LA FESTA DEI BANDERESI - Pro Loco Bucchianico
LA FESTA DEI BANDERESI - Pro Loco Bucchianico
LA FESTA DEI BANDERESI - Pro Loco Bucchianico
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
26<br />
Il Sergentiere Urbano<br />
Angiolina Tatasciore, nel 1985,<br />
rilasciava la seguente testimonianza:<br />
“Mi ricordo Sergentiere pure<br />
mio nonno Urbano; il Sergentiere<br />
ha sempre portato vestiti milita -<br />
ri antichi, per Vincenzo la mam -<br />
ma Soladea cucì un’uniforme che<br />
lui indossò per varie celebrazioni.<br />
Quel vestito lo conserviamo ancora<br />
oggi” 10 .<br />
Il Sergentiere Vincenzo varca la Porta<br />
Santa durante le Entrate.<br />
Il tamburino e suonatore di ?sarmonica<br />
negli anni ’60.<br />
La memoria popolare vuole che il Sergentiere sia il discendente del<br />
condottiero trecentesco che seppe resistere agli attacchi dei Chietini dopo<br />
che S. Urbano, in sogno, gli suggerì lo stratagemma che portò alla vittoria<br />
i Banderesi. <strong>Pro</strong>babilmente il personaggio aveva un ruolo militare, era<br />
un “sergente” esperto nelle arti delle armi che doveva istruire e guidare i<br />
“contadini-banderesi” all’arte militare. Non si conosce perchè la famiglia<br />
Tatasciore abbia quest’esclusiva, né risulta che la stessa sia appartenuta al<br />
ceto nobile; è noto soltanto che Urbano Tatasciore fu il comandante di<br />
una milizia cittadina che si formò a <strong>Bucchianico</strong> nel 1796 dopo che il<br />
governo borbonico aveva chiesto a tutte le località del regno di opporre<br />
resistenza all’avanzata francese.<br />
La moglie e madre del Sergentiere<br />
Il 25 maggio, a conclusione dei cerimoniali, il Sergentiere affida l’Arma<br />
Santa alla madre o moglie affinchè venga custodita. “Il Sergentiere alla<br />
?ne delle s?late riconsegnava l’alabarda alla mamma (o alla moglie) che<br />
attendeva sulla soglia di casa. Era un grande onore e perciò il compito<br />
spettava solo a quella” 11 . Si dice che il Banderese eletto per compensare<br />
il Sergentiere dell’impegno festivo gli faceva un’offerta di un tomolo di<br />
grano (circa 35 kg).<br />
Il Banderese<br />
Dai documenti storici risulta che il Banderese ?no agli inizi del Novecento<br />
era una persona eletta per sorteggio tra 6 persone del popolo scelte<br />
in rappresentanza dei Terzieri. Oggi invece lo si elegge pubblicamente,<br />
sempre per sorteggio, tra quelli che presentano la propria candidatura. Il<br />
Banderese, come le analoghe ?gure presenti in altre località italiane e del<br />
Centro Europa, si presenta abbigliato con fogge militari dai colori vivaci e<br />
con un cappello ornato di un pennacchio di piume. Ha tuttora l’obbligo<br />
di organizzare la festa con un gruppo di persone che invita liberamente<br />
tra i suoi parenti e amici con i quali svolge i rituali. Il Banderese è anche<br />
un gonfaloniere, il consegnatario della bandiera comunale.<br />
Può essere Banderese qualsiasi uomo sposato residente a <strong>Bucchianico</strong> di<br />
religione cattolica con ?gli. Egli ha il compito di organizzare i rituali che<br />
tradizionalmente si tramandano di padre in ?glio. Invita i suoi parenti sino<br />
al VII grado, gli amici e i capicontrada a formare il gruppo dei “banderesi”<br />
che partecipano alla festa e al ballo detto Ciammaichella. Organizza le<br />
questue, gli allestimenti festivi e le forme di intrattenimento. Terminata la<br />
sua carica aiuta e consiglia il nuovo Banderese. Per uso antichissimo dirige<br />
un gruppo di uomini, chiamati banderesi che lo seguono nelle cerimonie<br />
principali accompagnati da un tamburino e un suonatore di trevucette ed<br />
è protagonista, insieme ai ?gli o altri ?gure che individua personalmente,<br />
nelle cerimonie principali. Oggi la candidatura è libera ma sino a qualche<br />
anno addietro gli anziani ricordavano che poteva essere Banderese chi era<br />
benestante ed aveva una nutrita parentela.<br />
Nel leggere il De Leonardis e il Bruni risulta invece che nell’Ottocento<br />
il Banderese veniva scelto dall’Amministrazione comunale tra le 6 persone<br />
che avevano effettuato la questua.