NELLE VALLI BOLOGNESI N°54
Il numero dell'estate 2022 del periodico su natura, cultura, tradizioni locali e turismo lento nella provincia di Bologna edito da Emil Banca
Il numero dell'estate 2022 del periodico su natura, cultura, tradizioni locali e turismo lento nella provincia di Bologna edito da Emil Banca
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IN GIRO CON TRACK GURU<br />
Un doppio anello di dieci chilometri e<br />
500 metri di dislivello attorno alla torre<br />
medievale sulle colline di Sasso Marconi<br />
Da San Leo a Jano<br />
Seguendo la SS 64 Porrettana da Sasso Marconi in<br />
direzione sud, superato lo strapiombo della rupe si giunge<br />
a Fontana. Poco oltre a destra si incontra Via San Leo<br />
che imbocchiamo, dopo circa 500 metri raggiungiamo<br />
il cimitero che rimane poco sotto l’omonima chiesina.<br />
Qui lasciamo l’auto e proseguiamo a piedi lungo questa<br />
stretta stradina che ci permette di raggiungere Via Rio<br />
Maggiore che prendiamo a sinistra in salita (segnavia<br />
CAI 166). Dopo circa 1 km, in località Molino Nuovo,<br />
al termine della recinzione si abbandona l’asfaltata<br />
e si prosegue a sinistra in discesa; si attraversa il Rio<br />
Maggiore su un ponticello di legno e si prosegue in<br />
salita con tornanti dentro un ombroso bosco. In località<br />
Poggiolo si esce dal bosco e si prosegue ai margini di<br />
un campo coltivato. Dopo pochi minuti si raggiunge la<br />
chiesetta di Jano intitolata a San Pietro, attraversata l’aia,<br />
il percorso costeggia un vecchio castagneto e giunge<br />
al suggestivo nucleo abitato di Jano ove si erge l’antica<br />
torre medievale.<br />
Proseguiamo lungo la Via Iano fino a raggiungere un<br />
bivio, prendiamo la strada di destra (segnavia CAI 140)<br />
e passiamo accanto al nucleo abitato di Calvane. Poco<br />
dopo su un piccolo pianoro, in prossimità di un vecchio<br />
pilastrino votivo, da cui si può ammirare un superbo<br />
panorama su Jano e sulla Valle del Reno, prendiamo il<br />
sentiero che in pochi minuti ci permette di raggiungere<br />
la sommità di Poggio Calvane (m 622).<br />
Proseguiamo lungo il sentiero fino al successivo bivio,<br />
qui prendiamo quello che scende alla nostra sinistra<br />
(segnavia CAI 144) che in breve ci porta ad un isolato<br />
edificio detto Cà Nova di Jano. Proseguiamo in discesa<br />
su sterrata facendo attenzione a seguire i segnavia CAI<br />
144, fino ad un bivio: lasciamo a destra in discesa<br />
il sentiero per Lama di Reno mantenendoci sulla<br />
sterrata (segnavia CAI 144b). Raggiungiamo l’asfaltata<br />
che precedentemente avevamo preso per Calvane e<br />
torniamo sui nostri passi fino alla chiesa di Jano. Qui,<br />
possiamo mantenere la poco trafficata strada asfaltata<br />
che in breve ci porterà al nostro punto di partenza.<br />
Con AppeninoSlow<br />
I fine settimana di settembre e ottobre per scoprire un<br />
insolito Appennino e i cammini più belli in giro per l’Italia<br />
L’autunno non ci fermerà<br />
Testo di Francesca Biagi<br />
Un po’ per tradizione, un po’ per la chiusura<br />
forzata dei luoghi di lavoro e delle scuole, un<br />
po’ per abitudine, le vacanze in Italia sono<br />
sinonimo di estate. Ma questo non significa<br />
che non ci siano molteplici possibilità<br />
anche da settembre in poi, quando i nostri<br />
boschi iniziano ad illuminarsi coi colori<br />
autunnali e ad offrire delizie per il palato<br />
e i vigneti cominciano a dare i loro “frutti”<br />
trasformandosi in luoghi da scoprire per<br />
degustazioni con vista. Ecco, quindi, tutte le<br />
proposte di Appennino Slow per continuare<br />
a viaggiare, o almeno a sognare.<br />
3-4 SETTEMBRE: LA VIA DEI COLLI<br />
Un affascinante tour nella storia e nel<br />
presente della produzione enologica di<br />
una delle zone più rinomate dei colli<br />
bolognesi, oggi famosa per il suo vino<br />
