Giornale dei Navigli n. 19 - 14 maggio 2021
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Venerdì <strong>14</strong> Maggio <strong>2021</strong> C RO N AC A 7<br />
SUD MILANO<br />
Traffico illecito di rifiuti per favorire la<br />
‘ndrangheta: due arresti, sequestrata una cava<br />
BUCCINASCO (ces) I militari<br />
<strong>dei</strong> Nipaaf Carabinieri di<br />
Milano e Lodi, su delega<br />
della Direzione Distrettuale<br />
Antimafia di Milano, hanno<br />
dato esecuzione a una ordinanza<br />
di arresti domiciliari<br />
emessa dal gip nei confronti<br />
di due italiani residenti<br />
in provincia di Milano.<br />
È stato inoltre disposto<br />
il sequestro del 100%<br />
delle quote di due società<br />
riconducibili ai due arrestati.<br />
In particolare, per una<br />
delle società è stato sequestrato<br />
l’intero compendio<br />
aziendale costituito da una<br />
cava e da un impianto di<br />
trattamento di rifiuti. Sono<br />
state sequestrate somme<br />
per oltre 350mila euro. Il<br />
clan coinvolto è quello <strong>dei</strong><br />
Molluso. La cava era situata<br />
a Zibido san Giacomo. Gli<br />
arrestati, finiti ai domiciliari,<br />
sono Gianarnaldo Bonilauri<br />
72 anni della cava di<br />
Zibido e Giuseppe Molluso,<br />
42 anni, figlio del boss Giosofatto<br />
Molluso.<br />
L’indagine su traffico illecito<br />
rifiuti e ‘ndrangheta<br />
Altri tre italiani sono indagati<br />
a piede libero e sono<br />
in corso perquisizioni nelle<br />
abitazioni degli indagati e<br />
negli uffici delle società.<br />
L’indagine, riferita principalmente<br />
al settore <strong>dei</strong> rifiuti<br />
derivanti da demolizioni<br />
e scavi, scaturisce da<br />
approfondimenti eseguiti<br />
sul l’operato della società<br />
EcolService Srl già coinvolta<br />
nella precedente indagine<br />
“Mensa <strong>dei</strong> Poveri”. Il lavoro<br />
degli investigatori, che<br />
si è avvalso anche di intercettazioni<br />
telefoniche,<br />
ambientali e videoriprese,<br />
ha fatto emergere come le<br />
società coinvolte, per abbattere<br />
i costi di smaltimento,<br />
utilizzassero un<br />
consolidato metodo illecito<br />
di gestione delle macerie<br />
derivanti da demolizione,<br />
rifiuti potenzialmente pericolosi<br />
che richiedono, prima<br />
di essere trattati, analisi<br />
che ne escludano appunto<br />
la pericolosità.<br />
Un obbligo che veniva<br />
invece costantemente<br />
“by pa ssato” tramite una falsa<br />
classificazione <strong>dei</strong> rifiuti<br />
con codici riferiti a materiali<br />
inerti non pericolosi,<br />
con notevoli risparmi in termini<br />
economici e di smaltimento.<br />
Ulteriori artifici<br />
documentali erano poi utilizzati<br />
per “mas cherare” l’i l-<br />
lecita gestione e “far quadrare<br />
i conti” nei vari adempimenti<br />
imposti dalla normativi<br />
sui rifiuti.<br />
Il traffico illecito individuato<br />
era reso possibile grazie<br />
alla connivenza di un<br />
sito di cava con annesso<br />
impianto di trattamento rifiuti,<br />
il quale riceveva i rifiuti<br />
consapevole della loro<br />
falsa classificazione, facendosi<br />
pagare di volta in volta<br />
un sovrapprezzo riferito al<br />
<strong>maggio</strong>re o minore grado di<br />
“eterog eneità” del contenuto<br />
<strong>dei</strong> carichi in ingresso,<br />
provenienti soprattutto da<br />
cantieri di Milano.<br />
Le intercettazioni telefoniche<br />
La modalità truffaldina<br />
