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La mia ditta 2/2021

La rivista di AXA al servizio delle aziende vi informa tre volte all'anno su temi che interessano i piccoli imprenditori.

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2 | 2021

La mia DITTA

La rivista per PMI di AXA

Successione sistemata

Rolf Hatt e Jacqueline Meier hanno pianificato

per tempo la successione aziendale e garantito così la continuità

del lavoro di una vita.

Pagina 28


Diventi

la capa

preferita

OFFERTE AXA PER LA

MOTIVAZIONE PER PMI

Know You Can

Legende folgt

AXA.ch/motivazione-pmi


EDITORIALE

Preservare il lavoro

di una vita

Succede anche a voi? Ci sono compiti che si tende

sempre a procrastinare. Come faccio io con l’editoriale,

l’articolo di apertura della rivista. Anche

se ogni volta mi ripropongo di farlo prima, finisce

sempre che lo scrivo all’ultimo minuto.

Altri compiti invece sono di un’importanza così

fondamentale che devono essere assolutamente

pianificati e affrontati per tempo. Come ad esempio

la successione nella propria azienda: se non viene

fatta a dovere si rischia il fallimento, una svendita

e la perdita di posti di lavoro. Ciononostante,

come emerge da recentissimi studi, molte PMI non

si occupano affatto, o ci pensano troppo tardi, di

pianificare la successione aziendale di quello che è

stato il lavoro di una vita. Solo il 30 per cento delle

PMI svizzere affronta attivamente questo argomento.

Eppure, in vista dell’ondata di pensionamenti

dei baby boomer, non solo una PMI su sette

necessiterà di una soluzione per la successione, ma

con l’uscita dei lavoratori nati negli anni con alto

tasso di natalità che vanno dal 1946 al 1964 si corre

anche il rischio di perdere know-how nelle aziende.

In questo numero scoprirete come potete impostare

in modo ottimale la vostra soluzione successoria ed

evitare carenza di risorse dovuta ai pensionamenti.

3

4

7

8

14

17

18

8

Editoriale

Domande dei lettori: rispondono i nostri esperti

Sicurezza

Tre titolari di azienda illustrano come evitare carenze di

risorse nonostante la scarsità di personale qualificato.

Reportage sinistri: il maltempo paralizza temporaneamente

le attività aziendali della Relish Brothers AG a Sempach.

Successo

Il numero dei pensionati è in continua crescita e pone

numerose casse pensione di fronte a grandi sfide.

Buona lettura!

22

Salomè Vogt, responsabile di Avenir Jeunesse, in una lunga

intervista dedicata alla previdenza per la vecchiaia.

Foto: Keystone/Gaetan Bally

La vostra Melanie Ade

Caporedattrice «La mia ditta»

Siamo anche su LinkedIn.

Venite a visitarci all’indirizzo

www.linkedin.com/

company/meine-firma

Per contenuti davvero interessanti

anche oline.

26

27

28

31

Grafico: imprese familiari

Responsabilità

I titolari della Hatt Montagen AG hanno pianificato per

tempo la loro soluzione successoria. E oggi sono contenti

di avere agito così.

L'intervista all'esperto: come la gestione integrata

del personale può supportare le PMI nelle loro attività

quotidiane.

32

La Kistag Dekopack AG di Schüpfheim dimostra come è

possibile affermarsi sul mercato anche senza un proprio

reparto innovazioni.

34

Il mio motivo d’orgoglio: imprenditori di successo

si raccontano

Stampato

myclimate.org/01-21-812807

COLOPHON

Editore: AXA, Newsroom | Indirizzo della redazione: AXA, «La mia ditta», Römerstrasse 17, 8400 Winterthur, www.la-mia-ditta.ch,

e-mail: lamia.ditta@axa.ch | Redazione: Melanie Ade (direzione). Hanno collaborato a questo numero: Véronique Diebold, Mirjam

Eberhard, Anna Ehrensperger, Urban Henzirohs, Joëlle Jeitler, Marcel Rubin | Online: Urs Wildi | Traduzione: Language Services,

AXA | Concezione e realizzazione: Infel AG, Zurigo, Beni Spirig | Stampa e spedizione: Swissprinters AG, Brühlstrasse 5, CH-4800

Zofingen | Periodicità: pubblicazione quadrimestrale in italiano, tedesco e francese | Tiratura complessiva: 84 000 Amministrazione

delle inserzioni: Galledia Fachmedien AG, Burgauerstrasse 50, 9230 Flawil, tel. 058 344 97 69, ornella.assalve@galledia.ch,

www.galledia.ch | Modifiche d’indirizzo e disdette: via mail a lamia.ditta@axa.ch | Avvertenza legale: lo scopo di questa pubblicazione

è di informarvi sui nostri servizi e prodotti. Essa non costituisce alcuna forma di offerta in senso giuridico. Sui concorsi non

si tiene alcuna corrispondenza. È escluso il ricorso alle vie legali.

02/2021 3

La mia DITTA


DOMANDE DEI LETTORI

Effetti della riforma del diritto azionario

Sono azionista di una PMI. La riforma

del diritto azionario è rilevante anche

per queste aziende?

P. W., Le Locle

È vero che molte delle novità del diritto

azionario, la cui entrata in vigore è prevista

non prima dell’1.1.2022, riguardano

soltanto le società quotate in borsa. La

revisione contempla una modernizzazione

e flessibilizzazione in diversi ambiti e predispone

altresì nuovi strumenti che in

parte interessano anche le PMI: sono ad

esempio rilevanti le nuove e flessibili

possibilità di finanziamento o le modalità

Hedwig Zingg Sanchez,

lic. iur., avvocata,

Responsabilità civile per

danni patrimoniali AXA

di svolgimento dell’assemblea generale.

Con il neointrodotto margine di variazione

del capitale, gli azionisti possono conferire

al consiglio di amministrazione la

competenza di aumentare o anche ridurre

il capitale azionario lungo un arco temporale

massimo di cinque anni entro una

fascia limitata, segnatamente con un

minimo del 50% e un massimo del 150%

del capitale azionario. Condizioni preliminari

a riguardo sono un’apposita disposizione

statutaria e almeno una revisione

limitata della società. In caso di optingout

è possibile soltanto l’autorizzazione

per un aumento di capitale. Questa

soluzione consente di trasferire in misura

maggiore in capo al CdA le decisioni

imprenditoriali relative a finanziamenti di

progetti o acquisizioni.

Una maggiore flessibilità è contemplata

anche per lo svolgimento dell’assemblea

generale (AG): il diritto azionario attuale

prevede infatti che l’AG debba riunire tutti

gli azionisti in un unico luogo in base al

c.d. principio di immediatezza, con

l’obiettivo di un effettivo confronto finalizzato

al processo di formazione dell’opinione

e in ultima analisi alle decisioni

degli azionisti. In base al nuovo diritto

azionario saranno invece possibili anche

AG in forma puramente virtuale o anche

mista, a condizione che risulti adempiuto

il principio di immediatezza virtuale. Oltre

a un adeguamento dello statuto sono

necessarie anche apposite apparecchiature

tecniche. In primis, gli azionisti

partecipanti devono essere identificabili

in modo univoco in modalità elettronica e

devono avere la possibilità di partecipare

ai dibattiti e avanzare proposte. Infine, le

votazioni elettroniche devono avvenire

senza differimenti, ovvero in maniera immediata,

al fine di garantire risultati non

distorti. Per le PMI è opportuno rivolgersi

a un consulente per valutare le possibilità

di attuazione concrete.

Responsabilità limitata nel trasporto

di merci

Siamo un negozio specializzato in elettronica e consegniamo i nostri prodotti

ai clienti perlopiù attraverso una ditta di spedizione esterna. In primavera

abbiamo inviato a Kreuzlingen una fornitura di altoparlanti di qualità per un

valore di 20 000 franchi. La merce è tuttavia arrivata a destinazione talmente

danneggiata da dover essere smaltita come perdita totale.

Il vettore risponde senz’altro del danno. Perché ho dunque bisogno di una mia

assicurazione dei trasporti di merce?

L. M., Uster

In molti casi le aziende di spedizione e di

trasporto rispondono solo in misura limitata

nei confronti dei committenti. A

seconda delle condizioni di responsabilità

(ad es. AB SPEDLOGSWISS, condizioni

ASTAG, ma anche CMR per i trasporti internazionali)

viene calcolata una soglia

massima di responsabilità sulla base del

peso effettivo della merce.

Se nel suo esempio presumiamo un peso

d’invio di 100 chili, la responsabilità

massima sarebbe tra 1100 e 1500 franchi.

A fronte di un valore della merce di 20 000

franchi, l’indennizzo da parte del vettore

sarebbe quindi solo una frazione del danno

effettivo.

Con un’assicurazione trasporti all risk di

AXA, le sue merci sono coperte durante la

movimentazione contro i rischi di perdita,

danneggiamento o distruzione per il loro

valore integrale. Vengono inoltre indennizzate

eventuali spese supplementari

conseguenti a un sinistro (tra l’altro trasporti

multipli, invii per espresso, spese di

sgombero, recupero o distruzione per le

merci danneggiate).

Claudia Keller,

specialista Sinistri

Assicurazioni

trasporti

La mia DITTA

4 02/2021


DOMANDE DEI LETTORI

Responsabilità

in caso di

manovra di

sorpasso rischiosa

Dovendo effettuare una consegna in

una stretta via laterale, l’autista di un

nostro autocarro si è allargato sul lato

sinistro della carreggiata per poi svoltare

a destra nella stradina. Durante

questa manova il nostro mezzo è stato

superato sulla destra da un’autovettura

ed è stato possibile evitare uno scontro

soltanto grazie alla prontezza di riflessi

del collaboratore. L’autista sarebbe

stato responsabile se si fosse verificata

una collisione con l’auto in sorpasso?

S. R., Mendrisio

Marc Gfeller, responsabile

team Sinistri Veicoli a

motore Berna

Illustrazioni: Sarah von Blumenthal; Philip Bürli

Le manovre di svolta a destra sono

estremamente pericolose e non di rado

sono causa di collisioni con biciclette e

ciclomotori. Per poter esaminare in modo

esaustivo la responsabilità di un utente

della strada è ovviamente sempre necessario

fare luce sulle circostanze concrete.

Di una fattispecie analoga a quella da lei

indicata si è tuttavia già occupato il

Tribunale federale, giungendo alla conclusione

che il mezzo che svolta a destra deve

sostanzialmente dare la precedenza se deve

allargarsi sulla sinistra della carreggiata.

Prima di effettuare la manovra il conducente

deve essere infatti certo di non

ostacolare né la precedenza dei mezzi

provenienti dalla direzione opposta, né

quella dei veicoli che arrivano da dietro.

L’attivazione dell’indicatore di direzione

non esonera chi svolta a destra dall’uso

della dovuta cautela, e prima eventualmente

è addirittura necessario procedere a

una fermata di sicurezza.

Per chi deve svoltare è quindi consigliabile

azionare per tempo l’indicatore di direzione

e restare in prossimità del margine destro

della carreggiata per evitare sorpassi da

destra. Se per la manovra di svolta è

necessario allargarsi sulla sinistra, i mezzi

che seguono hanno in linea di principio la

precedenza.

Continuazione del pagamento

del salario dopo il decesso

Uno dei miei collaboratori è morto del tutto inaspettatamente. Di quali

pagamenti devo continuare a farmi carico, ossia quali pretese finanziarie

possono avanzare i suoi congiunti?

F. T., Wetzikon

In linea di principio il rapporto di lavoro e

quindi anche il diritto al percepimento del

salario si estinguono con il decesso del

collaboratore. Se tuttavia il dipendente

lascia una moglie, un partner registrato,

figli minorenni o altre persone verso le

quali aveva un obbligo di sostentamento

(ad es. figli maggiorenni in formazione), il

datore deve protrarre il pagamento del

salario ancora per un periodo predefinito.

