancora il “ferro”<br />

e l’intangibilità delle soluzioni,<br />

dell’esperienza d’uso<br />

e della GUI, faticano a essere<br />

percepite e valutate) sebbene,<br />

a nostra opinione, così non sia.<br />

Anche in questo caso Guarise<br />

ha saputo fiutare e delineare<br />

il possibile campo di applicazione<br />

del Primo che potremmo<br />

definire quello dei newcomer<br />

che, probabilmente, non<br />

conoscendo affatto l’universo<br />

audiofilo, potrebbero<br />

rimanerne attratti.<br />

Le soluzioni adottate magari<br />

non sono rivoluzionarie ma di<br />

qualità; soprattutto, sono in<br />

grado di garantire quella affidabilità<br />

necessaria a un prodotto<br />

che deve essere plug ’n<br />

play per attirare l’utenza identificata<br />

come quella beneficiaria<br />

di una certa destinazione<br />

d’uso. Non è un caso che l’apparecchio<br />

disponga da un lato<br />

di una porta USB per il collegamento<br />

di un lettore ottico<br />

(per le operazioni di ripping,<br />

appunto, ma anche per l’ascolto<br />

diretto da CD) e dall’altro di<br />

un collegamento HDMI che ne<br />

consente il collegamento alla<br />

TV (orrore per un audiofilo!)<br />

per visualizzare il menu in una<br />

modalità più tradizionale di<br />

quella canonica tramite app e<br />

iDevice: qui basta lo schermo<br />

TV presente in ogni casa e la<br />

possibilità di navigare tramite<br />

un browser - che è poi la modalità<br />

più efficace di Volumio dal<br />

punto di vista dell’interfaccia.<br />

Volumio Primo, inoltre, è Wi-<br />

Fi, Bluetooth, compatibile con<br />

i servizi di streaming, DLNA<br />

e Airplay ma anche con Alexa<br />

a altri servizi del genere. “Per<br />

tutti” (o quasi) non è solo<br />

una dizione per definire un<br />

apparecchio che vuole offrire<br />

lo streaming e l’ascolto della<br />

liquida in generale appunto…<br />

a tutti!<br />

Il passo successivo potrebbe<br />

essere una versione dell’apparecchio<br />

senza DAC a bordo destinato<br />

ad una clientela di matrice<br />

Hi-Fi ma più sofisticata?<br />

Possibile, sebbene si vociferi di<br />

un Volumio 3 che, invece, sarà<br />

il vero punto di svolta: ancora<br />

più profondamente all’interno<br />

del solco Hi-Fi, Guerise saprà<br />

mostrare altri aspetti nella modalità<br />

di fruizione della musica<br />

ancora non conosciuti? Non è<br />

un processo alle intenzioni ma<br />

quando sei una start up (sempre<br />

più up, via via meno start)<br />

l’ultimo passo è sempre... il<br />

penultimo, perché per natura<br />

e capacità dinamica quel che<br />

ci si aspetta da te è una continua<br />

evoluzione, sempre in<br />

grado di stupirci. Se accadrà<br />

Guerise e Volumio non solo<br />

terranno il passo ma potranno<br />

imporsi definitivamente<br />

sullo scenario internazionale<br />

della riproduzione musicale<br />

nelle vesti di uno degli attori<br />

del cambiamento.<br />

58 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020


SELECTOR<br />

a cura della redazione<br />

AMPLIFICATORE PER CUFFIE<br />

Carot One NIK 58-Tube<br />

Al di là dell’aspetto folkloristico<br />

(difficile non reiterarlo<br />

se ti chiami Carot-<br />

One) e degli echi color carota,<br />

pardon, arancio, che<br />

gli apparecchi di questo<br />

marchio esibiscono nella<br />

livrea, sorge il sospetto che<br />

ci sia una forte e ragionata<br />

componente di provocazione<br />

al vecchio mondo paludato<br />

dell’Hi-Fi nelle proposte<br />

di questo marchio<br />

italiano per nascita ma<br />

mondialista per vocazione.<br />

E<br />

il NIK 58-Tube ne è forse<br />

il rappresentante più<br />

evidente visto che se altri<br />

prodotti del marchio hanno<br />

equivalenti che molto si assomigliano<br />

lui, il Nik, gode di una<br />

sua originalità (anche se deriva<br />

dal Miu e dall’ALO, ma quanto<br />

più tristi sono quest’ultimi!).<br />

È inoltre il frutto di una doppia<br />

provocazione: una condivisa da<br />

tutti i prodotti Carot One, ovvero<br />

far concorrenza sui mercati<br />

orientali con un prodotto<br />

di matrice orientale (l’equivalente<br />

del vendere ghiaccio agli<br />

eschimesi, e il marchio ci riesce<br />

bene), l’altra di proporre<br />

la tecnologia a valvole,<br />

di per<br />

sé un<br />

po’ ampollosa e ode all’eccesso,<br />

in una versione miniaturizzata,<br />

servendo il tutto in un vestito<br />

(il corpo dell’apparecchio è in<br />

alluminio) che appare piacevole<br />

e appropriato a un uso “disincantato”,<br />

a dispetto di un colore<br />

che, certo, non verrebbe mai<br />

utilizzato in un ospedale! Centro<br />

nodale di questa proposta la<br />

scelta di affidarsi a un doppio<br />

triodo miniaturizzato Philips<br />

JAN6111W. Il collegamento è<br />

molto semplice e non presenta<br />

limiti di interfacciamento o di<br />

sensibilità in ingresso: si collega<br />

un cavo minijack da 3,5 mm<br />

che va dal riproduttore al Nik<br />

58 Tube. L’uscita del riproduttore<br />

può essere di tipo linea ad<br />

alta impedenza oppure quella<br />

cuffia, tanto in ingresso il Nik<br />

58 è dotato di ampio margine<br />

di accettazione. La manopola<br />

del volume<br />

funge anche<br />

da interruttore<br />

di accensione e<br />

scatta appena<br />

si sposta il volume<br />

dalla posizione<br />

di massima<br />

attenuazione. All’accensione<br />

si attiva un<br />

LED arancione collocato<br />

a fianco della valvola<br />

che diventa più visibile<br />

attraverso la finestra<br />

trasparente sulla parte superiore.<br />

Si possono collegare sorgenti<br />

con uscita fino a 3 Volt, casi<br />

veramente rari e, anche nel caso<br />

di sorgenti a bassa uscita, la regolazione<br />

del volume consente<br />

di raggiungere sempre un ottimo<br />

livello di pressione anche<br />

con cuffie a bassa sensibilità.<br />

La prima sensazione appena si<br />

collega una cuffia ad alta impedenza<br />

è una sorta di arricchimento<br />

generico in tutta la<br />

gamma riprodotta che, però,<br />

presenta anche un lieve effetto<br />

loudness che dipende dal tipo<br />

di cuffia collegata. Sembra che il<br />

timbro si modifichi in funzione<br />

del modulo dell’impedenza della<br />

cuffia e del valore nominale.<br />

Si tratta di un effetto lieve ma<br />

comunque che mette in evidenza<br />

la predilezione del Nik 58<br />

Tube per cuffie con carico alto e<br />

possibilmente il più lineare possibile.<br />

Tuttavia, una impostazione<br />

leggermente loudness, in<br />

genere, non guasta, anzi: abbinata<br />

a un arricchimento armonico<br />

del contenuto si può discutere<br />

sul concetto di alta fedeltà<br />

ma il risultato risulta comunque<br />

piacevole e di gran impatto sia<br />

nel breve che nel lungo periodo.<br />

Nel caso di cuffie a bassa impedenza<br />

nominale, invece, l’ampli<br />

tende a mettere in evidenza un<br />

livello di distorsione che cresce<br />

Prezzo: € 699,00<br />

Dimensioni: 5,8 x 2,3 x 8,5 cm (lxaxp)<br />

Peso: 0.23 kg<br />

Distributore: Openitem di Scialo’ Antonio<br />

Viale Maria Cristina di Savoia, 19 - 80122 Napoli (NA)<br />

Tel. 081-667086<br />

www.openitem.it<br />

AMPLIFICATORE PER CUFFIE CAROT ONE NIK 58-TUBE<br />

Tipo: portatile Potenza (W/Ohm): 102 m Risp. in freq. (Hz):<br />

25 - 150.000 (+/- 3dB) THD (%): 0.1 Ingressi: 3.5mm jack Uscite:<br />

3.5mm jack Impedenza cuffie: 10K Note: 1 Philips JAN6111WA<br />

60 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020


TEST<br />

Il circuito di amplificazione impiega un doppio triodo<br />

Philips JAM6111 abbinati a una coppia di amplificatori<br />

operazionali Burr Brown OPA134. Sono presenti dei trimmer<br />

per la regolazione dei punti di lavoro dello stadio a valvole<br />

e del sistema, analogico, di miscelazione dei canali per<br />

un crossfeed.<br />

Il circuito di alimentazione utilizza una batteria ricaricabile<br />

agli ioni di litio da 3.7 V e 2000 mAh e un doppio circuito di<br />

controllo, uno dedicato alla ricarica assistita della batteria<br />

attraverso una tensione di 5V DC e l’altro dedicato al<br />

circuito di amplificazione che, tramite un integrato Linear<br />

LTC3421, innalza la tensione e la rende duale tramite un<br />

sistema di conversione DC-DC.<br />

in funzione del volume. Da considerare,<br />

però, che il “clipping”<br />

avviene a pressioni molto elevate<br />

e con cuffie sotto i 30 Ohm;<br />

per tutte le atre configurazioni<br />

è difficile arrivare al punto critico,<br />

anche alzando di molto il<br />

volume.<br />

La carica della batteria interna ha bisogno di una tensione di alimentazione a 5V DC e<br />

500 mA, quella tipica dell’uscita USB standard. Il costruttore consiglia di non utilizzare il<br />

sistema durante la carica ma solo a ciclo completo, indicato da un minuscolo led a fianco<br />

del connettore micro-USB. Nella parte posteriore è presente anche il dip switch per la<br />

riproduzione del campo sonoro ampliato, non semplice da raggiungere. Sul pannello<br />

anteriore sono presenti i due connettori mini-jack, uno per l’ingresso e l’altro per la<br />

