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Caratteristiche degli studenti con DSA - Liceo Foscarini

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CARATTERISTICHE DEGLI STUDENTI<br />

CON <strong>DSA</strong><br />

La “strada della lettura”<br />

Normolettore<br />

Natura neurobiologica dei <strong>DSA</strong><br />

Dislessico<br />

Disturbi Specifici dell’Apprendimento F81<br />

• Dislessia - F81.0<br />

disturbo specifico della lettura: decodifica (80%)<br />

• Disortografia<br />

disordine di codifica del testo scritto (= molti errori<br />

ortografici fonologici e non)<br />

• Disgrafia<br />

Disturbo della scrittura a livello grafo-esecutivo<br />

• Discalculia - F81.2<br />

disturbo delle abilità numeriche e del calcolo<br />

►Disturbi misti delle abilità scolastiche - F81.3<br />

F81.1<br />

Apprendimento/insegnamento<br />

• Conoscere i meccanismi mentali dell’<br />

apprendimento è necessario per sapere<br />

quali abilità lo studente deve attivare per<br />

eseguire il compito che gli è stato<br />

assegnato<br />

Per abilitare all’apprendimento uno studente<br />

<strong>con</strong> <strong>DSA</strong> è necessario <strong>con</strong>oscere come<br />

funzionano i suoi processi mentali e quali<br />

sono le abilità necessarie per eseguire i singoli<br />

compiti<br />

D.S.A.<br />

I D.S.A. si manifestano, associati o isolatamente,<br />

nel 4% circa della popolazione scolastica<br />

• Hanno origine genetica e presentano importante<br />

familiarità ( 60%).<br />

• La gravità dei sintomi è variabile ed è la risultante<br />

dell’interferenza fra le caratteristiche genetiche,<br />

l’ambiente e il tipo di istruzione.<br />

• Modificano l’espressività <strong>con</strong> l’età<br />

• In Italia attualmente è diagnosticato un caso su 4<br />

• Diagnosi prevalenti nei maschi ( 4/1)<br />

• Sono tempo e attenzione disperdenti<br />

1


DISGRAFIA<br />

• Riguarda la componente motoria della scrittura<br />

che impedisce di automatizzare i movimenti<br />

necessari per la realizzazione del segno scritto.<br />

• Principali parametri di valutazione:<br />

• fluenza (- 2 dev. stand)<br />

• analisi qualitativa delle caratteristiche del segno<br />

grafico<br />

– tratto grafico irregolare e poco leggibile anche in<br />

stampato<br />

– mancato rispetto di margini e righe<br />

– lettere di dimensioni fortemente irregolari<br />

• Può <strong>con</strong>comitare <strong>con</strong> disprassia evidente in altri ambiti<br />

DISORTOGRAFIA<br />

• Disordine di codifica del testo scritto<br />

(= molti errori ortografici fonologici e non, < al 5°<br />

percentile)<br />

• La correttezza migliora <strong>con</strong> l’età, ma persiste<br />

spesso anche in età adulta<br />

DISCALCULIA<br />

• Difficoltà nell’automatizzazione delle procedure del<br />

<strong>con</strong>teggio (> all’indietro)<br />

• Difficoltà di transcodifica e sintassi del numero<br />

• Difficoltà nell’acquisizione e nel recupero dei fatti<br />

aritmetici (tabelline)<br />

• Difficoltà nell’esecuzione di calcoli a mente<br />

• Difficoltà nell’applicazione delle procedure di calcolo<br />

►Generale efficienza del problem solving<br />

DISGRAFIA<br />

Può <strong>con</strong>comitare difficoltà nel disegno tecnico (disprassia)<br />

Definizione [ Legge 170/10, Art 1.1]<br />

[…] si intende per dislessia un disturbo specifico<br />

che si manifesta <strong>con</strong> una difficolta'<br />

nell'imparare a leggere, in particolare nella<br />

decifrazione dei segni linguistici, ovvero nella<br />

• correttezza e<br />

• rapidità della lettura.<br />

DISLESSIA<br />

http://www.istruzione.it/web/istruzione/dsa<br />

2


lnternational Dyslexia Association-2003<br />

• La dislessia è una disabilità specifica<br />

dell'apprendimento di origine neurobiologica.<br />

• Essa è caratterizzata da<br />

– difficoltà a effettuare una lettura accurata e/o fluente<br />

– scarse abilità nella scrittura e nella decodifica.<br />

• Queste difficoltà derivano tipicamente da un deficit<br />

nella componente fonologica del linguaggio, che è<br />

spesso inattesa in rapporto alla normalità<br />

dell’intelligenza e alla garanzia di un'adeguata<br />

istruzione scolastica.<br />

DIAGNOSI<br />

Lyon, Shaywitz, Shaywitz<br />

• La diagnosi viene posta quando la<br />

correttezza e /o la velocità della lettura<br />

sono sostanzialmente al di sotto (-2ds) di<br />

quanto previsto in base all'età cronologica e<br />

alla valutazione dell'intelligenza (Q.I.)<br />

• Età minima per la diagnosi<br />

– Dislessia 2^ primaria<br />

– Discalculia 3^ primaria<br />

L’ abilità meta-fonologica<br />

Consensus <strong>con</strong>ference 2007<br />

<strong>con</strong>sente di sviluppare<br />

la competenza meta-linguistica<br />

E’ la capacità di<br />

“rappresentarsi mentalmente”<br />

le forme sonore e ortografiche delle parole<br />

Criterio della “discrepanza”<br />

Il criterio principale per sospettare la presenza di<br />

un D.S.A. è dato dalla “discrepanza” tra<br />

l’intelligenza generale, adeguata per l’età, e<br />

l’abilità nel dominio specifico interessato<br />

(lettura,scrittura, calcolo) che risulta deficitaria in<br />

rapporto alle attese.<br />

Tale sospetto deve essere comunicato dalla<br />

scuola alla famiglia legge 170/10 art.3.2<br />

Consapevolezza fonologica<br />

• Consapevolezza fonologica è la capacità di<br />

analizzare separatamente i suoni (fonemi)<br />

all’interno della parola.<br />

• Si acquisisce gradualmente e costituisce un prerequisito<br />

per l’acquisizione della letto-scrittura<br />

COMPETENZA META-LINGUISTICA<br />

CONSENTE DI:<br />

• Rappresentarsi le regole grammaticali del linguaggio<br />

(analisi logica e grammaticale)<br />

• Compiere operazioni linguistiche complesse : es. la<br />

comprensione e la produzione di inferenze e di metafore<br />

• Avere <strong>con</strong>sapevolezza delle differenze sfumate di<br />

significato apportate ad una frase da particelle linguistiche<br />

apparentemente poco importanti (preposizioni, ecc)<br />

• compiere rapidamente operazioni di associazione tra<br />

etichette verbali<br />

• non serve per l’uso corrente del linguaggio (matura infatti molto dopo<br />

che il bambino ha imparato a parlare)<br />

3


Deficit della competenza meta-linguistica<br />

Conseguenze dirette:<br />

- i ragazzi <strong>con</strong> <strong>DSA</strong> possono “ragionare” sulla struttura<br />

formale di una lingua (analisi grammaticale ed analisi<br />

logica) solo spendendo molte energie cognitive (tempi più<br />

lunghi) ed avendo a disposizione le etichette verbali<br />

corrispondenti ai singoli <strong>con</strong>cetti (necessità di mappe o<br />

tabelle).<br />

- i ragazzi <strong>con</strong> <strong>DSA</strong> possono imparare una lingua straniera<br />

ascoltandola e parlandola, ma hanno grosse difficoltà <strong>con</strong> lo<br />