Questo cosiddetto salario da corrispondere

ai superstiti viene calcolato a partire

dal giorno del decesso e dipende dalla

durata di servizio del dipendente scomparso:

dal primo al quinto anno deve

essere pagata una mensilità, dal sesto

anno invece le mensilità sono due. In

particolare sono dovute tutte le consuete

Carole Kaufmann Ryan,

avvocata, AXA-ARAG

componenti salariali, come le indennità

fisse o la parte pro quota di tredicesima.

Questo salario per i superstiti non rientra

nella sfera del diritto successorio. Nella

successione rientrano però eventuali

pretese ancora dovute per il rapporto di

lavoro, come ad esempio ferie o straordinari.

02/2021 5

La mia DITTA


MOBILIZZARE LA GENTE

Donate una bici,

rendete possibile la mobilità.

Ogni bici conta!

velafrica.ch


Sicurezza

Contabilità

in outsourcing

Accounto libera PMI e società

fiduciarie da lunghi e laboriosi

adempimenti contabili, occupandosi

di tutti gli aspetti amministrativi.

Affinché possiate concentrarvi

sul vostro core business.

→ axa.ch/accounto

Foto: Getty Images/iStockphoto/Eli Asenova; Shutterstock/stockfour

7500

bici rubate

La riduzione della mobilità nel

2020 non ha avuto effetti significativi

sul numero di furti di

biciclette: complessivamente nel

2020 ne sono stati denunciati ad

AXA solo 300 in meno rispetto

all’anno precedente, ma sono

stati pur sempre 7800. E comunque

l’onere complessivo per sinistri

è salito di 130 000 franchi a

circa 11 milioni, per il semplice

motivo che i nuovi modelli di bicicletta

spesso sono più costosi

dei vecchi.

→ axa.ch/media

Preoccupati per

la previdenza

La previdenza per la vecchiaia assorbe da anni l’attenzione degli

svizzeri e si mantiene puntualmente e saldamente ai vertici dei barometri

delle apprensioni. Come emerge da un sondaggio di AXA

svolto su un campione rappresentativo di oltre 1000 persone della

Svizzera tedesca e romanda, la maggioranza degli intervistati teme

un inasprimento della pressione sulla previdenza per la vecchiaia a

causa delle sfide economiche legate alla crisi pandemica. Quasi la

metà degli interpellati prova anche un accresciuto senso di preoccupazione

per la propria situazione previdenziale e circa un terzo

di loro sta programmando misure appropriate per porvi rimedio,

come un maggiore investimento nel 3° pilastro o un riscatto nel 2°

pilastro.

Sebbene la previdenza per la vecchiaia generi preoccupazioni o timori

in numerose persone in Svizzera, più di due terzi degli intervistati

non sa su quale rendita potrà fare affidamento dopo il

pensionamento. La maggioranza degli interpellati auspicherebbe

perciò una panoramica più chiara di tutte le prestazioni del 1°, 2° e

3° pilastro. Per una maggiore trasparenza, AXA ha realizzato per i

suoi clienti un portale digitale della previdenza che illustra in modo

semplice e chiaro la situazione previdenziale personale in tutti e tre

i pilastri. Attualmente sono circa 200 000 i clienti che utilizzano il

portale.

02/2021

7 La mia DITTA


CARENZA DI MANODOPERA SPECIALIZZATA

La domanda di personale qualificato

è aumentata da inizio pandemia:

lo rileva Samuel Amrein, Managing

Director di First Choice Consulting

AG.

La mia DITTA

8 02/2021


CARENZA DI MANODOPERA SPECIALIZZATA

Saper cercare

significa saper

trovare

Per la prima volta da quattro anni, nel 2020

la domanda di manodopera specializzata è diminuita.

Ma l’apparenza inganna: talent management

globale e razionale strategia dei reclutamenti resteranno

decisivi per l’acquisizione di personale qualificato.

Testo Melanie Ade Immagini Dan Cermak

La mia ditta

First Choice Consulting AG,

fondata a Lucerna nel 2011, è

specializzata nel reclutamento

di personale dirigenziale e

qualificato per il mercato

farmaceutico svizzero e nel

business coaching personalizzato

per professionisti. Il

consolidato team di tre persone

vanta pluriennale esperienza

nella ricerca e reclutamento,

nella gestione di risorse umane

e leadership, oltre che nel

supporto ai processi di cambiamento.

→ firstchoice-consulting.ch

Da molti anni il cambiamento demografico è un fattore

fondamentale per il mercato del lavoro svizzero:

carenza di personale qualificato, ondate di pensionamenti,

prolungamento della vita lavorativa e perdita

di know-how sono solo alcuni dei numerosi temi che

da tempo interessano anche piccole e medie imprese.

Poi è venuto il coronavirus,

che ha investito l’economia elvetica

con una forza senza precedenti

e ha capovolto tutte le

certezze consolidate. Mentre

negli anni precedenti la domanda

di forza lavoro specializzata

era sempre cresciuta,

nel 2020 per la prima volta il

dato è sceso del 17 per cento,

come evidenzia il nuovo indice

del Gruppo Adecco Svizzera.

Non tutti i settori colpiti allo

stesso modo

Ciononostante l’inversione di

tendenza non pare avere riguardato

figure come ingegneri,

tecnici, amministratori

fiduciari e informatici. Particolarmente

elevata è rimasta

anche nel 2020 la domanda di professionisti di medicina

umana e farmacia. Lo conferma anche Samuel

Amrein, Managing Director di First Choice Consulting,

azienda specializzata

nella ricerca di dirigenti e lavoratori

specializzati per il mercato

farmaceutico svizzero. «Il

mercato è sostanzialmente stabile:

ma da quando è iniziata

la pandemia si nota una maggiore

carenza di forza lavoro

specializzata. Da un lato le

aziende sono meno propense

ad assumere, dall’altro vi è la

tendenza a cambiare meno frequentemente

lavoro». Numerosi

lavoratori confidano che

«Ormai una

funzione interessante

da sola non fa

più la differenza»

Samuel Amrein,

Managing Director di First Choice

Consulting AG

la crisi pandemica possa ridurre lo stress della loro

situazione e sono meno motivati a entrare in nuove

posizioni con conseguente periodo di prova, afferma

l’imprenditore lucernese.

Un atteggiamento del resto confermato anche

dall’ultimo «swissVR Monitor», sondaggio semestrale

condotto dal consulente Deloitte e dalla Scuola

universitaria di Lucerna, che elabora le previsioni

congiunturali e commerciali di 420 consiglieri di amministrazione.

Lo studio evidenzia che lo scorso

02/2021 9

La mia DITTA


CARENZA DI MANODOPERA SPECIALIZZATA

anno le offerte di lavoro sono leggermente diminuite,

ma la carenza di personale specializzato rimane,

anche se per ora meno urgente. Numerose imprese

sono sempre alla disperata ricerca di lavoratori qualificati

e il 59 per cento degli intervistati teme che

sarà sempre più difficile trovarne.

Promuovere i giovani talenti

Anche Duss Küchen deve fronteggiare una carenza

di risorse, come dichiara il direttore e consigliere di

amministrazione René Widmer. L’azienda di Emmenbrücke

cerca da tempo un revisore dei conti e non

riesce a trovarlo. «In generale constatiamo che negli

ultimi mesi le candidature per posto vacante sono diminuite.

Spesso ora ci vuole un po’ più di tempo o,

a volte, anche fortuna per trovare lavoratori qualificati»

afferma. Ma la causa di tutto questo non è solo

la pandemia. «La carenza di forza lavoro specializzata

caratterizza da sempre il nostro settore. Per questo

pianifichiamo sempre con due anni di anticipo le

uscite a causa di pensionamento, in modo da poter

coprire la posizione a tempo debito; quando abbiamo

singoli posti vacanti cerchiamo sempre di sopperire

con avvicendamenti interni oppure formando gli apprendisti».

Nel caso dei lavoratori specializzati nel settore cucine

si punta generalmente su formazione e qualificazione

di giovani talenti, addestrando dai quattro ai

cinque apprendisti. «Investiamo molto nella promozione

e nel consolidamento delle capacità e delle doti

individuali dei nostri collaboratori», afferma Widmer.

È uno dei valori aziendali di Duss Küchen, ma anche

una mossa elementare per aumentare l’attrattività

come datore di lavoro. L’imprenditore ne è convinto:

«Oltre a un’attività interessante, a un’infrastruttura

moderna e all’autonomia sul posto di lavoro, modelli

operativi flessibili e la possibilità di crescere internamente

o di ottenere una qualificazione rappresentano

oggi un’esigenza fondamentale

per i giovani talenti».

«Quando abbiamo

posti vacanti

cerchiamo di

sopperire con

avvicendamenti

interni»

Chiarire esattamente

le esigenze

Concetto ribadito anche dal

Senior Recruiting Manager

Samuel Amrein: «Ormai la

sola funzione, per quanto interessante,

da sola non fa più

la differenza. Le PMI farebbero

bene quindi a chiedersi

quali siano esattamente le

esigenze dei giovani a cui è

affidato il ricambio generazionale».

Ad esempio la nuova generazione auspica

un certo diritto di consultazione, strutture semplici

e gerarchie piatte, nonché una cultura aziendale em-

René Widmer, direttore e

consigliere di amministrazione

di Duss Küchen AG

La mia ditta

Fondata nel 1985, Duss

Küchen di Emmenbrücke

conta oggi 42 dipendenti, di

cui cinque apprendisti. È specializzata

su ambienti cucina,

armadi, porte e arredo bagno.

Progetta, consegna e installa

elementi di produzione propria

per migliorare l’habitat

delle persone. Da oltre 30 anni

il team è sinonimo di professionalità,

qualità artigianale e

consulenza personalizzata,

oltre a svolgere un fondamentale

ruolo per la comunità

locale.

→ duss-kuechen.ch

patica. In singoli casi Amrein ritiene addirittura consigliabile

che le PMI si consultino specificamente con

opionisti interni o esterni delle giovani generazioni

per elaborare nuovi piani di reclutamento, chiarire

le reali esigenze del target specifico e inserirle nel

processo di ricerca: «Bisogna tener presente che le

new entry delle giovani generazioni rappresentano i

dirigenti e i decisori di domani».

Allenare i lavoratori al futuro

Immedesimarsi consapevolmente nel proprio target

e rispondere alle sue esigenze: questo consiglia ai

propri clienti anche l’imprenditore Cornel Müller.

A chi cerca un impiego e alle aziende, la sua HR

Tech Holding propone piattaforme e tool digitali di

supporto al reclutamento. E ha una visione ambiziosa:

semplificare l’incontro fra datori di lavoro e

lavoratori. «Osservando l’andamento demografico,

possiamo affermare che nel medio-lungo periodo

in Svizzera verrà a mancare personale qualificato;

e sarà importante, per le imprese e per l’intera economia

nazionale, riuscire a dare ai lavoratori le necessarie

competenze e formarli per il mercato del

futuro», afferma convinto Müller. Tuttavia: «Proprio

le PMI hanno risorse limitate di gestione personale

per coadiuvare con successo i lavoratori in questa

trasformazione».

Il consiglio è quindi di ricorrere al consulente di

carriera digitale «People-Analytix»: il tool indica al

personale quali abilità saranno importanti nel futuro,

quali professioni o progetti meglio si adattano

al proprio profilo e come colmare miratamente eventuali

lacune. Per i dirigenti People-Analytix rappresenta

un utile strumento per individuare i collabo-

La mia DITTA

10 02/2021


CARENZA DI MANODOPERA SPECIALIZZATA

Punta su formazione e

qualificazione dei giovani

talenti: René Widmer,

direttore e consigliere di

amministrazione di Duss

Küchen, con due apprendisti.

02/2021 11

La mia DITTA


CARENZA DI MANODOPERA SPECIALIZZATA

La mia ditta

HR Tech Holding AG è specializzata

in soluzioni innovative di

e-recruiting, talent management

e raccolta dati sul mercato

del lavoro. Fondata nel 1999, la

holding riunisce oggi quattro

aziende: jobchannel AG, x28 SA,

SFKI e People-Analytix SA.

