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QUI è tempo di Quintana / giugno 2023

la rivista ufficiale della Giostra della Quintana di Foligno

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Gianfranco Ricci, altro cavaliere leggendario

di Faenza, ripeteva spesso che la

Quintana di Foligno era la più difficile da

vincere. Tu che sei stato protagonista in

tutti i principali tornei cavallereschi d’Italia

concordi con il suo parere?

Sì, certamente, concordo con lui. Senza

scendere troppo nei particolari della gara,

già il fatto che non si possa sbagliare nulla o

sei fuori, la rende la Giostra più difficile di tutte.

Nelle altre città un errore ti è concesso,

puoi ancora recuperare e vincere. A Foligno

invece anche i più grandi cavalieri se fanno

un errore alla prima tornata sono fuori e non

hanno più la possibilità di rimediare.

Willer Giacomoni, “figlio d’arte”, avere per

padre un altro grande protagonista di questo

mondo, come Mario Giacomoni che ha

trionfato negli anni 70 e 80 in tutte le giostre

d’Italia, è stato per te più un peso o più un

aiuto?

Quando da piccolo mi approcciai all'equitazione

fu un problema, perché tutti facevano

paragoni e anche mio babbo si aspettava

grandi cose da me. Così, non riuscendo a

sopportare la situazione, smisi e iniziai a giocare

a pallavolo. Finite le scuole medie però,

sono tornato ai cavalli. Da quel momento mi è

stato di grande aiuto, uno stimolo, oltre che il

compagno di mille avventure.

Lo scorso anno nel Palio del Niballo si è verificato

un evento che possiamo definire storico,

la vittoria del folignate Luca Innocenzi,

primo cavaliere non “manfredo” ad aggiudicarsi

il Palio.

Come è stata vissuta a Faenza la vittoria di

uno “straniero”? Credi che quest’evento

possa portare a qualche cambiamento nel

modo di approcciarsi al palio anche negli altri

Rioni della tua città?

Le ultime due domande sono molto belle. Per

quanto riguarda la prima risposta posso dirti

che Faenza è divisa in cinque Rioni. Ovviamente

un quinto della città era contentissimo

della vittoria di Luca. Gli altri quattro quinti

no. Ne hanno dette e inventate di tutti i colori,

quindi direi proprio che non è stata vissuta

bene.

Il primo intervento è stato subito quello di

cercare regole e regolamenti vari per mettere

in difficoltà lo straniero (risatina). Poi però

anche altri Rioni si sono mossi nella stessa

direzione, dopo (ma anche prima) questa storica

vittoria di uno straniero a Faenza.

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