la regolamentazione della pubblicità rivo lta al pubblico

I quaderni di A s s o s a l u t e
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b) deve comprendere almeno
• la denominazione del medicinale e la denominazione comune del prin-
cipio attivo; l’indicazione di quest’ultima non è obbligatoria se il me-
dicinale è costituito da più principi attivi;
• un invito esplicito e chiaro a leggere attentamente le avvertenze fi-
guranti, a seconda dei casi, nel foglio illustrativo o sull’imballaggio
esterno; nella pubblicità scritta l’invito deve risultare facilmente leg-
gibile dal normale punto d’osservazione; nella pubblicità sulla stam-
pa quotidiana e periodica deve essere, comunque, scritto con caratte-
ri di dimensioni non inferiori al corpo 9
c) la pubblicità può limitarsi a contenere la denominazione del medi-
cinale, qualora essa abbia lo scopo esclusivo di rammentarla (art. 4).
Si tratta, quindi, di messaggi pubblicitari chiaramente identificabili,
da cui deve emergere la particolare natura dei prodotti medicinali, e un for-
te invito a farne uso nel rispetto delle specifiche caratteristiche. Si è visto
come alla pubblicità dei medicinali sia stata riconosciuta una funzione eti-
co-sociale, di informazione, e questa norma ne esplicita i contenuti.
I contenuti non consentiti della pubblicità
Il decreto legislativo nr. 541 prosegue stabilendo all’art. 5 i “Contenu-
ti pubblicitari non consentiti”.
“La pubblicità presso il pubblico di un medicinale non può contenere alcun
elemento che: