Rapporto annuale 2010 - FAI - Fondo Ambiente Italiano
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Nota integrativa<br />
Il bilancio è stato redatto in osservanza delle vigenti norme di legge.<br />
In particolare si è tenuto anche conto delle norme del Decreto Legislativo<br />
n. 127/91, che ha recepito i dettami delle direttive CEE in tema di<br />
bilanci societari, integrate e interpretate dai principi contabili enunciati<br />
dai Consigli Nazionali dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri, per<br />
quanto applicabili ad una Fondazione non avente scopo di lucro. Tali<br />
principi, che non si discostano da quelli adottati nell’esercizio precedente,<br />
sono stati concordati con il Collegio dei Revisori.<br />
CRITERI DI VALUTAzIONE<br />
I più significativi criteri di valutazione adottati per la redazione del<br />
bilancio al 31 dicembre <strong>2010</strong> in osservanza dell’art. 2426 C.C. sono<br />
i seguenti:<br />
IMMOBILIzzAzIONI<br />
IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI<br />
Oneri ad utilizzazione pluriennale<br />
Sono iscritti al costo e ammortizzati sistematicamente per<br />
il periodo della loro prevista utilità futura. Tale periodo di<br />
ammortamento è stato concordato con il Collegio dei Revisori.<br />
Beni in comodato e concessione<br />
Le spese per ristrutturazioni e restauri effettuati su Beni in<br />
comodato e concessione sono ammortizzate in relazione alla<br />
scadenza dei relativi contratti. Per i beni relativamente ai quali<br />
sono stati ricevuti contributi, contabilizzati in un <strong>Fondo</strong> Rischi<br />
denominato “<strong>Fondo</strong> Contributi Specifici Beni in Comodato e<br />
Concessione”, le quote di ammortamento non sono a carico del<br />
Rendiconto Gestionale, in quanto prelevate direttamente dal<br />
<strong>Fondo</strong> Rischi stesso.<br />
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI<br />
Terreni, Fabbricati e Arredi Istituzionali<br />
Sono iscritti al costo, che comprende i relativi restauri, migliorie<br />
e incrementi, effettuati da terzi e internamente, secondo il criterio<br />
dettato dall’art. 2426 C.C. I relativi contributi specifici ricevuti<br />
sono iscritti nel <strong>Fondo</strong> Contributi Specifici, voce del Patrimonio<br />
Netto. I Terreni, i Fabbricati e gli Arredi ricevuti in donazione<br />
sono iscritti, al momento della accettazione della donazione, al<br />
valore simbolico di E 1 che trova contropartita nel <strong>Fondo</strong> Attività<br />
Gestionali.<br />
Le spese di manutenzione e riparazione che non comportano<br />
incremento patrimoniale sono imputate direttamente al<br />
Rendiconto Gestionale dell’esercizio.<br />
Terreni e Fabbricati non istituzionali<br />
In questa voce sono iscritti i Terreni e i Fabbricati non istituzionali<br />
ricevuti in donazione al loro valore catastale, eventualmente<br />
incrementato degli oneri sostenuti per le migliorie apportate.<br />
La valutazione è comunque prudenzialmente inferiore al valore<br />
peritale. Trattandosi di Terreni e Immobili civili, non sono<br />
soggetti ad ammortamento.<br />
Impianti e macchinari, attrezzature, fototeca, automezzi,<br />
mobili e macchine ufficio<br />
Dette immobilizzazioni sono iscritte al costo di acquisto, secondo<br />
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il criterio dettato dall’art. 2426 C.C. Gli ammortamenti di tali beni<br />
sono calcolati a quote costanti in funzione di aliquote considerate<br />
rappresentative della vita utile dei beni stessi.<br />
Per tutti i beni coperti dal fondo contributi specifici, ad eccezione<br />
dei Beni in comodato e concessione, le quote di ammortamento<br />
non sono a carico del rendiconto gestionale ma detratte dal fondo<br />
stesso e girate al fondo ammortamento in diminuzione del valore<br />
residuo del bene.<br />
IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE<br />
partecipazioni in imprese controllate<br />
Sono iscritte al costo di acquisto. Tale costo viene rettificato per<br />