lo studio grammaticale<br />

- Nelle lingue non materne manca inoltre il supporto della<br />

competenza nella lingua parlata.<br />

(da Penge)<br />

<strong>DSA</strong>: Disturbi della sfera linguistica<br />

Comportano:<br />

- Compromissione delle competenze di “manipolazione<br />

<strong>con</strong>sapevole” del linguaggio<br />

- difficoltà nel recupero rapido delle informazioni verbali<br />

immagazzinate ( → mappe)<br />

- difficoltà nel mantenere “in memoria” le diverse<br />

informazioni verbali per il tempo necessario ad<br />

elaborarle<br />

- uso più “povero” del linguaggio orale e scritto<br />

Ne <strong>con</strong>seguono:<br />

► Difficoltà nell’ esposizione orale<br />

► Difficoltà nella produzione del testo<br />

DISLESSIA “EVOLUTIVA”<br />

• Presenta una mancata automatizzazione del<br />

processo di letto-scrittura.<br />

• Interferisce significativamente col profitto scolastico<br />

La grammatica a scuola:<br />

quando? come? quale? perché?<br />

D. Notarbartolo<br />

XVI Convegno Nazionale GISCEL<br />

Padova 2010<br />

DISLESSIA “EVOLUTIVA”<br />

- difficoltà a differenziare le lettere corrispondenti a suoni<br />

simili<br />

f-v t-d p-b c-g m-n<br />

- difficoltà a differenziare le lettere orientate diversamente<br />

nello spazio:<br />

p-b d-q u-n a-e b-d<br />

- difficoltà a differenziare lettere diverse solo per piccoli<br />

particolari come<br />

m- n c- e f-t<br />

- Omissione di grafemi e sillabe ( piuma – puma )<br />

- Omissione o ripetizione di parole<br />

- Inversione di sillabe (talovo)<br />

- Fusione e distacco illegale di parole :” inse gnante”<br />

La dislessia è il risultato della<br />

scarsa esposizione alla lettura?<br />

• No, perché i bambini di 1^ primaria di oggi,<br />

dopo un anno di scuola, leggono il 95 % delle<br />

parole che vengono loro presentate<br />

• No, perché, nonostante le interruzioni<br />

dell’attività, i bambini di 1^ primaria non<br />

regredis<strong>con</strong>o nella lettura<br />

(da Stella)<br />

4


Nella Dislessia il problema è duplice e<br />

riguarda:<br />

1. la decodifica<br />

2. la lentezza della decodifica stessa<br />

La mancata automatizzazione<br />

comporta:<br />

• Riduzione della efficienza<br />

della letto-scrittura<br />

• Maggior <strong>con</strong>sumo di<br />

energia<br />

• Sovraccarico della<br />

memoria di lavoro<br />

- Lentezza<br />

- Scarsa precisione<br />

- Mancata standardizzazione<br />

della risposta<br />

- Richiesta di > attenzione<br />

Facile affaticabilità<br />

Minori prestazioni in vari<br />

compiti<br />

Perché il <strong>con</strong>cetto di memoria di lavoro è<br />

rilevante anche per gli insegnanti ?<br />

Alan Baddeley – York University, GB<br />

POSSIBILI CONSEGUENZE SECONDARIE<br />

- problemi di comprensione della lettura<br />

- limitazione nella crescita del vocabolario* e<br />

della <strong>con</strong>oscenza dovuti a una ridotta pratica<br />

della lettura<br />

- Caduta dell’autostima e problemi psicologici<br />

se<strong>con</strong>dari.<br />

E’ necessario che i ragazzi <strong>con</strong> <strong>DSA</strong> possano<br />

