Giornale dei Navigli n. 43 - 3 dicembre 2021
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ATTUALITÀ Venerdì 3 Dicembre <strong>2021</strong><br />
Fabbrica Casse Funerarie e<br />
ONORANZE FUNEBRI<br />
www.gaiafuneral.org<br />
A CURA DEL DOTT. SPADA PER “PILLOLE DI OTTIMISMO”<br />
Di variante Omicron e situazione pandemica:<br />
il punto della situazione settimanale<br />
BUCCINASCO (ces) “La notizia<br />
della nuova variante Omicron<br />
ha comprensibilmente<br />
generato nuova ansia, e<br />
perfino considerevoli sussulti<br />
<strong>dei</strong> mercati finanziari.<br />
Nel merito scientifico, non<br />
posso aggiungere nulla<br />
a l l’ampio contributo pubblicato<br />
stamattina su questa<br />
pagina (lo trovate su “Pillole<br />
di Ottimismo”, dal titolo “IL<br />
PUNTO SULLA VARIANTE<br />
OMICRON ”) da chi è esperto<br />
in materia, se non per<br />
rimarcare che non abbiamo<br />
per il momento grandi certezze:<br />
non si sa se Omicron<br />
sia effettivamente più contagiosa<br />
di Delta (anche se<br />
così pare), non si sa se provochi<br />
una malattia più grave<br />
(pare di no), non si sa se<br />
“bu ch i” la protezione <strong>dei</strong><br />
vaccini (molto improbabile<br />
che lo faccia del tutto, ma<br />
possibile che lo faccia in<br />
parte): insomma, non si sa<br />
ancora quasi niente. Lo si<br />
può ripetere per cercare di<br />
rintuzzare i pessimisti e rassicurare<br />
i più ansiosi, ma è<br />
evidente che è proprio il non<br />
sapere che spaventa. Dobbiamo<br />
quindi fare uno sforzo<br />
extra con noi stessi, come<br />
quando entriamo in una<br />
stanza buia: darci il tempo<br />
per abituarci un poco<br />
a l l’oscurità e non farci prendere<br />
dal panico. Con tutta<br />
probabilità, la disposizione<br />
degli oggetti nella stanza<br />
non è cambiata di molto, e<br />
potremo avanzare senza inciampi,<br />
appena avremo un<br />
minimo di luce.<br />
Nel frattempo, mettiamo<br />
avanti le mani, che fuor di<br />
metafora significa: vac ciniamo<br />
ci. Lo so, ce lo diciamo<br />
da un anno, ma le<br />
notizie di questi giorni dovrebbero<br />
darci ulteriore<br />
sprone. Rischiano di darlo in<br />
senso opposto, ne sono ben<br />
consapevole: non c’è niente<br />
di meglio, per i riluttanti al<br />
vaccino e i manifestanti della<br />
(propria) libertà, che veder<br />
minacciata l’effica cia<br />
vaccinale: “tanto non serve<br />
a niente, lasciamo circolare<br />
il virus, che è meglio”.<br />
Non dovrebbe essere più<br />
necessario precisare che, se<br />
un approccio più disinvolto<br />
del nostro alle politiche di<br />
contenimento è pure possibile<br />
(vedi quello del Regno<br />
Unito), esso lo è solo a fronte<br />
di una estesa copertura vaccinale,<br />
senza la quale si finisce<br />
col perdere del tutto il<br />
conto <strong>dei</strong> morti. [Su questo<br />
punto spero ci sia accordo,<br />
almeno su questa pagina: i<br />
no-vax girino al largo, con le<br />
loro panzanate: qui si parla<br />
con rispetto <strong>dei</strong> morti, quali<br />
che siano, e se ci sono alternative<br />
plausibili alle strategie<br />
di difesa sanitaria vengano<br />
pure discusse, ma con<br />
numeri alla mano e dati aff<br />
i dab i l i ].<br />
Quanto sia preferibile<br />
l’approccio britannico al<br />
nostro è questione più politico-filosofica<br />
che scientifica,<br />
e potrebbe nuovamente<br />
essere rivista, se davvero si<br />
dovesse fronteggiare una<br />
nuova variante. Per intanto,<br />
giova ricordare che i numeri<br />
in gioco sono ancora a nostro<br />
favore, come vedete<br />
sempre in slide 9 (foto in alto<br />
a dx, ndr). È interessante<br />
considerare anche l’eccess o<br />
di mortalità rispetto alla<br />
media degli anni precedenti,<br />
aggiungendo il confronto<br />
con l’Ing hilterra:<br />
negli ultimi 3 mesi (agosto,<br />
settembre e ottobre, quindi<br />
non nel pieno della stagione<br />
più dura), là si registra +11%<br />
di mortalità, contro il nostro<br />
+6%. In entrambi i casi, una<br />
parte consistente viene da<br />
