Rapporto annuale 2010 - FAI - Fondo Ambiente Italiano
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© P. Ioudioux<br />
Relazione sulla gestione<br />
Le persone del <strong>FAI</strong><br />
anni fa, nel 1975. I titoli di studio sono di livello elevato ,<br />
il 67% delle persone ha conseguito un diploma di laurea in<br />
materie umanistiche, beni culturali e architettonici, spesso<br />
con Master di specializzazione ed esperienze di studio<br />
e lavoro all’estero. Il resto, rappresentato dal personale<br />
amministrativo e operativo, ha conseguito nella quasi<br />
totalità, un diploma di scuola superiore.<br />
Queste caratteristiche fanno sì che le persone che<br />
collaborano con il <strong>FAI</strong> costituiscano una comunità<br />
organizzativa cosiddetta “knowledge intensive”, ad alta<br />
intensità di conoscenza.<br />
Per questa ragione, per così dire costitutiva, e per<br />
rispondere anche a livello organizzativo alle sfide di una<br />
moderna Fondazione non profit in un campo così peculiare<br />
come quello della cultura, dei beni architettonici e del<br />
paesaggio, nel <strong>2010</strong> sì è posta particolare attenzione allo<br />
sviluppo organizzativo e delle persone. In particolare<br />
si è istituita una funzione per la gestione delle “Risorse<br />
umane” che, coerentemente con le strategie generali, si è<br />
dedicata alla definizione di un organigramma per aree di<br />
competenza e per ruoli.<br />
Si è posta particolare attenzione alla formazione del<br />
personale specialistico con corsi volti a migliorare le<br />
competenze gestionali e relazionali: la gestione per progetti,<br />
la presentazione scritta e orale dei progetti, le competenze<br />
informatiche e telematiche per meglio utilizzare gli<br />
strumenti di “office automation” e operare nel mondo Web.<br />
Infine, particolare cura è stata posta alla comunicazione<br />
interna con due iniziative rilevanti: una Convention<br />
di tutti collaboratori volta ad aumentare i livelli di<br />
condivisione interna di obiettivi e strategie, e l’istituzione<br />
di una Intranet dedicata quotidianamente alla<br />
comunicazione istituzionale interna, alla condivisione<br />
interattiva di strumenti gestionali e allo scambio di<br />
esperienze reciproche.<br />
24<br />
ANALISI DEI RISChI<br />
La Fondazione è assoggettata ai seguenti rischi:<br />
- rischio di credito: tale rischio è attribuibile alle possibilità<br />
di incasso dei crediti iscritti a bilancio. Tale rischio è<br />
mitigato dal fatto che i crediti sono nei confronti di enti<br />
pubblici o di fondazioni bancarie. Non si rilevano situazioni<br />
di concentrazione dei crediti vantati dalla Fondazione;<br />
- rischio finanziario: tale rischio è attribuibile al rischio<br />
che le risorse finanziarie disponibili non siano sufficienti<br />
a far fronte alle obbligazioni finanziarie e commerciali,<br />
nei termini e nelle scadenze stabilite. La Società dispone<br />
di affidamenti bancari a breve che consentono di coprire<br />
le esigenze temporanee di liquidità e di finanziamenti a<br />
medio e lungo termine per fronteggiare gli investimenti<br />
a medio e lungo periodo;<br />
- rischio di business legato al rischio di non conformità<br />
delle attività di restauro rispetto ai progetti di recupero<br />
delle opere. L’attività di restauro è strettamente monitorata<br />
dall’Ufficio Tecnico che provvede a predisporre dettagliati<br />
progetti di restauro prima dell’inizio di ogni attività.<br />
L’Ufficio Tecnico si avvale inoltre, sia nella fase di<br />
pianificazione degli interventi che in quella di esecuzione<br />
del restauro, della collaborazione di professionisti<br />
qualificati nei restauri.<br />
UFFICIO LEGALE<br />
La Fondazione ha provveduto a redigere la versione<br />
aggiornata del Documento programmatico sulla<br />
sicurezza così come prescritto dall’allegato B del D.lgs<br />
30 giugno 2003 n. 196 denominato “Codice in materia<br />
di dati personali” e a verificare l’aggiornamento degli<br />
adempimenti prescritti dalla suddetta normativa.<br />
A destra: Castello della Manta, Manta (CN). Sala delle Grottesche, raffigurazione allegorica della Voluptas.<br />
comunicare per conoscere<br />
I 200 del <strong>FAI</strong><br />
© D. Fusaro