Maggio 2007 - oratorioalzano.it
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AlzanoLombardoOK 21-05-<strong>2007</strong> 16:00 Pagina 20<br />
Sono tanti i segni religiosi disseminati<br />
nella nostra parrocchia. Oltre a quelli<br />
“ufficiali”, ovvero ai luoghi di culto propriamente<br />
detti, ci sono anche una miriade di<br />
opere minori, magari non frutto delle mani<br />
di grandi artisti, che lungo le strade o nei<br />
luoghi dove trascorriamo la maggior parte<br />
del nostro tempo, ricordano la dimensione<br />
religiosa della v<strong>it</strong>a. È un prezioso insegnamento,<br />
che ci dovrebbe aiutare a comprendere<br />
come la fede non sia una parentesi della<br />
nostra esistenza, ma una forza e una speranza<br />
che chiede di essere declinata in ogni<br />
amb<strong>it</strong>o del vivere. Spesso, quando riesco a<br />
camminare per le strade della nostra c<strong>it</strong>tà<br />
senza l’assillo della fretta o la premura di<br />
chi è sempre di corsa (cosa sempre più rara),<br />
mi piace soffermarmi ai piedi della bella<br />
crocifissione in Piazzetta Partigiani, o dinanzi<br />
alla Pietà di via Pesenti, come pure mi<br />
commuovo davanti all’Addolorata in cima a<br />
Via Locatelli, che mi fa pensare sempre allo<br />
sguardo pietoso della Vergine dinanzi al dolore<br />
della nostra gente, che proprio lungo<br />
quella strada accompagna i propri cari alla<br />
sepoltura. Poi ancora l’Addolorata di via<br />
Adobati, o quella di via San Pietro… Tanti<br />
segni, ered<strong>it</strong>ati dai nostri padri che forse nel<br />
cogliere il sacro erano ben più esperti di noi.<br />
Alla Cava, abbiamo anche una statua, che,<br />
guarda caso, rappresenta ancora la Madonna<br />
dei Sette dolori. Mi si dice che, quella statua<br />
ha sub<strong>it</strong>o diversi “adattamenti” prima della<br />
collocazione attuale: in origine era alloggiata<br />
sotto una specie di tempietto, che via via,<br />
in base alle nuove esigenze, venne ridimensionato.<br />
Da qualche anno a questa parte, in<br />
occasione della memoria dell’Addolorata di<br />
20<br />
Il puntino sulla i<br />
settembre, questa statua viene letteralmente<br />
avvolta da una spirale di luci multicolore,<br />
che di sol<strong>it</strong>o rimaneva accesa fino alle feste<br />
natalizie. Quest’anno, questa soluzione<br />
sembra rimasta defin<strong>it</strong>iva. Ora, r<strong>it</strong>engo sia<br />
da ammirare chi desidera che questa opera<br />
abbia una maggiore visibil<strong>it</strong>à, perché non<br />
appaia in qualche modo “dimenticata in calcio<br />
d’angolo”, tuttavia mi stupisco non poco<br />
per l’effetto, a dir poco sgradevole, che queste<br />
lucine da albero di Natale danno alla statua,<br />
che appare goffamente imbrigliata in<br />
una rete multicolore che ben più si adatterebbe,<br />
al massimo, alle bancarelle della fiera.<br />
Possibile che nessuno proponga o suggerisca<br />
qualche soluzione più decorosa, che<br />
davvero impreziosisca l’Addolorata della<br />
Cava?<br />
Poi ci sarebbe anche il San Giovanni Nepomuceno<br />
del ponte sulla Seriola in contrada<br />
San Pietro. Ricordo che qualche anno fa,<br />
un grande proclama aveva annunciato su<br />
“l’Eco” che Alzano restaurava il suo Nepomuceno,<br />
la cui arenaria era sempre più consunta<br />
dall’inquinamento e dallo sterco dei<br />
volatili del quale è ricoperto. Ricordo anche<br />
la pasquinata di qualche buontempone Alzanese<br />
che nottetempo, aiutato dall’oscur<strong>it</strong>à,<br />
in occasione della rievocazione storica “Alzano<br />
nel ‘700” aveva messo in mano al povero<br />
san Giovanni questo cartello: «Anche<br />
io sono del ‘700. quando mi restaurate?».<br />
Ma al di là di proclami e pasquinate tutto rimane<br />
allo status quo…<br />
Noi abbiamo ered<strong>it</strong>ato tanto dai nostri padri.<br />
Se non sappiamo valorizzare nemmeno<br />
questo che ci è stato consegnato, che cosa<br />
lasceremo ai nostri posteri?<br />
Radelba