Obiettivo fondamentale è favorire

l’incontro fra datori di

lavoro e lavoratori con il ricorso

a tool e tecnologie di tipo innovativo,

sostenendo in tal modo

la ricerca di personale specializzato

da parte delle aziende e

quella di un impiego da parte

dei candidati.

→ hr-tech.ch

La sua azienda nasce per fare

incontrare datori di lavoro e

lavoratori: Cornel Müller,

fondatore e titolare di HR

Tech Holding.

La mia DITTA

12 02/2021


CARENZA DI MANODOPERA SPECIALIZZATA

ratori più idonei per un progetto o un posto vacante

e «scovare» esigenze di qualificazione a livello di personale.

«In questo modo le PMI possono garantirsi

una capacità di sopravvivenza», spiega Müller.

Conoscere i propri punti deboli

L’imprenditore, che con la sua HR Tech Holding durante

la pandemia ha fornito alla task force della

Confederazione e al Politecnico federale di Zurigo

i dati più aggiornati sul mercato del lavoro, ha

un’ulteriore preziosa indicazione per altre PMI: «La

carenza di personale specializzato non sempre dipende

dal mercato, talvolta è ‹autoprodotta›. Ogni

PMI dovrebbe chiedersi: è difficile trovare forza

lavoro qualificata perché non ce n’è a sufficienza?

O è scarsa solo nella regione? Il mio settore non è

sufficientemente interessante? Forse le altre aziende

sono meglio attrezzate? Sono io a sbagliare la ricerca?»

A queste domande risponde l’indice svizzero

delle risorse specializzate (SFKI). Sviluppato su base

«La carenza di personale

specializzato non

sempre dipende

dal mercato, talvolta

è ‹autoprodotta›»

Cornel Müller, fondatore

e titolare di HR Tech Holding AG

scientifica da HR Tech Holding in collaborazione con

la Scuola universitaria di Lucerna, l’indice evidenzia

la posizione dell’azienda sul mercato del lavoro

specializzato, dove sono gli ostacoli al reclutamento

di lavoratori qualificati e come eliminarli. Perché,

come dice giustamente Cornel Müller: «Chi capisce

il mercato trova i lavoratori migliori».

Sei consigli per il successo

Cornel Müller, fondatore e

titolare di HR Tech Holding AG,

fornisce sei «dritte» per dare a

se stessi e alla propria PMI

attrattività e interesse nei

confronti di giovani talenti e

lavoratori qualificati.

i1i

Pubblicare l’inserzione sul

proprio sito web

Oggi ogni azienda ha un proprio

sito web: sfruttatelo totalmente

per pubblicizzare i posti vacanti.

Non c’è metodo più semplice e

conveniente. La cosa migliore è

creare una sottopagina separata

per ciascuna inserzione, evitando

i PDF. In questo modo gli annunci

saranno individuati meglio dai

motori di ricerca (lavoro).

i2i

Arricchire pagina per carriere

con benefit interessanti

Create una pagina dedicata alle

carriere per dare un contesto alle

inserzioni, ma anche per descrivere

i benefit offerti dal datore di

lavoro. Riflettete su cosa vi

distingue dagli altri datori di

lavoro e su cosa potete offrire

come PMI rispetto alle «grandi».

i3i

Denominazione funzione

sempre breve e chiara

Jobchannel ha svolto varie analisi

e valutazioni di inserzioni ed è

giunta a una conclusione: le funzioni

fra 11 e 20 caratteri raggiungono

il miglior tasso di interazioni.

Per compattare la descrizione

elaborare sempre, ove possibile,

funzioni di genere unico (es. professionista

paramedico invece di

operatore/operatrice sanitario/a).

Inoltre le inserzioni con funzioni

chiare, non equivocabili raggiungono

migliori risultati (es. professionista

paramedico invece di

tecnico/a specializzato/a nelle

cure).

i4i

Conoscere target e mercato del

lavoro

Come la pensano le persone che

cercate? Dove si trovano? Dove le

cercate? Sul mercato del lavoro ce

ne sono molte o poche? Sul mercato

del lavoro ci sono persone

«papabili» per la posizione ricercata,

anche con poco upskilling?

La concorrenza ha bisogno delle

stesse persone? Cosa fa la concorenza

di diverso in ambito recruiting?

i5i

Creare contenuti specifici per il

target

Conoscendo perfettamente il

proprio target è possibile rivolgersi

direttamente a esso nel

luogo giusto e «conquistarlo».

A questo scopo create contenuti

specifici sul vostro sito web.

Collocate i contenuti nella pagina

dedicata alle carriere e allestite

una singola sottopagina per

ciascun gruppo professionale.

Avete capito che il target

preferisce gli orari di lavoro

flessibili e punta a conciliare

professione e famiglia? Sottolineate

le condizioni di lavoro specifiche

per madri e padri di famiglia

e la possibilità di organizzare gli

orari in autonomia.

i6i

Opportunità di candidatura

senza ostacoli

Tutte le misure aiutano soltanto

se alla fine sono le persone giuste

a candidarsi e queste non interrompono

il processo di candidatura.

A tal fine deve essere evidente

innanzitutto come ci si

candida. Deve essere facile

trovare anche le modalità di

contatto, meglio se personali, per

le domande. Inoltre il processo di

candidatura non deve prevedere

complicata modulistica, iter

superflui e complessi ed eterne

sessioni di feedback.

02/2021 13

La mia DITTA


REPORTAGE MARKETING SINISTRI

Un’azienda alle corde

Le chitarre non vanno d’accordo con l’acqua: neanche quelle

di Relish Brothers, a Sempach Station. La devastazione totale del magazzino,

portata da un allagamento, aveva messo a repentaglio

non solo la reputazione del marchio ma l’intero futuro dell’azienda.

Testo Marcel Rubin

Immagini Herbert Zimmermann

A sinistra le montagne, a destra sili e fattorie che si

avvicinano: entrando a Sempach Station non si ha

certo l’impressione che il villaggio possa essere sede

di uno dei più innovativi costruttori di chitarre della

Svizzera. Anche l’atmosfera idilliaca può ingannare:

perché ancora a inizio luglio dello scorso anno il

cielo era pieno di nuvole scure.

La telefonata che non vorresti

«È una vita che mia moglie mi dice di tenere un

cellulare privato», esordisce Silvan Küng, direttore

e co-fondatore di Relish Brothers AG, riassumendo

gli eventi del 2 luglio 2020. Dalla costituzione dell’azienda

nel 2013 infatti il suo portatile è diventato

sempre più un telefono di lavoro e l’accorata richiesta

della moglie è sempre rimasta lettera morta. «Avevamo

deciso di andare a cena a Lucerna», continua.

E la serata era proseguita al cinema, dove era stato

tutto un susseguirsi di vibrazioni e leggeri squilli di

telefono. «Ma non era il mio, perché lo avevo lasciato

a casa».

Invece il cellulare della moglie mostrava una serie

infinita di chiamate senza risposta e di messaggi,

però tutti destinati a lui. «Sono uscito dal cinema e

ho chiamato i miei genitori: un conoscente presso

i vigili del fuoco aveva detto loro che l’intera area

intorno alla nostra sede era sommersa dall’acqua»

spiega Küng. Nella regione vi erano state forti piogge

per tutta la giornata, ma questo non lo aveva preoccu-

«Se fossero stati strumenti

finiti, la ferita sarebbe stata certo

più profonda»

Silvan Küng, direttore e co-fondatore di Relish Brothers AG

pato particolarmente. Riflettendo

un attimo sul da farsi, aveva pensato

di recarsi subito sul posto per

verificare la situazione. Ma dall’altra

parte del filo gli avevano detto

che in ogni caso non sarebbe potuto

entrare: con tutta quell’acqua e gli

impianti elettrici in funzione c’era

il rischio di restare folgorati. È riuscito

comunque a recarsi in azienda

il giorno dopo.

La mia ditta

Il mattino dopo

Era stato sufficiente salire in auto

per avere cattivi presagi: vetture trascinate

via dall’inondazione e ovunque

allagamenti. «Le dimensioni del disastro erano

superiori a quanto ipotizzato in un primo tempo. Ho

fatto tutta la regione, da una località all’altra, periziando

un sinistro dopo l’altro», conferma Daniel

Wipfli, Ispettore sinistri AXA, anch’egli presente

quel giorno sul posto. Lì per lì era impossibile pensare

di riprendere l’attività: acqua e fango avevano

trovato la via dell’ingresso e si erano accumulati per

oltre un metro nel magazzino sotterraneo. Inoltre

c’era il rischio che tutte le masserizie potessero essere

sotto tensione elettrica. Al momento comunque

le dimensioni del danno non potevano essere ancora

stimate. «Un primo motivo di sollievo fu constatare

che nessuna chitarra finita era stata distrutta dalla

furia degli elementi», ricorda Küng. E prosegue: «In

magazzino avevamo soprattutto semilavorati. Certo,

c’erano pezzi su cui avevamo già investito un bel po’

di ore di lavoro, ma se fossero stati strumenti finiti,

la ferita sarebbe stata certo più profonda». L’ondata

di acqua e detriti però aveva rovesciato gli scaffali

Dal 2013 Relish Brothers

produce a Sempach Station

chitarre che cantano fuori dal

coro. Si tratta di strumenti

innovativi, realizzati in alluminio

con pick-up intercambiabili,

che vengono spediti in tutto il

mondo.

→ relish.swiss

La mia DITTA

14 02/2021


REPORTAGE SINISTRI

1 Le chitarre vengono fabbricate

nella manifattura interna di

Sempach Station.

2 Il co-fondatore e direttore Silvan

Küng è orgoglioso dei propri

strumenti innovativi.

3 In magazzino il livello dell’acqua

era alto come una chitarra.

4 Silvan Küng con l’Ispettore

sinistri AXA Daniel Wipfli nello

showroom di Relish Brothers.

1

2

3

4

02/2021 15

La mia DITTA


REPORTAGE SINISTRI

Relish Brothers si muovono in una fascia di prezzo

medio-alta. Anche per questo, una volta appurata

l’entità dei danni, è emerso chiaramente che non si

sarebbero potuti rischiare danni di immagine lavorando

sui materiali deteriorati.

Silvan Küng è felicissimo che la sua azienda sia riuscita a

cavarsela brillantemente.

e i componenti, in gran parte di legno, erano irrimediabilmente

inzuppati. L’intero magazzino avrebbe

dovuto essere smaltito, questo era sicuro, perché

continuando a utilizzare questi pezzi si sarebbe rischiato

un gran numero di reclami in garanzia.

Assicurazione di cose

per imprese

Nessuno è immune dai danni

causati da incendio, eventi

naturali, acqua, rottura di vetri

e furto con scasso.

Per non trovarsi a mani vuote in

caso di sinistro, l’assicurazione

di cose di AXA offre copertura

per la perdita materiale, i danni

da interruzione di esercizio, le

spese supplementari nonché le

spese di sgombero e smaltimento

senza alcuna complicazione.

→ axa.ch/assicurazione-cose

Qualità: asset più prezioso

Relish Brothers realizza chitarre piuttosto particolari.

Oltre al classico legno, la manifattura utilizza

anche l’alluminio, che sostanzialmente va a costituire

lo scheletro dello strumento. Ma la vera specialità

è costituita dall'elettronica: solitamente i

pick-up, cioè i trasduttori che convertono le vibrazioni

delle corde in segnali acustici, sono incorporati

nella chitarra, un dogma tecnico che a Küng e

al socio ha sempre dato molto fastidio. Ogni pick-up

ha caratteristiche del tutto individuali e conseguentemente

produce un determinato tipo di sound. Per

modificarlo occorre sganciare

e svitare i pick-up, installandone

di nuovi e saldandoli ai

cavi oppure si deve acquistare

una nuova chitarra. I due imprenditori

hanno isolato il

problema: comprendendo l’esigenza

di maggiore personalizzazione

hanno sviluppato

un brevetto per sostituire

facilmente i pick-up, addirittura

durante l’esecuzione, un

sistema paragonabile a uno

smartphone dotato di tutte

le sue varie app. La clientela è

composta in gran parte da appassionati

di tecnologia e musicisti

professionisti, non da

ultimo perché gli strumenti di

Insieme attraverso la crisi

Lo spettro di un potenziale danno reputazionale ha

aleggiato a lungo fra i pensieri di Küng. L’America

settentrionale rappresenta il suo più grande mercato,

ma le sue chitarre sono acquistate in tutto

il mondo e i clienti attendevano le loro consegne:

per un operatore di nicchia l’immagine all’interno

del settore è fondamentale. E le mancate consegne

sarebbero state la cosa peggiore per Küng e la reputazione

della sua azienda. Però non c’erano più

custodie intatte: queste arrivavano normalmente

con trasporti via mare e per riassortire ci sarebbero

volute parecchie settimane. Küng allora aveva deciso

di ordinare le «guitar case» via aerea, sobbarcandosi

maggiori oneri finanziari, ma fortunatamente la differenza

con questa formula di trasporto più rapida

ma più costosa era stata coperta dall'assicurazione.

