La rivista istituzionale del Soccorso Alpino e Speleologico - n. 77, marzo 2021
In questo numero ci siamo concentrati sul rapporto fra il nostro Corpo e la Sanità: elisoccorso, formazione medica, interventi di soccorso in montagna e in ambiente impervio. All'interno un'intervista al Ministro Federico d'Incà e al prof. Alberto Zoli, fra i promotori del NUE112 nel nostro Paese.
In questo numero ci siamo concentrati sul rapporto fra il nostro Corpo e la Sanità: elisoccorso, formazione medica, interventi di soccorso in montagna e in ambiente impervio. All'interno un'intervista al Ministro Federico d'Incà e al prof. Alberto Zoli, fra i promotori del NUE112 nel nostro Paese.
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con gli sci e poi a piedi. Fondamentale è<br />
stato proprio il supporto fornito alle persone<br />
non autosufficienti e alla popolazione<br />
anziana su tutto il territorio.<br />
In Veneto le situazioni più critiche si<br />
sono concentrate nel Bellunese (dall’Agordino<br />
ad Auronzo e nel Comelico), nel<br />
Vicentino e nel Veronese. Alpini e Speleo<br />
sono stati mobilitati per assicurare il ripristino<br />
<strong>del</strong>le comunicazioni e <strong>del</strong>l’erogazione<br />
di energia elettrica, fornendo<br />
assistenza al personale tecnico nel raggiungimento<br />
dei ripetitori e <strong>del</strong>le centraline.<br />
Oltre all’attività di sgombero <strong>del</strong>la<br />
neve da tetti e capannoni, al fine <strong>del</strong>la<br />
prevenzione <strong>del</strong> distacco di slavine e valanghe,<br />
i soccorritori assieme all’ARPAV<br />
hanno portato avanti un’intensa opera<br />
di monitoraggio soprattutto nelle aree<br />
boschive distrutte a seguito degli eventi<br />
meteo di novembre 2018. Contemporaneamente<br />
all’evacuazione di villeggianti<br />
nell’Agordino a seguito <strong>del</strong> crollo<br />
di un ponte, le Stazioni hanno cercato<br />
di mantenere un collegamento costante<br />
con le abitazioni di frazioni isolate su<br />
tutto il territorio.<br />
Le abilità di movimentazione in terreno<br />
impervio proprie <strong>del</strong> personale<br />
CNSAS ha consentito di riportare i territori<br />
a livelli accettabili di sicurezza in<br />
tempo relativamente breve. Il pericolo<br />
costante di caduta valanghe ha rappresentato<br />
probabilmente la criticità<br />
maggiore, che ha richiesto l’impiego<br />
di personale costantemente addestrato<br />
a operare in simili contesti. Non<br />
ultima, la circostanza che l’emergenza<br />
si sia verificata in piena pandemia, con<br />
modalità di intervento mutate rispetto<br />
all’ordinario ma che il personale <strong>del</strong><br />
CNSAS ormai da quasi un anno gestisce<br />
tramite l’utilizzo di protocolli operativi<br />
ben collaudati.<br />
Le abilità di<br />
movimentazione in<br />
terreno impervio proprie<br />
<strong>del</strong> personale CNSAS ha<br />
consentito di riportare<br />
i territori a livelli<br />
accettabili di sicurezza<br />
in tempo relativamente<br />
breve.<br />
MARZO <strong>2021</strong> | SOCCORSO ALPINO SPELEOLOGICO<br />
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