cuffia, e la manopola del volume e di accensione.<br />

A bassi livelli di ascolto ma<br />

soprattutto nei silenzi fra un<br />

brano e l’altro si avvertono<br />

lievi fruscii oppure un apprezzabile<br />

effetto di microfonicità<br />

dalla valvola che introduce nel<br />

circuito di amplificazione i rumori<br />

dovuti al maneggiamento<br />

dell’amplificatore. Si tratta di<br />

rumori di carattere impulsivo,<br />

che non aumentano di livello<br />

se si scuote con più energia<br />

l’amplificatore e che durante<br />

l’ascolto della musica a livelli<br />

normali si collocano al di sotto<br />

del livello udibile ma che mettono<br />

in evidenza una delle caratteristiche<br />

dei tubi: microfonicità<br />

e sensibilità alle trasmissioni<br />

radio. Nel pannello posteriore è<br />

presente anche un selettore di<br />

tipo dip switch per la scelta di<br />

una riproduzione standard oppure<br />

di tipo wide che miscela i<br />

due canali per ricreare un effetto<br />

crossfeed e che, all’ascolto,<br />

aumenta anche il livello di uscita<br />

complessivo.<br />

Se, in generale, va considerato<br />

il fatto che ormai quasi ogni<br />

lettore dispone di una uscita di<br />

alto livello sufficiente all’ascolto<br />

in mobilità, va anche detto che<br />

il risultato sonoro, utilizzando<br />

il Nik 58, può risultare accattivante<br />

soprattutto con lettori di<br />

fascia molto bassa, in quanto la<br />

pressione è alta e il campo sonoro<br />

che ne deriva fa comunque<br />

presa nell’immediato.<br />

È molto improbabile abbinare<br />

un prodotto di questo prezzo a<br />

un lettore di fascia bassa (sotto<br />

i 100 euro) ma il suo fascino,<br />

frutto di scelte di design e<br />

dell’immutabile attrazione che<br />

un tubo esercita su esperti e<br />

non, rende comunque l’apparecchio<br />

desiderabile, dote che<br />

ha una sua valenza all’interno<br />

dell’esperienza d’uso di un<br />

prodotto.<br />

<strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020 61


SELECTOR<br />

a cura della redazione<br />

AMPLIFICATORE PER CUFFIE<br />

Moon 230HAD<br />

Il sistema più economico<br />

di Moon è uno strano<br />

coacervo: si tratta di uno<br />

di quei prodotti crossover<br />

che, trovato una collocazione<br />

definita all’interno<br />

di un impianto “personal<br />

listening” articolato e versatile.<br />

Pensato come un<br />

“integrato” per quel che riguarda<br />

la riproduzione in<br />

cuffia offre una uscita analogica<br />

variabile per pilotare<br />

un sistema amplificato o<br />

direttamente un finale.<br />

Una delle principali<br />

istanze relative<br />

all’ascolto della<br />

musica emerse nel nuovo secolo<br />

è quella assimilabile sotto<br />

il generico cappello di “ascolto<br />

personale”, dimensione afferente<br />

le possibilità di ascolto in<br />

movimento emerse con la musica<br />

liquida ma anche definizione<br />

che guarda oltre e si estende<br />

all’Hi-Fi da tavolo...<br />

L’Hi-Fi da tavolo include l’ascolto<br />

della musica durante il lavoro,<br />

anche perché ottenuta dallo stesso<br />

strumento (il computer), ma<br />

evade dalla scrivania in quanto<br />

alcuni apparecchi predisposti<br />

possono<br />

fare<br />

anche di più. Se<br />

si aggiunge la ritrovata<br />

dimensione dell’ascolto<br />

in cuffia (sia esso da tavolo o<br />

meno) ecco che il crogiolo che<br />

comprende tutto ciò che è ascolto<br />

personale risulta ampio e con<br />

margini sfumati. Si aggiunga la<br />

natura stessa dei sistemi di riproduzione<br />

che, approdati alla<br />

musica liquida e all’’informatica,<br />

sono di per sé potenzialmente<br />

multimediali, ed ecco spigata<br />

la difficoltà, già ampiamente<br />

raccontata sulle pagine<br />

di questo giornale,<br />

di catalogare<br />

questa<br />

nuova genia di apparecchi.<br />

Difficoltà che corrisponde alla<br />

poca chiarezza che gli stessi costruttori<br />

hanno (e che dunque<br />

pervade anche la dimensione<br />

della progettazione dell’oggetto<br />

stesso!) della destinazione d’uso,<br />

più d’una... Tutti argomenti<br />

che ben si attagliano al Moon<br />

230 HAD, formalmente catalogato<br />

dalla casa produttrice come<br />

amplificatore per cuffia ma che,<br />

come vedremo, esonda da questa<br />

dimensione!<br />

In questi termini, infatti, apparirebbe<br />

logico definire l’apparecchio<br />

come una versione<br />

semplificata del 430 HAD nato<br />

prima e top della gamma degli<br />

amplificatori per cuffia della<br />

casa. Molti colleghi lo hanno<br />

fatto ma sbrogliando i circuiti<br />

dell’apparecchio appare ben<br />

chiaro che maggiori assonanze<br />

si notano con lo streamer<br />

preamplificato 390, provato<br />

con esiti molto positivi su<br />

<strong>SUONO</strong> (N° 542 - febbraio<br />

2020), un apparecchio di<br />

classe ben superiore, da cui<br />

eredita la medesima sezione<br />

di amplificazione per la<br />

cuffia. Ed eredita ancor più<br />

l’appartenenza a più di una<br />

categoria di apparecchi in<br />

quanto è veramente riduttivo<br />

pensarlo come un ampli<br />

cuffia dotato di DAC “di<br />

Prezzo: € 2.000,00<br />

Dimensioni: 17,8 x 7,6 x 28 cm (lxaxp)<br />

Peso: 2.8 kg<br />

Distributore: LP Audio di Luca Parlato<br />

Via della Tesa, 20 - 34138 Trieste (TS)<br />

Tel.040.56.98.24 - Fax<br />

www.lpaudio.it<br />

AMPLIFICATORE PER CUFFIE MOON 230HAD<br />

Potenza (W/Ohm): 0,100, 0,200 e 1,0 su 600/300/50 Ohm Risp.<br />

in freq. (Hz): 20-20.000 +/- 0,1 dB THD (%): 0,005 Ingressi: 1<br />

analogico RCA, 1 frontale MP3; digitali USB asincrono, 2 coax<br />

e 1 ottico TosLink Uscite: cuffia minijack fissa e variabile, linea<br />

RCA 1 fissa e 1 variabile Impedenza cuffie: 20-600 S/N (dB): 115<br />

Note: impedenza d’ingresso/uscita di linea 22 kOhm / 1,25 Ohm<br />

62 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020


TEST<br />

servizio” e uscita preamplificata.<br />

Diamo il giusto nome alle cose: il<br />

230HAD è un preamplificatore,<br />

un DAC e un ampli cuffia di tutto<br />

rispetto, anzi, con la sezione<br />

di potenza che si distacca dalla<br />

media! Tramite la connessione<br />

USB è inoltre possibile collegare<br />

un dispositivo di rete che, con<br />

un centinaio di euro, proietta il<br />

230HAD in una dimensione di<br />

funzionalità che va a far concorrenza<br />

al 390, dotato invece di un<br />

impianto di comunicazione di<br />

rete abbastanza ben strutturato.<br />

Il pensiero alla base è lo stesso<br />

che abbiamo affrontato per il<br />

Bryston BDA 3.14 circa la possibilità<br />

di utilizzare uno streamer<br />

esterno, in particolar modo<br />

se si vuole usare l’apparecchio<br />

come renderer puro. Si tratta di<br />

un’opzione da non sottovalutare<br />

in quanto il 230HAD, sia per<br />

dimensioni che per funzionalità,<br />

diventa oggi un oggetto strategico<br />

per ottenere il “massimo” da<br />

un televisore collegato con una<br />

Fire TV o un Chromecast (in cui<br />

le modalità di streamer sono a<br />

carico delle “chiavette” collegate<br />

al televisore), da un impianto<br />

semi tradizionale che pilota<br />

una coppia di diffusori attivi in<br />

modalità analogica (quella che<br />

oggi e ancora per<br />

un lungo periodo<br />

è forse la più<br />

efficace); può<br />

trasformarsi<br />

in uno streamer<br />

di qualità<br />

attraverso la<br />

connessione<br />

USB (scegliendo<br />

una delle<br />

tante soluzioni<br />

anche a buon mercato<br />

oggi disponibili) e pilota- re<br />

una cuffia egregiamente.<br />

Come accennato il 230<br />

HAD beneficia di dimensioni<br />

molto contenute<br />

che farebbero pensare a<br />

un viatico per l’utilizzo in un set<br />

up da tavolo ma l’ampia dotazione<br />

di ingressi rivelano come la<br />

destinazione d’uso risulti molto<br />

più ampia in quanto, anche<br />

grazie alla presenza del telecomando,<br />

è possibile inserirlo in<br />

sistemi anche molto complessi<br />

e articolati e non pensarlo “solo”<br />

poggiato su una scrivania o un<br />

tavolo basso, un po’ quel che<br />

accadeva con gli amplificatori<br />

dedicati STAX che infatti si limitavano<br />

a essere inseriti in una<br />

catena audio e servivano esclusivamente<br />

all’amplificazione<br />

della cuffia pur potendo fare<br />

ben altro.<br />

L’utilizzo è semplice, intuitivo<br />

e immediato. La selezione degli<br />

ingressi dal pannello anteriore<br />

avviene in modo sequenziale<br />

passando dai due analogici ai<br />

quattro digitali, cosa che potrebbe<br />

essere un po’ fastidiosa<br />

ma, considerata la velocità di<br />

commutazione e l’immediata<br />

identificazione della sorgente<br />

selezionata, non è poi così<br />

male. Selezionando gli ingressi<br />

digitali il sistema indica appena<br />

agganciato il segnale la classe a<br />

48 kHx o a 44.1 kHz e il moltiplicatore<br />

2x o 4x per i segnali a<br />

88.2/96 kHz e 176.4/192 kHz.<br />

Anche il DSD viene indicato con<br />

un led apposito e si accende il<br />

moltiplicatore 2x e 4x per i segnali<br />

DSD128 e DSD256. I led,<br />

anche se molto luminosi, sono<br />

utili ed efficaci nel dar contezza<br />

dello stato di funzionamento<br />

dell’apparecchio. Non si apprezza<br />

facilmente la posizione della<br />

manopola del volume, che tuttavia<br />

è molto piacevole da usare<br />

a mano sia per sensazione che<br />

per intervento di regolazione<br />

del livello ma anche tramite il<br />

telecomando che applica una<br />

rotazione soft e precisa (anche<br />

se poco visibile da lontano). Il<br />

DAC aggancia immediatamente<br />

la frequenza di campionamento<br />

in ingresso e la indica con la<br />

combinazione di led sul frontale.<br />

Da notare che l’ingresso USB è<br />

sempre alimentato e non si scollega<br />

durante la commutazione<br />

degli ingressi, il che favorisce<br />

l’abbinamento con computer<br />

oppure con streamer headless,<br />

Nonostante il ridotto spazio a disposizione<br />

dovuto al mezzo formato in larghezza,<br />

le connessioni sono disposte in modo<br />

molto ordinato e razionale: nella parte<br />

alta i quattro ingressi digitali con i due<br />

coassiali al centro e l’ottico e USB ai lati.<br />

In basso le connessioni, una uscita fissa,<br />

l’altra variabile, un ingresso RCA a cui<br />

si aggiunge l’altro ingresso analogico<br />

posto sul pannello anteriore con jack da<br />

3,5 mm. Sulle uscite analogiche vengono<br />

direzionate le sorgenti in ingresso in modo<br />

da usare il DAC inserito in un impianto<br />

tradizionale usufruendo anche di un<br />

commutatore analogico degli ingressi e<br />

sfruttando la sezione di amplificazione<br />

cuffia come un apparecchio a se stante.<br />

In alternativa, l’uscita variabile rende il<br />

230HAD un preamplificatore linea a tutti<br />

gli effetti.<br />

<strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020 63


SELECTOR<br />

Lo stadio di amplificazione dell’uscita<br />

cuffia impiega due integrati Texas<br />

LME49600, uno per canale,<br />

dotati di uscita ad<br />

alta corrente e<br />

gran capacità<br />

di pilotaggio<br />

alimentati<br />

con uno<br />

stabilizzatore<br />

filtrato per ogni<br />

dispositivo.<br />

La sezione linea utilizza amplificatori<br />

operazionali NE5532A, relè e<br />

commutatori a stato solido sia per i<br />

segnali digitali che per quelli analogici,<br />

gestiti da un microcontrollore. La<br />

regolazione del livello di uscita viene<br />

effettuata tramite un potenziometro<br />

motorizzato azionabile da<br />

telecomando.<br />

La sezione di<br />

ricezione del<br />

segnale digitale<br />

è implementata<br />

su un PCB specifico<br />

installato a quello<br />

principale tramite un<br />

connettore multipolare. Il<br />

front end è costituito da un ARM<br />

Atmel e da una FPGA Xilinx, mentre il<br />

DAC è un ESS Sabre ES9018K2M.<br />

L’alimentazione<br />

lineare impiega<br />

un trasformatore<br />

toroidale<br />

incapsulato e sei<br />

condensatori da 2.200uF a<br />

35V, un valore complessivo decisamente<br />

alto per un amplificatore cuffia che<br />

comunque viene alimentato ad alta<br />

tensione.<br />

che invece tendono a soffrire<br />

molto la disconnessine della<br />

periferica USB collegata.<br />

Per quanto riguarda l’ascolto<br />

“elettivo”, quello in cuffia, non<br />

possiamo che ripetere le lodi<br />

tessute in occasione del test<br />

del 390 per la stessa sezione<br />

dell’apparecchio: rimarchevole<br />

la capacità del 230 di esaltare i<br />

silenzi del programma musicale,<br />

che contribuisce a delineare con<br />

precisione e ricchezza la dovizia<br />

di particolari presenti nel brano<br />

in un mélange che, al netto di<br />

tutto, mette in luce uno stage<br />

virtuale particolarmente credibile<br />

e ricco di quella ariosità che<br />

contribuisce all’effetto di realismo<br />

della riproduzione. Molto<br />

equilibrata la tonalità lungo<br />

l’intero arco dello spettro sonoro<br />

con, in evidenza, la porzione<br />

grave articolata e ricca di<br />

ritmo, che scende in basso fin<br />

dove occorre. Basterebbero già<br />

queste performance, unite alla<br />

versatilità segnalata, a inserire<br />

l’apparecchio tra i papabili in<br />

ragione del prezzo per lo scopo<br />

prefissato. Il 230, inoltre, è<br />

ben realizzato anche dal punto<br />

di vista circuitale, con quell’approccio<br />

sull’elettronica di base<br />

che ormai è diventata la chiave<br />

distintiva del marchio. In questi<br />

64 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020


TEST MOON 230HAD<br />

al banco di misura<br />

Linea<br />

Cuffia<br />

L’apparecchio esibisce prestazioni<br />

di alto rilievo soprattutto in riferimento<br />

alla classe di appartenenza.<br />

Il livello di rumore è molto basso<br />

anche se sono presenti alcune lievi<br />

componenti spurie in banda a dispetto<br />

dell’alimentazione lineare,<br />

che impiega una sezione di filtro di<br />

rete sia in entrata che in uscita e un<br />

circuito di alimentazione con stadi<br />

stabilizzati.<br />

La risposta in frequenza della sezione<br />

analogica è molto ampia e si estende<br />

fino a 100 kHz e non è condizionata<br />

dalla posizione della manopola del<br />

volume. Quella della sezione digitale<br />

presenta delle lievi attenuazioni<br />

che comunque iniziano l’effetto ad<br />

oltre 40 kHz. È disponibile solo un<br />

filtro digitale che applica una marcata<br />

soppressione degli alias fuori<br />

banda. Il livello dei vari formati in<br />

uscita è normalizzato sia per quelli<br />

PCM che DSD.<br />

L’uscita cuffia evidenzia un comportamento<br />

del tutto sovrapponibile a<br />

quella di apparecchi di rango dedicati.<br />

La risposta non subisce variazioni<br />

significative in funzione del carico<br />

evidenziando una impedenza interna<br />

molto bassa e un alto fattore di<br />

smorzamento. Assenti le componenti<br />

di distorsione armonica e da intermodulazione.<br />

Il livello di uscita, alto<br />

oltre il necessario, non raggiunge il<br />

clipping con segnali a 0dBFS o con<br />

segnali analogici in ingresso a 3Vrms<br />

che si avvicina a 9V per un carico<br />

da 600R.<br />

termini e vista l’ampia pletora di<br />

ingressi, l’apparecchio è anche<br />

fortemente consigliabile nella<br />

costruzione di una catena moderna<br />

e snella (pre + diffusori<br />

amplificati) che potremmo definire<br />

come l’evoluzione dell’ascolto<br />

personale. Meno esaltante<br />

la sezione digitale e in particolare<br />

la sezione di conversione,<br />

realizzata secondo un approccio<br />

poco più che accademico sebbene<br />

mantenga una versatilità che,<br />

probabilmente, rappresenta il<br />

punto di incontro del compromesso<br />

tra la varietà di funzioni<br />

richieste all’apparecchio e il contenimento<br />

dei costi.<br />

D’altronde, come sottolineato, la<br />

destinazione d’uso è diventata un<br />

aspetto cruciale oggi che, ancor<br />

più che in passato, abbiamo a<br />

disposizione più sorgenti digitali<br />

che analogiche e che la maggior<br />

parte di quelle digitali vengono<br />

veicolate in rete. Si tratta del<br />

passo successivo nell’evoluzione<br />

dell’apparecchio che, tramite la<br />

USB, consente il collegamento di<br />

un dispositivo di rete, anche economico,<br />

che proietta il 230HAD<br />

in una dimensione di funzionalità<br />

che vanno a far concorrenza<br />

al 390 che, invece, è dotato di un<br />

impianto di comunicazione di<br />

rete abbastanza ben strutturato!<br />

Una nota, infine, sulla presenza<br />

di un ingresso analogico sul<br />

frontale che amplia le possibilità<br />

di connessione “al volo” con<br />

sorgenti portatili analogiche che,<br />

a prescindere dalla qualità di<br />

riproduzione, amplia la possibilità<br />

di condividere musica anche<br />

in compagnia. Da un certo punto<br />

di vista il Bluetooth soddisfa<br />

egregiamente questo bisogno e,<br />

quando disponibile, diventa un<br />

valore aggiunto per ascoltare un<br />

brano al volo o condividere musica<br />

in compagnia. Il 230HAD non<br />

dispone di collegamento Bluetooth<br />

né di rete ma la connessione<br />

analogica è ancora un valido<br />

canale per ampliare gli orizzonti<br />

dell’“ascolto personale”...<br />

<strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020 65


SELECTOR<br />

di Nicola Candelli<br />

La linea Borea della<br />

Triangle è stata presentata<br />

a settembre dello<br />

scorso anno e comprende ben<br />

tre diffusori da pavimento, due<br />

bookshelf, un centrale e curiosamente<br />

nessun modello destinato<br />

all’emissione posteriore in<br />

sistemi A/V (supponiamo che i<br />

più piccoli diffusori da scaffale,<br />

BR02, siano destinati a questo,<br />

in una visione molto Hi-Fi della<br />

riproduzione sonora che la<br />

Triangle incarna da sempre).<br />

All’interno del catalogo della<br />

casa francese la linea Borea si<br />

identifica come una delle più<br />

economiche, la più economica<br />

dell’offerta nel nostro Paese<br />

con prezzi che variano dai 300<br />

euro del modello da scaffale<br />

più piccolo ai 1.200 euro dei<br />

BR09, la torre più grande in<br />

assoluto, un tre vie con doppio<br />

woofer. Tutti, quindi, con prezzi<br />

particolarmente competitivi<br />

se si considera la qualità nel<br />

disegno e le prestazioni. Un<br />

bel biglietto da visita per il produttore<br />

d’oltralpe, certamente<br />

apprezzato per i suoi modelli<br />

di punta (i Magellan sopra ogni<br />

altro, di cui un modello costituisce<br />

tutt’ora il sistema di riferimento<br />

di <strong>SUONO</strong>), meno per<br />

i modelli value for price (o value<br />

without compromise come<br />

la Triangle stessa definisce la<br />

linea Borea) dove l’alter ego e<br />

concorrente per elezione, Focal,<br />

ha invece spesso sfornato<br />

modelli performanti.<br />

Qualche tempo fa su www.<br />

suono.it abbiamo raccontato<br />

l’evoluzione nel tempo di questa<br />

azienda, anticipandone<br />

novità e progetti, sottolineando<br />

come fosse in atto una<br />

sorta di rilancio del marchio<br />

affidato a Hugo Decelle, figlio<br />

del proprietario che è invece<br />

tornato ad occuparsi della sua<br />

prima passione, la produzione<br />

di vino. I risultati non si sono<br />

fatti attendere e i prodotti della<br />

linea Borea, ormai disponibili<br />

da tempo, stanno incontrando<br />

consensi molto positivi da parte<br />

della stampa internazionale<br />

(soprattutto il modello Borea<br />

BR03 diffusori da scaffale con<br />

un ottimo rapporto qualità<br />

prezzo). Il modello in prova,<br />

BR07, è il più piccolo delle tre<br />

torri disponibili, tutte figlie,<br />

come peraltro i due bookshelf,<br />

di un unico progetto basato su<br />

altoparlanti di nuova generazione<br />

ma anche sulle più recenti<br />

ricerche della casa sulla<br />

riduzione le vibrazioni interne<br />

del mobile dei diffusori: tutti<br />

i modelli della gamma Borea<br />

condividono una costruzione<br />

basata su pannelli in MDF rivestiti<br />

di foam EVA (Etilene<br />

Vinil Acetato) forato e, per le<br />

sue naturali caratteristiche,<br />

modellato alla bisogna in modo<br />

da ridurre il comportamento<br />

vibratorio della struttura e assorbire<br />

le vibrazioni generate<br />

DIFFUSORI<br />

Triangle Borea BR07<br />

Prezzo: € 800,00<br />

Dimensioni: 20,6 x 98 x 31,4 cm (lxaxp)<br />

Peso: 17.35 kg<br />

Distributore: Tecnofuturo<br />

Via Rodi, 6 - 25124 Brescia (BS)<br />

Tel.030.2452475 - Fax 030.2475606<br />

www.tecnofuturo.it<br />

Tipo: da pavimento Caricamento: reflex N. vie: 2,5 Potenza<br />

(W): 120 Impedenza (Ohm): 8 Risp. in freq (Hz): 44 - 22.000<br />

Sensibilità (dB): 91 Altoparlanti: 1 tw da 25 mm a cupola in<br />

seta , 1 mid da 16 con cono in carta, 1 wf da 16 con cono in fibra<br />

di vetro Rifinitura: Frassino Nero, Bianco, Noce<br />

SUL CAMPO<br />

66 <strong>SUONO</strong> luglio 2020


TEST<br />

Il tweeter ha la cupola in seta da<br />

25 mm e motore al neodimio.<br />

Utilizza un caricamento definito<br />

“parzialmente a tromba” con<br />

una lente che ne aumenta la<br />

dispersione.<br />

Il midbasso è un 16 cm con membrana<br />

in polpa di cellulosa naturale. Nei<br />

floorstanding viene equipaggiato<br />

con una sospensione a corsa breve<br />

e un cestello di nuova progettazione.<br />

Il woofer da 16 cm<br />

utilizza una membrana<br />

in fibra di vetro.<br />

dal movimento dei woofer grazie<br />

a una configurazione proprietaria<br />

definita DVAS (Driver<br />

Vibration Absorption System)<br />

dove una guarnizione in schiuma<br />

EVA ad alta densità assicura<br />

il contatto tra il motore del<br />

trasduttore e il rinforzo. Le<br />

vibrazioni del driver generate<br />

dalla sospensione della membrana<br />

sono notevolmente attenuate,<br />

quest’ultima trasmette<br />

una bassa vibrazione residua<br />

al cabinet.<br />

A dispetto di una tradizionale<br />

progressione matematica i<br />

BR08 sono il modello immediatamente<br />

superiore ai BR03:<br />

oltre al tweeter e al midrange/<br />

woofer utilizzati dall’intera<br />

gamma, adottano un ulteriore<br />

woofer, sempre da 16 cm a<br />

rinforzo alla gamma bassa; I<br />

due trasduttori lavorano contemporaneamente<br />

nello stesso<br />

carico di volume e pertanto non<br />

si tratta di un classico tre vie<br />

ma di un due vie e un mezzo.<br />

Perché questa scelta? A fronte<br />

delle ottime performance del<br />

modello da scaffale, verosimilmente<br />

si è voluto confermare<br />

il valore di un prodotto<br />

ben riuscito, aumentando la<br />

capacità di tenuta per l’utilizzo<br />

in ambienti di dimensioni<br />

<strong>SUONO</strong> luglio 2020 67


SELECTOR<br />

maggiori, potenziando conseguentemente<br />

il rendimento<br />

nella sezione bassi. Il reflex<br />

allineato anteriormente facilita<br />

l’inserimento in ambiente;<br />

il mobile è sordo e solido,<br />

con una costruzione accurata<br />

e rivestimento in vinile ma piacevole<br />

al tatto e alla vista. Gli<br />

anelli attorno alle membrane<br />

degli altoparlanti nascondono<br />

le viti che li fissano donando<br />

al frontale un aspetto elegante<br />

anche in assenza della griglia<br />

anteriore magnetica (non propriamente<br />

comune in sistemi<br />

di questa fascia di prezzo) che<br />

ove possibile conviene rimuovere:<br />

come verificato durante<br />

gli ascolti, la resa sonora se<br />

ne avvantaggia! I morsetti<br />

posteriori consentono il collegamento<br />

solo in monowiring<br />

mentre l’efficienza dichiarata<br />

di 91 dB autorizza l’utilizzo di<br />

amplificatori anche di potenza<br />

non elevata. Come sempre per<br />

un prodotto nuovo, conviene<br />

effettuare un discreto periodo<br />

di rodaggio prima di esprimere<br />

dei giudizi ma già dalle prime<br />

ore questi diffusori hanno<br />

manifestato la loro natura. La<br />

prima sensazione è un palcoscenico<br />

abbastanza profondo<br />

che agevola la collocazione<br />

nello spazio dei vari strumenti<br />

ma ancor di più si apprezza la<br />

facilità con la quale viene superata<br />

la barriera delimitata dai<br />

diffusori offrendo un suono con<br />

una buona estensione anche<br />

La morsettiera accetta unicamente cavo monowiring ma il serraggio garantisce una<br />

buona presa anche con cavi di un certo peso.<br />

in ampiezza. Un promettente<br />

inizio. Dal CD Blackbird (Siri’s<br />

Svale Band) il brano Don’t<br />

Explain inizia con l’assolo di<br />

contrabasso e da subito si è<br />

piacevolmente colpiti per la<br />

precisione, assenze di code e<br />

sufficiente estensione verso la<br />

parte più profonda. Analizzando<br />

questa gamma di frequenze<br />

si percepisce che ci si trova di<br />

fronte a un diffusore che riesce<br />

a esprimere compiutamente un<br />

maggior peso e volume sonoro<br />

rispetto ai diffusori da scaffale.<br />

La voce della cantante risulta<br />

netta e definita, timbricamente<br />

abbastanza corretta e<br />

facilmente individuabile al<br />

centro del palcoscenico. Bene<br />

l’assenza di esse sibilanti, cosa<br />

che con diffusori della stessa<br />

categoria spesso ho avuto<br />

modo di rilevare. Forse merito<br />

del tweeter in seta del quale ho<br />

apprezzato il lavoro che svolge<br />

senza essere aggressivo o peggio<br />

ancora arrotondato. Una<br />

ulteriore sensazione positiva<br />

l’ho ottenuta con l’ascolto del<br />

brano Lady of the Night dal<br />

CD 101 (North). Nonostante<br />

le forti sollecitazioni a cui<br />

sono stati sottoposto i diffusori<br />

(questi generi musicali talvolta<br />

portano a esagerare con il volume)<br />

il suono è rimasto sempre<br />

coerente, con la batteria in<br />

buona evidenza, il synthesizer<br />

ben presente mai invadente o<br />

affaticante, il basso asciutto e<br />

ben ritmato e si apprezza la<br />

capacità dei BR07 nel digerire<br />

tanti watt senza scomporsi e<br />

soprattutto l’attitudine di adeguarsi<br />

a qualsiasi genere musicale.<br />

Mars dal CD The Planets<br />

(Holst) consente di valutare<br />

ancora i pregi dei Triangle:<br />

fiati e ottoni sono riprodotti<br />

in modo abbastanza naturale,<br />

presenti e ben individuabili nel<br />

palcoscenico virtuale, idem gli<br />

archi e nonostante la massiccia<br />

presenza dei timpani il suono<br />

rimane coeso e stabile senza<br />

che si avvertano segni saturazione<br />

o compressione. Diffusori<br />

quindi senza difetti? Non<br />

proprio, nessun diffusore ne è<br />

esente... Ma quando durante i<br />

vari ascolti ho cercato di trovare<br />

delle défaillance rispetto<br />

ai miei riferimenti, di certo le<br />

ho percepite, ma se si mette in<br />

relazione la differenza di prezzo<br />

otto volte maggiore, viene<br />

davvero da chiedersi se sia giusto<br />

lamentarsi e di che cosa!<br />

Questo diffusore è in grado di<br />

soddisfare tutte quelle persone<br />

che amano ascoltare solo della<br />

buona musica; i BR-07 offrono<br />

naturalezza, buona correttezza<br />

timbrica e una capacità di<br />

adattamento a qualsiasi genere<br />

musicale, il tutto a un prezzo<br />

molto competitivo rispetto alle<br />

prestazioni offerte, rappresentando<br />

una escape strategy per<br />

chi vuol ascoltare musica senza<br />

spendere troppo ma anche<br />

senza rinunciare alla qualità.<br />

Come è noto a tutti, per salire<br />

di livello bisogna spalancare il<br />

portafogli e purtroppo quasi<br />

mai, anzi mai direi, il maggior<br />

esborso di denaro che viene<br />

richiesto è proporzionale al<br />

miglioramento sonico riscontrato...<br />

Un’ultima segnalazione: durante<br />

i vari ascolti ho provato a<br />

sostituire le punte in dotazione<br />

che vanno applicate al di sotto<br />

delle basi. Fermo restando<br />

che svolgono egregiamente il<br />

loro lavoro, le ho sostituite con<br />

dei disaccoppiatori provvisti di<br />

sfere che avevo a disposizione<br />

e il diffusore ha rivelato ulteriori<br />

potenzialità (con una<br />

riproposizione ancora più precisa<br />

e stabile) tali da renderlo<br />

con completezza un best buy i<br />

cui confini qualitativi possono<br />

riservare ancora sorprese.<br />

Davvero interessante.<br />

68 <strong>SUONO</strong> luglio 2020


SELECTOR<br />

a cura della redazione<br />

GIRADISCHI<br />

Thorens TD 1600<br />

La nuova Thorens guara<br />

alle cose ecumenicamente...<br />

Trazione diretta<br />

o a cinghia? Entrambe!<br />

Telaio rigido o flottante?<br />

Entrambi! L’ampio catalogo<br />

del marchio offre sia<br />

questo che quello ma quando<br />

le cose si fanno serie e si<br />

sale di prezzo... si attinge<br />

alla tradizione ed è questo<br />

quello che conta.<br />

Quando ti avvicini (o li<br />

hai superati, a seconda<br />

del modo di considerare<br />

la nascita di Thorens o<br />

il suo ingresso nel mondo dei<br />

giradischi) i 100 anni di vita,<br />

il tuo vissuto, non c’è che dire<br />

conta e pesa, perché a volte il<br />

proprio heritage è un fardello<br />

duro da trascinare. Qualcosa del<br />

genere deve aver pensato Gunther<br />

Kurten, dinamico manager<br />

che abbiamo conosciuto e che<br />

è approdato alla corte del real<br />

marchio di giradischi, buon ultimo<br />

presidente in un percorso<br />

che negli ultimi anni è diventato<br />

almeno in parte accidentato.<br />

A Kurten certo non si può negare<br />

la capacità di imprimere una<br />

svolta dinamica alle aziende<br />

dove lavora e da quando è finito<br />

nelle sue mani il marchio che fu<br />

di Hermann Thorens, poi di<br />

Heinz Rohrer e ora dell’ex CEO<br />

di Elac, ha cominciato a sfornare<br />

nuovi prodotti, via via assumendo<br />

un senso logico nel tanto realizzare<br />

e che trova il suo apice<br />

in quello che, sinteticamente,<br />

potremmo definire il recupero<br />

della tradizione un impegno<br />

già intrapreso quando l’azienda<br />

era nelle mani del precedente<br />

proprietario (TD 903, TD 905 e<br />

TD 907, che condividono tutti il<br />

design del sottotelaio a tre molle<br />

così apprezzato dagli amanti del<br />

vinile sono del 2018) e che trova<br />

una implementazione ancor più<br />

spinta proprio nel TD 1600, qui<br />

in prova che già dal nome cerca<br />

assonanze<br />

con il<br />

glorioso<br />

TD 160 degli anni ’70 (o<br />

più propriamente con il TD<br />

150 del 1965 che introduce per<br />

primo il nuovo tipo di sistema<br />

flottante), adottando un doppio<br />

chassis di tipo flottante. Non<br />

solo: è presente un’importante<br />

cornice in legno con funzione<br />

prevalentemente estetica e viene<br />

utilizzata la trazione a cinghia<br />

(oggi ecumenicamente Thorens<br />

non si schiera né con questa soluzione<br />

né con la trazione diretta,<br />

offrendo modelli con l’una e<br />

con l’altra così come accade per<br />

il tipo di sospensione, flottante<br />

o rigida), in particolare quella di<br />

forma piatta (compatibile con gli<br />

altri modelli di giradischi classici),<br />

analoga a quella del 160<br />

e che trasmette il movimento<br />

dall’alberino del motore al contropiatto<br />

(il perno è a bagno<br />

d’olio, disaccoppiato dal piatto<br />

e dal braccio nel sottotelaio,<br />

ed è stato collocato in una<br />

scatola su uno smorzatore<br />

in silicone), in modo che, una<br />

volta fissato, il piatto copra<br />

il tutto e poco o nulla sia<br />

visibile. Abbastanza carne<br />

a fuoco per deliziare i<br />

palati dei sostenitori, mai<br />

sopiti, delle soluzioni a<br />

telaio flottante, messe in<br />

ombra nel recente passato<br />

dai telai rigidi certo più<br />

semplici ed economici da<br />

Prezzo: € 3.600,00<br />

Dimensioni: 45,4 x 8 x 36 cm (lxaxp)<br />

Peso: 10.9 kg<br />

GIRADISCHI THORENS TD 1600<br />

Tipo: con braccio Telaio: flottante su tre elementi elastici<br />

Trasmissione: cinghia piatta Piatto: piatto e contropiatto in<br />

alluminio Velocità (RPM): 33 e 1/3 e 45 con controllo elettronico<br />

Braccio: TP-92 da 9 pollici con antiskating magnetico<br />

Alzabraccio: manuale Wow & Flutter (%): < 0,06 Note: uscite<br />

phono RCA e XLR; alimentazione esterna; finitura laccato piano<br />

nero, noce lucido.<br />

70 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020


TEST<br />

Sul controtelaio flottante è fissato il perno del piatto e<br />

la base del braccio. La forma è quasi triangolare con<br />

un ulteriore supporto su cui è fissato il braccio che si<br />

posiziona alla stessa quota del piano fisso superiore<br />

del giradischi. È presente una lastra in metallo che porta<br />

allo stesso potenziale il braccio e piatto.<br />

La cinghia<br />

di trasmissione<br />

a sezione piatta<br />

si posiziona sulla<br />

puleggia del motore di<br />

grande diametro e sul<br />

contropiatto in alluminio<br />

su cui si poggia il piatto<br />

che copre il sistema di<br />

trascinamento.<br />

Le molle sono fissate a un<br />

supporto avvitato al fondo<br />

che, oltre a costituire<br />

l’appoggio stabile<br />

alla base, consente la<br />

regolazione in altezza<br />

del controtelaio<br />

flottante. Nella parte<br />

superiore è presente<br />

un inserto in foam che<br />

tende a smorzare le<br />

oscillazioni e assorbire<br />

eventuali risonanze della<br />

molla.<br />

Il controtelaio flottante poggia su tre molle fissate al<br />

fondo che si inseriscono in sedi cilindriche aderendo<br />

al controtelaio tramite supporti in gomma che<br />

hanno anche la funzione di disaccoppiamento.<br />

È presente una torretta in ottone su cui si fissa il<br />

cordino che riduce sensibilmente le oscillazioni<br />

orizzontali del sistema elastico. La cornice in legno<br />

su cui è fissato il pannello in polimero e alluminio è<br />

avvitata direttamente alla base e ha una funzione<br />

prevalentemente estetica oltre a supportare i<br />

comandi di accensione e selezione della velocità.<br />

Il piatto è ricavato dalla tornitura di un<br />

unico elemento in alluminio con<br />

una precisione e finitura di<br />

altissimo livello: eccellenti<br />

gli accoppiamenti<br />

geometrici con il<br />

contropiatto che<br />

ruota senza il minimo<br />

di oscillazioni.<br />

<strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020 71


SELECTOR<br />

Il contrappeso si fissa al supporto posto non in linea con la canna del<br />

braccio ma in più in basso per spostare il centro delle masse e consentire<br />

la regolazione fine del braccio in lunghezza e perpendicolarità.<br />

La regolazione del VTA si effettua<br />

ruotando le ghiere alla base<br />

dopo aver sbloccato il fermo<br />

superiore. Una volta ottenuto<br />

il livello ottimale, tramite una<br />

chiave in dotazione si procede<br />

al serraggio del fermo.<br />

La canna si innesta<br />

sul supporto mobile<br />

dell’articolazione ed<br />

è tenuta da una vite<br />

che la stringe nel<br />

supporto. È possibile<br />

regolare la rotazione<br />

e la distanza dal<br />

cento per ottimizzare<br />

agevolmente la<br />

testina.<br />

L’alimentazione è lineare con un trasformatore toroidale a uscita duale con una<br />

tensione stabilizzata a +/-16VDC. I dispositivi attivi sono installati su ampie<br />

alettature per lo smaltimento del calore.<br />

realizzare. Non va però eccessivamente<br />

enfatizzata l’assonanza<br />

con il passato visto che la soluzione<br />

odierna ha poco altro a<br />

che fare con quella iconica del<br />

160: il telaio flottante, al quale<br />

sono fissati il piatto e la basetta<br />

del braccio, poggia sulle tre<br />

molle della sospensione, che<br />

sono fissate da sotto la base del<br />

telaio principale, mentre prima<br />

veniva appeso alle molle stesse,<br />

regolabili in tensione dall’alto.<br />

Una soluzione, quella attuale,<br />

che facilita leggermente le<br />

regolazioni in merito che, in<br />

precedenza ma anche tutt’ora<br />

(anche se adesso non occorre<br />

rimuovere il fondo), richiedono<br />

una certa perizia visto che<br />

comunque occorre intervenire<br />

dal basso: se l’apparecchio è<br />

posto in verticale per effettuare<br />

l’operazione questa è priva di<br />

ogni fondamento! Il sottotelaio<br />

deve essere regolato, ad esempio<br />

se si è installato un braccio più<br />

pesante o più leggero di quello<br />

in dotazione occorre intervenire<br />

dal basso (le viti sporgono dal<br />

fondo dell’apparecchio) regolando<br />

l’altezza delle molle con<br />

72 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020


TEST THORENS TD 1600<br />

una chiave a brugola. Ad eccezione<br />

della carica delle molle, le<br />

altre regolazioni sono di facile<br />

accesso e si ottengono risultati<br />

molto precisi con pochissimi interventi<br />

di correzione. Iniziando<br />

dal VTA, è possibile allentare il<br />

fermo alla base del braccio e<br />

ruotare la ghiera godronata fino<br />

a raggiungere la quota necessaria.<br />

Poi basta stringere il tutto, di<br />

nuovo. Anche l’inclinazione della<br />

testina è facilmente regolabile<br />

grazie al supporto mobile che<br />

consente la regolazione angolare<br />

e la distanza. La distanza si può<br />

regolare ancor più finemente<br />

facendo scorrere il braccio<br />

nella sede dell’articolazione. È<br />

anche possibile agire sulla rotazione<br />

del braccio per ottenere il<br />

massimo della perpendicolarità<br />

fra puntina e disco in quanto le<br />

microregolazioni si effettuano a<br />

testina montata e serrata energicamente.<br />

In questo modo è<br />

possibile, anche tramite il set<br />

di ottimizzazione, Analogmagik,<br />

arrivare più rapidamente<br />

al massimo delle prestazioni.<br />

Allo stesso modo è possibile,<br />

tramite due viti in coincidenza<br />

della scatola del motore, regolare<br />

la tensione della cinghia di<br />

trasmissione.<br />

Per il telaio flottante viene utilizzata<br />

una tavola in MDF di<br />

elevato spessore dove è ricavata<br />

la sede per il cuscinetto del perno<br />

del piatto mentre una tavola<br />

dello stesso tipo, sviluppata per<br />

tutta la profondità del telaio<br />

flottante, viene utilizzata per la<br />

basetta, che ospita il braccio, ed<br />

è rigidamente fissata ad esso.<br />

La scelta del colore nero per<br />

quest’ultima, in contrasto con<br />

il colore silver utilizzato per il<br />

telaio flottante, appare una sorta<br />

di citazione: ricorda infatti il<br />

Linn Sondedk che, a sua volta,<br />

secondo la storia del tempo, fu<br />

ispirato dall’Ariston e questi a<br />

sua volta dal TD 160!<br />

La soluzione adottata consente<br />

oscillazioni solo sul piano verticale<br />

visto che all’interno del<br />

piano oscillante è stata ricavata<br />

una scanalatura nella direzione<br />

perno del piatto/asse di rotazione<br />

verticale del braccio, con<br />

inserito un tirante in acciaio che<br />

minimizza le oscillazioni sul piano<br />

orizzontale, le più dannose<br />

per la corretta lettura da parte<br />

del fonorilevatore. Il motore è<br />

fissato alla base ed è controllato<br />

elettronicamente tramite un<br />

circuito che s’incarica anche del<br />

cambio di velocità tra 33 1/3 e<br />

45 rpm, che avviene così senza<br />

dover cambiare di sede alla cinghia.<br />

L’alimentazione è esterna<br />

in un box metallico che contiene<br />

il circuito di raddrizzamento e il<br />

trasformatore toroidale mentre<br />

il braccio in dotazione è il TP-<br />

92 da 9 pollici, con articolazione<br />

cardanica, cuscinetti a sfera ad<br />

alta precisione e olio viscoso in<br />

quello orizzontale. In ragione<br />

della sua massa effettiva consente<br />

il montaggio di una vasta<br />

pletora di fonorivelatori: nell’utilizzo<br />

si è rivelato preciso e ben<br />

costruito. Sul lato posteriore del<br />

giradischi sono presenti entrambe<br />

le uscite RCA e XLR, queste<br />

ultime adatte per realizzare un<br />

sistema bilanciato con testine<br />

MC, soluzione al momento implementata<br />

unicamente su questo<br />

modello e sull’equivalente<br />

1601 che offre in più l’alza braccio<br />

con sensore ottico.<br />

Prendendo confidenza con<br />

l’apparecchio ci si accorge facilmente<br />

che tutto è stato realizzato<br />

con grande attenzione<br />

alla precisione meccanica, una<br />

sensazione che si palesa chiaramente<br />

quando si solleva il<br />

piatto dal sottopiatto (l’accoppiamento<br />

è davvero stretto) ma<br />

anche utilizzando il braccio o,<br />

semplicemente, osservando il<br />

movimento di scorrimento del<br />

piatto. Anche il grado di isolamento,<br />

verificabile percuotendo<br />

il telaio o le vicinanze del giradischi,<br />

testimoniano una buona<br />

capacità dell’apparecchio.<br />

Tutti elementi che si ripercuotono<br />

sulle performance sonore<br />

DATI RILEVATI<br />

BRACCIO<br />

lunghezza (“): 9,17<br />

ETL (mm): 233<br />

PTS (mm): 215,5<br />

OvH (mm): 17,5<br />

Peso sulla puntina senza contrappeso (gr): 20,5<br />

Contrappeso (gr): 91<br />

PIATTO<br />

Diametro (mm): 300<br />

Massa totale rotante (gr): 3418<br />

Diametro perno (mm): 10<br />

LEGENDA<br />

ETL = effective tonearm lenght PTS = distanza tra<br />

gli assi OvH = overhang<br />

all’insegna della grande precisione<br />

nel delineare sia i rapporti<br />

prospettici dello stage sonoro<br />

che le varie nuance timbriche<br />

e l’incedere della musica, con<br />

un senso del ritmo notevole.<br />

Utilizzando fonorivelatori di<br />

prezzo crescente, l’incremento<br />

delle performance musicali appare<br />

coerente e il TD 160 non<br />

sembra mai poter rappresentare<br />

l’anello debole del sistema e,<br />

con i dovuti limiti, sembra predisposto<br />

per accettare partner<br />

anche molto esigenti e molto<br />

performanti.<br />

L’ascolto nella modalità fono<br />

bilanciato merita una trattazione<br />

a sé in un futuro numero di<br />

<strong>SUONO</strong> ma aggiunge prospettive<br />

a un giradischi che sembra<br />

non mostrare limiti.In poche<br />

parole: Thorens is back!<br />

I cavi di segnale collegati<br />

direttamente alla testina<br />

sono saldati al PCB con<br />

le connessioni RCA e XLR<br />

in modo da scegliere il<br />

connettore più idoneo<br />

per il collegamento al<br />

pre in quanto le masse<br />

sono separate ed è<br />

possibile collegare una<br />

testina MC in bilanciato.<br />

A fianco del connettore<br />

di alimentazione ci sono<br />

i due trimmer per la<br />

regolazione della velocità<br />

specifici per 33 e 45 giri.<br />

<strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020 73


SELECTOR<br />

di Nicola Candelli<br />

dei primi<br />

accessori (i famosi<br />

coni), utilizzati L’avvento<br />

in sostituzione dei piedini in<br />

dotazione delle nostre elettroniche,<br />

avevano l’obbiettivo di<br />

migliorare il suono attraverso<br />

la riduzione delle vibrazioni;<br />

così molti produttori, sulla scia<br />

di un discreto successo ottenuto<br />

da questi accessori, nel tempo si<br />

sono cimentati nella progettazione<br />

e costruzione di manufatti<br />

più complessi e più performanti.<br />

Di questi complementi ne ho<br />

provati diversi e differenti sono<br />

stati i risultati ottenuti. Perché,<br />

pur sembrando abbastanza simili,<br />

l’utilizzo di materiali diversi<br />

come l’acciaio, il derlin, l’ottone<br />

o altro materiale, così come le<br />

sfere utilizzate (acciaio o ceramica),<br />

danno risultati diversi e<br />

alla fine queste diversità generano<br />

per l’acquirente un ventaglio<br />

di scelta in funzione dei gusti e<br />

delle esigenze personali. Forse<br />

anche per questa ragione l’azienda<br />

italiana Arimateria offre una<br />

vasta pletora di sistemi di isolamento<br />

basati su piedini realizzati<br />

con differenti materiali (basalto,<br />

porfido e porfido rivestito di fibra<br />

di carbonio) di diverse altezze<br />

(1,4,2,5/3 e 4,5 cm) e con la variabile<br />

di essere disaccoppiati o<br />

meno. La casa realizza anche eleganti<br />

mobili e basi porta elettroniche,<br />

utilizzando un interessante<br />

sistema di disaccoppiamento<br />

le cui caratteristiche si possono<br />

trovare sul sito.<br />

Il sistema giunto per la prova<br />

si chiama “De-Coupling Feet<br />

AM30B.4” ed è costituito da<br />

una confezione da quattro piedini<br />

da utilizzare prevalentemente<br />

sotto le elettroniche e<br />

volendo anche sotto i diffusori,<br />

anche se nel catalogo esistono<br />

delle soluzioni appositamente<br />

dedicate. Ogni disaccoppiatore<br />

COMPLEMENTO<br />

Ariamateria AM30B.4.FL<br />

SUL CAMPO<br />

Prezzo: € 287,00<br />

Tipo: sistema di isolamento Note: 4 piedini flottanti da 4,5x3cm (DxH)<br />

in basalto con granulometria varia, mescolato con miscela di resine<br />

poliuretaniche a bassa percentuale di isocianato. Top in pelle e base<br />

in neoprene incollata con polimero elastico. Disponibili anche versioni<br />

di altezza 2,5/4 e 4,5 cm: 200, 210, 230 euro.<br />

Distributore: Distretto Audio<br />

Via Enrico Ferri, 49 - 25123 Brescia (BS)<br />

Tel. 348 951 0718<br />

www.distrettoaudio.com<br />

74 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020


TEST<br />

LA LOTTA ALLE VIBRAZIONI<br />

SECONDO ARIAMATERIA<br />

La casa italiana ha affidato allo studio di acustica Alessandro Piffer il compito<br />

di verificare il comportamento di un set di piedini AM 14 in basalto. I campioni<br />

sono stati posizionati tra il pavimento sollecitato da un generatore di calpestio e<br />

una piastra fornita dal committente. Sulla piastra sono state caricate delle masse<br />

per la simulazione del carico di lavoro (15 kg). Al centro della piastra, sono stati<br />

posizionati gli accelerometri fissati su un supporto, ancorato alla piastra con<br />

della cera di api. Gli accelerometri sono stati orientati lungo i tre assi spaziali<br />