«Confrontando i costi di un’interruzione di esercizio

con quelli necessari per una ripresa dell’attività, abbiamo

deciso di fare tutto quello che si poteva per

riprendere a lavorare al più presto», così spiega l’Ispettore

sinistri Wipfli come ha ragionato insieme

a Küng. «Sono stato felicissimo di non essermi trovato

da solo in questo momento. Abbiamo lavorato

fianco a fianco: questo mi è stato di enorme beneficio

non solo dal punto di vista finanziario ma anche

psicologico», racconta Küng. In breve tempo il

magazzino è stato sgomberato da acqua e ammassi

di fango e, grazie alla collaborazione di tutti, è stato

possibile trovare una struttura provvisoria per eseguire

le operazioni di tinteggiatura. «Silvan conosce

perfettamente la propria azienda ed è stato in grado

di fornirmi rapidamente, in formato elettronico,

i dati necessari per la gestione sinistro: un fattore

decisivo in questa situazione», spiega un soddisfatto

Wipfli con riferimento al suo cliente. Collaborazione

ottima, quindi, e in fin dei conti danni circoscritti:

ma speriamo che le prossime precipitazioni record si

facciano attendere ancora per un po’. Nel frattempo

Küng, per prudenza, ha spostato le nuove scorte nel

suo ufficio.

«Abbiamo deciso di fare tutto

quello che si poteva per riprendere

a lavorare al più presto»

Daniel Wipfli, Ispettore sinistri AXA

La mia DITTA

16 02/2021


Successo

Foto: Shutterstock/Tyler Olson; iStockphoto/peterschreiber.media

Nuove

opzioni di

pagamento

AXA è la prima assicurazione svizzera

operante in tutti i rami ad accettare

versamenti in bitcoin dagli

assicurati. In questo modo la compagnia

risponde alla crescente domanda

del pubblico di maggiore

libertà di scelta nelle modalità di

pagamento. Inizialmente si potranno

pagare comodamente in

bitcoin i premi per tutti i prodotti

Non vita di AXA Assicurazioni SA

(esclusa AXA-ARAG); seguiranno

altre opzioni come Twint.

Più valore dal

salario

Swibeco garantirà ai vostri collaboratori

prezzi agevolati e prestazioni

salariali accessorie esenti da

imposte. Il servizio complementare

è incluso per i clienti titolari

di una soluzione LPP di AXA.

→ axa.ch/swibeco

Una copertura

completa

Semplice, chiara e flessibile: così le PMI vogliono che sia la loro assicurazione.

AXA Svizzera ha adeguato la propria offerta a questa

esigenza, lanciando in primavera due nuovi prodotti: l’assicurazione

per PMI e l’assicurazione di persone per PMI. Hanno una struttura

modulare, le singole coperture sono abbinabili fra loro in maniera

flessibile e l’offerta è adattabile alle esigenze di ciascuna impresa. I

documenti per i clienti sono chiari e comprensibili: nell’offerta e nel

contratto si vede a colpo d’occhio cosa è assicurato e cosa non lo è.

L’offerta modulare dell’assicurazione per PMI comprende le principali

assicurazioni di cose e di responsabilità civile nonché la protezione

giuridica e l’assicurazione Cyber per PMI; può essere stipulata

come pacchetto o per singoli moduli. L’assicurazione di persone per

PMI sgrava dal punto di vista finanziario il cliente con l'assicurazione

infortuni obbligatoria e complementare LAINF e l'assicurazione d’indennità

giornaliera in caso di malattia. Inoltre l’azienda viene assistita

con misure preventive che contribuiscono alla salute dei collaboratori.

Grazie alle nuove formule PMI, per la composizione di una

soluzione assicurativa ottimale in futuro saranno sufficienti pochi

dati e limitate domande sul rischio. Gli imprenditori che amano informarsi

online potranno individuare le assicurazioni necessarie per

la loro azienda, tramite l’analisi del fabbisogno per PMI, e calcolare

direttamente il premio con il tool online dedicato.

→ axa.ch/assicurazioni-pmi

02/2021 17

La mia DITTA


PREVIDENZA PROFESSIONALE

Una soluzione

equa per

tutte le generazioni

La Svizzera sta andando incontro

a una vera e propria ondata

di pensionamenti che accentuerà

il sovvenzionamento trasversale

delle rendite di vecchiaia a scapito

delle generazioni più giovani.

Ora più che mai risultano evidenti

i punti di forza delle soluzioni

LPP semiautonome.

Testo Anna Ehrensperger

Foto: Getty Images/iStockphoto

La mia DITTA

02/2021


PREVIDENZA PROFESSIONALE

Nei prossimi 10-15 anni circa un milione di svizzeri

raggiungerà l’età di pensionamento, un numero mai

registrato prima in Svizzera. Si tratta dei cosiddetti

baby boomer, cioè dei nati durante il periodo dell’esplosione

demografica fino al 1964.

La fila dei pensionati continuerà così a ingrossarsi

sbilanciando ulteriormente, all’interno delle casse

pensione, il rapporto tra assicurati attivi e assicurati

in pensione. Questo fenomeno, unito all’allungamento

della speranza di vita e al duraturo basso

livello dei tassi d’interesse, metterà numerose casse

pensione di fronte a nuove sfide.

La problematica delle rendite si acuisce

I parametri attualmente validi per il calcolo delle

rendite di vecchiaia sono improntati a un eccessivo

ottimismo. Ne è un esempio l’elevata aliquota di conversione

LPP fissata dalla legge che non rispecchia

affatto la situazione contingente. Quando è stata introdotta

la previdenza professionale, l’aspettativa di

vita era molto più breve, i tassi notevolmente più alti

e la quota di lavoratori nettamente superiore a quella

dei pensionati.

Vi è poi anche la garanzia dei diritti acquisiti

riconosciuta ai beneficiari, in virtù della quale le

rendite di vecchiaia pattuite restano invariate per

la loro intera durata. Le casse pensione devono finanziare

le rendite di vecchiaia con il patrimonio di

previdenza accumulato dai pensionati e i redditi da

interessi conseguiti, ma nelle odierne condizioni diventa

sempre più difficile. Nel caso in cui il denaro

disponibile non sia più sufficiente, le casse pensione

sono obbligate a trovare altre fonti di finanziamento

delle rendite in corso.

«Le rendite di vecchiaia

pattuite restano invariate per

la loro intera durata»

Possono incrementare considerevolmente i rendimenti

dei propri investimenti o ridurre le prestazioni

alle generazioni future distraendo fondi che

spetterebbero agli assicurati attivi. Con l’imminente

pensionamento in massa dei baby boomer la situazione

si aggraverà ulteriormente.

Miliardi ridistribuiti

Già ora nella previdenza professionale in Svizzera

svariati miliardi vengono dirottati ogni anno dalle

generazioni più giovani a quelle più anziane, mediante

il non accredito totale o parziale dei redditi da

interessi ai conti degli assicurati attivi e la destina-

02/2021 19

La mia DITTA


PREVIDENZA PROFESSIONALE

Da inizio 2019 AXA si concentra

unicamente su soluzioni di

cassa pensione semiautonome.

Qual è il suo bilancio finora?

Dal momento della trasformazione

ad oggi le nostre nuove

fondazioni collettive semiautonome

si sono sviluppate ottimamente

e hanno superato senza

problemi le difficoltà causate dal

coronavirus. Nonostante le forti

oscillazioni di borsa hanno concesso

agli assicurati anche nel

2020 una remunerazione degli

averi di vecchiaia ben al di sopra

del tasso d’interesse minimo LPP.

zione di tali somme al finanziamento delle rendite di

vecchiaia presenti e future. Secondo la Commissione

di alta vigilanza (CAV) la ridistribuzione nella previdenza

professionale ha superato nel 2019 i 7 miliardi

di franchi, un ammanco che graverà sugli attuali lavoratori

quando andranno in pensione.

Questo squilibrio incide in modo marcato nell’assicurazione

completa che concede garanzie integrali

«Le soluzioni semiautonome

offrono una maggiore redditività

sul lungo periodo»

Constance Reschke, responsabile

Previdenza professionale di

AXA Svizzera

e, a differenza di altre soluzioni LPP, si fa carico sia

dei rischi di decesso e invalidità che del rischio d'investimento.

Gli assicuratori vita che offrono assicurazioni

complete devono poter coprire in qualsiasi

momento con capitale tutti gli impegni concernenti

le rendite, inclusa la remunerazione minima, e con

capitale di rischio supplementare i relativi investimenti.

Ciò li induce ad adottare una strategia d’investimento

prudente privilegiando soprattutto i titoli obbligazionari

che, nel panorama di persistenti tassi

bassi, fruttano rendimenti quasi nulli. Pertanto

hanno opportunità reddituali notevolmente inferiori

rispetto alle casse pensione o alle fondazioni

collettive semiautonome, molto più libere nella definizione

della strategia d’investimento.

Per gli assicurati significa che, in proporzione,

una parte più consistente dei redditi ottenuti deve

essere impiegata per finanziare le rendite di vecchiaia

in corso, con un aumento del sovvenzionamento

trasversale estraneo al sistema a scapito delle

generazioni più giovani.

Le compagnie che offrono assicurazioni complete

sono costrette a decurtare le prestazioni promesse

ai futuri pensionati abbassando progressivamente la

remunerazione degli assicurati attivi e le aliquote di

conversione per le prossime rendite. Allo stesso tempo

però i premi che dipendenti e datori di lavoro pagano

restano gli stessi. Vuol dire che i clienti dell’assicurazione

completa pagano un prezzo sempre più elevato

per una prestazione sempre più modesta.

Foto: p.g.c.

Come si presenta il grado di

copertura dopo un anno di

coronavirus?

Alla fine del 2020 il grado medio

di copertura era di circa il 110%.

La strategia d’investimento

orientata al lungo periodo e perfettamente

bilanciata produce i

suoi frutti. Le fondazioni collettive

dispongono inoltre di solide basi

finanziarie e strutturali. Hanno

avviato la semiautonomia con

riserve aggiuntive pari a 3 miliardi

di franchi e un elevato grado di

copertura; nel 2019 sono riuscite

addirittura ad aumentare le loro

riserve di fluttuazione di valore

che serviranno a compensare nel

tempo eventuali oscillazioni di

mercato.

Qual è stato l’andamento dei

nuovi affari?

La domanda sul mercato è

particolarmente sostenuta. Le

buone condizioni delle nostre fondazioni

collettive semiautonome

parlano da sole. Dopo che, già

all’atto della trasformazione, nove

clienti su dieci hanno deciso di

passare alla semiautonomia, negli

ultimi due anni le nostre fondazioni

collettive hanno registrato

un forte incremento anche

nell’ambito dei nuovi affari. Nel

2020 si sono addirittura triplicati:

un record storico.

Come intende sviluppare

l’attività in un’ottica futura?

Una buona soluzione di cassa

pensione diventa sempre più

importante come tratto distintivo

sul mercato occupazionale e della

forza lavoro specializzata. Per

questo sviluppiamo offerte e servizi

sempre nuovi che vanno oltre

le classiche formule previdenziali

e assicurative, ad esempio

nell’ambito della salute e della

motivazione dei collaboratori. Da

poco offriamo Swibeco, un’innovativa

piattaforma di benefit di

cui i clienti commerciali possono

avvalersi per i propri collaboratori

raffor- zando la loro attrattiva

come datori di lavoro.

