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Civili - Industriali - Fotovoltaici - Automazione ... - Marina di Salivoli

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Cultura marinara <strong>di</strong> Emanuele Bravin<br />

Dall’ago magnetico al MarsDial<br />

Durante le mie vacanze mi sono trovato ad Amalfi dove,<br />

visitando il museo della marineria, ho scoperto alcune<br />

interessanti cose sulla bussola.<br />

La bussola come oggi la immaginiamo, nonostante i cinesi<br />

già conoscessero le proprietà magnetiche dei metalli, è<br />

stata inventata dall'amalfitano Flavio Gioia, vissuto da il<br />

tre<strong>di</strong>cesimo e quattor<strong>di</strong>cesimo secolo.<br />

Tuttavia da una verifica fatta su una enciclope<strong>di</strong>a ho trovato<br />

una notizia che è piuttosto contrastante con quanto appena<br />

detto: infatti la leggenda secondo la quale la bussola è stata<br />

inventata da Flavio Gioia <strong>di</strong> Amalfi nasce da un errore <strong>di</strong><br />

interpretazione <strong>di</strong> un testo latino, che riferiva soltanto che<br />

l'invenzione della bussola era attribuita dallo storico Flavio<br />

Biondo agli Amalfitani. Il filologo Giambattista Pio capì<br />

invece che la bussola era stata inventata dall'amalfitano<br />

Flavio Gioia. Nel testo in questione (Amalphi in Campania<br />

veteri magnetis usus inventus a Flavio tra<strong>di</strong>tur), non<br />

bisogna infatti intendere Flavio come l'inventore della<br />

bussola, ma solo come colui che ha riportato la notizia:<br />

appunto Flavio Biondo.<br />

Resta comunque il fatto che la bussola magnetica sia stata<br />

inventata in Italia!<br />

Infatti ad Amalfi si applicò un ra<strong>di</strong>cale perfezionamento<br />

all'ago magnetico già utilizzato dai cinesi. In particolare si<br />

applicò all'ago magnetico un sottile <strong>di</strong>sco <strong>di</strong> carta sul quale<br />

era <strong>di</strong>segnata una stella ad otto punte. Disco ed ago furono<br />

quin<strong>di</strong> posizionati all'interno <strong>di</strong> un bossolo <strong>di</strong> legno chiuso in<br />

superficie da un vetro. Era così nata la bussola nautica.<br />

Tuttavia nella storia già esistevano degli esempi <strong>di</strong> bussole<br />

che funzionavano non sul principio dl magnetismo terrestre<br />

ma grazie al sole ed alle ombre.<br />

Ne sono un esempio la bussola solare vichinga che<br />

funzionava in maniera meccanica (sono stati trovati degli<br />

ingranaggi in alcune tombe), e la bussola solare <strong>di</strong> Qumran<br />

(2° sec. a.C.) composto da un piatto <strong>di</strong> terracotta (circa 14<br />

cm <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametro) con dei solchi "graduati" e con al centro un<br />

alloggiamento per un'asta. L'asta andando a far ombra sui<br />

solchi in<strong>di</strong>cava le varie <strong>di</strong>rezioni. Per tenere "in bolla" la<br />

bussola probabilmente la si riempiva <strong>di</strong> liquido fino ad un<br />

solco <strong>di</strong> riferimento.<br />

Ed eccoci finalmente ad una cosa ancor più straor<strong>di</strong>naria ...<br />

Quando la NASA ha iniziato a progettare il robot che<br />

doveva scorrazzare su Marte si è posta il quesito <strong>di</strong> come<br />

MarsDial<br />

Bussole solari<br />

poterlo orientare in tempo reale e soprattutto <strong>di</strong> come far<br />

inquadrare l'orientamento dalla telecamera stessa del<br />

robot.<br />

La bussola magnetica fu ovviamente esclusa dal momento<br />

che su Marte non esiste il campo magnetico come quello<br />

terrestre.<br />

Si pensò allora ad un giroscopio, imme<strong>di</strong>atamente escluso<br />

a causa del peso e del forte consumo energetico.<br />

Dopo aver spremuto i migliori cervelli senza trovare una<br />

soluzione, grazie all'intuizione <strong>di</strong> un anziano militare<br />

inglese ci si ricordò che il Pianeta Rosso ha una<br />

inclinazione dell'asse <strong>di</strong> circa 25°, quasi identica a quella<br />

della Terra <strong>di</strong> 23° e 27’, ed una durata del giorno <strong>di</strong> 23 ore e<br />

56 minuti contro le 24 terrestri.<br />

Questa singolare coincidenza fece concludere che una<br />

bussola solare poteva essere utilizzata proficuamente<br />

anche su Marte, con caratteristiche strutturali e funzionali<br />

assolutamente identiche a quelle delle sue ultime<br />

generazioni.<br />

Fu costruito così il MarsDial, una piastra <strong>di</strong> circa 15<br />

centimetri <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametro sulla quale vennero <strong>di</strong>segnati dei<br />

cerchi concentrici <strong>di</strong> vari colori, munendola al centro <strong>di</strong> un<br />

grosso gnomone, con un criterio informativo non <strong>di</strong>verso da<br />

quello della antica bussola solare <strong>di</strong> Qumran. Unica<br />

modernità assoluta, le quattro pennellate <strong>di</strong> colori <strong>di</strong>versi<br />

agli spigoli della piastra utilizzati per la taratura cromatica<br />

delle telecamere.<br />

Il MarsDial, privo <strong>di</strong> consumi energetici, ha consentito ai<br />

robot su Marte <strong>di</strong> funzionare dal 2004.<br />

EB<br />

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