QUI è tempo di Quintana / giugno 2023
la rivista ufficiale della Giostra della Quintana di Foligno
la rivista ufficiale della Giostra della Quintana di Foligno
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edizione giugno 2023/
è tempo di Quintana
tornano i grandi
appuntamenti
INSIEME PER FARE G
sponsor sostenitori/
sponsor ufficiali/
RANDE LA QUINTANA
FOLIGNO
UGOLINELLI SRL
PERUGIA - FOLIGNO
Massimo Gubbini / Rione Giotti
vincitore della Giostra della Rivincita del 2022
5
Editoriale
Green e digital. Sono queste le due anime
dell’edizione di Qui di questo giugno quintanaro.
Le anime di chi descrive una Quintana che ridisegna
il presente con uno sguardo attento al
futuro e il cuore ben saldo nel passato.
Qui è stampata su carta certificata FSC®,
un’opportunità per comunicare al nostro pubblico
l’attenzione dell’Ente Giostra per l’ambiente e
per incoraggiare comportamenti sostenibili.
L’integrazione dei codici QR è il modo che abbiamo
scelto per raggiungere il mondo virtuale e accorciare
le distanze tra due mezzi di informazione
che si pensava potessero essere in antitesi.
E tra la tradizione e l’innovazione nasce anche il
manifesto di giugno 2023, l’immagine che ha il
compito di raccontare la Giostra della Sfida. La
firma è quella di Carlo Crescimbeni, l’architetto
che cura con creatività e passione la comunicazione
grafica della Quintana.
Lasciati condurre nelle emozioni della grande festa
di Foligno, sfogliando le pagine di Qui, dove
troverai tutte le informazioni e le novità di questa
edizione.
La Quintana del 2023 vede il ritorno dei grandi
eventi. L’offerta culturale può giovarsi di due
straordinari appuntamenti: quello della Cena
Grande e quello del Gareggiare dei Convivi.
Qui è anche un contenitore di storie, quindi spazio
ai personaggi che hanno costellato l’articolata
narrazione della nostra manifestazione, ai tanti
obiettivi che l’Ente è riuscito a centrare con un
focus sullo sviluppo turistico e economico del
territorio, grazie alle strategie di promozione che
hanno permesso alla Quintana di diventare un testimonial
per la città e la Regione.
7
A confermarlo la presenza della Presidente della
Regione Umbria Donatella Tesei e dell’assessore
regionale al Turismo Paola Agabiti nel Corteo
delle Rappresentanze Rionali del 16 giugno.
La Quintana, come patrimonio collettivo di cui
andare fieri, ci porta nelle reti nazionali di Rai3,
che anche quest’anno (sabato 24 giugno alle ore
17.40) racconteranno della Giostra, e si posiziona
nelle mete turistiche di tutto il mondo (arrivano in
città anche turisti americani e australiani).
A vivere il sapore, la ricchezza e la meraviglia
della manifestazione sono anche gli oltre 400
atleti che a Foligno partecipano ai Campionati
Europei di Tiro a Volo e possono godersi la città
nel suo periodo più bello.
Qui è anche una meticolosa guida per vivere le
serate quintanare nelle taverne e conoscere in
modo più dettagliato le proposte dei Rioni, i protagonisti
che li guidano e li rappresentano, i luoghi
più belli che ne arricchiscono il patrimonio
culturale e architettonico.
Se hai la possibilità di immergerti in tutto questo
è merito dei nostri collaboratori che con la loro
penna colorano di emozioni i racconti sulla manifestazione:
i cuori che battono al ritmo dell’amore
e della passione per la Giostra della Quintana
di Foligno avvolgono fogli, parole ed immagini.
E tu sei pronto ad entrare nella dimensione della
meraviglia?
Allora ti aspettiamo a Foligno, perché qui è tempo
di Quintana.
SOMMARIO
6
Editoriale
9
11
Il saluto del Presidente
13
Il saluto della Presidente
della Regione Umbria
15
Il saluto della Presidente
della Provincia di Perugia
17
Il saluto del Sindaco di Foligno
19
Il saluto dell’Assessore con delega
alla Giostra della Quintana
21
Il saluto del Vescovo di Foligno
22
La comunicazione che fa bene all’ambiente
24
I vertici dell’Ente Giostra
28
Una vittoria che sa di rivincita
33
La Statua salvata
34
Campionati Europei di Tiro a Volo
35
La lotteria della Quintana
36
Quando si dice un giro d’olio
38
Il Comitato Scientifico
dell’Ente Giostra della Quintana
40
I magnifici dieci: Willer Giacomoni
Direttore Responsabile
Manuela Marinangeli
Magistrato responsabile
alla Comunicazione
Alessio Castellano
Magistrato Promozione e Marketing
Marco Bosano
Si ringraziano per la cortese collaborazione
i Priori dei Rioni
i Magistrati dell'Ente Giostra
il Comune di Foligno
Guglielmo Castellano
Daniele Falchi
Pier Luigi Metelli
Marta Silvi
Paola Tedeschi
42
44
46
48
52
57
58
La Cena Grande
Il Palio della Sfida
Il Gareggiare dei Convivi
I dieci cavalieri della Sfida
1998 - 25 anni dalla scomparsa
di Marcello Formica e Gianfranco Ricci
Progetto “Anelli di Giostra”
Quintana, tradizione e innovazione
Magistrato alle Risorse Finanziarie
Simone Capaldini
Copyright © 2023
Ente Giostra della Quintana
60
63
Museo della Quintana
Le spettacolari emozioni del Cerimoniale
Vicepresidente
Mauro Silvestri
Stampa
Dimensione Grafica
Design & Art direction
Carlo Crescimbeni
Fotografie
Vanessa Raiola
70
72
74
79
Le Dame di giugno
Quintana Point
I grandi eventi come strumenti
di marketing territoriale
Le emozioni attraverso i social
Registrazione Tribunale di Spoleto
n. R.G. 454/2021, cron.3604/2021,
registrato al n.2/21 "periodici".
Ufficio Marketing
Mosaico di Manuela Marinangeli
80
83
122
Quintana Channel
I Rioni
Il Programma di giugno 2023
124
Organigramma
bizzarrisrl.com
11
Il saluto del Presidente
dell’Ente Giostra Quintana
L’edizione di giugno 2023 della Giostra della
Quintana che ci apprestiamo a vivere segna,
finalmente, il ritorno alla piena normalità
dopo gli anni dell’emergenza legata al
Covid 19. Questa edizione 2023 vede anche
l’inizio di un nuovo mandato degli organi
statutari dell’Ente Giostra, un rinnovo che
ha riguardato alcuni Priori e una parte del
Direttivo. In questa sede voglio ringraziare
tutti i Magistrati e i Priori che, nel precedente
quadriennio, hanno dato il massimo
per l’organizzazione e la gestione della nostra
Festa in un periodo incredibilmente difficile
come quello della pandemia. Voglio
anche ricordare l’amico Maurizio Metelli
che proprio quattro anni fa si apprestava a
vivere la sua prima quintana da Magistrato
dell’Ente Giostra dopo le tante vissute da
Priore del Rione Contrastanga. Sicuramente
la sua presenza ci accompagnerà anche
in questo nuovo mandato.
Il 2023 vedrà il ritorno degli eventi che hanno
segnato la storia degli ultimi vent’anni
della nostra manifestazione. Tornerà il
Gareggiare dei Convivi, i dieci Rioni, cinque
a giugno e cinque a settembre, si sfideranno
nell’affascinante riproposizione di un fastoso
banchetto barocco. Quest’appuntamento
non solo ha rappresentato un
importante momento aggregativo all’interno
delle contrade ma, per l’accuratezza
della ricerca storica e lo splendore degli allestimenti,
è diventato il fiore all’occhiello
della nostra manifestazione e il suo biglietto
da visita più apprezzato. Questa edizione
vedrà poi la possibilità per tutti di poter partecipare
alle serate acquistando un biglietto.
Torna, come manifestazione di apertura
dell’edizione di giugno, la “Cena Grande”.
Uno degli eventi a cui più sono legato e che
rappresentò, fin dal suo esordio, un importante
momento di condivisione per tutto il
mondo della Quintana e per tutta la città di
Foligno. A settembre verrà riproposta, dopo
due anni di stop, la “Fiera dei Soprastanti”,
le vie di Foligno torneranno indietro nel
tempo rivivendo le affascinanti atmosfere
di un mercato del seicento. Ma saranno
tanti altri gli appuntamenti che renderanno,
nei giorni di Quintana, Foligno una città unica.
Per questo devo ringraziare il nuovo
comitato centrale per il lavoro che sta portando
avanti, una squadra di Priori e Magistrati
compatta ed estremamente motivata
che sta facendo un ottimo lavoro. Il programma
che è stato realizzato rende sempre
di più la nostra Festa un punto di riferimento
per le altre manifestazioni. Anche
quest’anno, infatti, la Giostra salirà alla ribalta
nazionale grazie alle riprese che effettuerà
la Rai e che verranno trasmesse, in
una sintesi, su RAI 3 il 24 giugno. Un’ attenzione,
quella della massima emittente televisiva
nazionale, sicuramente non casuale,
che ci rende particolarmente orgogliosi e
che dimostra la crescita della Quintana,
come manifestazione nel suo complesso.
Voglio concludere con un sincero saluto e
ringraziamento al sindaco Stefano Zuccarini,
all’assessore alla Quintana Decio Barili
e a tutta l’amministrazione della Città di Foligno
per la stretta vicinanza alla Giostra
della Quintana che ha dimostrato in questi
anni difficili. Un saluto e un grazie particolare
vanno alla Presidente della Regione
Donatella Tesei e all’Assessore Regionale
Paola Agabiti. Non solo per l’attenzione che
hanno sempre avuto per la nostra manifestazione
ma, anche, perché, per il Corteo
Storico che precederà la Giostra di giugno,
avremo l’onore di ospitarle nella rappresentanza
dell’Ente Giostra. Sono convinto
che la loro partecipazione al corteggio indossando
splendidi abiti barocchi sia la dimostrazione
più evidente e più bella della
rilevanza che la Quintana ha per il massimo
ente regionale.
SPONSOR
UFFICIALE
13
Il Saluto della
Presidente Regione Umbria
Si alza nuovamente il sipario sullo straordinario
evento rappresentato dalla Quintana
di Foligno.
Gli appuntamenti di giugno e settembre,
con Giostra della Sfida e della Rivincita,
rappresentano due degli eventi di punta
della nostra regione, in grado di attirare ed
appassionare curiosi e turisti da ogni parte
di Italia ed anche oltre confine.
Dopo le restrizioni dovute all’emergenza
pandemica, la Quintana si presenta ancora
più radiosa ed entusiasmante che mai, con
il corteo storico, con la festa nelle taverne
e lungo le vie cittadine, con la “tenzone del
Campo de li Giochi”.
Voglio dunque rinnovare il saluto, personale
e quello di tutta l’amministrazione regionale,
all’intera comunità folignate a me così
cara, sentendomi ancor più onorata non
solo di rappresentare la Regione, ma in
questa edizione di poter tornare, come già
era accaduto anni fa, a prendere parte proprio
alla sfilata che precede la Giostra della
sfida, indossando abiti preziosi e magnifici,
frutto di un attento lavoro di qualità artigiana
e artistica di sarte e sarti.
Voglio esprimere tutto il mio convinto apprezzamento
per lo straordinario lavoro
che è alla base di una rievocazione storica
il cui valore ha superato da tempo i confini
regionali. Un evento tra i più affascinanti e
coinvolgenti nel suo genere.
A tutti, organizzatori, volontari, folignati, va
il ringraziamento per l’attenzione, la professionalità
e l’amore che mettono in campo al
fine di rendere perfetta la macchina logistica.
A Madonne e Messeri va il sincero augurio
di una buona e coinvolgente Giostra della
Quintana.
15
Il Saluto della
Presidente Provincia di Perugia
La Giostra della Quintana è un torneo cavalleresco
tra dieci rioni ma è anche e soprattutto
una grandiosa rievocazione storica,
fatta di passione e senso di appartenenza,
di una gigantesca esplosione di colori,
musiche e costumi.
È una tradizione che ogni anno si ripete con
due eventi, uno a giugno, l’altro a settembre,
e che affonda le radici nel più lontano
passato.
Traendo origine dalle giostre che si tenevano
a Foligno sin dal XII° secolo, nel 1613 la
Giostra fu inserita nei festeggiamenti per il
carnevale, con una puntuale e dettagliata
regolamentazione e una ricca documentazione
dell’evento. Dal 1946 è stata riorganizzata
nella versione attuale, preceduta la
sera prima da uno straordinario corteo storico
che è un vero e proprio tuffo nell’atmosfera
del XVII° secolo grazie ai sontuosi costumi
di dame e cavalieri, autorità cittadine
e componenti dell’Ente Giostra, tra rulli di
tamburi e musiche delle chiarine.
Il fascino e lo spirito della Giostra della
Quintana sono rimasti intatti e autentici ed
è una manifestazione che ha la capacità di
entusiasmare il popolo folignate e non solo,
contagiare i turisti e i visitatori in una febbre
che comincia a salire con l’apertura
delle meravigliose taverne ed esplode nella
gara al Campo de li Giochi.
Un primo elemento da sottolineare è proprio
questa forza attrattiva e bellezza coinvolgente
che la Giostra sprigiona, trovarsi a
Foligno in quei giorni significa respirare il
clima di un tempo che fu ed essere avvolti
e coinvolti dalla festa dei rioni.
Un altro elemento è l’immenso lavoro
dell’Ente Giostra, dei rioni e delle istituzioni
cittadine per far vivere la manifestazione
durante l’anno e la possibilità aggregativa
per giovani e adulti di riunirsi attorno ai colori
del proprio rione e svolgere quella
grande attività preparatoria che poi si concretizza
e viene ammirata durante gli appuntamenti
e la competizione della Giostra.
C’è ancora un altro aspetto da rimarcare
(che per la verità è comune a tante città
della nostra regione) e cioè che la Giostra
della Quintana rappresenta il carattere
identitario di Foligno, la terza città
dell’Umbria, come accadde (tanto per citarne
altre esperienze) per la Festa dei Ceri
a Gubbio, il Calendimaggio ad Assisi, il
Mercato delle Gaite a Bevagna e le Infiorate
a Spello.
Questi spunti di riflessione per ribadire che
la Provincia di Perugia ha sempre sostenuto
questi momenti eccezionali di festa, di
passione, di entusiasmo, di attaccamento
alle radici e di gioia ed accoglienza. E continuerà
a farlo perché sono i simboli della
nostra storia, del nostro presente e del nostro
futuro di una terra che è un museo a
cielo aperto.
17
Il Saluto del Sindaco
di Foligno
La Quintana, come sempre, caratterizza e
scandisce la vita di Foligno.
E il ritorno a pieno regime della vita quintanara,
segna anche il ritorno a pieno ritmo
della vita della nostra comunità e della nostra
Città.
Tornerà la Cena Grande sotto il cielo stellato
di una Foligno imbandierata, con il suono
dei tamburi a fare da colonna sonora e potremo
assaporare le prelibatezze e le atmosfere
barocche nei meravigliosi banchetti
del Gareggiare dei Convivi: spettacoli senza
eguali in Europa, che rappresentano uno
dei nostri migliori biglietti da visita.
La nostra Quintana, come più volte è stato
ricordato, non si è mai interrotta.
Le siamo stati vicino nei momenti più bui e
difficili: proprio questo ci ha permesso di
avere quella marcia in più per affrontare le
sfide del futuro con maggiore slancio.
Abbiamo gettato il cuore oltre ogni ostacolo,
e oggi ne godiamo i frutti tutti insieme.
Abbiamo scommesso sulle molteplici capacità
dei quintanari e quell’investimento di
speranza e di fiducia ci ha ampiamente ripagato,
potendo oggi presentare un programma
ricco di iniziative e novità, che ci
fanno finalmente tornare ai momenti più
belli e brillanti della manifestazione.
Ricordo spesso con piacevole emozione
quando, proprio a giugno dello scorso
anno, siamo tornati a sfilare per le strade
della Città, gremite come non mai.
Sin dal mio discorso d’insediamento mi
sono ispirato allo ‘spirito quintanaro’ richiamando
la concordia e l’amor de la Cittade
tutta.
Godere a pieno della nostra Quintana è il
modo migliore per onorare e ringraziare
tutti i volontari che la fanno grande, ogni
giorno, tutti i giorni, mettendo gli interessi
della Città sopra a tutto.
Fare Quintana è fare squadra: promuovere
rapporti intergenerazionali, sviluppare aggregazione
sociale, favorire la promozione
del territorio e delle nostre eccellenze enogastronomiche,
tenere viva la tradizione ed
essere linfa per il futuro.
Noi saremo sempre in prima linea, il Palazzo
Comunale che amiamo definire la casa
di tutti i Folignati è e sarà anche la casa di
tutti i Quintanari per conquistare insieme
nuovi prestigiosi successi.