X, Y e Z. I valori misurati sulla piastra poggiata sui supporti testati sono stati<br />

confrontati con i valori rilevati nelle stesse condizioni di carico e sollecitazione<br />

rilevati appoggiando la piastra su quattro elementi in acciaio aventi smorzamento<br />

meccanico ininfluente. Il test è stato condotto utilizzando una procedura<br />

interna ed è rappresentativo dello smorzamento delle vibrazioni meccaniche<br />

che generalmente interessano le strutture edilizie (range primario 50 - 5.000 Hz).<br />

I grafici evidenziano come il comportamento dei piedini Ariamateria su tutti e<br />

tre gli assi tenda a assorbire un maggior quantitativo di vibrazioni rispetto al<br />

campione di riferimento.<br />

è costituito da due cilindri realizzati<br />

in un impasto di graniglia<br />

di basalto finemente macinata<br />

sino a raggiungere dimensioni<br />

di circa due mm e poi amalgamato<br />

con una miscela di resine<br />

poliuretaniche e, infine, rifinito<br />

con l’inserimento di un disco di<br />

neoprene situato sulla parte inferiore<br />

e un altro di cuoio sulla<br />

parte superiore con impresso il<br />

logo dell’Azienda; quest’ultimo<br />

ha una funzione di protezione<br />

per le apparecchiature sovrastanti,<br />

dato che la graniglia al<br />

tatto è decisamente ruvida e un<br />

contatto diretto non sarebbe<br />

benevolo nei confronti del fondo<br />

di una qualsiasi elettronica.<br />

Questa particolare costruzione<br />

crea una serie di piccole cavità<br />

dove la presenza di aria, in<br />

unione alle capacità del materiale<br />

inerte, costituisce un<br />

ottimo vettore per scaricare le<br />

vibrazioni prodotte dai nostri<br />

apparati. Ancora più interessante<br />

è l’inserimento tra i due<br />

cilindri di tre sfere dal diametro<br />

di 4 mm, che trovano alloggio<br />

in degli incavi metallici magnetici<br />

utili a mantenere in sede le<br />

sfere senza il rischio, una volta<br />

disaccoppiati i due cilindri, di<br />

doverle rincorrerle per tutta<br />

la stanza. I micro movimenti<br />

di queste sfere, quando sollecitate,<br />

contribuiscono assieme<br />

all’intera struttura a dissipare<br />

parte della energia prodotta. Gli<br />

effetti dovuti a questa soluzione<br />

alla fine sono apprezzabili non<br />

solo in termini di rilevazioni<br />

scientifiche (vedi box) ma in<br />

quanto facilmente percepibili:<br />

i due sistemi, lavorando in<br />

unione, sono capaci di bloccare<br />

la maggior parte di vibrazioni<br />

sia sul piano verticale (basalto)<br />

che su quello orizzontale (sfere)<br />

e si ottiene davvero un buon risultato.<br />

Tradotto in ascolto, la<br />

prima sensazione è la migliore<br />

prestazione della sezione bassi<br />

che rimane solida e stabile ma è<br />

ripulita da quell’alone che spesso<br />

circonda questa zona e che<br />

inevitabilmente tende a inquinare<br />

parte della sezione medio<br />

bassa. Il risultato è che la parte<br />

media ne trae un sensibile beneficio<br />

risultando più lucida e<br />

intellegibile. La porzione acuta<br />

rimane sostanzialmente la stessa<br />

ma si presenta comunque con<br />

una maggiore capacità di sottolineare<br />

i dettagli. Queste piccole<br />

variazioni contribuiscono a<br />

rendere l’ascolto più godibile e<br />

meno affaticante! Gli effetti più<br />

evidenti li ho ottenuti inserendo<br />

questi disaccoppiatori sia sotto<br />

il lettore CD che sotto il convertitore;<br />

in particolare, posizionati<br />

al di sotto del lettore analogico,<br />

ne ho apprezzato un interessante<br />

incremento sonoro...<br />

Per gli appassionati sempre<br />

alla ricerca di ottimizzare le capacità<br />

del proprio sistema non<br />

sarà difficile, inserendo questi<br />

accessori in special modo sotto<br />

quelle apparecchiature più facilmente<br />

soggette a vibrazioni<br />

proprie e indotte, riscontrare<br />

piccoli ma significativi miglioramenti.<br />

<strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020 75


SELECTOR TUTTO IL MEGLIO IN ARRIVO SUL MERCATO<br />

GLI ACCESORI PER LA MESSA A PUNTO<br />

S(U)ONORA<br />

È un’estate così, né da consumare né da dimenticare, ed è forse questo il momento più opportuno per dedicare al nostro sitema<br />

Hi-Fi qualche attenzione. Dal più “magico” a quello per il semplice maquillage, ecco gli accessori più significativi per farlo...<br />

C’è chi giura che abbiano<br />

effetti macroscopici<br />

(chi addirittura magici!)<br />

e c’è chi crede che non servano<br />

quasi a niente. Di certo la<br />

maggior parte di essi male non<br />

fa (e sono quelli scelti da SUO-<br />

NO) e non c’è forse un momento<br />

migliore di questa estate, in parte<br />

abortita, per verificare, generalmente<br />

con spese contenute, se<br />

servano o no.<br />

Alcuni certamente sono utili se<br />

non indispensabili per una messa<br />

appunto o addirittura il rigging<br />

dell’impianto... Welcome to the<br />

pleasure dome degli accessori,<br />

dunque, con la loro imparegiabile<br />

varietà, qualche accenno di<br />

genialità e tante, tante parole spese<br />

in merito. Nell’enorme mare<br />

in tempesta, ancora una volta<br />

<strong>SUONO</strong> si offre come bussola per<br />

intercettare quelli più utili.<br />

CHE COSA È S(U)ONORA<br />

S(U)ONORA è la selezione dei prodotti consigliati sulla base dell’esperienza<br />

e della libera scelta dello staff di <strong>SUONO</strong>. Guida all’acquisto parziale<br />

perché dell’universo sterminato di prodotti presenti sul mercato italiano<br />

ne segnala solo una parte: in questo caso sono stati eliminati, gran parte<br />

didei modelli che necessitano di una spna per funzionare. Nel complesso<br />

quelli segnalati sono prodotti generalmente migliori della media per<br />

costruzione, affidabilità, riscontro tecnico e ascolto, in ciascuno o in parte<br />