→ axa.ch/swibeco

«Quando è stata introdotta la previdenza

professionale, l’aspettativa di vita era molto

più breve e i tassi notevolmente più alti»

Addio rendita?

Gli assicurati attivi sono i più penalizzati, dato che

remunerazione del capitale di vecchiaia e aliquota

di conversione sono gli elementi determinanti per

l’ammontare della rendita.

Cambia sostanzialmente se l’avere di vecchiaia

viene remunerato all’1%, cioè al tasso d’interesse minimo

LPP normalmente applicato nell’assicurazione

completa, o al 2% come possibile nella semiautonomia.

Con una remunerazione doppia, l’effetto degli

interessi composti durante la vita lavorativa porta a

un incremento della rendita di vecchiaia fino al 20%.

Per il singolo assicurato già questo si traduce in varie

centinaia di franchi in più al mese.

A ciò si aggiunge la percentuale dell’aliquota di

conversione, decisiva ai fini della rendita che si riceverà

sulla base dell’avere di vecchiaia accumulato.

Al momento l’aliquota di conversione nel regime obbligatorio

fissata per legge è del 6,8%. Ciò significa

che per ogni 100 000 franchi di capitale di vecchiaia

viene corrisposta una rendita annua di 6800 fran-

La mia DITTA

20 02/2021


PREVIDENZA PROFESSIONALE

La forbice delle rendite cresce

Fino al 20% in più di rendita

per la maggiore remunerazione

nella semiautonomia

Fino al 10% in meno di rendita

per le aliquote di conversione

ridotte nell’assicurazione

completa

Prospettiva nella semiautonomia: rendita maggiorata

fino al 30%

chi. Nel regime sovraobbligatorio invece non vi sono

norme tassative, per cui gli istituti di previdenza possono

fissarla autonomamente a propria discrezione.

Spesso quindi l’aliquota di conversione nel regime

sovraobbligatorio è notevolmente inferiore al 6,8%

applicato nel regime obbligatorio. Da anni ormai

nell’assicurazione completa si assiste a una riduzione

di tali aliquote di conversione.

Un miliardo di franchi

in più per gli assicurati

Le fondazioni collettive di AXA

hanno versato agli assicurati

negli ultimi due anni complessivamente

un miliardo di franchi

in più di redditi da interessi

rispetto a quanto sarebbe stato

possibile con l’assicurazione

completa. Questo perché con

una strategia d’investimento

più libera e ampiamente diversificata

hanno ricavato rendimenti

più elevati a vantaggio

degli assicurati e perché sono

entrate nella semiautonomia

senza impegni pregressi concernenti

le rendite e ne devono

finanziare solo un numero

esiguo.

Soluzioni LPP di AXA:

→ axa.ch/previdenza-professionale

Fino al 30% in più di rendita

di vecchiaia

Nella loro strategia d’investimento

le soluzioni semiautonome

godono di libertà e flessibilità

più ampie e possono

approfittare a lungo termine

di opportunità reddituali nettamente

migliori a beneficio

degli assicurati.

Questo consente loro di remunerare

in modo più favorevole

gli averi di vecchiaia e di

mantenere costanti più a lungo

le aliquote di conversione nel

regime sovraobbligatorio. Grazie

alla remunerazione più

elevata, compreso l’effetto

degli interessi composti, e ad

aliquote di conversione più

stabili, gli assicurati hanno la

prospettiva di una rendita

di vecchiaia fino al 30% più

elevata in confronto alle assicurazioni

complete. La forbice tra le prestazioni di

un’assicurazione completa e di una soluzione LPP

semiautonoma si sta via via allargando.

Diventi

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preferito

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AXA.ch/salute-pmi

Know You Can


INTERVISTA

«Questi temi non

vengono discussi a

tavola»

Il nostro sistema previdenziale necessita di riforme radicali,

un punto sul quale classe politica ed esperti concordano.

E ciò malgrado non si fanno passi avanti. Cosa pensa la nuova

generazione di questa situazione? Ne abbiamo parlato con

Salomè Vogt, responsabile di Avenir Jeunesse.

Testo Urban Henzirohs

Immagini Désirée Good

Salomè Vogt, a seguito della crisi pandemica la

previdenza per la vecchiaia è un po’ scomparsa

dalla consapevolezza della gente.

Come valuta la situazione della previdenza per la

vecchiaia?

Il coronavirus ha effettivamente in parte scalzato

l’argomento dalla consapevolezza, anche se con

la previdenza occorre andare avanti e progredire,

in quanto l’esigenza d’intervento non è cambiata.

A tutt’oggi, sette miliardi di franchi vengono ridistribuiti

ogni anno dalla generazione attiva alla

generazione in pensione. Questo denaro ci mancherà

quando entreremo nella quiescenza, senza

trascurare che alla crisi pandemica si accompagna

un onere debitorio che dovrà essere sostenuto a sua

volta solidalmente. Ne consegue che non dovremmo

accrescere ulteriormente i debiti nella previdenza e

neppure bistrattare la ridistribuzione. Perché una

volta di più il COVID-19 colpisce maggiormente la

nuova generazione: le restrizioni penalizzano soprattutto

noi e la situazione sul mercato del lavoro

diventerà molto difficile.

Lei si occupa approfonditamente della previdenza

per la vecchiaia, ma molte persone della sua generazione

non lo fanno. Quali possibilità intravede di

polarizzare la loro attenzione su questo tema?

Non sono del tutto d’accordo. Nell’ambito dell’ultima

votazione popolare del 2017 l’argomento è

stato vivacemente dibattuto anche tra i giovani. L’ultimo

barometro della gioventù prima dell’avvento

della crisi pandemica ha parimenti evidenziato che

i giovani si occupano con assoluta serietà dell’argomento

e nutrono anche timori per il futuro della loro

previdenza per la vecchiaia. Il problema è noto, ma

come affrontarlo non è molto chiaro. La tematica è

presente per loro, e i giovani vogliono che la politica

si metta in moto. Ma a loro giudizio la previdenza

per la vecchiaia nel suo insieme si muove su un

metalivello. L’importante è sensibilizzare i giovani

con domande e problemi concreti: cosa posso fare

personalmente? Devo premunirmi per la vecchiaia?

Perché quanto prima si inizia a costruire una previdenza,

tanto più sereni si vive la terza stagione della

vita. In particolare i giovani possono mettere opportunamente

a frutto il lungo orizzonte temporale, ma

devono sapere come si riverbera un lavoro a tempo

parziale, un viaggio intorno al mondo o un salario

basso sulla loro previdenza.

Ma i giovani conoscono il sistema previdenziale?

In proposito c’è parecchio lavoro da fare. Per troppo

tempo si è creduto che questi temi venissero discussi

a tavola. Ma malauguratamente non è così.

La previdenza dovrebbe essere parte integrante del

programma scolastico – però in ultima analisi la capacità

di divulgare chiaramente la materia dipende

dagli insegnanti. Per molti giovani il sistema dei tre

pilastri è un concetto chiaro e noto. Ma c’è ancora

molto margine di miglioramento.

Cosa si deve cambiare a suo giudizio nella previdenza

per la vecchiaia affinché sia sostenibile e

futuribile?

La mia DITTA

22

02/2021


INTERVISTA

«La previdenza dovrebbe

essere parte integrante

del programma scolastico»

02/2021 23

La mia DITTA


INTERVISTA

Parliamo troppo di cifre. Si discute puntualmente

se aumentare l’imposta sul valore aggiunto, quali

rischi sono in agguato sul mercato dei capitali e se

l’aliquota di conversione sarà ridotta dello 0,4 per

cento. In questo modo perdiamo di vista il quadro

generale! Dall’avvento del sistema previdenziale l’intera

società è radicalmente cambiata. L’AVS è stata

introdotta nel 1948, e anche all’introduzione del

regime obbligatorio LPP nel 1985 prevaleva ancora

il classico modello di famiglia. Oggi abbiamo più

divorzi, famiglie allargate, un numero decisamente

più nutrito di donne sul mercato occupazionale, ma

anche un’esigenza di maggiore flessibilità, di lavoro

a tempo parziale, senza contare che in media

cambiamo posto di lavoro dopo cinque o sei anni.

Il nostro sistema non è calibrato su tutto questo. Al

riguardo dovremmo interrogarci di più e non discutere

solo di singoli parametri.

I giovani si accontentano forse di meno?

Non credo. Naturalmente anche nella mia generazione

sono presenti tutte le sfaccettature delle visioni

della vita. E ciò nonostante, i giovani si aspettano

che le promesse della previdenza per la vecchiaia

vengano onorate. Proprio la crisi attuale indica che

il nostro sistema previdenziale è una conquista che

possiamo permetterci grazie al nostro benessere. Ma

per preservarlo occorre una crescita economica continua,

perché nessuno vuole vivere in povertà nella

vecchiaia. Neppure la generazione che oggi si affaccia

sul mondo professionale. E non ritengo realistico

puntare sulla mera responsabilità personale.

Botta e risposta

Come risparmia?

Ho investito molto nella mia

formazione e attualmente lavoro

a tempo pieno. Ho un 3° pilastro,

un conto di risparmio e qualche

azione.

Con chi andrebbe a cena?

Carla del Ponte.

Quale libro l’ha ispirata?

«How not to be wrong. The

power of mathematical thinking»

di Jordan Ellenberg.

Quale app ha cancellato

ultimamente?

Snapchat.

Che farà per prima cosa dopo la

pandemia?

Farò visita a mia nonna in Italia.

Cosa non può proprio fare?

Rinunciare al piacere della vita.

Il suo luogo di vacanza preferito?

La Sardegna.

Quale sport pratica regolarmente?

La regolarità non è nelle mie

corde, ma da poco gioco

volentieri a tennis.

Quale conquista futura attende

con impazienza?

I progressi tecnologici che ci

aiutino a ridurre il nostro impatto

ambientale.

«In linea generale, nella nostra epoca

lavoro e tempo libero si mescolano molto di

più, una realtà che dovrebbe trovare

espressione anche nella previdenza»

I giovani si aspettano soluzioni e possibilità diverse

dalla loro previdenza per la vecchiaia?

Le mie esperienze insegnano che i giovani non si attendono

comunque più di andare in pensione a 64 o

65 anni, per cui un innalzamento dell’età pensionabile

contribuirebbe senz’altro a un risanamento duraturo.

Ma nel corso della loro carriera professionale

i giovani vogliono molta più flessibilità con un ingresso

differito nel mondo del lavoro, congedi sabbatici,

lavoro a tempo parziale, ma anche forme ibride

tra attività lucrativa dipendente e indipendente. In

linea generale, nella nostra epoca lavoro e tempo libero

si mescolano molto di più, una realtà che dovrebbe

trovare espressione anche nella previdenza.

Come ci riusciamo?

Già qualche tempo fa Avenir Suisse ha proposto il

lavoratore autonomo come modello. Un’altra possibilità

sarebbe anche la libera scelta della cassa pensione.

I partner sociali definiscono tuttora l’entità

della soluzione previdenziale, e i dipendenti possono

nominare di persona il gestore dei loro risparmi. Naturalmente

sarebbe auspicabile un servizio di consulenza,

ma non farebbe molta differenza rispetto alla

sottoscrizione di un’ipoteca per l’acquisto di un’abitazione.

Questo modello si rivelerebbe senz’altro

molto più invitante per l’attuale generazione.

I giovani vogliono avere voce in capitolo anche

negli investimenti?

Non è una questione di età. La nostra società è diventata

più individuale, e le persone vogliono quantomeno

avere voce in capitolo su come investire il loro

denaro. Anche per questo la libera scelta della cassa

pensione sarebbe una buona soluzione.

Per i dipendenti più maturi, la previdenza è una

caratteristica importante per un datore di lavoro

interessante. Cosa rende appetibile un datore di

lavoro per la sua generazione?