provare esperienze di autoefficacia<br />

Memoria di lavoro<br />

• La memoria di lavoro è un sistema che<br />

<strong>con</strong>sente di mantenere e<br />

<strong>con</strong>temporaneamente manipolare<br />

informazioni necessarie all’esecuzione di<br />

complessi compiti cognitivi (ad es.<br />

apprendimento e comprensione)<br />

Baddeley<br />

5


Memoria di lavoro ( W.M.)<br />

• Ha fisiologicamente:<br />

– limiti di capienza<br />

– limiti di durata<br />

• L’automatizzazione ne aumenta l’efficienza<br />

riducendo la necessità di <strong>con</strong>trollo <strong>con</strong><br />

risparmio di energia e tempo.<br />

** D.S.A.: efficienza spesso ridotta per possibile<br />

“sovraccarico” del sistema<br />

(es.test di ascolto, prendere appunti, ecc.)<br />

<strong>Caratteristiche</strong> dei ragazzi <strong>con</strong> scarsa<br />

memoria di lavoro:<br />

• Difficoltà ad eseguire le istruzioni<br />

• Difficoltà a tenere il segno<br />

• Attenzione ridotta e distraibilità<br />

“È in un mondo tutto suo”<br />

“Non ascolta una parola di quello che dico”<br />

“Sogna sempre ad occhi aperti”<br />

“A lui le cose entrano da un orecchio ed es<strong>con</strong>o<br />

dall’altro”<br />

I ragazzi <strong>con</strong> deficit di W.M. sono spesso accusati<br />

di non ascoltare o di non stare attenti A. Baddeley<br />

Tra bambini della stessa età vi sono<br />

ampie differenze della capacità di memoria<br />

di lavoro<br />

I deficit della memoria di lavoro sono comuni in:<br />

• <strong>DSA</strong><br />

• Ragazzi <strong>con</strong> scarsi progressi accademici<br />

• ADHD (Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder)<br />

• Gli alunni <strong>con</strong> deficit della memoria di lavoro<br />

spesso fallis<strong>con</strong>o perché il carico sulla memoria di<br />

lavoro è eccessivo per loro.<br />

A. Baddeley<br />

Memoria di lavoro<br />

I problemi di memoria di lavoro sono<br />

relativamente comuni e strettamente<br />

associati <strong>con</strong> le difficoltà di apprendimento<br />

e la disattenzione: il bambino dimentica<br />

quello che deve fare.<br />

Condizioni che aumentano l’efficienza<br />

della Memoria di lavoro<br />

• Il ripasso sub-vocale <strong>con</strong>trasta il<br />

decadimento della traccia fonologica.<br />

– la velocità articolatoria individuale, la<br />

familiarità <strong>con</strong> le parole da memorizzare, la<br />

familiarità <strong>con</strong> i suoni e le strutture<br />

fonologiche che compongono le parole<br />

• L’automatizzazione (letto-scrittura)<br />

Pensiero<br />

verbale,lineare<br />

Memorizza le<br />

sequenze<br />

Assimila<br />

informazioni<br />

In successione<br />

Buona<br />

memoria di<br />

lavoro<br />

Ricerca cause<br />

ed effetti<br />

E’ idoneo<br />

all’analisi<br />

Ha il <strong>con</strong>cetto<br />

del tempo<br />

Sn Dx<br />

Pensiero<br />

visivo<br />

Ricorda in<br />

base ad<br />

associazioni<br />

Favorisce<br />

<strong>con</strong>nessioni<br />

simultanee<br />

Effettua<br />

sintesi e<br />

collegamenti<br />

intuitivi<br />

Ha il <strong>con</strong>cetto<br />

dello spazio<br />

Da D. Pollak<br />

6


La Dislessia comporta un<br />

“diverso stile di apprendimento”<br />

Apprendimento privilegiato avviene attraverso<br />

canali non verbali:<br />

visivo, uditivo, cinestesico (V.A.K.)<br />

immagini, ascolto, esperienza diretta<br />

Da D. Pollak<br />

<strong>Caratteristiche</strong> dello studente <strong>con</strong> D.S.A.<br />

Punti di Forza<br />

• Intelligenza normale o elevata<br />

– Discrepanza Q.I. / rendimento<br />

• Pensiero visivo<br />

• Capacità di sintesi<br />

• Capacità di intuizione<br />

• Creatività<br />

D.Pollak<br />

APPRENDIMENTO MULTISENSORIALE<br />

• apprendimento visivo<br />

-immagini, schemi, mappe mentali e <strong>con</strong>cettuali, filmati<br />

• apprendimento uditivo<br />

- registrazioni, attività che accentuano il ritmo, il tono e il<br />

volume della voce<br />

• apprendimento cinestesico:toccare, muovere, fare<br />

- attività pratiche: far disegnare, costruire mappe,<br />

manipolare oggetti, laboratori, ecc.<br />

Doppia codifica: visivo - verbale<br />

• L’informazione visiva favorisce un ricordo più<br />

persistente rispetto all’informazione puramente<br />

verbale.<br />

• la doppia codifica - visiva e verbale potenzia la<br />

memoria verbale favorendo il ricordo a lungo<br />

termine: mappe <strong>con</strong>cettuali / mentali<br />

Il ruolo <strong>degli</strong> Organizzatori Grafici Possibili punti di debolezza in <strong>DSA</strong><br />