di questi parametri, ai quali si aggiungono elementi come affidabilità,<br />

assistenza post vendita, garanzia e sua applicazione… La polifonicità di<br />

tali elementi assume nella dispersiva galassia hi-fi una valenza ancor più<br />

marcata. Per voi abbiamo scelto quelli che comunque, trovandoci nel<br />

terzo millennio, sono acquistabili anche in rete o comunque possono<br />

essere utili alla “causa”!<br />

YAMAMOTO SOUND CRAFT<br />

GS SERIE<br />

PREZZO € 2,00<br />

doratura 24K. Prezzo singolo Dimensioni (l x a x<br />

p) cm: diametro 22 mm<br />

VALHALLA TECHNOLOGY<br />

STRISCE IN VELCRO PER<br />

CAVI (SET DI 5)<br />

PREZZO € 7,00<br />

SIMPLY ANALOG<br />

LIQUIDO PER LA PULIZIA DI<br />

CD-DVD-BLU RAY<br />

PREZZO € 9,95<br />

Tipo: Piedini adesivi 20mm Note: Set di 4 piedini<br />

smorzanti distanziatori, disponibili a scelta<br />

in diversi spessori e materiali, da usare sotto<br />

apparecchi acustici. Diametro standard di 20mm.<br />

Modelli: GS-2 €2,90; GS-3 €4,20; GS-4 € 4,30; GS-6<br />

€6,50; GS-8 €6,50.<br />

SHARK<br />

SOTTOPUNTE SPIKES<br />

PREZZO € 3,50<br />

mm; chiusura a scatto; Disponibile anche versione<br />

per cavi fino a 12 mm euro 8,00<br />

WIREWORLD<br />

DEOXIT<br />

PREZZO € 8,00<br />

Tipo: Strisce in velcro per cavi Note: Set di 5 strisce<br />

in velcro, facili da usare che forniscono il controllo<br />

completo dei cavi. Colore: nero; Altezza: a scelta<br />

13mm o 20mm (€8); Lunghezza: 200mm.<br />

Note: Sottopunte in ottone tornito dal pieno<br />

SHARK<br />

ANELLO IN FERRITE<br />

PREZZO € 8,00<br />

Tipo: anello in ferrite Note: adatto per cavi fino a 8<br />

Tipo: Prodotto per disossidare i contatti<br />

Note: Formula avanzata senza alcool, non tossica.<br />

Panno in microfibra incluso. Quantità: 200ml<br />

77


SELECTOR<br />

SIMPLY ANALOG<br />

PANNO IN MICROFIBRA<br />

EXTRA LARGE<br />

PREZZO € 9,95<br />

DYNAVOX<br />

SPRAY PER PULIZIA CD<br />

PREZZO € 12,00<br />

YAMAMOTO SOUND CRAFT<br />

QB-2<br />

PREZZO € 16,90<br />

ACOUSTIC REVIVE<br />

CSF-4<br />

PREZZO € 20,90<br />

Tipo: Calza in fibra di carbonio Note: lunghezza<br />

un metro e diametro 4mm. Si adatta a qualsiasi<br />

cavo da circa 4-5mm di diametro. Disponibile anche<br />

con diametro maggiore<br />

Note: Formato: 32 x 32 cm. Diversi colori disponibili<br />

SONITUS ACOUSTICS<br />

ACUFIX<br />

PREZZO € 9,90<br />

Tipo: Colla siliconica per correttori acustici Note:<br />

Confezione da 310 ml. Adatta per l'incollaggio di<br />

6-8 pannelli (60x60 cm). Priva di sostanze tossiche<br />

e solventi Dimensioni (l x a x p) cm: 60 x 60 x 8<br />

WIREWORLD<br />

PROGOLD<br />

PREZZO € 9,00<br />

Note: fluido per la pulizia del disco CD, flacone 200<br />

ml con ugello di spruzzo<br />

MICHELL ENGINEERING<br />

TENDER FEET S<br />

PREZZO € 12,00<br />

Tipo: Piedini in legno Note: Set di 4 piedini in<br />

legno di ciliegio Asada di Hokkaidom per supportare<br />

diffusori ed elettroniche acustiche, con<br />

lato di 34mm, quattro piedini supportano un peso<br />

massimo di 50kg.<br />

YAMAMOTO SOUND CRAFT<br />

PB-22<br />

PREZZO € 17,50<br />

AUDIO TEKNE<br />

CARBON BLOCK<br />

PREZZO € 20,00<br />

Tipo: disaccoppiatori in carbon block Note: disponibile<br />

anche da 10x5x2 cm, €42,00; 5x5x5 cm<br />

68,00; 10x10x2 cm €68,00; 10x15x2 cm € 112,00;<br />

10x10x5 cm €140,00; 10x10x10 cm €220,00; set<br />

da 4 pz piedino diametro 5x2 cm €126,00; basi<br />

45x35x3,5 cm €1.198,00; 50x40x3,5 cm €1.380,00<br />

Dimensioni (l x a x p) cm: 5 x 5 x 2<br />

Tipo: prodotto per la pulizia dei contatti<br />

ACOUSTIC SYSTEM INT.<br />

SUGAR CUBE<br />

PREZZO € 10,00<br />

Tipo: piedini conici per elettroniche in alluminio<br />

anodizzato Note: modello L di maggiore altezza<br />

euro 15<br />

Tipo: Supporti triangolari in ebano Note: Set di 4<br />

supporti triangolari in legno duro di ebano, grazie<br />

alla forma particolare riesce a controllare e stabilizzare<br />

le vibrazioni; puoi unire anche un piedino<br />

con l'altro, rovesciato. Peso massimo supportato<br />

25kg x 4 pezzi. Dimensioni (l x a x p) cm: 0,38<br />

x 0,25 x 0,25<br />

VALHALLA TECHNOLOGY<br />

TECHNOLOGY VT FEET<br />

PREZZO € 21,00<br />

SHARK<br />

SPWR<br />

PREZZO € 13,50<br />

VALHALLA TECHNOLOGY<br />

TECHNOLOGY VT PLAYER/<br />

AMPLIFIER FEET<br />

PREZZO € 18,00<br />

Tipo: Piedini per diffusori Note: Set di 8 piedini<br />

smorzanti per diffusori da pavimento e da stand/<br />

libreria con lato adesivo. Disponibili in diversi<br />

modelli. Visita il listino ufficiale.<br />

Note: 1 pz.<br />

ANALYSIS PLUS<br />

T CONNECTOR/SPLITTER<br />

PREZZO € 22,00<br />

SIEVEKING SOUND<br />

COPRIPRESA RCA (SET DI 2)<br />

PREZZO € 10,00<br />

Tipo: Copripresa Note: Coppia di RCA End Caps,<br />

copripresa RCA<br />

ANSUZ<br />

DARKZ CERAMIC BALL<br />

PREZZO € 12,00<br />

Tipo: punte coniche Note: Punte Shark in Sandal<br />

Wood, supporta pesi da 1 a 20 kg; confezione da 6<br />

pz; prezzo cadauna con sottopunta<br />

YAMAMOTO SOUND CRAFT<br />

QB-1<br />

PREZZO € 16,90<br />

Tipo: Dischi smorzanti per lettori Note: Set di 4<br />

dischi smorzanti per lettori digitali e amp/preamp,<br />

con lato adesivo, adatti al posizionamento sotto i<br />

piedini originali degli apparecchi. Modelli disponibili:<br />

VT 10; VT 25; VT 50.<br />

MUSIC TOOLS<br />

FLOOR-SAVER INOX 20 MM<br />

PREZZO € 19,00<br />

Tipo: duplicatore d'uscita RCA gold Ingressi: 1<br />

RCA maschio, 2 RCA femmina Note: Connettore<br />

a T placcato in oro; duplicatore d'uscita RCA. Blocchetto<br />

in rame placcato in oro<br />

SHARK<br />

SPWF<br />

PREZZO € 22,50<br />

Note: consentono di "collegare" più Darkz.<br />

Tipo: Piedini in legno Note: Set di 4 piedini in<br />

legno di abete, con dimensione del lato di circa<br />

34mm, peso massimo supportato da 4 pezzi 50kg.<br />

Tipo: sotto punte Note: Set 4 pz in acciaio inox<br />

diametro 20 mm.<br />

Tipo: piedino smorzante Note: composta da 3<br />

78


GUIDA ALL’ACQUISTO ACCESSORI<br />

parti: una base, un platorello con 3 punte e un<br />

cilindro con un anello in gomma per un miglior<br />

accopppiamento con l'elettronica; all'interno del<br />

cilindro vanno inserite alcune gocce di olio siliconico<br />

per smorzare le risonanze.<br />

ATACAMA AUDIO<br />

ISOLATION GEL PADS<br />

PREZZO € 23,00<br />

Assorbente Frequenze: Medio/Basse Note: in<br />

poliestere schiuma acustica hi-performance. Attenuatore<br />

professionale per batteria. Colore grigio,<br />

varie dimensioni standard, disponibile anche su<br />

misura. Confezione da 1.<br />

FURUTECH<br />

NCF BOOSTER EXTENSION<br />

SHAFTS<br />

PREZZO € 29,00<br />

ATACAMA AUDIO<br />

CARPET SPIKES M8<br />

PREZZO € 32,00<br />

Tipo: punte per tappeti Note: set di otto punte;<br />

kit con dadi di fissaggio, set da otto pezzi, versione<br />

M8 43 euro<br />

legno di ebano nero africano per diffusori ed<br />

elettroniche acustiche, con lato da 34mm; quattro<br />

pezzi supportano un peso massimo di 50kg.<br />

YAMAMOTO SOUND CRAFT<br />

QB-5<br />

PREZZO € 35,00<br />

Tipo: cuscinetto d'isolamento in gel Note: set di<br />

otto pezzi, finitura trasparente o nero<br />

EAT<br />

COOL DAMPER<br />

PREZZO € 25,00<br />

Tipo: anello smorzante cannal Note: per valvole<br />

preamplificatrici<br />

SHARK<br />

SPWP<br />

PREZZO € 25,00<br />

Tipo: punte coniche Note: Punte Shark in Sandal<br />

Wood, supporta pesi fino a 40 kg cadauna; confezione<br />

da 6 pz; prezzo cadauna con sottopunta<br />

Tipo: barre di estensione per la serie NCF booster<br />

Note: confezione da 10 pezzi Dimensioni (l x<br />

a x p) cm: 6<br />

Provato su <strong>SUONO</strong> 530 - 11/2018<br />

SONITUS ACOUSTICS<br />

APPONO 1025<br />

PREZZO € 30,00<br />

Tipo: Poliestere a celle chiuse hi-performance<br />

Risp. in freq. (Hz): Assorbente Frequenze:<br />

Ampio spettro Note: Assorbitori di vibrazioni per<br />

isolamento diffusori e monitor Pro. Conf. da 4 col.<br />

grigio, versioni da 25,30,40 cm e spessori 3,5 o 6 cm<br />

Dimensioni (l x a x p) cm: 10 x 25 x 3,5<br />

STEIN MUSIC<br />

BLACK STARS<br />

PREZZO € 30,00<br />

FO.Q<br />

DAMPING SPACER G-51<br />

PREZZO € 32,50<br />

Tipo: Supporti smorzanti Note: Materiale: polimero<br />

smorzante ibrido. Diametro: 50 mm, Spessore:<br />

1 mm, Contenuto della confezione: 4 pezzi, Peso<br />

massimo ammesso per pezzo: 10Kg.<br />

QUADRASPIRE<br />

QC FLOOR<br />

PREZZO € 33,00<br />

Tipo: Sottopunte Note: Quadraspire QC floor<br />

protector è un set di 4 sottopunte adatte per l'utilizzo<br />

con le punte dei mobili Quadraspire o come<br />

normale sottopunta, per proteggere pavimenti<br />

e parquet. Disponibili in nero o silver. Diametro<br />

23mm., Forniti in set da 4.<br />

Tipo: Piedini in legno Note: Set di 4 grandi piedini<br />

in legno di ciliegio Asada di Hokkaido, per supportare<br />

elettroniche e diffusori acustici di grandi<br />

dimensioni, con lato da 43mm, quattro punte<br />

supportano un peso di 50kg.<br />

FO.Q<br />

DISK STABILIZER DS-25M<br />

PREZZO € 36,50<br />

Tipo: Kit stabilizzatore per CD Note: Set stabilizzatore<br />

ad anelli smorzanti per 11 CD. 11 anelli adesivi<br />

di spessre 0.3mm, 1 spatola in plastica.<br />

YAMAMOTO SOUND CRAFT<br />

PB-10<br />

PREZZO € 38,40<br />

SONITUS ACOUSTICS<br />

WALL CEILING SYSTEM<br />

PREZZO € 25,00<br />

SONITUS ACOUSTICS<br />

KICKER 2.0<br />

PREZZO € 34,50<br />

Tipo: Poliestere a celle chiuse hi-performance<br />

STILLPOINTS<br />

ERS<br />

PREZZO € 25,00<br />

Tipo: pannello soppressore di interferenze radio<br />

ed elettromagnetiche<br />

SONITUS ACOUSTICS<br />

KICKER<br />

PREZZO € 27,90<br />

Tipo: harmonizer<br />

STEIN MUSIC<br />

BLACK STARS (BLACK<br />

STONES)<br />

PREZZO € 30,00<br />

Tipo: pannello acustico Risp. in freq. (Hz):<br />

Assorbente Frequenze: Medio/Basse Note: Come<br />

Kicker ma implementa la base per il microfono più<br />

usato sulla batteria (Shure Beta 91A)<br />

YAMAMOTO SOUND CRAFT<br />

QB-3<br />

PREZZO € 35,00<br />

Tipo: Sottopunte in ebano Note: Set di 4 sottopunte<br />

in legno d'ebano africano, con diamtero di 32mm<br />

ed un'altezza totale di 12mm. Peso (kg): 0,14<br />

KRYNA<br />

WATAYUKI<br />

PREZZO € 39,00<br />

Tipo: pannello acustico Risp. in freq. (Hz):<br />

Tipo: acoustic tuner<br />

Tipo: Piedini in legno Note: Set di 4 piedini in<br />

Tipo: Pannello acustico Note: Kryna Watayuki è<br />

un pannello acustico ad assorbimenti controllato,<br />

di piccole dimensioni (20,8 x 20,8 cm.) e basso<br />

peso, disponibile in diversi colori per adattarsi ai<br />

tuoi interni.<br />

79


SELECTOR<br />

MUSIC TOOLS<br />

FLOOR-SAVER INOX 30 MM<br />

PREZZO € 39,50<br />

ATACAMA AUDIO<br />

SPIKE SHOES<br />

PREZZO € 41,00<br />

YAMAMOTO SOUND CRAFT<br />

PB-9<br />

PREZZO € 45,00<br />

CHISTO<br />

DISK ANALOGUER KIT<br />

PREZZO € 47,40<br />

Tipo: sotto punte Note: Set 4 pz in acciaio inox<br />

diametro 30 mm, disponibile set 8 pz inox diametro<br />

30 mm € 79,00<br />

HARMONIX<br />

CSS-1<br />

PREZZO € 40,00<br />

Tipo: Piedini con punta Note: Set di 4 piedini<br />

piccoli con punta in legno di ebano africano, con<br />

diamtero di 32mm, altezza totale di 19mm - la<br />

punta è alta 5mm.<br />

Tipo: Kit di pulizia per CD Note: per CD/DVD/SACD/<br />

BLU-RAY (lato incisione)<br />

Tipo: Tuning Enacom CD<br />

ROGOZ<br />

ROGOZ BASES BW40MKII<br />

PREZZO € 40,60<br />

Tipo: sottopunte isolanti per pavimenti in legno o<br />

laminato Note: finitura nera o argento; confezione<br />

da 4 da 20 mm, disponibile versione 25 mm euro 43<br />

AMR<br />

GOLD FUSE<br />

PREZZO € 42,00<br />

ATACAMA AUDIO<br />

ATABITES<br />

PREZZO € 46,00<br />

CHISTO<br />

HI-END SHOW GLOSS<br />

PREZZO € 47,40<br />

Tipo: piedini antivibrazioni Note: sandwich di<br />

fibre, acciaio e polimeri di carbone<br />

STEIN MUSIC<br />

BLACK STONES<br />

PREZZO € 40,00<br />

Tipo: acoustic tuner<br />

Tipo: Fusibile Gold Note: Fusibile in oro per<br />

elettroniche Hi-End; Conduttore interno in lega<br />

d'argento puro, no-spirale, bassa induttanza,<br />

corpo ceramico resistente agli urti, antirisonante,<br />

terminali protettivi non magnetici; Disponibili vari<br />

amperaggi; Box di 3 fusibili.<br />

KRYNA<br />

TUBE RADIATOR<br />

PREZZO € 45,50<br />

Tipo: materiale smorzante per stand diffusori<br />

Note: Massa utilizzabile per riempire gli stand per<br />

diffusori. Singoli pezzi a forma di delta di modo da<br />

ridurre al minimo lo spazio di aria. Confezione Standard<br />

da 7,5 kg circa. Confezione Premium (unica<br />

adatta a stand trasparenti) 4kg circa stesso prezzo<br />

CHISTO<br />

BLACK ANALOGUER KIT<br />

PREZZO € 47,40<br />

Tipo: Kit di pulizia per apparecchi audio/video<br />

Note: Pulisce tutti i tipi di apparecchi audio/video<br />

dagli amplificatori ai grandi schermi HD. Migliora<br />

la visione degli schermi HD. Il modo veloce e<br />

conveniente per effettuare la manutenzione dei<br />

tuoi apparecchi, al meglio.<br />

CHISTO<br />

STATICASTER<br />

PREZZO € 47,40<br />

STEIN MUSIC<br />

CD PLUS<br />

PREZZO € 40,00<br />

Note: liquido per pulizia CD.<br />

Tipo: anello per valvole Note: riduce la temperatura,<br />

il rumore termico, le vibrazioni della valvola<br />

allungandone la vita. Altri modelli disponibili: TR-L<br />

euro 81,80 e TR-XL euro 114,80<br />

Tipo: Kit di pulizia per CD (Lato etichetta)<br />

Tipo: Inibitore di carica elettrostatica Note: per<br />

la rimozione dell'elettricità statica da apparecchi<br />

audio e video.<br />

80


GUIDA ALL’ACQUISTO ACCESSORI<br />

ACOUSTIC REVIVE<br />

PSA-100<br />

PREZZO € 49,60<br />

SONITUS ACOUSTICS<br />

E-FILTER<br />

PREZZO € 50,00<br />

VALHALLA TECHNOLOGY<br />

SPIKE SHOES VT SPIKE FEET<br />

PREZZO € 52,50<br />

to sotto apparecchi, quali lettori CD, amplificatori e<br />

altre elettroniche.<br />

MUSIC TOOLS<br />

FILLIN<br />

PREZZO € 59,00<br />

Tipo: materiale assorbente Note: realizzato in<br />

seta naturale (100gr). Assorbe le onde stazionarie<br />

attorno a lettori CD e amplificatori.<br />

IFI AUDIO<br />

ISILENCER 3.0<br />

PREZZO € 49,00<br />

Tipo: pannello acustico Risp. in freq. (Hz): Assorbente<br />

Frequenze: Ampio spettro Note: in poliestere<br />

a celle chiuse hi-performance. Colore grigio.<br />

SONITUS ACOUSTICS<br />

PYRAMIS VILIS<br />

PREZZO € 50,00<br />

Tipo: Spike Shoes Note: Eleganti e funzionali<br />

Spike Shoes composite di Valhalla Technology in<br />

Set da 8 pezzi. Dimensioni: 30mm diametro, 10mm<br />

spessore; Carico massimo: 20kg; Materiale: VT TPP<br />

(nero) e VT PCE (marrone).<br />

IFI AUDIO<br />

IDEFENDER 3.0<br />

PREZZO € 56,00<br />

Tipo: riempimento fono-assorbente per diffusori<br />

ed elettroniche hi-fi Note: confezione di 7 Kg<br />

HARMONIX<br />

RF 1100<br />

PREZZO € 60,00<br />

Tipo: dischetti adesivi Note: da applicare sul CD,<br />

neutralizza le risonanze negative derivanti dal jitter<br />

e dalle vibrazioni; confezione 8 pz.<br />

Tipo: Filtro EMI USB<br />

CLEARAUDIO<br />

CLEAR CONTACT<br />

PREZZO € 50,00<br />

Tipo: Trattamento acustico Note: Trattamento<br />

acustico di base, adatto per ridurre le riflessioni ad<br />

esempio in sale prova ecc... Spessore 5 cm. Disponibile<br />

anche in spessore 7 e 10 cm al prezzo di 65 e<br />

80 euro. Materiale ad alta qualità non comparabile<br />

con pannelli commerciali.<br />

Tipo: Filtro EMI USB<br />

YAMAMOTO SOUND CRAFT<br />

PB-21<br />

PREZZO € 57,60<br />

STEIN MUSIC<br />

BLACK STARS+(BLACK<br />

DIAMONDS)<br />

PREZZO € 60,00<br />

STEIN MUSIC<br />

E-PADS 11,22 E 33<br />

PREZZO € 50,00<br />

Tipo: pulitore contatti elettrico Note: flacone<br />

da 5 ml<br />

Tipo: harmonizer adesivi<br />

DISC DOCTOR'S<br />

MIRACLE CD CLEANER KIT<br />

PREZZO € 51,30<br />

Tipo: Sottopunte in ebano Note: Seti di 4 sottopunte<br />

in legno duro d'ebano africano, cond iamtero<br />

di 41 mm, con altezza complessiva di 14 mm, la<br />

profondità dell'incavo per la punta è di 3.5mm.<br />

Tipo: piedini antivibrazioni Note:Base è costituita<br />

da un supporto epossidico riempito di carbonio e<br />

da 6 elementi sonicamente attivi e precisamente<br />

bilanciati, circondati da una struttura di resina<br />

sintetica con minerali a grana fine<br />

VALHALLA TECHNOLOGY<br />

SPIKE SHOES DELUXE VT)<br />

PREZZO € 62,90<br />

SIEVEKING SOUND<br />

COPRIPRESA FEMMINA<br />

PREZZO € 50,00<br />

ACOUSTIC REVIVE<br />

HQ-4<br />

PREZZO € 59,00<br />

Tipo: Copripresa Note: Coppia di Copripresa per<br />

ingressi o uscite XLR. Versione RCA per tutti gli<br />

ingressi e le uscite di segnale dei componenti audio<br />

Tipo: liquido per pulizia CD/DVD Note: contiene<br />

liquido sufficiente per pulire circa 225 CD/DVD e<br />

20 dischi di cotone purissimo antigraffio.<br />

Tipo: Piedini isoltori (set x 4) Note: Realizzato in<br />

legno "Hickory", noce sudamericano caratterizzato<br />

dalla grande durezza e robustezza. Per collocamen-<br />

Tipo: Spike Shoes Note: Set da 8 pezzi. Dimensioni:<br />

25mm diametro/16mm spessore; Carico massimo:<br />

20kg l'una; Materiale: Alluminio e VT AMF.<br />

81


SELECTOR<br />

YAMAMOTO SOUND CRAFT<br />

PB-20<br />

PREZZO € 64,00<br />

mm. In set da 1 pezzo 200x150 mm, da 4 pezzi<br />

200x20 mm e da 5 pezzi 500x10 mm.<br />

KRYNA<br />

DOKAYUKI<br />

PREZZO € 69,00<br />

STEIN MUSIC<br />

E-PADS +S<br />

PREZZO € 70,00<br />

ENSEMBLE<br />

VISIO<br />

PREZZO € 76,00<br />

Tipo: harmonizer adesivi<br />

Tipo: Sottopunte in ebano Note: Set di 4 sottopunte<br />

realizzato in legno duro d'ebano africano. Con<br />

diamtero di 41 mm, da utilizzare sotto amplificatori,<br />

diffusori o lettori. Altezza totale di 21 mm, la punta<br />

è alta 5 mm. Peso (kg): 0,14<br />

SONITUS ACOUSTICS<br />

OVULUM<br />

PREZZO € 65,00<br />

Tipo: PANNELLO ACUSTICO Note: Kryna Dokayuki<br />

è un pannello acustico ad assorbimenti controllato,<br />

di medie dimensioni (40,8 x 40,8 cm.) e basso<br />

peso, disponibile in diversi colori per adattarsi ai<br />

tuoi interni.<br />

STILLPOINTS<br />

ULTRA BASE<br />

PREZZO € 69,00<br />

STEIN MUSIC<br />

MAESTRO LACQUER<br />

PREZZO € 70,00<br />

Tipo: trattamento x CD Note: Pulisce ed elimina<br />

l'elettricità statica dai CD.Migliora la leggibilità<br />

delle informazioni,protegge dal degrado.<br />

YAMAMOTO SOUND CRAFT<br />

BB-50<br />

PREZZO € 76,90<br />

Tipo: pannello acustico Note: a banda larga,<br />

assorbente, in schiuma di poliestere a cella chiusa,<br />

spessore 3 cm. (versione in spessore 5 cm. costo<br />

85 euro). Colore grigio scuro. Pezzi in confezione<br />

10, area trattata 3,6 m2. Dimensioni (l x a x p)<br />

cm: 60 x 60 cm<br />

AUDIONAUTES<br />

HDG 5<br />

PREZZO € 69,00<br />

Tipo: base per serie Ultra<br />

VALHALLA TECHNOLOGY<br />

TECHNOLOGY VT SPIKE<br />

SYSTEM PUNTE CONICHE<br />

PREZZO € 69,00<br />

Note: Lacca ricavata da resine naturali utilizzata<br />

per migliorare le risonanze di tutoo ciò che viene<br />

con essa trattato.<br />

YAMAMOTO SOUND CRAFT<br />

QB-4<br />

PREZZO € 70,00<br />

Tipo: Basi in legno Note: Set di 4 blocchi grandi<br />

blocchi in legno duro resistente Cherry Asada<br />

adatti per essere installati al di sotto dei diffusori<br />

di grandi dimensioni. Dimensioni (l x a x p) cm:<br />

9,5 x 5 x 9,5<br />

FO.Q<br />

CP-01<br />

PREZZO € 79,90<br />

Tipo: grafite ad alta densità Note: blocchetto<br />

smorzante in grafite ad alta densità; da porre<br />

sotto sorgenti, elettroniche e diffusori; prezzo Cad.<br />

Dimensioni (l x a x p) cm: 5x5x5 Peso (kg): 0,3<br />

FO.Q<br />

DAMPING TAPE FOR<br />

TUNING TA-102<br />

PREZZO € 69,90<br />

Tipo: Spike System Note: Set di 8 punte coniche<br />

regolabili, più relative sottopunte, adatte a due<br />

diffusori o elettroniche. Materiale: ottone cromato;<br />

Carico massimo: 40 kg caduna; Dimensioni: 22 mm<br />

diametro, altezza da 29 a 40 mm.<br />

YAMAMOTO SOUND CRAFT<br />

VB-18<br />

PREZZO € 69,00<br />

Tipo: Piedini in legno Note: Set di 4 piedini in<br />

legno di ebano africano, per supportare elettroniche<br />

e diffusori acustici, con lato da 43 mm; quattro<br />

piedini supportano un peso massimo di 50 kg.<br />

TRACK AUDIO<br />

SPEAKER SPIKES (SET DI 8)<br />

PREZZO € 72,90<br />

Tipo: Piedino spaziatore antivibrazioni Note:<br />

Piedino spaziatore antivibrazioni realizzato con il<br />

materiale smorzante fo.Q e con la fibra di carbonio.<br />

TRACK AUDIO<br />

ISOLATION CUPS<br />

PREZZO € 79,00<br />

Tipo: Adesivo antivibrazioni Note: Materiale:<br />

polimero smorzante ibrido. Spessore del foglio: 1<br />

Tipo: Sistema di supporto Note: Sistema di due<br />

supporti in legno di ebano, formati da un prisma<br />

triangolare rovesciato che si inserisce nell'angolo<br />

a "V" di un corrispondente poliedro. Il punto di<br />

contatto è una linea e controlla efficientemente<br />

le vibrazioni. Dimensioni (l x a x p) cm: 2,5 x<br />

2,7 x 1,8<br />

Tipo: Punte per diffusori Note: altezza 4.12cm,<br />

lunghezza della filettatura, di 1.9cm. Larghezza<br />

massima: M6: 1.19cm / M8: 1.39cm. Peso (kg): 5<br />

Tipo: Sottopunte Note: set di 4 in due versioni:<br />

Con incavo sottopunta in Delrin / Con incavo<br />

sottopunta in acciaio<br />

82


GUIDA ALL’ACQUISTO ACCESSORI<br />

TRACK AUDIO<br />

SMALL SOLID CUPS<br />

PREZZO € 79,00<br />

ESR<br />

ROUNDFFUSOR R1<br />

PREZZO € 85,00<br />

SONITUS ACOUSTICS<br />

MINI TRAP<br />

PREZZO € 85,00<br />

bile anche in spessori 6 e 8 cm al prezzo di 105 e 115<br />

euro. Peso a partire da 4,5kg per confezione (10 pz).<br />

Dimensioni (l x a x p) cm: 60 x 60 cm<br />

SONITUS ACOUSTICS<br />

SHARPSORBER<br />

PREZZO € 85,00<br />

Tipo: Sottopunte Note: set di 8, versione "piccola<br />

delle sottopunte speciali Track Audio, sono fabbricate<br />

in acciaio.<br />

FO.Q<br />

G-53F<br />

PREZZO € 84,00<br />

Tipo: pannelli per trattamento acustico Note: wall<br />

panel correttore acustico ambientale Dimensioni<br />

(l x a x p) cm: 58 x 58 x 11<br />

GREGITEK<br />

RG1<br />

PREZZO € 85,00<br />

Tipo: pannello acustico Risp. in freq. (Hz): Assorbente<br />

Frequenze: Basse Note: in poliestere ad<br />

alta densità, per il controllo delle basse frequenze,<br />

elimina le onde stazionarie e pulisce l'immagine.<br />

Posizionamento in angolo, impilabile per migliorare<br />

l'effetto. Pezzi in confezione 2; Colore Grigio<br />

Dimensioni (l x a x p) cm: 30 x 30 x 60<br />

SONITUS ACOUSTICS<br />

QUADSORBER<br />

PREZZO € 85,00<br />

Tipo: pannello acustico Risp. in freq. (Hz):<br />

Assorbente/Riflettente Frequenze: Medio/Alte<br />

Note: in poliestere a cella chiusa, spessore 4 cm.<br />

Disponibile anche in spessori da 6 e 8 cm a 95 e<br />

105 euro. Confezione da 10 o 8 pezzi. Colore grigio<br />

scuro. Dimensioni (l x a x p) cm: 60 x 60 x 4 (6-8)<br />

NORDOST<br />

SORT KONES AS<br />

PREZZO € 86,00<br />

Tipo: Supporti smorzanti Note: Materiale: multistrato<br />

di polimero smorzante ibrido e fibra di vetro.<br />

Diametro: 50 mm, Spessore: 3 mm, Contenuto<br />

della confezione: 4 pezzi, Peso massimo ammesso<br />

per pezzo: 20Kg.<br />

Tipo: Supporto per cavi di potenza in legno, blocco<br />

cavi tramite elastomeri, base con disco di acciaio<br />

cromato d. 97mm, altezza totale 107 mm, disponibile<br />

solo colore rosso Gregitek. Dimensioni (l x<br />

a x p) cm: 9,7 x 10,7 Peso (kg): 0,570<br />

Tipo: pannello acustico Frequenze: Assorbente/<br />

Diffondente ad ampio spettro Note: In schiuma di<br />

poliestere a cella chiusa, frequenze da medio-basse<br />

a acute. Colore grigio scuro. Spessore 4 cm. Disponi-<br />

Tipo: coni antirisonanza in allumino con sfera in<br />

83


SELECTOR<br />

acciaio Note: versione AC con sfera in ceramica<br />

euro 95, BC in bronzo con sfera in ceramica euro 158<br />

ASTRI<br />

IZQT - ACOUSTIC PANEL<br />

PREZZO € 89,00<br />

sorbente Frequenze: Basse Note: n poliestere ad<br />

alta densità, per il controllo delle basse frequenze,<br />

elimina le onde stazionarie. Posizionamento in<br />

angolo, impilabile per migliorare l'effetto. Pezzi in<br />

confezione 2; Colore Grigio Dimensioni (l x a x p)<br />

cm: 35 x 35 x 60<br />

SONITUS ACOUSTICS<br />

SHARPFUSOR<br />

PREZZO € 100,00<br />

ACOUSTIC REVIVE<br />

QR-8<br />

PREZZO € 109,00<br />

SONITUS ACOUSTICS<br />

PYRAMIS<br />

PREZZO € 90,00<br />

Tipo: Risuonatori al Quarzo Note: set da 8 risuonatori<br />

con lato adesivo. I QR-8 eliminano risonanze<br />

e vibrazioni. 8 adesivi di ricambio extra €8,00.<br />

Peso (kg): 0,6<br />

Tipo: Correttore acustico ambientale a pannello<br />

Note: Elemento a pannello quadrato con funzione<br />

mista assorbente/riflettente. Utilizzabile appeso<br />

al muro, a soffitto o nei telai standard da controsoffitto.<br />

Interno in poliuretanto FR. Disponibile<br />

Nero/Nero o Bianco/Nero Dimensioni (l x a x p)<br />

cm: 59,5 x 59,5 x 4 Peso (kg): 0,45<br />

ASTRI<br />

IZQT PL - ACOUSTIC PANEL<br />

PREZZO € 89,00<br />

Tipo: Pannello Acustico assorbente a banda ampia<br />

Note: In schiuma di poliestere a cella chiusa. Colore<br />

grigio scuro. Spessore 7 cm. Disponibile anche in<br />

spessore 10 cm. costo 110 euro. Pezzi in confezione<br />

10, area trattata 3,6 m2. Dimensioni (l x a x p)<br />

cm: 60 x 60 cm<br />

YAMAMOTO SOUND CRAFT<br />

PB-18<br />

PREZZO € 96,00<br />

Tipo: pannello acustico Frequenze: Diffondente<br />

ad Ampio spettro Note: Polistirene Espanso hi<br />

densisty (EPS) indurito per migliorare la dispersione<br />

del suono, permette accordatura dove non<br />

serve assorbimento, a Parete/Soffitto. 6 pezzi in<br />

confezione, area trattata 2,16 m2. Colori: Bianco.<br />

Nero e Grigio a 125 euro. Dimensioni (l x a x p)<br />

cm: 60 x 60 x 8<br />

STEIN MUSIC<br />

CONTACT CLEAR SYSTEM<br />

PREZZO € 100,00<br />

OMICRON<br />

CABLE HOLDER EVOLUTION<br />

PREZZO € 109,00<br />

Tipo: portacavi Note: Realizzato in Darlin va avvitato<br />

sulla somità dell'Harmonic Stabilizer. Adatto a<br />

cavi di segnale e potenza. Ruotando il top cambia la<br />

capacità di assorbimento Dimensioni (l x a x p)<br />

cm: 10 cm diametro<br />

GUIZU<br />

QRS-1250<br />

PREZZO € 111,20<br />

Tipo: Correttore acustico a pannello Note: Elemento<br />

a pannello quadrato con funzione mista<br />

assorbente/riflettente. Utilizzabile appeso al muro,<br />

a soffitto o nei telai standard da contro-soffitto.<br />

Interno in fibra di poliestere AE. Disponibile Nero/<br />

Bianco o Bianco/Bianco Dimensioni (l x a x p)<br />

cm: 59,5 x 59,5 x 4 Peso (kg): 0,45<br />

MUSIC TOOLS<br />

MAGIC-ISOLATE CLAMP A<br />

PREZZO € 89,00<br />

Tipo: clamp alluninio ALP Note: clamp alluninio<br />

ALP, colore nero Peso (kg): 0,420<br />

Tipo: Sottopunte in ebano e ceramica Note: Set<br />

di 4 sottopunte in legno duro d'ebano e ceramica,<br />

supportano massimo 15kg ciascuna (totale di<br />

60kg). Dimensioni (l x a x p) cm: 0,38 x 0,18 x<br />

0,38 Peso (kg): 0,13<br />

SONITUS ACOUSTICS<br />

FOURFUSOR<br />

PREZZO € 100,00<br />

Tipo: liquido per contatti<br />

ROTHWELL AUDIO PRODUCT<br />

IN-LINE XLR<br />

PREZZO € 105,00<br />

Tipo: Pannello acustico Note: Pannello acustico<br />

realizzato per la diffusione del suono in ambienti<br />

complessi, posizionabile in senso verticale o orizzontale,<br />

potendo controllare la diffusione del suono<br />

e correggerlo. Dimensioni (l x a x p) cm: 16x59x5<br />

SONITUS ACOUSTICS<br />

LOW KILLER<br />

PREZZO € 90,00<br />

OMICRON<br />

STABILIZER CLASSIC<br />

PREZZO € 112,00<br />

Tipo: pannello acustico Risp. in freq. (Hz): As-<br />

