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1 SEMANTICA DEL MITO E PSICOTERAPIA FAMILIARE Dott ... - sipr

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sociali, dove inevitabilmente finisce per affermarsi la logica della<br />

contrapposizione fra bene e male.<br />

Proprio la polarità bene-male, spesso caratterizza la storia significativa<br />

delle generazioni precedenti. A tal proposito la Ugazio fa notare che “La<br />

polarità semantica critica è in talune famiglie “buono/cattivo” … la<br />

conversazione si organizza preferibilmente intorno a episodi che mettono<br />

in gioco cattiveria, malvagità, deliberata volontà di fare il male, avidità,<br />

godimento colpevole dei sensi, ma anche bontà, purezza, innocenza,<br />

ascesi, così come sacrificio e abnegazione”.<br />

L’autrice parla appunto di polarità, ovvero di categorie psico-valoriali per<br />

cui i membri di talune fa-miglie si sentono e sono considerati, buoni, puri,<br />

incontaminati o all’opposto, cattivi, corrotti o spietati. L’abitus<br />

identificativo che viene loro proposto, e che si costruiscono, farà sì che si<br />

renderanno disponibili a relazioni di salvezza, redenzione, elevazione o, al<br />

contrario a rapporti di violenza, vizio, perdizione, seduzione, data o<br />

subita. Facilmente si sposeranno con persone capaci di abnegazione,<br />

innocenti, pure o all’opposto crudeli, violente o depravate. Alcuni di loro<br />

percepiranno il senso della sofferenza per la perfidia degli altri o per<br />

l’intrinseca cattiveria dei propri impulsi, mentre altri si sentiranno<br />

orgogliosi della propria purezza e superiorità morale.<br />

Con la polarità bene/male si insinua una concezione sottrattiva dell’essere<br />

buono per il sistema familiare: buono è chi rinuncia all’espressione dei<br />

propri desideri e interessi, chi si sacrifica, chi si allontana dalla dinamica<br />

egoistica. Si distinguerà chi dà prova di particolare abnegazione, chi<br />

mortifica le proprie esigenze e il proprio appagamento, tanto da sembrare<br />

un asceta, ma anche chi esprime i propri impulsi in modo così egoistico e<br />

spietato da essere malvagio.<br />

Cattivo è dunque chi afferma i propri bisogni, la propria sessualità, le<br />

proprie spinte aggressive.<br />

Secondo questa logica i bisogni del gruppo, storicizzandosi, divengono<br />

elementi ricorrenti nelle dinamiche mitogenetiche. Tra i più significativi e<br />

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