W Foligno e Buona Quintana a tutti!
19
Il saluto dell’Assessore con delega
alla Giostra della Quintana
LA FESTA CHE VOGLIAMO
Dal 2023 tutti ci aspettiamo tanto, a vari livelli:
quello sociale, quello economico,
quello internazionale, quello sanitario.
Perchè tante sono le criticità e le incertezze
che questa epoca ci impone.
Ma almeno una cosa è certa: ai primi sentori
d'estate “rinnovellata torna la tenzone”
e, finalmente, riecco l'aria di Quintana che
ci aiuta a meglio affrontare i crucci quotidiani!
Magnifiche le agognate “novità” - o meglio
i ritorni...- della Giostra della sfida.
La cena Grande nella Corte di Palazzo Trinci,
l'abbraccio del popolo quintanaro alla
città nel magico luogo che è finalmente diventato
punto di riferimento delle aggregazioni
artistiche e socio-culturali.
Il Gareggiare de' Convivi all'oratorio di Santa
Caterina, l'occasione per tornare ad
ostentare lo straordinario livello qualitativo
delle iniziative dei Rioni, anche essa in un
contesto storico-architettonico mozzafiato.
Insomma, non poteva iniziare meglio il lavoro
dei nuovi protagonisti della festa, consiglieri
rionali, Priori, Magistrati dell'Ente,
membri del Comitato Scientifico insediatisi
per il quadriennio 23/26; a tutti Voi va il plauso
della Amministrazione Comunale, che
ancora non farà mancare il tangibile sostegno
alla FESTA CHE VOGLIAMO!
21
Il saluto
del Vescovo
di Foligno
Non posso dimenticare il variegato sfoggio
di colori, di suoni, di costumi, con cui il “popolo
della Quintana”, insieme ad altre realtà
folignati, si presentò a Roma per la solennità
dell’epifania. Fu un incontro col
Papa, che affettuosamente ci salutò, abbracciando,
con me e il sindaco, tutta la nostra
Foligno. Fu soprattutto un incontro con
il grande dono di Gesù Bambino che i nostri
presepi rappresentano e che bussa puntualmente
al nostro cuore. La Quintana, si
sa, non è una manifestazione religiosa. È
una festa di popolo, con la sua storia, con la
sua voglia di vivere, con quella emulazione
tra rioni che sprona e vivacizza, accendendo
gli animi ma senza accecarli. Mi ha impressionato,
fin dalle prime battute del mio
ministero a Foligno, l’apertura di questa festa
alla dimensione religiosa. Quanto questa
apertura sia in tutti profonda non saprei
giudicarlo. So che si aspetta regolarmente
dal vescovo una benedizione. Ma che
cosa, questo, può significare, senza incorrere
nel “magico” e senza scadere nel “banale”?
Quell’incontro in piazza che è tutto
una festa, tramata di interessanti fili di storia
e di cultura, mi ha permesso ormai in diverse
occasioni di rivolgere la parola alla
folla. E ogni volta mi sono sentito accolto,
benvoluto, apprezzato. Non mi sorprende: il
carattere folignate è aperto e gioviale. Ma
lo trovo anche attento ai messaggi che
hanno a che fare col senso della vita. Proprio
percependo questo, ricordo bene che,
nell’ultimo incontro con la Quintana, invitai
tutti a fare una sorte di esercizio spirituale.
Un esercizio di “sguardi”. Sappiamo quanto
siano importanti le prospettive da cui
leggiamo la realtà. Sono importanti quasi
come la realtà stessa. A che cosa serve
che una cosa ci sia, se nemmeno ce ne accorgiamo?
Vedere le cose, prenderne coscienza,
e portarle dentro di noi, è vitale. Mi
pare bello riproporre, per la prossima festa
della Quintana, proprio quell’esercizio. Un
primo sguardo non può che essere verso
l’alto. È lì, nella direzione di Dio, – per i non
credenti potrebbe essere tradotto col “mistero”
che avvolge l’esistenza – che si trova
il senso radicale della vita. Anche una
festa può riempirsi di senso, se sa elevarsi
a sentimenti di gratitudine al Dio della vita e
sa farsi lode per gli immensi doni che ci ha
fatto. E poi lo sguardo portato verso l’altro:
l’incontro da volto a volto, per vedere
nell’altro qualcuno che merita rispetto,
amore, premura, sulla base del fatto che, al
di là di tutte le diversità, siamo tutti fratelli,
e guai a dimenticarlo! Le guerre nascono
quando questo sguardo si appanna. La
Quintana è una festa di relazioni, di volti
che si incontrano, di amicizie che si consolidano.
Mettere in questo sguardo il meglio
dei valori di solidarietà, di bontà, di accoglienza,
dà sapore alla festa. Infine, uno
sguardo che si proietta verso il futuro, da
costruire con sentimenti di speranza, con
progetti degni della nostra umanità, tendendoci
l’un l’altro la mano. Chiedo troppo
alla Quintana? È capace, la Quintana, di essere
anche questo laboratorio di “sguardi”
che la sottraggono a una pura routine festaiola
e la fanno diventare una vera festa
di popolo e di cuori? Me lo auguro. E volentieri,
su questo sforzo, invoco la benedizione
di Dio che poi darò affacciandomi sulla
piazza festosa dalla porta della Cattedrale.
La comunicazione
che fa bene all’ambiente
la transizione verso un futuro verde
di Manuela Marinangeli
L’Ente Giostra Quintana presenta
quest’anno una comunicazione eco-sostenibile
grazie all’utilizzo di supporti stampati
su carta certificata e riciclata. La sensibilità
verso i temi ambientali ci ha portato a rivedere
alcune scelte che hanno reso la sostenibilità
non più un obiettivo opzionale,
ma una vera e propria necessità. La responsabilità
sociale è uno stile di vita e per
questo abbiamo scelto soluzioni idonee per
comunicare, oltre le informazioni sulla manifestazione,
anche la nostra filosofia
green. Il mezzo scelto è di per sé un messaggio,
forte e chiaro.
La carta FSC® non risulta fisicamente diversa
rispetto a qualsiasi altro tipo di carta,
è prodotta nel rispetto dell'ambiente, della
biodiversità, dei diritti dei lavoratori e delle
popolazioni locali, senza che sia stata abbattuta
nessuna foresta primaria e senza
che sia stata danneggiata alcuna comunità
autoctona o l'equilibrio dell'ecosistema.
La produzione di carta riciclata si basa sulla
raccolta, la lavorazione e il riciclo.
Il risultato finale è una carta pulita che viene
trasformata in nuova carta. Il suo utilizzo
comporta numerosi vantaggi ambientali,
tra cui una riduzione dell’utilizzo di legno
vergine, una riduzione dei consumi energetici
e idrici, e una riduzione delle emissioni
di gas serra.
23
I Vertici
dell’Ente Giostra Quintana
DOMENICO METELLI
Presidente
Noto imprenditore della città di Foligno, insignito
dell’onorificenza di Cavaliere del lavoro.
La sua passione per la Quintana lo
porta prima, come consigliere onorario, al
Rione Croce Bianca e dal 2000 alla Presidenza
dell’Ente Giostra. Con lui nasce un
nuovo sviluppo della manifestazione, che
nel tempo è diventata il testimonial della
nostra regione a livello nazionale e internazionale.
Tanto impegno e tanta passione.
MAURO SILVESTRI
Vice Presidente
Dipendente comunale, giornalista, speaker,
presentatore, conduttore televisivo e radiofonico,
attore teatrale. E’ la voce e il cuore
della manifestazione. Una grande passione
che lo lega alla Giostra della Quintana, per
la quale da sempre ha messo a disposizione
impegno e professionalità. Dalla militanza
al Rione Giotti fino all’arrivo a Palazzo
Candiotti come magistrato responsabile
alla comunicazione. Da questo anno torna
come Vice Presidente dell’Ente Giostra
Quintana.
SIMONE AGOSTINI
25
Laureato in architettura all’Università di Firenze.
La sua storia quintanara inizia nel
Rione Badia fin dai primi anni 2000, entrando
subito a far parte della Commissione Artistica.
Arriva all’Ente Giostra nel 2015 prima
come membro della commissiona artistica,
poi come vice presidente e da
quest’anno ne sarà il Presidente.
MARCO BOSANO
Avvocato dal 1993. La sua passione quintanara
è legata al Rione Morlupo: dopo diversi
anni da Vice Priore, dal 2000 al 2014 è stato
alla guida del popolo rosanero e poi economo
fino al 2018. Dal 2010 al 2012 è stato
Rappresentante dei Priori e ha partecipato
alla redazione del nuovo statuto dell’Ente
Giostra Quintana. Magistrato dal 2019, per
questo mandato sarà economo e responsabile
del marketing.
LUCIO CACACE
Impiegato presso il Ministero di Giustizia al
Tribunale di Spoleto. Una lunghissima
esperienza quintanara. Sotto il suo priorato
al Rione Pugilli, dal 1979 al 2002 ha vinto
ben 9 palii. Decano dei priori, dal 2003 ad
oggi Magistrato dell’Ente Giostra, impegnato
prima nel rapporto con i Rioni e poi (dal
2015) come Presidente della Commissione
Tecnica.
SIMONE CAPALDINI
Titolare di un’agenzia assicurativa. Quintanaro
DOC, da anni in prima linea nel Rione
Spada: a 16 anni è stato consigliere, poi
economo e infine Priore dal 2006 al 2010.
Nel 2014 entra nel direttivo dell’Ente Giostra
come Magistrato addetto al Rapporto con i
Rioni. Da quest’anno sarà il magistrato responsabile
delle risorse finanziarie.
MAURO CARBONI
Avvocato patrocinante in Cassazione, Consigliere
dell’Ordine degli Avvocati di Perugia
dal 2000 al 2004. E’ Docente di Giustizia
Sportiva al Master c/o UNIPG. Presidente
della Commissione Disciplina Nazionale
Ass. It. Arbitri – FIGC. Appassionato contradaiolo
del Rione Badia, Popolano, Tamburino,
Responsabile di Commissioni rionali e
infine Vice Priore. Dal 2019 è il segretario
generale dell’Ente Giostra Quintana.
ALESSIO CASTELLANO
Svolge la professione di Avvocato. Da sempre
in prima linea nella vita quintanara, nel
Rione Spada ha raggiunto la massima carica
di Priore per 8 anni, dal 2010 al 2018. Dal
2014 è stato Rappresentante dei Priori. Dal
2019 è il magistrato adetto alla comunicazione,
l’informazione e la stampa.
ARNALDO RADI
Geometra ed ex Presidente dell’Associazione
dei Geometri di Foligno. Dal 1976 rionale
del Badia ed ora socio onorario.
Entra nell’organico dell’Ente Giostra nel
2002 come Magistrato con delega al Patrimonio.
Un impegno che svolge da anni con
tanta dedizione.
LUCA RADI
Dottore in Economia e Commercio. Presidente
della Pro Foligno e de La Francescana
Ciclostorica asd. E’ consigliere in Confcommercio
Foligno e Console del Touring
Club Italiano per la Valle Umbra. Arriva
all’Ente Giostra nel 2019 come Presidente
della Commissione Artistica e per i prossimi
quattro anni lo vedremo in veste di Magistrato
addetto alla cultura e agli eventi di
storia e tradizione barocca.
27
Una vittoria
che sa di
rivincita!
di Guglielmo Castellano
Il “sigillo” sulla Quintana di settembre 2022
è quello di Massimo Gubbini. Il portacolori
del Rione Giotti, novello “figliol prodigo”, ha
riportato in piazza Faloci il simbolo massimo
della vittoria, regalando al popolo della
“nobile Contrada” il quindicesimo palio della
sua storia quintanara. Una prestazione in
crescendo, quella dell’Animoso, il quale, in
sella ad Anna Aurora, ha portato a termine
una prestazione ineccepibile, sotto tutti i
punti di vista. Detto del cavaliere folignate,
che con la vittoria di settembre 2022, ha
portato ad otto trionfi il suo bottino personale
sull’otto del Campo de li Giochi, ecco
che il podio quintanaro della “Rivincita” è
andato a completarsi, sui suoi gradini meno
nobili, ma non meno importanti, con le figure
di due giovanissimi cavalieri, non folignati,
ma che grazie a delle prestazioni ragguardevoli
sono riusciti a raccogliere
consensi unanimi. Stiamo parlando, ovviamente,
di Nicolas Lionetti e Lorenzo Mellosso.
Nicholas Lionetti, “Moro” del Rione Pugilli,
ultimo rappresentante della scuola faentina,
ha chiuso la tenzone, insieme al suo Destination
Paco, al secondo posto della classifica
finale, ad appena sei miseri centesimi
dal vincitore. Una Giostra ottima la sua,
preludio per un 2023 che si prefigura dalle
ottime aspettative. Insieme a lui, come accennato,
l’ascolano Lorenzo Melosso, “Ardito”
del Badia che dopo il trionfo inaspettato,
ma del tutto legittimo del giugno
precedente, nella gara settembrina, sempre
in sella a Look Amazing, ha concluso le
sue fatiche quintanare al terzo posto dello
score finale. Un 2022 da incorniciare per il
campione del popolo granata, che
quest’anno potrà solo che confermare le
sue ottime credenziali.
Un settembre 2022 di buone prestazioni, sia
per Alessandro Candelori del Rione Morlupo
che per Tommaso Finestra dell’Ammanniti.
Il portacolori del rione Morlupo, in tandem
con Franceschina, ha puntato sulla
regolarità, portando a casa un classico
percorso netto che comunque gli è valso,
da parte della sua contrada, la riconferma
per questo 2023. Anche Finestra, dal canto
suo, ha cercato di non sbagliare, conducendo
il suo Doriano a concludere dignitosamente
le fatiche quintanare della Rivincita.
E se quelle appena descritte si sono rilevate
le “note liete” della domenica quintanara
di settembre, non possiamo non sottolineare
le delusioni, alcune cocenti, che
hanno caratterizzato il pomeriggio di Giostra.
A cominciare da Luca Innocenzi.
Il “campionissimo” del Rione Cassero,
dopo il passo falso della “Sfida”, si è ripetuto,
in tal senso, anche nella “Rivincita” di
settembre, dove è andato subito fuori, insieme
all’inossidabile Guitto, per un anello
mancato. Un 2022 avaro di successi folignati
(ma non da altri parti) per Luca Innocenzi,
il quale sta affilando le armi affinché
il 2023 quintanaro ormai alle porte, sia decisamente
più fortunato dell’anno precedente.
Stesso dicasi per il “Furente” di Contrastanga
Daniele Scarponi il quale, in quel di
settembre, è andato subito “out” per un errore
di percorso. D’accordo, il Furente era
sceso in pista con l’esordiente Olaya de
L’alguer, ma per un vecchio signore del
Campo de li Giochi, tali errori non sono
sempre comprensibili. Come non è stata
comprensibile la tattica di gara dell’Audace
del Rione Spada Pierluigi Chicchini (in sella
a Romantic Walk) il quale, dopo una più che
guardinga condotta di gara nella prima tor-
29
nata, ha sì recuperato nella seconda, ma il
divario che aveva accumulato nei confronti
della concorrenza era ormai incolmabile.
Poi, nella terza carriera, ecco l’errore sul
bersaglio che lo ho definitivamente estromesso.
Settembre amarissimo anche per Mattia
Zannori. Il Generoso del Rione La Mora,
sceso in campo in sella a Non Succederà
più, ha palesato una condizione di forma
decisamente poco esaltante. La sua Giostra
è durata lo spazio di pochissimi secondi;
tanti ne sono passati, infatti, dalla partenza
per poi abbattere una bandierina.
Ma la quintana settembrina del 2022, sarà
da tutti ricordata per l’ultima apparizione al
Campo de li Giochi, di uno dei più grandi interpreti
della nostra massima manifestazione
cittadina; stiamo parlando di Lorenzo
Paci, portacolori del Rione Croce Bianca,
che con la tenzone della “Rivincita” ha deciso
di chiudere la sua carriera di cavaliere
quintanaro.
Un divenire esemplare durato 29 anni,
dall’esordio vittorioso del 1993, passando
per Giostre indimenticabili – di cui 6 concluse
da trionfatore – e terminate domenica
18 settembre 2022, con la solita prestazione
volita ed encomiabile che lo ha visto,
in sella all’esordiente Puch di Breme, realizzare
il miglior tempo di gara di 53’96”.
Poi, l’errore sul bersaglio nel corso della
seconda tornata lo ha tolto dalla mischia,
ma questo non ha minimante scalfito lo
spessore del suo percorso trionfale che lo
ha visto protagonista di tre decenni di Quintana.