Tipo: pannello acustico Risp. in freq. (Hz):<br />

Diffondente Frequenze: Ampio spettro Note:<br />

in polistirene espanso hi densisty (EPS) indurito,<br />

migliora la dispersione del suono, permette accordatura<br />

dove non serve assorbimento, a Parete/<br />

Soffitto. Pezzi in conf. 6. Area trattata 2,16 m2.<br />

Colori: Bianco. Nero e Grigio 125 euro Dimensioni<br />

(l x a x p) cm: 60 x 60 x 8<br />

Tipo: coppia di attenuatori in-out Note: Coppia<br />

di attenuatori di ottima qualità che consentono<br />

l'attenuazione del segnale di circa 10 dB se interposti<br />

all'ingresso dell'amplificatore integrato o tra<br />

preamplificatore e finale. Peso (kg): 0,4<br />

Tipo: dissipatore Note: Derlin placcato cromo,<br />

contiene 3 sfere in ceramica. Da utilizzare sopra<br />

le elettroniche Dimensioni (l x a x p) cm: 10<br />

cm diametro<br />

84


GUIDA ALL’ACQUISTO ACCESSORI<br />

ASTRI<br />

IZQT CUSTOM<br />

PREZZO € 115,00<br />

STEIN MUSIC<br />

BLUE STARS<br />

PREZZO € 122,00<br />

PRESTIGE VT (SET D<br />

PREZZO € 124,90<br />

YAMAMOTO SOUND CRAFT<br />

VB-25<br />

PREZZO € 129,00<br />

Tipo: Correttore acustico a pannello Note: Elemento<br />

a pannello quadrato con funzione mista<br />

assorbente/riflettente. Utilizzabile appeso al muro,<br />

a soffitto o nei telai standard da contro-soffitto. Personalizzabile<br />

con stampa frontale su richiesta del<br />

cliente. Interno Nero o Bianco. Min. 8 pz. Dimensioni<br />

(l x a x p) cm: 59,5 x 59,5 x 4 Peso (kg): 0,45<br />

ENSEMBLE<br />

TUBESOX<br />

PREZZO € 115,00<br />

Tipo: acoustic tuner<br />

QUADRASPIRE<br />

QX7<br />

PREZZO € 123,00<br />

Tipo: Spike Feet Note: Erealizzate in composito,<br />

Set da 8 pezzi.<br />

STILLPOINTS<br />

ULTRA MINI<br />

PREZZO € 125,00<br />

Tipo: Sistema di supporto Note: Sistema di due<br />

supporti in legno di ebano, ognuno dei quali è<br />

formato da un prisma triangolare rovesciato che<br />

si inserisce nell'angolo a "V" di un corrispondente<br />

poliedro. Il punto di contatto è una linea e controlla<br />

efficacemente le vibrazioni.<br />

SHUNYATA<br />

DF MINI ELEVETOR<br />

PREZZO € 130,00<br />

Tipo: Stabilizzatori x valvole conf.2pz. Note: Stabilizzatore<br />

in Kevlar e rame per valvole di segnale.<br />

Riduce la microfonicità e scherma le valvole dalle<br />

interferenze elettromagnetiche.Prezzp per coppia.<br />

YAMAMOTO SOUND CRAFT<br />

PB-23<br />

PREZZO € 115,00<br />

Tipo: Sottopunte Note: Set di 4 sottopunte speciali<br />

dotate di base e struttura in acciaio e di uno<br />

strato interno smorzante nella parte in cui la punta<br />

verrà a contatto, progettate per neutralizzare gli<br />

effetti negativi della vibrazioni e per migliorare<br />

la qualità sonora.<br />

FO.Q<br />

DAMPING TAPE<br />

PREZZO € 124,60<br />

Tipo: supporto smorzante Note: regolabile in<br />

altezza per elettroniche.<br />

TOWNSHEND AUDIO<br />

SEISMIC ISOLATION PODS<br />

PREZZO € 125,00<br />

Tipo: Elevatori per cavi interconnessione Note:<br />

confezione da 12 pezzi<br />

STEIN MUSIC<br />

BLACK DIAMONDS<br />

PREZZO € 130,00<br />

Tipo: Sottopunte in ebano Note: Set di 4 grandi<br />

sottopunte in legno duro d'ebano africano, con<br />

diametro di 59mm ed un'altezza di 20mm. Supporta<br />

massimo 25kg ogni punta, quindi un totale<br />

di 100kg. Il diametro dell'incavo è 11mm.<br />

PURITAN AUDIO LAB.<br />

GROUND MASTER<br />

PREZZO € 120,00<br />

Tipo: Foglio antivibrazioni Note: Foglio antivibrazioni<br />

realizzato con polimetro smorzante ibrido. Set<br />

di 2 fogli adesivi ad elevato spessore da 2mm, altamente<br />

smorzanti, formato A4. Disponibile anche in<br />

formato A5. Dimensioni (l x a x p) cm: 21 x 29,7<br />

FURUTECH<br />

NCF BOOSTER CRADLE FLAT<br />

PREZZO € 124,00<br />

Tipo: disaccoppiatori Note: Elimina il feedback tra<br />

diffusori e apparecchiature sensibili alle vibrazioni.<br />

Migliora la chiarezza in tutta la gamma di frequenze<br />

e la definizione della gamma bassa.<br />

SCHIIT AUDIO<br />

WYRD<br />

PREZZO € 129,00<br />

Tipo: punte<br />

ANSUZ<br />

DARKZ SPEAKERS FEET<br />

PREZZO € 140,00<br />

Tipo: piano di sostegno aggiuntivo per NCF booster<br />

signal Dimensioni (l x a x p) cm: 9,5 x 2,2 x 4,5<br />

Peso (kg): 0,075<br />

Tipo: sopressore di rumore Note: round Master<br />

- elimina il rumore di fondo e la connessione di<br />

terra Peso (kg): 1<br />

Provato su <strong>SUONO</strong> 530 - 11/2018<br />

VALHALLA TECHNOLOGY<br />

Tipo: Filtro EMI USB<br />

Tipo: Dispositivi per il controllo delle risonanze<br />

Note: Consentono di fissare sotto i diffusori i Darkz<br />

Resonance Control(140€ 2 set).<br />

85


SELECTOR<br />

SONITUS ACOUSTICS<br />

PP 120<br />

PREZZO € 140,00<br />

ACOUSTIC REVIVE<br />

ECI-50<br />

PREZZO € 149,00<br />

HARMONIX<br />

RF 900<br />

PREZZO € 150,00<br />

isolante per cavi definitivo e per l'assorbimento<br />

delle onde elettromagnetiche. Prezzo cadauno. Dimensioni<br />

(l x a x p) cm: 8 x 6,4 x 3 Peso (kg): 0,9<br />

KRYNA<br />

ADATTATORI XLR/RCA<br />

PREZZO € 160,00<br />

Tipo: dispositivi accordatori di risonanza Note: Al<br />

posto delle normali sottopunte.<br />

Tipo: Correttore acustico in Fibra Frequenze:<br />

Assorbente per Medie e Alte Optional: Stampa<br />

Custom Note: Pannelli stampabili custom. Pezzi<br />

in Confezione 1. Dimensioni (l x a x p) cm:<br />

120 x 60 x 6<br />

AUDIO TEKNE<br />

CH 1.2<br />

PREZZO € 146,00<br />

Tipo: Spray per contatti Fattore di merito:<br />

Ultra conduttività Note: prodotto per la pulizia<br />

dei contatti che incrementa la conduttività. Una<br />

quantità elevatissima di nanoparticelle di diamante<br />

permette di ottenere un contatto e una<br />

conduttività maggiori.<br />

IFI AUDIO<br />

IPURIFIER-3<br />

PREZZO € 149,00<br />

STEIN MUSIC<br />

E-PADS 11,22 E 33 + 2S<br />

PREZZO € 153,00<br />

Tipo: harmonizer adesivi<br />

Tipo: Coppia di adattatori XLR-RCA Note: Qualità<br />

costruttiva allo stato dell'arte per convertire il<br />

segnale da XLR a RCA. Versione Pin 2 "HOT", coppia<br />

composta da 2 unità contrassegnate rosso-nero.<br />

Modelli: a) Da M XLR a F RCA; b) da F XLR a F RCA<br />

€172,60.<br />

SONITUS ACOUSTICS<br />

BIGFUSOR II<br />

PREZZO € 160,00<br />

PRO-JECT<br />

ABSORB IT<br />

PREZZO € 159,00<br />

Tipo: stabilizzatore per CD Note: clamp per CD<br />

in puro Carbon Block,diam.120 mm.spessore 2<br />

mm. Dimensioni (l x a x p) cm: 12 x 12 x 0,2<br />

Peso (kg): 0,18<br />

OMICRON<br />

HARMONIC STABILIZER<br />

PREZZO € 148,00<br />

Tipo: Filtro EMI USB Ingressi: USB 3.0 + 2.0 Note:<br />

Filtro USB audio + alimentazione; Rimuove DC<br />

offset e EMI per una perfetta trasmissione audio;<br />

Connettori in lega lavorata; Impedenza: 90 ohm.<br />

Dimensioni (l x a x p) cm: 6.2 x 1.8 x 1.9 Peso<br />

(kg): 30g<br />

MARIGO AUDIO LAB<br />

DISCO STABILIZZATORE<br />

2020 "AIDA"<br />

PREZZO € 149,00<br />

Tipo: piedini in metallo ad alto smorzamento meccanico<br />

Note: realizzato in 2 pezzi con gomma sintetica<br />

all'interno. Indicati per lettori CD, giradischi<br />

e amplificatori a valvole. Set 4 pezzi Dimensioni<br />

(l x a x p) cm: diametro 7,8<br />

SWISSCABLES<br />

UNIQUE PLUS<br />

PREZZO € 159,00<br />

Tipo: Polistirene Espanso hi densisty (EPS) indurito<br />

Risp. in freq. (Hz): Diffondente Frequenze:<br />

Ampio spettro Note: per migliorare la dispersione<br />

del suono, a Parete/Soffitto. Pezzi in conf. 3, area<br />

trattata 1,08 m2. Colori: Bianco. Nero e Grigio<br />

180 euro Dimensioni (l x a x p) cm: 60 x 60 x 16<br />

STEIN MUSIC<br />

THE PERFECT INTERFACE PI<br />

PREZZO € 160,00<br />

Tipo: stabilizzatore/miglioratore di riflettivita' per<br />

cd/dvd/sacd/blu ray disc<br />

SWISSCABLES<br />

HANDY<br />

PREZZO € 149,00<br />

Tipo: Risuonatore Note: confezione 1 pz.<br />

ACOUSTIC REVIVE<br />

RCI-3H<br />

PREZZO € 160,00<br />

Tipo: cellulosa Note: Mat per lettori cd. Versione<br />

carbon € 180,00<br />

IFI AUDIO<br />

SPDIF IPURIFIER<br />

PREZZO € 169,00<br />

Tipo: stabilizzatore Note: da posizionare sul top<br />

delle elettroniche, DGirando la ghiera varia il livello<br />

di dissipazione dell'energia. Realizzato in Derlin con<br />

sfere di metallo o a richiesta di ceramica. Dimensioni<br />

(l x a x p) cm: 10 cm diametro<br />

Tipo: Supporti per cavi Note: confezione 2 pz.<br />

Tipo: supporto isolante per cavi Note: Supporto<br />

Tipo: Rigeneratore di clock<br />

86


GUIDA ALL’ACQUISTO ACCESSORI<br />

ASTRI<br />

MINIAQT<br />

PREZZO € 170,00<br />

Tipo: Correttore acustico ambientale a pannello<br />

Note: Elemento totalmente Assorbente. Rivestito<br />

in tessuto moda, disponibile nei colori: Panna,<br />

Beige, Bordeaux, Nero. Dimensioni (l x a x p)<br />

cm: 35,5 x 35,5 x 5,5<br />

ASTRI<br />

MINIDQT<br />

PREZZO € 170,00<br />

un suono più organico e realistico. Specifico per cavi<br />

ACOUSTIC REVIVE<br />

RUT-1 USB<br />

PREZZO € 188,00<br />

spettro, assorbono ed isolano dalle risonanze, in<br />

sostituzione o in aggiunta ai piedini in dotazione<br />

Set da 04 pc.<br />

SONITUS ACOUSTICS<br />

FP<br />

PREZZO € 190,00<br />

Delrin. Destinazione: vasta gamma di prodotti<br />

per il contenimento delle vibrazioni quali clamp<br />

per giradischi, piedini per elettroniche e diffusori,<br />

stabilizzatori per cavi. Set da 3 pezzi<br />

Provato su <strong>SUONO</strong> 539 - 11/2019<br />

MUSIC TOOLS<br />

FLOOR-SAVER GRAFITE<br />

PREZZO € 196,00<br />

Tipo: Correttore acustico ambientale a pannello<br />

Note: Elemento totalmente Diffondente tramite<br />

diffrazione. Rivestito in tessuto moda, disponibile<br />

nei colori: Panna, Beige, Bordeaux, Nero. Dimensioni<br />

(l x a x p) cm: 35,5 x 35,5 x 5,5<br />

AUDIONAUTES<br />

HDG 10<br />

PREZZO € 170,00<br />

Tipo: Terminazione USB Note: Terminazione USB.<br />

ARIAMATERIA<br />

AM14B.4<br />

PREZZO € 190,00<br />

Tipo: Correttore acustico in Fibra Risp. in freq.<br />

(Hz): Assorbente Frequenze: Medio/Alte Note:<br />

Come Print Panel. Pezzi in confezione 2. Colori: Nero,<br />

Bianco, Dark Blu, Rosso, Grigio, Beige, Burgundy<br />

Dimensioni (l x a x p) cm: 60 x 60 x 6<br />

Tipo: salva pavimento Note: Set 8 pz in grafite<br />

diametro 30 mm<br />

Tipo: sistema di isolamento Note: 4 pezzi<br />

4,5x1,4cm (DxH) in basalto con granulometria<br />

varia, mescolato con miscela di resine poliuretaniche<br />

a bassa percentuale di isocianato. Top in pelle<br />

e base in neoprene incollata con polimero elastico.<br />

Ver altezza 2,5/4 e 4,5 cm: 200, 210,230 €<br />

HARMONIX<br />

SF 200+METAL PLATE<br />

PREZZO € 195,00<br />

DAAD<br />

ECO DAAD<br />

PREZZO € 199,00<br />

Tipo: grafite ad alta densità Note: blocchetto<br />

smorzante in grafite ad alta densità; da porre<br />

sotto sorgenti, elettroniche e diffusori; prezzo<br />

Cad. Dimensioni (l x a x p) cm: 10 x 10 x 10<br />

Peso (kg): 1,8<br />

HARMONIX<br />

BIG BAND HBB 3746<br />

PREZZO € 170,00<br />

ARIAMATERIA<br />

AM14P.4<br />

PREZZO € 190,00<br />

Tipo: accordatori<br />

OMICRON<br />

DECOUPLER ENERGY<br />

PREZZO € 195,00<br />

Tipo: correttore acustico Note: applicazione a<br />

soffitto-parete, efficace per risolvere problemi<br />

di eco fluttuante e ambienti particolarmente<br />

rivelatori. Dimensioni (l x a x p) cm: 23 x 107 x<br />

8,5 Peso (kg): 1<br />

FURUTECH<br />

NCF BOOSTER SIGNAL<br />

PREZZO € 199,00<br />

Tipo: accordatore Note: lamine adesive accordatrici;<br />

confezione da 6x40mm. Disponibili anche in<br />

confezione da6x60mm<br />

MUSIC TOOLS<br />

FLOOR-SAVER 60<br />

PREZZO € 184,00<br />

Tipo: sottopunte inox diametro 60 mm Note: set<br />

da 8 pz sottopunte inox diametro 60 mm<br />

Tipo: sistema di isolamento Note: 4 pezzi<br />

4,5x1,4cm (DxH) in porfido con granulometria<br />

varia, mescolato con miscela di resine poliuretaniche<br />

a bassa percentuale di isocianato. Top in pelle<br />

e base in neoprene incollata con polimero elastico.<br />

Ver altezza 2,5/4 e 4,5 cm: 200, 210,230 €<br />

ENSEMBLE<br />

GAMBA<br />

PREZZO € 190,00<br />

Tipo: piedini disaccoppianti Note: Realizzati in<br />

Derlin con anelo in rame per contrastare le cariche<br />

elettrostatiche. Da inserire sotto le elettroniche.<br />

Confezione da 3 pezzi<br />

OMICRON<br />

MD ENERGY<br />

PREZZO € 195,00<br />

STEIN MUSIC<br />

Q1 QUANTUM<br />

PREZZO € 185,00<br />

Tipo: Armonizzatore Note: Realizzato con la<br />

combinazione di cristalli e fisica quantistica. Per<br />

Tipo: piedini smorzanti Note: Attivi ad ampio<br />

Tipo: piedini disaccoppianti Note: Materiale:<br />

Tipo: sollevatore per cavi di segnale Note: dotato<br />

di supporto e due elastici per il fissaggio dei cavi<br />

sul supporto Dimensioni (l x a x p) cm: 9,5 x 8,2<br />

x 10 Peso (kg): 0,28<br />

Provato su <strong>SUONO</strong> 530 - 11/2018<br />

87


SELECTOR<br />

ACOUSTIC SYSTEM INT.<br />

RESONATOR BASIC<br />

PREZZO € 200,00<br />

Assorbente Frequenze: Basse Note: per le basse<br />

frequenze, in poliestere ad alta densità, elimina<br />

le onde stazionarie. Posizionamento in angolo,<br />

impilabile. Pezzi in conf. 2. Colore: Pioppo naturale,<br />

Ebano naturale, Mogano naturale, Noce Italiana<br />

naturale, Bianco, Rosso Dimensioni (l x a x p)<br />

cm: 42 x 42 x 60<br />

BEDINI<br />

DUAL BEAM<br />

PREZZO € 220,00<br />

STEIN MUSIC<br />

SPEAKER MATCH<br />

PREZZO € 235,00<br />

TIGLON<br />

TMX<br />

PREZZO € 200,00<br />

Tipo: ottimizzatone cavo-ampli-diffusore<br />

ANSUZ<br />

DARKZ RESONANCE<br />

CONTROL A<br />

PREZZO € 240,00<br />

Tipo: risonatore Note: lega di rame e argento con<br />

supporto in acero tenero<br />

Tipo: demagnetizzatore cd Note: ciclo automatico.<br />

ISOACOUSTICS<br />

ISOLATORI PER DIFFUSORI<br />

PREZZO € 200,00<br />

SONITUS ACOUSTICS<br />

LEVITER SHAPE 8<br />

PREZZO € 235,00<br />

Tipo: DA SCAFFALE - CENTRALE Note: per diffusore<br />

centrale peso max 27Kg. Prezzo singolo<br />

MOON<br />

FLAT CONES<br />

PREZZO € 200,00<br />

Tipo: piedini Note: Disaccoppiati : confezione<br />

da 3 o 4 pezzi<br />

STEIN MUSIC<br />

SUPER NATURALS<br />

PREZZO € 205,00<br />

Tipo: pannello acustico Risp. in freq. (Hz):<br />

Assorbente Frequenze: Medio/Alte Note: banda<br />

larga, in poliestere a celle chiuse rifinito in velluto.<br />

Disponibili nei colori Rosso, Nero, Bianco, Blu, Beige,<br />

Grigio. Confezione da 6 pezzi, m2 trattati 2,16<br />

Dimensioni (l x a x p) cm: 60 x 60 x 8<br />

Tipo: Dispositivi per il controllo delle risonanze<br />

Note: Prezzo per versione Darkz A. Sono disponibili<br />

in 4 livelli di qualità; D, TC, D2, C e A. Darkz. Possono<br />

essere fissati sotto i diffusori usando i Darkz Feet<br />

(140€ 2 pezzi).<br />

ARIAMATERIA<br />

AM14B.4.C<br />

PREZZO € 240,00<br />

SONITUS ACOUSTICS<br />

LEVITER STM<br />

PREZZO € 235,00<br />

Tipo: piedi di appoggio ottimizzati acusticamente<br />

in noce americano<br />

Tipo: sistema di isolamento Note: 4 pezzi<br />

4,5x1,4cm (DxH) in porfido rivestito in fibra di<br />

carbonio con granulometria varia, mescolato con<br />

miscela di resine poliuretaniche. Top in pelle e base<br />

in neoprene incollata con polimero elastico. Ver<br />

altezza 2,5/4 e 4,5 cm: 250, 260,280 €<br />

Tipo: piedini antivibrazioni Note: lo stesso modello<br />

utilizzato nella serie Evolution. Confezione da 4<br />

pz Peso (kg): 0,9<br />

SONITUS ACOUSTICS<br />

DECOTRAP NATUR<br />

PREZZO € 200,00<br />

SONITUS ACOUSTICS<br />

LEVITER SHAPE 12<br />

PREZZO € 210,00<br />

Tipo: pannello acustico Risp. in freq. (Hz):<br />

Assorbente Frequenze: Ampio spettro Note: a<br />

banda larga in poliestere schiuma acustica rifinito<br />

in velluto. Disponibile nei colori: Rosso, Nero, Bianco,<br />

Blu. Confezione da 6 pezzi, m2 trattati 2,16 Dimensioni<br />

(l x a x p) cm: 60 x 60 x 7<br />

STEIN MUSIC<br />

BLUE DIAMONDS<br />

PREZZO € 235,00<br />

ASTRI<br />

AQT<br />

PREZZO € 240,00<br />

Tipo: pannello acustico Risp. in freq. (Hz):<br />

Tipo: pannello acustico Risp. in freq. (Hz):<br />

Assorbente Frequenze: Medio/Alte Note: in<br />

poliestere a celle chiuse, banda larga, rifinito in<br />

velluto, disponibili nei colori Rosso, Nero, Bianco,<br />

Blu, Beige, Grigio. Confezione da 4 pezzi, m2 trattati<br />

1,44 Dimensioni (l x a x p) cm: 60 x 60 x 12<br />

Tipo: punte coniche<br />

Tipo: Correttore acustico ambientale a pannello<br />

Note: Elemento assorbente rivestito in tessuto moda;<br />

disponibile nei colori: Panna, Beige, Bordeaux,<br />

Nero. Dimensioni (l x a x p) cm: 52,5 x 52,5 x 5,5<br />

88


GUIDA ALL’ACQUISTO ACCESSORI<br />

ASTRI<br />

BQTI<br />

PREZZO € 240,00<br />

Tipo: Correttore acustico ambientale a pannello<br />

Note: Elemento specifico per le Basse Frequenze.<br />

Rivestito in tessuto moda, disponibile nei colori:<br />

Panna, Beige, Bordeaux, Nero. Dimensioni (l x a<br />

x p) cm: 52,5 x 52,5 x 5,5<br />

SONITUS ACOUSTICS<br />

DECOSORBER MASSIVE<br />

PREZZO € 245,00<br />

STEIN MUSIC<br />

SUPER NATURALS +<br />

PREZZO € 276,00<br />

KIMBER KABLE<br />

WONDER SOLDER LF<br />

PREZZO € 280,00<br />

ASTRI<br />

DQT<br />

PREZZO € 240,00<br />

Tipo: Correttore acustico ambientale a pannello<br />

Note: Elemento totalmente Diffondente tramite<br />

diffrazione. Rivestito in tessuto moda, disponibile<br />

nei colori: Panna, Beige, Bordeaux, Nero. Dimensioni<br />

(l x a x p) cm: 52,5 x 52,5 x 5,5<br />

FINITE ELEMENTE<br />

CERABALL<br />

PREZZO € 240,00<br />

Tipo: piedino universale Note: in alluminio con<br />

sfera in ceramica, base d'appoggio piana, set da<br />

4; versione per pesi fino a 200 kg euro 180; set<br />

da 3: Euro 180<br />

Provato su <strong>SUONO</strong> 535 - 05/2019<br />

ISOACOUSTICS<br />

APERTA<br />

PREZZO € 240,00<br />

Tipo: Pannello assorbente/riflettente Risp. in<br />

freq. (Hz): Assorbente/Riflettente Frequenze:<br />

Ampio spettro Note: in poliestere schiuma acustica,<br />

rifiniti in velluto, disponibili nei colori Rosso,<br />

Nero, Bianco, Blu, Beige, Grigio. Confezione da<br />

2 pezzi, m2 trattati 0,72 Dimensioni (l x a x p)<br />

cm: 60 x 60 x 7<br />

STILLPOINTS<br />

ULTRA SS<br />

PREZZO € 249,00<br />

Tipo: piedino isolatore per diffusori Note: smorzante<br />

regolabile in altezza<br />

GREGITEK<br />

DISSIPATORE DI ENERGIA<br />

DF1<br />

PREZZO € 250,00<br />

Tipo: piedi di appoggio ottimizzati acusticamente<br />

in noce americano<br />

ANSUZ<br />

DARKZ CABLE LIFTER A<br />

PREZZO € 280,00<br />

Tipo: Dispositivi per il controllo delle risonanze<br />

Note: disponibile in 4 livelli di qualità: D, TC, D2, C<br />

e A. Prezzo per 1 Darkz Cable Lifter.<br />

ANSUZ<br />

DARKZ RESONANCE<br />

PREZZO € 280,00<br />

Tipo: Dispositivi per il controllo delle risonanze<br />

Note: Versione regolabile della serie Darkz. Prezzo<br />

per un Darkz. Sono disponibili in 4 livelli di qualità;<br />

D, TC, D2, C e A. Darkz. Possono essere fissati sotto i<br />

diffusori usando i Darkz Feet (140€ 2 pezzi).<br />

Tipo: lega di stagno e argento saldature Note:<br />

rocchetto da 450 gr, senza piombo<br />

ARIAMATERIA<br />

AM30B.4.FL<br />

PREZZO € 287,00<br />

Tipo: sistema di disaccoppiamento Note: come<br />

AM30B.4 ma con piedini flottanti<br />

ARIAMATERIA<br />

AM30P.4.FL<br />

PREZZO € 287,00<br />

Tipo: sistema di disaccoppiamento Note: come<br />

AM30P.4 con piedini flottanti<br />

SONITUS ACOUSTICS<br />

BIGFUSOR II MASSIVE<br />

PREZZO € 289,00<br />

Tipo: isolatori per diffusori Note: per diffusori da<br />

scaffale - passo max 17,5 kg - coppia<br />

ISOACOUSTICS<br />

GAIA I<br />

PREZZO € 240,00<br />

Note: Elimina le vibrazioni dalle apparecchiature,<br />

può essere regolato sulla frequenza di risonanza<br />

dell'apparecchio<br />

HARMONIX<br />

RF 57 MKII<br />

PREZZO € 250,00<br />

CLINAMEN AUDIO<br />

PIEDINI<br />

PREZZO € 280,00<br />

Tipo: set piedini in Anticorodal anodizzato Note:<br />

Piedini in Anticorodal dimensioni 45x45 mm con<br />

foro passante 4mm. Ideali per tutte le situazioni<br />

dove accoppiare è la soluzione migliore. Ideali<br />

sotto diffusori e elettroniche. Disponibili in rosso,<br />

silver, gold. Venduti in kit di 4, in box in legno Dimensioni<br />

(l x a x p) cm: 4,5 x 4,5 Peso (kg): 0,135<br />

Tipo: In legno massello Note: Trattamento in<br />

polistirene espanso indurito a celle chiuse (EPS)<br />

della migliore qualità e legno massello. Diffusore<br />

sagomato da parete e soffitto. 1 pezzo in confezione,<br />

Area trattata 0,36 m2. Dimensioni (l x a x p) cm:<br />

60 x 60 x 18<br />

CLINAMEN AUDIO<br />

PIEDINI DISACCOPPIANTI A<br />

MOLLE<br />

PREZZO € 290,00<br />

HARMONIX<br />

RF 909 X<br />

PREZZO € 280,00<br />

Tipo: DA PAVIMENTO Note: PER DIFFUSORI DA<br />

PAVIMENTO - FINO A 32KG - SET DA 4 PEZZI<br />

Note: dispositivi per il controllo delle risonanze su<br />

circuiti stampati ed elettroniche; versione rotonda,<br />

conf. 8 pz.Per diffusori,elettroniche,spine,prese etc.<br />

Tipo: dispositivi accordatori di risonanza<br />

Note: Piedini in acciaio inossidabile a molla disaccoppianti<br />

per giradischi, diffusori ed elettroniche<br />

pesanti. Tarabili in altezza per il livellamento<br />

dell'apparecchio. Disaccoppiano completamente<br />

dall'ambiente esterno. Venduti in set da 4 Dimensioni<br />

(l x a x p) cm: 7,6 x7,6 x 6<br />

89


SELECTOR<br />

HARMONIX<br />

SF 200 MATE<br />

PREZZO € 290,00<br />

SONITUS ACOUSTICS<br />

DECOSORBER NATUR QUAD<br />

PREZZO € 290,00<br />

SWISSCABLES<br />

UNIQUE<br />

PREZZO € 299,00<br />

GUIZU<br />

QRS-650<br />

PREZZO € 315,00<br />

Tipo: supporti accordati Note: Migliora l'immagine<br />

e la profondità della riproduzione sonora.<br />

SONITUS ACOUSTICS<br />

DECOSORBER NATUR DOT<br />

PREZZO € 290,00<br />

Tipo: Pannello assorbente/riflettente Risp. in<br />

freq. (Hz): Assorbente/Riflettente Frequenze:<br />

Medio/Alte Note: per le medio alte, in Poliestere<br />

a celle chiuse rifinito in essenza di Ebano, Mogano,<br />

Ciliegio, Pioppo, Noce Italiano. Confezione da 6<br />

pezzi, m2 trattati 2,16 Dimensioni (l x a x p)<br />

cm: 60 x 60 x 8<br />

SONITUS ACOUSTICS<br />

DECOSORBER NATUR SERTA<br />

PREZZO € 290,00<br />

Tipo: Risuonatori Note: confezione 3 pz.<br />

ISOACOUSTICS<br />

APERTA 200<br />

PREZZO € 300,00<br />

Note: Set di 2 pannelli acustici per la diffusione del<br />

suono in ambienti complessi, controllando il suono.<br />

Realizzati in legno massello con struttura particolare<br />

migliorano il suono in ambienti piuttosto critici.<br />

Dimensioni (l x a x p) cm: 60x60x5<br />

Tipo: isolatori per diffusori Note: Iper diffusori da<br />

scaffale fino a 37Kg. Prezzo la coppia<br />

SHUN MOOK<br />

MPINGO DISK<br />

PREZZO € 320,00<br />

Tipo: pannello assorbenti Frequenze: Medio/Alte<br />

Note: in Poliestere a celle chiuse, riflettenti per le<br />

medio alte, rifiniti in essenza di Ebano, Mogano,<br />

Ciliegio, Pioppo, Noce Italiano. Confezione da 6<br />

pezzi, m2 trattati 2,16 Dimensioni (l x a x p) cm:<br />

60 x 60 x 8<br />

SONITUS ACOUSTICS<br />

DECOSORBER NATUR EVA<br />

PREZZO € 290,00<br />

Tipo: pannello assorbente Risp. in freq. (Hz):<br />

Assorbente/Riflettente Frequenze: Medio/Alte<br />

Note: in Poliestere e schiuma acustica a celle<br />

chiuse, assorbente/riflettente per le medio alte,<br />

rifinito in essenza di Ebano, Mogano, Ciliegio,<br />

Pioppo, Noce Italiano. Confezione da 6 pezzi, m2<br />

trattati 2,16 Dimensioni (l x a x p) cm: 60 x 60 x 8<br />

Tipo: pannello assorbente/riflettente Risp. in<br />

freq. (Hz): Assorbenti/Riflettenti Frequenze:<br />

Medio/Alte Note: per le medio alte, in poliestere<br />

a celle chiuse rifinito in essenza di Ebano, Mogano,<br />

Ciliegio, Pioppo, Noce Italiano. Confezione da 6<br />

pezzi, m2 trattati 2,16 Dimensioni (l x a x p)<br />

cm: 60 x 60 x 8<br />

SONITUS ACOUSTICS<br />

DECOSORBER NATUR EVA 0,5<br />

PREZZO € 295,00<br />

Tipo: Pannello assorbente/riflettente Risp. in<br />

freq. (Hz): Assorbente/Riflettente Frequenze:<br />

Medio/Alte Note: in Poliestere schiuma acustica,<br />

come Decosorber Natur ma in formato 30x60;<br />

Pezzi in confezione 12, area trattata m2 2,16<br />

Dimensioni (l x a x p) cm: 30 x 60 x 8<br />

SHUN MOOK<br />

MPINGO KABEL TREE<br />

REGULATOR<br />

PREZZO € 300,00<br />

Tipo: Accordatore per cavi Note: Accordatori di<br />

risonanza in Ebano antico per l'accordatura dei cavi<br />

audio. Accordatori di media dimensione, versione<br />

large costo 320,00 euro.<br />

GRYPHON<br />

BLACK SPIKE ST<br />

PREZZO € 305,00<br />

Tipo: Correttore ambientale Note: per correzione<br />

di pareti, angoli e singoli componenti dell'impianto.<br />

FURUTECH<br />

NCF BOOSTER<br />

PREZZO € 339,00<br />

SONITUS ACOUSTICS<br />

DECOSORBER NATUR HALE<br />

PREZZO € 290,00<br />

SONITUS ACOUSTICS<br />

DECOSORBER NATUR<br />

QUAD 0.5<br />

PREZZO € 295,00<br />

Tipo: coni in polimero con punte in acciaio per<br />

elettroniche e diffusori Note: set 4 pezzi<br />

STEIN MUSIC<br />

Q2 QUANTUM ORGANIZER<br />

PREZZO € 305,00<br />

Tipo: Pannello assorbente/riflettente Note: per<br />

le medio alte, in poliestere a celle chiuse rifinito in<br />

essenza di Ebano, Mogano, Ciliegio, Pioppo, Noce<br />

Italiano. Confezione da 6 pezzi, m2 trattati 2,16<br />

Dimensioni (l x a x p) cm: 60 x 60 x 8<br />

Tipo: Pannello assorbente/riflettente Frequenze:<br />

Medio/Alte Note: Come Decosorber Natur ma in<br />

formato 30x60; pezzi in confezione 12, area trattata<br />

m2 2,16 Dimensioni (l x a x p) cm: 30 x 60 x 8<br />

Note: Armonizzatore realizzato dalla combinazione<br />

di cristalli<br />

Tipo: sollevatore per cavi di alimentazione dotato<br />

di clamp Note: clamp di sostegno da 340 g. Altezza<br />

utile da 8 a 14 cm con estensioni incluse Dimensioni<br />

(l x a x p) cm: 9,5 x 8,2 x 10 Peso (kg): 0,28<br />

Provato su <strong>SUONO</strong> 530 - 11/2018<br />

90


GUIDA ALL’ACQUISTO ACCESSORI<br />

ISOACOUSTICS<br />

GAIA II<br />

PREZZO € 340,00<br />

SHUN MOOK<br />

SIGNAL TUBE RESONATORS<br />

PREZZO € 350,00<br />

SONITUS ACOUSTICS<br />

DECOSORBER MASS. QUAD<br />

PREZZO € 369,00<br />

MEL AUDIO<br />

OFIR<br />

PREZZO € 384,00<br />

Tipo: da pavimento Note: per diffusori da pavimento<br />

fino a 54 kg. Set da 4 pezzi<br />

TRIGON<br />

INVERTITORE DI FASE<br />

PREZZO € 340,00<br />

Note: invertitore di fase; alimentazione separata<br />

Tipo: Accordatore per Valvole di Segnale Note:<br />

Accordatori di risonanza in Ebano antico per l'accordatura<br />

delle valvole driver di ampli e preampli<br />

SHUNYATA<br />

SSF<br />

PREZZO € 350,00<br />

Tipo: pannello acustico Note: In legno massello e<br />

schiuma di Poliestere a celle chiuse, assorbono nel<br />

range della gamma media e riflettono nel range<br />

delle alte. 4 pezzi in confezione, area tratta 1,44<br />

m2. Bianco, nero, natural Dimensioni (l x a x p)<br />

cm: 60x60x8 cm<br />

INTONA<br />

7054-X<br />

PREZZO € 371,40<br />

Tipo: cono in acciaio inox speciale e smorzatori<br />

Note: set di tre pezzi<br />

HARMONIX<br />

SP ENACOM LTD<br />

PREZZO € 390,00<br />

TRACK AUDIO<br />

SOLID FEET (SET DI 3)<br />

PREZZO € 345,00<br />

Tipo: punte in acciaio Note: lavorate a macchina<br />

per tutte la serie Hydra. Set di 4 pezzi. Versione con<br />

altezza da 50 mm euro 490 Dimensioni (l x a x p)<br />

cm: 3,8 altezza<br />

Tipo: Isolatore USB 2.0 Hi-Speed Note: Isolatore<br />

USB galvanico per tutte le velocità di trasmissione.<br />

Fornisce isolamento con stabilizzazione lineare,<br />

testato fino a 25000V. Completamente passivo, disponibile<br />

nelle finiture: Bianco, Nero. Dimensioni<br />

