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Sacra 2012 - Comune di Grottammare

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Rappresentare la Città nel periodo della<br />

<strong>Sacra</strong> è uno straor<strong>di</strong>nario momento <strong>di</strong><br />

responsabilità e <strong>di</strong> entusiasmo. Ma rappresentarla<br />

due volte nel giro <strong>di</strong> <strong>di</strong>eci<br />

anni, quali sono gli anni dei miei due<br />

mandati, è un privilegio che mi dà una<br />

gioia profonda.<br />

La <strong>Sacra</strong> è sicuramente il momento<br />

più alto del coinvolgimento citta<strong>di</strong>no, è una tra<strong>di</strong>zione millenaria<br />

che affonda le sue origini nel nostro remoto passato:<br />

il primo documento che ne data una rappresentazione, infatti,<br />

risale alla fine del Quattrocento. Si tratta sicuramente <strong>di</strong><br />

uno dei più antichi eventi del territorio, fondato su una tra<strong>di</strong>zione<br />

autorevole e documentata. Ma non possiamo certo<br />

<strong>di</strong>menticare che la <strong>Sacra</strong> è soprattutto un momento religioso<br />

altissimo: con le tre bolle papali fu concessa e poi riconfermata<br />

la possibilità <strong>di</strong> lucrare l’indulgenza plenaria, visitando<br />

la chiesa <strong>di</strong> S. Martino nella settimana precedente ed in<br />

quella successiva al primo luglio, ogni volta che questo giorno<br />

cade <strong>di</strong> domenica.<br />

Una tra<strong>di</strong>zione sempre molto viva nel cuore dei grottammaresi,<br />

nonostante il suo curioso riproporsi ogni sei, cinque,<br />

sei e un<strong>di</strong>ci anni. E proprio per rendere più profondo il<br />

legame tra i grottammaresi, in particolare i più piccoli, e la<br />

<strong>Sacra</strong>, da quest’anno allarghiamo gli orizzonti e proponiamo<br />

un nuovo evento: la rappresentazione dello sbarco <strong>di</strong> Papa<br />

Alessandro III che <strong>di</strong>ede origine a questa bellissima tra<strong>di</strong>zione.<br />

Lo sbarco avverrà otto giorni prima della <strong>Sacra</strong> e sarà il<br />

momento iniziale dei festeggiamenti; questo singolo evento,<br />

poi, potrà essere riproposto ogni anno, contribuendo a creare<br />

un clima <strong>di</strong> attesa verso la successiva e<strong>di</strong>zione della <strong>Sacra</strong>,<br />

<strong>di</strong>ventando altresì un momento <strong>di</strong> grande interesse anche<br />

sotto l’aspetto della promozione della città.<br />

In una situazione <strong>di</strong> grande e profonda crisi economica,<br />

quale quella che stiamo vivendo, la straor<strong>di</strong>naria generosità<br />

dei grottammaresi ha fatto sì che questa e<strong>di</strong>zione della<br />

<strong>Sacra</strong> si potesse svolgere nel migliore dei mo<strong>di</strong>, anzi, con<br />

ulteriori momenti <strong>di</strong> crescita, a cominciare dal corteo che quest’anno<br />

raggiungerà il ragguardevole numero <strong>di</strong> 700 figuranti.<br />

Ognuno <strong>di</strong> essi, oltre al contributo della partecipazione,<br />

ha contribuito all’acquisto del costume da indossare<br />

durante la rappresentazione, a <strong>di</strong>mostrazione del grande<br />

attaccamento dei citta<strong>di</strong>ni alle tra<strong>di</strong>zioni locali, anche in un<br />

momento <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà.<br />

La <strong>Sacra</strong> si rinnova ogni volta e ogni volta riesce a generare<br />

uno straor<strong>di</strong>nario entusiasmo. Il grande spirito <strong>di</strong> aggregazione<br />

che ne scaturisce è sicuramente la parte più bella e più<br />

importante della rievocazione, ciò che dopo lo spettacolo resta<br />

negli occhi, nel ricordo e nel cuore; ciò che mi rende orgoglioso<br />

<strong>di</strong> essere stato parte <strong>di</strong> un grande slancio collettivo in una città<br />

unita, consapevole e orgogliosa della propria Storia.<br />

LUIGI MERLI<br />

Sindaco <strong>di</strong> <strong>Grottammare</strong><br />

C<br />

hi non si è mai soffermato ad analizzare la <strong>Sacra</strong> potrebbe<br />

confonderla con le innumerevoli rievocazioni o sacre rappre-<br />

sentazioni che caratterizzano non solo il nostro territorio, ma<br />

l’intera penisola. Nulla <strong>di</strong> più lontano dalla verità. La <strong>Sacra</strong>, infatti,<br />

non è semplicemente un evento, non è una sfilata storica, né un<br />

festival <strong>di</strong> appuntamenti culturali; la <strong>Sacra</strong> non è nemmeno una tra<strong>di</strong>zionale<br />