31
La statua
salvata
33
di Mauro Silvestri
Chissà cosa sarebbe successo se nel 1946
i “riesumatori” della Quintana con in testa
Emilio De Pasquale non avessero trovato
più la statua lignea. Forse la riproposizione
dell’antico gioco sarebbe stata certamente
più difficile e oggi magari staremmo parlando
di un’altra cosa. Già, perché nessuno sa
che il Dio Marte poteva essere rubato dalle
truppe tedesche nel 1943. Sì, proprio la statua
della Quintana, oggi custodita nel Museo
della Città di Palazzo Trinci, ha rischiato
di seguire lo stesso destino di altre migliaia
di opere d’arte italiane rubate (raubkunst)
durante il periodo di occupazione se non
fosse intervenuto Dromo Faffa, elettrauto
molto conosciuto in città. Ma andiamo con
ordine. Foligno, come sappiamo, sarà liberata
dalle truppe alleate solo il 16 giugno
del 1944 e verso la fine del 1943 la città è
ancora sotto il comando delle truppe tedesche
guidate dal capitano Hessen. La statua,
proprietà della città, era stata affidata
nel 1570 alla famiglia Gregori che aveva il
compito di esporla ogni anno in Piazza
Grande dal 17 gennaio, giorno di Sant’Antonio
Abate, fino al martedì grasso, fine del
Carnevale. I Gregori hanno assolto
quest’onere fino al 1833 quando la carica di
Cavaliere dell’Inquintana venne cancellata
dallo Stato Pontificio. La Statua, quindi, trovò
definitiva dimora nel palazzo della famiglia
Gregori nell’attuale via Umberto I. Dromo
Faffa abitava con la sua famiglia a Palazzo
Scaramucci, proprio a confine con
quello della baronessa Amalia Gregori Piccini.
“Abitavamo lì vicino – racconta Paris
Faffa, oggi 94enne, figlio dell’eroico elettrauto
Dromo – e ricordo che da piccolo
avevo paura di questa statua tutta nera che
campeggiava in penombra a metà del corridoio
di casa Gregori, prima della cappella
privata. Mia madre – aggiunge – quando
combinavo qualche marachella, minacciava
di mandarmi in castigo dal “bucciotto
cattivo”, come lo chiamava lei”. Tornando
ai tedeschi, proprio il capitano Hessen aveva
notato la statua lignea di ottima fattura e
ordinò ai suoi uomini di portarla insieme ad
altre opere nel fienile di Villa Clio a Carpello,
sede del comando tedesco. Ed ecco che
entra in gioco Dromo Faffa. “Mio padre racconta
ancora Paris – aveva fatto qualche
lavoro sui mezzi tedeschi ed era venuto
così a conoscenza delle intenzioni di Hessen
e ideò il piano, di concerto con la baronessa,
per mettere al sicuro la statua”. Nello
scantinato del palazzo di via Umberto I
verso via Piermarini c’era anche una grotta
e allora, con l’aiuto di un suo operaio, trasportò
il Dio Marte nella grotta e lo nascose
coprendolo con tante batterie usate. “Anche
io partecipai all’operazione e quando
arrivarono i tedeschi – prosegue Paris – il
“bucciotto cattivo” non c’era più, ma non fu
così facile spiegare che noi non sapevamo
nulla. Infatti, mio padre venne poi portato al
comando e rilasciato dopo un interrogatorio
solo a tarda sera”. Il capitano Hessen
dovette arrendersi e rinunciare alla statua
che rimase al sicuro lì sotto fino all’arrivo
degli alleati e pronta, due anni più tardi, a
diventare il simbolo della Quintana.
Campionati
europei tiro
a volo 2023
di Manuela Marinangeli
L’ASD Tav Club Olimpico Foligno ospita nel
proprio impianto il Campionato d’Europa
2023 di tiro a volo, specialità compi sporting.
Si tratta di una disciplina giovane, ma ormai
consolidata, che sta riscontrando una crescita
esponenziale come numero di appassionati
a livello mondiale ed europeo.
Per l’occasione a Foligno arrivano oltre 400
atleti provenienti da 30 nazioni, con una stima
di oltre 1000 presenze tra accompagnatori
e visitatori.
Per l’organizzazione della Cerimonia di
Apertura che si svolge nel pomeriggio del
14 giugno tra Corso Cavour e Piazza della
Repubblica, si è creata una solida collaborazione
con il Comune di Foligno e l’Ente
Giostra Quintana.
“E’ quando si sviluppano queste sinergie
che vuol dire che si sta lavorando per il
bene comune” - dichiara Luciano Rossi,
Presidente della Federazione Mondiale Tiro
a Volo e Tiro a Segno e Presidente FITAV.
Un mondo, quello della città di Foligno e
della Quintana, che Rossi conosce molto
bene.
Nel tempo la Quintana è cresciuta tantissimo,
c’è un popolo impegnato a rendere la
manifestazione sempre più emozionante e
coinvolgente. L’Ente Giostra si è rivelato un
esempio di servizio e dedizione ad una giusta
causa. Il territorio può andarne fiero.”
Con questa consapevolezza si è pianificato
un evento che apre ai partecipanti la possibilità
di godere appieno della manifestazione
e delle eccellenze del territorio, con la
presenza dei figuranti della Quintana nella
Cerimonia di apertura, le visite al Museo e
le cene in taverne per atleti e accompagnatori.
“C’è l’Europa tutta da coinvolgere ed emozionare”
- afferma Rossi. E la Quintana è
pronta ad accoglierla nella sua dimensione
della meraviglia.
“Sono stato Magistrato dell’Ente Giostra
per lunghi anni e della Quintana ho sempre
ammirato il coinvolgimento popolare, lo
spirito del servizio, la sana, intesa e vera rivalità”.
35
Quando si dice
un giro d’olio
di Daniele Falchi
Nella Valle Umbra l’uomo è presente da
una quindicina di millenni (dicono gli
archeologi, almeno dal 12.500/13.000 a. C.) e
si è adattato al territorio circostante, così
come ha modificato questo per le sue necessità.
Le popolazioni degli Umbri, il cui
nome significa “scampati alle acque”, rivelando
la provenienza migratoria dall’Eurasia
al termine dell’ultima glaciazione, mostrano
il valore di un territorio agito, manipolato,
i cui frutti determinano le abitudini e
le tradizioni locali, incastonandosi in una
complessa civiltà. Necessità primaria è
procacciarsi il cibo, dapprima sfruttando
quello che la natura offre spontaneamente
e poi, con la scelta di insediarsi, ecco l’agricoltura
e l’allevamento animale. La forza
superiore di Roma unifica, nel nuovo regime
e sotto un’unica legge, tutti i popoli
dell’Italia centrale. Ma ancorché prima periferia
della città eterna, i caratteri peculiari
di questi luoghi, dopo tanti secoli, non possono
dissolversi nell’oblio. Tanto i toponimi
quanto alcune osservazioni paesaggistiche,
evidenziano la prevalenza di boschi,
macchie, querce, cerri, rovi, che coi loro
derivati toponomastici Luco, Cerqueto, Roviglieto,
Cerreto, Spineto, ci offrono una visione
quasi fotografica territoriale, almeno
quanto le rappresentazioni pittoriche medievali
e rinascimentali. Altre popolazioni
hanno goduto di questo ambito, nominando
nella loro lingua il bosco, wald per i Longobardi,
questo diventa Gualdo. Per la loro
nazione di origine germanica, abituata ad
allevare il maiale, il bosco era più prezioso
e redditizio del seminativo arativo, perché
in esso i suini si cibavano spontaneamente
di ghiande ed altre “delicatessen”. Ecco il
punctum della nostra storia: il maiale. Il territorio
converge su di lui. Già il nome individua
una dedicazione a Maia, (come ricorda
il prof. Picchiarelli) detta anche Cerere, la
dea del “crescere”, del “diventar maggiore”,
forza naturale della terra a cui è dedicato
il mese di maggio, cioè quando si cuoce
per tradizione la porchetta. Divinità femminile,
che nel passaggio al cristianesimo,
non a caso, troviamo nuova icona in Maria,
madre del Signore, che proprio a maggio
viene onorata dal rito del santo rosario. I romani
nella loro fattoria rurale tenevano i
maiali nello stalletto sotto all’albero di fico,
che addolciva la ghiandola che per questo
(ficatum) si chiama fegato. Tale abitudine,
sempre più rara, tuttavia è stata per molto
tempo il modo familiare di allevare il
suino di casa. L’estrazione agricola
della nostra civiltà è pertanto
la ragione del modo di
nutrirsi dei nostri avi per
millenni. Lardo e strutto
sono i fondi delle zuppe,
delle minestre col battuto,
fatto con le erbe profumate.
Le salsicce stanno a mollo
in una gustosa pigna di
fagioli o di lenticchie, il castrato
viene bardato di cremoso lardo prima di
affrontare la graticola. Ma il tempo passa e
le esigenze possono cambiare, al punto
che una crisi socio/economica, come quella
attraversata negli anni a cavallo tra la
fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo, induce
gli agronomi pontifici a rimaneggiare
profondamente il territorio, dando origine
alla fascia olivata Assisi Spoleto, cambiando
in argento il verde cupo del bosco e della
macchia, ma al tempo stesso trovando
un nuovo frutto immediatamente adattato e
adottato, l’oliva, il cui olio ammanta di nuova
fragranza la cucina di questi luoghi. Una
virata epocale, un giro d’olio, appunto, che
ora arricchisce quei cibi come fa una preziosa
corona.
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Il Comitato Scientifico
dell’Ente Giostra della Quintana
di Paola Tedeschi
Le elezioni del 13 gennaio di quest’anno
hanno interessato i diversi organi, centrali
e rionali, che compongono la complessa
struttura dell’Ente Giostra, il Comitato
Scientifico è uno di questi; i suoi componenti
sono stati proposti, dal Comitato Centrale,
al Consiglio dei Cento che ne ha approvato
la nomina durante la seduta del 19
maggio. Lo Statuto dell’Ente, decretando la
nomina di questo organismo, stabilisce che
la scelta dei componenti sia rivolta a «professionisti
ed operatori altamente qualificati
nei campi delle materie storiche, sociali,
antropologiche, culturali, scientifiche,
artistiche, urbanistiche ed architettoniche».
Il Comitato è composto da un Presidente,
che è anche il presidente dell’Ente,
da un Vicepresidente e da un numero di
Consiglieri stabilito, di volta in volta, dal
Consiglio dei Cento. Può anche avvalersi
39
del contributo e della collaborazione di figure
esterne, esperte nei vari settori collegati
alle manifestazioni dell’Ente. I componenti
del nuovo Comitato Scientifico, per il
quadriennio 2023-2026, sono: Domenico
Metelli, Presidente, Paola Tedeschi, Vicepresidente
e i Consiglieri, Simone Agostini,
Alessandro Castellani, Cecilia Cristofori,
Daniele Falchi, Annamaria Menichelli, Luciano
Piermarini, Anna Maria Rodante. Fino
ad ora il Comitato è stato, potremmo dire,
un’entità astratta, separata da tutte le attività,
sia degli organismi centrali, sia di quelli
rionali, quasi che il suo compito fosse solo
quello della ricerca storica e della attività
editoriale. Finalmente qualcosa è cambiata,
durante i mesi invernali, ancor prima
della ratifica della nomina, il Comitato
Scientifico ha iniziato a svolgere, in via del
tutto informale, alcune funzioni previste
dallo Statuto. Dietro espressa richiesta dei
rappresentati dei Rioni, i componenti del
Comitato hanno visitato le sedi rionali e si
sono soprattutto incontrati con le diverse
Commissioni artistiche, impegnate
nell’organizzazione del Corteo e del Gareggiare
dei Convivi che, dopo l’interruzione a
causa delle ben note limitazioni dovute al
Covid, ritornerà ad essere uno degli eventi
più impegnativi e qualificanti delle attività
quintanare. Nel mese di marzo, proprio per
l’incombere del Gareggiare dei Convivi, soprattutto
per i cinque Rioni chiamati a sfidarsi
a giugno, è stato organizzato un Seminario
di due giorni durante il quale Irene
Marone, esperta di musica, arte e storia
dell’epoca barocca, e il nostro consigliere
Daniele Falchi hanno tenuto delle lezioni teoriche
e, soprattutto, pratiche rivolte ai
componenti dei Rioni che dovranno progettare
e allestire i momenti gastronomici e
spettacolari del Convivio. Lo scambio di domande
e i chiarimenti da parte dei due
esperti è stato davvero interessante e proficuo.
Il Comitato, nel pieno delle sue funzioni,
ha anche elaborato una serie di progetti,
alcuni da realizzare nei tempi brevi,
altri che occuperanno l’intero mandato; tra
quelli che richiedevano un’attenzione immediata
c’era il corteggio delle rappresentanze
rionali. In perfetta sintonia con il presidente
della Commissione artistica, Simone
Agostini, è stato rivisto il Regolamento
del corteo che dovrà essere senz’altro
spettacolare, ma che dovrà rispettare contemporaneamente
canoni di eleganza, di
solennità e di storicità. Di tutti gli altri progetti,
già programmati dal Comitato, se ne
potrà parlare e scrivere in futuro, quando
avranno una struttura definitiva e condivisa.
I magnifici
dieci
di Alessio Castellano
Le nostre domande a Willer Giacomoni
Il tuo esordio al “Campo de li Giochi” è datato
2000 per i colori del Rione La Mora. Come
sei arrivato a Foligno? E quali sono state le
tue impressioni nell’approcciarti alla nostra
Quintana?
A Foligno ci venivo già da bambino con mio
babbo. Avevo anche sfilato come paggetto
con il Rione Ammanniti. Per me la manifestazione
era e rimane da ammirare: le taverne, i
popolani, la sfilata, i colori e i suoni, la Giostra
con la ricerca della perfezione in ogni suo
aspetto. Insomma la massima aspirazione
per un fantino. Come cavaliere arrivo a Foligno
nel 2000, dopo aver vinto il Palio del Niballo
nel '97, '98 e '99, la Giostra di Servigliano
nel '99 e tanti altri Tornei. Il mio nome
comincia ad essere conosciuto, grazie anche
ad Enzo Bernardi, che accompagnava a Foligno
il campione Franco Ricci, e alle sue amicizie.
Da lì arriva la prima chiamata che mi
porta a giostrare a Foligno. Sulla pista mi trovo
subito a mio agio e anche le prove vanno
molto bene, ma non la gara: cado sotto la tribuna
figuranti. Quella sera siamo scivolati in
molti.
Lo stesso anno un brutto incidente a Servigliano
non mi ha fatto arrivare a settembre in
perfette condizioni.
Per questa edizione di giugno 2023 abbiamo
come ospite Willer Giacomoni
di diritto tra i “grandi” delle giostre di
antico regime. Il cavaliere faentino, oltre
ad avere iscritto il suo nome
nell’albo d’oro della nostra Giostra, ha
trionfato ben dieci volte nel Palio del
Niballo, tre i successi nella Quintana di
Ascoli ed uno nel Torneo Cavalleresco
di Castel Clementino a Servigliano, oltre
ad altre numerose vittorie in tante
altre giostre e tornei del nostro Paese.
Willer quest’anno, dopo una carriera
quasi trentennale, ha annunciato il suo
ritiro dalle competizioni e da quel mondo
a cui ha regalato tante emozioni.
Dopo qualche anno di stop, nel 2004, sei tornato
a Foligno con i colori rosa-nero del Rione
Morlupo con il quale sei rimasto fino al
2006. Probabilmente i tuoi anni migliori nella
nostra Giostra, coronati dal successo del
giugno 2004 in sella alla splendida Queen
Ascot. Hai qualche aneddoto che ti piace ricordare
di quella vittoria?
Il Morlupo, con i suoi colori e il suo stemma,
mi è sempre rimasto nel cuore. Già prima di
correre per loro avevo il tatuaggio di un lupo.
Ero a Foligno quando mi chiamò l’allora Priore
Marco Bosano. Mi trovavo da Mirco Valentini,
un amico d'infanzia, alla scuderia di
suo babbo e quando arrivò la chiamata per
me fu un'emozione grandissima. Essere già a
Foligno e sentirmi chiamare per correre la
Quintana, che giornata stupenda!
Gianfranco Ricci, altro cavaliere leggendario
di Faenza, ripeteva spesso che la
Quintana di Foligno era la più difficile da
vincere. Tu che sei stato protagonista in
tutti i principali tornei cavallereschi d’Italia
concordi con il suo parere?
Sì, certamente, concordo con lui. Senza
scendere troppo nei particolari della gara,
già il fatto che non si possa sbagliare nulla o
sei fuori, la rende la Giostra più difficile di tutte.
Nelle altre città un errore ti è concesso,
puoi ancora recuperare e vincere. A Foligno
invece anche i più grandi cavalieri se fanno
un errore alla prima tornata sono fuori e non
hanno più la possibilità di rimediare.
Willer Giacomoni, “figlio d’arte”, avere per
padre un altro grande protagonista di questo
mondo, come Mario Giacomoni che ha
trionfato negli anni 70 e 80 in tutte le giostre
d’Italia, è stato per te più un peso o più un
aiuto?