un aumento di decessi<br />
non-Covid (particolarmente<br />
evidente in Italia in quasi<br />
tutte le regioni del Centro-Sud),<br />
il che fa sospettare<br />
che il prolungamento della<br />
pandemia cominci a far sentire<br />
un pesante effetto<br />
su l l’efficacia <strong>dei</strong> sistemi<br />
sanitari, in termini di accesso<br />
alle cure, puntualità<br />
delle diagnosi, tempestività<br />
degli interventi. Sono primi<br />
dati, che andranno aggiornati<br />
nei prossimi mesi, ma<br />
devono già far riflettere.<br />
Ogni posto occupato in<br />
ospedale per Covid, è un<br />
posto tolto alle altre malattie:<br />
il danno è doppio, ed è<br />
consistente. Ci si pensi, prima<br />
di minimizzare il problema,<br />
ancora una volta.<br />
È sempre a confronto con<br />
il Regno Unito (e non solo)<br />
che la nostra curva di incidenza<br />
attuale può essere<br />
guardata ancora con relativa<br />
serenità. Che questa fosse la<br />
stagione più sfavorevole era<br />
ben noto, e i valori sono<br />
ancora più che accettabili,<br />
così come i carichi sanitari,<br />
sebbene –lo ripetiamo –difficili<br />
da sostenere indefinitamente:<br />
siamo ancora in<br />
pieno approccio emergenziale,<br />
ben lontani da quella<br />
convivenza che ci auguravamo<br />
di ottenere con la vaccinazione<br />
di massa (sempre<br />
ammesso che un virus incline<br />
a sostituire sé stesso,<br />
subentrando con nuove varianti,<br />
riesca a trovare una<br />
sua stabilità endemica: ci arriveremo,<br />
probabilmente,<br />
col tempo).<br />
02 2366<strong>43</strong>88<br />
MILANO | CORNAREDO<br />
Ma una ragione pare sempre<br />
più evidente: la protezione<br />
nella popolazione<br />
non sta più aumentando,<br />
anzi diminuisce gradualm<br />
ente, al trascorrere delle<br />
settimane: il grafico colorato<br />
che trovate ora alla slide 21<br />
(seconda foto, ndr) dimostra<br />
che, nonostante oltre<br />
l’84% della popolazione italiana<br />
over-12 abbia avuto la<br />
doppia dose (si arriverà oltre<br />
l’87%, contando i<br />
neo-vaccinati), solo il 71%<br />
può contare al momento<br />
sulla massima copertura, e<br />
questo numero va lentamente<br />
calando. Considerando<br />
il totale degli abitanti,<br />
si tratta del 65%, meno di 2<br />
persone su 3. Il dato è simile<br />
per le varie fasce di età, salvo<br />
quella più anziana, che ha<br />
perso ancora più terreno, e<br />
sta solo ora recuperando<br />
con le terze dosi (ma è tuttora<br />
al di sotto del 60%). Di<br />
nuovo, prima di ironizzare<br />
sulla curva che sale nonostante<br />
siamo “vaccinati al<br />
90%”, varrebbe la pena far<br />
bene i nostri conti.<br />
La buona notizia è che le<br />
somministrazioni, e le prenotazioni,<br />
sono ripartite con<br />
un certo ritmo, a dimostrazione<br />
che la gente mediamente<br />
si fida, comprende, e<br />
si adatta alle situazioni in<br />
divenire. Insisto col raccomandare<br />
a tutti di provvedere<br />
al più presto –superati i<br />
5 mesi dalla seconda dose –<br />
per lasciare il minor spazio<br />
possibile a questo dannato<br />
virus o al suo cugino sudafricano.<br />
Gli ultimi dati di<br />
efficacia, appena pubblicati<br />
da ISS, sono alla slide 23 (da<br />
tutti consultabili su Facebook<br />
nell’aggi ornamento<br />
che il dott. Spada offre ogni<br />
giorno, ndr)), e si confermano<br />
molto, molto buoni<br />
per il booster.<br />
Non manchi quindi in<br />
ognuno di voi l’ottimism o,<br />
che – vi ricordo – non significa<br />
vedere le cose migliori<br />
di quel che sono, ma<br />
aver fiducia di poter sempre<br />
far fronte con determinazione<br />
e combattività, credendo<br />
nelle risorse dell’uomo e<br />
della scienza, senza cedere<br />
alla paura, alla stanchezza, e<br />
alle voci malevoli e catastrofiste<br />
che ci circondano.<br />
Un po’ più di stabilità emotiva<br />
farebbe bene anche ai<br />
mercati finanziari (e alle nostre<br />
tasche, in fin <strong>dei</strong> conti)”.<br />
Un caro saluto<br />
Paolo Spada<br />
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