Il Gatto e la VolpeCHIUSOIL martedìRistorante - PizzeriA - birreriaConosciutissimo ed apprezzato locale di Melzo, condue ampie sale climatizzate, all’insegna dell’ottima cucina, checomprende carne e pesce. Ricchissima la lista delle pizze, apprezzateper la bontà e la digeribilità. Gestito da 25 anni daGino Corvino con le figlie e la collaborazione di MaryMeazzini, è spesso frequentato da molta gente dello spettacolo,che, insieme alla vastissima clientela, ne apprezzano,oltre che all’ottimo cibo, anche l’accoglienza e la cordialità.A conferma della validità del locale, importante e di prestigio lapartecipazione al programma “Cotto e Mangiato” con Tessa Gelisio elo chef Andrea MainardiGRANDENOVITàIL GATTO E LA VOLPEè anche BIRRERIA !!!Prima o dopoil cinema vienia gustare le nostrebirre in bottigliae alla spina…18 18Via XXIV Maggio, 6 MELZO (MI) - Tel. 02 9550671www.pizzeriailgattoelavolpe.itginocorvino@virgilio.it
L’intervista di...Elisa ManzoniEFFETTI DUO…musicisti da “brividi”!Originari di Melzo (Mi) ed entrambi ventenni, Federico Luppino e ThomasRaschioni, in arte “Effetti Duo”, sono un duo ma in primis due amiciche condividono la passione per la musica. È stato per me un grandepiacere intervistarli, conoscendo così, in modo più approfondito, la loropersona e il loro giovane talento.Com’è nata la vostra passione per la musica?F: La mia passione per la musica è iniziata sin da quando ero bambino, ricordoancora i pomeriggi passati ad ascoltare la radio a casa di mia nonna. Ero cosìpreso dalla musica che di nascosto prendevo l’iPod di mio fratello e passavo ilmio tempo libero ad ascoltare i Green Day, nonostante non capissi nulla deitesti in inglese…. Tra le tante canzoni fu proprio American Idiot che mi spinsea prendere lezioni di chitarra.T: La mia passione per la musica è nata con una canzone che ascoltai circa 6anni e mezzo fa a “X Factor”. Era una semplice cover di una canzone abbastanzafamosa performata da una ragazza alle audizioni, se non sbaglio. Adogni modo mi colpì a tal punto da ascoltarne tutte le cover su Youtube. Qualchegiorno dopo, a tavola con i miei genitori, ho scoperto che mia madre avevauna chitarra in cantina e iniziai a suonarla, cercando di riprodurre a orecchiodei video su YouTube. A distanza di 6 anni quella canzone, Pumped Up Kicks’dei Foster The People, è la prima che suoniamo io e Fede quando ci esibiamo.Quali studi avete condotto? Avete seguito strade diverse o il vostro èun percorso comune?F: Io ho iniziato a suonare la chitarra classica a circa cinque anni insieme aduna mia amica. Dopo qualche anno sono passato alla chitarra elettrica e da quiho iniziato seriamente a studiare musica; infatti, poi ho continuato a prenderelezioni fino a 18 anni. Successivamente come autodidatta ho imparato a suonareil pianoforte e, infine, da due anni ho iniziato a prendere lezioni di canto.T: Il mio percorso è stato un po’ particolare. Ho avuto più insegnanti di chitarra,alcuni dei quali particolarmente bravi a insegnare e chitarristi eccelsi, tuttaviami sono reso conto, dopo pochi mesi, che preferivo seguire le mie passioni perla chitarra come sono iniziate, ovvero riproduzioni a orecchio e con tablature.Ora che ho questo nuovo progetto con Fede abbiamo entrambi deciso diprendere lezioni di canto. Ad un certo punto la nostra storia si incontra; infatti,siamo poi finiti a suonare assieme per molti anni in un gruppo chiamato “SolCalante” dove noi eravamo i due chitarristi.Quali sono i vostri progetti attuali e futuri?Il motivo per cui è nato questo duo è stato l’affine modo di vedere e interpretarela musica e il reciproco beneficio che traiamo dal suonare e cantare insieme.In primis perché ci sembra di poter costruire qualcosa di bello, ma anche perchéimbastire dei pezzi insieme dà molta soddisfazione. Detto