I giovani non prestano attenzione alla soluzione previdenziale

quando firmano un contratto di lavoro.

Purtroppo è così. Vogliono conciliare possibilità di

modulazione, flessibilità, vita privata e professionale.

Naturalmente prendono atto delle soluzioni

previdenziali, che però non vengono neppure enfatizzate

dal datore di lavoro. Spesse volte la cassa

pensione viene menzionata fugacemente. Ma è senz’altro

lecito e opportuno pubblicizzare anche tra i

giovani un modello interessante. In epoca di lavoro a

tempo parziale e interruzioni dell’attività lavorativa,

per ogni giovane lavoratore è invitante beneficiare,

La mia DITTA

24 02/2021


INTERVISTA

nel quadro di una soluzione nel regime sovraobbligatorio,

di una riduzione o persino di un’abolizione

della deduzione di coordinamento. Altrettanto interessante

è la possibilità di una cosiddetta rendita per

il partner, una soluzione che talune casse pensione

propongono già alle persone che vivono in un’unione

consensuale o che hanno figli in comune.

Con prestazioni aggiuntive nella previdenza le

grandi aziende possono guadagnare appeal. Quali

possibilità si offrono alle PMI?

Al pari delle grandi aziende, anche le PMI beneficiano

di uno spazio di manovra nell’ambito delle soluzioni

previdenziali nel regime sovraobbligatorio. La maggior

parte delle PMI è già in grado di offrire soluzioni

migliori del regime obbligatorio LPP. E in qualità di

PMI si può anche essere creativi. Perché quindi non

organizzare una consulenza

previdenziale o d’investimento

Note biografiche

Salomè Vogt ha conseguito un

master in scienze politiche

all’Università di Zurigo, con

diritto e gender studies come

materie secondarie. Dal 2017

dirige Avenir Jeunesse, la

piattaforma della nuova

generazione del think tank

Avenir Suisse. Salomè Vogt si

è dedicata intensamente al

sistema previdenziale

svizzero e insieme ad altri

giovani ha pubblicato il libro

«Heute, nicht morgen! Ideen

für eine fortschrittliche

Altersvorsorge» (Oggi, non

domani! Idee per una

previdenza per la vecchiaia

all’avanguardia).

all’interno dell’azienda per i

giovani dipendenti? Già nei

primi anni è vantaggioso sapere

come si possono acquistare le

azioni, quali sono le ricadute

di figli, un’interruzione della

carriera o la riduzione dell’orario

di lavoro sulla propria previdenza.

I giovani riconoscono

molto rapidamente il valore di

queste misure. Ma a prescindere

dal datore di lavoro, vige il

seguente principio: una buona

formazione è la previdenza migliore.

Consente di essere spendibili

sul mercato del lavoro, di

ottenere possibilità di sviluppo

e migliori opportunità salariali.

Un reddito da attività lucrativa

continuo assicura la propria

rendita. E queste possibilità si

offrono anche in una PMI.

Un altro tema molto attuale è la posizione della

donna nella previdenza. Dove intravede i problemi

e lo spazio di manovra?

Occorre fare un distinguo. Gli attuali problemi che

affliggono le donne più mature non sono gli stessi

delle giovani donne. Per le donne che vanno in pensione

adesso non si possono più apportare correttivi.

Le giovani donne lavorano molto più delle loro madri

e nonne. E questo reddito da lavoro assicura la loro

rendita. Nel nostro sistema previdenziale, che si basa

ancora su una concezione del mondo degli anni ’70 e

’80, è importante che le giovani donne non ricadano

in vecchi modelli di ruolo non appena hanno figli.

Perché le interruzioni di carriera eccessive generano

tuttora lacune previdenziali. In proposito, dobbiamo

infondere nelle donne una consapevolezza delle proprie

decisioni in tema di previdenza, in quanto sposarsi

non è una forma moderna di previdenza per la

vecchiaia.

Con la loro pubblicazione Salomè Vogt e i suoi

coautori vogliono avvicinare i giovani alla previdenza

per la vecchiaia.

Prima dell’avvento del COVID-19 i giovani avevano

catturato l’attenzione con gli scioperi per il clima.

L’impegno per una previdenza duratura sembra

invece più «adulto». Vede nondimeno dei parallelismi?

Assolutamente sì. Perché entrambe le realtà riguardano

il nostro futuro. E sono convinta che la nostra

previdenza per la vecchiaia ne sia interessata prima.

Il clima è senz’ombra di dubbio l’argomento più

emotivo e può essere tematizzato su questo livello.

La previdenza sembra distaccata e razionale, ma la

questione è altrettanto importante, perché nel lungo

periodo entrambi gli ambiti d’intervento devono essere

rimessi sulla strada giusta. Tuttavia, le tematiche

non andrebbero contrapposte tra loro. La crisi

pandemica in particolare ha rivelato che l’essere

umano ha bisogno di sicurezza e di una copertura

finanziaria. In quanto società, dobbiamo occuparci

anche di questi aspetti.

«Gli attuali problemi che affliggono

le donne più mature non sono gli stessi

delle giovani donne»

02/2021 25

La mia DITTA


IL GRAFICO

Prima la famiglia?

In Svizzera il 90% delle imprese è a conduzione familiare. È tuttavia

alquanto dubbio che le cose rimangano così: se ancora 15 anni or

sono ben oltre la metà intendeva tramandare l’azienda all’interno

della cerchia familiare, oggi è solo il 40%. E pochissime possono

fare affidamento su un successore concreto.

Sfide per aziende di famiglia

Solo a malapena il 30% considera la successione una sfida. Altri

settori sono più urgenti:

Chi subentra alla guida dell’impresa?

Due titolari su tre desiderano che la successione

rimanga all’interno della famiglia, ma solo il

13% dispone di una pianificazione documentata

della successione. Il 47% non ha

neppure un piano.

1

Innovazione

70%

2

Talenti/Reclutamento

60%

3

Contesto economico

59%

5

Data Management

4

47% 7

Digitalizzazione

56%

Cybersicurezza

42%

6

Pressione della

concorrenza

42%

8

Questioni normative

37% 9

Professionalizzazione

36%

10

Pianificazione della

successione

29%

Più possibilità e

libertà decisionale

Nel 51% delle aziende

collabora già la generazione

successiva. Nel raffronto

globale la Svizzera arranca,

poiché nel mondo i

discendenti sono inseriti

operativamente nel 65%

delle aziende. I motivi

principali: ai giovani in

Svizzera si offrono più

possibilità nella scelta

professionale ed essi sono

esposti a una minore

pressione sociale.

Köhner AG

Se va fatto, tanto vale farlo bene

Quando l’azienda viene ceduta a

un membro della famiglia, le aspettative

riposte nel successore sono grandi.

Lui o lei deve:

1 … maturare esperienze al di fuori

della propria azienda: 82%

Rare le candidate alla

successione aziendale

Con il 26%, in Svizzera la

quota delle donne che

assumono la direzione di

aziende è tuttora esigua. Ciò

malgrado, essa supera la

media globale del 23%.

37%

2 … acquisire un bagaglio di

esperienze nella propria azienda:

78%

Illustrazione: Daniel Karrer

3 … rispondere al profilo ufficiale

richiesto: 73%

4 … disporre di specifiche

conoscenze linguistiche: 73%

5 … aver conseguito un diploma di

una Business School: 40%

6 … svolgere il processo ufficiale di

reclutamento: 31%

Quasi solo aziende familiari

Il 90% delle aziende svizzere è a conduzione familiare.

Il 68% di loro esporta i propri prodotti e servizi all’estero.

La quota internazionale sul fatturato complessivo

ammonta al 37%, con tendenza in aumento.

90%

Fonti: PwC: «Schweizer Familienunternehmen», 2019. UBS/Handelszeitung/Le Temps: «PMIImpulse», giugno 2019. UBS/Handelszeitung: «PMIImpulse», giugno 2018

La mia DITTA

26 02/2021


Responsabilità

Investimenti

sostenibili

Foto: Shutterstock/photolinc

AXA prosegue il suo coerente percorso

di investimenti rispettosi

del clima. Dopo essere riuscita a

ridurre già del 31% l’impronta di

carbonio dei suoi investimenti tra

il 2014 e il 2019, l’azienda punta

a un’ulteriore diminuzione del

20% entro il 2025, senza trascurare

che destina 25 miliardi di

euro a investimenti verdi, come

ad esempio «Green Bonds», con il

cui ricavo si promuovono progetti

energetici e ambientali.

→ axa.ch/investimenti-sostenibili

In guardia

contro i

rischi

AXA sostiene da anni l’offerta di

competenze mediatiche di Pro

Juventute come parte integrante

del suo impegno sociale. La nuova

app «wup» di Pro Juventute sensibilizza

i bambini sui rischi online.

→ projuventute.ch

Prendere sul serio

la protezione del clima

Se non verranno adottate misure sufficienti a tutela del clima, entro

il 2100 la temperatura globale si innalzerà di più di 4 °C. Le conseguenze

sono fatali: ovunque nel mondo si moltiplicano gli eventi

meteorologici estremi, il livello dei mari sale e le specie animali si

estinguono. Non è uno scenario accettabile per AXA e un tale mondo

non è neppure assicurabile. Ecco perché ha ancorato la lotta al cambiamento

climatico nella sua strategia aziendale e definito obiettivi

climatici ambiziosi. Negli ultimi anni la principale compagnia assicurativa

della Svizzera è già riuscita a ridurre sensibilmente le sue emissioni

di CO 2 e l’impronta di carbonio dei propri investimenti e sta

proseguendo con coerenza su questa strada. Ma AXA Svizzera assume

la propria responsabilità anche per le altre emissioni climalteranti e

compensa le emissioni residue di edifici, viaggi d’affari, traffico pendolare

e della sua distribuzione. Entro il 2025 desidera azzerare completamente

le emissioni di carbonio e con questo obiettivo ambizioso

assume un ruolo pionieristico in Svizzera. Emissioni di carbonio zero

significa che le emissioni inevitabili di CO 2 dell’azienda vengono di

nuovo sottratte all’atmosfera in virtù di progetti appropriati. In conclusione

non si provocano emissioni di CO 2. A questo proposito AXA

investe ad esempio in un programma di carbone vegetale per stoccare

il carbonio atmosferico nel suolo svizzero, oppure in un progetto di

riforestazione in Uruguay. Del pari, l’azienda sostiene la PMI svizzera

«Climeworks», che filtra il CO 2 dall’aria ambientale. Le emissioni

aziendali residue di anidride carbonica dovrebbero essere neutralizzate

entro il 2025 con questi progetti di protezione del clima.

→ axa.ch/responsabilita

02/2021

27

La mia DITTA


PIANIFICAZIONE MARKETING SUCCESSORIA

Rolf Hatt (secondo da destra) e Jacqueline Meier hanno trovato in Manuel Blatter (primo a sinistra) e Jan Wicki due competenti successori per la loro Hatt Montagen A

Preservato il lavoro

di una vita

Con i baby boomer alle soglie del pensionamento, entro i prossimi cinque

anni a una PMI su sette servirà una soluzione successoria. Per la Hatt

Montagen AG il passaggio del testimone alla prossima generazione è riuscito:

grazie a una pianificazione accurata e tempestiva.

Testo Mirjam Eberhard

Immagini Daniel Winkler

La mia DITTA

28 02/2021


PIANIFICAZIONE SUCCESSORIA

Tre domande a...

pensionamento. In questo modo

è ancora possibile prendere im -

portanti decisioni strategiche e si

ha abbastanza tempo per cercare

successori adeguati. Se si inizia

troppo tardi potrebbe andare a

discapito del prezzo o di altri elementi

importanti per il proprietario.

G.

La mia ditta

La Hatt Montagen AG con sede a

Brugg AG è stata fondata nel

1990 e opera in ambito internazionale

nel settore della

costruzione di tubature,

impianti e centrali elettriche.