della falsa classificazione<br />
<strong>dei</strong> rifiuti emerge chiaramente<br />
dalle conversazioni<br />
intercettate tra il gestore<br />
d e l l’impianto e alcuni confer<br />
itor i:<br />
“Ti ho già detto.. già spiegato..<br />
ma se porti quello ci<br />
vogliono le analisi chimich<br />
e”<br />
“Scrivo cemento dai”<br />
“Eh lo so però.. tanto scrivi<br />
lo stesso.. quello che hai<br />
sempre fatto… altr imenti<br />
dobbiamo fare le analisi..<br />
quanta roba hai da port<br />
a re ?”<br />
Allarmante, dal punto di<br />
vista dell’in qu inam ento<br />
ambientale, il tenore di altre<br />
conversazioni intercettate<br />
come per esempio quella in<br />
cui il titolare della cava,<br />
rinvenuta tra le macerie ricevute<br />
in impianto la presenza<br />
di polistirolo, si lamenta<br />
con il cliente per il<br />
fatto di averlo dovuto bruciare<br />
e di aver mandato le<br />
polveri sul lago di cava, e<br />
per questo chiede un sov<br />
rap p rezzo :<br />
“A me crea un casino<br />
pazzesco perché poi vola<br />
via sul lago…è un macello…<br />
ho dovuto metter lì due<br />
persone a staccare il polistirolo,<br />
bruciarlo poi va via<br />
col vento, mi va sul lago e<br />
mi viene fuori un danno<br />
della madonna”<br />
“Visto che abbiamo visto<br />
che c’è il polistirolo, il 20<br />
diventa 40” (euro a tonnellata.<br />
ndr)<br />
Oppure quelle in cui il<br />
titolare dell’impianto, conscio<br />
delle criticità dell’a rea,<br />
si preoccupa di non “a n da re<br />
sotto i riflettori” per questioni<br />
ambientali:<br />
“L’unica preoccupazione<br />
è di stare attenti… alla corretta<br />
situazione ambientale<br />
nostra. E basta. Questo è il<br />
dis cors o”<br />
“Quando vengono magari<br />
qualche cosa fuori posto la<br />
trovi sempre”<br />
“Sì va be è chiaro”<br />
“Eh questo è ovvio. Ora<br />
l’importante è non andare<br />
sotto i riflettori”.<br />
Favorita la criminalità organizzata<br />
di Corsico e Buccinasco<br />
Il monitoraggio con videoriprese<br />
del sito di cava<br />
ha permesso poi di accertare<br />
come le condotte illecite<br />
dell’impianto fossero<br />
generalizzate, costanti e rivolte<br />
sia a una pluralità di<br />
conferitori “abu si v i”, in<br />
quanto privi della dovuta<br />
iscrizione all’Albo <strong>dei</strong> gestori<br />
ambientali, sia addirittura<br />
a imprese colpite da<br />
interdittiva antimafia per le<br />
quali non c’era alcuna preclusione<br />
ai conferimenti.<br />
Viene inoltre contestata l’i l-<br />
lecita gestione di terre e<br />
rocce provenienti da cantiere<br />
poiché effettuata in<br />
difformità da quanto previsto<br />
dalle autorizzazioni in<br />
possesso della cava.<br />
Non è tutto: dalle intercettazioni<br />
è emerso come<br />
uno <strong>dei</strong> principali conferitori<br />
di rifiuti edili, terre e<br />
macerie al sito sequestrato<br />
fosse il titolare di alcune<br />
ditte riconducibili a personalità<br />
di spicco della<br />
‘ndrangheta di Corsico e<br />
Buccinasco e intrattenesse<br />
rapporti diretti con i responsabili<br />
dell’imp ianto<br />
per definire di volta in volta<br />
le modalità illecite di conferimento.<br />
In questo modo,<br />
ci sarebbe stato un vantaggio<br />
economico importante<br />
per le società gestite<br />
dalla ‘ndrangheta in materia<br />
di gestione <strong>dei</strong> rifiuti.<br />
In un momento storico<br />
caratterizzato dall’avvio di<br />
imponenti cantieri e grandi<br />