perdite durevoli di valore, nel caso in cui le partecipate abbiano<br />
sostenuto perdite e non siano prevedibili, in futuro, utili di entità<br />
tale da assorbire le perdite sostenute; il valore originario viene<br />
ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della<br />
svalutazione effettuata.<br />
ATTIVO CIRCOLANTE<br />
RIMANENZE FINALI<br />
Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore valore tra il<br />
costo di acquisto ed il valore di mercato.<br />
La determinazione del costo è rappresentata dall’ultimo costo<br />
di acquisto, anche in quanto l’esistenza è formata da moltissimi<br />
articoli di modesto valore unitario e i riordini vengono effettuati<br />
quando l’esistenza di magazzino è quasi nulla. Tale costo risulta<br />
rettificato da un fondo obsolescenza il quale riflette le perdite di<br />
valore legate alla lenta movimentazione dei codici di magazzino.<br />
CREDITI<br />
Sono iscritti al loro valore nominale ad eccezione dei Crediti vs.<br />
Clienti che sono iscritti al presunto valore di realizzo mediante<br />
l’iscrizione di un apposito fondo la cui quota di accantonamento<br />
è contabilizzata nel Rendiconto Gestionale alla posta<br />
Accantonamento Perdite su Crediti.<br />
TITOLI<br />
Sono valutati al minore valore tra il costo di acquisto ed il valore<br />
di mercato determinato sulla base dei prezzi di compenso alla<br />
data di chiusura del bilancio. Il costo di acquisto, nel caso di titoli<br />
ricevuti in donazione, corrisponde al valore di mercato del giorno<br />
in cui la Fondazione ne diviene proprietaria.<br />
DISpONIBILITA’ LIQUIDE<br />
In questa voce sono iscritti i valori dei depositi bancari, postali e<br />
della liquidità di cassa in essere alla fine dell’esercizio.<br />
RATEI E RISCONTI<br />
I ratei e risconti, attivi e passivi, rilevati in accordo con il Collegio<br />
dei Revisori, sono accertati secondo il principio della competenza<br />
temporale.<br />
FONDI PATRIMONIALI<br />
FONDO DI DOTAZIONE<br />
Rappresenta il patrimonio iniziale conferito dai fondatori<br />
e destinato allo scopo della Fondazione dal Consiglio di<br />
Amministrazione. Tale patrimonio rappresenta altresì la<br />
garanzia per i terzi che entrano in rapporto con la Fondazione.<br />
Per tali motivi il patrimonio è strettamente vincolato agli scopi<br />
istituzionali della Fondazione e non potrà essere oggetto di atto di<br />
disposizione se non preventivamente autorizzato dal Consiglio di<br />
Amministrazione.<br />
FONDO ATTIVITà GESTIONALI<br />
Tale fondo rappresenta quanto accantonato quale riserva, che<br />
potrà essere utilizzato per la copertura degli eventuali disavanzi<br />
dell’esercizio senza intaccare il <strong>Fondo</strong> di Dotazione. Tale fondo<br />
si incrementa e si decrementa con gli avanzi o disavanzi degli<br />
esercizi. A partire da quest’anno non si movimenta più tramite le<br />
donazioni che vengono registrate tra i proventi di gestione.<br />
FONDO DI RICApITALIZZAZIONE<br />
In tale fondo vengono iscritti contributi, versati da Sostenitori<br />
“I 200 del <strong>FAI</strong>” per la ricapitalizzazione del <strong>Fondo</strong> di Dotazione<br />
della Fondazione e destinati finanziariamente ad investimenti per il<br />
raggiungimento degli scopi previsti dallo statuto della Fondazione.<br />
FONDO CONTRIBUTI SpECIFICI<br />
Rappresenta il totale dei contributi specifici ricevuti per restauri<br />
e investimenti che, quando effettuati, vengono iscritti nella voce<br />
Immobilizzazioni.<br />
FONDI pER RISChI E ONERI<br />
I fondi per rischi e oneri sono stanziati per coprire perdite o<br />
passività, di esistenza certa o probabile dei quali tuttavia, alla<br />
chiusura dell’esercizio, non sono determinabili l’ammontare o<br />
la data di sopravvenienza. Gli stanziamenti riflettono la miglior<br />
stima possibile sulla base degli elementi a disposizione. Il <strong>Fondo</strong><br />
Contributi Specifici beni in Comodato e Concessione, inoltre,<br />
include i contributi ricevuti a fronte di nostri interventi, che<br />
