4 Venerdì 3 Dicembre <strong>2021</strong> (rec)In confidenza ma molto confidenzialmente... Vi presento NE VALE LA PENA. Trailer di una vita vissuta in azione, in quel "prevenire oltre che curare”, presentato Sabato 27 novembre al Castello di Urgnano. Evento promosso dall'Associazione Nazionale Carabinieri di Urgnano in collaborazione con l'Associazione Xsperienza, alla presenza di Autorità del mondo della politica, della giustizia e del giusto da ricercare, della scuola, della società civile e religiosa e, non per ultimo, del Terzo settore. Mi riguarda? Certo che sì! Vi riguarda certo che sì... Non aggiungo altro! Quindici minuti in confidenza. Buona vita a tutti. Lo trovate a questo link: https://youtu.be/4UkNDwmlqow E poi? E poi scrivete voi: renato.comunicazione@gmail.com v
Venerdì 3 Dicembre <strong>2021</strong> C RO N AC A 5 CORSICO/BUCCINASCO Minacciata e perseguitata: in casa dello stalker 50enne di Corsico gli agenti trovano un arsenale BUCCINASCO (dfg) Uno stato di ansia e di terrore, tale da “temere per la propria incolumità e <strong>dei</strong> propri familiari. La vittima aveva inoltre mutato le proprie abitudini di vita, come conseguenza delle condotte dell’i n dagato”. Condotte reiterate nel tempo, che rientrano “n e l l’alveo di applicazione dell’articolo 612 bis cp, caratterizzate da molestie e messaggi dal contenuto minatorio e denigratorio. È certamente integrato l’evento tipico del reato di stalking ”. Già da due anni il 50enne perseguitava la vittima Il gip Guido Salvini non ha dubbi: al molestatore ha disposto il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima, con, inoltre, il divieto assoluto di comunicazione con la donna, in qualsiasi forma. Gli atti persecutori dell’uomo, 50enne di Corsico, sono iniziati due anni fa. La vittima aveva denunciato alle forze dell’ordine e si era poi rivolta alla polizia locale. Le indagini degli uomini guidati dal comandante G ianluca Sivieri sono iniziate subito e in poco tempo gli agenti sono riusciti a identificare l’uomo, fermarlo e perquisirlo. Diverse minacce e danneggiamenti Addosso, aveva quattro coltelli. Quelli usati probabilmente per tagliare le gomme dell’auto della vittima e del marito. Le minacce nei confronti della donna, attivissima sul territorio, a guida di un’associazione teatrale che da tempo si occupa di sensibilizzazione sui temi della violenza contro le donne, erano iniziate mesi fa. L’uomo ha raccontato di essere “delus o” dalle attività della donna, tanto che nel novembre 2020 aveva danneggiato anche l’opera di fronte alla compagnia teatrale: un muro di cartoncini che riportano i nomi delle vittime di femminicidio. Poi sono iniziate le minacce, i messaggi intimidatori, la rivendicazione di “amici calabresi di Platì” che le avrebbero fatto del male. La polizia locale è entrata nell’appar tamento d e l l’uomo e ha trovato un ars enale. In casa dello stalker a Corsico trovato un arsenale Sette spade, sei macheti, una baionetta, 20 pugnali, due mannaie. E ancora, un’ascia, una mazza ferrata, manganelli, tronchesi, mazze di legno, fruste, coltellini. Oltre a bandiere con fregi fascisti, fasci littori, busti di Mussolini. Anche lo schieramento politico era motivo di disturbo per l’uomo che chiamava la donna “comu - nistella” e partigiana, a suo avviso con senso dispregiativo. L’uomo non accettava i rifiuti di intraprendere rapporti di conoscenza che la vittima gli aveva esplicitato e aveva iniziato a perseguitarla, minacciandola anche di fare del male a marito e figli. Uno stato di ansia e inquietudine, di forte paura. Tanto che la vittima aveva cambiato le sue abitudini perché intimorita. "Comportamenti minacciosi e aggressivi, generati da un odio immotivato" “Vi è concreto pericolo che l’indagato, se non sottoposto ad alcuna misura coercitiva, commetta altri gravi delitti della stessa specie – scrive il giudice nelle motivazioni –. Comportamenti minacciosi e aggressivi, generati da un odio immotivato che denotano una spiccata pericolosità sociale. L’indagato risulta inoltre già denunciato per reati di molestie e danneggiamento nei confronti della ex compagna e vicini di casa”. Per questo, e per il pericolo concreto che i suoi atteggiamenti possano sfociare in qualcosa di ancor più grave, il giudice ha disposto il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima e di qualsiasi comunicazione. MILANO Di Fazio, l'imprenditore violentò altre quattro donne e tentò di uccidere la moglie MILANO (ces) Nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere per l’i mp re n d i- tore Antonio Di Fazio, per i reati di violenza sessuale aggravata, atti persecutori e tentato omicidio. L’ordinanza è stata eseguita dai carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Milano Porta Monforte, all’esito di articolate attività d’indagine coordinate dal Dipartimento “Tu- tela della famiglia, <strong>dei</strong> minori e di altri soggetti deb oli”della Procura della Repubblica di Milano (procuratore aggiunto Letizia Mannella e sostituto procuratore Alessia Menegazzo) ed emessa dal gip del Tribunale di Milano Chiara Valor i. Accusato di aver narcotizzato e violentato una studentessa Di Fazio si trova già in carcere dallo scorso 21 maggio con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di una studentessa universitar ia. Le indagini hanno consentito di raccogliere “g rav i , precisi e concordanti indizi di colpevolezza” nei confronti dell’indagato, comunica il Comando Provinciale <strong>dei</strong> carabinieri, per reati di violenza sessuale aggravata dall’uso di sostanze narcotizzanti nei confronti di quattro donne e di tentato omicidio, atti persecutori e violenza sessuale aggravata in danno d e l l’ex moglie. L’i mp re n d i- tore del settore farmaceutico era stato rinviato a giudizio dopo la vicenda della violenza su una studentessa della Bocconi 21enne, narcotizzata e violentata. Emergono dettagli inquietanti Dalle indagini è emerso che l’imprenditore era solito contattare le donne sfruttando le proprie amicizie nel mondo dello spettacolo, e, dopo aver offerto loro un lavoro in vista di presunte cene aziendali, le attirava nella sua abitazione con varie scuse, abusando di loro e fotografandole in posizione erotizzanti una volta indotte in uno stato di incoscienza mediante la somministrazione di sostanze narcotiche. Successivamente, le vittime venivano intimorite da Di Fazio sulla scorta <strong>dei</strong> legami che egli aveva con gli ambienti della criminalità organizzata, di cui peraltro non faceva mistero, con l’evidente fine di indurle al si l e n z i o. Inoltre, è stato accertato il premeditato tentativo da parte del manager di uccidere la ex moglie, già sottoposta durante la convivenza a continue violenze, vessazioni, umiliazioni, minacce e molestie, anche in presenza del loro figlio minorenne. Tanti gli abusi messi in atto dall’i mp re n- ditore: le ha anche spruzzato dello spray urticante negli occhi e poi, una volta immobilizzata, l’ha colpita sulla fronte con una chiave inglese e le ha legato una grossa corda attorno al coll o. v