(l x a x p) cm: 13,5 x 4,6 x 9<br />

TRACK AUDIO<br />

MONOPOD SMALL FEET)<br />

PREZZO € 375,00<br />

ACOUSTIC SYSTEM INT.<br />

RESONATOR SILVER<br />

PREZZO € 360,00<br />

Tipo: risonatore Note: in lega d'argento 751/1000<br />

e rame, supporto in acero tenero<br />

Tipo: filtro per diffusori Note: In aggiunta al cavo<br />

di potenza per eliminare le spurie del segnale..<br />

Versione special edition<br />

Tipo: Punte isolanti Note: Versione accoppiata<br />

delle punte Isolation Feet. Sono in acciaio massiccio<br />

e possono sopportare fino a 68kg cadauna. Disponibili<br />

anche in set di 4 a €455,00.<br />

STEIN MUSIC<br />

C2<br />

PREZZO € 360,00<br />

NORDOST<br />

SORT FUT<br />

PREZZO € 391,00<br />

SHUN MOOK<br />

DOWSIN PENDULUM<br />

PREZZO € 350,00<br />

Tipo: armonizzatore d'ambiente<br />

SONITUS ACOUSTICS<br />

DECOSORBER MASSIVE EVA<br />

PREZZO € 369,00<br />

Tipo: Piedini isoltanti (set 3) Note: Versione<br />

ridotta dei Monopod, possono essere utilizzati<br />

sotto la base di qualsiasi apparecchio o supporto.<br />

Costruiti in acciaio, da un lato hanno la base piana<br />

e dall'altro la punta stondata. Altezza regolabile.<br />

Disponibili in set di 4 a €450,00.<br />

STEIN MUSIC<br />

SUPER NATURALS PLUS<br />

PREZZO € 379,00<br />

Tipo: Accordatore ambientale Note: Accordatore<br />

specifico per la definizione di spazialità e tridimensionalità<br />

del sistema (profondità e altezza scena,<br />

separazione strumenti). Utilizzo appeso sopra ogni<br />

diffusore o appeso in mezzo.<br />

Tipo: pannello acustico I Note: in legno massello<br />

e schiuma di Poliestere a celle chiuse, assorbe nel<br />

range della gamma media e riflette nel range<br />

delle alte. 4 pezzi in confezione, area tratta 1,44 m2.<br />

Bianco Dimensioni (l x a x p) cm: 60x60x8 cm<br />

Tipo: piedi di appoggio ottimizzati acusticamente<br />

in noce americano<br />

Tipo: vedi note Note: Accessorio che sostituisce<br />

piedini e punte forniti con i diffusori e mobili hifi:<br />

massa meccanica diretta per eliminare energia<br />

superflua; Disponibile 4Pack Premium con 4 Sort<br />

Fut, utensile regolatore, sistema di livellamento<br />

laser, adattatori 8 e 6<br />

91


SELECTOR<br />

TRACK AUDIO<br />

DOMED FEET<br />

PREZZO € 400,00<br />

SHUNYATA<br />

DF-SS<br />

PREZZO € 410,00<br />

FINITE ELEMENTE<br />

CERAPUC<br />

PREZZO € 440,00<br />

set di 4, capacità di carico 300 kg; con tre sfere di<br />

accoppiamento colonna/base; disponibile anche<br />

in set di 3 a 360 €<br />

MUSIC TOOLS<br />

STREAM-LINE ENERGY DRESS<br />

PREZZO € 480,00<br />

Tipo: Elevatori per cavi diffusori e alimentazione<br />

Note: set da 3 pezzi<br />

Tipo: Punte isolanti Note: Monopod Feet (set di<br />

3), combinando una punta ed un cono in unico<br />

compatto dispositivo. Con il fondo leggermente<br />

concavo, minimizzando la superficie di contatto, si<br />

ottiene un isolamento unico.<br />

SHUN MOOK<br />

POWER TUBE RESONATORS<br />

PREZZO € 430,00<br />

Tipo: piedino Note: in acciaio con sfera in ceramica;<br />

set da 3: Euro 330; per capacità di carico fino a<br />

300 kg set da 4<br />

MUSIC TOOLS<br />

SPIKE - HULL II<br />

PREZZO € 459,00<br />

TRACK AUDIO<br />

ISOLATION FEET (SET DI 3)<br />

PREZZO € 400,00<br />

Tipo: Accordatore per Valvole di Potenza Note:<br />

Accordatori di risonanza in Ebano antico per l'accordatura<br />

delle valvole di amplificazione.<br />

IFI AUDIO<br />

NANO IGALVANIC<br />

PREZZO € 439,00<br />

Tipo: correttore d'ambiente Note: In tessuto<br />

microforato Dimensioni (l x a x p) cm: 40,5 x<br />

127 x 40,5 cm<br />

ACOUSTIC REVIVE<br />

RR-888<br />

PREZZO € 499,00<br />

Tipo: Punte isolanti Note: Piedini speciali<br />

piu&#768; massicci e superbamente realizzati<br />

mai visti. Con un peso di quasi mezzo chilo, non<br />

sono solo massivi, ma sono anche ingegnerizzati<br />

in modo innovativo e geniale. Disponibili in set<br />

da 4: €490,00.<br />

TRACK AUDIO<br />

MONOPOD FEET)<br />

PREZZO € 400,00<br />

Tipo: Separatore galvanico<br />

ASTRI<br />

MAXIAQT<br />

PREZZO € 440,00<br />

Tipo: Correttore acustico ambientale a pannello<br />

Note: Elemento totalmente Assorbente. Rivestito<br />

in tessuto moda, disponibile nei colori: Panna,<br />

Beige, Bordeaux, Nero. Dimensioni (l x a x p)<br />

cm: 52,5 x 105 x 5,5<br />

Tipo: piedino sottopunta per elettroniche e diffusori<br />

Note: Sottopunta antirisonante in composto<br />

di alluminio rosso o nero, acciaio inox, derlin e<br />

rame. Prezzo per set di 4 pezzi oppure per singolo<br />

pezzo per euro 115,00 Dimensioni (l x a x p) cm:<br />

diametro 6 x 3,6 cm<br />

MUSIC TOOLS<br />

MAGIC-ISOLATE CLAMP<br />

PREZZO € 460,00<br />

Tipo: Generatore di impulsi Note: Generatore<br />

di impulsi a bassissima frequenza per tutte le<br />

elettroniche audio, sale di ascolto.<br />

STEIN MUSIC<br />

SPEAKER MATCH PLUS<br />

PREZZO € 513,00<br />

Tipo: Piedini isoltanti (set 3) Note: Set di 3 piedini<br />

isolanti con punta ed un cono, leggermente più<br />

bassi degli Isolation Feet e dei Solid Feet, possono<br />

essere utilizzati sotto la base di qualsiasi apparecchio<br />

o supporto. Costruiti in acciaio. Disponibili in<br />

set di 4 - €490,00.<br />

ASTRI<br />

MAXIBQT<br />

PREZZO € 440,00<br />

Tipo: Correttore acustico ambientale a pannello<br />

Note: Elemento specifico per le Basse Frequenze.<br />

Rivestito in tessuto moda, disponibile nei colori:<br />

Panna, Beige, Bordeaux, Nero. Dimensioni (l x a<br />

x p) cm: 52,5 x 105 x 5,5<br />

ASTRI<br />

MAXIDQT<br />

PREZZO € 440,00<br />

Tipo: Correttore acustico ambientale a pannello<br />

Note: Elemento totalmente Diffondente tramite<br />

diffrazione. Rivestito in tessuto moda, disponibile<br />

nei colori: Panna, Beige, Bordeaux, Nero. Dimensioni<br />

(l x a x p) cm: 52,5 x 105 x 5,5<br />

Note: in grafite HDG 1 pezzo diametro 80 mm<br />

FINITE ELEMENTE<br />

CERABASE SLIMLINE<br />

PREZZO € 480,00<br />

Tipo: piedino per diffusori in alluminio Note:<br />

Tipo: ottimizzatone cavo-ampli-diffusore<br />

STEIN MUSIC<br />

DE-2 CD CONDITIONER<br />

PREZZO € 515,00<br />

Tipo: demagnetizzatore Note: elimina cariche<br />

elettrostatiche e stress dei materiali. Adatto per CD,<br />

DVD, Blue-Ray, Cavi Peso (kg): 1<br />

92


GUIDA ALL’ACQUISTO ACCESSORI<br />

STEIN MUSIC<br />

Q3 QUANTUM ORGANIZER<br />

PREZZO € 515,00<br />

Note: Armonizzatore realizzato dalla combinazione<br />

di cristalli<br />

STEIN MUSIC<br />

BLUE SUN<br />

PREZZO € 520,00<br />

Tipo: armonizzatore d'ambiente Note: versione<br />

Signature € 720,00<br />

MUSIC TOOLS<br />

MAGIC-ISOLATE CABLE<br />

PREZZO € 530,00<br />

Note: supporto per cavi in grafite HDG 1 pezzo<br />

diametro 80 mm<br />

DAAD<br />

DAAD 2<br />

PREZZO € 537,00<br />

Tipo: correttore acustico Note: per risonanze<br />

93


SELECTOR<br />

superiori a 120Hz, per le riflessioni precoci laterali<br />

e posteriori Dimensioni (l x a x p) cm: 22 x 110<br />

x 16 Peso (kg): 3<br />

HARMONIX<br />

TU 303 EX<br />

PREZZO € 580,00<br />

FINITE ELEMENTE<br />

CERABASE COMPACT<br />

PREZZO € 600,00<br />

HARMONIX<br />

TU 606 Z<br />

PREZZO € 690,00<br />

HARMONIX<br />

TU 600<br />

PREZZO € 540,00<br />

Tipo: supporti/accordatori Note: Permettono<br />

la regolazione in altezza senza gli inconvenienti<br />

acustici delle punte regolabili,anzi accordando<br />

il sistema.<br />

Tipo: accordatori di risonanza/supporto Note:<br />

ingombro ridotto per componenti in rack.<br />

NORDOST<br />

SORT LIFT<br />

PREZZO € 585,00<br />

Tipo: piedino per diffusori in alluminio Note:<br />

set di 4, capacità di carico di 300 kg, tre sfere di<br />

accoppiamento colonna/base; disponibile anche<br />

in set da 3 a 450 euro<br />

Provato su <strong>SUONO</strong> 535 - 05/2019<br />

Tipo: accordatori Note: Supporti-accordatori<br />

per diffusori ed elettroniche.Regolabili in altezza.<br />

STILLPOINTS<br />

ULTRA 5<br />

PREZZO € 699,00<br />

FINITE ELEMENTE<br />

CERABALL BLACK CHROME<br />

PREZZO € 570,00<br />

HARMONIX<br />

ALPHA 1<br />

PREZZO € 600,00<br />

Tipo: piedini antivibrazioni Note: Con cromatura<br />

black. Campo di applicazione: 5 - 40 kg di peso del<br />

dispositivo · set da 4 pezzi 750 €<br />

Tipo: supporto smorzante Note: per diffusori ed<br />

elettroniche, versione Ultra 6 euro 899. Prezzi cad.<br />

OMICRON<br />

MD ENERGY G&P<br />

PREZZO € 570,00<br />

Tipo: piedini antivibrazioni Note: In ottone con<br />

placcatura oro 24 k o argento con all'interno sfera<br />

da 16 mm. Da utilizzare sotto le elettroniche. Set<br />

di 3 pezzi<br />

HARMONIX<br />

SF 200 EBS<br />

PREZZO € 580,00<br />

Tipo: supporti per sollevare i cavi dal pavimento<br />

Note: punti di contatto minimi con il cavo, base in<br />

alluminio anodizzato, sistema di molle flottanti nei<br />

due blocchi da cui escono le 'orecchie'<br />

MUSIC TOOLS<br />

SPIKE - HULL CABLE<br />

PREZZO € 594,00<br />

Note: in grafite HDG set di 04 pezzi, disponibili<br />

rosse o nere<br />

STEIN MUSIC<br />

SUPER NATURALS<br />

SIGNATURE<br />

PREZZO € 595,00<br />

Tipo: supporti per cavi con accordatore di risonanza<br />

Note: Disaccoppiano i cavi dal campo magnetico<br />

e dalle vibrazioni dei solai e ne controllano la risonanza<br />

intrinseca.<br />

HARMONIX<br />

RFA 80I<br />

PREZZO € 620,00<br />

Tipo: accordatori per ambiente Note: set 18<br />

dischetti accordanti per ambienti.<br />

STILLPOINTS<br />

APERTURE<br />

PREZZO € 650,00<br />

ACOUSTIC REVIVE<br />

RGC-24 TRIPLE-C<br />

PREZZO € 707,00<br />

Tipo: Grounding Conditioner Note: Sistema di<br />

massa virtuale aggiornato con conduttori tripleC.<br />

Lega di alluminio 2017 (parte inferiore); ottone<br />

placcato oro (parte superiore); varietà di minerali<br />

naturali (interno). Incluso adattatore IP-2 per la<br />

connessione RCA. Lunghezza cavo: 50cm Dimensioni<br />

(l x a x p) cm: 8 x 1,8 Peso (kg): 0,384<br />

DAAD<br />

STUDIO DAAD<br />

PREZZO € 707,00<br />

Tipo: accordatori di risonanza/supporto Note: per<br />

il bilanciamento tonale di pianoforti,rack,sistemi<br />

professionali.<br />

Tipo: piedi di appoggio ottimizzati acusticamente<br />

in noce americano<br />

Tipo: pannello fono assorbente Note: colori<br />

assortiti. versione con stampe di New York euro 990<br />

Tipo: correttore acustico Note: DaaD2 equipaggiato<br />

con un'asta telescopica interna avvitata su<br />

94


GUIDA ALL’ACQUISTO ACCESSORI<br />

un robusto treppiede. Lo scorrimento di 80 cm<br />

dell'asta, consente di posizionarlo alla altezza<br />

necessaria partendo da 23 cm dal pavimento.<br />

HARMONIX<br />

TU 202 MK II<br />

PREZZO € 750,00<br />

le risonanze elettromeccaniche nelle sue immediate<br />

vicinanze in modo che risuonino all'unisono,<br />

sincronizzandole<br />

DAAD<br />

DAAD 4<br />

PREZZO € 963,00<br />

HARMONIX<br />

TU 505 EX MK2<br />

PREZZO € 713,00<br />

WIREWORLD<br />

SPACE PORT<br />

PREZZO € 815,00<br />

Tipo: accordatori/supporti Note: Per diffusori<br />

ed elettroniche.<br />

Tipo: supporti per la definizione dell'immagine<br />

video Note: efficaci sia sull'immagine acustica<br />

che visiva,sulla definizione dei colori e sul contrasto.<br />

FINITE ELEMENTE<br />

CERABASE B&W<br />

PREZZO € 720,00<br />

DAAD<br />

DAAD 3<br />

PREZZO € 780,00<br />

Tipo: Multipresa schermata Note: Un innovativo<br />

circuito filtrato anti disturbi che assorbe i picchi di<br />

tensione, senza circuiti di protezione per un suono<br />

di qualità superiore.<br />

MUSIC TOOLS<br />

STREAM LINE ENERGY<br />

IMAGE<br />

PREZZO € 850,00<br />

Tipo: correttore acustico Note: Trattamento degli<br />

angoli; per risonanze superiori a 60Hz, per le<br />

riflessioni precoci anteriori Dimensioni (l x a x p)<br />

cm: 39 x 110 x 39 Peso (kg): 5<br />

HARMONIX<br />

RS-707 Z<br />

PREZZO € 976,00<br />

Tipo: piedini Note: Per B&W nuova serie 800,<br />

creati appositamente per i diffusori B&W. Set di 4.<br />

Prezzo versione per B&W D2<br />

FINITE ELEMENTE<br />

CERABASE CLASSIC<br />

PREZZO € 720,00<br />

Tipo: correttore acustico Note: per risonanze<br />

superiori a 70Hz, per tutte le riflessioni precoci<br />

Dimensioni (l x a x p) cm: 28 x 110 x 28 Peso<br />

(kg): 4<br />

Tipo: piedini Note: per elettroniche e diffusori in<br />

legno e metallo Dimensioni (l x a x p) cm: 4,95<br />

(diametro) x 3,3 (A)<br />

HARMONIX<br />

CR-4105<br />

PREZZO € 790,00<br />

HARMONIX<br />

HYOTAN RFS-65M<br />

PREZZO € 990,00<br />

Tipo: per elettroniche, diffusori e hi-fi rack Note:<br />

in acciaio inox lavorato di precisione e spazzolato<br />

a mano, 3 sfere ceramiche per pezzo, portata max<br />

500 kg per set da quattro; anche set da 3 a 540 €<br />

ISOACOUSTICS<br />

GAIA III<br />

PREZZO € 730,00<br />

Tipo: accordatori per cavi Note: Neutralizza le<br />

interferenze tra i cavi ed i campi magnetici, migliorando<br />

l'immagine sonora: Size S per cavi di<br />

10mm diametro,Size L per cavi di 12mm diametro;<br />

Set da 02 pz.<br />

NORDOST<br />

QPOINT<br />

PREZZO € 794,00<br />

Tipo: correttore d'ambiente Note: pannello fono<br />

assorbente con immagine personalizzata 90x140<br />

euro 960 Dimensioni (l x a x p) cm: 80 x 120<br />

Peso (kg): 4<br />

STILLPOINTS<br />

ULTRA 6<br />

PREZZO € 899,00<br />

Note: Conf da 4 pz. Dispositivi accordanti per<br />

elettroniche e diffusori complementare alla serie<br />

Million, per spazi limitati.<br />

HARMONIX<br />

TU 201 MK2<br />

PREZZO € 990,00<br />

Tipo: da pavimento Note: per diffusori da pavimento<br />

fino a 100 kg. Set da 4 pezzi<br />

Tipo: sincronizzatore di risonanza Note: controlla<br />

Tipo: Isolatore smorzante contrapposto per diffusori/elettroniche<br />

Note: prezzo cad.<br />

Tipo: accordatori/supporti Note: per amplificatori<br />

a valvole,diffusori ,elettroniche.Confezione da 4 pz.<br />

95


SELECTOR<br />

SHUN MOOK<br />

SUPER DIAMOND<br />

RESONATORS<br />

PREZZO € 990,00<br />

HARMONIX<br />

CR 4107<br />

PREZZO € 1.190,00<br />

ACUSTICA APPLICATA<br />

VOLCANO<br />

PREZZO € 1.452,00<br />

SHUN MOOK<br />

ULTRA D. RESONATORS<br />

PREZZO € 1.700,00<br />

Tipo: accordatori per cavi Note: Neutralizza le<br />

interferenze tra i cavi ed i campi magnetici migliorando<br />

l'immagine sonora: Size S per cavi da 13mm,<br />

Size M per cavi da 18mm; set da 2 pz.<br />

Tipo: Piedino per accordatura Note: Come orginal<br />

Diamond Resonator ma con diamante di maggiore<br />

caratura e maggior peso. Dimensioni (l x a x p)<br />

cm: Diam. 7,6 cm.<br />

ISOACOUSTICS<br />

GAIA TITAN<br />

PREZZO € 1.080,00<br />

ACOUSTIC SYSTEM INT.<br />

RESONATOR GOLD<br />

PREZZO € 1.200,00<br />

Tipo: risonatore Note: in lega d'oro 18k, argento e<br />

rame, supporto in acero duro; versione Special Gold<br />

in lega d'oro 14k, argento e rame, stesso prezzo<br />

HARMONIX<br />

RF 999 MILLION<br />

PREZZO € 1.200,00<br />

Tipo: Risuonatore variabile Note: Risuonatore a<br />

frequenza variabile a partire da 38 Hz. Realizzato<br />

in plexiglass con finiture in legno a moduli componibili.<br />

Dimensioni (l x a x p) cm: 40 x 105 x 40<br />

cm Peso (kg): 4,9<br />

STEIN MUSIC<br />

COMPLETE SET<br />

PREZZO € 1.500,00<br />

Tipo: Piedino per accordatura Note: Come orginal<br />

Diamond Resonator ma con diamante di maggiore<br />

caratura e maggior peso. Dimensioni (l x a x p)<br />

cm: Diam. 10 cm.<br />

ACUSTICA APPLICATA<br />

HALIFAX<br />

PREZZO € 1.769,00<br />

Note: Set completo composto da 4 Black stones,5<br />

Blue diamonds,2 Black Diamonds e Black tack.<br />

Tipo: piedini isolanti Note: per diffusori da pavimento.<br />

Mod. Cronos fino a 145 kg, Rhea fino a 190<br />

kg, - Thesis fino a 280 kg per diffusore - Set da 4<br />

pezzi - Prezzi rispetivamente 1.080,00€ - 1.440,00<br />

- 1.920,00<br />

Note: Dispositivi accordatori per risonanze. Confezione<br />

gioiello (2 pezzi).<br />

STEIN MUSIC<br />

H2 HARMONIZER PACKAGE<br />

PREZZO € 1.540,00<br />

HARMONIX<br />

TU 666 MILLION<br />

PREZZO € 1.100,00<br />

HARMONIX<br />

RF 999MT MK2<br />

PREZZO € 1.200,00<br />

Note: Supporti accordatori,regolabili.Efficaci su<br />

dettaglio e luminosità,musicalità e fuoco.Conf.4<br />

pezzi<br />

HARMONIX<br />

TUNING MASTER RS-1502M<br />

PREZZO € 1.100,00<br />

Tipo: dispositivi accordatori di risonanza Note: In<br />

sostituzione delle normali sottopunte per accordare<br />

i diffusori<br />

STEIN MUSIC<br />

SPEAKER MATCH SIGNATURE<br />

PREZZO € 1.320,00<br />

Tipo: Armonizzatore di ambiente Note: La confezione<br />

comprende 2 armonizzatori A+B, 2 Wall<br />

brackets, 2 Black Stones .Disponibile bianco e nero.<br />

Versione con stand da pavimento €1.750,00.<br />

HARMONIX<br />

RFA-7800<br />

PREZZO € 1.580,00<br />

Tipo: Risuonatore Note: Risonatore a frequenza<br />

variabile a partire da 28 Hz. Dispositivo realizzato in<br />

Plexiglass e finiture in legno con verniciatura Nero<br />

antracite satinato. A richiesta verniciatura satinata<br />

colori RAL. Dimensioni (l x a x p) cm: 42 x 88 x<br />

42 Peso (kg): 6<br />

GRYPHON<br />

ATLAS<br />

PREZZO € 1.820,00<br />

Note: Confezione da 4pz. Dispositivi accordanti<br />

specifici per elettroniche a valvole, meccaniche<br />

cd e diffusori.<br />

Tipo: ottimizzatone cavo-ampli-diffusore<br />

Tipo: accordatori per ambiente Note: Set 18 unità,<br />

sufficienti per un ambiente. Dimensioni: diametro<br />

cm. 2.5, spessore cm.0.4.<br />

Tipo: punte Note: in poliossimetilene, alluminio<br />

e acciaio temperato, adatte per elettroniche e<br />

diffusori<br />

96


GUIDA ALL’ACQUISTO ACCESSORI<br />

OMICRON<br />

TESLA<br />

PREZZO € 1.850,00<br />

STEIN MUSIC<br />

H2 HARMONIZER<br />

SIGNATURE PACKAGE<br />

PREZZO € 2.060,00<br />

comando on - off, rifinitura artic white senza<br />

maggiorazione. Prezzo cad. Finira Grafite Black e<br />

Artic White Peso (kg): 13<br />

SHUN MOOK<br />

GIANT DIAMOND<br />

RESONATORS<br />

PREZZO € 2.600,00<br />

AURORA ELECTRON DEVICES<br />

DIGITAL SOUND RESTORER<br />

PREZZO € 4.300,00<br />

Tipo: vedi note Note: Il dispositivo ha la funzione<br />

di eliminare le distorsioni e le spurie di origine digitale<br />

rendendo così il suono più simile all'analogico;<br />

può essere collegato all'uscita linea di qualsiasi<br />

lettore CD o Dac, completamente passivo. Dimensioni<br />

(l x a x p) cm: 43,8 x 4,6 x 30 Peso (kg): 5<br />

Tipo: stabilizzatore Note: In derlin placcato cromo.<br />

Varia in maniera controllata il campo magnetico<br />

generato dal passaggio del segnale in un cavo. Per<br />

cavi di segnale, potenza, USB Dimensioni (l x a x<br />

p) cm: 16 cm diametro<br />

Tipo: armonizzatore di ambiente Note: Versione<br />

con stand € 2.260,00<br />

HARMONIX<br />

RF-808Z MILLION<br />

PREZZO € 2.200,00<br />

Tipo: piedino per accordatura Note: Come orginal<br />

Diamond Resonator ma con diamante di maggiore<br />

caratura e maggior peso. Dimensioni (l x a x p)<br />

cm: Diam. 12 cm.<br />

ACUSTICA APPLICATA<br />

POLIFEMO<br />

PREZZO € 4.697,00<br />

STEIN MUSIC<br />

ONYX DX 3002<br />

PREZZO € 1.900,00<br />

SHUN MOOK<br />

CONCERT HALL RESONATORS<br />

PREZZO € 3.000,00<br />

Tipo: piedini antivibrazioni Note: set da 4<br />

Tipo: Accordatore ambientale Note: Pannelli<br />

accordatori di risonanza in legno d'Ebano antico<br />

(accordato con Jacaranda antico<br />

Tipo: reclocking del segnale digitale<br />

ACOUSTIC REVIVE<br />

RL-30 MKIII<br />

PREZZO € 2.285,00<br />

VAN DEN HUL<br />

THE EXTENDER<br />

PREZZO € 3.100,00<br />

HARMONIX<br />

TB 0917 THE BASE<br />

PREZZO € 1.925,00<br />

Note: Accordatore confezione da 1 pz.<br />

ACOUSTIC SYSTEM INT.<br />

RESONATOR PLATINUM<br />

PREZZO € 2.000,00<br />

Tipo: Smagnetizzatore per LP, CD, cavi e connettori<br />

Note: Equipaggiato con un "generatore di ioni<br />

negativi (minus ion)" che migliora il suono e lo<br />

rende più reale e naturale. Alimentazione: 230V.<br />

Peso (kg): 9,4<br />

SHUN MOOK<br />

SPATIAL CONTROL OCTET<br />

PREZZO € 2.300,00<br />

Tipo: Correttore ambientale Note: Come Sextet<br />

Triple ma con struttura di montaggio a muro (8<br />

unità, 8 supporti da muro, 24 dischi).<br />

Tipo: elettronica "torsion field generator Note:<br />

basata sulle teorie e le sperimentazioni sulle "onde<br />

scalari" (scalar waves) e sui "campi di torsione" (torsion<br />

fields),si collega e si colloca un the extender<br />

sopra a ciascun diffusore, in maniera analoga ad<br />

una coppia di supertweeter.<br />

HARMONIX<br />

TU-1000<br />

PREZZO € 3.172,00<br />

Tipo: risuonatore acustico Note: Applicazione<br />

moderna del principio di Helmholtz. Risonatore a<br />

frequenza variabile a partire da 25 Hz. Dispositivo<br />

realizzato in Plexiglass. Dimensioni (l x a x p) cm:<br />

41 x 184 x 41 Peso (kg): 18<br />

TELOS AUDIO DESIGN<br />

GNR<br />

PREZZO € 6.000,00<br />

Tipo: risonatore<br />

PSI AUDIO<br />

AVAA C20<br />

PREZZO € 2.467,58<br />

Tipo: riduttore di rumore<br />

COMPUTER AUDIO DESIGN<br />

GROUND CONTROL 1<br />

PREZZO € 2.000,00<br />

Tipo: piedini Note: altezza regolabile Dimensioni<br />

(l x a x p) cm: 6 (diametro)) x 2,8 (A)<br />

ABSOLARE<br />

ABSOLARE BULLETS<br />

PREZZO € 6.400,00<br />

SHUN MOOK<br />

SPATIAL CONTROL QUARTET<br />

PREZZO € 3.500,00<br />

Tipo: Accordatori ambientali Note: Pannelli accordatori<br />

di risonanza in legno d'Ebano antico<br />

(accordato con Jacaranda antico e montati su<br />

struttura di Acero naturale (4 unità, 4 stand, 8<br />

supporti, 32 dischi). Versione sexstet con 6 unità, 6<br />

stand, 12 supporti, 44 dischi ; versione octet con 8<br />

unità, 8 stand, 16 supporti, 60 dischi<br />

Note: Componenti studiatio per ridurre il rumore<br />

ad alta frequenza e migliorare la qualità del suono.<br />

Si può collegare a qualsiasi prodotto audio che<br />

abbia una connessione di ingresso o uscita non<br />

utilizzata.<br />

Tipo: Assorbitore acustico attivo Note: modulo<br />

assorbitore per bassi attivo (15 e 120 Hz). Tele-<br />

Tipo: correttore distorsioni armoniche Note:<br />

Prezzo per 4 unita Dimensioni (l x a x p) cm:<br />

2x16 Peso (kg): 0,85<br />

97


SELECTOR<br />

di Carlo D’Ottavi<br />

Nella serie sempre più<br />

ricca di ristampe di<br />

capolavori della musica<br />

classica registrate a cavallo<br />

del 1960, è la volta di questa<br />

frizzante raccolta di suite orchestrali<br />

dedicata al compositore<br />

francese George Bizet<br />

(1838-1875). Registrata nel<br />

gennaio del 1958, negli studi<br />

EMI presso la Kingsway Hall<br />

con la londinese Philarmonia<br />

Orchestra diretta da Herberth<br />

von Karajan, rappresenta una<br />

delle ultime testimonianze<br />

della collaborazione del direttore<br />

austriaco con questa<br />

orchestra, in quanto era imminente<br />

il passaggio, storico,<br />

alla Deutsche Grammophone<br />

e all’orchestra di Berlino. Fondata<br />

nel 1945 dal mitico produttore<br />

Walter Legge, la P.O.<br />

londinese crebbe e diventò<br />

grande proprio sotto la direzione<br />

di Karajan, negli anni<br />

Cinquanta, quando di fatto ne<br />

divenne il direttore principale.<br />

Nel pieno della sua maturità<br />

artistica, ancorché ancora giovane,<br />

il maestro salisburghese<br />

affronta queste partiture con<br />

la sua proverbiale attenzione<br />

e accuratezza unite alla freschezza<br />

e all’entusiasmo consone<br />

al genere. Il disco fu pubblicato<br />

nel 1959 dalla Columbia<br />

UK, cod. SAX 2289, e oggi<br />

le valutazioni di una sua copia<br />

originale si aggirano attorno<br />

alle 135 £. Per nostra fortuna<br />

in questi ultimissimi anni la<br />

Hi-Q Supercuts record si sta<br />

dedicando alla ristampa ad<br />

alta qualità di questi magnifici<br />

album che possiamo ascoltare<br />

in tutto il loro elevato livello,<br />

dovuto anche alla competenza<br />

di produttori tra cui, per l’appunto,<br />

Walter Legge. Partiti<br />

da questa base eccellente la<br />

masterizzazione e taglio Hi-Q<br />

Supercuts su vinile pesante<br />

promette ottimi risultati.<br />

Alphonse Daudet, popolare<br />

letterato noto soprattutto per<br />

i suoi romanzi, scrisse nel 1869<br />

per il Théàtre de Vaudeville un<br />

dramma passionale ricavato<br />

da uno dei suoi racconti. Nacque<br />

così L’Arlésienne, la cui<br />

azione si svolge nella regione<br />

della Camargue e ritenuto un<br />

soggetto fortemente teatrale.<br />

George Bizet<br />

L’ARLÉSIENNE SUITE N.1 E<br />

N.2 - CARMEN SUITE N.1<br />

Herberth von Karajan -<br />

Philarmonia Orchestra<br />

Hi-Q Supercuts HIQLP027 - 1 LP 180<br />

gr180 g<br />

Il genere allora in voga prevedeva<br />

storie improbabili tra<br />

miseria, tragedie e finali consolatori.<br />

Carvalho, direttore<br />

del teatro, invitò Bizet a comporre<br />

velocemente le musiche<br />

di scena dell’Arlésienne. Bizet<br />

utilizzò tutta la sua abilità di<br />

elegante armonista e di fine<br />

melodista, realizzando una<br />

partitura ricca di temi piacevoli,<br />

dal ritmo brillante e dal<br />

tono festosamente popolaresco.<br />

Così come avverrà per la<br />

Carmen, andata in scena il 3<br />

maggio 1875 a Parigi, anche le<br />

musiche di scena dell’Arlésienne<br />

furono accolte però senza<br />

troppo entusiasmo alla prima<br />

rappresentazione parigina del<br />

1° ottobre 1872. Bizet, però,<br />

si prese subito la rivincita, ricavando<br />

una suite orchestrale<br />

dai pezzi dell’Arlésienne<br />

comprendente il Prelude, il<br />

Minuetto, l’Adagietto e il Carillon,<br />

che entusiasmarono il<br />

pubblico nel concerto diretto<br />

da Pasdeloup il 10 novembre<br />

dello stesso anno a Parigi. Ciò<br />

permise a Bizet di consolidare<br />

la sua fama nell’ambiente musicale<br />

francese, specialmente<br />

tra coloro che aderivano alla<br />

Société Nationale de Musique<br />

e credevano nell’affermazione<br />

della via nazionale dell’arte,<br />

rispetto all’invadenza tedesca<br />

e segnatamente wagneriana.<br />

Alla prima suite se ne aggiunse<br />

una seconda, rielaborata dopo<br />

la morte del compositore, dal<br />

fedele Ernest Guiraud, il quale<br />

aggiunse un minuetto tratto<br />

dalla Jolie Fille de Perth dello<br />

stesso Bizet. Le due suites entrarono<br />

subito nel repertorio<br />

sinfonico per la loro immediatezza<br />

evocativa. Al contrario<br />

del lavoro completo che prevede<br />

ampie pagine recitate, poco<br />

gradite dal pubblico francese.<br />

L’organico orchestrale è for-<br />

98 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020


Amato mio LP<br />

PILLOLE<br />

Jimi Hendrix<br />

BAND OF GYPSYS<br />

Analogue Productions ASLP67301 1 LP 200gr<br />

La spettacolare esibizione al<br />

Fillmore East del 1° gennaio<br />

del 1970, rimasterizzazione<br />

rigorosamente analogica<br />

effettuata a partire dai nastri<br />

stereofonici originali da George Marino dello<br />

Sterling Sound e dallo storico ingegnere del<br />

suono di Hendrix Eddie Kramer. Stampa<br />

effettuata presso la Quality Record Pressings.<br />

Herbie Hancock<br />

THE PRISONER<br />

Blue Note Tone Poet Series LDH70684 1 LP 180 gr<br />

Si tratta di uno dei suoi primi<br />

lavori dopo essere uscito dal<br />

quintetto di Miles Davis.<br />

L’ambizioso lavoro post-bop<br />

trova Hancock in un nonetto<br />

con artisti come Joe Henderson, Johnny<br />

Coles, Garnett e Buster Williams. Omaggio a<br />

Martin Luther King, è stato ristampato<br />

seguendo un processo rigorosamente<br />

analogico a partire dai nastri originali.<br />

mato da due flauti, oboe,<br />