ciò, ci piacerebbecontinuare su questa lunghezza d’onda per ora, continuando a portare la nostrapassione alle serate che ci vengono proposte. Ci siamo anche prefissatidi registrare molte cover da postaresulla nostra pagina Instagram.Per il futuro sarebbebello riuscire ad organizzarequalcosa a Milano, provando afare “Busking”, ossia suonare perle strade di Milano, perché crediamo che il nostro duo acustico potrebbe esseremolto azzeccato in quell’ambiente.Siete riusciti a conquistare il secondo posto al concorso canoro “Unacanzone per te” in occasione di Melzo Estate con la canzone “Brividi”,sfiorando la vittoria. Quali sono state le vostre emozioni davanti aduna piazza gremita di gente? È stata la primissima partecipazione adun concorso?È stato davvero stupendo per noi partecipare al concorso, ed è stata la nostraprima volta. Crediamo di aver fatto davvero una scelta perfetta per quantoriguarda la canzone; infatti è stata molto apprezzata e cantata da tutti. La gioiapiù grande è stata vedere i più piccoli sotto il palco a cantare a squarciagola ea ballare. Con delle scene così ti si riempie davvero il cuore e tutte le ansie e lepreoccupazioni da palcoscenico spariscono. Tra l’altro vedere la piazza di Melzocolma per questo evento ti fa comprendere davvero come la musica attrae eunisce così tante persone.Tre aggettivi per descrivere la vostra musica.Crediamo che la nostra musica si possa definire innanzitutto viva, in quantocerchiamo sempre di dare alle nostre cover una base strumentale vivace, “schitarrosa”potremmo dire. Secondariamente la definiremmo spontanea, poichéquando proviamo delle canzoni non è mai qualcosa di meccanico, spesso cidiciamo: “okay dai facciamo questa canzone” e ci mettiamo a suonarla e cantarlaleggendo le parole, così come viene. Spesso questo è l’iter che seguiamoquando mettiamo su un pezzo. Infine userei l’aggettivo originale, proprio perchéproviamo a dare la nostra interpretazione di ogni canzone che proponiamoai nostri ascoltatori.Oltre alla passione per il canto, condividete anche quella della chitarra.Se al posto del plettro, gli Effetti Duo potessero avere un pennello e deicolori, che cosa raffigurerebbero di istinto sulla tela?Personalmente non siamo mai stati dei grandi pittori ma crediamo che la cosa piùimmediata da disegnare su un foglio bianco sia un cuore rosso. Vogliamo presentarequesta immagine con un’accezione metaforica, ossia il desiderio di essere corrisposti,nel nostro caso, dal pubblico. Il desiderio è proprio quello di essere apprezzatida chi guarda e ascolta, cercando di suscitargli emozioni forti e indimenticabili.Pensate mai in grande? Avete come obiettivo quello di diventare famosio pensate alla popolarità come un fattore secondario?Sinceramente non sentiamo il bisogno di ricercare la popolarità, né invidiamochi ha milioni e milioni di seguaci. La musica è e deve restare una passione,vogliamo continuare a ricercarla quando ne sentiamo il bisogno, senza doversottostare ai tempi che imporrebbe l’essere “famoso”. Dunque no, non pensiamoin grande per ora, ma speriamo di poter essere“grandi” nel nostro “piccolo”, l’obiettivo è quello diavere qualche serata, di suonare nelle piazze di Milanoe di essere sempre soddisfatti di quello che facciamo.Come nasce il vostro nome d’arte “Effetti Duo”?Il nome è nato da una serata prima del saggio di fineanno della scuola di musica in cui studiamo, ossia laMusic Lab a Melzo. Dovevamo trovarci un nome perpoterci presentare visto che, essendo un duo nuovissimo,non avevamo ancora un nome.Così Thomas ha chiesto alla sua ragazza un consiglioe da lei è venuta la brillante idea di qualcosa che unissei nostri nomi e avesse un significato. Da qui sononati gli Effe (F-Federico) tti (T-Thomas).effetti.soundEffetti Soundeffettisound@gmail.comElisa Manzoni19