festa popolare o patronale, né una processione religiosa. La<br />

<strong>Sacra</strong>, pur comprendendo tutti gli aspetti che abbiamo appena detto,<br />

non è riducibile ad essi. Sarebbe, inoltre, assai limitativo sostenere<br />

che essa “serva” a qualcosa, ad esempio ad attrarre più turisti in<br />

città, o a favorire le nostre attività commerciali, o ancora a proporre<br />

occasioni <strong>di</strong> crescita culturale e <strong>di</strong> svago. Certamente: la <strong>Sacra</strong> serve<br />

anche a tutto questo, ma limitarla ad una funzione strumentale<br />

significherebbe tra<strong>di</strong>rne la complessità.<br />

Questo grande avvenimento rappresenta l’inconscio <strong>di</strong><br />

<strong>Grottammare</strong>, mostra l’anima più nascosta e misteriosa della Città,<br />

dove storia e leggenda si confondono in un densissimo intreccio,<br />

vitale e pulsante. Nella <strong>Sacra</strong> si raccoglie tutta la memoria citta<strong>di</strong>na,<br />

il ricordo delle antiche istituzioni, dei riti e delle feste, dei luoghi<br />

e dei personaggi principali: il tempio della dea Cupra e l’imperatore<br />

Adriano, il papa Alessandro III, la sud<strong>di</strong>tanza a Fermo e il<br />

capitano del popolo, la fiera <strong>di</strong> San Martino, le figure <strong>di</strong> San<br />

Giovanni e <strong>di</strong> San Paterniano, le feste in loro onore. Tutti questi elementi<br />

che si sono stratificati nel corso dei secoli, vivi ancora oggi,<br />

apparentemente slegati l’uno dall’altro, trovano una sintesi simbolica<br />

nel grande racconto <strong>di</strong> fondazione della <strong>Sacra</strong>: la più antica, la<br />

più importante, la più grande narrazione <strong>di</strong> <strong>Grottammare</strong>, nella<br />

quale tutte le singole storie confluiscono e si completano. Essa,<br />

insomma, è un grande mito locale, nato per essere trasmesso <strong>di</strong><br />

generazione in generazione, continuamente aggiornato per tramandare<br />

le storie che fondano l’identità <strong>di</strong> un popolo, da interpretare<br />

continuamente perché nella <strong>Sacra</strong> sono se<strong>di</strong>mentati i sentimenti e<br />

le idee, le ambizioni e le paure, le pratiche religiose e le caratteristiche<br />

antropologiche che rendono unica l’identità <strong>di</strong> <strong>Grottammare</strong>,<br />

<strong>di</strong>stinguendola da tutte le altre.<br />

Bisognava, dunque, interpretare la <strong>Sacra</strong> anche nel <strong>2012</strong>, in<br />

questi tempi <strong>di</strong> recessione finanziaria, <strong>di</strong> speculazione selvaggia, <strong>di</strong><br />

autunno della democrazia; tempi assai <strong>di</strong>versi dal 2007, dall’ultima,<br />

magnifica <strong>Sacra</strong>, in un mondo che in cinque anni è <strong>di</strong>ventato molto<br />

più fragile. Con meno risorse <strong>di</strong>sponibili, tutti noi – il Sindaco ed io,<br />

l’ufficio Cultura, l’intero <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grottammare</strong>, le associazioni e<br />

i volontari senza i quali non sarebbe stato possibile immaginare un<br />

progetto così ambizioso – abbiamo fortemente voluto che la <strong>Sacra</strong><br />

<strong>2012</strong> fosse in<strong>di</strong>menticabile, costruendo un progetto che segnasse profondamente<br />

la storia, che al contempo rispettasse la tra<strong>di</strong>zione e introducesse<br />

novità così importanti da <strong>di</strong>ventare tra<strong>di</strong>zione in futuro.<br />

Per due settimane la Città sarà vivificata da tantissimi appuntamenti<br />

– <strong>di</strong> teatro e <strong>di</strong> musica, d’arte e <strong>di</strong> poesia – introdotti dalla<br />

grande rappresentazione, prodotta per l’occasione, dello Sbarco <strong>di</strong><br />

Alessandro III, tutti orbitanti intorno al grande Corteo Storico del<br />

Primo luglio che, grazie alla generosità dei citta<strong>di</strong>ni, vedrà completamente<br />

rinnovati i costumi dei figuranti. Sarà il più grande Corteo<br />

della storia della <strong>Sacra</strong>, arricchito nella scene, migliorato nella fruibilità,<br />

più spettacolare che mai; avrà più luce e più musica, fuochi d’artificio<br />

e attori; sarà una grande festa della Città che si rappresenta.<br />

Così facendo, anche quest’anno resusciteremo nel presente la memoria<br />

dell’antico, rinnovandola per il futuro. Come avviene da secoli.<br />

ENRICO PIERGALLINI<br />

Vicesindaco - Assessore alla Cultura

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