Motivi di orgoglio particolare

dell’azienda sono il suo vasto

know-how, l’orientamento alla

clientela, i tempi di reazione

rapidi e la tecnica di saldatura di

alto livello. Con i nuovi titolari,

l’organico ora è di 12 collaboratori,

sempre al servizio dei

propri clienti.

→ hatt-montagen.ch

… Stephan Illi, CEO e presidente

del Consiglio di amministrazione

dell’azienda di

consulenza economica e

aziendale Consulta AG.

www.consulta.swiss

Stephan Illi, al momento le PMI

in Svizzera come regolano la

loro successione?

Ogni anno circa 10 000 PMI

cambiano proprietario. Il 30 per

cento non regola per niente la

successione, la maggior parte di

loro una volta che il proprietario

se ne va viene liquidata. Delle

PMI rimanenti circa il 40 per

cento rimane in famiglia e circa il

30 per cento viene venduta a un

manager e a terzi.

A che cosa bisogna prestare

attenzione nella ricerca di un

successore?

La cosa più importante è iniziare

per tempo, l’ideale sarebbe circa

cinque anni prima del previsto

È possibile fare tutto da soli?

In alcuni casi i successori vengono

già designati per tempo, ad

esempio se si programma un

passaggio delle redini all’interno

della famiglia, e quindi la ricerca

non è necessaria. Tuttavia la

pianificazione successoria

rimane un progetto grande, la cui

portata non andrebbe sottovalutata.

Iniziare stilando una

panoramica di tutti i temi che si

desidera trattare servirà a dare la

tranquillità necessaria per affrontare

questo complesso progetto.

Per alcuni temi un supporto

pro fessionale è molto consigliato,

ad esempio per quanto

riguarda la separazione di

patrimonio aziendale e personale

e per gli aspetti fiscali o

legali. Da noi in Consulta trovate

tutti questi servizi da un unico

offerente.

Jacqueline Meier e Rolf Hatt avevano suppergiù 55

anni quando hanno iniziato a occuparsi della pianificazione

successoria della Hatt Montagen AG, l’azienda

che hanno creato assieme. Dopo la sua fondazione,

avvenuta nel 1990, l’hanno fatta crescere

insieme fino a farla diventare nel corso degli anni

un’impresa specializzata nella costruzione di tubature,

impianti e centrali elettriche. «Per tre decenni

ci siamo impegnati così tanto per l’azienda, è come

se fosse un nostro bambino. Per noi era chiaro che

deve continuare a esistere anche senza di noi», afferma

l’imprenditrice.

Come emerge da un recente studio del Servizio di

informazioni economiche Bisnode D&B, in Svizzera

per almeno 75 000 piccole e medie imprese – circa

una PMI su sette – il passaggio delle redini alla pros-

sima generazione è imminente, in quanto le persone

che sono alla loro guida, nate negli anni del baby

boom, hanno superato i sessant’anni. Dal punto di

vista economico, l’importanza di un passaggio del

testimone senza intoppi è immensa: se qualcosa va

storto nella regolamentazione della successione vi è

infatti il rischio di perdita di know-how, gettito fiscale

e posti di lavoro. Per i titolari, la liquidazione

della propria azienda rappresenta inoltre spesso

un'amara perdita a livello emotivo e finanziario. Eppure

molti non si occupano affatto, o lo fanno molto

tardi, di trovare una soluzione per la successione.

Spesso bisogna ricorrere a un piano B

Fortunatamente per la Hatt AG non è stato così. I due

fondatori si sono rivolti per tempo a Stephan Illi

02/2021 29

La mia DITTA


PIANIFICAZIONE SUCCESSORIA

di Consulta AG, azienda specializzata nella pianificazione

successoria di PMI che assiste ogni anno da

20 a 30 imprenditori in questo processo. Nella Hatt

Montagen AG Illi ha trovato una buona situazione

di partenza. «Ci ha fatto coraggio fin dall’inizio, dicendoci

che avremmo trovato una buona soluzione»,

racconta Jacqueline Meier. Questo dopo che è stato

chiaro che nessuno dei figli voleva rilevare l’azienda.

E non si tratta di un caso isolato: solo in quattro PMI

su dieci oggigiorno si trova un successore all’interno

della famiglia.

Per la Hatt Montagen AG serviva dunque un piano

B: trovare un acquirente esterno. A tal fine Consulta

ha messo a punto un’analisi della situazione completa

che comprendeva tutti gli ambiti di rilievo: da

assicurazione e previdenza agli aspetti fiscali e legali

fino alla ricerca attiva di acquirenti adeguati. Non

è mancata nemmeno un’inserzione in una rivista

specialistica, che è stata vista subito da Jan Wicki e

Manuel Blatter, e ha suscitato il loro interesse, visto

che anche loro da dieci anni guidano un’azienda, di

cui sono gli unici collaboratori, che opera nel settore

della costruzione di tubature. «Rilevare l’azienda ci

avrebbe permesso di accedere a nuovi settori operativi»,

così Jan Wicki spiega la loro motivazione. E

Manuel Blatter, un tempo suo mentore, aggiunge:

«Mi sono accorto che a livello puramente fisico non

posso continuare così fino a 65 anni». Nella loro piccola

azienda infatti è lui che si occupa da solo dei

lavori di saldatura, fisicamente molto impegnativi.

Pianificata una fase di passaggio di tre anni

Dall’elenco dei possibili acquirenti, Jacqueline Meier

e Rolf Hatt alla fine hanno selezionato proprio loro

due come i più adatti. «Avevano l’esperienza necessaria

e noi avevamo un buon feeling con loro», spiega

Rolf Hatt. E così, dopo una riflessione maturata nel

tempo, «dopo tutto non è come comprare un paio di

scarpe», come dice Manuel Blatter, nella primavera

del 2020 la vendita è stata perfezionata. Manuel Blatter

e Jan Wicki da allora sono i proprietari della Hatt

Montagen AG, Rolf Hatt e Jacqueline Meier i loro

dipendenti. Ma la fase del passaggio delle consegne

non è ancora terminata.

State programmando

la vostra successione?

Volete impedire che la vostra

azienda vada in pensione con

voi? Allora programmate per

tempo la vostra successione!

Insieme a Consulta AG, AXA vi

aiuta a trovare la soluzione

suc cessoria ottimale. Riceverete

una consulenza a tutto campo e

preziosi consigli per regolamentare

con buon esito la successione

della vostra azienda.

→ axa.ch/pianificazionedella-successione

Sono contenti di sapere che il loro lavoro di una via è in buone mani:

Rolf Hatt e Jacqueline Meier.

«Non potevamo semplicemente

consegnare la chiave, questo lo sapevamo

tutti fin dall’inizio»

Jacqueline Meier

«Non potevamo semplicemente consegnare la

chiave, questo lo sapevamo tutti fin dall’inizio», dichiara

Jacqueline Meier. Lei e il suo ex marito hanno

un bagaglio di 30 anni di esperienza, possiedono un

know-how in ambiti molto complessi e specifici e

conoscono personalmente molti dei clienti. L’idea

quindi era di prendersi circa tre anni di tempo per un

passaggio delle consegne graduale ai loro successori.

Dall’anno prossimo però entrambi vogliono ridurre

progressivamente il loro grado di occupazione.

«Si è trattato di un bel po’ di lavoro», dichiara Rolf

Hatt ripensando a tutta la fase della pianificazione

successoria. Per lui e per Jacqueline Meier è stato un

percorso dispendioso in termini di tempo, energia e

denaro, ma entrambi sono sollevati di aver trovato

ora una buona soluzione per la loro azienda, e con

essa di aver garantito la continuità del lavoro di una

vita, almeno per adesso.

La mia DITTA

30 02/2021


HUMAN RESOURCES

Foto: p.g.c.

Gestione integrata

del personale per le PMI

Proprio come le grandi aziende, anche le PMI

devono occuparsi di tutte le comuni questioni di

gestione del personale. Tuttavia, loro hanno meno

risorse a disposizione. E sono quindi costrette a cercare

nuovi approcci. Christoph Vogel, della Scuola

universitaria professionale della Svizzera nordoccidentale,

ci spiega come una gestione integrata del

personale può essere di supporto in questo.

Note biografiche

Christoph Vogel (M.Sc.) è

collaboratore scientifico presso

l’Istituto per la gestione del

personale e l’organizzazione

(PMO) e direttore del corso

universitario del CAS «Gestione

integrata del personale nelle

piccole imprese» presso la

Scuola universitaria di economia

della Scuola universitaria

professionale della Svizzera

nordoccidentale (FHNW).

Christoph Vogel, quali

sono le principali sfide

per le PMI nella gestione

del personale?

In genere nella maggior

parte dei casi le PMI dispongono

di meno risorse

finanziarie e temporali

per la gestione del personale

rispetto alle grandi

aziende. A ciò si aggiunge

che nelle piccole e medie

imprese l’influsso relativo

dei singoli collaboratori

sul risultato aziendale

è più marcato rispetto

a quanto avviene nelle

grandi organizzazioni.

Un’assenza o una nuova

assunzione non adeguata

può pertanto avere conseguenze

drastiche. Anche

la ricerca di collaboratori

adatti è diventata difficile,

in quanto negli ultimi anni

il mercato del lavoro si è

trasformato da un mercato

dell’offerta a un mercato

della domanda. Nella gara

contro le grandi imprese,

le PMI spesso purtroppo

non possono competere.

Ecco perché temi come

l’attrattività del datore di

lavoro e l’employer branding

assumono sempre più

importanza.

Ci sono anche vantaggi

per le PMI rispetto alle

grandi aziende?

Anche nella gestione del

personale, i punti di forza

delle piccole e medie

imprese risiedono nell’elevata

flessibilità nonché

nella capacità di adattarsi

in modo rapido e senza

formalità. Se necessario

è possibile sviluppare

velocemente delle misure

e attuarle in modo pragmatico.

Grazie alla scarsa

formalizzazione a livello

preparatorio, decisionale,

nell’attuazione e ottimizzazione,

le misure e i

programmi nella gestione

del personale possono venir

collaudati e resi fruibili

in modo decisamente più

efficiente. Inoltre nelle

PMI è molto più probabile

avere la possibilità di combinare

diversi aspetti della

gestione del personale in

un «approccio integrato».

Che cosa intende con un

«approccio integrato»

nella gestione del personale?

Nel quadro dell’«approccio

integrato» per la gestione

del personale, nelle PMI i

campi della gestione del

personale non vengono

trattati isolatamente l’uno

dall’altro, come invece è

tipico nelle grandi aziende,

bensì vengono collegati tra

loro in modo che con un

onere accettabile possano

venir utilizzate le sinergie

e sfruttati i potenziali

specifici dell’impresa.

In concreto a tale proposito

vengono sviluppate

misure per un campo della

gestione del personale

priorizzato e se possibile

strutturate o ampliate

in modo che esse producano

effetti anche in altri

campi della gestione del

personale. Ad esempio

una misura nell’ambito

priorizzato dell’attrattività

del datore di lavoro può venire

ampliata con attività

nell’onboarding, nello sviluppo

del personale, nella

pianificazione successoria

o nella fidelizzazione dei

collaboratori, a seconda

di che cosa apporta più

valore aggiunto alla PMI.

Ha un suggerimento

concreto per le nostre

PMI affinché risultino più

attrattive per i collaboratori?

La cosa importante è che

nella gestione del personale

le PMI non si confrontino

troppo con le grandi

aziende, mettendosi così

in ombra da sole, perché

tante grandi aziende fanno

moltissimo proprio per

essere agili e flessibili

come le PMI. Piuttosto le

PMI dovrebbero acquisire

consapevolezza dei propri

punti di forza e della

loro unicità, metterli in

evidenza in modo mirato e

sperimentare con coraggio

cose nuove. Così si potrà

riuscire a trovare e rendere

fruibili soluzioni innovative

e adeguate nella gestione

del personale come

anche nel core business.

Intervista: Melanie Ade

Consiglio di lettura

Pekruhl, U., Vogel, C. & Strohm,

O. (2018).

Integriertes Personalmanagement

in kleinen Unternehmen:

Ein Praxisratgeber.

Berlino: Springer Gabler.