Quando da piccolo mi approcciai all'equitazione
fu un problema, perché tutti facevano
paragoni e anche mio babbo si aspettava
grandi cose da me. Così, non riuscendo a
sopportare la situazione, smisi e iniziai a giocare
a pallavolo. Finite le scuole medie però,
sono tornato ai cavalli. Da quel momento mi è
stato di grande aiuto, uno stimolo, oltre che il
compagno di mille avventure.
Lo scorso anno nel Palio del Niballo si è verificato
un evento che possiamo definire storico,
la vittoria del folignate Luca Innocenzi,
primo cavaliere non “manfredo” ad aggiudicarsi
il Palio.
Come è stata vissuta a Faenza la vittoria di
uno “straniero”? Credi che quest’evento
possa portare a qualche cambiamento nel
modo di approcciarsi al palio anche negli altri
Rioni della tua città?
Le ultime due domande sono molto belle. Per
quanto riguarda la prima risposta posso dirti
che Faenza è divisa in cinque Rioni. Ovviamente
un quinto della città era contentissimo
della vittoria di Luca. Gli altri quattro quinti
no. Ne hanno dette e inventate di tutti i colori,
quindi direi proprio che non è stata vissuta
bene.
Il primo intervento è stato subito quello di
cercare regole e regolamenti vari per mettere
in difficoltà lo straniero (risatina). Poi però
anche altri Rioni si sono mossi nella stessa
direzione, dopo (ma anche prima) questa storica
vittoria di uno straniero a Faenza.
41
Torna la
CENA GRANDE
L’edizione di giugno 2023 della Giostra della
Quintana vede l’atteso ritorno della “Cena
Grande”. Dopo qualche anno di assenza
l’evento conviviale torna a segnare l’inizio
del periodo “quintanaro”.
La “Cena Grande”, ha sempre costituito
l’occasione per chiamare a raccolta tutti i
folignati intorno alla più importante manifestazione
della città. La suggestiva corte di
Palazzo Trinci, residenza gentilizia che si
affaccia sulla Piazza Grande, si veste con i
colori dei dieci Rioni ed è in questa splendida
cornice che gli oltre settecento commensali
gustano i piatti realizzati dagli chef
dei Rioni.
La “Cena Grande” nasce dalla voglia di incontrarsi
e stare insieme dei “quintanari”
pronti ad infiammarsi per la tenzone cavalleresca
che di lì a qualche giorno vedrà i
magnifici dieci cavalieri protagonisti al
“Campo de li Giochi”. Questo è lo spirito
dell'evento che in nome della più genuina
tradizione enogastronomica, ha anche lo
scopo di esaltare prodotti e vini locali. Anche
questo è la Giostra della Quintana di
Foligno.
43
Il Palio
della Sfida
Dario Agati, Senza titolo (la sfida), 2023
olio su tela, 200 x 100 cm
Nella pittura di Dario Agati la realtà si tramuta
nella sua propria apparizione, attraversata
dalla memoria personale dell’artista che la
depaupera della sua superficie instabile lasciandone
la polpa, succosa e imperfetta,
soltanto. Il corto circuito che crea non si manifesta
unicamente a livello figurativo, ma anche
esecutivo: attraverso una stesura temporale
dilatata, l’artista costruisce e distrugge a
più riprese, affastellando strati sovrapposti di
pittura e passaggi materici invertiti.
Harold Rosenberg, nell’articolo The American
Action Painters comparso nel 1952 su ARTnews
definiva la pittura astratta americana
apostrofando la tela come un’arena, evidenziando
la tensione tra la superficie del dipinto
e la profondità dello spazio in cui il soggetto,
che è la pittura stessa, sembra emergere in
modo quasi tridimensionale.
Dario Agati in Senza titolo (la sfida), 2023, olio
su tela, molto sembra trarre da quella lezione:
“Sono partito dall'idea della Giostra: descrivere
il rapporto simbiotico tra uomo e cavallo.
Ho eseguito una lunga ricerca di immagini,
quindi ho cominciato a disegnare la figura di
un cavaliere in gara. Il tratteggio esatto è stato
annullato da un velo di nero che, in parte
per mia volontà e in parte per mera casualità,
ha quasi completamente coperto le forme. Da
quel momento in poi la pittura è stata un susseguirsi
di strati di colore secondo una palette
cromatica definita dai simboli della Giostra
e della città di Foligno: il bianco, il rosso e
l’oro, ai quali ho aggiunto i colori della mia tavolozza,
il nero e il blu.”
Marta Silvi
Dario Agati
Autore del Palio della Sfida
Dario Agati nasce a Caltagirone nel 1990 e
si trasferisce a Roma dove si diploma in pittura
presso l’Accademia di Belle Arti e,
successivamente frequenta un master in
grafica d’arte.
Il suo lavoro è caratterizzato da stratificazioni
di colore e da tempi lunghi. Le opere
nascono da pensieri e ricordi personali, a
partire dal mezzo fotografico che si trasforma
poi in pittura. Per l’artista la ciclicità
dell’arte prova che le tematiche e il desiderio
dell’uomo ritornano nel tempo e rimangono
unite dalla natura immutata
dell’uomo.
Nel 2017 vince il Dancity Festival/ Art Session/
Open Call 2017, Palazzo Candiotti, Foligno.
Partecipa a diverse mostre in Italia e
all’estero, tra cui: Gioconda, Una Vetrina,
Roma, 2020; Quite Solo, Albumarte, Roma,
2018; Uscita D’emergenza, Museo MACRO
Testaccio, Roma, 2015; Μύθοι_ Myths,
Fondazione Pastificio Cerere, Roma,
2014; Impressiò Esperimental, Escola Massana,
Barcellona, 2014; Limen Arte 2012,
Palazzo Enrico Gagliardi, Vibo Valentia,
2012; Artesiana – Artisti in Villa, Parco
Archeologico della Villa Romana del Casale,
Enna, 2012. Attualmente insegna Tecniche
e Tecnologie della Stampa Digitale
presso l’Accademia di Belle Arti di Roma ed
è docente di Disegno e Storia dell’Arte nella
scuola secondaria di secondo grado.
45
PhD, storica dell’arte, docente e curatore
indipendente. Contributor per Artforum e
Flash Art Italia. Ha curato diverse mostre in
Italia e all’estero. Ha ideato il corso Pillole
di Arte Contemporanea per la Fondazione
smART di Roma e insegna Management
per l’arte presso l’Accademia di Belle Arti
di Roma dal 2016.
Marta Silvi
Il Gareggiare dei Convivi
La Quintana rende omaggio
alla magnificenza del Seicento
di Mauro Silvestri
Ave Ninchi e Luigi Veronelli si fanno largo
tra la folla scortati dai vigili urbani. La prima
giuria della Gara Gastronomica o, come si
chiamava, Concorso Gastronomico tra i
Rioni, iniziava così, nel settembre del 1975,
il giro delle taverne per giudicare i piatti dei
cuochi della Quintana. Due le sessioni di
quella prima gara: una a tema fisso e l’altra
libera lasciata alla fantasia dei pionieristici
chef rionali. I vincitori di quell’anno furono
il Rione Ammanniti (tema fisso) ed il Croce
Bianca (tema libero). L’idea venne al grande
Lino Procacci, indimenticabile regista
televisivo molto legato all’Umbria. Presidente
dell’Ente era il senatore Giuseppe
Salari, ma sulla scena iniziava ad affacciarsi
quello che poi diventerà il Presidentissimo
Ariodante Picuti. Ariodante aveva capito
che una delle grandi potenzialità della
Quintana era proprio la gastronomia e così
chiamò l’amico Lino a Roma. L’idea di abbinare
alle taverne la gara gastronomica
nacque mentre Procacci stava lavorando
ad una nuova trasmissione televisiva dedicata
alla gastronomia delle regioni d’Italia
con Ave Ninchi e Luigi Veronelli nelle vesti
di esperti rispettivamente di cucina e vino.
Così, la prima opzione fu proprio quella di
proporre un concorso sui piatti del Seicento.
Il gioco era fatto e, proprio grazie a Lino,
in quegli anni cominciarono ad arrivare
tanti personaggi come Maria Giovanna
Elmi, Gigi Sabani, Corrado, Mike Bongiorno,
Luigi Proietti, Aldo Fabrizi, Bobby Solo,
Mino Reitano, solo per citarne alcuni.
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Le serate in taverna si trasformarono spesso
in simpatici siparietti tra i personaggi ed
i grandi della televisione non si tirarono indietro
regalando al pubblico degli avventori
anche momenti di spettacolo. Uno di questi,
indimenticabile, si sviluppò una sera nelle
taverne del Croce Bianca e del Giotti grazie
a due irresistibili monologhi del grande Gigi
Proietti, ispirato anche dal delizioso Sagrantino.
Era nata la Gara Gastronomica. In
questa disputa il Cibo divenne il protagonista.
Presero vita ricette di antico sapore ed
anche per il cibo il riferimento era il Seicento;
una vera e propria attività di ricerca si
mosse in questo settore, con eccellenti risultati.
Ma anche la Gara Gastronomica
avrà una sua evoluzione, insieme con quel
processo di affinamento di gusto e di scelte
che caratterizzava e caratterizza tutta la
vita dell’Ente intorno agli anni ottanta. Se il
clima della gara gastronomica trovava nella
struttura della taverna il giusto ambiente,
il desiderio di commisurarsi più strettamente
alla magnificenza del Seicento determinò
alla fine degli anni 90 una specie di rivoluzione
nelle scelte di questo settore. E così
le taverne, o il palazzo nobiliare scelto, per
il Gareggiare dei Convivi si trasformano a
seconda del tema che viene prescelto. Il
tema determina la scelta del cibo ed influisce
sul tipo di addobbo, sulla scenografia,
sull’apparecchiatura, sul portare a tavola,
sull’accuratezza sia culinaria che spettacolare.
La giuria di esperti, rigorosamente
in costume, visita ad intervalli prestabiliti,
ogni sera un rione. Gusta i cibi, esprime un
giudizio scritto su apposite schede che
vengono segretate. Al termine di tutta la
gara, emanerà il verdetto. La magnificenza
degli addobbi, la qualità dei cibi e degli allestimenti,
degni di una tavola principesca è
tale da rendere arduo il compito degli
esperti. Musiche con strumenti d'epoca e
danze eseguite da professionisti in costume
rendono raffinata l'atmosfera. Giocolieri
e mangiafuoco danno momenti di gioia e
allegria. Più di quarant’anni di storia, dunque,
per arrivare al Gareggiare dei Convivi,
trionfo del banchetto barocco. “Una vita di
corte di tanta magnificenza e grandezza et
piena di festeggiamenti superbi, entrate
trionfali, rappresentazioni allegoriche, balli
alla gagliarda” ecco il banchetto barocco:
una trionfante esibizione dell'eccesso.
Opulento, superbo, traboccante di una mitica
magnificenza. Le cronache raccontano
così i sontuosi banchetti barocchi. La celebrazione
conviviale, ricca di effetti visivi
era una delle più complesse rappresentazioni
di potere che affidava ai simboli della
tavola l'idea della grandezza della corte. Il
banchetto è come un sorprendente teatro
delle arti racchiuso in una festosa ed imponente
cornice scenografica. Un prodigioso
microcosmo teatrale dove si parla una lingua
fatta di sapori e assonanze cromatiche:
la magnificenza della tavola, la tavola della
magnificenza. L'alternanza delle 4 stagioni
si materializza nelle forme delle arti figurative
e decorative come negli apparati effimeri
e nei trionfi della tavola. Le stagioni si
susseguono scandendo golosamente il
tempo al ritmo dei serviti di cucina e di credenza.
Il banchetto vi introdurrà in una dimensione
atemporale e nella mitica atmosfera
rarefatta dove l'artificio appare più
reale del reale. Il grande "Mago" del banchetto,
lo scalco, vi condurrà nel cerchio
magico di straordinarie ed irripetibili emozioni.
I 10 Cavalieri
della Sfida 2023
di Guglielmo Castellano
MATTIA ZANNORI / RIONE AMMANNITI
Classe 93 di San Gemini ha esordito nel 2016 per il Rione La Mora.
Il fantino di San Gemini riassume in sé le caratteristiche per poter fare la differenza e, ad
eccezione del 2022, in più di una occasione ha sfiorato l’alloro più importante. Forse, l’aver
cambiato casacca, gli potrà giovare in tal senso.
LORENZO MELOSSO / RIONE BADIA
Viene da Ascoli Piceno, ha ventun’anni, ed è approdato al Rione Badia a giugno 2021.
Il 2022 resterà per lui e per il suo Rione un anno straordinario. Una vittoria a giugno ed un
terzo posto a settembre per il fantino ascolano. Un percorso trionfale, per un cavaliere
giovanissimo, ma già dotato di una personalità tecnica e mentale da veterano. Il Badia ha
forse indovinato, scegliendolo come proprio portacolori, il classico “terno al lotto” e farà
di tutto per metterlo nelle condizioni di primeggiare ancora.
49
LUCA INNOCENZI / RIONE CASSERO
Classe 82. Ha esordito nella Giostra della Quintana di Foligno nel 2002 con il Rione Pugilli.
10 vittorie al suo attivo, conquistate nell’Olimpiade delle Giostre di Antico Regime, lo rendono
il cavaliere più vincente in Campo.
Inutile sottolineare come il 2022 folignate di Luca Innocenzi, non sia stato all’altezza delle
sue aspettative. Il Pertinace è consapevole di ciò, ed anche se il campionissimo del Cassero
ha comunque fatto incetta di successi altrove (Faenza, Ascoli e Sulmona su tutte), la
“stecca” rimediata nella sua città, nella “regina” delle Giostre di antico regime, gli è sicuramente
andata di traverso. Ragione per cui, in questo 2023, lo rivedremo alla caccia del
bersaglio grosso, con ancor più tenacia.
DANIELE SCARPONI / RIONE CONTRASTANGA
Classe 76. Nella sua carriera di cavaliere di Giostra ha conquistato ben 9 quintane. La sua
ultima vittoria risale a giugno 2016, per il Rione Spada.
Dal settembre 2022 il Furente è uscito con le ossa rotte. Già fuori dalla prima tornata. E con
l’abbandono di Lorenzo Paci, rimane lui il cavaliere in “servizio permanete effettivo” più
anziano della truppa. Il passato, e questo non si discute, è di quelli gloriosi. Tuttavia, da
uno come lui, malgrado l’età e le stagioni che passano, ci aspettiamo ancora quel lampo
di classe che sappia illuminare questo crepuscolo di carriera. Ci riuscirà in questo 2023?
PIERLUIGI CHICCHINI / RIONE CROCE BIANCA
Classe 89. Ha esordito al Campo de li Giochi nel 2011 con il Rione Badia e ha vinto due
giostre, nel 2016 e nel 2019, per il Rione Pugilli.
Quest’anno l’approdo al Rione Croce Bianca potrà rigenerarlo. Le due Giostre disputate
con il Rione Spada, infatti, ne hanno in parte offuscato l’immagine di un fantino caparbio
e grintoso. Un giugno 2022 decisamente sottotono ed un settembre che, se meglio interpretato,
avrebbe potuto riservare piacevoli sorprese. Ma tant’è! Ora occorre riscattarsi e
se la scuderia rosso crociata saprà fare il miracolo, lo rivedremo sicuramente sugli scudi.
MASSIMO GUBBINI / RIONE GIOTTI
Classe 83. Ha esordito nel 2002 per il Rione Croce Bianca, ha al suo attivo 8 vittorie.
È lui il campione in carica. E con lui bisogna fare i conti. Gubbini è un avversario scomodo
per tutti, uno che vende cara la pelle ad ogni tornata, ed il ritorno al rione Giotti (dove ha
ritrovato il suo nume tutelare Fabio Cruciani) è stato già premiato dal successo. Ora ci si
aspettano delle conferme, già da questo giugno 2023. L’Animoso ha ritrovato al Giotti il suo
habitat più naturale; la contrada di Piazza Faloci lo ha lanciato come cavaliere vincente,
lo ha ritrovato come tale ed ora si aspetta altri appuntamenti trionfali.
LUCA MOROSINI / RIONE LA MORA
La notizia vera è l’esordio di un nuovo giovane cavaliere folignate. Il ventitreenne Luca
Morosini, reduce dal master 2022, organizzato dall’Ente Giostra (ma già protagonista anche
di manifestazioni similari alla nostra) solcherà per la prima volta le storiche curve e
diagonali del Campo de li Giochi più importante d’Italia e ce la metterà tutta per dimostrare
le sue potenzialità. Un “bravo” al Rione La Mora, che ha deciso di puntare su un giovane
fantino folignate; una scelta coraggiosa che, ne siamo certi, senza fretta, alla fine pagherà.
ALESSANDRO CANDELORI / RIONE MORLUPO
Classe 92, di San Gemini.