però non possono far parte del Patrimonio Netto in quanto si<br />
riferiscono a beni non di proprietà. Il <strong>Fondo</strong> Contributi Specifici<br />
beni Materiali, include i contributi ricevuti a copertura di acquisti<br />
di beni ammortizzabili. Entrambi i fondi diminuiscono in maniera<br />
direttamente proporzionale alle quote di ammortamento dei beni<br />
di riferimento. I Fondi Vincolati, includono i contributi ricevuti<br />
o da ricevere a fronte di nostri interventi ancora da effettuare, che<br />
vengono quindi rilasciati in conto economico a mano a mano che<br />
tali interventi vengono effettuati.<br />
TRATTAMENTO DI FINE<br />
RAPPORTO DI LAVORO<br />
SUBORDINATO<br />
Il TFR copre le spettanze da corrispondere in relazione agli<br />
impegni maturati alla data di chiusura dell’esercizio a favore dei<br />
dipendenti, in applicazione delle leggi, dei contratti di lavoro e di<br />
eventuali accordi aziendali. Tale passività è soggetta a rivalutazione<br />
a mezzo di indici. Al riguardo si segnala che in seguito all’entrata<br />
in vigore della Legge 296, del 27 dicembre 2006, ed ai decreti<br />
successivi di regolamentazione ed esecuzione, che hanno riformato<br />
il sistema corrente di TFR, i dipendenti sono stati chiamati a<br />
fare una scelta sulla destinazione del TFR maturato a partire<br />
dal 1 gennaio 2007. Di conseguenza il TFR maturato fino al 31<br />
dicembre 2006 è accantonato presso l’azienda e la quota maturata<br />
a partire dal 1 gennaio 2007 è versata periodicamente verso il<br />
fondo tesoreria INPS o presso fondi di previdenza complementare.<br />
Pertanto il fondo corrisponde al totale delle singole indennità<br />
maturate a favore dei dipendenti alla data di chiusura del bilancio,<br />
al netto di:<br />
- liquidazioni avvenute nell’anno per cessazione del rapporto di<br />
lavoro,<br />
- anticipi corrisposti,<br />
- <strong>Fondo</strong> Garanzia INPS, (0,50% sulle retribuzioni imponibili<br />
mensili) per legge a carico del TFR dei dipendenti,<br />
- quanto versato al fondo tesoreria INPS o ai fondi di previdenza<br />
complementare e risulta di conseguenza pari a quanto si sarebbe<br />
dovuto corrispondere ai dipendenti nell’ipotesi di cessazione del<br />
rapporto di lavoro in tale data.<br />
DEBITI<br />
Sono iscritti al loro valore nominale.<br />
CONTI D’ORDINE<br />
Gli impegni sono iscritti al valore contrattuale, mentre le garanzie<br />
sono indicate sulla base del rischio in essere alla fine dell’esercizio.<br />
pROVENTI E ONERI<br />
Sono rilevati e contabilizzati nel rispetto del principio della<br />
competenza temporale.<br />
A partire dalla stesura del Bilancio <strong>2010</strong> si è ritenuto opportuno,<br />
per maggiore chiarezza, evidenziare nel Rendiconto Gestionale le<br />
diverse aree di gestione distinguendole in: “Gestione Operativa”,<br />
che rappresenta l’andamento tipico della gestione, “Gestione<br />
Finanziaria”, dove vengono contabilizzati gli oneri e proventi<br />
derivanti dalla gestione titoli e delle disponibilità bancarie,<br />
“Gestione Straordinaria” e “Gestione Patrimoniale”.<br />
In particolare tra quest’ultima vengono contabilizzati:<br />
- gli oneri relativi ai restauri di immobili che a fine esercizio vanno<br />
ad incrementare le immobilizzazioni<br />
- i contributi destinati a scopi specifici quali acquisti, restauri e<br />
investimenti che a fine esercizio vanno a incrementare i vari Fondi<br />
Contributi Specifici<br />
- i contributi per la ricapitalizzazione che a fine esercizio vanno ad<br />
incrementare il relativo <strong>Fondo</strong> di Ricapitalizzazione.<br />
Per effetto quindi della loro contabilizzazione in apposite poste<br />
dello Stato Patrimoniale, l’impatto sul risultato d’esercizio risulta<br />
nullo.<br />
IMPOSTE<br />
Le eventuali imposte sono stanziate sulla base di una previsione<br />
dell’onere fiscale dell’esercizio con riferimento alla normativa in<br />
vigore e tenuto conto delle esenzioni applicabili.<br />
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