Antonietti-I<br />

• Lenta processazione delle informazioni<br />

• Difficoltà ad apprendere le procedure<br />

• Difficoltà a ricordare i dati in sequenza ( alfabeto, mesi,<br />

giorni della settimana, stagioni, ecc)<br />

• Difficoltà a ricordare nomi, termini tecnici, strutture<br />

grammaticali, formule<br />

• Cattiva percezione/gestione del tempo<br />

• Disfunzione della memoria di lavoro<br />

• Recupero rapido di informazioni nel testo<br />

• Mantenere l’attenzione per il tempo necessario<br />

• Produzione scarsa di testi scritti<br />

D.Pollak<br />

7


Difficoltà trasversali<br />

• Lentezza: nella esecuzione dei compiti, nella<br />

elaborazione del pensiero: latenza nel tempo di<br />

risposta a una domanda, ecc.<br />

Difficoltà a seguire una spiegazione troppo veloce, a<br />

preparare più materie in poco tempo<br />

• Facile affaticabilità: ridotto rendimento a fine verifica,<br />

nelle ultime ore, a fine quadrimestre, mancato utilizzo<br />

del tempo supplementare<br />

Come può essere così<br />

difficile?<br />

Evoluzione dei <strong>DSA</strong>:<br />

la scuola se<strong>con</strong>daria<br />

Stelle sulla terra<br />

• Maggiore discrepanza fra richieste e prestazioni<br />

• Persistono lentezza esecutiva e affaticabilità<br />

• Mancanza di autonomia<br />

<strong>DSA</strong><br />

Lo studente dislessico “compensato”<br />

• È in grado di leggere <strong>con</strong> discreta fluenza<br />

(>3 sill /sec, -2ds)<br />

• Legge parole significative senza commettere errori<br />

• Gli errori compaiono nelle parole a bassa frequenza<br />

(non-parole, lessici specialistici, parole straniere, ecc.)<br />

• Permane deficit di automatizzazione<br />

Da Stella<br />

• Non riesce a compiere operazioni di “skimming” e<br />

“scanning”<br />

• La dislessia è <strong>con</strong>osciuta come un inusuale equilibrio di<br />

punti di forza e di difficoltà che non limita le opportunità di un<br />

individuo se vengono forniti supporti adeguati alle sue<br />

diverse abilità cognitive.<br />

• In una prospettiva di uguali opportunità, sono richiesti<br />

aggiustamenti nel metodo d’insegnamento, di<br />

apprendimento e di valutazione per sviluppare e<br />

mantenere un ambiente di apprendimento inclusivo<br />

per gli <strong>studenti</strong> <strong>con</strong> dislessia<br />

PROGNOSI del DISTURBO<br />

• 20% risolto<br />

• 45% compensato<br />

• 35% persistente<br />

(Lyteenen 2000)<br />

Lo studente dislessico “compensato”<br />

Conseguenze funzionali:<br />

• Difficoltà di comprensione e quindi di studio<br />

• Difficoltà <strong>con</strong> la lettura delle lingue straniere<br />

• Difficoltà nelle prove a tempo<br />

• Difficoltà a sviluppare tecniche di analisi<br />

testuale (parole chiave, sintesi..)<br />

• Affaticabilità e lentezza<br />

• Bassa autostima<br />

(Stella)<br />

8


Cosa significa studiare<br />

• Studiare un testo significa leggerlo attentamente<br />

e in modo selettivo allo scopo di<br />

- comprenderlo<br />

- ricavarne informazioni<br />

- memorizzarle per eseguirne una prova<br />

R. De Beni<br />

Comuni prestazioni scolastiche<br />

scadenti a causa di deficit strumentali<br />

• Dettato<br />

• Copiare<br />

• Prendere appunti<br />

• Test di ascolto in L2<br />

• Prove a tempo<br />

• Tabelline<br />

• Scelta multipla, Cloze<br />

• Produzione del testo<br />

• Procedure del calcolo<br />

• Esercizi di matematica<br />

Prova di ascolto in L 2<br />

Linee guida<br />

- Compenso<br />

- Dispensa<br />

Richiede l’abilità di ascoltare, <strong>con</strong>temporaneamente<br />

leggere e selezionare la risposta corretta mentre<br />

<strong>con</strong>tinua l’ascolto<br />

• Disabilità in <strong>DSA</strong><br />

- Sovraccarico memoria di lavoro<br />

- Difficoltà ed errori nella lettura ( > in L2)<br />

- Mancata comprensione del testo letto<br />

- Lentezza esecutiva<br />

DISLESSIA PERSISTENTE<br />

• Lettura molto stentata, lenta (< 3 sill/sec)<br />

• Lettura inaccurata (< 5°centile)<br />

• Rifiuto della scolarizzazione<br />

• Disturbi di socializzazione<br />

Dettato<br />

• Errori ortografici, disgrafia<br />

• Salto di parole, parole ripetute<br />

• Sovraccarico della memoria di lavoro<br />

• Lentezza, affaticamento<br />

• Difficile riutilizzo del testo dettato per:<br />

- errori di ortografia<br />

- scrittura non leggibile (disgrafia)<br />

- errori di lettura (dislessia)<br />

Prova di ascolto in L2<br />

• Per un normolettore il carico maggiore è il<br />

mantenimento in memoria delle informazioni ascoltate e<br />

il <strong>con</strong>fronto <strong>con</strong> le proprie <strong>con</strong>oscenze, la lettura delle<br />

