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Genitori e bambiniA ognilimite…la suapazienzaTesti Francesca Munegato,psicoterapeuta dell’età evolutivae Michela Caputo, autricedi libri per bambiniGinevra, 7 anni, siede in un angolo imbronciata.La mamma, accanto a lei, mi spiegache ultimamente succede spesso: ha vistola pubblicità di un nuovo giocattolo e ora vuoleandare a comprarlo, e lo vuole subito.Se non la accontenta? Malumore, poi rabbia, urla.Ginevra: “Mammaa, andiamo a fare la spesa!”.Mamma: “Finisco di parlare con Francescae andiamo”.G: “Noo. Subito”.SUBITO! Ginevra insiste, alza i toni, e la mamma,sempre più imbarazzata, finisce col cedere.Mi chiede di trovarci in un momento più tranquillo,poi esce con la figlia per accontentarla.Ginevra 1 - mamma 0, a quanto sembra.Eppure la mia professione di psicoterapeutaporta a chiedermi: Ginevra ha ottenuto davvero ciòche voleva? Siamo sicuri che sotto a un capricciocosì intenso ci sia solo il desiderio di un nuovogioco e non qualcosa di più?“Ora te lo compro”, “andiamo subito”, “guarda cosati ha portato il nonno”, “adesso la mamma arriva e telo dà…” sono solo alcuni modi di agire da parte di noiadulti nei confronti delle incalzanti richieste dei piùpiccoli. Così i bambini arrivano facilmente a pensareche non ci siano argini, che non riusciamoa “tenere” di fronte alla loro urgenza, e finisceche a dettar legge, in casa, siano proprio loro.Avere tutto e avere subito non rende più felicio sereni. Nemmeno i bambini. La soddisfazionee il piacere dati dal “nuovo”, infatti, sono per lo piùmomentanei, passeggeri, e un bambino che piangeo urla, potrebbe domandarci, in realtà, attenzioni,non giocattoli. Ma la sua impazienza ci rendeimpazienti e, in fondo, spesso ci è più facile direun sì che dire un no, perché quest’ultimo per essereaccettato deve essere anche capito.35