Ha esordito nel 2019 per il Rione Giotti e dal 2021 difende i colori della contrada rosa nera.
Anche per questo cavaliere, è arrivato l’anno della svolta. Dopo anni di Quintane dignitose
ma prive di acuti, il suo Rione ha deciso di rinnovargli la fiducia. E lui dovrà meritarsela,
cercando di porre in essere una gara tutta d’attacco in cui la ricerca esasperata della
regolarità, si affianchi ad un pizzico di spregiudicatezza in più. Ovviamente con il supporto
determinante di destrieri competitivi.
51
NICHOLAS LIONETTI / RIONE PUGILLI
Di Faenza, classe 1999. È lui l’unico esponente della scuola faentina nella Giostra della
Quintana.
Due secondi posti consecutivi, con la prestazione di settembre che si è fermata a soli sei
centesimi dal vincitore Massimo Gubbini. Il romagnolo alla corte del Pugilli ha veramente
dimostrato di saperci fare e di saper lottare fino all’ultimo con i migliori del ranking quintanaro.
Ora è chiamato alla prova decisiva e complicata: quella di confermare e, se possibile,
migliorare quanto già fatto: il suo popolo ci spera.
TOMMASO FINESTRA / RIONE SPADA
Classe 2001, di San Gemini. Ha esordito nella Giostra della Quintana di Foligno con il Rione
Contrastanga nel 2019, con una fugace apparizione nella Giostra Straordinaria.
La stoffa a detta di molti, non gli manca. L’età è giovanissima (appena 21 anni) ed i margini
di miglioramento ci sono. Certo, le sue apparizioni in Giostra, a partire dal 2019, non sono
stare esaltanti ed ora, dopo il Contrastanga e l’Ammanniti, ecco l’approdo al Rione Spada
che ha deciso di puntare su di lui per rifondare la sua scuderia. Per il giovane di San Gemini
si apre ora un nuovo capitolo della sua carriera e vedremo, già da questo giugno, se
il popolo giallo nero avrà azzeccato la sua scelta.
1998
25 anni
dalla scomparsa
di Marcello Formica e Gianfranco Ricci
di Mauro Silvestri
MARCELLO FORMICA
Con Giusti e Margasini detiene il record di
vittorie nella Giostra della Quintana di Foligno.
Per undici volte è uscito dal Campo de
li Giochi per primo e la sua fama ha varcato
le mura grazie alle 8 vittorie nella Quintana
di Ascoli Piceno, alle 4 nel Saracino di
Arezzo e alle due sfide di squadra vinte
contro i cavalieri di Faenza. Ha dominato la
scena per un trentennio regalando epiche
sfide con i “nemici” di sempre: Paolo Giusti
e Gianfranco Ricci. Una vita piena quella
del grande Marcello Formica spezzata da
un incidente stradale la mattina del 7 luglio
di 25 anni fa. Si era ritirato da giostre e tornei,
ma la sua passione continuava a renderlo
protagonista nella Giuria di gara della
Quintana. Già, perché Marcello era uno
che non mollava mai. Proprio come durante
le sue indimenticabili tornate, Formica era
sempre pronto a seguire l’istinto, la passione
per raccogliere tutte le sfide della vita.
Prima la passione politica vissuta con i partigiani
in montagna durante la guerra, poi
quella altrettanto grande per lo sport che lo
ha reso protagonista nello sci, nell’escursionismo,
nel pugilato, nell’automobilismo e
nell’equitazione. Un mondo, quest’ultimo,
che per Marcello ha sempre avuto il sapore
della velocità, della sfida, della vittoria.
Tante battaglie nei grandi Tornei d’Italia
con i suoi avversari che erano soprattutto
grandi amici proprio come Giusti e Ricci. E
pensare che proprio con quest’ultimo l’amicizia
è arrivata dopo una sonora litigata in
quel di Faenza nel 1968. Il teatro era la
splendida piazza della cittadina romagnola
dove quell’anno si stava disputando la prima
sfida tra cavalieri folignati e faentini.
Dopo i primi scontri favorevoli ai faentini,
Formica si accorge che lo starter favorisce
i padroni di casa e, manco a dirlo, si presenta
in giuria per far valere le proprie ragioni
discutendo animatamente anche con
il giovane Gianfranco. Lo starter viene richiamato
e, da quel momento, i folignati recuperano
e poi fu proprio Marcello a battere
nettamente Ricci nello spareggio. Da
quella volta i due si sono incontrati sempre
a Foligno, Ascoli ed Arezzo dando vita ad un
confronto leale. Marcello Formica aveva
iniziato a giostrare all’inizio degli anni Cinquanta
grazie a due personaggi che fanno
parte della storia della Quintana moderna
come Roberto Valentini e Otello Margasini,
titolari della scuderia storica della Giostra.
53
Sono proprio loro a costruire il primo binomio
plurivittorioso mettendo Marcello in
sella allo straordinario Piccolo. Arrivano
subito 5 vittorie di fila dal 1954 al 1958 per il
Croce Bianca, poi vince anche l’edizione
Olimpica del 1960. Intanto Marcello si trasferisce
in via Corso Nuovo e avvia una tradizione
che lo vedrà sempre giostrare per il
rione dove risiede. Per questo passò al
Giotti del Priore Mario Canfarini. Il cambio
di casacca, secondo alcuni, non fu determinato
solo dalla nuova residenza, ma da
Serenella, una cavalla di proprietà del Priore
Mario Canfarini che però venne abbattuta
dopo un infortunio quando Marcello
aveva già dato la sua parola. In quegli anni
Marcello, appassionato anche di automobilismo,
la mattina della Quintana di
Ascoli partecipava addirittura ad un rally
poi, indossava il costume, e andava allo
Squarcia per giostrare. La grande passione
per la Quintana frutta alcune modifiche al
regolamento di gara come, ad esempio, la
definizione del tracciato ed il relativo posizionamento
delle bandierine. Era un grande
organizzatore, un punto di riferimento e insieme
ad Amedeo Ciancaleoni ha contribuito
alla nascita delle prime edizioni della
Corsa all’Anello di Narni.
Come cavaliere non proveniva dalla scuola
di equitazione, non era tecnico, ma possedeva
un’attitudine istintiva e un grande
equilibrio che gli hanno consentito di primeggiare
e poi era uno che non mollava
mai. E a confermarlo arriva puntuale anche
l’attuale Presidente della Commissione
Tecnica Lucio Cacace, allora Priore del Pugilli.
“Marcello era davvero eccezionale -
attacca – la sua passione era incredibile.
Nel 1986, quasi a sessant’anni, gli chiesi di
montare il nostro cavallo Diabolik e lui accettò
senza dire nulla alla sua famiglia. Le
prove in gran segreto – prosegue Lucio –
procedevano bene e Marcello aveva deciso
di ritornare a correre. Poi, un giorno proprio
mentre veniva in scuderia in motorino
fu investito da un’auto. La verità venne a
galla ed io dovetti sfidare le ire della moglie,
la signora Liliana. La sua passione ed il suo
coraggio – conclude Cacace – non conoscevano
davvero confini”. Il racconto potrebbe
continuare ancora perché Marcello
Formica ha fatto la storia della Giostra. Di
lui ci resta nel cuore il suo sorriso, la sua
lealtà, la sua passione per la Quintana e
quella Lancia d’Argento che brilla al “corruscar
del vespro settembrino”.
GIANFRANCO RICCI
Sono trascorsi 25 anni da quel maledetto 15
aprile 1998, ma a Foligno ancora si racconta
la favola del Cavaliere Nero. Gianfranco
Ricci di Faenza, campione indimenticabile,
se n’è andato a 55 anni dopo una vita piena
di successi. Proprio il suo cuore lo ha tradito,
quel grande cuore che lo ha fatto amare
in tutte le città dove si disputano tornei di
antico regime. Franco, quell’anno, avrebbe
dovuto giostrare a Servigliano prima di ritirarsi
dalle scene dopo una vita di successi.
Due anni prima aveva assunto la responsabilità
della Scuderia del Rione Rosso di
Faenza, proprio quello che lo aveva lanciato,
assaporando la vittoria come tecnico
dopo solo un anno. Ma il campione era abituato
ad essere il prim’attore dall’alto delle
sue 63 vittorie conquistate in tutte le giostra
d’Italia. A Foligno ha lasciato un ricordo
indelebile nei tre Rioni per cui ha giostrato.
Franco si faceva amare da tutti proprio per
quel suo carattere aperto, leale e per la sua
classe quando in sella a Zirmia o a Piccolo
Fiore si lanciava alla sua maniera sulla pista
del Campo de li Giochi. Cassero e Badia
non lo hanno certo dimenticato e certamente
neanche lo Spada dove Franco ha
raccolto le quattro vittorie in quella che lui
stesso definiva la regina delle giostre. La
prima volta nel 1982 dopo quasi vent’anni
d’attesa e, soprattutto, di secondi posti da
mordersi le mani, poi il tris tra il 1984 e il
1985 in sella allo splendido purosangue Piccolo
Fiore che ha davvero segnato un’epoca
della Quintana. Nel 1991 la fine del rapporto
con lo Spada e con la Quintana anche
se il Cavaliere Nero ha continuato a vincere
nelle altre piazze. Alla fine i suoi successi
saranno 63, raccolti ovunque ci fosse da
giostrare. Ricci ha dominato il suo Niballo a
Faenza per 10 volte, mentre 11 sono i centri
ad Arezzo. Per 8 volte ha sbancato la Quintana
di Ascoli ed il Palio di Castel Clementino
di Servigliano. E ancora 3 vittorie nella
Corsa all’anello di Narni, altre 3 al palio di
San Gemini, quattro al Torneo del Miglior
Cavaliere sempre a Narni, 4 allo Sperone
d’Oro e poi Monterubbiano, Pistoia e Ferrara
solo per ricordare le vittorie più importanti.
Il Cavaliere Nero, soprannome che i
folignati gli avevano cucito addosso, non si
risparmiava: mentre Gianni, detto Bimbo, rimaneva
ai box, in ginocchio, senza guardare
la tornata, Franco si faceva il segno
della Croce poi girava alla sua maniera il
cavallo e via verso la partenza. Da quel momento
era un susseguirsi di emozioni quando
ad ogni curva sembrava quasi che sollevasse
il cavallo per trattenerlo in pista. E
questi ricordi sono rimasti ben impressi
nella mente e nel cuore di tutti i quintanari
e dei tanti folignati che correvano poi ad
applaudirlo all’uscita del Campo de li Giochi.
Per lui era sempre un trionfo. Ed è stato
così fino alla fine dell’ultima tornata del Cavaliere
Nero.
55
69
Produzione piante da esterno
Produzione piante da esterno fiorite
Realizzazione giardini
Bonus Verde
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Detrazioni del 36%
per la cura del verde privato:
terrazzi e giardini,
(anche condominiali)
Realizzazione impianti irrigazione
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Tel. 0742/951168 r.a.
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Vivai Benedetti
Progetto “Anelli di Giostra”
la collaborazione con il centro
socio-riabilitativo “Il Laboratorio”
57
Continuano le iniziative di collaborazione tra
l’Ente Giostra Quintana e il Centro socio-riabilitativo
semi-residenziale “Il Laboratorio”.
Diverse sono state le occasioni sviluppate
nel corso degli anni, come l’invito ad allestire
un banco in cui esporre i propri manufatti
nell’ambito della Fiera di Soprastanti, le visite
al Museo a Palazzo Candiotti, gli ingressi al
Campo de li Giochi, le cene in taverna e gli
eventi conviviali e a scopo benefico organizzati
dai singoli Rioni. Momenti indimenticabili,
alcuni dei quali immortalati dai ragazzi
stessi nelle foto scattate durante il corso di
fotografia terapeutica effettuato prima della
pandemia. Uno spaccato di vita cittadina che
oggi viene custodito gelosamente nell’archivio
del Servizio. Anche quest’anno gli educatori
e i ragazzi del Centro hanno accolto con
entusiasmo ed orgoglio l’invito da parte
dell’Ente Giostra Quintana, considerato
l’interlocutore per eccellenza per la sua prerogativa
di essere la manifestazione che più
di tutte riesce a coinvolgere e ad appassionare
i ragazzi, facendoli sentire immersi nel
clima di festa quintanaro. Il progetto “Anelli
di Giostra” si sviluppa nella realizzazione delle
varie fasi di produzione del caratteristico
anello. La relazione che il Centro “Il Laboratorio”
intreccia con il territorio circostante,
attraverso la ricerca continua di nuove opportunità
di interazione e socializzazione, ha
lo scopo di mantenere viva per la persona
con disabilità la possibilità di sentirsi parte
integrante della vita sociale della comunità
intorno e di favorire esperienze di crescita
della propria identità come persona e come
cittadino. La mission del Servizio è proprio
quella di essere dentro la città, dentro il territorio,
collaborare con le istituzioni, con le
associazioni, con i singoli cittadini, partecipare
agli eventi e alle manifestazioni.
Quintana,
tradizione e
innovazione
di Carlo Crescimbeni
Anche quest’anno mi tocca… (ne sono
onorato e lo considero un privilegio): debbo
ideare e produrre l’immagine della Giostra
della Quintana per l’edizione 2023. Sono
oramai più di 10 anni che ho questo gradito
ma impegnativo compito, assegnatomi
dall’Ente Giostra della Quintana di Foligno
sin dal 2012, ed ogni volta si ripresenta in
me l’ansia di escogitare un segno, un elemento
evocativo da utilizzare per descrivere
questa meravigliosa, sorprendente, rutilante
manifestazione, a chi già la conosce
ma soprattutto a chi la scopre per la prima
volta. In questa occasione sono stato sollecitato
da un argomento di forte attualità
che ha creato molto dibattito, discussioni
accese ed interrogativi negli ultimi mesi:
l’intelligenza artificiale è da considerarsi
una opportunità o una minaccia nei confronti
della creatività umana? La questione
è certamente complessa ed articolata, ma
non preoccupatevi, non vi annoierò con approfondite
elucubrazioni, non abbiamo certo
lo spazio per poterne trattare anche solo
gli aspetti salienti in questo breve articolo,
anche perché in realtà l’elemento che mi
interessa focalizzare qui è un altro, ovvero
il fatto che tutte le innovazioni più importanti
della storia umana sono state sempre accolte
da alcuni con entusiasmo e speranza,
ma anche, da molti altri, con una forte dose
di timori e sospetti (spesso rivelatisi infondati
o perlomeno esagerati) sulla loro capacità
perversa- in quanto novità - di stravolgere
negativamente l’ordine costituito:
Niente sarebbe stato più come prima;
sarebbe stato senz’altro peggio.
Dora Maar
Man Ray - 1936
Tradizione o innovazione, quindi?
Provo ad argomentare.
L'avvento della fotografia, per fare un
esempio, ha certamente avuto un impatto
sulla pittura e sulle arti visive in generale.
Inizialmente, molti artisti pittori erano preoccupati
che la fotografia potesse renderli
obsoleti e mettere a rischio la loro professione.
La fotografia, infatti, era in grado di
catturare fedelmente la realtà visiva in
modo più rapido e preciso rispetto alla pittura.
In realtà molti artisti si sono adattati al
cambiamento e hanno trovato nuove vie
creative per distinguersi dalla fotografia. La
riproduzione fotografica dal canto suo si è
sviluppata come linguaggio parallelo e indipendente
dalla composizione pittorica diventando
espressione artistica matura e libera.
Numerose sono le tecniche che i fotografi
hanno inventato per spingere al
massimo le possibilità espressive del loro
mezzo creativo. Una di queste, che io amo
moltissimo è la doppia esposizione fotografica,
spesso utilizzata per creare immagini
suggestive e surreali. Man Ray, famoso fotografo
e artista del movimento surrealista,
ha utilizzato ampiamente la tecnica della
doppia esposizione nelle sue opere. Ha
sperimentato con questa tecnica per
creare immagini evocative e suggestive,
che sfidavano la realtà e mostravano nuove
prospettive visive. Man Ray è stato uno dei
pionieri dell'uso della doppia esposizione
nella fotografia. Nelle sue immagini, sovrapponeva
diversi oggetti, figure o paesaggi
per creare composizioni surreali e
oniriche. La tecnica della doppia esposizione
gli ha permesso di esplorare il potere
dell'immaginazione e di trasmettere concetti
e emozioni in modo non convenzionale.
Le sue fotografie erano spesso caratterizzate
da contrasti, sovrapposizioni e giochi
di luce che conferivano loro un aspetto
unico e distintivo, egli ha utilizzato diverse
tecniche per ottenere doppie esposizioni,
come sovrapporre due negativi nella camera
oscura o sovrapporre le immagini durante
l'elaborazione delle pellicole. Ha anche
sperimentato con altre tecniche fotografiche,
come l'uso di riflessi e specchi per
creare effetti di doppia esposizione.