domande e delle risposte (o la loro scrittura) è un<br />

processo automatizzato che occupa pochissimo spazio<br />

e poco tempo di elaborazione nella memoria di lavoro.<br />

• Per un ragazzo <strong>con</strong> <strong>DSA</strong> anche se l’ascolto del brano<br />

di per sé non crea difficoltà, la lettura delle domande e<br />

delle risposte sovraccarica lo spazio disponibile<br />

nella memoria di lavoro “espellendo” i <strong>con</strong>tenuti<br />

ascoltati o <strong>con</strong>servandoli in modo deteriorato.<br />

9


Problemi legati a:<br />

Prendere appunti<br />

– Mancata automatizzazione della scrittura<br />

– Lentezza esecutiva<br />

– Scarsa efficienza della memoria di lavoro<br />

– Disgrafia<br />

– Disortografia<br />

Risultato<br />

–Testo spesso parziale o inattendibile<br />

–Difficoltà nella rilettura<br />

–Lo studente non riesce a seguire la lezione<br />

Difficoltà in Matematica<br />

• Imparare le tabelline<br />

• Fare calcoli in automatico<br />

• fare numerazioni regressive<br />

• Imparare le procedure delle operazioni<br />

• Lettura e scrittura dei numeri<br />

• Sequenze<br />

• Memorizzare le formule, prodotti notevoli,<br />

definizioni, ecc<br />

• Difficoltà di lettura (se anche dislessia)<br />

– Consegne esercizi<br />

– Comprensione del testo dei problemi<br />

– Studio della teoria<br />

PUNTI CRITICI - 1<br />

• Tenuta del diario<br />

– Modalità di <strong>con</strong>segne dei compiti per casa<br />

• Gestione fotocopie<br />

• Disordine<br />

• Impreciso senso del tempo: ritardi, errori<br />

Risposte a scelta multipla<br />

• Domande e risposte devono essere formulate in<br />

modo chiaro e sintetico<br />

• Evitare ambiguità, doppie negazioni,ecc<br />

• Lettura <strong>degli</strong> items da parte di un lettore o di<br />

sintesi vocale<br />

N.B. La lettura autonoma può essere scorretta, non<br />

<strong>con</strong>sentire la comprensione del testo inficiando la<br />

correttezza della risposta. La scelta multipla<br />

comporta sovraccarico cognitivo<br />

►Per molti <strong>studenti</strong> <strong>con</strong> <strong>DSA</strong> non sono indicate<br />

