27.05.2023 Views

QUI è tempo di Quintana / giugno 2023

la rivista ufficiale della Giostra della Quintana di Foligno

la rivista ufficiale della Giostra della Quintana di Foligno

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

GIANFRANCO RICCI

Sono trascorsi 25 anni da quel maledetto 15

aprile 1998, ma a Foligno ancora si racconta

la favola del Cavaliere Nero. Gianfranco

Ricci di Faenza, campione indimenticabile,

se n’è andato a 55 anni dopo una vita piena

di successi. Proprio il suo cuore lo ha tradito,

quel grande cuore che lo ha fatto amare

in tutte le città dove si disputano tornei di

antico regime. Franco, quell’anno, avrebbe

dovuto giostrare a Servigliano prima di ritirarsi

dalle scene dopo una vita di successi.

Due anni prima aveva assunto la responsabilità

della Scuderia del Rione Rosso di

Faenza, proprio quello che lo aveva lanciato,

assaporando la vittoria come tecnico

dopo solo un anno. Ma il campione era abituato

ad essere il prim’attore dall’alto delle

sue 63 vittorie conquistate in tutte le giostra

d’Italia. A Foligno ha lasciato un ricordo

indelebile nei tre Rioni per cui ha giostrato.

Franco si faceva amare da tutti proprio per

quel suo carattere aperto, leale e per la sua

classe quando in sella a Zirmia o a Piccolo

Fiore si lanciava alla sua maniera sulla pista

del Campo de li Giochi. Cassero e Badia

non lo hanno certo dimenticato e certamente

neanche lo Spada dove Franco ha

raccolto le quattro vittorie in quella che lui

stesso definiva la regina delle giostre. La

prima volta nel 1982 dopo quasi vent’anni

d’attesa e, soprattutto, di secondi posti da

mordersi le mani, poi il tris tra il 1984 e il

1985 in sella allo splendido purosangue Piccolo

Fiore che ha davvero segnato un’epoca

della Quintana. Nel 1991 la fine del rapporto

con lo Spada e con la Quintana anche

se il Cavaliere Nero ha continuato a vincere

nelle altre piazze. Alla fine i suoi successi

saranno 63, raccolti ovunque ci fosse da

giostrare. Ricci ha dominato il suo Niballo a

Faenza per 10 volte, mentre 11 sono i centri

ad Arezzo. Per 8 volte ha sbancato la Quintana

di Ascoli ed il Palio di Castel Clementino

di Servigliano. E ancora 3 vittorie nella

Corsa all’anello di Narni, altre 3 al palio di

San Gemini, quattro al Torneo del Miglior

Cavaliere sempre a Narni, 4 allo Sperone

d’Oro e poi Monterubbiano, Pistoia e Ferrara

solo per ricordare le vittorie più importanti.

Il Cavaliere Nero, soprannome che i

folignati gli avevano cucito addosso, non si

risparmiava: mentre Gianni, detto Bimbo, rimaneva

ai box, in ginocchio, senza guardare

la tornata, Franco si faceva il segno

della Croce poi girava alla sua maniera il

cavallo e via verso la partenza. Da quel momento

era un susseguirsi di emozioni quando

ad ogni curva sembrava quasi che sollevasse

il cavallo per trattenerlo in pista. E

questi ricordi sono rimasti ben impressi

nella mente e nel cuore di tutti i quintanari

e dei tanti folignati che correvano poi ad

applaudirlo all’uscita del Campo de li Giochi.

Per lui era sempre un trionfo. Ed è stato

così fino alla fine dell’ultima tornata del Cavaliere

Nero.

55

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!