02/2021 31

La mia DITTA


INNOVAZIONE

Julien Hertli, CEO della Kistag

Dekopack AG, riscrive la storia degli

imballaggi in legno.

La tradizione sposa la modernità

Per una PMI senza un proprio reparto di ricerca e innovazione,

affermarsi sul mercato per decenni costituisce un’autentica sfida, tanto più

in un settore di stampo tradizionale. La Kistag Dekopack AG

di Schüpfheim dimostra come è possibile.

Testo Melanie Ade

Immagine Matthias Jurt

La mia DITTA 32

02/2021


INNOVAZIONE

La mia ditta

Fondata nel 1939 e specializzata

nella fabbricazione di

semplici casse in legno, oggi

la Kistag Dekopack AG è

un’affermata azienda

specializzata in soluzioni di

imballaggio innovative e

allestimenti di pregio per

interni. La ditta, con sede a

Schüpfheim e 102 dipendenti

al suo servizio, punta sull’elevata

qualità e utilizza

esclusivamente legnami

nazionali.

→ kistag.ch

Nella pittoresca valle dell’Entlebuch, situata tra

Lucerna e Berna, la vita sembra spesso scorrere più

lenta. Le mucche pascolano sui verdi prati rigogliosi,

i pendii sono ancora falciati a mano come da tradizione

e la pace pomeridiana è disturbata solo da

qualche auto.

Tanto più frenetiche appaiono quindi le attività

presso la ditta Kistag Dekopack AG di Schüpfheim:

nel grande capannone le componenti in legno vengono

fresate a misura, nel piazzale antistante è un

susseguirsi di carrelli elevatori elettrici e nel centro

di competenza i progettisti lavorano febbrilmente a

un nuovo prototipo. «Da noi non ci si annoia mai»,

dice ridendo il CEO Julien Hertli.

La storia di successo di questa azienda di grande

tradizione ha inizio nel 1939 con la fabbricazione di

semplici casse e pallet in legno. Ma le cose non si

sono fermate lì. «Attraverso un

processo costante di modernizzazione

e di investimenti ci siamo

evoluti in uno dei partner leader

in Svizzera nel campo dei sistemi

di imballaggio in legno intelligenti

e delle soluzioni sofisticate

e creative di allestimento per interni»,

spiega Hertli.

Il 33enne dirige le attività da

quattro anni, dopo che già nel

2015 aveva ridefinito la strategia

aziendale nell’ambito della sua

tesi di master, integrandovi nuovi

modelli operativi. Dopo la laurea

aveva lavorato soltanto in aziende

di grandi dimensioni, ma è stato

stregato dall’atmosfera familiare

della PMI: «Sapevo che qui avrei

potuto contribuire in prima persona

a plasmare qualcosa di concreto».

Nuovi settori operativi

Julien Hertli è consapevole che anche (o soprattutto)

in un’azienda di stampo molto tradizionale come un

produttore di imballaggi in legno la trasformazione e

il cambiamento sono imprescindibili per potersi affermare

sul mercato nel lungo termine. «Se fossimo rimasti

ai pallet in legno, probabilmente saremmo tutti

a casa», ammette. Oggi infatti la concorrenza estera è

troppo vasta e conveniente.

Per questo la Kistag AG ha puntato già da tempo su

innovazione e creazione di nuovi campi operativi: con

l’acquisizione di una falegnameria nel 2003 è stato

integrato il segmento degli allestimenti per interni,

che oggi incide per circa il 40 per cento sul fatturato

complessivo e che, oltre ad articoli tradizionali per

privati e architetti, offre anche soluzioni di arredamento

di negozi per grandi dettaglianti e operatori

fieristici svizzeri.

L'automatizzazione per migliorare la produzione

Hertli ha inoltre completato l’organico con nuovi

specialisti, tanto che l’azienda ha oggi anche un

responsabile per la transformazione digitale. Il suo

compito non è tuttavia solo la promozione sui social

media, come ci tiene a spiegare il CEO: «Proprio a

livello di produzione, la digitalizzazione e l’automatizzazione

possono consentire rilevanti risparmi di

tempo e denaro in molti ambiti, in quanto i processi

sono strutturati con meno errori e quindi ne consegue

una maggiore efficienza».

Innovazione per linee interne ed esterne

L’azienda ha inoltre costituito un centro di competenza

interno con dodici project manager e sviluppatori,

responsabili per l’evoluzione dell’offerta. Da un

lato garantiscono che ogni richiesta dei clienti, per

quanto particolare, possa essere soddisfatta; dall’altro

lato, l’azienda porta avanti anche idee innovative

per linee interne: da qualche tempo i clienti che visitano

lo showroom possono non solo trovare la cucina

dei loro sogni, ma anche valutarla subito con un

visore per realtà virtuale. «Vogliamo così offrire una

client experience ancora più coinvolgente», afferma

Julien Hertli.

Il suo consiglio a tutti gli imprenditori: «Assumete

un’altra prospettiva, chiedete concretamente

che cosa vogliono davvero i vostri clienti. Solo in

questo modo l’innovazione può essere al servizio del

cliente». L’ultimo colpo della Kistag Dekopack AG

– un imballaggio a zero emissioni di CO 2 – è stato

realizzato anche in collaborazione con studenti del

Politecnico: «I riscontri indicano che i giovani dirigenti

desiderano imballaggi sostenibili e vogliono

conoscere la provenienza del materiale utilizzato.

Abbiamo preso a cuore questo impegno e saremo i

primi in Svizzera a offrire un imballaggio realizzato

integralmente a zero emissioni di CO 2 ed esclusivamente

con materie prime locali. Il prossimo passo

sarà la certificazione come imballaggio con bilancio

CO 2 neutrale da parte di un ente specializzato».

Tradizione e modernità a braccetto

L’interazione tra giovane e vecchio, l’unione di tradizione

e modernità sono viste da Hertli come un punto

vincente non solo per lo sviluppo dell’offerta, ma anche

a livello di cultura aziendale: «I giovani talenti

apportano spesso un nuovo punto di vista e quindi

una ventata di aria fresca, e al contempo traggono

grandi benefici dal know-how dei collaboratori più

anziani». Si instaura così non solo un buono spirito

di gruppo, ma anche una collaborazione di successo.

Tutti i dipendenti della Kistag Dekopack AG hanno

infatti una cosa in comune, come sottolinea Hertli: «Il

legno è il nostro DNA e ogni giorno siamo felici di poter

lavorare con questo bellissimo prodotto naturale».

«Assumete un’altra prospettiva,

osservate la vostra offerta con occhi

altrui»

Julien Hertli, CEO della Kistag Dekopack AG

02 /2021 33

La mia DITTA


IL MIO MOTIVO D’ORGOGLIO

Mente creativa

Foto: Sébastien Agnetti; Matthias Jurt; Marc Kronig; Cédric Widmer

Fabian Hugo, fondatore e titolare di

Fabian Hugo Photography.

Vicino alla

gente

«La vita devi godertela, e lei ti

regalerà i momenti migliori e con

essi le fotografie più belle». Questa

è una frase di Henri Cartier-Bresson,

uno dei più grandi fotografi di

sempre, e io non posso che confermarla.

Conoscere nuova gente e

nuovi posti, ma anche rendere

visibili in modo speciale cose banali

della vita di tutti i giorni: è questo

che mi affascina della fotografia da

quando ero ragazzo. Ma invece di

scegliere un apprendistato come

fotografo, ai tempi scelsi di percorrere

la via del liceo, a posteriori una

decisione assennata vista la mia

giovane età. Nel 2007, equipaggiato

con una modesta attrezzatura

fotografica, mi sono messo in

proprio. Questa strada mi sembrava

più intrigante rispetto agli studi

universitari, che non mi avrebbero

appagato. Per questo la vita è

troppo corta. Durante quel periodo

ho frequentato il corso grafico

propedeutico e una formazione

fotografica di due anni a Vevey. La

decisione di inseguire il mio sogno

mi ha dato ragione. Già nel 2010

avevo esposto due grandi fotografie

al Louvre. Il mio desiderio per il

futuro è di realizzare una raccolta

fotografica per il marchio Patagonia.

→ fabianhugo.ch

La vena creativa l’ho ereditata da mio nonno, quando ero piccolo disegnavamo spesso

assieme. Più tardi ho svolto un apprendistato come disegnatore edile e dopo ho

seguito la formazione per diventare grafico presso la Scuola di arti applicate di

Lucerna, lavorando parallelamente in una agenzia pubblicitaria. Un anno particolarmente

significativo è stato quello della mia formazione in grafica computerizzata

presso l’Academy of Arts College di San Francisco.

Tornato in Svizzera, nel 1985 mi sono messo in proprio con la mia piccola agenzia

pubblicitaria IDEART. Poiché quello della pubblicità è un settore competitivo e tutti

possono imparare un po’ da soli a gestire i programmi grafici, mi sono specializzato

fin dagli inizi nell’arte dell’illustrazione. Illustrare è qualcosa di speciale, non è una

cosa che sanno fare tutti. Dalla fine del 2019 offro anche corsi di schizzo, e a quanto

pare ho colpito nel segno. I partecipanti sono sempre sorpresi di quello che riescono

a realizzare dopo solo due ore. Vedere l’entusiasmo della gente mi fa provare una

sensazione grandiosa. Proprio in questi tempi difficili trovo che sia particolarmente

importante mantenere la propria creatività e avere il coraggio per attuare nuove

idee.

→ martschini.ch (corsi di schizzo: martschini.ch/sketch)

Ludek Martschini, fondatore e titolare di Martschini Illustration & Grafik.

La mia DITTA

34 02/2021


IL MIO MOTIVO D’ORGOGLIO

Sam Gruber, fondatore e amministratore di PLAN 1 MEDIA Schweiz.

Un debole per la tecnica

Per me una giornata di lavoro tipica non esiste. Dalle produzioni

musicali per clienti privati a grandi progetti in collaborazione

con varie band o alle registrazioni audio per radio e TV,

la gamma è enorme. PLAN 1 MEDIA è una rete di studi di

registrazione con studi a Monaco di Baviera, Berlino e nel bel

Vallese. Io stesso faccio musica da tanti anni e trovo che il

lavoro in studio di registrazione sia il connubio perfetto tra

creatività e tecnica. Ai tempi ho iniziato come tecnico del

suono nello studio di Monaco. Quando si è cominciato a

discutere dell’apertura di un altro studio, in Svizzera, ho colto

la mia opportunità, e nel 2013 ho aperto uno studio partner

nel Vallese, a Sankt Niklaus. Non sono legato a nessun luogo, e

qui, con vista sul Cervino, ho già realizzato anche progetti per

rinomati committenti nazionali e internazionali. Mi piace

questa cosa, e sono orgoglioso di aver potuto costituire la mia

PMI. Trovo che sarebbe bello se più giovani osassero e facessero

il grande passo di mettersi in proprio.

→ plan1.de

Un design funzionale per

la vita quotidiana

Abbiamo fondato lo studio di

design BIG-GAME a Losanna nel

2004 e oggi siamo arrivati a dare

lavoro a un team di 5-7 persone. La

nostra specializzazione è il design

industriale, ma realizziamo anche

scenografie. Le nostre creazioni

sono ideate per un vasto pubblico,

e ci riempie sempre di orgoglio

quando un oggetto disegnato da

noi diventa di uso quotidiano. Non

operando esclusivamente in un

ambito specifico, manteniamo

sempre aperta la possibilità di

realizzare i prodotti più disparati.

La nostra attività costituisce così

una fonte di grande arricchimento

e ci permette, quando ad esempio

lavoriamo a un nuovo progetto, di

attingere anche all’esperienza

acquisita in ambiti completamente

diversi. Dai nostri inizi abbiamo

collaborato con numerosi clienti

internazionali. Il nostro desiderio

per il futuro è di ricevere più

mandati dalla Svizzera.

→ big-game.ch

Augustin Scott de Martinville, Elric Petit e Grégoire Jeanmonod,

fondatori e titolari dello studio di design BIG-GAME.

02/2021 35

La mia DITTA


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