Il manifesto della Giostra della Quintana di
quest’anno è quindi un omaggio a questo
artista e alla tecnica che ha sapientemente,
con grandissimo spirito di rinnovamento
utilizzato dimostrando che la fotografia può
essere molto più di una semplice rappresentazione
realistica del mondo, ma un
mezzo per esplorare e comunicare idee
complesse e emozioni profonde. Anche il
colore del manifesto è a sua volta una dedica:
richiama le tonalità giallo-arancioni
causate dai coloranti chimici presenti nello
strato di base del negativo fotografico. Ho
immaginato quindi che questo metodo fosse
perfetto per rappresentare efficacemente
le emozioni che si provano durante
la gara equestre della Giostra della Quintana
e di tutta la manifestazione, con la sua
atmosfera coinvolgente e festosa che richiama
lo spirito antico, lo fa sopravvivere
e prosperare mantenendo viva la memoria
storica e offrendo un'esperienza coinvolgente
per i partecipanti e gli spettatori.
La Quintana si conferma a mio parere come
esempio di un ponte perfetto tra tradizione
e innovazione: è ricerca storica meticolosa,
ma anche apertura verso le nuove esperienze
artistiche che si possono ammirare
nella variegata bellezza dei suoi palii di giostra,
trofeo ambito dai rioni, la cui realizzazione
è affidata ogni anno ad artisti contemporanei;
è rievocazione di usi e consuetudini
del 1600, ma anche comunicazione
realizzata con strumenti e piattaforme moderne,
utilizzando linguaggi ed immagini al
passo con lo spirito attuale, senza mai perdere
la sua specificità e i suoi valori più
profondi.
59
Museo della Quintana
vivere la dimensione della
meraviglia tutto l’anno
di Manuela Marinangeli
Non hai ancora visitato
il Museo della Quintana?
Ti aspettiamo!
L’ingresso è gratuito.
“I musei rappresentano un polo per la custodia
e la valorizzazione dell’identità di
una comunità, sono un centro di produzione
culturale, un’agenzia educativa e di ricerca,
nonché un attrattore turistico. “
L’apertura del Museo della Quintana ha
portato alla nascita di un dispositivo di produzione
culturale, che ha contribuito ad accrescere
l’attrattività del contesto in cui è
stato creato, presentando una continuità
storica tra passato e futuro e garantendo la
fruizione di uno spettacolo permanente.
Il successo dell’esposizione multimediale
dedicata alla Giostra della Quintana, accolta
a Palazzo Candiotti, uno dei palazzi più
affascinanti della città, è in continua crescita.
Attraverso le tecniche e gli strumenti
della realtà aumentata, il Museo della Quintana
ci accompagna in un viaggio virtuale
per vivere la dimensione della meraviglia
della Giostra della Quintana di Foligno, una
tradizione che si rinnova dal 1946, anno che
segna la nascita della Quintana moderna.
Un’occasione di divertimento digitale e conoscenza
approfondita della manifestazione
con quattro personaggi in forma di
ologrammi che ne narrano storia e
curiosità. Attraverso le postazioni
con i visori VR si possono
visitare i luoghi più
belli della città, entrare
nel dietro le quinte degli
eventi, provare
l’emozione di diventare
cavaliere
di giostra.
Orari
Il Museo è aperto da martedì a venerdì dalle
ore 16.00 alle ore 19.00. Sabato e domenica
dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle
ore 16.00 alle ore 19.00.
Il viaggio virtuale dura un’ora e quindi
l’ingresso è consentito dall’apertura con
un intervallo di un’ora, perché il visitatore
dovrà essere accompagnato dagli addetti
ai lavori durante la sua esperienza immersiva.
per ogni info
Ente Giostra della Quintana di Foligno
Palazzo Candiotti
via L.go F. Frezzi, 4 - Foligno
Tel: +39 0742 354000
61
Il free press che ti
racconta l’Umbria.
Leggilo dove vuoi!
piacere magazine
www.piaceremagazine.it
63
Le spettacolari emozioni del Cerimoniale
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67
69
Editoria professionale
Formazione e istruzione
Branding e comunicazione
Soluzioni software
edotto.group
Le Dame
di Giostra
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Eleonora
Benfatto
Jasmin
Tofi
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Gambacorta
Aurora
Di Arcangelo
Camilla
Natalini
Beatrice
Tardioli
Eleonora
Donati
Michela
Cerbini
Agnese
Ruffinelli
Federica
Polinori
Il QPoint è punto d’informazione della Giostra della
Quintana di Foligno.
Il servizio è creato per fornire tutte le informazioni utili
ad avventori e turisti che possono così pianificare le
serate quintanare e migliorare la loro esperienza a
Foligno.
All'interno del Qpoint è disponibile in copia gratuita la
Rivista Qui, ed è possibile acquistare i biglietti della
"Lotteria della Quintana”, i fazzolettoni dei Rioni e il
merchandising firmato Quintana.
L’allestimento multimediale del QPoint è curato da:
Il Qpoint è allestito negli spazi dell’ ex teatro Piermarini di Corso Cavour
ed è aperto da giovedì 1 giugno tutte le sere dalle ore 19.00 alle 23.00.
Da giovedì 8 giugno è aperta la biglietteria
per acquistare i tagliandi per la Giostra della Sfida.
Il punto vendita effettua i seguenti orari:
tutti i giorni dalle 16.00 alle 20.00.
sabato 9 giugno dalle 10.00 alle 13.00 / dalle 16.00 alle 20.00 / dalle 21.00 alle 23.00
domenica 10 giugno dalle 10.00 alle 13.00 / dalle 16.00 alle 20.00
venerdì 16 giugno dalle 10.00 alle 13.00 / dalle 16.00 alle 20.00 / dalle 21.00 alle 23.00
sabato 17 giugno dalle 10.00 alle 13.00 / dalle 16.00 fino all’inizio della Giostra
Per informazioni telefoniche
331 5606077 / 0742 354000
73
I grandi eventi
come strumenti di
marketing territoriale
di Manuela Marinangeli
Visitare l’Umbria equivale ad intraprendere un viaggio tra i sentieri della bellezza e della
meraviglia. Terra ricca di storia, patria di eventi e rievocazioni, trionfo dell’enogatronomia.
I dati del 2022 hanno fatto registrare un turismo da record in regione, i migliori della storia
dell’Umbria come arrivi, presenze e tempi di permanenza.
La Giostra della Quintana di Foligno rappresenta un’efficace comunicazione del territorio,
occasione determinante per il mercato turistico della regione.
Paola Agabiti
assessore regionale al Turismo Regione Umbria
“L’Umbria sul versante turistico sta vivendo
una splendida stagione di “rinascita”, - dichiara
l’assessore regionale al Turismo
Paola Agabiti (che quest’anno ammireremo
in abiti barocchi in occasione del Corteo
delle rappresentanze rionali di venerdì 16
giugno) - catturando l’attenzione della
stampa internazionale che, in vari reportage,
esalta le bellezze, l’arte e la cultura delle
nostre città e dei nostri borghi accendendo,
sempre di più, i riflettori sulle manifestazioni
e i festival di rievocazione storica. In
questo contesto la Giostra della Quintana è
ormai uno dei “testimonial” più autorevoli
che ha ottenuto riconoscimenti nel mondo,
avendo rappresentato non solo l’Umbria,
ma il nostro Paese in eventi internazionali.
Voglio cogliere l’occasione per riconfermare
l’apprezzamento per una manifestazione
che resta tra le più affascinanti rievocazioni
storiche d’Italia e d’Europa e che
attira in Umbria tanti turisti provenienti da
ogni parte del mondo che restano ammaliati
da questo evento racchiuso dentro le
mura della città. Un evento che ha anche
una forte valenza sociale visto che unisce
vecchie e nuove generazioni che si impegnano
con entusiasmo e passione nei rioni,
nelle scuderie e nelle taverne.”
Le potenzialità della manifestazione vengono
alimentate ogni anno con azioni specifiche,
collaborazioni e con la presenza nelle
fiere di settore, in rappresentanza delle
attrattive turistiche del Comune di Foligno e
della Regione Umbria.
Un’offerta di alta qualità che promuove
l’immagine del territorio a livello nazionale
e internazionale, offrendo il miglior biglietto
da visita dell’Umbria, in grado di far vivere
un’esperienza unica e lasciare un ricordo
indelebile a ogni visitatore.
“L’assessorato al turismo pone un’attenzione
senza precedenti alla promozione turistica
dell’intera città con particolare riguardo
alla nostra manifestazione Regina,
la Giostra della Quintana” - afferma
l’assessore al turismo del Comune di Foligno
Michela Giuliani.
“L’Ente Giostra infatti è partner del progetto
“Visit Foligno” cofinanziato dal Comune di
Foligno e dalla Regione Umbria che si pone
l’obiettivo di promuovere Foligno a 360° a
partire dall’aspetto storico culturale, enogastronomico,
paesaggistico e delle tradizioni
e la Quintana è uno dei cardini intorno
a cui ruotano le nostre azioni di promozione
turistica per consolidare il brand di Foligno
anche come Città della Quintana.
75
Michela Giuliani
assessore al Turismo
del Comune di Foligno
La Quintana è stata da subito presente in
tutte le campagne di promozione turistica
promosse dal Comune di Foligno e dalla Regione
Umbria con prestigiose vetrine nazionali
ed internazionali.
Con la Giostra della Quintana e grazie al
progetto “Visit Foligno” abbiamo avuto
l’opportunità di essere presenti come protagonisti
presso lo stand della Regione Umbria
al TTG di Rimini e alla BIT di Milano,
due prestigiose fiere di settore tra le più importanti
sul panorama mondiale e lo abbiamo
fatto presentando un format innovativo
con cui abbiamo dato vita ad un prodotto
promozionale unico ed originale che, grazie
all’ausilio di contenuti audiovisivi, intervallati
da momenti divulgativi e con la presenza
di ospiti e figuranti in abiti barocchi, ha
riscosso uno straordinario successo tra il
pubblico e tra i tanti operatori del settore
che hanno visitato gli stand della Regione
Umbria. Format che è stato riproposto anche
nella città di Fermo in occasione di “Tipicità
Festival”, uno degli eventi più importanti
della Regione Marche e al quale il Comune
di Foligno ha partecipato per il secondo
anno consecutivo.
Paolo Calcinaro
Sindaco di Fermo
Dal punto di vista promozionale merita sicuramente
una menzione d’onore il Museo
della Quintana, nato proprio con l’intento di
invogliare tutti coloro i quali visitano il museo
a tornare a Foligno nei periodi di Giostra
per una immersione reale nell’atmosfera
quintanara. Il Museo, con il quale riusciamo
a far vivere ai tanti visitatori e turisti
la Quintana tutto l’anno, registra presenze
record affermandosi come uno straordinario
veicolo di promozione in primis per la
manifestazione ma per l’intera città di Foligno
e per l’intera Regione.
In questi anni abbiamo consolidato con la
Quintana un rapporto di stretta sinergia e
collaborazione sotto tanti punti di vista e le
molteplici azioni che insieme abbiamo messo
in campo sul fronte della promozione si
stanno dimostrando vincenti.”
La Giostra della Quintana rappresenta uno
strumento di comunicazione e promozione
dell’ identità territoriale dell’Umbria, ne interpreta
il perfetto testimonial perché racchiude
tutte le sue eccellenze: quelle culturali,
storiche, enogastronomiche, architettoniche
e rievocative.
L’evento crea una forte relazione d’interdipendenza
tra la manifestazione, la popolazione
e la location in cui si svolge.
Lo fa a livello sociale, a livello economico e
a livello turistico.
Il presidente della Confcommercio di Foligno
Aldo Amoni sottolinea che “la Giostra
della Quintana svolge un ruolo determinante
per l’economia del terziario. L’evento genera
ricadute economiche positive attraverso
la spesa attivata da organizzatori e
visitatori. L’effetto positivo non riguarda solamente
i principali comparti della filiera turistica,
ma si ripercuote anche su imprese
di altri settori economici localizzate a Foligno
e nel comprensorio.”
Aldo Amoni
Pres. Confcom. Foligno
Un motore di consumi, crescita e promozione
socio-culturale, valorizzazione territoriale
e sviluppo turistico: la Giostra della
Quintana, nel tempo sta diventato un tassello
sempre più importante per la conoscenza
e la promozione dell’immagine del
territorio, che genera un effetto moltiplicatore.
Continuare il lavoro di promozione e il sostegno
alle iniziative culturali, sociali, creative
e di spettacolo che genera la manifestazione,
rappresenta un atteggiamento
necessario per continuare a produrre, rafforzare
e ampliare questo meccanismo virtuoso.
77
79
Le emozioni
attraverso i social
Foto e video, ma anche storie, reel, interviste,
approfondimenti, info sugli appuntamenti.
Lo storytelling dei social media della Giostra
della Quintana di Foligno punta ad offrire
ai followers contenuti esclusivi, emozionali
e di qualità. Un modo per far vivere la
meraviglia della manifestazione ad un pubblico
sempre più smart e digitale, che vive
il mondo social come parte integrante della
quotidianità.
Instagram ci permette di coinvolgere un
pubblico ampio e diversificato. La piattaforma
è particolarmente popolare tra i millennial
e la Generazione Z e lo utilizziamo principalmente
per condividere foto e video.
Facebook ci dà l'opportunità di intercettare
un pubblico più adulto e complementare a
quello di Instagram e di spaziare di più a livello
di contenuti, ad esempio pubblicando
post con link o condividendo contenuti di
altri utenti. Per comunicare direttamente
con la nostra community lo scorso anno abbiamo
aperto un canale Telegram, che ci
consente di inviare messaggi in modo rapido
e facile, condividere contenuti speciali e
far diventare i membri parte di una comunità
esclusiva. Per i più giovani la Quintana
crea video originali e coinvolgenti sul suo
profilo Tik Tok, l’app del momento. Gli utenti
adorano questa piattaforma, e passano al
suo interno davvero un sacco di tempo.
L’obiettivo del nostro management è quello
di coinvolgere, raccontare, informare ed
emozionare coniugando la dimensione online
e offline.
E tu, ci segui?
Manuela Marinangeli
TIK TOK
TELEGRAM
Il Quintana Channel nasce da un’idea
di Manuela Marinangeli
conducono:
Manuela Marinangeli e Mauro Silvestri
immagini:
Leonardo Antonelli, Simone Sedevcic
rubrica gastronomica:
Daniele Falchi
regia:
Manuela Marinangeli
fotografia:
Vanessa Raiola
contributi grafici:
Carlo Crescimbeni
81
Quintana
Channel
Creare una connessione diretta tra l’evento
e lo spettatore con immagini, approfondimenti,
interviste ai protagonisti e il racconto
del dietro le quinte.
Questa è la mission del Quintana Channel,
la trasmissione televisiva dedicata alla Giostra
della Quintana di Foligno, che torna in
onda a giugno per raccontarvi la manifestazione
in tutte le sue sfaccettature.
Per amplificare ancora di più l’impatto degli
eventi e la sua portata mediatica, il talk, dedicato
alla grande festa di Foligno, vi conduce
in uno straordinario viaggio televisivo
nella Quintana: i suoi eventi di punta, il suo
impatto sulla storia e la società con una
narrativa capace di coinvolgere il pubblico
attraverso immagini, parole ed emozioni.
La Quintana arriva in TV lunedì 5 e si chiude
giovedì 22 giugno con una puntata speciale
post-Giostra per approfondire gli aspetti
più rilevanti e i momenti salienti della Sfida
di giugno.
La programmazione del Quintana Channel
lunedì 5 giugno ore 14.30 canale 10 Umbria TV
in replica alle ore 20.30 e alle una di notte
giovedì 8 giugno ore 14.30 canale 10 Umbria TV
in replica alle ore 20.30 e alle una di notte
lunedì 12 giugno ore 14.30 canale 10 Umbria TV
in replica alle ore 20.30 e alle una di notte
giovedì 15 giugno ore 14.30 canale 10 Umbria TV
in replica alle ore 20.30 e alle una di notte
giovedì 22 giugno ore 14.30 canale 10 Umbria TV
in replica alle ore 20.30 e alle una di notte
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Il Priore:
Federico
Fiordiponti
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Rione Ammanniti
Rione Ammanniti
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Sulla base di una tradizione orale, ma priva di fondamenti storici,
lo Jacobilli scrive che il Rione avrebbe tratto la denominazione
dalla caratteristica dei suoi stessi abitanti, che sarebbero stati
“sempre ammanniti, et all’ordine unitamente a combattere per difesa
loro”; dell’insegna, invece, non trovò traccia. Molto più probabile
è che il rione derivi il suo nome dal latino “ad Mannum”, nei
pressi di ponte San Magno. Lo stemma attuale delle due spade incrociate
in campo rosa, delineato nel secolo XVIII, è espressione
di un concetto di conflittualità ed appare riconducibile all’origine
del nome del rione così come tradizionalmente accettata.
rioneammanniti
83
Rione Ammanniti
85
La Locanda della Rosa
Via Brunetti
I PIATTI CONSIGLIATI
DAL LOCANDIERE
PRIMI SERVITI DE CREDENZA
Panzanella con stracciatella di burrata
Lumache alla folignata
Stracciata d’uova al tartufo
PRIMI SERVITI DE CUCINA
Gnocchi al sugo d'oca
Umbricelli al farro con
ragù bianco di cinghiale
Cappellacci ripieni di cacio e pepe
con fave e pomodorini
PUNTI DI INTERESSE
Oratorio del Crocifisso
E' un pregevole esempio di oratorio tardobarocco dalla sontuosa decorazione
di stucco dorato dai variatissimi motivi ornamentali e di pittura
murale di splendido effetto decorativo. Fu costruito in almeno cinque fasi
a partire dal 1587. Pregevole l'affresco che raffigura Sant'Elena e
l'invenzione della Croce, opera di Noel Quillerier.