Possibile difficoltà in:<br />

MUSICA<br />

• lettura e scrittura delle note → utilizzare i colori<br />

• Suonare uno strumento ( motricità fine,<br />

coordinamento)<br />

• Seguire il ritmo, battere le mani a tempo<br />

• Termini tecnici<br />

Necessità di strategie<br />

• Metodologia didattica adeguata<br />

– Didattica inclusiva /cooperativa<br />

• Strumenti compensativi<br />

• Misure dispensative<br />

– Selezione dei <strong>con</strong>cetti essenziali<br />

• LA DIMENSIONE RELAZIONALE Linee Guida p.5<br />

10


STRATEGIE: strumenti necessari,<br />

ma non sufficienti<br />

• Obiettivi metacognitivi<br />

– Rendere <strong>con</strong>sapevoli dell’utilità della strategia<br />

– Conoscenza del proprio funzionamento e del<br />

proprio stile cognitivo<br />

– Mettere a fuoco come, dove, quando applicare la<br />

strategia<br />

– Accrescere la motivazione<br />

– Far capire l’importanza dell’impegno* (v.)<br />

– Stimolo all’autoefficacia<br />

IMPARARE A IMPARARE<br />

• Per un dislessico significa anche, saper<br />

individuare* e sfruttare tutte le strategie che<br />

gli <strong>con</strong>sentono di “compensare” il disturbo.<br />

• E’ necessario integrare le strategie e le<br />

tecnologie compensative in un quadro<br />

complessivo in cui la compensazione si<br />

fonde, di fatto, <strong>con</strong> il metodo di studio.<br />

* Linee Guida<br />

L’ACCETTAZIONE<br />

L.G. Art. 5<br />

Quando un ragazzo rifiuta le misure<br />

compensative e dispensative ci sta<br />

dicendo che qualcosa nel suo<br />

percorso non sta funzionando Da Stella<br />

Imparare a imparare: e lo studente <strong>con</strong><br />

<strong>DSA</strong>?<br />

D. M. n. 139/07<br />

… organizzare il proprio apprendimento,<br />

individuando, scegliendo ed utilizzando<br />

varie fonti e varie modalità di informazione e<br />

di formazione (formale, non formale ed<br />

informale), anche in funzione dei tempi<br />

disponibili, delle proprie strategie e del<br />

proprio metodo di studio e di lavoro.<br />

D.S.A. in Adolescenza<br />

• Problemi nell’accettazione del Sé<br />

• Scarsa autostima<br />

• Timore del giudizio dei compagni<br />

• Rifiuto <strong>degli</strong> strumenti compensativi<br />

• Maggiore <strong>con</strong>sapevolezza del proprio<br />

“funzionamento”: strategie possibili<br />

• Migliori capacità di utilizzo <strong>degli</strong> strumenti<br />

compensativi<br />

Autostima e valutazione<br />

• Metodologie e supporti “adeguati” permettono agli<br />

<strong>studenti</strong> di dimostrare cosa sanno e non cosa<br />

sanno leggere.<br />

• La valutazione, in ogni campo, è significativa nella<br />

vita della persona ed è in grado di provocare<br />

cambiamenti a livello cognitivo ed emotivo.<br />

• il ruolo dell’insegnante è fondamentale: soltanto<br />

poter sperimentare di riuscire motiva lo studente <strong>con</strong><br />

<strong>DSA</strong> a rimettersi in gioco<br />

11


STILE ATTRIBUTIVO<br />

Gli alunni <strong>con</strong> <strong>DSA</strong> in caso di successo<br />

attribuis<strong>con</strong>o i risultati a fattori esterni (fortuna,<br />

facilità del compito, aiuti), in caso di insuccesso a<br />

fattori interni ( sono stupido, non sono capace).<br />

L’attribuzione a sé stessi di un fallimento genera<br />

un’autostima negativa.<br />

“impotenza appresa”<br />

Demotivazione<br />

Abbandono scolastico<br />

FATTORI CORRELATI ALLA PROGNOSI<br />

L’AMBIENTE SCOLASTICO e FAMIGLIARE<br />

• Presenza di un clima di collaborazione fra<br />

alunno, genitori e insegnanti<br />

• Soluzioni pedagogiche personalizzate mosse<br />

dalla <strong>con</strong>vinzione che anche i soggetti dislessici<br />

possono apprendere<br />

• Fondamentale l’aiuto abilitativo che può<br />

provenire anche da persone “informate” e non<br />

specificatamente “formate” (es: genitori, altri<br />

adulti di riferimento)<br />

(Da C. Ruggerini)<br />

Qualità della Vita Benessere<br />

PENTAGONO PROGNOSTICO<br />

Critchley (1981)<br />

1. Buona intelligenza<br />

2. Buon equilibrio psicologico<br />

3. Precocità identificazione<br />

e intervento<br />

4. Adeguato ambiente<br />

familiare<br />

5. Adeguato intervento<br />

didattico<br />

• Fattori di Protezione<br />

• Fattori di Vulnerabilità<br />

[Dislessia e qualità della vita]<br />

<strong>DSA</strong>: adattamento sociale in età adulta<br />

In età adulta l’adattamento sociale delle persone<br />

<strong>con</strong> <strong>DSA</strong> può essere:<br />

• molto positivo<br />

• molto negativo<br />

Un obiettivo sovraordinato<br />

(Da C. Ruggerini)<br />

L’ aiuto ai ragazzi <strong>con</strong> dislessia ha un<br />

obiettivo sovraordinato che si riassume nel<br />

<strong>con</strong>cetto di:<br />

“Qualità della Vita”<br />

IL “PESO” DELLE PAROLE<br />

Di che cosa parliamo?<br />

DISTURBO<br />

DISABILITA’<br />

CARATTERISTICA<br />

<strong>DSA</strong> Documento d’intesa, PARCC, 2011-pag 21<br />

www.lineeguidadsa.it<br />

(Da C. Ruggerini)<br />

12


LE PAROLE SONO PIETRE<br />

[dott. Ciro Ruggerini]<br />

Studio sulle esperienze di 27 <strong>studenti</strong>/ex-<strong>studenti</strong> <strong>con</strong> <strong>DSA</strong><br />