corno inglese, due clarinetti,<br />

sassofono contralto,<br />

due fagotti, quattro corni,<br />

quattro trombe, tre tromboni,<br />

tamburo, grancassa,<br />

piatti, arpa e archi. La prima<br />

suite, prevede cinque<br />

tempi: il Preludio è energico<br />

e ben marcato, il secondo<br />

è dolcemente malinconico,<br />

un Andantino dall’ampia<br />

melodia eseguito degli archi,<br />

reso più pungente dalla<br />

insolita presenza del sassofono.<br />

Il Minuetto ha una linea<br />

espressiva dolcemente<br />

flessuosa mentre l’Adagietto<br />

si affida agli archi nel suo<br />

nostalgico e fascinoso canto.<br />

Nel Carillon conclusivo<br />

dapprima si afferma il clima<br />

festoso sostenuto dai corni<br />

e poi subentra una raffinata<br />

melodia di carattere liturgico,<br />

eseguita dei flauti e<br />

degli strumentini. La seconda<br />

suite si apre con la<br />

Pastorale, caratterizzata da<br />

un tema ampio e solenne,<br />

inframmezzato da un bellissimo<br />

Andantino tipico<br />

del compositore, suadente<br />

e carezzevole.<br />

L’Intermezzo ha un tono<br />

vigoroso in crescendo sino<br />

a dissolversi in delicate armonie.<br />

Purissima è l’aria<br />

per flauto solista accompagnato<br />

dall’arpa nel Menuet.<br />

Festosamente colorita<br />

e coinvolgente nel ritmo<br />

martellante del tamburo è<br />

la Farandole, tipica danza<br />

provenzale, in cui riaffiora<br />

allegro il tema popolare del<br />

Preludio della Suite n. 1, a<br />

volte inserito nelle danze<br />

del quarto atto della Carmen,<br />

l’opera per eccellenza<br />

tanto ammirata ed esaltata<br />

da Nietzsche.<br />

La Suite n.1 tratta dalla<br />

Carmen è composta da tre<br />

Entr’acte e un Prelude. Ogni<br />

pezzo è riferito a un atto<br />

dell’Opera e, curiosamente,<br />

l’ordine è esattamente<br />

inverso a quello della successione<br />

degli atti. Così il<br />

primo Entr’Acte è dal quarto<br />

atto, il secondo dal terzo<br />

atto e così via, sino al Prelude<br />

che apre il primo atto.<br />

Gli Entr’Acte non anticipano<br />

il primo pezzo del corrispondente<br />

atto ma, piuttosto,<br />

il climax dello stesso,<br />

mentre il Prelude espone le<br />

melodie più famose e celebri<br />

dell’opera. Di conseguenza<br />

la Suite è una specie<br />

di Carmen in miniatura,<br />

solamente strumentale ma<br />

anche eccitante.<br />

R.E.M.<br />

RECKONING<br />

Domestic LP - LDR4696 – 1 LP 180 g.<br />

Ristampa dall’originale<br />

pubblicato nel 1984 dalla<br />

IRS Records, è il secondo<br />

album dopo Murmur. Se il<br />

primo album era stato molto<br />

rispettoso delle regole commerciali, il<br />

secondo vide la band molto più libera di<br />

esprimersi. Ecco così apparire le prime hit<br />

che faranno da trampolino verso il successo<br />

mondiale. Un album epico al meglio<br />

dell’attuale tecnologia analogica.<br />

Prince & The Revolution<br />

1999<br />

Warner Bros LDP49987 – 2 LP 180 g.<br />

Edizione veramente special<br />

in doppio vinile colorato per<br />

il lavoro che preparava il<br />

genio di Minneapolis al<br />

successivo botto planetario<br />

di Purple Rain. È un lavoro importante<br />

perché qui si esplicita meglio il lavoro di<br />

fusione tra il nero (funk, r’n’b, jazz) e il bianco<br />

(rock, punk, new wave). Una straordinaria<br />

amalgama trascinante quanto folle.<br />

PS: 1999 vendette oltre 5 milioni di copie…<br />

tanto per dire.<br />

<strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020 99


SELECTOR<br />

di Vittorio Pio<br />

Anton Bruckner<br />

SINFONIA<br />

N° 7<br />

È<br />

stata una serata<br />

speciale, quella<br />

in cui (11 maggio<br />

2019) Bernard Haitink<br />

ha suonato la<br />

Settima Sinfonia<br />

di Bruckner con i<br />

Berliner Philharmoniker.<br />

Sin dalla sua prima apparizione<br />

come ospite con i Philharmoniker nel<br />

1964, Haitink si è ripetutamente dimostrato<br />

un eccezionale interprete di Bruckner.<br />

E anche in questo concerto le sue qualità<br />

sono diventate evidenti per la profonda<br />

penetrazione spirituale di Haitink e lo sviluppo<br />

organico della musica. Il concerto<br />

ha assunto una dimensione speciale in retrospettiva<br />

quando Haitink ha terminato,<br />

novantenne, la sua carriera di direttore.<br />

Questa sera è diventata la chiave di volta<br />

della collaborazione tra Bernard Haitink<br />

e i Berliner Philharmoniker e ora è stata<br />

rilasciata un’edizione in vinile prodotta<br />

usando il processo direct-to-disc: cofanetto<br />

rigido, libretto di 58 pagine (con estratti<br />

della partitura eseguita da Haitink), biglietto<br />

replica della serata, foto del concerto<br />

autografata, il tutto a un prezzo di<br />

199,00 euro.<br />

Per i Berliner Philharmoniker, Bernard<br />

Haitink è stato più che un apprezzato direttore<br />

d’orchestra ma anche un amico<br />

e un compagno d’avventura. Ha diretto<br />

l’orchestra quasi duecento volte, sia nella<br />

Philharmonie che in tournée. E ha sempre<br />

impressionato per la sua superba maestria,<br />

la perfetta conoscenza della direzione e<br />

l’aspetto elegante. Bernard Haitink non<br />

è stato un direttore che voleva forzare le<br />

cose; il suo ideale era il libero flusso della<br />

DIRETTORE Bernard Haitink<br />

ORCHESTRA BERLINER<br />

PHILARMONIKER ORCHESTER<br />

Direct to disc 2 LP 180 gr<br />

Edizione Limitata<br />

musica. Questo atteggiamento ha portato<br />

a esaltanti esperienze di concerti, in particolare<br />

con Bruckner, e così è stato con<br />

questa esibizione della Settima Sinfonia:<br />

gli enormi archi di tensione, tipici della<br />

scrittura bruckneriana, si verificano organicamente,<br />

con un respiro espansivo.<br />

Inoltre, si può sempre sentire la profonda<br />

comprensione di Haitink delle strutture<br />

100 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020


Director’s cut<br />

complesse e delle dimensioni metafisiche<br />

di questa musica.<br />

Un’autentica fortuna che quest’ultimo<br />

concerto congiunto dei Berliner Philharmoniker<br />

con Bernard<br />

Haitink sia<br />

stato documentato<br />

in una registrazione<br />

su disco<br />

in vinile. La tecnologia<br />

direct-todisc<br />

rappresenta<br />

il massimo della<br />

qualità nelle registrazioni<br />

analogiche.<br />

Senza ulteriori<br />

elaborazioni,<br />

il suono viene tagliato<br />

direttamente<br />

in un master<br />

disc al momento<br />

dell’esecuzione,<br />

ed è considerata la base per un’uscita in<br />

vinile di autenticità sonora unica. Questo<br />

complesso processo analogico end-to-end<br />

non è più utilizzato nell’era digitale di oggi.<br />

Un’altra caratteristica speciale nel caso di<br />

questa versione è la registrazione purista<br />

con la presa diretta del suono effettuata<br />

tramite pochissimi microfoni Josephson<br />

C700S, due C722S principali e due C617<br />

secondari per gli effetti ambientali. In<br />

questo modo è stato possibile ottenere<br />

un’immagine sonora il più possibile vicina<br />

all’acustica originale della Philharmonie.<br />

Il segnale ha poi raggiunto il tornio di registrazione<br />

Neumann VMS 80. Il risultato<br />

è un’edizione in vinile su doppio vinile da<br />

180 grammi di alta qualità. Qui di seguito<br />

abbiamo alcune testimonianze rilasciate<br />

dal primo violoncellista Olaf Maninger, dal<br />

produttore discografico Rainer Maillard e<br />

dall’ingegnere responsabile del taglio della<br />

lacca master Sidney Claire Meyer...<br />

Olaf Maninger: “Abbiamo trascorso decenni<br />

nella reciproca compagnia, lavorando<br />

insieme. Ci conosciamo da molto<br />

tempo e quindi il sapere che stavamo facendo<br />

un ultimo concerto con lui, ovviamente,<br />

era qualcosa di molto speciale”.<br />

Rainer Maillard: “Quello che trovo così<br />

brillante dell’intera faccenda è che sarà<br />

realizzato solo su disco in vinile in edizione<br />

limitata. Una registrazione “Direct<br />

to disc” è oggi giorno qualcosa di unico e<br />

poterlo fare con i Berliner Philarmoniker<br />

è davvero meraviglioso. Abbiamo una super<br />

sala, una super orchestra e il processo<br />

di registrazione ideale per il disco. Tutto<br />

avviene perfettamente! La raffinatezza<br />

tecnica del sistema utilizzato (lo stilo<br />

viene inserito in una matrice che quindi<br />

esegue il suo percorso qualunque cosa<br />

accada: non c’è nulla che si possa fare)<br />

aumenta la pressione di tutti gli attori<br />

coinvolti”.<br />

Lo conferma Sidney Claire Meyer, ingegnere<br />

del taglio: “Durante la registrazione<br />

c’era un senso di estrema concentrazione<br />

nella sala di controllo. Tutti sapevano che<br />

questo era il momento in cui ognuno di<br />

noi doveva concentrarsi sul compito in<br />

questione”.<br />

Di nuovo Maillard:<br />

“La cosa<br />

speciale della serata<br />

finale dopo<br />

il nostro ultimo<br />

concerto è stata<br />

la firma del manufatto.<br />

Tenere<br />

questa matrice<br />

in mano per stare<br />

lì con Bernard<br />

Haitink, vedere<br />

la sua firma e<br />

avere il permesso<br />

aggiungere la<br />

nostra, questa<br />

era davvero la<br />

ciliegina sulla torta. È stato incredibile<br />

poter registrare questa sessione finale<br />

con questo direttore leggendario. C’è<br />

stata una simbiosi tra Haitink, questa<br />

sinfonia di Bruckner in particolare e<br />

la nostra orchestra, un degno concerto<br />

d’addio. Ecco perché sono così grato per<br />

la tecnologia, per l’arte e per la musica e<br />

le connessioni umane. Potrebbe esserci<br />

qualcosa di più intenso?”.<br />

<strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020 101


SELECTOR<br />

di Antonio Gaudino<br />

100 anni dopo<br />

un uccellino ci<br />

ha detto...<br />

Cento anni fa veniva al mondo uno dei più grandi<br />

e influenti jazzisti di sempre: Charlie Parker,<br />

soprannominato “Bird”. A distanza di cento<br />

anni ci si rende ancora più conto, riascoltando<br />

molte delle sue opere, che i blues di Parker sono<br />

un vero e proprio inno ai diseredati, celebrazioni<br />

dell’attimo che fugge. Per questo Parker<br />

è uno dei più penetranti ritratti della storia del<br />

jazz, che a distanza di così tanti anni resta immortale<br />

e merita di essere raccontato nella sua<br />

breve ma intensa carriera.<br />

Il 29 agosto 1920 veniva al mondo<br />

uno dei più grandi jazzisti<br />

di sempre, Charles “Charlie”<br />

Parker Jr., uno dei migliori e<br />

influenti sax tenore e alto di<br />

sempre. Figura chiave della<br />

rivoluzione Bebop degli anni<br />

’40, Parker è, assieme a Louis<br />

Armstrong e Miles Davis, il più grande solista<br />

improvvisatore della storia del jazz: le sue innovazioni<br />

hanno determinato in gran parte l’evoluzione<br />

di questo genere musicale così amato e<br />

importante in tutto il mondo. Soprannominato<br />

“Bird”, è considerato tra i principali rappresentanti<br />

dello stile Bebop e con Louis Armstrong,<br />

Miles Davis e Duke Ellington è tra i musicisti<br />

più importanti e influenti della storia del jazz.<br />

Le sue primissime incisioni nel 1940 documentano<br />

come il suo modello all’epoca fosse Lester<br />

Young (“Lady Be Good”), alla cui ispirazione<br />

univa una grande fluidità tecnica, evidente già<br />

nelle uscite a tempo veloce, come Honeysuckle<br />

Rose (Early Bird). In Hootie Blues e The<br />

Jumpin Blues il sassofonista già si impegna in<br />

sostituzioni armoniche più complesse, ricche di<br />

note di grazia, in un rapporto più indiretto con<br />

la scansione ritmica: “Continuavo a credere”,<br />

dichiarò poi, “che dovesse esserci spazio per<br />

qualcos’altro. A volte lo sentivo nella testa ma<br />

non riuscivo a suonarlo”. I suoi esperimenti gli<br />

fruttarono le proteste e i sarcasmi dei colleghi<br />

più anziani ma i musicisti più giovani ne furono<br />

conquistati. La concezione di Parker era<br />

radicale, e coinvolgeva tutti i parametri della<br />

musica. Armonicamente, si orientò verso il superamento<br />

delle pastoie diatoniche per entrare<br />

nel più vasto campo del cromatismo, mediante<br />

l’impiego di progressioni nuove per il jazz, che<br />

suonavano incoerenti e angolose alle orecchie<br />

dei contemporanei. Anche ritmicamente, Parker<br />

si impose come uno dei solisti più immaginifici<br />

di tutta la storia del jazz. L’accentazione,<br />

nelle sue frasi, cade sui tempi forti, su quelli<br />

deboli e anche in mezzo, e con tutto ciò la frase<br />

ha sempre swing. Scavalcava tranquillamente<br />

le sacramentali cesure situate ogni quattro e<br />

otto battute, alternando improvvise volate a<br />

semicrome a frasi più semplici ma altrettanto<br />

perfette. Parker diede al suo “solismo” un profilo<br />

più aggressivo, una forza emotiva e una passione<br />

che conferivano coerenza e logica alle sue<br />

prodezze tecniche, facendone un’immediata<br />

traduzione della sua tumultuosa psiche. La sua<br />

sonorità al sax alto è profondamente toccante.<br />

Parker aveva iniziato a suonare il sassofono<br />

all’età di 11 anni per unirsi all’orchestra della<br />

scuola all’età di 14 anni. Numerose testimonianze<br />

concordano nell’affermare che già a<br />

quella età mostrasse un talento eccezionale<br />

per la musica. Riuscì a unirsi alle orchestre di<br />

Kansas City per alcune serate e lavorò alla sua<br />

tecnica con Buster Smith. Molto rispettoso dei<br />

virtuosi dello strumento e dei maestri del Jazz<br />

in generale, Charlie lavora ascoltando dischi<br />

senza sosta che riesce ad acquistare con quel<br />

poco che guadagna, per poi rieseguire gli assolo<br />

dei maestri del tempo e ricalcarli nota per nota<br />

- una pratica estremamente diffusa tra i musicisti<br />

jazz, l’unica “scuola di jazz” che consiste<br />

nel riprodurre gli assolo dei migliori musicisti.<br />

Nel 1937, si unisce all’orchestra del pianista Jay<br />

McShann, con la quale girerà in tour l’intera<br />

regione fino a New York. È in quel periodo che<br />

registra le sue prime composizioni tra cui The<br />

Jumpin ‘Blues nel 1942, dove ha eseguito un<br />

assolo breve ma abbagliante per i tempi. Nel<br />

1939 Parker lascia Kansas City per New York,<br />

sede delle migliori orchestre degli States, e cerca<br />

di avvicinarsi ai migliori musicisti della Big<br />

Apple, tra cui Art Tatum, il cui virtuosismo lo<br />

colpisce; trova così il modo di ascoltarlo ogni<br />

sera attraverso un lavoro come lavapiatti nel<br />

ristorante dove si esibisce il pianista.<br />

Nel 1942 Parker lascia il gruppo di McShann<br />

per unirsi per otto mesi a quel fantastico pianista<br />

swing di Earl Hines. Gli inizi del Bebop germogliano<br />

in quel preciso momento, anche se<br />

nessuna registrazione - a causa di uno sciopero<br />

dell’Unione dei musicisti - può testimoniarlo.<br />

Tuttavia, sembra che questo stile sia stato inventato<br />

o almeno “formalizzato” da un gruppo<br />

di giovani jazzisti di cui Parker è membro e per<br />

i quali, probabilmente, la padronanza strumen-<br />

102 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020


Director’s cut<br />

tale sta già raggiungendo la sua maturità. C’è<br />

anche il trombettista Dizzy Gillespie, il pianista<br />

Thelonious Monk, il chitarrista Charlie Christian<br />

e i batteristi Max Roach e Kenny Clarke.<br />

Sviluppata durante jam session post-concerto<br />

nei club cittadini, questa musica con nuove<br />

complessità mira, come riassumerà in seguito<br />

Monk, a creare qualcosa “che non possono<br />

suonare tutti”. Per questo, il Bebop porta nel<br />

jazz una più ricca armonizzazione come l’uso<br />

di accordi con molte note alterate, 9° (nona)<br />

e 13° (tredicesima), in un ambiente ritmico<br />

più complesso, pur mantenendo le stesse basi<br />

di brani jazz tradizionali. Il tema preferito di<br />

Bird, Cherokee, illustra perfettamente quanto<br />

affermiamo nel ricordare questo immenso artista<br />

che rivoluzionò, nel giro di pochi anni, la<br />

storia del jazz. I nuovi approcci proposti da Parker<br />

su melodia, ritmo e armonia hanno influenzato<br />

notevolmente i musicisti contemporanei.<br />

Molte composizioni di Parker sono diventate<br />

degli standard jazz come Scrapple from the<br />

Apple, Now’s the time, Au Privave, Yardbird<br />

Suite e molte altre ancora. L’improvvisa o poco<br />

documentata comparsa di Bebop ha suscitato<br />

molte controversie, molte delle quali sono state<br />

vendute dagli stessi musicisti. Fu però lo stesso<br />

Charlie Parker a riferire a un giornalista negli<br />

anni ’50 che i principi di questo genere musicale<br />

arrivarono all’improvviso a lui nel 1939<br />

mentre stava lavorando all’improvvisazione<br />

su Cherokee, quando riuscì a interpretare la<br />

musica che sentiva in lui da tempo ma che ancora<br />

non aveva espresso, spesso troppo legato<br />

all’impostazione classica delle grandi orchestre<br />

che non prevedevano “variazioni” sui temi base<br />

(è per questo motivo che per qualche tempo<br />

non riuscì a produrla, in particolare nello sfruttamento<br />

delle note “alterate” sugli accordi).<br />

Le prime registrazioni completamente Bop<br />

furono realizzate nel 1945, in particolare il 28<br />

febbraio, quando furono registrate le composizioni<br />

Groovin’ High e Dizzy Atmosphere, e l’11<br />

maggio, con opere altrettanto rivoluzionarie<br />

come Hot House, Shawnuff e Salt Peanuts;<br />

Charlie Parker trovò in Dizzy Gillespie un partner<br />

a sua misura. Una terza session fatta il 26<br />

novembre con Miles Davis (19 anni e ancora<br />

sconosciuto al grande pubblico) fornisce altre<br />

registrazioni famose, tra cui Ko-Ko (basato<br />

sugli accordi “Cherokee”), Now’s the Time, Billie’s<br />

Bounce. Da lì, il Bebop è diventato un genere<br />

jazz a sé, e lo è tutt’oggi per i tanti giovani<br />

che si avvicinano soprattutto al sax: Parker e<br />

Coltrane restano i picchi più alti mai raggiunti<br />

nella storia del jazz con questo strumento.<br />

Con Bud Powell, Dizzy Gillespie, Tadd Dameron<br />

o Thelonious Monk, frequenta la pianista<br />

e compositrice Mary Lou Williams, che gli dà<br />

consigli e accompagna questa nuova generazione<br />

di musicisti, che invita al suo programma<br />

radiofonico settimanale WNEW, Piano<br />

Workshop di Mary Lou Williams. Poco dopo<br />

quest’ultima session, Gillespie e Parker si separano,<br />

Parker rimane in California, dove il gruppo<br />

suona alcuni concerti che non si svolgono<br />

nel modo ideale. Uno dei motivi di questi due<br />

eventi non riusciti è senza dubbio il comportamento<br />

sempre più instabile di Parker. Il sassofonista<br />

ha sviluppato nella sua adolescenza<br />

una forte dipendenza da oppiacei, abbastanza<br />

comune tra gli artisti dell’epoca. Dalla morfina<br />

passa rapidamente all’eroina, che avvelenerà il<br />

resto della sua vita e alla fine sarà la causa della<br />

sua morte prematura. Il 1946 fu punteggiato<br />

da una serie di avventure che si conclusero<br />

con un soggiorno di sei mesi presso l’ospedale<br />

psichiatrico di Camarillo. Quando fu dimesso<br />

dall’ospedale nel gennaio del 1947, liberato dai<br />

suoi problemi di droga, Parker era pronto a<br />

immergersi nella musica. Negli anni seguenti<br />

ha prodotto eccellenti dischi per le etichette<br />

Savoy e Dial, alcuni con quello che è stato soprannominato<br />

il suo “quintetto classico”, tra<br />

cui Miles Davis alla tromba, Duke Jordan al<br />

piano, Tommy Potter al basso e Max Roach<br />

alla batteria. Applicando il suo straordinario talento<br />

di improvvisare nelle composizioni americane<br />

e ai blues popolari, Parker ha prodotto<br />

temi di sorprendente complessità melodica,<br />

mai senza qualità emotiva. Parker’s Mood è<br />

ancora oggi di eccezionale intensità. Nel 1946<br />

partecipò ai concerti di Jazz alla Filarmonica<br />

organizzati da Norman Granz, poi si esibì accanto<br />

all’idolo della sua giovinezza, il sassofonista<br />

Lester Young. Norman. Nel novembre del<br />

1949 registrò un nuovo album accompagnato<br />

da un’orchestra d’archi, che gli diede il riconoscimento<br />

e il successo con il grande pubblico,<br />

uno status raro a quel tempo per un musicista<br />

jazz di colore negli Stati Uniti d’America. Nel<br />

1951, a seguito dei suoi problemi con la polizia,<br />

i capi del sindacato musicisti e gli impresari,<br />

gli fu tolto il permesso di lavoro su New York<br />

per quindici mesi, cosa che gli impedì di esibirsi<br />

nei club. Nello stesso anno, trovò i suoi<br />

vecchi complici Dizzy Gillespie e Thelonious<br />

Monk per la registrazione del disco Bird &<br />

Diz. Nel 1953, nonostante una salute in forte<br />

declino, Parker mostra intatte le sue qualità<br />

musicali nello storico concerto alla Massey<br />

Hall di Toronto, dove si esibisce al fianco di<br />

Dizzy Gillespie alla tromba, Bud Powell al piano,<br />

Charles Mingus al basso e Max Roach alla<br />

batteria: forse la più grande formazione Bop di<br />

tutti i tempi! All’inizio degli anni ’50 i dischi di<br />

Charlie Parker vendettero molto bene e il suo<br />

impatto sul mondo del jazz non ha precedenti<br />

dai tempi di Louis Armstrong, più di venti anni<br />

prima. Il suo stile è imitato da un gran numero<br />

di musicisti, anche tra coloro che cercano di<br />

sfuggire alla sua influenza. E mentre per anni<br />

la sua fama rimane ai massimi livelli, Parker<br />

non riesce ancora a stare lontano dall’eroina o<br />

a calmare i suoi impulsi autodistruttivi.<br />

Muore il 12 marzo 1955 a New York presso la<br />

baronessa Pannonica de Koenigswarter, mentre<br />

guardava la televisione, a soli 34 anni. Se la<br />

sua morte è ufficialmente attribuita a polmonite<br />

e ulcera, è principalmente il risultato del<br />

suo eccesso di alcol e droghe. Il medico legale<br />

responsabile dell’esame del corpo lo troverà<br />

così danneggiato ed esausto da assegnargli<br />

un’età compresa tra i 50 e i 60 anni... Al suo<br />

funerale, il sindaco di New York è rappresentato<br />

ufficialmente da Anna Arnold Hedgeman,<br />

leader politico, educatrice e scrittrice afroamericana<br />

per i diritti civili. Charlie Parker riposa<br />

al Lincoln Cemetery a Kansas City, Missouri,<br />

dove nacque nel 1920.<br />

<strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020 103


SELECTOR<br />

di Antonio Gaudino<br />

Bobby Watson<br />

KEEPIN’ IT REAL<br />

Smoke Sessions Records<br />

Watson è<br />

cresciuto<br />

a Bonner<br />

Springs<br />

nel Kansas<br />

City, ha frequentato l’Università<br />

di Miami con Pat Metheny, Jaco<br />

Pastorius e Bruce Hornsby e dopo<br />

la laurea, nel 1975, si è trasferito a<br />

New York unendosi all’Art Blakey<br />

Jazz Messengers, suonando per<br />

ben quattro anni con loro, dal 1977<br />

al 1981, diventando per un periodo<br />

anche il direttore della celeberrima<br />

Orchestra. In seguito ha suonato<br />

e collaborato con tanti e vari<br />

artisti, quali Max Roach e Louis<br />

Hayes, George Coleman e Branford<br />

Marsalis, Sam Rivers e Wynton<br />

Marsalis. Ha accompagnato<br />

artisti come la cantante Dianne<br />

Reeves, Lou Rawls, Betty Carter,<br />

Carmen Lundy, Carlos Santana,<br />

George Coleman, Rufus e Chaka<br />

Khan, e molti altri. Oggi torna con<br />

un nuovo lavoro, Keepin’ It Real,<br />

che è sempre una buona “scusa”<br />

per scambiare quattro chiacchiere<br />

con lui, su lui e il jazz.<br />

“Vorrei pensare che ogni album<br />

che faccio sia il migliore, più maturo<br />

e sviluppato dell’ultimo.<br />

Sono molto soddisfatto di questo<br />

nuovissimo lavoro che mi appaga<br />

per la sintonia raggiunta<br />

con il quintetto formato da Josh<br />

Evans (tp), Giveton Gelin (tp 2,<br />

4 & 5), Victor Gould (p), Curtis<br />

Lundy (b), Victor Jones (ds). Mi<br />

piace molto la band e c’è grande<br />

sintonia, come si può sentire dal<br />

risultato!”. Watson ha iniziato a<br />

suonare il pianoforte a dieci anni<br />

e il clarinetto l’anno successivo.<br />

Alle medie ha iniziato a suonare<br />

il sassofono (all’inizio era il sax<br />

tenore perché anche suo padre<br />

suonava il tenore), due anni<br />

dopo passa al contralto mentre<br />

continuava a suonare il clarinetto<br />

nella banda durante tutto il liceo.<br />

Dal primo momento in cui l’ha<br />

ascoltato è stato interessato alla<br />

musica di Lester Young, mentre<br />

se gli si chiede quale sia il suo<br />

disco preferito, risponde senza<br />

esitazione: “A Love Supremedi<br />

John Coltrane, lo ascolto ancora<br />

una volta al mese o ogni volta<br />

l’essenza di Coltrane mi influenza<br />

e commuove”.<br />

Cosa ne pensi del jazz oggi?<br />

Credi che la musica jazz sia<br />

un genere vecchio stile, senza<br />

più creatività, o pensi che<br />

ci sia ancora molto da dire,<br />

musicalmente?<br />

Il jazz non sarà mai un vecchio stile.<br />

Solo la mentalità del musicista<br />

può renderlo tale. Ma nonostante<br />

ciò, il Jazz è senza tempo indipendentemente<br />

dallo stile. Ho un<br />

amico olandese che vive a Kansas<br />

City, il suo nome è Bram Wijnands.<br />

Suona il piano con uno stile<br />

tipicamente boogie, così come conosciamo<br />

questo stile. Bene, Bram<br />

rende viva la musica ed è fresca,<br />

attualissima. Non dobbiamo mai<br />

dimenticare che tutti gli stili che<br />

la musica ci ha regalato sono stati<br />

creati dai giovani, quindi bisogna<br />

assumere quella mentalità quando<br />

si suona uno stile: in questo<br />

modo nulla sarà mai davvero<br />

vecchio. C’è sicuramente molto<br />

altro da dire perché l’obiettivo di<br />

un musicista jazz è sempre stato<br />

quello di sviluppare una voce originale<br />

sul proprio strumento e di<br />

sfruttarla in tutte le impostazioni<br />

possibili.<br />

Ci sono musicisti della scena<br />

jazz attuale con cui ti piacerebbe<br />

suonare?<br />

Certamente! I più giovani e talentuosi,<br />

attualmente: Herbie Hancock,<br />

Roy Haynes, Cedar Walton.<br />

Penso che questi giovani debbano<br />

suonare con me, francamente<br />

(sorride…)<br />

Conosci qualche artista jazz<br />

italiano? Se sì, quali?<br />

Sì, ne conosco e ho conosciuto<br />

molti artisti jazz italiani, tutti<br />

grandi musicisti che iniziano con<br />

Open Form Trio. Mi viene in mente<br />

Dado Maroni e l’altoista scomparso<br />

alcuni anni fa, Massimo<br />

Urbani. Franco Ambrosetti, ovviamente<br />

Enrico Rava, e molti altri<br />

ma troppo numerosi per essere<br />

tutti menzionati. L’Italia ha una<br />

grande eredità jazz, delle tradizioni<br />

importanti. Non riesco a ricordare<br />

tutti i nomi, perdonatemi se<br />

ne dimentico qualcuno.<br />

104 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020


Novotono<br />

Autrecords<br />

Director’s cut<br />

de Il Tremila<br />

WOOD(WINDS)<br />

AT WORK<br />

Dodici tracce,<br />

tutte originali<br />

e non solo<br />

per il fatto<br />

che sono state<br />

composte dai due musicisti,<br />

i fratelli Adalberto e Andrea<br />

Ferrari in arte Novotono,<br />

entrambi virtuosi di strumenti<br />

a fiato. E che strumenti! Un’ode<br />

al legno, che è poi il tema dominante<br />

di questo Wood(Winds)<br />

at Work e riecheggia (Melodie<br />

per un burattino di legno,<br />

Contratubax Sequoia, Wooden<br />

Toys…) lungo tutto il disco, giocato<br />

sulle armonie imprevedibili<br />

che un duo di fiati collaudato<br />

