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IL “SENIORITY DAY” 2010 DI TELECOM ITALIA PRIMO ... - Anla

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▲<br />

da tavola e una Pozzi-Ginori per le<br />

ceramiche da bagno che insieme formavano<br />

la Pozzi-Ginori Italia. In seguito<br />

c’è stato l’acquisto della Pozzi-<br />

Ginori da parte della multinazionale<br />

Sanitec, che a sua volta è di proprietà<br />

di un fondo di investimento svedese,<br />

uno dei più importanti sul mercato<br />

internazionale, legato a una famiglia,<br />

i Wallenberg, che potremmo paragonare<br />

alla famiglia Agnelli qui da noi.<br />

La Sanitec che nel suo campo di produzione<br />

è il numero uno in Europa.<br />

Come si arriva a questo tipo di proprietà?<br />

Per legge di mercato, e in rapporto<br />

alla importanza del marchio, noi<br />

siamo passati da un fondo di investi-<br />

mento finlandese a uno inglese che<br />

più avanti ha ceduto alla Sanitec il<br />

pacchetto azionario.<br />

E qui, all’interno della Pozzi-Ginori,<br />

come sono stati visti tutti questi<br />

passaggi di proprietà?<br />

Intanto c’è stato il fatto di aver lasciato<br />

molta autonomia alle realtà locali, oltretutto<br />

non poteva essere diversamente<br />

per un marchio come il nostro,<br />

così prestigioso. Quanto alla presenza<br />

di un fondo di investimento straniero<br />

quale attore di una proprietà aziendale<br />

in questo o in quel Paese, ebbene questo<br />

è un fenomeno molto diffuso nel<br />

presente, tenendoci all’Italia potrei citare<br />

molti altri esempi simili.<br />

Resta il fatto che un fondo di investimento<br />

bada ai risultati di bilan-<br />

28<br />

L’<strong>ITALIA</strong> CHE LAVORA<br />

UOMINI E AZIENDE<br />

cio e non ad altro…<br />

E’ un rischio, certo, ma anche uno<br />

stimolo. Del resto finora non si è trovato<br />

altro motore dello sviluppo fuori<br />

dalle leggi del mercato.<br />

E il momento peggiore vissuto da<br />

questa azienda?<br />

Direi a cavallo del ’96, in parallelo con<br />

una crisi importante nel settore dell’edilizia,<br />

con contraccolpi determinanti<br />

sulla nostra azienda, che siamo<br />

riusciti a superare attorno al 2000.<br />

Oggi?<br />

Il mercato dell’edilizia resta fondamentale<br />

per noi, e purtroppo vive, di<br />

nuovo, una grossa battuta d’arresto<br />

nel quadro di una crisi dell’economia<br />

che è generale. Quest’anno stiamo<br />

comunque recuperando rispetto al<br />

2009, anche se non sarà facile tornare<br />

ai livelli del 2007, l’anno di un vero<br />

e proprio boom. Oggi l’obiettivo è un<br />

altro, per noi come per qualsiasi<br />

azienda, quello di lavorare per darsi<br />

una giusta taglia, avendo per quanto<br />

ci riguarda una base di indubbio vantaggio,<br />

mi riferisco alla qualità del<br />

prodotto. In questo campo non ci batte<br />

nessuno.<br />

Il vostro mercato principale?<br />

Quello italiano, per l’ottanta per<br />

cento, e per il venti per cento fuori.<br />

Dove in particolare?<br />

Siamo molto presenti in Cina, che è<br />

un mercato emergente, specie per i<br />

prodotti di fascia alta, in Australia, e<br />

ovviamente in Europa con prodotti<br />

nostri seppure venduti con marchi diversi.<br />

In poche parole, mi dica la ragione<br />

principale per acquistare un vostro<br />

prodotto…<br />

Il fatto che ancora oggi siamo conosciuti<br />

come l’azienda più innovatrice,<br />

fra l’altro nel senso che collaboriamo<br />

con i più importanti design<br />

italiani, cosa che ci pone all’avanguardia<br />

per bellezza oltre che per la<br />

qualità del prodotto, e ancora con<br />

un prezzo alla portata di tutte le tasche.<br />

Lo dico con legittimo orgoglio.<br />

L’orgoglio che prova chiunque lavori<br />

alla Pozzi-Ginori. n

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