SECONDI SERVITI DE CUCINA
Faraona al vino con crostone
Filetto di maiale bardato con riduzione
di Sagrantino e frutti rossi
Bocconcini di vitello al sedano, prezzemolo
e mandorle
SECONDI SERVITI DE CREDENZA
Rocciata
Tozzetti con Passito
Per info e prenotazioni:
Telefono e WhatsApp
353.4560618
Guarda il video della Taverna >
Chiesa di San Nicolò
Chiesa antichissima edificata nel 1094 da San Bonfilio, Vescovo di Foligno.
Qui si possono ammirare due tempere su tavola di Nicolò Alunno:
Incoronazione della Vergine e i santi Antonio abate e Bernardino da Siena
e il polittico Natività e santi, opera trasferita dai francesi a Parigi nel
1812 e restituita nel 817 priva della predella che ancora oggi è conservata
al Louvre.
LA TUA CONCESSIONARIA
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87
Rione Badia
www.rionebadia.net
La tradizione orale racconta che il rione avrebbe derivato denominazione
e stemma da un’antica abbazia benedettina, che sorgeva
nei pressi, o forse sul luogo stesso, dove oggi si erge la chiesa di
San Salvatore. L’insegna attuale del soldato romano a cavallo, delineata
nel XIX secolo, rompe completamente con la tradizione iconografica
precedente.
Il Priore:
Filippo
Pepponi
Rione Badia
rione.badia
Rione Badia
89
Hostaria del Centurione
Via San Salvatore, 14 - Via Gentile da Foligno, 46
I PIATTI CONSIGLIATI
DAL LOCANDIERE
PRIMI SERVITI DE CREDENZA
Tortino di fave con fonduta di pecorino
e barbozza croccante
Parmigiana di cipolle
PRIMI SERVITI DE CUCINA
Paccheri al ragù bianco di coniglio
Cappellacci di burrata
con salsa di pomodori arrosto
PUNTI DI INTERESSE
Chiesa di San Salvatore
Secondo una tradizione molto incerta sarebbe stata eretta sull'area occupata
da un monasterium, un'abbazia benedettina da cui poi avrebbe
preso il nome l'antica Porta dell'Abbadia. La chiesa ha una facciata trecentesca
a corsi di pietra con tre portali ogivali sormontati da tre rosoni,
svetta il campanile cuspidato anch'esso a corsi pietra rosa e bianca.
SECONDI SERVITI DE CUCINA
Lumache al serpullo del Subasio
Arrosticini di pecora
Carne alla brace
SECONDI SERVITI DE CREDENZA
Rocciata
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Chiesa della Santissima Trinità in Annunziata
Fabbricata tra il 1760 ed il 1765 su disegno di Carlo Murena e sorta sul
sito dell'ospizio dei cappuccini, la chiesa è rimasta incompiuta. Oggi è
collegata al Centro Italiano di Arte Contemporanea e vi è esposta la Calamita
Cosmica splendida opera di di Gino De Dominicis.
Guarda il video della Taverna >
ALBERGHI
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IGIENE
AMBIENTALE
LOGISTICA
INDUSTRIALE
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E SANIFICAZIONE
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91
Rione Cassero
www.rionecassero.it
Nel Medioevo, e in Età Moderna, non era un rione, ma soltanto una
contrada nell’ambito del rione Campo o Fonte del Campo. Il simbolo
adottato, una torre merlata in campo giallo, trova riscontro storico
nella cosiddetta Rocca dei Trinci, che sarebbe stata eretta nella
contrada al tempo del cardinale Egidio Albornoz.
Il Priore:
Fabio
Serafini
Rione Cassero
rione.cassero
Rione Cassero
93
Taverna del Leon d’Oro
Via Cortella, 26
I PIATTI CONSIGLIATI
DAL LOCANDIERE
PRIMI SERVITI DE CREDENZA
Tortino della Torre
Antipasto del Pertinace
Coratella di agnello
PRIMI SERVITI DE CUCINA
Pappardelle con ragù bianco di cacciagione
Gnocchetti gorgonzola e tartufo
Raviolone ripieno di fave su vellutata
di pecorino e guanciale croccante
PUNTI DI INTERESSE
Chiesa di Santa Maria Infraportas
Come Sancta Maria Extra Porta, la chiesa è ricordata in una carta del
1191 esistente nell'archivio di Santa Croce in Sassovivo. Nella facciata,
a corsi di pietra rosa e bianca, è presente una bifora che ha sostituito il
rosone originario. L'interno è a tre navate marcate da pilastri, la più antica
è quella centrale con volta a botte.
SECONDI SERVITI DE CUCINA
Scottadito di agnello con bruschetta all’olio
Lumache al sugo
Stinco di maiale alla birra e prugne
SECONDI SERVITI DE CREDENZA
Tortino al cioccolato con gelato
alla vaniglia
Tiramisù al pistacchio
Tiramisù senza glutine
Per info e prenotazioni:
338.1369448
329.6163364
349.8607942
Guarda il video della Taverna >
Palazzo De Comitibus-Gentili Spinola
Sin dal Quattrocento era una delle dimore dei De Comitibus, il palazzo è
un complesso di case vecchie e nuove, con annesso filatoio, strette intorno
al cortile interno tuttora esistente con tre arcate ed un pozzo con
vera ottagonale in pietra. La volta del salone al primo piano è ornata da
affreschi di Giovan Battista Michelini tra cui La Fondazione di Foligno,
ispirata al Quadriregio di Federico Frezzi.
95
Rione Contrastanga
www.rionecontrastanga.net
Avrebbe derivato il suo nome dalla Turris Stancam che un tempo
sorgeva nell’attuale Porta Romana, o forse da contra stagnum così
denominato, secondo la tradizione, per essere prospiciente ad
“uno stagno, o laghetto d’acqua, che ve si andava sopra un ponte
levatoro”. Il suo stemma è “un ponte, sotto il quale passa uno stagno
d’acqua, che poi mutò in tre sbarre dorate”; in questa seconda
versione, sarebbe stato ancora visibile, nel secolo XVII, in un paio
di luoghi della città.
Il Priore:
Carlo
Mattioli
Rione Contrastanga
rione_contrastanga
Rione Contrastanga
97
Taverna Sette Selle
Via Piermarini, 42
I PIATTI CONSIGLIATI
DAL LOCANDIERE
PRIMI SERVITI DE CREDENZA
Antipasto Sette Selle
Bruschetta di polenta con baccala',
cipolla caramellata e polvere di olive
Coratella con la torta al testo
PRIMI SERVITI DE CUCINA
Gnocchi alla Contrastanga
Tagliatella all’uovo con ragu’ bianco
di faraona e porcini
Gnocchetti con fonduta di pecorino
zafferano e tartufo
PUNTI DI INTERESSE
Ospedale Vecchio o Le Logge
L'edificio, realizzato a partire dal 1517 da Bernardo di Giacomo Castagna
e Vannino Di Pietro, fino al 1860 è stato l'ospedale di Foligno intitolato a
San Giovanni Battista della Pietà o degli Infermi.
SECONDI SERVITI DE CUCINA
Sella di maiale cotta a bassa temperatura
con macedonia di verdure
Trippa al sugo con gremolata e patate
Galletto glassato al miele e senape
con patate fresche arrosto
SECONDI SERVITI DE CREDENZA
Rocciata del Re con gelato alla rocciata
Tiramisù
Semifreddo al pistacchio
con ganache al cioccolato
Per info e prenotazioni:
345.5298368
In questa Taverna
e’ possibile avere un menu’
dedicato al SENZA GLUTINE
Guarda il video della Taverna >
Teatro Piermarini
Nasce dall’idea di Luigi Fedeli di Sarnano che volle costruire un teatro
nella sua casa, al civico 35 di via della Fiera, l’attuale Corso Cavour. Il 12
settembre 1891 il teatro venne dedicato al Piermarini. Dopo tanti spettacoli,
il 16 maggio del 1944, il teatro Piermarini venne distrutto da un bombardamento.
Oggi sede del Quintana Point nel periodo della manifestazione.
99
Rione Croce Bianca
www.rionecrocebianca.com
Denominazione ed insegna deriverebbero da un altare sormontato
da una croce, già denominato Staffo ed abbattuto nel 1861, che sorgeva
avanti alla chiesa del Suffragio, nel punto in cui dalla via
Garibaldi si diparte la via Umberto I. Da qui lo stemma: una croce
mauriziana in campo rosso.
Il Priore:
Andrea
Ponti
Rione Croce Bianca
rionecrocebianca
Rione Croce Bianca
101
Taverna del Fedele
Via Butaroni, 15
I PIATTI CONSIGLIATI
DAL LOCANDIERE
PRIMI SERVITI DE CREDENZA
Medaglioni di Angus ai funghi porcini
Stracciata d'uovo al tartufo
Tortino di patate con lardo e funghi porcini
PRIMI SERVITI DE CUCINA
Cappellacci cremosi con tartufo e granella
di pistacchio
Pappardelle al ragù bianco di cinghiale
Maltagliati con porro, guanciale e mandorle
PUNTI DI INTERESSE
Monastero di Sant'Anna o delle Contesse
Questo monastero è la casa madre delle terziarie regolari francescane
della Beata Angelina. La vasta struttura edilizia è l'esito di una complessa
vicenda costruttiva. All'interno opere di Ippolito Lemmi, Vespasiano
Strada, Francesco Melanzio, Lattanzio di Nicolò, Giovanni di Corraduccio,
Pierantonio Mezzastris, Dono Doni. Qui era ubicata la casa del pittore
Nicolò di Liberatore detto l'Alunno.
SECONDI SERVITI DE CUCINA
Filetto di maiale in crosta al tartufo
Lumache al sugo
Bistecca di Angus
Piccione alla Folignate
SECONDI SERVITI DE CREDENZA
Rocciata di Foligno
Parfait alla vaniglia con crema di Bronte
e scaglie di fondente
Tozzetti con sagrantino passito
Per info e prenotazioni:
349.2887831
328.8930564
338.4135237
Palazzo Orfini
Fu edificato tra la fine del Cinquecento e gli inizi del Seicento. Prima residenza
dei Giusti e poi passato progressivamente ad un ramo degli Orfini
conserva cicli decorativi riferibili all'ultimo seicento distribuiti in molti
ambienti del piano nobile. Gli affreschi sono del pittore fino ad ora indicato
“decoratore eugubino” (1680-90).
Guarda il video della Taverna >
L’Associazione Santo Sepolcro Foligno ETS
L’Associazione Santo Sepolcro Foligno
ETS è un’Associazione apartitica, apolitica,
senza scopo di lucro. Costutita l’8
maggio 2012, trasformata in Onlus nel
2017 e in ETS (Ente del Terzo Settore) nel
2021.
Lo scopo dell’Associazione è favorire lo
sviluppo di una cultura cristiana, attraverso
la conoscenza dei luoghi simbolo
e culla della cristianità e di sostenere
economicamente le comunità cristiane in
Terra Santa, organizzando eventi e attività
destinate alla raccolta fondi.
In particolare, l’attenzione e il supporto
sono rivolti alla scuola Terra Santa School,
una scuola gestita dai francescani di
Gerico, dove i bambini sono accolti, con
modalità di tempo pieno, dalla scuola
materna fino alla maturità. Questa presenza
cristiana, perfettamente integrata
nel tessuto cittadino, è molto apprezzata
e rispettata nel territorio e costituisce un
modello di convivenza pacifica.
Essere attenti e partecipi nelle situazioni
di difficoltà e emergenza è lo spirito
dell’Associazione, che ha contribuito ad
alcune iniziative della Protezione Civile
per la lotta al Covid, agli interventi abitativi
promossi dalla Caritas diocesana di
Perugia e si è fatta punto di riferimento
di raccolta per gli aiuti al popolo ucraino
nel 2022.
La pandemia ha molto rallentato la realizzazione
di incontri, concerti, mostre,
pellegrinaggi e lotterie, che costituiscono
l’asse portante delle attività associative,
utili non solo per la raccolta fondi, ma
anche per ampliare la compagine di soci
e simpatizzanti.
Nell’anno in corso la nostra attenzione
sarà orientata a sostenere la popolazione
siriana di Aleppo, dove i francescani della
Custodia di Terra Santa operano con
grande impegno per sostenere le persone
che non hanno più nulla.
Ad Aleppo la situazione è molto grave, in
quanto le devastazioni sono state causate
da 12 anni di guerra, le strutture erano
state danneggiate dai colpi di mortaio e
dai bombardamenti, con il recente terremoto
è stato dato il colpo di grazia.
IL programma di quest’anno ci vede
presenti in Umbria, con diverse iniziative,
nelle città di Foligno, Spoleto, Assisi,
Spello e Perugia.
Padre Giuseppe Battistelli, ofm
Associazione Santo Sepolcro Foligno ETS
Via Paolucci Trinci, 2 - Convento di S. Batolomeo - 06034 Foligno (Pg)
Segreteria: 393.9715743 - e-mail: associazione@santosepolcrofolignoets.it
sito: www.santosepolcrofolignoets.it
5x 1000 – Dona con gioia, non ti costa nulla
Codice fiscale Associazione: 03270220548
OFFERTE – Banca Credem IBAN: IT 28T 03032 03000 010000004231
Causale: offerte liberali per Aleppo
103
Rione Giotti
www.rionegiotti.it
Piuttosto sofferta, dallo stesso Jacobilli, la scelta tra una tradizione
che faceva discendere la denominazione del rione da un insediamento
militare dei Goti, e quella, probabilmente meno attendibile,
che la voleva dalla nutrita presenza di osterie, di bettole e
dello “scorticatori”, dove “da Jotti si va per la carne, e vino”,
dell’arme, invece, nessuna traccia. Lo stemma attuale, con giglio e
croce in campo ondato bianco celeste è stato delineato nel XIX secolo.
Il Priore:
Alfredo
Doni
Nobile Rione Giotti
nobilerione_giotti
Rione Giotti
105
Locanda del
Prete di Rostoviglio
Piazza Faloci Pulignani
I PIATTI CONSIGLIATI
DAL LOCANDIERE
PRIMI SERVITI DE CREDENZA
Patè di fegato con pane bruscato
Antipasto dell’Animoso
PRIMI SERVITI DE CUCINA
Gigli con crema di zafferano e salsiccia
Strangozzi al tartufo
PUNTI DI INTERESSE
Oratorio della Nunziatella
Oratorio di pertinenza comunale sin dall'origine (1494) forse opera di
Francesco di Bartolomeo da Pietrasanta conserva al suo interno il Battesimo
di Gesù, affresco del Perugino, eseguito probabilmente nel 1513.
Sulla parete di sinistra il Crocifisso in tela gessata ai cui lati in affresco
la Madonna, la Maddalena e San Giovanni, attribuita a Noel Quillerier.
SECONDI SERVITI DE CUCINA
Porcaccia di Camiano
Fegatelli alla brace
Faraona in salmì
Tris della tradizione
SECONDI SERVITI DE CREDENZA
Fregnaccia
Tiramisù
Per info e prenotazioni:
3886513121
3921013679
3453108157
3286178303
337651196
Guarda il video della Taverna >
Cattedrale di San Feliciano
La facciata maggiore idealmente rivolta a Roma, centro della cristianità
universale, quella minore affacciata sulla Platea Fulginei (Piazza della
Repubblica) a fronteggiare i palazzi che altrettanto decisamente affermavano
il potere civile in città. Le origini del tempio dedicato a San Feliciano,
vescovo martire e patrono della città risalgono al IX secolo.
107
Rione La Mora
www.rionelamora.it
Secondo una tradizione orale, ma priva di riferimenti storici, che lo
Jacobilli ha raccolto, il rione avrebbe mutato denominazione ed insegna
da un albero di gelso piantato nella sua piazza principale. Lo
stemma, infatti, rappresenta un albero di gelso in campo verde.
