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La solidarietà del presidente Di Rocco alla Federazione Francese

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il Mondo <strong>del</strong> Ciclismo n.25<br />

6<br />

INTERNAZIONALI D’ITALIA<br />

Ordine di arrivo<br />

UOMINI OPEN: 1. Marco Aurelio Fontana (Hard Rock Frw)<br />

2h08’32”; 2. Julien Absalon (Orbea) 2h08’32”; 3. Tony Longo<br />

(Team Full Dynamix) 2h08’37”; 4. Yader Zoli (Giant Italia Team)<br />

2h08’56”; 5. Johnny Cattaneo (<strong>Di</strong>quigiovanni-Androni) 2h09’27”;<br />

6. Lindgren 2h10’23”; 7. Pallhuber 2h10’40”; 8. Tiberi 2h10’54”;<br />

9. Tempier 2h10’56”; 10. Botero Salazar 2h11’54”<br />

DONNE OPEN: 1. Annabella Stropparo (Ideal Bikes Romania)<br />

1h57’36”; 2. <strong>La</strong>urence Leboucher (Francia) 1h59’00”; 3.<br />

Blaza Klemencic (Giant Italia Team) 1h59’17”; 4. Sandra<br />

Walter (Felt Women’s Mtb Team) 1h59’51”; 5. Tanja Zakelj<br />

(Slovenia) 2h00’17”; 6. Gaddoni 2h01’48”; 7. Hober 2h02’52”; 8.<br />

Campuzano 2h04’43”; 9. Sieder 2h05’00”; 10. Benzoni 2h05’26”<br />

UOMINI UNDER 21: 1. Cristian Cominelli (Gewiss Bianchi)<br />

2h15’45”; 2. Henrique Avancini Da Silva (Team Brazil) 2h18’24”;<br />

3. Sebastien Carabin (Belgio) 2h19’52”<br />

UOMINI UNDER 23: 1. Stephane Tempier (Fra, Gewiss Bianchi)<br />

2h10’59”; 2. Catriel Andres Soto Auer (Arg, Infotre-Lee Cougan)<br />

2h18’26”; 3. Guenther Huber (Südtirol Rainer-Wurz Team Asv)<br />

2h18’46”<br />

DONNE UNDER 23: 1. Tanja Zakelj (Slovenia) 1.58’52”; 2.<br />

Daniela Campuzano (L’Arcobaleno Carraro Team) 2 02’03”;.3.<br />

Claudia Sieder (Südtirol Rainer-Wurz Team Asv) 2.03’36”<br />

UOMINI JUNIORES: 1. Gerhard Kerschbaumer (Asv St.<br />

Lorenzen) 1h41’06”; 2. Arnaud Jouffroy (Francia) 1h41’39”;<br />

3. Nicholas Pettinà (Adv Team Asd) 1h42’10’’; 4. Elia Silvestri<br />

(Alpin Bike Edilbi Sondri) 1h42’53”; 5. Michael Pesse (Cicli<br />

Lucchini As) 1h43’00”.<br />

DONNE JUNIORES: 1. <strong>La</strong>ura Abril Restrepo (Infotre-Lee<br />

Cougan) 1h36’19”; 2. Barbara Benko (Ltv Merida Racing)<br />

1h37’59”; 3. Anna Oberparleiter (Asc Olang) 1h44’04”; 4.<br />

Cornelia Schuster (Ssv Pichl Gsies Raiffeise) 1h46’10”; 5. Rebecca<br />

Henderson (Cycling Australia) 1h46’41”<br />

M1: 1. Emil Bardini (Paduano Martina Racing); M2: 1. Oscar<br />

<strong>La</strong>zzaroni (Asd Team Alba Orobia); M3: 1. Piero Pellegrini (Ideal<br />

