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1 SEMANTICA DEL MITO E PSICOTERAPIA FAMILIARE Dott ... - sipr

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propria esperienza, agiscono soltanto in risposta a richieste provenienti<br />

dagli altri; mai hanno la sensazione di fare le cose perché le vogliono<br />

fare”.<br />

La polarità semantica critica “vincente/perdente” rende la definizione della<br />

relazione fra i membri del nucleo e i conflitti relativi assolutamente<br />

centrali. La lotta per la definizione della relazione è argomento costante<br />

della conversazione di queste famiglie. La ybris simmetrica, che Selvini<br />

Palazzoli (1975, 1981) ha spesso rintracciato alla base di molti giochi<br />

familiari, è sicuramente centrale nelle famiglie con disturbi alimentari<br />

psicogeni. Quando la definizione delle relazione acquista centralità, i<br />

“contenuti” recedono sullo sfondo (Watzlawick, Beavin e Jackson, 1967).<br />

È quanto accade nelle famiglie generative di anoressia, bulimia e obesità:<br />

l'oggetto del contendere, i “contenuti” del conflitto, è di regola irrilevante,<br />

mentre ciò che è importante è chi abbia la supremazia (la questione del<br />

potere all’interno delle posizioni familiari)”. (Ugazio V., 1998)<br />

Miti e segreti<br />

C’è infine un’interessante collegamento che vorrei evidenziare, tra mito e<br />

segreto familiare, poiché il mito familiare, come già sosteneva Ferriera,<br />

spiega il comportamento dei membri della famiglia, all’interno della<br />

famiglia stessa, ma nel contempo ne cela le motivazioni profonde e<br />

storiche. Questa triade presenta elementi di contatto dinamici, e a ben<br />

pensarci viene alla mente il “figlio immaginato” della coppia di<br />

protagonisti, del celeberrimo “Chi ha paura di Virginia Woolf?”. Questo<br />

porta inevitabilmente a dover considerare delle aree protette del sistema,<br />

che sono utili all’identità e alla identificazione interno-esterno del sistema<br />

stesso, ma possono costituire fonte di patologia. L’azione di<br />

mantenimento della separazione di porzioni staccate dell’identità<br />

familiare, ovvero dell’immagine interna dall’immagine globale<br />

esteriorizzata e socializzata della famiglia, fa pensare ad una spesa<br />

energetica costante e attiva, ma anche ad una complessità nascosta di più<br />

ampia portata, che ci induce a risalire indietro ai dati appartenenti alle<br />

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