Il Priore:
Stefano
Falasca
Rione La Mora
rione_la_mora
Rione La Mora
109
Le Cantine del Gelso
Palazzo Alleori Ubaldi, Via Pertichetti
I PIATTI CONSIGLIATI
DAL LOCANDIERE
PRIMI SERVITI DE CREDENZA
Antipasto del Generoso
Crostone con burrata fresca,
alici e pomodorini
Coratella
PRIMI SERVITI DE CUCINA
Gnocchi Madonne e Messeri
(quattro formaggi e tartufo)
Strangozzi verdi all’arrabbiata moraiola
(di timo e serpullo all’arrabbiata)
PUNTI DI INTERESSE
Palazzo Barugi
L'edificio cinquecentesco è l'unico palazzo folignate dai quattro lati visibili.
Edificato da Canuti di Trevi prima del 1586 è stato acquistato nel Settecento
dai Barugi. All'interno decorazioni pittoriche del 1780 attribuite a
Liborio Coccetti, considerato il più dotato decoratore umbro del Settecento.
SECONDI SERVITI DE CUCINA
Galletto glassato alle mandorle
Coniglio fritto
Carne alla brace
SECONDI SERVITI DE CREDENZA
Rocciata
Selezione di dolci fatti in casa
Per info e prenotazioni:
320.7776662
Guarda il video della Taverna >
Palazzetto del Podestà - Loggia delle Virtù
Il cosiddetto Palazzetto del Podestà con la sommitale Logia Nova, ora
denominata Loggia delle Virtù è un edificio degli inizi del Quattrocento ed
era collegato con Palazzo Trinci tramite un cavalcavia, demolito dopo
l'acquisto da parte degli Orfini. All'altezza della Loggia delle Virtù sono
raffigurate le Virtù cardinali (Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza)
che sovrintendono all'esercizio del potere politico.
111
Rione Morlupo
www.rionemorlupo.com
Nel Medioevo, così come ancora in Età Moderna, non era un rione
ma una contrada compresa nel Rione Contrastanga. E’ stato annoverato
tra i Rioni, conservando il toponimo, nelle fonti iconografiche
del XIX secolo. L’emblema prescelto, un lupo in campo rosa, è
palesemente dettato dall’assonanza della denominazione.
Il Priore:
Andrea
Batori
Rione Morlupo
rione_morlupo
Rione Morlupo
113
La Taverna de
lu Lupu Moru
Via del Campanile, 32
I PIATTI CONSIGLIATI
DAL LOCANDIERE
PRIMI SERVITI DE CREDENZA
Crostone al pecorino, pancetta
e aceto balsamico
Cremoso di fave e menta su salsa di riso
al pecorino con pan di alici piccante
Bruschetta di Gallo indiano e melangola*
PUNTI DI INTERESSE
Chiesa di San Francesco - Santuario di Santa Angela
Costruita dopo il 1255, la chiesa è stata del tutto trasformata su disegno
di Andrea Vici (1796) realizzato prima da Giovanni Bettini e poi da Vincenzo
Vitali. Sul secondo altare a sinistra l'urna con il corpo di Angela da
Foligno. Nella cappella di San Matteo numerosi affreschi del Trecento.
L'assetto del chiostro risale al Seicento.
PRIMI SERVITI DE CUCINA
Strozzapreti al ragù di cinghiale
Strangozzi al pesto di rucola
ed erbe selvatiche
Offelle di ricotta e uvetta,
allo zafferano, cacio e cannella*
SECONDI SERVITI DE CUCINA
Umido di lumache al finocchietto selvatico
Capocollo di porco alla maniera
dell’Appennino (cottura latte e rosmarino)
Pancia di manzo glassata al Sagrantino*
SECONDI SERVITI DE CREDENZA
Torta del baldo
Tozzetti
Frittelle alla crema profumata alla cannella
Per info e prenotazioni:
375.7859480
*piatti con ricetta ispirata
alle tradizioni Barocche
Palazzo Elmi-Pandolfi
In via Cesare Agostini spicca Palazzo Elmi-Pandolfi, già Bolognini, edificio
di impianto cinquecentesco sorto su preesistenti costruzioni medievali.
Sull'ingresso, l'iscrizione Aeternam Inquire Domum: cerca la dimora
eterna.
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115
Rione Pugilli
www.rionepugilli.it
L’origine della denominazione, secondo lo Jacobilli, risalirebbe
all’assegnazione di alcuni pugilli (antica misura di superficie) di
terra ai profughi di Todi, venuti ad insediarsi in questa zona che prima
del 1240 era posta al di fuori della cerchia muraria. Non menzionata
dallo storiografo secentesco, l’insegna attuale nasce nel secolo
XIX; la scelta dell’aquila, simbolo della ghibellina Todi, può
correlarsi alla tradizione sulle origini del Rione.
Il Priore:
Mauro
Paris
Rione Pugilli
rione_pugilli
Rione Pugilli
117
Taverna dell’Aquila Nera
Via Mentana, 16
I PIATTI CONSIGLIATI
DAL LOCANDIERE
PRIMI SERVITI DE CREDENZA
Tortino di fave con barbazza arrostita
Strapazzata al tartufo
PRIMI SERVITI DE CUCINA
Gnocchi alla puellara
Maltagliati porro, barbazza e pistacchi
Strozzapreti radicchio, salsiccia e tartufo
PUNTI DI INTERESSE
Chiesa di San Giacomo
L'edificio presenta una facciata con portale ad arco acuto datato 1402
con rivestimento a cortina nella parte inferiore. L'interno a tre navate ha
una cupola a base ottagonale innalzata verso la fine del Quattrocento. Il
chiostro, costruito a cavallo tra Quattro e Cinquecento, è costituito da
quaranta arcate che formano otto gallerie.
SECONDI SERVITI DE CUCINA
Agnello scottadito
Lumache al serpullo
Bistecca alla Porcona
Fegatelli
SECONDI SERVITI DE CREDENZA
Rocciata
Brutti ma buoni
Per info e prenotazioni:
328.7142342
329.5484324
320.4758282
346.1276662
Torre dei Cinque Cantoni - Orti Jacobilli
A pianta esagonale e con un lato rivolto verso l'interno della città, la torre
venne eretta nel 1456. Dal Seicento è inglobata in un edificio che fa da
fondale all'Orto Jacobilli cui si accede attraverso un bel portale in mattoni.
L'Orto misura circa 2.200 mq e presenta resti molto interessanti delle
canalizzazioni usate per l'irrigazione.
Guarda il video della Taverna >
119
Rione Spada
www.rionespada.it
Stando alla tradizione accreditata da Jacobilli, il nome del rione
sarebbe derivato dagli Spatarij, un popolo antico che avrebbe occupato
la zona e costruito una porta nelle mura della città accanto
alla chiesa di San Giovanni dell’Acqua. Su questa porta, detta poi
Spataria, sarebbe stata scolpita, ed ancora visibile, una spada
nuda, arme degli Spatarij e successivamente degli abitanti del Rione.
Probabilmente fantasiosa l’origine della denominazione, che è
priva di riferimenti documentari o storiografici; abbastanza attendibile,
invece, l’identificazione dell’arme, poiché ci resta una targa
in pietra con spada scolpita.
Il Priore:
Riccardo
Ricci
Rione Spada - Quintana di Foligno
rione_spada
Rione Spada
121
Taverna delle Conce
Via delle Conce
I PIATTI CONSIGLIATI
DAL LOCANDIERE
PRIMI SERVITI DE CREDENZA
Tortino di zucchine con crema di taleggio
Trippa allo zafferano e pecorino
PRIMI SERVITI DE CUCINA
Strangozzi crema di broccoli
e guanciale croccante
Gnocco al sugo di maiale de lu Maestro
PUNTI DI INTERESSE
Portico delle Conce
Al di là del ponte sul canale dei Molini, a destra, la casa dell'umanista
Folignate Federico Flavio e a sinistra il Portico delle Conce, area di insediamento
delle concerie sin dal medioevo, che si svuiluppa lungo il canale
dei Molini finendo a ridosso del mulino di Sotto. All'imbocco del portico,
c'è una delle prime residenze dei Candiotti con annessa conceria.
SECONDI SERVITI DE CUCINA
Lumache a la Conciara
Bocconcini de chianina
con susine, arancia e cannella
Pajata
SECONDI SERVITI DE CREDENZA
Millefoglie con crema chantilly
Tozzetti
Rocciata
Per info e prenotazioni:
347.5047762
338.9568668
320.8410031
Guarda il video della Taverna >
Palazzo Barnabò
Il palazzo prende il nome degli ultimi proprietari privati. Due portali, stilisticamente
diversi, ne marcano gli accessi: uno tardoquattrocentesco,
con bugne a diamante, un secondo, a pilastri ed architrave aggettante,
databile intorno al 1570. Sulla facciata, tracce cospicue di strutturemedievali,
raccontano con dovizia di particolari la trasformazione urbanistica
di Foligno fra Tre e Cinquecento.
Programma
Giugno 2023
sabato 13 maggio
Festa del Popolano
ore 20.00 Palazzo Candiotti
giovedì 25 maggio
Notte delle Bandiere
per le vie del centro storico
sabato 27 maggio
Cena Grande
ore 20.15 Corte di Palazzo Trinci
giovedì 1 giugno
Apertura Quintana Point
ore 18.00 Foyer ex Teatro Piermarini
Corso Cavour
dal 1 al 3 giugno e dal 5 giugno al 16 giugno
Apertura delle taverne
venerdì 2 giugno
Investitura del Cavaliere
ore 17.30 presso Rioni
Ostensione delle Bandiere
ore 18.30 dal Palazzo Comunale
domenica 4 giugno
Prove Ufficiali
ore 21.00 Campo de li Giochi
“Marcello Formica e Paolo Giusti”
lunedì 5 giugno
Quintana Channel
ore 14.30 sul canale 10 Umbria TV
(replica ore 20.30 e 01.00)
Gareggiare dei Convivi
ore 21.00 Rione Pugilli
martedì 6 giugno
Gareggiare dei Convivi
ore 21.00 Rione Spada
mercoledì 7 giugno
Gareggiare dei Convivi
ore 21.00 Rione Giotti
giovedì 8 giugno
Quintana Channel
ore 14.30 sul canale 10 Umbria TV
(replica ore 20.30 e 01.00)
Apertura biglietteria
dalle ore 16.00 alle ore 20.00
Quintana Point - Foyer ex Teatro Piermarini
“Chi non sa far stupir vada alla striglia”
Incontri culturali della Quintana
“I globi celeste e terrestre di Matthaus Greuter
dalla raccolta di Giuseppe Piermarini”
Roberto Nesci, presidente associazione Antares
ore 18.00 Palazzo Candiotti
Staffetta dei Rioni
ore 21.00 Piazza della Repubblica
sabato 10 giugno
Spettacolo di Teatro Acrobatico
Compagnia Teatrale Kronos
ore 21.00 Piazza della Repubblica
domenica 11 giugno
Gara dei Tamburini
ore 17.30 Piazza della Repubblica
lunedì 12 giugno
Quintana Channel
ore 14.30 sul canale 10 Umbria TV
(replica ore 20.30 e 01.00)
Gareggiare dei Convivi
ore 21.00 Rione Badia
martedì 13 giugno
Gareggiare dei Convivi
ore 21.00 Rione La Mora
mercoledì 14 giugno
“Chi non sa far stupir vada alla striglia”
Incontri culturali della Quintana
“Foligno 1600 – 1630. La temperie culturale,
la committenza, le arti”
Giordana Benazzi, storica dell’arte
ore 18.00 Sala Convegni Museo Diocesano
Largo Carducci
giovedì 15 giugno
Quintana Channel
ore 14.30 sul canale 10 Umbria TV
(replica ore 20.30 e 01.00)
123
venerdì 16 giugno
Corteo delle rappresentanze rionali
ore 21.45 vie del centro storico
Cerimoniale
Lettura del Bando, Benedizione
e Arruolamento dei Cavalieri
ore 23.00 Piazza della Repubblica
sabato 17 giugno
Giostra della Sfida
ore 21.00 Campo de li Giochi
“Marcello Formica e Paolo Giusti”
domenica 18 giugno
La cronaca della Giostra
ore 14.00 UmbriaTv canale 10
giovedì 22 giugno
Quintana Channel
ore 14.30 sul canale 10 Umbria TV
(replica ore 20.30 e 01.00)
sabato 24 giugno
La Giostra della Quintana di Foligno
ore 17.40 Rai 3
Ente Giostra Quintana
organigramma
Presidente Ente Giostra
Cavaliere dell’lnquintana
Domenico Metelli
Sindaco
Stefano Zuccarini
Assessore allo Sport, Cultura, Giostra
della Quintana, Politiche Ambientali
Decio Barili
Magistrati
Vice Presidente
Mauro Silvestri
Segretario Generale
Mauro Carboni
Economo - Responsabile alla Promozione
e del Marketing
Marco Bosano
Responsabile del Patrimonio
Arnaldo Radi
Presidente Commissione Tecnica
Lucio Cacace
Responsabile Comunicazione
e Rapporti con i Media
Alessio Castellano
Presidente Commissione Artistica
Simone Agostini
Responsabile delle Risorse Economiche
Simone Capaldini
Addetto alla Cultura e alla Tradizione Barocca
Luca Radi
Maestro di Palazzo
Alessandro Castellani
lllustrissimi Priori
Rappresentante dei Priori
Andrea Ponti
Rione AMMANNITI
Federico Fiordiponti
Rione BADIA
Filippo Pepponi
Rione CASSERO
Fabio Serafini
Rione CONTRASTANGA
Carlo Mattioli
Rione CROCE BIANCA
Andrea Ponti
Rione GlOTTl
Alfredo Doni
Rione LA MORA
Stefano Falasca
Rione MORLUPO
Andrea Batori
Rione PUGILLI
Mauro Paris
Rione SPADA
Riccardo Ricci
Commissione Tecnica
Presidente
Lucio Cacace
Vice Presidente
Raoul Baldaccini
Tecnici
Mauro Cruciani, Daniele Benedetti, Giulio
Falchetti, Adriano Fiorani, Gianluca Goracci,
Marco Ortolani, Massimo Montanari,
Alessandro Metelli, Ildebrando Luna, Mauro
Marchionni, Mario Pilotti
Commissione Artistica
Presidente
Simone Agostini
Vice Presidente
Alessandro Castellani
Segretaria
Paola Soli
Membri
Riccardo Bianchi, Claudio Bianchini, Giampiero
Bianchini, Cinzia Bibi, Gianni Bizzarri,
Tiziana Calderini, Emanuele Cantoni, Vania
Cantoni, Laura Cariani, Roberto Di Salvo,
Daria Esibizione, Emanuele Fagotti, Enrico
Ferrata, Alessio Fiacco, Mirko Fusconi, Andrea
Galli, Antonio Galli, Azzurra Giovannelli,
Cristina Grassilli, Irene Marone, Daniele
Menghini, Monica Menichini,
Riccardo Polli, Leonardo Ragni, Catia Scarponi,
Riccardo Sfascia
Comitato Scientifico
Presidente
Domenico Metelli
Vice Presidente
Paola Tedeschi
Membri
Simone Agostini, Alessandro Castellani,
Cecilia Cristofori, Daniele Falchi, Annamaria
Menichelli, Luciano Piermarini, Anna
Maria Rodante
125
Ufficio di Segreteria
Silvia Evangelisti, Sara Muzi
Contabilità
Rosella Morici
Collegio Sindacale
Presidente
Claudio Di Cesare
Membri
Paolo Arcangeli, Paolo Pisello
Giuria di Gara
Presidente
Mariano Angioni
Membri
Mauro Bartocci, Andrea Broccolo, Italo
Luna, Massimo Montanari, Andrea Nesi,
Raoul Tiberti
Giudice di curva
Gianluca Goracci, Marco Ortolani
Giudice agli anelli
Mauro Marchionni
Membri supplenti
Paolo Bastianelli, Marco Tomassini,
Cristiano Petterini
Commissari di percorso
Commissari di curva
Lorenzo Baldini, Roberto Esposito Venezia,
Giulio Falchetti, Giacinto Montenovo
Commissario di curva supplente
Francesco Camirri, Leonardo Petrucci
Commissari agli anelli
Rodolfo Benedetti
e a rotazione uno per tornata:
Steve De Santis, Riccardo Sirigù
Calligrafo
Giampiero Bianchini
Commissione Elettorale
Presidente
Elisabetta Carbonari
Membri effettivi
Francesco Borscia, Riccardo Caporicci,
Emanuele Damiani, Massimo Marcucci,
Alessio Albertacci
Commissione Giustizia e Disciplina
Presidente
Carlo Orlando
Membri effettivi
Vincenzo Maccarone, Francesca Ronchetti
Membro supplente
Tania Cariani
Procuratore
Emanuele Guerrini
Maestro di campo
Piero Cruciani
ha il patrocinio della
Camera
dei
Deputati
Campo
de li Giochi
+
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M
Y
K
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