Bikes Internation); M4: 1. Massimo Berlusconi (Asd Team Alba<br />

Orobia); M5-6: 1. Helmut Crazzolara (A.B.C. Egna Neumarkt);<br />

MS: 1. Andrea Giupponi (Asd Team Alba Orobia)<br />

INTERNAZIONALI D’ITALIA<br />

CLASSIFICHE FINALI<br />

ELITE MASCHILE - 1) Marco Aurelio Fontana (Hard Rock Frw)<br />

114 pt.; 2) Ivan Alvarez Gutierrez (Giant Italia Team) 91 pt.; 3)<br />

Emil Lindgren (Team Full Dynamix San Marino) 83 pt.<br />

ELITE FEMMINILE - 1) Annabella Stropparo (Ideal Bikes<br />

Romania) 119 pt.; 2) Blaza Klemencic (Giant Italia Team) 103 pt.;<br />

3) Elena Gaddoni (Progress Frm) 80 pt.<br />

U23 MASCHILE - 1) Stephane Tempier (Fra, Gewiss Bianchi)<br />

135; 2. Guenther Huber (Südtirol Rainer-Wurz Team Asv) 82; 3.<br />

Johannes Schweiggl (Team Silmax Amd Kona) 78.<br />

U21 MASCHILE - 1) Samuele Porro (Cbe Merida) 107; 2) Simon<br />

Scheiber (Sunshine Racers Nals) 86; 3) Luka Mezgec (Slovenia)<br />

81.<br />

JUNIORES MASCHILE - 1) Gerhard Kerschbaumer (A.S.V.<br />

St.Lorenzen Rad) 125; 2) Elia Silvestri (Asd - Alpin Bike Edilbi<br />

Team) 119; 3) Blaz Znidarsic (Slovenia) 80.<br />

U23 FEMMINILE - 1) Tanja Zakelj (Slovenia) 130; 2) Nathalie<br />

Schneitter (Colnago Arreghini Filago) 100; 3) Claudia Sieder<br />

(Südtirol Rainer-Wurz Team Asv) 95.<br />

JUNIORES FEMMINILE - 1) Anna Oberparleiter (Asc Olang)<br />

114; 2) <strong>La</strong>ura Abril Restrepo (Infotre-Lee Cougan) 105; 3)<br />

Martina Giovanniello (Cbe Merida) 98.<br />

In Trentino parte l’operazione Giochi<br />

VERMIGLIO potrebbe passare agli annali come data fondamentale<br />

per il crosscountry azzurro. L’ultima prova degli Internazionali<br />

d’Italia, infatti, ci ha regalato risultati che, per<br />

quanto attesi da tempo, apparivano impensabili solo qualche<br />

mese fa. Il primo riguarda la sconfitta, in “campo aperto” (ovvero<br />

non minata da nessun apparente giustificazione) <strong>del</strong> n.<br />

1 <strong>del</strong> crosscountry mondiale, il francese Julien Absalon, campione<br />

<strong>del</strong> mondo e olimpico uscente nonché favorito d’obbligo<br />

per Val di Sole e Pechino. Sconfitta maturata ad opera di Marco<br />

Aurelio Fontana, il miglior biker 2008 italiano che solo da<br />

quest’anno si è avvicinato al crosscountry in modo continuativo.<br />

Marco Aurelio è giovane e i margini di crescita in questa<br />

specialità sembrano ancora ampi. Il successo di Vermiglio<br />

toglie dall’imbarazzo il tecnico azzurro Pallhuber riguardo le<br />

convocazioni olimpiche. A tal proposito il ct aveva annunciato<br />

da tempo quale sarebbe stata la sua strategia: “per Pechino<br />

voglio scegliere con un buon anticipo, in modo da permettere<br />

ai ragazzi di programmare senza l’assillo <strong>del</strong> risultato.” E da<br />

tempo un posto in Cina appariva appannaggio di Yader Zoli,<br />

in questi anni di “attraversata nel deserto” <strong>del</strong> crosscountry<br />

azzurro l’unico in grado di tenere alto i nostri colori i campo<br />

internazionale una volta uscito di scena Marco Bui. Yader ha<br />

meritato la convocazione anche perché buona parte dei punti<br />

<strong>del</strong> ranking utili per la qualificazione olimpica sono stati i<br />

suoi; Pallhuber lo aveva detto da tempo e così, giustamente,<br />

è stato. L’altro posto utile per le Olimpiadi all’inizio <strong>del</strong>l’anno<br />

non aveva ancora un nome. Ha avanzato subito e prepotentemente<br />

la sua candidatura Fontana collezionando risultati<br />

e piazzamenti di valore. <strong>La</strong> sua convocazione sarebbe stata<br />

meno sofferta se, per un improvviso e inatteso problema di abbondanza,<br />

non fosse tornato in auge anche Tony Longo, promessa<br />

<strong>del</strong> fuoristrada che lo scorso anno non ne ha imbroccata<br />

una e per questo calato nei gradimenti generali. Tony in questo<br />

ultimo mese si è fatto vedere, eccome! Suoi due ottimi piazzamenti<br />

in Coppa <strong>del</strong> Mondo ed anche a Vermiglio ha chiuso al<br />

terzo posto, alle spalle di Fontana e Absalon, dopo una gara in<br />

testa e sfortunata. <strong>Di</strong>etro di lui Zoli, in netto progresso. Insomma<br />

Vermiglio ci ha consegnato uno squadrone, risolvendo al<br />

contempo ogni dubbio circa le convocazioni per Pechino.<br />

Quando leggerete queste righe la staffetta sarà già stata disputata.<br />

A detta di Pallhuber si tratta <strong>del</strong>la prova sulla quale<br />

nutriamo maggiori speranze di medaglia. Noi personalmente<br />

crediamo si tratti di pretattica. Dopo domenica è difficile nascondersi:<br />

nel crosscountry possiamo e dobbiamo lottare fino<br />

in fondo in ogni categoria, a cominciare dagli juniores in cui<br />

Kerschbaumer ha messo in fila i maestri francesi. Anche perché<br />

l’occasione, almeno nelle due categorie maggiori, è ghiotta.<br />

I nostri, infatti, potrebbero trovarsi di fronte big in fase incerta<br />

di preparazione, concentrati soprattutto sulle Olimpiadi. Un<br />

ottimo risultato ai mondiali potrebbe rilanciare definitivamente<br />

l’entusiasmo attorno al crosscountry, riscoprendo quelle<br />

sensazioni che nei tempi andati ci hanno fatto vivere Paola<br />

Pezzo e Hubert Pallhuber. Presentarsi, poi, a Pechino con un<br />

titolo in tasca cambierebbe anche “l’inerzia” <strong>del</strong>la prova olimpica.<br />

Per questo i mondiali in Val di Sole sono un momento<br />

fondamentale <strong>del</strong>la stagione, per questo Vermiglio potrebbe<br />

aver cambiato i destini <strong>del</strong> crosscountry azzurro.<br />

Antonio Ungaro

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