bianco, il pignoletto. Tra bellissimi paesaggi<br />
caratterizzati da calanchi e vigneti,<br />
percorreremo tratti della Via dei Brentatori,<br />
storica strada del vino nata a metà del 1200<br />
dalla necessità di trasportare (e proteggere<br />
dalle scorrerie modenesi) vino e mosto dai<br />
terreni del contado alla città di Bologna.<br />
Le due giornate si svolgeranno tra il Parco<br />
Regionale dell’Abbazia di Monteveglio,<br />
dove visiteremo sia il borgo che una cantina<br />
biologica, e Castello di Serravalle per<br />
scoprire il l’eco-museo e il borgo antico e<br />
continuando con le degustazioni.<br />
16-18 SETTEMBRE: IL PROMONTORIO<br />
DI PORTOFINO, UNA TRAVERSATA<br />
DI MONTAGNA VISTA MARE<br />
Tre giorni e due notti con partenza da<br />
Camogli, borgo antico affacciato sul mare<br />
con palazzi del tipico color giallo ligure<br />
e arrivo a Monteallegro con la possibilità<br />
di visitare l’antico santuario situato sopra<br />
Rapallo. Lungo il cammino si scopriranno<br />
eccellenze come l’antica Abbazia di San<br />
Fruttuoso con la sua baia, riconosciuta<br />
da tutto il mondo come una delle spiagge<br />
più pittoresche del Mediterraneo, la<br />
meravigliosa Portofino che offre viste<br />
favolose, Santa Margherita col suo centro<br />
storico e indimenticabili panorami lungo<br />
mulattiere del ‘600. Oltre a questo,<br />
ovviamente, una gastronomia ligure<br />
raffinata e molto variegata da degustare<br />
davanti a baie romantiche e ricche di<br />
fascino.<br />
8-9 OTTOBRE: IL BRAMITO DEL CERVO<br />
NELLA GRANDE FORESTA<br />
Un week-end all’interno della Riserva<br />
Naturale Acquerino-Cantagallo in cui<br />
rallentare i ritmi, prenderci del tempo e<br />
riscoprire la bellezza e la pace che ci dona la<br />
natura. Attraverseremo a piedi la Riserva per<br />
raggiungere il rifugio immerso nel bosco che<br />
ci ospiterà per la notte. Scopriremo luoghi<br />
che ci parlano di un passato contadino e di<br />
guerra, saluteremo il vecchio saggio simbolo<br />
della Riserva, il Faggione di Luogomano e<br />
conosceremo il re di questi boschi, il cervo<br />
nobile, ascoltandone il suo canto d’amore,<br />
il bramito.<br />
21-23 OTTOBRE: DANTE TURISTA<br />
E NARRATORE IN ROMAGNA<br />
La Romagna non è solo mare, il suo<br />
entroterra racchiude tesori nascosti ricchi<br />
di arte, storia e sapori. In questo viaggio<br />
scopriremo questa terra di saperi e piaceri<br />
attraverso un sguardo particolare, quello di<br />
Dante, che qui visse e scrisse. Partendo da<br />
Rimini ci sposteremo verso Focara (dove<br />
il Sommo Poeta soggiornò nella casa del<br />
fornaio), poi a Gradara per visitare il castello<br />
e la rocca, famosa in tutto il mondo perché<br />
luogo in cui sbocciò e si consumò il tragico<br />
amore di Paolo e Francesca, i cognatiamanti<br />
resi eterni nel V canto dell’Inferno.<br />
Pernotteremo poi nella splendida San Leo<br />
per raggiungere, il mattino seguente, la<br />
Riserva Naturale Orientata di Onferno: la<br />
tradizione vuole che Dante Alighieri, per<br />
la composizione del primo cantico, si sia<br />
ispirato alle grotte carsiche di Onferno che<br />
si aprono sotto la rupe su cui sorge l’abitato.<br />
Ultimo giorno alla scoperta dei ruderi<br />
del Castello della Faggiola Nuova dove<br />
Dante soggiornò una o più volte, vista la<br />
conoscenza che aveva dei luoghi circostanti,<br />
e di Sant’Agata Feltria dove troveremo le<br />
famose fontane di Tonino Guerra e un vero<br />
e proprio gioiello italiano, il Teatro Mariani,<br />
unico teatro in Italia rimasto costruito<br />
completamente in legno (gli altri sono stati<br />
distrutti da degli incendi) ristrutturato anche<br />
grazie all’innamoramento e all’intervento<br />
di... Vittorio Gassman.<br />
Tutte le info per le partenze:<br />
www.appenninoslow.it<br />
info@appenninoslow.it<br />
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