opere, l’indagine va a colpire<br />
nuovamente il delicato<br />
settore del movimento terra<br />
in Lombardia, settore in cui,<br />
come giudiziariamente accertato<br />
da precedenti indagini<br />
della DDA di Milano<br />
(“In f i n i to” e “Cr imine”) la<br />
‘ndrangheta è stata ed è<br />
ancora fortemente radicata<br />
e anzi proiettata a una continua<br />
e determinata azione<br />
di penetrazione finalizzata<br />
ad acquisirne, attraverso<br />
molteplici attività di controllo,<br />
il monopolio.<br />
BUCCINASCO<br />
Ufficiale della polizia locale sventa furto in un supermercato di Corsico<br />
BUCCINASCO ( ce s) Qu an do<br />
ha visto l’uomo girare per le<br />
corsie guardandosi in giro,<br />
l’ufficiale della polizia locale<br />
di Buccinasco Alessio Rizzo<br />
ha notato che qualcosa non<br />
a n dava.<br />
L’ufficiale della polizia locale<br />
di Buccinasco Rizzo era lì per<br />
la spesa<br />
Sarà l’intuito della divisa,<br />
quella che indossa “c on<br />
grande professionalità”, sottolinea<br />
il suo comandante<br />
Gianluca Sivieri, sarà che<br />
per un bravo agente (lui è<br />
commissario) il senso del<br />
dovere permane anche senza<br />
l’uniforme. Rizzo si trovava,<br />
fuori dal servizio, in un<br />
supermercato di Corsico,<br />
quando ha notato l’uomo<br />
che, dopo aver girato per le<br />
corsie, si è infilato rasoi e<br />
lamette nella tasca del giubb<br />
otto.<br />
Ha subito notato che qualcosa<br />
non andava tra le corsie del<br />
supermercato<br />
L’ufficiale lo ha quindi seguito,<br />
senza perderlo d’o c-<br />
chio, e appena l’uomo ha<br />
tentato di scappare superando<br />
le casse e cercando la<br />
via di fuga oltre l’uscita del<br />
supermercato, Rizzo lo ha<br />
bloccato. Poi, sono intervenuti<br />
i carabinieri di Corsico<br />
per procedere con l’ar resto<br />
(il commissario, infatti, è in<br />
servizio alla polizia locale di<br />
Buccinas co).<br />
Furto sventato e ladro arrestato<br />
Furto sventato e ladro arrestato:<br />
si tratta di un 46enne<br />
di origini marocchine,<br />
già conosciuto alle forze<br />
d e l l’ordine per rapine, spaccio<br />
e furti. Nel giubbotto,<br />
aveva nascosto circa 300 euro<br />
di prodotti tra lamette e<br />
rasoi che avrebbe poi rivenduto<br />
ricavandone un<br />
p ro f i tto.<br />
Complimenti per Rizzo anche<br />
dal sindaco di Buccinasco<br />
I complimenti all’u f f i c ia l e<br />
sono arrivati dal sindaco Ri -<br />
no Pruiti di Buccinasco e il<br />
riconoscimento è stato<br />
espresso anche dal comandante<br />
Gianluca Sivieri che<br />
ha sottolineato il “senso del<br />
dovere, svolto con passione<br />
e abnegazione, anche nella<br />
quotidianità, quando non<br />
indossa la divisa”.<br />
A lui va il merito anche per<br />
l’arresto dell’ex custode del<br />
cimitero di Buccinasco<br />
Un senso del dovere e<br />
professionalità che Rizzo<br />
aveva già dimostrato lo<br />
scorso anno, quando grazie<br />
alle indagini che ha portato<br />
avanti, è riuscito a incastrare<br />
l’ex custode del cimitero,<br />
poi arrestato per violenza<br />
sessuale su una minorenne.<br />
Per questo, Rizzo era stato<br />
premiato con un riconoscimento<br />
ufficiale da parte del<br />
comandante Sivieri. Ma per<br />
l’ufficiale non c’è nulla di<br />
speciale in quello che ha<br />
fatto: “Solo il mio dovere”,<br />
c o m m e nt a.<br />
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