è in grado di percorrere,<br />

giocando sull’improvvisazione,<br />

una visione non sacrale della<br />

musica e del jazz, dove si alterna<br />

l’atmosfera da gioco (con i<br />

due che si rincorrono l’un l’altro)<br />

e i profondi echi delle radici<br />

familiari; una appartenenza<br />

che trova proprio nel legno il<br />

suo trait d’union visto che lavorare<br />

con i “legni” fa parte del<br />

loro DNA: “La nostra famiglia<br />

si è occupata di restauro e lavorazione<br />

del legno e noi lavoriamo<br />

con strumenti musicali<br />

che appartengono alla famiglia<br />

dei legni...”.<br />

Se a questo si somma un condiviso<br />

rifuggire dagli stereotipi<br />

e dalle catalogazioni di genere<br />

(“Non si deve per forza pensare<br />

la musica per generi; bisogna<br />

conoscere tutta la storia della<br />

musica per poterla assimilare,<br />

rielaborare e infine utilizzare;<br />

da Palestrina all’Art Ensemble<br />

of Chicago insomma:<br />

ci piacciono le idee originali!”),<br />

ecco che il caleidoscopio<br />

proposto con Wood(Winds) at<br />

Work crea un’impronta sonora<br />

al tempo stesso inedita ma<br />

ben riconoscibile e fruibile.<br />

Un ascolto attento è richiesto,<br />

certo, ma si viene ripagati da<br />

un flusso musicale che alterna<br />

suoni e silenzi e sorprende per<br />

intensità e gradevolezza...<br />

<strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020 105


SELECTOR<br />

di Vittorio Pio<br />

Fiumanò Domenico Violi<br />

9 MINUTI 9<br />

Dogimi/Egea<br />

In generale ci piacciono<br />

gli artisti che si rinnovano,<br />

che sperimentano<br />

per non ripetersi,<br />

che cambiano pur<br />

sapendo di rischiare. Fiumanò<br />

Domenico Violi, un nome artistico<br />

di per sé, sicuramente è<br />

fra quelli. Originario di Palizzi,<br />

cuore della Calabria grecanica,<br />

Domenico da tempo vive altrove<br />

per seguire il suo estro: attualmente<br />

risiede in una striscia di<br />

terra feconda fra il nord-est e<br />

la Francia con qualche rapida<br />

puntata in Sardegna. Dopo lunga<br />

gestazione (Il Biciclettista era<br />

stato pubblicato nel 2008), ora<br />

è disponibile 9 minuti 9, (Dogimi/Egea),<br />

un concept-album<br />

profondo e maturo, nei temi<br />

come nella scrittura, che potrebbe<br />

essere quello della definitiva<br />

consacrazione. Questo arco di<br />

tempo è servito ad approfondire<br />

e focalizzare un tema molto<br />

delicato, anzi da molti evitato,<br />

rispetto al coinvolgimento di<br />

tutti gli attori che si muovono<br />

intorno al dramma della detenzione.<br />

L’artista ha lavorato mettendo<br />

insieme un epistolario che<br />

testimonia fotogrammi di vita<br />

vissuta, utili alla ricostruzione<br />

dei fatti, poi sintetizzati nelle<br />

15 tracce che si fregiano anche<br />

della partecipazione di Alessandro<br />

Haber, Moni Ovadia e<br />

un gruppo di musicisti molto<br />

validi fra cui troviamo i nomi di<br />

Elio Rivagli, Paolo Birro e Giorgio<br />

Cocilovo. “Il titolo”, sottolinea,<br />

“è scaturito dopo aver visto<br />

un servizio sulla pena di morte:<br />

un federale, subito dopo un’avvenuta<br />

esecuzione intorno alle<br />

6 del mattino, alla domanda di<br />

un giornalista presente sui tempi<br />

di agonia del condannato,<br />

rispose con faccia orgogliosamente<br />

soddisfatta: “Negli anni,<br />

per garantire sempre meno<br />

dolore, abbiamo fatto passi da<br />

gigante portando l’agonia da<br />

30 minuti a 20 minuti, da 20<br />

minuti a 15 e così via, insomma<br />

un successo dietro l’altro”. Dopo<br />

averci riflettuto un attimo... la<br />

scelta è ricaduta su “9 minuti 9”<br />

perché metricamente funzionava<br />

di più, dato che nulla sottraeva<br />

all’importanza del tema<br />

trattato. La scelta di invitare<br />

gli amici Alessandro Haber e<br />

Moni Ovadia non è stata limitata<br />

alla profondità della loro<br />

voce, e all’eccelsa arte del loro<br />

recitare, ma alla comunanza<br />

dei delicati temi che da sempre<br />

marca il nostro passo, elementi<br />

di cui la Petit Suite 9 minuti 9,<br />

non poteva non tenere conto”.<br />

Ti sei imposto all’attenzione<br />

di critica e pubblico con<br />

un altro album dal titolo<br />

singolare, Ero jazz e non<br />

lo sapevo. All’opposto,<br />

la consapevolezza nei<br />

suoi confronti, quando è<br />

arrivata?<br />

È un discorso stratificato che<br />

richiama diverse componenti in<br />

gioco. Forse la più importante è<br />

quella di essere stato benedetto<br />

e impollinato da una delle tante<br />

forze invisibili, ma palpabili,<br />

che mi accompagnano fin dalla<br />

tenerissima età; a quelle forze va<br />

la mia riconoscenza, la mia devozione.<br />

Insieme alla sorpresa,<br />

ogni volta che capita, di quando<br />

gli amici che mi accompagnano<br />

incominciano a spazzolare<br />

le mie parole, le mie note, i<br />

mie temi, le mie armonie, con<br />

quei ritmi e melodie, sui miei<br />

racconti, nati quasi sempre da<br />

storie vere.<br />

Qualcuno ha detto che<br />

rispettare il proprio<br />

pubblico non significhi<br />

necessariamente soddisfare<br />

le aspettative che<br />

ha dell’autore: qual è il tuo<br />

pensiero a riguardo?<br />

Beh! Di aforismi e proverbi sul<br />

rispetto, in senso più generale,<br />

ne sono stati scritti a perdita<br />

di memoria e me ne vengono<br />

ora in mente almeno un centinaio,<br />

in particolare alcuni in<br />

Sanscrito, ma per rimanere in<br />

zona palcoscenico e pubblico,<br />

mi sento di dire con assoluta<br />

certezza che li ho sempre rispettati:<br />

quando un poeta, un<br />

pittore, un autore rispetta il<br />

proprio sentire, segue le proprie<br />

trasformazioni non rinuncia<br />

al rispetto del suo pubblico,<br />

anche quando non si “accontentano”<br />

le aspettative, perché<br />

ciò che conta è l’autenticità<br />

del momento. Nonostante la<br />

drammaticità del momento,<br />

spero di poter incontrare nuovamente<br />

il pubblico nei teatri,<br />

in quanto questo conceptalbum,<br />

dal taglio decisamente<br />

teatro-canzone, necessita indubbiamente<br />

di profondità e<br />

altezza per fondali e schermo<br />

per poter proiettare ulteriori<br />

concept tra illustrazioni, documenti,<br />

foto, testimonianze e<br />

corrispondenze epistolari.<br />

106 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020


Gulino<br />

Woodworm/Universal<br />

Director’s cut<br />

de Il Tremila<br />

UN GRAMMO DI<br />

CIELO<br />

Giovanni Gulino<br />

è un artista in<br />

grado di percorrere<br />

con la sua<br />

voce molteplici<br />

registri con una intensità e una<br />

capacità fisica di coinvolgere anche<br />

dal palco l’ascoltatore. Lo ha<br />

dimostrato in oltre 15 anni come<br />

frontman dei Marta sui Tubi,<br />

gruppo eccezionale che purtroppo<br />

si perso lungo il suo cammino.<br />

Gulino ha scelto questo arduo<br />

2020 per il suo esordio da solista<br />

ma, al di là della sfiga (quella<br />

non se la sceglie nessuno, arriva<br />

e basta) di un periodo difficile, lo<br />

affronta con la consapevolezza e<br />

l’esperienza di un navigato e raffinato<br />

crooner in grado di affrontare<br />

molteplici stilemi musicali<br />

che lo avvicinano alle atmosfere<br />

indie, a quelle intimiste, al cantautorato<br />

più raffinato e agli echi<br />

electronic-pop, il tutto condito<br />

da sapienti spruzzi (agitato, non<br />

mescolato...) della musica dei<br />

Marta sui Tubi, anche se l’originalità<br />

dell’artista in questo lavoro<br />

è tale da renderlo, di diritto, una<br />

mosca bianca in un panorama<br />

per lo più mono-tono. Non scomodate<br />

la parola capolavoro ma<br />

ci siamo vicini... La produzione<br />

è affidata alla mano felice di Fabio<br />

Gargiulo, mentre il frutto<br />

della collaborazione con il pianista<br />

Andrea Manzoni dà vita a<br />

un interplay caratterizzato da una<br />

scrittura dinamica e immediata<br />

che non disdegna di lambire i<br />

confini del jazz o, al contrario, del<br />

pop più puro con candore, senza<br />

vergogna alcuna, dando vita a<br />

uno dei migliori lavori del pop<br />

contemporaneo di quest’anno.<br />

<strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020 107


CUT ‘N’ MIX CONCERTI | CINEMA | LIBRI | SOCIETÀ | ARTE<br />

La<br />

musica<br />

in gioco<br />

di Massimo Bargna<br />

Chi l’ha detto che il tradizionale disco su vinile è in contrasto con i più recenti e innovativi canali di<br />

distribuzione della musica? A dimostrare il contrario arriva una raccolta di LP che raccoglie le colonne<br />

sonore di Dishonored, celebra saga di videogiochi del genere avventura steampunk.<br />

La musica dei videogame<br />

rappresenta una parte<br />

importantissima nell’economia<br />

delle storie da giocare.<br />

Non è poi raro che il produttore<br />

del titolo, accordandosi con una<br />

casa discografica, faccia uscire<br />

la colonna sonora su disco.<br />

È ciò che ha fatto Bethesda softworks<br />

pubblicando un cofanetto<br />

di LP dedicato alle colonne<br />

sonore di Dishonored, serie di<br />

videogiochi in prima persona<br />

che ha spopolato fra i teenagers.<br />

Nell’era della musica liquida, in<br />

cui la fruizione musicale dei giovani<br />

avviene principalmente in<br />

streaming e sui social, l’azienda<br />

americana ha puntato sul<br />

vinile, ormai tornato di moda,<br />

convinta che questo supporto<br />

musicale abbia un valore collezionistico<br />

che il CD non ha.<br />

Il box set contiene cinque dischi<br />

con una ricca messe di pezzi, 68<br />

in tutto. Si tratta di canzoni e<br />

brani strumentali che sono parte<br />

integrante di Dishonored e<br />

dei suoi due sequel Dishonored<br />

2 e Death of the Outsider, tutti<br />

e tre sviluppati per PS4 e Xbox<br />

One da Arkane Studios e pubblicati<br />

da Bethseda a partire dal<br />

2012. La vicenda del gioco si<br />

svolge in una città immaginaria<br />

in stile retrofuturista in cui la<br />

razza umana è stata flagellata<br />

dal dilagare della peste. E qui<br />

il richiamo quasi profetico alla<br />

situazione della Londra di Boris<br />

Johnson, flagellata dalla pandemia,<br />

potrebbe non essere del<br />

tutto inappropriato. È del resto<br />

cosa nota che la letteratura e<br />

il cinema abbiano fatto ampio<br />

ricorso alla suggestiva metafora<br />

della peste. E lo stesso ha<br />

fatto il mondo dei videogiochi<br />

con molti titoli di successo fra<br />

cui, appunto, Dishonored. A<br />

sottolineare le atmosfere cupe<br />

e angoscianti della storia è la<br />

l’avvincente colonna sonora che<br />

si avvale del contributo di autori<br />

famosi come il compositore di<br />

musica da film Daniel Licht,<br />

Jon Licht e Mary Elizabeth<br />

McGlynn, Voodoo Highway,<br />

Copilot Music + Sound, Raphael<br />

Colantonio e Terri Brosius.<br />

Oltre alle musiche originali del<br />

gioco, il set di vinili include un<br />

sentito tributo del compositore<br />

francese Benjamin Shielden<br />

ispirato alle opere di Daniel<br />

Licht, scomparso durante la<br />

lavorazione. A lui abbiamo rivolto<br />

alcune domande...<br />

Come sei approdato al<br />

mondo dei videogame e<br />

com’è stato collaborare<br />

alla colonna sonora e al<br />

progetto discografico “Dishonored:<br />

the Soundtrack<br />

Collection”?<br />

108 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020


Il mio primo passo nel mondo<br />

dei videogiochi è stato con A<br />

Blind Legend, un gioco molto<br />

bello e senza grafica. Da lì sono<br />

arrivato all’universo di Dishonored<br />

dove, al contrario, tutto<br />

è bellezza estetica e arte visiva.<br />

Le ambientazioni e i suoi abitanti<br />

sono stati di grande ispirazione<br />

per la mia musica. La<br />

visione artistica di questo gioco<br />

è incredibile, molto profonda.<br />

Per certi versi, realizza una<br />

perfetta trasposizione di quel<br />

che sono gli esseri umani, una<br />

miscela di bellezza e violenza.<br />

È l’eterna danza della luce e<br />

dell’ombra. Componente ludica<br />

a parte, Dishonored mi ha<br />

colpito perché è un viaggio in<br />

un mondo che tutti vorremmo<br />

visitare. Se mi sono lasciato<br />

coinvolgere in questo progetto<br />

è anche grazie a Daniel Licht,<br />

con il quale ero in contatto agli<br />

inizi della mia carriera. Sono<br />

un grande fan di quest’uomo<br />

e della sua musica e ho colto<br />

al volo l’opportunità di poter<br />

lavorare con lui. È stato davvero<br />

gratificante creare musiche<br />

per questo mondo, soprattutto<br />

con un maestro come Daniel.<br />

Hai avuto diverse esperienze<br />

come compositore<br />

di colonne sonore da film.<br />

Lavorare per l’industria<br />

cinematografica e quella<br />

dei videogiochi è molto<br />

diverso?<br />

È molto diverso per il modo<br />

in cui il gioco usa la musica.<br />

Quando componi per una scena<br />

prestabilita è abbastanza<br />

simile ma quando lo fai per<br />

momenti in cui è il giocatore<br />

a definire l’andamento della<br />

partita, tutto cambia. Devi immaginare<br />

la musica come una<br />

traccia infinita e fatta di strati<br />

che puoi aggiungere e togliere<br />

per esprimere emozioni e<br />

azioni diverse. È un’autentica<br />

sfida ma io adoro i giochi di<br />

avventura ed è stato un lavoro<br />

davvero appagante.<br />

A quale singolo strumento<br />

musicale hai dato più<br />

spazio per dare un’impronta<br />

alla colonna sonora<br />

di Dishonored?<br />

Mentre lavoravo ai miei arrangiamenti,<br />

pensavo alle<br />

sfumature del gioco e a onorare<br />

l’eredità di Daniel, e nel<br />

contempo cercavo una nuova<br />

associazione strumentale da<br />

applicare. Complice la direzione<br />

di Daniel, lo strumento<br />

perfetto per Dishonored è stato<br />

il cimbalom, un tipo di salterio.<br />

È l’eco musicale del mondo<br />

di Dishonored. Uno strumento<br />

dal suono metallico molto affascinante<br />

e evocativo.<br />

<strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020 109


CUT ‘N’ MIX<br />

Midifly: non solo per divertimento<br />

l compositore Stefano Ianne ha realizzato un sistema per creare musica con i gesti delle mani, adatto<br />

non solo all’intrattenimento ma anche nelle svariate applicazioni della musicoterapia.<br />

Midifly è un controller<br />

musicale attivato<br />

agendo con il<br />

movimento delle mani (su una<br />

griglia virtuale originata da una<br />

telecamera a raggi infrarossi) da<br />

un software con il quale si possono<br />

produrre suoni attraverso<br />

il protocollo MIDI. Nato inizialmente<br />

per l’intrattenimento si è<br />

rivelato molto efficace in campo<br />

neuro-riabilitativo e nella musicoterapia,<br />

rappresentando un<br />

innovativo e alternativo modo di<br />

interagire e comunicare quanto<br />

mai fondamentale, soprattutto in<br />

questi tempi di forzato distanziamento<br />

sociale.<br />

Uno dei pregi del sistema è la<br />

facile fruizione: l’interfaccia è facile<br />

da usare e anche dal punto<br />

di vista logistico tutto è semplice<br />

visto che Midifly è costituito da<br />

un computer e una telecamera<br />

a raggi infrarossi. Basta il movimento<br />

delle mani per generare<br />

suoni e immagini virtuali che<br />

pongono le basi per la creazione<br />

110 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020


SOUND BOCS<br />

PILLOLE DA 3000 MCG<br />

Dieci artisti under 35 che dal 7 al 20 settembre vivranno settimane<br />

intense, tra musica e impegno civile. Questa è “Sound Bocs”,<br />

la prima Music Farm a sfondo civile mai realizzata in Italia, che<br />

avrà luogo nei Bocs Art nel quartiere in stile mitteleuropeo di<br />

Cosenza e sarà in diretta continua sui canali ufficiali di Musica<br />

contro le mafie. Cadmio, Cance, CiarZ, Gero, Giulia Zedda, Laura<br />

Pizzarelli, Le Cose Importanti, MassimoNero, MISGA e Poesia<br />

Potente e Chitarra Tonante: questi artisti alterneranno momenti<br />

di registrazione nel Recording Bocs con il technical coach Vladimir<br />

Costabile e il producer coach Stefano Amato, lezioni con la vocal<br />

coach Cecilia Cesario, momenti di ispirazione per i contenuti<br />

con il content coach Gennaro de Rosa, jam session, momenti di<br />

condivisione e scrittura e incontri con gli ospiti (tra gli altri Roi<br />

Paci), per stimoli e supporto alla realizzazione delle opere inedite.<br />

di un dialogo sonoro tra operatore<br />

e paziente, grazie alla sua<br />

funzione di “mirroring”: questa<br />

comunicazione alternativa basata<br />

su suoni e immagini virtuali<br />

può migliorare la relazione e la<br />

qualità della vita del paziente<br />

sviluppandone al tempo stesso<br />

le potenzialità creative.<br />

Autore del sistema è Stefano Ianne,<br />

compositore, polistrumentista<br />

e ora inventore, laureato in<br />

Conservazione dei Beni Culturali<br />

e con una laurea specialistica in<br />

Musicoterapia. Grazie alla collaborazione<br />

con il Politecnico di<br />

Torino e di uno staff di ingegneri,<br />

Ianne (che è anche l’editore e<br />

ideatore, insieme a Roberto “Freak”<br />

Antoni, del fumetto bimestrale<br />

Freak ispirato alla vita del<br />

compianto leader e cantante del<br />

gruppo punk demenziale degli<br />

Skiantos) ha portato a compimento<br />

il progetto Midifly, che<br />

ora è oggetto di una campagna di<br />

crowdfunding su Kickstarter per<br />

rendere disponibile il sistema<br />

non solo per OS X ma anche per<br />

PC e Linux.<br />

STILL ALIVE<br />

Arriva a Bologna, nel Museo di San Colombano, la mostra di<br />

strumenti antichi ad arco della Collezione Vázquez (Orpheon<br />

Foundation) in programma fino al 10 gennaio prossimo. Oltre 200<br />

tra strumenti ad arco e archetti provenienti dalla collezione del<br />

Maestro José Vázquez, databili dal 1550 al 1780, tutti restaurati<br />

e riportati alle loro condizioni originali. Spiccano un violoncello<br />

costruito da Simone Cimapane (1692) che è stato suonato nell’orchestra<br />

di Arcangelo Corelli a Roma, una pregiatissima viola da<br />

gamba di William Bowelesse (Londra, c. 1590), probabilmente<br />

appartenuta alla Regina Elisabetta I d’Inghilterra, una viola da<br />

gamba di Gasparo da Salò (Brescia, c. 1570), una viola da gamba<br />

di Jakob Stainer (1671), due di Joachim Tielke (1683, 1697),<br />

strumenti realizzati dal liutaio milanese Giovanni Grancino (c.<br />

1700) e una viola da gamba di Pietro Guarneri (Mantova, c. 1700).<br />

Per info: Museo di San Colombano – Collezione Tagliavini, via<br />

Parigi 5, Bologna<br />

OURSOUNDS<br />

Questo il titolo (Music over the distance) del sesto Chigiana International<br />

Festival & Summer Academy, che torna alle radici della<br />

tradizione Chigiana per guardare al futuro partendo dal significato<br />

del suono e della creazione musicale che nasce in un momento tra<br />

piùdifficili attraversati dall’umanità. A Siena fino al 3 settembre<br />

le tre sezioni del festival con 18 eventi live (tra cui l’opera La<br />

serva padrona di Pergolesi in forma di concerto), 22 spettacoli<br />

in fruizione digitale (di cui 6 opere di rara rappresentazione e<br />

16 concerti sinfonici e cameristici, dagli archivi dell’Accademia<br />

Chigiana, mai trasmessi prima d’ora) e 32 appuntamenti “Legends<br />

on air” con gli interpreti storici in programma sulla webradio<br />

ChigianaRadioArte.<br />

Per info: www.chigiana.it<br />

<strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020 111


CUT ‘N’ MIX<br />

LIBRI<br />

Brian Southall<br />

THE BEATLES ALBUM PER ALBUM<br />

EPC 304 pp – 35 euro<br />

Lussuosa confezione, con copertina rigida e foto<br />

a colori, per questa raccolta di contributi di un<br />

team di esperti, molti dei quali hanno conosciuto<br />

personalmente i Beatles: si tratta di: Diederik<br />

Nomden & Bart Van Poppel • The Bootleg Beatles<br />

• Tony Bramwell • Ray Connolly • Barbara Dickson<br />

• Tristan Fry • Per Gessle • Graham Gouldman •<br />

Steve Harley • Stephen James • Gered Mankowitz<br />

• Giles Martin • Glen Matlock • Chas Newby • Sir<br />

Tim Rice • David Roberts • Tom Robinson • Paul<br />

Sexton • Chris Thomas • Ken Townsend MBE • Johnnie Walker MBE •<br />

Kenneth Womack. Il tutto curato da Brian Southall, ex capo ufficio<br />

stampa della EMI e collaboratore del gruppo in vari progetti. Un racconto<br />

che esamina i vari aspetti di quello strappo istituzionale che è<br />

stata la musica dei Fab-Four, dal modo in cui i singoli brani sono stati<br />

registrati e dalle recensioni d’epoca fino alle riflessioni sul come ogni<br />

album abbia avuto il suo impatto culturale. La particolarità è che il<br />

volume comprende tutti i brani e gli album del gruppo, incluse le<br />

edizioni americane di alcuni album, differenti da quelle originali, il<br />

tutto arricchito da un collage di foto ampissimo per estensione e<br />

qualità.<br />

Il Tremila<br />

Alberto Castelli<br />

SOUL TO SOUL: STORIE DI MUSICA VERA<br />

Chinaski Edizioni 253 pp – 19 euro<br />

Castelli è un profondo conoscitore dell’universo<br />

black: tutti quelli che ci hanno avuto a che fare<br />

prima o poi lo hanno incrociato e fatto i conti. La<br />

stessa cosa accade in questo compendio emotivo<br />

della sua conoscenza che precede e oltrepassa<br />

la mera circostanza storica (pur imprescindibile),<br />

lasciando il passo a delle storie reali, con<br />

una voce intima e avvincente nel tratteggiare le<br />

figure di icone come Bob Marley, Quincy Jones,<br />

Prince travasandole in quelle di Muhammad Ali,<br />

Kareem Abdul Jabbar e altri invincibili campioni dello sport, il cui<br />

spirito è così tangibile da rendere possibile l’idea di un tocco ravvicinato.<br />

Si incontreranno personaggi noti come Sly Stone, Muddy Waters,<br />

Otis Redding e John Lee Hooker, insieme a decine di altri meno conosciuti<br />

ma altrettanto significativi, eroi minori del calibro di Gil Scott-<br />

Heron, Willie Mitchell e Minnie Riperton che hanno permesso uno<br />

sviluppo sensazionale di stili e di storie straordinarie da raccontare.<br />

Storie di musica vera, appunto, che poi, a ben guardare, sono anche<br />

un po’ le nostre.<br />

Vittorio Pio<br />

Roberto Razzini<br />

DAL VINILE A SPOTIFY<br />

People 119 pp – 14,25 euro<br />

Se a parlare dell’evoluzione del mercato musicale è<br />

qualcuno che ci è cresciuto “dentro”, il minimo è prestare<br />

una certa attenzione a un volume disponibile<br />

in onore alle nuove modalità di fruizione anche in<br />

versione eBook e coadiuvato dalla possibilità di ascoltare<br />

la colonna sonora che scandisce non solo il procedere<br />

delle argomentazioni ma anche una sorta di<br />

racconto biografico dell’autore che ha trascorso 30<br />

anni all’interno della Warner Chappell Music Italiana,<br />

ovvero all’interno del mercato italiano della musica<br />

stessa! Proprio per la sua natura, a metà tra il saggio e il racconto, il libro<br />

scorre veloce e piacevole, ricco di accadimenti, anche quelli dietro le quinte<br />

che altrimenti ci verrebbero negati all’interno di una cornice, il consumo<br />

della musica, che è profondamente cambiato nel nuovo millennio e anche<br />

prima di esso. Non tutti positivi ma esaminati con un entusiasmo intatto:<br />

“...alcune cose non cambieranno mai: quella a cui sono più legato è la sensazione<br />

quasi indescrivibile, quel senso di illuminazione che si prova sentendo una<br />

nuova canzone e sapendo sin dalle prime note che sarà qualcosa di unico.<br />

Spero di continuare a provare questa sensazione ancora a lungo”.<br />

Il Tremila<br />

Luca Cerchiari<br />

DAL RAGTIME A WAGNER: TREEMONISHA OPERA IN TRE ATTI<br />

DI SCOTT JOPLIN<br />

Mimesis 266 pp – 29 euro<br />

Attesa ristampa di uno dei lavori più vibranti del<br />

professor Cerchiari intorno a una figura imprescindibile<br />

nella storia della musica afro-americana, che in<br />

vita non riuscì minimamente a ottenere fama e rispetto.<br />

Qui, appunto, viene ricostruito il tormento di Treemonisha,<br />

il melodramma in tre atti che pur godendo<br />

di buone critiche non riuscì mai ad avere l’aiuto concreto<br />

di impresari ed editori per affermarsi sulla scena<br />

nazionale, restando limitato a delle registrazioni per<br />

solo piano, parzialmente sfruttate (peraltro con maggior<br />

destrezza) da Irving Berlin, compositore ben più<br />

celebre fra i palchi di Broadway e i set di Hollywood.<br />

Nato per convenzione nel 1868 e scomparso nel 1914, Joplin ebbe natali<br />

poveri, un talento copioso e delle ambizioni insormontabili per l’America<br />

razzista di quei tempi: scrivere opere liriche, come desiderava fare lui, era<br />

appannaggio indiscusso e blindato ai soli bianchi. Come avrebbe potuto<br />

farlo mentre tentava di mantenersi suonando nei saloon disseminati fra l’Illinois<br />

e il Missouri? Treemonisha venne rappresentata ufficialmente solo nel<br />

1975, a Houston, e in questo saggio Cerchiari ne ricompone la passione che<br />

ne ha ispirato gli studi, con un’analisi precisa del passaggio dal ragtime al jazz,<br />

che apre la sua prospettiva ai parametri di base della musica di Joplin e ai<br />

confronti fra essa e quelle che ne hanno lambito il confine. Con libretto<br />

completo e un’ottima postfazione analitica del Maestro Giorgio Gaslini, il<br />

testo mantiene il valore che lo ha fatto riconoscere come un passaggio essenziale<br />

circa gli studi compiuti intorno al ragtime e alla musica afroamericana<br />

come elemento dirompente dell’esperienza artistica del Novecento.<br />

Vittorio Pio<br />

112 <strong>SUONO</strong> luglio-agosto 2020


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Hanno collaborato<br />

Libero Abbaci, Gianfranco M. Binari, Agostino Bistarelli, Massimo Bargna, Nicola Candelli, Paolo<br />

Corciulo, PierPaolo Ferrari, Antonio Gaudino, Carlo D’Ottavi, Vittorio Pio, Vincenzo Sollazzo, Il<br />

Tremila.<br />

Abbonamenti: annuale Italia € 60,00 (all inclusive).<br />

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Suono è un periodico che ha percepito (già legge 7 agosto 1990 n. 250) e percepisce i contributi<br />

pubblici all’editoria ( legge 26 ottobre 2016 n. 198, d.lvo 15 maggio 2017 n. 70).<br />

Il presente numero di <strong>SUONO</strong> è stato finito di stampare nel mese di luglio 2020.<br />

Cooperativa Giornalistica Mondo Nuovo<br />

Direttore editoriale<br />

Paolo Corciulo<br />

Distributore per l’Italia<br />

Press-di Distribuzione Stampa e Multimedia S.r.l.<br />

20134 Milano<br />

Stampa<br />

Tiber S.p.A.<br />

Via Della Volta 179 - 25124 Brescia (BS)<br />

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INDICE INSERZIONISTI<br />

Adcomm - VREL electroacoustic 19<br />

Audio Azimuth - Hana 53<br />

Audio Reference 59<br />

Audio Reference - ProAc<br />

II Cop.<br />

Audioplus 11<br />

Cooperativa Giornalistica Mondo Nuovo 5<br />

Gammalta Group - Pmc 23<br />

Gammalta Group - Jl Audio 47<br />

Gammalta Group 10, 16<br />

High Fidelity Italia - Accuphase<br />

III Cop.<br />

Il Centro Della Musica 15<br />

Lp Audio - PrimaLuna 17<br />

Lp Audio 69<br />

Mpi Electronic - Sonus Faber 76<br />

Mpi Electronic - McIntosh<br />

IV Cop.<br />

Omicron - Omicron 93<br />

Openitem - Carot One 13<br />

Ricable - Ricable 83<br />

Tecnofuturo - Gold Note 9<br />

Tecnofuturo - Wharfedale 43<br />

Centro della Musica 113<br />

Tektron 7<br />

114 <strong>SUONO</strong> luglio - agosto 2020


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