• I partecipanti hanno avuto una delle due seguenti <strong>con</strong>cezioni<br />

sulla loro identità “neurodifferente”:<br />

– “Diversità”: intesa come caratteristica ( difference) che<br />

comprende forze e debolezze<br />

– “Deficit” : diversità intesa come una <strong>con</strong>dizione medica<br />

svantaggiosa (= disturbo)<br />

• La prima <strong>con</strong>cezione risulta associarsi <strong>con</strong> espressioni di<br />

maggiore ambizione lavorativa e autostima scolastica<br />

superiore<br />

(Griffin & Pollak, Dyslexia 2009)<br />

QUESITO C2<br />

Il significato delle parole: i <strong>DSA</strong> sono disturbi, disabilità o<br />

caratteristiche?<br />

“<strong>DSA</strong> Documento d’intesa, PARCC, 2011; www.lineeguidadsa.it” pag.21<br />

G. Dislessia, Disortografia e Discalculia possono essere<br />

definite caratteristiche dell’individuo, fondate su una base<br />

neurobiologica; il termine caratteristica dovrebbe<br />

essere utilizzato dal clinico e dall’insegnante in ognuna<br />

delle possibili azioni (descrizione del funzionamento nelle<br />

diverse aree e organizzazione del piano di Aiuti) che<br />

favoris<strong>con</strong>o lo sviluppo delle potenzialità individuali e, <strong>con</strong><br />

esso, la Qualità della Vita.<br />

H. L’uso del termine caratteristica può favorire nell’individuo,<br />

nella sua famiglia e nella Comunità una rappresentazione<br />

non stigmatizzante del funzionamento delle persone <strong>con</strong><br />

difficoltà di apprendimento; il termine caratteristica<br />

indirizza, inoltre, verso un approccio pedagogico che<br />

valorizza le differenze individuali.<br />

“Dislessia e Qualità della vita”<br />

“E’ necessario che l'adulto, genitore o insegnante,<br />

lavori innanzitutto su se stesso e sulla sua<br />

percezione della dislessia, acquistando in prima<br />

persona, quindi “comunicando” al bambino,<br />

sicurezza, fiducia, progettualità e serenità.”<br />

► Attivare i fattori di protezione<br />

► Ridurre i fattori di vulnerabilità<br />

PARCC - QUESITO C2<br />

Il significato delle parole: i <strong>DSA</strong> sono disturbi, disabilità o<br />

caratteristiche?<br />

• Disturbo: sottolinea l'origine neurobiologica ed evita<br />

definizioni improprie. Riguarda i tecnici.<br />

• Disabilità: non indica una <strong>con</strong>dizione soggettiva<br />

della persona, ma una relazione sociale.<br />

– rivendicazione etica di pari opportunità Legge 170<br />

– L'organizzazione sociale deve abilitare le persone,<br />

comprese le persone intelligenti che leggono lentamente<br />

• Caratteristica: neurodiversita� = normale differenza<br />

individuale<br />

Conclusione<br />

1. Le persone <strong>con</strong> dislessia hanno bisogno di Aiuti per<br />

uno sviluppo completo delle loro potenzialità<br />

2. La qualità del loro sviluppo dipende da fattori presenti<br />

nei vari livelli del loro ambiente – micro (famiglia); meso<br />

(scuola e organizzazione sanitaria), macro<br />

(legislazione)<br />

3. Gli aiuti possibili devono essere guidati dal <strong>con</strong>cetto di<br />

Qualità della Vita e realizzati tenendo <strong>con</strong>to sia delle<br />

Evidenze Scientifiche sia del loro punto di vista<br />

(Valori) di partner attivi del supporto fornito.<br />

Linee guida 6.6<br />

NON DIMENTICARE<br />

1- Lo studente dislessico non ha<br />

una lettura efficiente<br />

(Da C. Ruggerini)<br />

2- I <strong>DSA</strong> sono tempo e attenzione<br />

disperdenti<br />

13


Biblio-sitografia<br />

• http://www.istruzione.it/web/istruzione/dsa<br />

• C. Scapin, F. Fogarolo: Competenze compensative- ed.<br />

Erickson<br />

• G.Stella: Dislessia- ed. il Mulino<br />

• D. Mugnaini: Dislessia e Qualità della vita - Ed Libriliberi<br />

• PARCC www.lineeguidadsa.it<br />

• Proust e il Calamaro: M. Wolf – Ed Vita e Pensiero 2009<br />

• I neuroni della lettura: S. Dehaene – Ed. Scienza e Idee<br />

• “Questione di leggibilità”<br />

www2.comune.venezia.it/letturagevolata<br />

• Come può essere così difficile? Film AID<br />

• Stelle sulla terra - Film<br />

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