22.12.2012 Views

eestella: la città dell ega - Pamplona

eestella: la città dell ega - Pamplona

eestella: la città dell ega - Pamplona

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

pliamento del Pa<strong>la</strong>zzo fortezza Principe<br />

di Viana, luogo in cui visse quando<br />

Sangüesa fu Corte dei Re di Navarra.<br />

Ad oggi il pa<strong>la</strong>zzo ha ancora due torri<br />

mer<strong>la</strong>te ed un fossato interno.<br />

Visiteremo anche <strong>la</strong> Chiesa di Santiago,<br />

tra il romanico ed il gotico, ed il<br />

cui suolo in legno nascondeva una colossale<br />

statua di pietra <strong>dell</strong>’apostolo<br />

Santiago scoperta nel 1965.<br />

Inoltre, dobbiamo menzionare il Convento<br />

di San Francisco de Asís (San<br />

Francesco d’Assisi) e quello di Nuestra<br />

Señora del Carmen (Nostra Signora<br />

del Carmine). Questo convento, oltre<br />

ad ospitare una bel<strong>la</strong> chiesa e chiostro<br />

gotico, ha un peculiare museo: orologi<br />

antichi a torre dal 1546 fino ai nostri<br />

giorni.<br />

giriamo verso <strong>la</strong> statale N-127 verso <strong>la</strong><br />

monumentale <strong>città</strong> di Sangüesa, luogo che<br />

dà il nome al podestariato e che è un<br />

lusso di edifici storici.<br />

In questo punto, attraverseremo le frontiere<br />

che per molti secoli furono motivo di<br />

lotte tra i Regni di Navarra e Aragona. Sos<br />

del Rey Católico, luogo che fu l’ultima<br />

volta navarrese nel secolo XII, lo merita<br />

tutto: vicoli stretti, ricordi medievali,<br />

muraglie, il suo castello, <strong>la</strong> sua bel<strong>la</strong> casa<br />

concistoriale rinascimentale e <strong>la</strong> sua non<br />

meno bel<strong>la</strong> chiesa romanica di San Esteban<br />

(Santo Stefano). Non tutti i giorni si può<br />

passeggiare nel luogo che vide nascere il<br />

re Fernando il Cattolico.<br />

caStello di JaVieR<br />

San Francisco Javier, patrono del<strong>la</strong> Navarra, riunisce tutti gli anni nel mese di marzo<br />

a migliaia di navarresi che non mancano al<strong>la</strong> Javierada (alcuni lo fanno da quasi 40<br />

anni). Da tutto il territorio provinciale, accorrono in peregrinazione fino a Sangüesa.<br />

La mattina seguente, <strong>la</strong> massiccia corte dei pellegrini percorre in Via Crucis gli otto<br />

chilometri che separano Sangüesa de Javier, luogo che vide nascere il santo nel 1506,<br />

un infaticabile missionario che percorse terre così lontane come quelle giapponesi.<br />

Il Castello fu costruito nel secolo X a partire da una torre create per sorvegliare <strong>la</strong><br />

frontiera su di una roccia dal<strong>la</strong> quale si vedeva <strong>la</strong> valle <strong>dell</strong>’Aragona. Nel 1223, Sancho<br />

VII el Fuerte ricevette questa fortezza <strong>dell</strong>’infante di Aragona come garanzia di<br />

un prestito di 9.000 stipendi. Questa somma non fu restituita ed il castello se lo prese<br />

<strong>la</strong> Navarra.<br />

Attorno a quel<strong>la</strong> torre, i proprietari del castello costruirono recinti difensivi fino a farlo<br />

diventare un castello. La Torre del Homenaje (Omaggio) è dedicata a San Miguel,<br />

perciò è conosciuta anche come <strong>la</strong> torre di San Miguel (San Michele) o <strong>la</strong> Torraza.<br />

Ora, del castello troviamo un restauro del secolo XIX, poiché il cardinale Cisneros obbligò<br />

a demolire il castello quasi interamente dopo l’annessione di Navarra al<strong>la</strong> Cas -<br />

tiglia. Cisneros ordinò di radere al suolo i muri esterni, mozzare le torri, chiudere i<br />

fossati ed inutilizzare le finestrelle strette. Dopo questa distruzione, il castello è stato<br />

oggetto di continui restauri.<br />

Questo edificio è formato da forti torri mer<strong>la</strong>te ed addossate al muro, si erige <strong>la</strong> basilica,<br />

luogo dove si trova <strong>la</strong> fonte battesimale nel<strong>la</strong> quale fu battezzato San Francis -<br />

co Javier. Possiamo percorrere le stanze del castello con le guide, poiché loro ci racconteranno<br />

i ricordi del<strong>la</strong> vita del santo in queste stanze. Ci parleranno <strong>dell</strong>’immagine<br />

del Cristo del Sorriso, costruita in legno di noce e che presiede una cappel<strong>la</strong> con<br />

affreschi murali sul<strong>la</strong> Danza del<strong>la</strong> Morte, in cui scheletri gialli sono disegnati sul fondo<br />

nero, e ci racconteranno i segreti che nascondono questi impressionanti muri.<br />

Ritorniamo sul<strong>la</strong> strada N-127, un<br />

po’ tortuosa, fino a Sangüesa per<br />

immettersi sul<strong>la</strong> strada che indica<br />

Javier. Appena 8 km per trovare il<br />

Castello, cul<strong>la</strong> di San Francisco Javier,<br />

patrono del<strong>la</strong> Navarra e che muove<br />

migliaia di navarresi tutti gli anni in<br />

peregrinazione nelle tradizionali<br />

javieradas.<br />

Visitato il Castello di Javier, ci dirigiamo<br />

a Yesa e c’immettiamo nell’itinerario<br />

che ci porta fino al Monastero di Leyre,<br />

incorniciato nel<strong>la</strong> Sierra di Leyre, tra<br />

boschi, rovereti e querceti, dominando<br />

l’estensione del Bacino di Yesa. Siamo<br />

sicuri che non ci <strong>la</strong>scia indifferenti.<br />

COME ANDARE<br />

A <strong>Pamplona</strong><br />

Sangüesa<br />

R8<br />

zona media est itinerari da pamplona<br />

51<br />

Lumbier<br />

Monastero<br />

di Leyre<br />

N-240<br />

A Jaca<br />

A-21 Javier<br />

NA-127<br />

A-127<br />

Embalse<br />

de Yesa<br />

Sos del Rey<br />

Católico

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!